20 July, 2024
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Tre nuovi treni Stadler sono entrati in servizio oggi sulla tratta Macomer – Nuoro gestita da Arst, convogli moderni che si aggiungono ai sei identici già operativi sulle linee Sassari Alghero e Sassari-Sorso. Stamattina la corsa inaugurale con a bordo il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, l’assessore dei Trasporti, Carlo Careddu, i sindaci di Macomer e di Nuoro, Antonio Onorato Succu e Andrea Soddu, e l’amministratore unico di Arst, Chicco Porcu.
«Abbiamo ereditato la peggior rete ferroviaria d’Italia e abbiamo lavorato fin da subito per migliorarla», ha detto il presidente Pigliaru durante l’inaugurazione, ricordando che il trasporto su ferro è uno dei punti chiave nel Patto firmato con il Governo e che l’investimento totale sul sistema ferroviario della Sardegna sfiora il mezzo miliardo di euro. «Sappiamo che le grandi trasformazioni hanno bisogno di tempo, ma la giornata di oggi è la dimostrazione che i risultati cominciano ad essere visibili. È un altro passo verso l’obiettivo di rendere più efficienti, sicuri e confortevoli i nostri trasporti ferroviari – ha concluso Francesco Pigliaru -, ed è un nuovo, concreto segno del cambiamento in meglio che stiamo riuscendo a portare avanti». 
«Prosegue il percorso di rinnovamento dei treni sardi – ha aggiunto l’assessore Carlo Careddu – a questi nove convogli in servizio sulle tratte Arst a scartamento ridotto, ne faranno seguito altri, consapevoli del fatto che il fabbisogno attuale del trasporto pubblico locale su ferro necessita di un ulteriore rafforzamento. Il risultato di oggi non è tanto l’alta velocità, impraticabile nelle tortuose ferrovie dell’interno, ma su qualità, efficienza e sicurezza in un’area della Sardegna per troppo tempo trascurata.»
Complessivamente la Regione ha investito 43 milioni di euro per nove automotrici Stadler composte da due carrozze. Rispetto al passato si avrà un notevole innalzamento degli standard qualitativi: ampi spazi multifunzionali a pianale ribassato con pedana estraibile nelle zone dei vestiboli che consentono l’accesso agevolato ai viaggiatori con mobilità ridotta; due porte di ingresso per lato, compartimenti climatizzati, sospensioni pneumatiche e ridotte emissioni inquinanti. I propulsori sono diesel-elettrici, con potenza massima da 407 kw, che possono consentire la velocità di 120 km/h. Strutture totalmente in alluminio, portabagagli a vista, ganci appendiabiti integrati, possibilità di trasporto per le biciclette e ovviamente per carrozzine e passeggini, design moderno, ambienti luminosi e aperti, soluzioni ergonomiche e funzionali, completano il quadro delle caratteristiche dei treni.
Gli Stadler, pensati per collegamenti brevi del trasporto pubblico locale sulla rete a scartamento ridotto, contribuiranno a fornire un servizio più efficiente e a valorizzare una tratta strategica per le zone interne dell’isola, collegata al centro intermodale di Macomer. Si conferma così anche la politica di svecchiamento del parco rotabile sostenuta dalla Regione che prevede la riduzione del 77% dell’età media della flotta sarda (Trenitalia) dai 23,5 anni del 2016 ai circa 5 nel 2021. Le azioni in tal senso prevedono 87,7 milioni di investimento da parte di Trenitalia, in virtù del contratto di servizio siglato a luglio scorso, destinati all’acquisto di 18 nuovi treni diesel: 10 del tipo “Swing”, che saranno consegnati da dicembre 2018 e nel 2019 e 8, di nuova concezione e di maggiore capacità, che saranno consegnati nel 2020 e nel 2021. A questo si sono aggiunti anche due “Minuetti” Alstom già operativi.
Nuovi convogli saranno acquistati anche con le risorse del Piano operativo nazionale F.S.C. 2014 – 2020. Il programma di investimenti per le annualità 2017-2021, destinato ai servizi del trasporto pubblico regionale sia sulle linee a scartamento ordinario sia a scartamento ridotto, prevede 68,4 milioni di euro. Ancora, 10,5 milioni per la medesima finalità, ma per le annualità 2019-2022, sono garantiti dal decreto del ministero delle Infrastrutture 408 del 10 agosto 2017.
In corso di automazione la rete a scartamento ridotto sulla quale viaggiano i nuovi Stadler per garantire maggiore sicurezza e riduzione dei tempi di percorrenza. Procedono i lavori per l’installazione del sistema ACCM (controllo centrale computerizzato) sulle tratte Monserrato-Isili e Macomer-Nuoro per i quali sono stati investiti 55 milioni provenienti dal trasferimento di competenze delle ex Ferrovie complementari (35 milioni – Decreto legislativo 46/2008) e dal Patto Sardegna (20 milioni – F.S.C. 2014-2020). Si attendono ulteriori risorse a valere sul Piano operativo F.S.C. 2014 -2020 per l’adeguamento ai nuovi standard anche delle tratte Sassari-Alghero e Sassari-Sorso.

