7 August, 2024
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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore dell’Ambiente Donatella Spano, ha approvato i criteri di assegnazione ed erogazione dei contributi a favore dei Comuni per il salvamento a mare.

«Per la stagione balneare 2017 abbiamo confermato la cifra dello scorso anno di 800mila euro, cioè le risorse che abbiamo raddoppiato nel 2016 rispetto all’anno precedente con fondi regionali, appunto per accrescere le garanzie di sicurezza della popolazione – spiega Donatella Spano -. Puntiamo a ottimizzare il livello di risposta del Sistema regionale di protezione civile, sia in ottica di sicurezza che di maggiore fruibilità degli arenili.»
I contributi saranno erogati con un’anticipazione pari al 70 per cento dell’importo di contributo concesso. Quello minimo è fissato per 5mila euro. Possono fare richiesta di ammissione al contributo tutte le Amministrazioni comunali costiere della Sardegna, anche in forma associata, interessate ad attuare il “programma di salvamento a mare” nelle spiagge libere di competenza adibite alla balneazione, con finalità di prevenzione e tutela della incolumità dei bagnanti durante la stagione estiva.
Essenziali i tempi: i Comuni hanno dieci giorni di tempo per presentare la richiesta compilando l’apposita modulistica presente sul sito istituzionale e inviandola tramite posta elettronica (pres.protezione.civile@pec.regione.sardegna.it).

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I consiglieri regionali del Gruppo “ART. 1 Sinistra Democrazia e Progresso” hanno depositato la settimana scorsa in Consiglio regionale un’interrogazione sulla realizzazione di un insediamento turistico ricettivo denominato “Progetto di riqualificazione urbanistica, edilizia e ambientale”, nella borgata di Torregrande del comune di Oristano. Il progetto, presentato dalla società IVI Petrolifera Spa, è legato alla riconversione di un sito di circa 13 ettari, contiguo ai 100 ettari della pineta di Torregrande, attualmente considerato “sito inquinato” (in cui fino agli anni novanta la società proponente gestiva un attività industriale di lavorazione petroli grezzi e successivamente trattamento rifiuti pericolosi) e si sostanzia nella costruzione di un complesso ricettivo di circa 800 posti letto con la contestuale richiesta di concessione di quasi l’intera area circostante di bosco.

«Di tale operazione, che ha già pressoché terminato il proprio iter presso il Consiglio comunale a Oristano ed è attualmente all’esame dei competenti Uffici Regionali – scrivono in una nota i consiglieri regionali di Art.1 – Sinistra per la Democrazia e il Progresso Daniele Cocco, Luca Pizzuto, Eugenio Lai e Paolo Zedda –, preoccupa il paventato rischio di uso esclusivo del bene pubblico a fini privati e l’eccessivo consumo di suolo e di volumetrie turistiche a favore di grandi imprese esterne, a discapito della diffusa piccola imprenditoria sarda, anche considerando che la zona di interesse rappresenta l’ultimo vero polmone verde retrodunale delle coste oristanesi e, in quanto tale, un “bene comune” a tutti gli effetti in quanto appartenente a un neoecosistema ambientale complesso che si configura come autonomo “sistema vivente”.»

I consiglieri ritengono sia necessario che anche la Giunta regionale, nel rispetto delle proprie prerogative e di quelle degli altri enti coinvolti, si interessi alla questione con l’obiettivo della necessaria salvaguardia dell’ambiente, dell’imprenditoria locale e soprattutto dei diritti dei cittadini.

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Nel giorno della Grande Vittoria a 72 anni dalla Vittoria sul Nazismo (9 maggio 1945 – 9 maggio 2017) con la caduta di Berlino a cui seguì la capitolazione del Giappone (2 settembre 1945), a segnare la fine della II Guerra Mondiale, la comunità immigrata proveniente da tutti i paesi ex URSS, con un’iniziativa spontanea e molto sentita, ha ricordato nella giornata odierna a Cagliari in Piazza Yenne e domenica scorsa al Bastione di Saint Remy, la resistenza eroica dei popoli durante la II Guerra Mondiale, e onorato il sacrificio dei combattenti, di tutti i perseguitatati, internati, torturati, sterminati nei campi di concentramento, di tutti gli uomini e le donne che hanno sofferto, patito, combattuto e sacrificato la propria vita per la libertà di tutti i popoli del mondo.

Tanti momenti di commozione, con i ritratti dei nonni che hanno combattuto quella guerra, mostrati con orgoglio, ma certo con qualche lacrima agli occhi, e il canto corale di alcune delle canzoni che hanno segnato quella epoca, tra le quali la celeberrima “Katiusha”. Un bellissimo momento di riflessione, tristezza e festa insieme. 

Il 9 maggio* è Festa Nazionale nella gran parte dei paesi ex sovietici, e rappresenta una data importante non solo per le nazioni alleate vincitrici della II Guerra Mondiale, ma per tutti i popoli del mondo.

Questa la dichiarazione del Consolato onorario bielorusso: «Nonostante tutti gli avvenimenti di portata storica che hanno cambiato il mondo in questi decenni, il 9 Maggio, il Giorno della Vittoria, rimane nella coscienza di tutti come una data insostituibile, di grande importanza, con l’augurio che le lezioni della storia piena di avvenimenti così drammatici non vengano mai dimenticati dalle future generazioni. Un grazie a tutti coloro che in maniera spontanea ma molto sentita, anche se lontano da casa, hanno voluto ricordare questa importante data nella storia dell’umanità». 

*: Vittoria in Europa: i documenti della capitolazione, stabilivano che la cessazione delle ostilità della Germania dovesse avvenire alle 23.01 CET dell’8 maggio 1945. Gli Stati Uniti, dichiarano l’8 maggio il giorno della vittoria in Europa, in Francia l’8 maggio è festa nazionale. Essendo l’Unione Sovietica ad est, il fuso orario di Mosca è più avanti, di conseguenza la resa della Germania per quel paese avviene il 9 maggio, per questo motivo il Giorno della Vittoria viene proclamato il 9 maggio.

 

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Oltre 200 delegati da 30 paesi, in rappresentanza di tutti i continenti, riuniti a Cagliari per confrontarsi sul ruolo delle tecnologie per rispondere alla domanda di più energia e minor inquinamento. Un compromesso possibile. Anzi obbligato secondo gli esperti presenti all’8ª Conferenza sulle tecnologie del carbone pulito, organizzata a Cagliari da Iea Clean Coal Centre e Sotacarbo.

I lavori sono stati aperti dal saluto del presidente della Regione Francesco Pigliaru, che ha salutato con soddisfazione la scelta di ospitare la conferenza in Sardegna, «unica regione italiana ad estrarre carbone nell’ultimo secolo». Il presidente della Giunta, nonché presidente della Commissione Enve (Ambiente, clima, energia) del Comitato europeo delle Regioni, ha illustrato in sintesi la politica energetica regionale e il ruolo della Sotacarbo e dell’Università di Cagliari e di Sassari nello sviluppo delle nuove tecnologie in questo settore.

L’intervento del presidente Pigliaru era stato preceduto da quelli del padrone di casa Alessandro Lanza: «Prima Sotacarbo si occupava solo di carbone, adesso i tempi sono cambiati e anche la nostra ricerca si è aperta a tutte le fonti di energia a basso contenuto di carbonio». Cambiamento in linea con la trasformazione di un settore in piena transizione tra fossili e rinnovabili. Evoluzione ben evidenziata dal capo delle politiche energetiche dell’Agenzia Internazionale dell’Energia Jean Francois Gagné: «Per il terzo anno di fila le emissioni di CO2 non crescono. Un fatto senza precedenti, determinato dal calo dei fossili e da una crescita delle rinnovabili che è andata al di là delle migliori aspettative. Questo andamento rappresenta la prova che tutte le forme di produzione di energia hanno possibilità di crescere se sostenute dalle giuste scelte della politica».