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«Dalla terra dei centenari – ha aggiunto l’assessore Pierluigi Caria – continuano a nascere e a crescere produzioni di eccellenza che guardano al futuro. Capisco che oggi non abbiamo a che fare con una annata favorevole, ma questo ci deve dare una forza maggiore per fare ancora di più e meglio, così da permettere a tutto il comparto di crescere.»

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La nuova intimidazione subita dal sindaco di Pula Carla Medau rilancia l’emergenza sicurezza tra gli amministratori locali. Gli ignoti attentatori hanno preso di mira la sua auto parcheggiata nel posteggio di casa all’aperto: un bastone telescopico per scope attaccato con dello scotch a due pezzi di diavolina, è stato trovato accanto all’auto di Carla Medau e vicino alla fotocellula del cancello d’ingresso del parcheggio è stata rinvenuta della carta di giornali parzialmente bruciata.

Il fatto è accaduto tra il 4 e il 5 novembre, mentre il sindaco di Pula stava partendo per la Penisola, ma la denuncia è stata formalizzata soltanto ieri al suo rientro. Sull’accaduto stanno indagando i carabinieri di Pula.

«Noi siamo con Carla Medau e con tutti gli amministratori locali che ogni giorno lavorano con altrettanto coraggio per dare servizi essenziali a propri cittadini – ha detto il presidente della Regione Francesco Pigliaru, che questo pomeriggio ha raggiunto telefonicamente il sindaco di Pula, vittima di un atto intimidatorio -. Ho parlato a lungo con Carla Medau e mi ha confermato, con la fermezza e la determinazione che conosciamo e apprezziamo, che non ha alcuna intenzione di farsi intimidire dal gesto sciagurato di qualche vigliacco. È l’ennesima offesa ai rappresentanti delle istituzioni e ai sardi: tutti insieme dobbiamo dire basta a questa inaccettabile sequenza di atti vili e indegni. Abbiamo portato all’attenzione del ministro Marco Minniti il problema della sicurezza già nell’incontro del giugno scorso al Viminale – ha concluso Francesco Pigliaru – e siamo pronti a ribadire le nostre preoccupazioni e le nostre richieste qui in Sardegna».

Il sindaco di Carbonia, Paola Massidda, ha espresso solidarietà alla collega di Pula Carla Medau.

«I fatti accaduti a Pula sono di una gravità inaudita. Il tentativo di far esplodere l’auto del sindaco Carla Medau è un attentato che condanniamo con fermezza per il suo carattere vigliacco e meschino.  Esprimo, a nome di tutta l’Amministrazione comunale di Carbonia, solidarietà e vicinanza al Sindaco Carla Medau e a tutta la comunità di Pula. Mi stringo alla collega Carla in un forte abbraccio – ha concluso Paola Massidda – e la esorto a non mollare e a continuare nel suo impegno politico al servizio della cittadinanza pulese.»

Solidarietà a Carla Medau anche da parte del senatore del Partito democratico Silvio Lai.

«Voglio prima di tutto esprimere la mia solidarietà e la più totale vicinanza a Carla Medau, sindaco di Pula che la notte scorsa ha subito un grave atto intimidatorio. Mi auguro che i responsabili di un gesto così vile possano essere individuati dagli inquirenti ma si tratta di un fatto sul quale è giusto necessario riporre un’attenzione particolare anche da parte di tutte le istituzioni e dunque anche e soprattutto del governo nazionale. Atti di questo tipo si ripetono oramai con preoccupante frequenza a danno di amministratori locali della Sardegna. Chi ogni giorno lavora al servizio della propria comunità con passione, competenza e senso civico come Carla Medau – ha concluso Silvio Lai – deve poter svolgere il proprio compito in piena serenità. Serenità che deve essere garantita con atti concreti e facendo sentire la presenza dello Stato.» 