Ashok Ganesan, direttore di Ge Power, ha sottolineato come il problema energia riguardi tutto il mondo ma in modo diverso. E anche le risposte da dare al problema non sono così scontate: «Due miliardi di persone nel mondo hanno energia insufficiente, un miliardo non ne ha. Questo è lo scenario su cui dovrebbero basarsi le politiche energetiche nazionali, pensando al problema su scala globale. Ad esempio ci sono ottime ragioni, sia ambientali che economiche, per migliorare l’efficienza delle centrali più inquinanti: recuperare il 5,5% di efficienza, si traduce in una riduzione delle emissioni dell’11%. Per capirsi: è come se sparissero dalle strade 250 milioni di vetture. Forse vale la pena prestare attenzione a quelle centrali, anziché tenerle in attività sino a esaurimento».

La Conferenza, che prevede tre sessioni in simultanea dalle 9.00 del mattino alle 18.30, si concluderà venerdì prossimo con la visita a Carbonia al Centro ricerche Sotacarbo e al museo del carbone, seguita nel pomeriggio da quella alla centrale Enel di Portovesme.

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Per il secondo anno il Consorzio Turistico per l’Iglesiente, l’associazione di promozione turistica, nata a settembre del 2015, di cui è socio onorario il comune di Iglesias, il prossimo 25 maggio incontrerà il territorio, nella conferenza “Terre del Sud Ovest”. L’evento sarà occasione per parlare di turismo e delle scelte che un territorio e gli operatori presenti possono intraprendere per creare un sistema integrato di offerta turistica in chiave sostenibile.

Sarà un pomeriggio di confronto fra imprese, associazionismo ed istituzioni, allo scopo di individuare le radici dell’identità territoriale ed utilizzarle come leva per lo sviluppo economico, un richiamo turistico specifico ed identificante, per riscoprire i tesori e le peculiarità nel contesto geografico e culturale che li ha prodotti ed alimentati nel tempo.

“Destinazione Turistica”, “Cammino di Santa Barbara”, “Crocieristi”, “Siti Minerari”, “Enogastronomia”, sono gli argomenti caratterizzanti degli ultimi anni e sono i punti di forza individuati – secondo il Consorzio Turistico per l’Iglesiente – su cui basare azioni comuni e intensa partecipazione, con la volontà di fare sistema per valorizzare un territorio che comprende numerosi comuni, e proporre assieme, storia, arte, cultura, ambiente, attività produttive, artigianali e peculiarità enogastronomiche.

«Pensiamo che la presenza di tante realtà diverse, di sindaci e amministratori, di moltissimi rappresentanti ed operatori delle realtà produttive e della associazioni locali, potrà essere il frutto di un lavoro proficuo che rappresenterà un esempio di concreta sinergia tra pubblico e privato – si legge nella nota di presentazione della conferenza annuale “Terre del Sud Ovest” – . Ora si tratta di consolidare un percorso intrapreso, per dare ancora maggiore centralità a questa iniziativa in modo da consentire al territorio di farsi conoscere e di diventare sempre più volano di crescita, sviluppo, occupazione. Il Consorzio poi, crede nell’importanza di mettere sempre le persone al centro delle iniziative. Non solo i turisti, ma anche quelle che lavorano costantemente e con passione tutti i giorni dietro agli account di promozione che sponsorizzano anche a livello promo-commerciale un Territorio pieno di attrattive turistiche.»