Ha espresso la sua solidarietà al sindaco di Pula anche il deputato del Partito democratico Francesco. «Ho parlato con Carla Medau, sindaco di Pula, dopo l’intimidazione vigliacca che ha subito nei giorni scorsi – ha scritto su facebook Francesco Sanna -. A lei – e per suo tramite alla comunità di Pula – ho manifestato tutta la solidarietà che il caso merita e voglio che questo avvenga pubblicamente. Cosa dobbiamo fare, in questo ed in tanti altri casi in cui la violenza contro gli amministratori si manifesta? Intanto, non lasciarli soli. Facendo capire alla zona grigia che rende possibile questi atti – qualcuno che sa, qualcuno che vede e non dice – che la minaccia e l’intimidazione non appartengono al gioco democratico, e chi le usa è fuori dalla comunità.»

«E’ necessario che in Sardegna – la regione dove il fenomeno delle intimidazioni è proporzionalmente il più elevato d’Italia – ha concluso Francesco Sanna – magistratura e forze dell’ordine diano la prova che questa violenza non è consegnata all’impunità ed alla rassegnazione.»

 

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Le esperienze di Sardegna, Toscana, Catalogna e Provence, Alpes e Cote d’Azur (Paca) nel campo della cooperazione allo sviluppo hanno caratterizzato il forum organizzato a Firenze, nella sede della Regione Toscana in piazza Duomo, da Platforma, organismo che raggruppa, a livello europeo, enti territoriali e associazioni.
L’assessore degli Affari generali Filippo Spanu, nel suo intervento nella Sala Pegaso, si è soffermato sui progetti con i quali la Regione Sardegna sta costruendo solide relazioni con la sponda Sud del Mediterraneo e con l’Africa subsahariana.
«L’attenzione – ha ribadito Filippo Spanu – è rivolta al fenomeno dei flussi migratori e alla possibilità di limitare la diaspora e creare migliori condizioni di sviluppo nei Paesi da cui partono i migranti. Abbiamo avviato rapporti di collaborazione con la Tunisia e con il Senegal e pensiamo anche all’Algeria, da cui è attivo da tempo un flusso migratorio che arriva direttamente nelle nostre coste.»
L’esponente della Giunta Pigliaru ha evidenziato il valore strategico e l’efficacia delle azioni messe in campo dagli enti territoriali italiani nel contesto della Conferenza delle Regioni, nella quale la Sardegna ha un ruolo di coordinamento sul tema della Cooperazione internazionale. «Sta emergendo in modo chiaro il protagonismo del sistema regionale per rendere sempre più efficaci le azioni per raggiungere gli obiettivi di uno sviluppo sostenibile nei Paesi in difficoltà. Da parte della Sardegna e delle altre Regioni – ha aggiunto Filippo Spanu – c’è la consapevolezza politica dell’esigenza di un lavoro comune da sviluppare ulteriormente nei prossimi mesi. Nell’incontro di oggi abbiamo esaminato alcune importanti esperienze progettuali che nascono nei nostri territori per creare ponti di dialogo e collaborazione con altri territori». 
Al forum sono intervenuti anche la vicepresidente della Regione Toscana Monica Barni, la responsabile dell’Agenzia della Cooperazione allo sviluppo della Catalogna Carme Gual Via e Jean Fleury in rappresentanza del Consiglio della Regione francese Provence, Alpes, Cote d’Azur. Il rinnovato ruolo degli enti territoriali nel quadro della cooperazione allo sviluppo è stato il tema dell’incontro tra l’assessore Filippo Spanu, in rappresentanza del presidente Francesco Pigliaru, ed il vice ministro degli Affari Esteri Mario Giro che si è svolto ieri a Roma nell’ambito della Conferenza delle Regioni.

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La commissione Salute del Consiglio regionale, presieduta da Mondo Perra (Upc-Socialisti), a maggioranza (6 a favore e 5 astenuti, tra cui il consigliere del centrosinistra, Luca Pizzuto, Art. 1 – Sdp) ha espresso parere positivo ma con quattro raccomandazioni al regolamento applicativo per l’accreditamento istituzionale dei servizi di diagnostica dei laboratori e dei relativi punti di prelievo esterni, approvato dalla Giunta regionale il 2 agosto del 2016 con la deliberazione n. 45/39. Il via libera del parlamentino della Sanità è arrivato dopo un’ampia discussione alla quale ha partecipato anche l’assessore Luigi Arru che nel corso dell’audizione ha ribadito più volte l’urgenza del pronunciamento della commissione ed anche le finalità del provvedimento che ha suscitato non pochi dubbi e perplessità non soltanto tra i consiglieri delle opposizioni.

Le principali criticità evidenziate dai consiglieri intervenuti nel corso dei lavori, principalmente Augusto Cherchi ( Pds) e Mariano Contu (Sardegna) hanno riguardato la “soglia minima di attività” di 200.000 esami/anno per il rilascio dell’accreditamento delle strutture, mentre per quelle che non raggiungono tale livello di produttività si prevede l’associazione tra soggetti erogatori accreditati così da  poter produrre il numero delle prestazioni prestabilite. Sul punto è stato particolarmente critico il consigliere della maggioranza, Luca Pizzuto (Art. 1 – Sdp) che ha denunciato il rischio di vedere penalizzati i servizi nelle aree periferiche («questo è un progetto sbagliato e insieme con le preoccupazioni per i servizi emergono quelle per un ridimensionamento del numero di occupati nei laboratori dell’Isola»).

L’assessore Luigi Arru ha insistito invece sulle indicazioni della conferenza Stato\Regioni che evidenziano lo stretto rapporto tra il volume delle attività e la qualità dei servizi garantiti al cittadino («prima di ogni cosa abbiamo il compito di tutelare la qualità dei servizi e la sicurezza ai nostri concittadini»).

I consiglieri della maggioranza Fabrizio Anedda (Misto), Rossella Pinna e Gigi Ruggeri (Pd) pur senza nascondere le perplessità sulla soglia minima delle prestazioni hanno sostanzialmente mostrato favore per il documento ed il consigliere dell’Udc, Giorgio Oppi, ha esplicitato la proposta per prevedere il raggiungimento della soglia delle 200.000 prestazioni con gradualità e in un arco temporale  di almeno un triennio.

La commissione ha quindi proceduto con la votazione del parere ed ha inserito quattro raccomandazione che ricalcano i suggerimenti avanzati alla commissione dalle sigle associative di categoria Federlab, Sapmi e Med.Net e che possono essere così sintetizzate:

• consentire ai laboratori appartenenti alla rete lo scambio dei campioni senza limitazioni, in modo tale che anche il laboratorio non dotato tecnologicamente, o di personale specializzato, possa usufruire delle specialità degli altri laboratori;

• per evitare la formazione di trust, prevedere che le aggregazioni di strutture di laboratorio non possono essere costituite da società che possiedono quote in altre strutture di laboratorio presenti nel resto del territorio nazionale;

• introduzione graduale della soglia minima di prestazioni;

• adesione alla rete libera e volontaria.

Conclusa la pratica dei laboratori la commissione ha proceduto con l’audizione congiunta dell’assessore della Salute, Luigi Arru, e dei vertici dell’Aias e della Fondazione Randazzo, per fare il punto sull’annosa vertenza che da tempo vede l’Aias reclamare il pagamento delle prestazioni erogate nel corso dell’ultimo vent’ennio (circa 42 milioni di euro di crediti vantati nei confronti del sistema sanitario sardo, principalmente le ex Asl, e dei Comuni) e i dipendenti dell’Aias protestare per la mancata corresponsione degli stipendi (oltre sei mensilità in arretrato).

Dopo un breve confronto (al quale hanno preso parte i consiglieri Giorgio Oppi, Udc;  Stefano Tunis, Fi; Luca Pizzuto, Art. 1 – Sdp)  il direttore dell’Aias, Vittorio Randazzo, l’assessore della Salute, Luigi Arru e il presidente della commissione Mondo Perra hanno convenuto sulla opportunità di esperire ogni tentativo utile per favorire la risoluzione del contenzioso con l’Aias in via transativa, così come stabilito al punto 3 comma b) dell’ordine del giorno approvato l’11 aprile del 2017 dal Consiglio regionale.

Il direttore Vittorio Randazzo ha a questo proposito precisato che l’associazione italiana assistenza spastici compirà ogni sforzo per favorire una soluzione transattiva ma che questa potrà riferirsi solo alle cifre eventualmente dovute a titolo di interessi e spese legali ma non già all’importo dovuto ad Aias (circa 42 milioni di euro) per le prestazioni già erogate. Vittorio Randazzo, su invito dei consiglieri, ha anche dichiarato che con la corresponsione di una cifra vicina ad un terzo del dovuto (circa 12 milioni di euro) «l’Aias garantirebbe il pagamento delle mensilità di stipendio arretrate agli oltre mille dipendenti».