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La Giunta regionale, su proposta del presidente Francesco Pigliaru di concerto con gli assessori degli Affari Generali Filippo Spanu, degli Enti Locali Cristiano Erriu, dei Lavori Pubblici Paolo Maninchedda e della Sanità Luigi Arru, ha approvato la delibera che istituisce la Direzione generale “Centrale Regionale di Committenza”.
La nuova Direzione sarà sottoposta al potere di indirizzo del presidente della Regione. L’esecutivo, in questo modo, vuole integrare le funzioni e valorizzare il ruolo della Centrale Regionale puntando su una soluzione organizzativa più adeguata all’intera Amministrazione e agli Enti locali, con la concreta possibilità di realizzare virtuose forme di risparmio.
L’obiettivo è quello di creare un nuovo modello organizzativo più razionale ed efficace che, in base alle differenti e diversificate specializzazioni e competenze, svolga il ruolo di “soggetto aggregatore regionale”.
La Centrale Regionale di Committenza è il punto di riferimento per quanto riguarda i processi di acquisto di forniture e servizi e si occupa di programmare l’attività negoziale di tutta l’amministrazione, di aggiudicare appalti di lavori e servizi di ingegneria e architettura e di forniture e servizi di manutenzione ordinaria e straordinaria.
La struttura è utile anche per le stazioni appaltanti e per le centrali di committenza (ad esempio le Unioni di Comuni) che non siano qualificate o lo siano solo per limitati valori.
L’intero servizio, grazie alle nuove tecnologie, è in costante evoluzione e assicura attività i particolarmente qualificate.
Le funzioni della Centrale acquistano rilevanza e significato anche in relazione allo sviluppo dell’attuale piattaforma telematica regionale di negoziazione. Il nuovo apparato tecnologico potrà favorire il ricorso all’approvvigionamento elettronico e l’ottimale gestione delle procedure di acquisizione di forniture, lavori, servizi di ingegneria e architettura, in un sistema integrato e di confronto diretto con l’Osservatorio regionale dei contratti pubblici.

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Nell’ambito delle attività previste dalla manifestazione Monumenti Aperti, i giorni sabato 13 e domenica 14 maggio, la Sezione di Storia Locale del Comune di Carbonia promuove con la collaborazione dell’Associazione Culturale Bacu Abis e Sulcis Iglesiente, la presentazione di una Mostra dal titolo “La Centrale Termica di Bacu Abis. Un progetto ambizioso”.

I documenti scelti per la mostra, conservati presso alla Sezione di Storia Locale del Comune di Carbonia, provengono dal Fondo Cossu si compongono di:

• 22 tavole relative ai fabbricati e gli impianti della Centrale Termica;

• 10 tavole provenienti dalla collezione Besso;

• 8 tavole della Bacu Abis mineraria, contenenti planimetrie urbane e delle coltivazioni;

Le carte, sconosciute al pubblico, sono di particolare valore dal punto di vista storico, documentale, architettonico e tecnico.

Il progetto della Centrale Termica, che non fu mai realizzato a Bacu Abis, trova origine da un originario progetto realizzato dalla Società Torbiere d’Italia a Torre del Lago in provincia di Lucca, che costruì una centrale termica funzionante con la gassificazione della torba del lago di Massaciuccoli per produrre energia elettrica. La Centrale entrò in funzione a pieno ritmo nel 1925, nel 1927, dopo soli 2 anni di esercizio, venne definitivamente chiusa e dismessa per gli enormi costi di gestione.

Le fotografie provenienti dall’Archivio di Vittorio Besso (1828-1895) fotografo ufficiale del Regno di Sardegna, scattate nel 1886, riguardano le attività di estrazione del carbone a cielo aperto a Bacu Abis, contengono alcune immagini di Anselmo Roux in posa davanti ai cantieri di scavo.

Le tavole relative a Bacu Abis illustrano le planimetrie degli edifici del paese e della Miniera tra il 1935 e il 1945.

La presentazione della Mostra avrà inizio alle ore 16.00 di sabato 13 maggio e sarà visitabile sino alle ore 19.30 e nella giornata di domenica 14 dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00, nei locali della Circoscrizione di Bacu Abis.

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Avviare un dialogo tra decisori politici, studenti e partecipanti al Programma Erasmus per dare un nuovo impulso all’Europa di domani. Con questo obiettivo si è svolta questa mattina a Firenze, nel Salone de’ Cinquecento in Palazzo Vecchio, la conferenza. L’evento si inserisce nell’ambito delle celebrazioni organizzate dal 7 al 9 maggio nel capoluogo toscano dalle Agenzie nazionali Erasmus+ Indire, Inapp e ANG per i trenta anni dalla nascita di Erasmus. Presenti, tra gli altri, il ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli, il sottosegretario con delega alle Politiche e agli Affari europei, Sandro Gozi ed il sottosegretario del ministero del Lavoro, Luigi Bobba.