L’assessore Luigi Arru, dal suo canto, ha confermato l’intento di risolvere la vertenza Aias ed ha preannunciato l’attivazione delle strutture dell’assessorato, ad incominciare dalla direzione generale, e dell’Ats nella figura del suo direttore amministrativo.

Il presidente della commissione, Mondo Perra, nel suo intervento di conclusione dei lavori ha quindi annunciato la costituzione di un tavolo tecnico al quale parteciperanno l’Aias, l’Ats e l’assessorato della Salute, «così da valutare dati e cifre e procedere, senza il ricorso alle vie legali, alla definizione delle pendenze con l’Aias ed alla regolarizzazione dei pagamenti con i lavoratori».  

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Nuova Giunta 4 luglio 2017

La Giunta regionale ha aggiornato il Piano di riorganizzazione e di riqualificazione del servizio sanitario regionale per le Aziende Brotzu e Azienda ospedaliero-universitaria di Sassari. Alla luce dell’operatività dell’Areus, il ‘Programma di riqualificazione e certificazione di competenze del sistema dell’Emergenza-Urgenza della Regione Sardegna’, inizialmente affidati all’AO Brotzu, passa ora alla stessa Areus, in collaborazione con l’Ats. L’Esecutivo ha, inoltre, recepito integralmente l’Accordo tra Governo, Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano, concernente lo ‘Schema tipo di convenzione tra le strutture pubbliche provviste di servizi trasfusionali e quelle pubbliche e private, accreditate e non accreditate, prive di servizio trasfusionale, per la fornitura di sangue e suoi prodotti e di prestazioni di medicina trasfusionale’.

Su proposta dell’assessore Edoardo Balzarini, la Giunta ha deliberato di assegnare ad AREA le risorse regionali destinate al Fondo sociale a favore di soggetti in condizioni di indigenza, pari a 270mila euro per il 2017, e di individuare l’Azienda Regionale per l’Edilizia Abitativa come soggetto attuatore degli interventi urgenti di manutenzione straordinaria dell’immobile di proprietà regionale sede del Consiglio regionale della Sardegna. Sono stati inoltre programmati i limiti di impegno per l’annualità 2017, pari a 4 milioni 239mila 802 euro, del Programma per la realizzazione di interventi di patrimonio pubblico ad uso non residenziale da assegnare a canone sociale.

Su proposta dell’assessore Raffaele Paci e d’intesa con l’assessorato del Lavoro, sono stati riprogrammati 5 milioni di euro di avanzo d’amministrazione per l’attuazione di politiche attive per il lavoro. È stata poi approvata, a un solo giorno dalla pubblicazione di ieri sul Buras, la delibera che rende attuativa la variazione di bilancio di fine novembre da 30 milioni destinati a Province, Forestas, Sanità, contributo per il fitto casa agli studenti, cultura e settore cinematografico. Via libera anche alla riprogrammazione di risorse del Piano d’Azione e Coesione per il completamento di interventi consolidati dalla programmazione comunitaria.

Su proposta dell’assessore dell’Agricoltura, Pierluigi Caria, la Giunta ha approvato oggi la delibera sulle direttive di attuazione delle ‘Norme in materia di agricoltura e sviluppo rurale: agrobiodiversità, marchio collettivo, distretti’. Il provvedimento interviene nello specifico sul Capo 1 dedicato alla tutela, conservazione e valorizzazione dell’agrobiodiversità della Sardegna. Sempre su proposta dell’assessore Pierluigi Caria, l’Esecutivo ha licenziato il rendiconto generale dell’Agenzia Agris Sardegna sull’esercizio finanziario 2016.