Nella prima parte della mattinata, rappresentanti di Indire, garagErasmus ed Erasmus Student Network Italia hanno consegnato ai decisori politici la Carta della Generazione Erasmus, il documento politico-culturale elaborato da studenti ed ex partecipanti al Programma nell’ambito degli Stati Generali della Generazione Erasmus. Il documento integrale può essere scaricato sul sito indire.it .

A seguire, si è svolta la tavola rotonda, con rappresentanti istituzionali italiani ed europei e una selezione di storie di successo raccontate da alcuni pionieri Erasmus che hanno vissuto la loro esperienza di mobilità nei primissimi anni del Programma. Presenti anche alcuni testimonial, volti noti del mondo della tv, del giornalismo e dello sport che negli anni dell’università sono partiti per l’Erasmus.

Durante la conferenza, per celebrare i 30 anni di un programma da molti definito “il più grande successo dell’Europa”, si è esibita l’Orchestra Erasmus, formata da 40 studenti che provengono da venti conservatori italiani.

«È un impegno del governo leggere ed attuare quanto scritto nella carta della Generazione Erasmus – ha detto il ministro Valeria Fedeli -. Ringrazio tutti quelli che hanno contribuito in trent’anni a rafforzare l’Erasmus. Credo sia importante continuare su questa strada ed estendere l’esperienza dell’Erasmus sempre di più alle ragazze e ai ragazzi che non hanno risorse economiche per poter partecipare. Dobbiamo impegnarci su questo nel corso del prossimo Consiglio dell’Istruzione a livello europeo. Bisogna strutturare la possibilità di fare Erasmus anche alle scuole superiori – ha aggiunto il ministro Fedeli – e, altrettanto importante, soprattutto, per le novità che abbiamo messo in campo in Italia con le esperienze di alternanza scuola lavoro, attivare scambi professionali dentro il programma Erasmus. Dobbiamo lavorare perché quando le ragazze e i ragazzi partano per l’Erasmus si trovino sempre in condizioni di sicurezza e soprattutto dobbiamo impegnarci per immettere nei percorsi formativi scolastici l’educazione europea, la conoscenza della storia dell’Europa».

«L’Europa è la sua storia, il suoi valori, la fatica di tanti per raggiungere le conquiste che oggi a molti sembrano scontate – ha aggiunto il sottosegretario Sandro Gozi -. Ma è anche un fantastico moltiplicatore di opportunità e il miglior antidoto ai populismi. L’Europa è il futuro, i giovani, la possibilità di viaggiare e imparare lingue e culture diverse. È per questo che oggi la festeggiamo nel modo migliore celebrando i 30 anni del programma Erasmus. Oggi dobbiamo dire grazie all’Europa perché grazie ad essa, dopo due guerre mondiali, abbiamo avuto sessant’anni di pace e prosperità: siamo passati dalla generazione Auschwitz alla generazione Erasmus. Essendo l’Erasmus lo strumento migliore per creare una generazione di cittadini europei bisognerebbe estenderlo anche oltre l’ambito universitario».

«La consegna della Carta ai decisori politici al Festival d’Europa conclude un percorso iniziato tre mesi fa a Roma, quando la nostra Agenzia, insieme a ESN e garagErasmus, ha invitato gli studenti della Generazione Erasmus a immaginare un futuro diverso per l’Europa – ha detto il Direttore dell’Agenzia nazionale Erasmus+ Indire, Flaminio Galli -. Siamo orgogliosi di aver favorito questo cammino, nella speranza che la Carta della Generazione Erasmus possa diventare un punto di riferimento per giovani, cittadini e istituzioni, contribuendo alla costruzione di un’Europa più unita e integrata».

Nella foto in allegato, da sinistra: Davide Capecchi, Maria Pia Di Nonno, la Ministra Valeria Fedeli, il sottosegretario al ministero del Lavoro Luigi Bobba, il sottosegretario alle Politiche e agli Affari Europei Sandro Gozi, il presidente della Fondazione garagErasmus Francesco Cappè, il presidente Erasmus Student Network Italia Simone Acquaviva, il presidente Indire Giovanni Biondi.

 

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Il comune di Cagliari ha bandito il concorso fotografico “Cagliari in uno scatto” sulla vocazione turistica della Città, con particolare riferimento agli aspetti e le espressioni più caratteristiche ed originali del contesto urbano nelle sue varie declinazioni: ambiente, cultura, movida, tempo libero e sport, feste e gastronomia, mare, fitness, ecc.
Gli scatti dovranno sottolineare le caratteristiche di vivacità, divertimento, sostenibilità e piacere di vivere. Una città attiva, ricca di bellezze ambientali e architettoniche, una dimensione nella quale si riesce a coniugare lavoro, studio, sport, famiglia e tempo libero.
La partecipazione al concorso è gratuita.
Saranno premiati i primi 5 classificati:
1° premio : €. 2.500,00
2° premio : €. 1.800,00
3° premio : €. 1.500,00
4° premio : €. 1.000,00
5° premio : €.    800,00
Il concorso è rivolto a tutti, professionisti, amatori, istituti scolastici, associazioni, etc.
Ciascun concorrente potrà presentare una sola fotografia a colori.
Le fotografie dovranno essere realizzate e inviate, con le modalità prescritte nel bando di concorso, a: Comune di Cagliari – Ufficio Stampa – Protocollo Generale via Crispi 2 – 09124 Cagliari, entro il 12 settembre 2017.
Per ulteriori informazioni: ufficio.stampa@comune.cagliari.it .

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Quattro giorni di appuntamenti, dall’11 al 14 maggio, alla Fabbrica del Cinema di Carbonia, sita nella Grande Miniera di Serbariu, centro culturale e spazio di fruizione e conservazione della Memoria storico audiovisiva del territorio.

Giovedì 11 maggio alle ore 21.00 evento speciale, all’interno delle attività collaterali del Carbonia Film Festival, con la proiezione di “Les Sauteurs”, film documentario tra i più visti, discussi e apprezzati durante l’ultima stagione dei Festival Internazionali e che racconta la lotta per la sopravvivenza e la libertà di un gruppo di migranti al confine tra il Marocco e l’enclave spagnola di Melilla.

Venerdì 12 maggio alle ore 19.00 inaugurazione della Mostra Fotografica “Apparizioni” di Mimmo Caruso. Un’antologia dell’artista in una ventina di scatti che, tra scorci urbani e paesaggi naturalistici, delineano una Sardegna inedita e metafisica.

La Mostra resterà aperta sabato 13 e domenica 14 maggio dalle ore 10:00 alle ore 13.00 e dalle ore 16:00 alle ore 20.00 e successivamente fino a giovedì 1 giugno dal lunedì al giovedì dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.30 alle ore 18.30.

Sabato 13 e domenica 14 maggio dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.00 alle ore 20.00 la Fabbrica del Cinema farà parte dei monumenti visitabili all’interno della XXI edizione della Manifestazione Monumenti Aperti a Carbonia.

All’interno del sito saranno visitabili i locali che ospitarono la Direzione Amministrativa della Miniera di Serbariu, con la stanza del Direttore, il caveau e i nuovi apparati di consultazione multimediale che rendono fruibili ai visitatori l’archivio della memoria storico-audiovisiva del territorio custodita e prodotta dal Centro Servizi Culturali dell’Umanitaria durante gli ultimi quarant’anni.

Insieme alla visita della struttura tre eventi speciali.

La Mostra delle Macchine del Cinema del fondo Oreste e Leandro Coni costituita da una selezione delle più importanti tipologie di apparati di foto cine-ottica, dall’inizio del ‘900 agli anni ’70.

L’installazione EX-3DI’, a cura di Marco Lisci, che consterà di una postazione di personal computer collegata a un visore 3D in grado di far compiere ai visitatori un vero e proprio tour virtuale della palazzina, alla scoperta degli ambienti riprodotti come quando la stessa si trovava in piena attività.

“Apparizioni”, la mostra fotografica del fotografo Mimmo Caruso, un’antologia dell’artista in una ventina di scatti che, tra scorci urbani e paesaggi naturalistici, delineano una Sardegna inedita e metafisica. L’esposizione sarà visitabile nel piano inferiore dello stabile della palazzi