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mucche

L’Agenzia regionale per le erogazioni in Agricoltura (Argea Sardegna) ha reso noto che sul bando relativo all’acquisto di riproduttori per il miglioramento della qualità delle carni bovine, finanziato con un milione di euro di fondi regionali, risultano liquidate a oggi 325 domande per un importo pari a 732.021,39 euro. Si tratta di domande presentate nel corso del 2017 gestite secondo l’ordine cronologico di presentazione. L’intervento ha l’obiettivo di favorire il miglioramento della qualità degli allevamenti dei bovini da carne che, in particolari territori dell’Isola, rappresentano vere e proprie eccellenze dell’intero panorama zootecnico nazionale. L’attività di liquidazione continuerà ancora nei prossimi giorni.
Il provvedimento destina gli aiuti, in regime de minimis, a favore di allevatori singoli e associati per l’acquisto di animali riproduttori delle razze Charolais, Limousine, Piemontese, Chianina, Marchigiana, Romagnola, Podolica, Maremmana, Pezzata rossa (linea carne), Sarda, Sardo-Modicana, Sardo-Bruna. I riproduttori ammissibili dovevano essere iscritti nei Libri genealogici o nei Registri anagrafici di razza e avere massimo 5 anni di età. Poiché inserito negli aiuti in regime de minimis, l’importo complessivo concesso ad ogni singola impresa non deve superare i 15mila euro in un triennio. L’aiuto è pari al 40% della spesa ammissibile per l’acquisto dei riproduttori, con ulteriori agevolazioni per i giovani agricoltori e per i beneficiari i cui allevamenti sono localizzati nelle zone montane e svantaggiate.

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Unieuro è oggi il maggiore distributore di elettronica di consumo ed elettrodomestici in Italia, grazie a una rete capillare di 479 negozi su tutto il territorio nazionale tra diretti (203) ed affiliati (276), alla piattaforma digitale unieuro.it e al sito Monclick. L’azienda ha sede a Forlì e dispone di un centro logistico accentrato a Piacenza, conta su uno staff di oltre 4.300 dipendenti e ricavi che, per l’esercizio conclusosi il 28 febbraio 2017, hanno superato quota 1,6 miliardi di euro. Questi numeri sono stati possibili anche grazie al personale dell’azienda sempre preparato che aiuta i clienti negli acquisti, o nelle altre attività di back office. Unieuro è attualmente alla ricerca di…

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://www.suntini.it/diariolavoro_unieuro.html .

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Lunedì 4 dicembre 2017, in occasione delle celebrazioni in onore della Santa Patrona dei minatori, organizzate anche quest’anno dal CRAL Carbosulcis nella miniera di Nuraxi Figus, è stato sottoscritto un protocollo d’intesa tra la Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara, il Centro Regionale di Programmazione e la Carbosulcis SpA, finalizzato a favorire e disciplinare il passaggio dei pellegrini/escursionisti nei compendi gestiti dalla stessa società Carbosulcis nelle miniere di Nuraxi Figus e di Seruci.

Con la fruizione di tali percorsi sarà possibile accrescere ulteriormente l’attrattività del Cammino Minerario di Santa Barbara, già percorso da numerosi pellegrini/escursionisti italiani e stranieri, valorizzando nel contempo le testimonianze dell’attività estrattiva del carbone nella quale sono stati impiegati migliaia di minatori nell’ultimo secolo.

Si tratta di un altro tassello importante per rendere sempre più concreto un progetto nato dal basso che si sta sviluppando grazie al sostegno unanime e determinante dei Comuni e delle Diocesi interessate, della Regione Sarda e, più recentemente, del Governo nazionale che ha inserito il Cammino Minerario di Santa Barbara nell’Atlante dei Cammini d’Italia promosso e gestito dal ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.

Un seme che porta i primi frutti e che alimenta la speranza per un nuovo modello di sviluppo sostenibile del territorio fondato sulla valorizzazione turistica del patrimonio storico, culturale, ambientale e religioso connesso alla sua passata attività mineraria.

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“La Zona Franca al consumo in Sardegna”. Questo il tema dell’incontro dibattito che si terrà giovedì 14 dicembre, a partire dalle 18.00, presso l’aula consiliare del Comune di Sant’Antioco. Il convegno, dal tenore puramente informativo, è stato organizzato dal “Movimento Sardegna Zona Franca” con il patrocinio del comune di Sant’Antioco, che mette a disposizione l’aula consiliare allo scopo di favorire un’occasione di confronto e dibattito su un tema di interesse per i cittadini.

Relatore dell’appuntamento sarà la dottoressa Maria Rosaria Randaccio, intendente di Finanza in pensione e presidente del “Movimento Sardegna Zona Franca”. Dopo i saluti del sindaco Ignazio Locci, interverranno Roberta Manunza, consigliera delegata delle Politiche dello Sviluppo economico del comune di Sant’Antioco, e Roberta Serrenti, assessore del Turismo, Sport e Spettacolo del Comune di Sant’Antioco. Modererà il dibattito Claudia Mariani, consigliera e coordinatrice provinciale Sulcis Iglesiente del “Movimento Sardegna Zona Franca”. L’ingresso sarà libero.