20 July, 2024
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“Il lungo filo rosso dall’Unità alla Vittoria”. È questo il titolo del Calendario 2018 dell’Esercito italiano, presentato ieri a Cagliari, presso l’Auditorium del Convitto Nazionale “Vittorio Emanuele II”, dal Comandante del Comando Militare Esercito Sardegna, Generale di divisione Giovanni Domenico Pintus alla presenza delle autorità civili, ecclesiastiche, e militari della Sardegna nonché delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma e di una numerosa rappresentanza di studenti del Convitto Nazionale “Vittorio Emanuele II” di Cagliari.

Sfogliando l’opera, le prime tavole offrono uno scorcio di quella che fu la gioventù dei nostri nonni e bisnonni, con la loro passione, la loro voglia di cambiare e di credere sino in fondo agli ideali d’identità nazionale che hanno costituito le premesse fondanti dell’unificazione italiana. Il paginone centrale è dedicato alla bandiera, simbolo della nostra Patria e vessillo tricolore per il quale sono morti milioni di italiani. Vengono affrontati anche i temi della sanità militare, illustrando quello che fu il lavoro frenetico di migliaia di medici militari che nel corso del primo conflitto mondiale offrirono assistenza e cure ai militari feriti in combattimento, delle donne, del cibo, degli animali, dell’uniforme militare, da secoli segno distintivo di chi difende il proprio Paese.

Nell’ambito della presentazione è stato anche commemorato il 25° anniversario dell’Esercitazione “Forza Paris”, con l’intervento del Generale Duilio Mambrini, Comandante del Comando Regione Militare Sardegna nel 1992 e la proiezione di alcune immagini di repertorio che hanno ripercorso i momenti più importanti dell’esercitazione.

La presentazione del “CalendEsercito 2018”, si è conclusa con un breve concerto della Banda Musicale della “Brigata Sassari”, incentrato su alcuni brani musicali della Grande Guerra.

 

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I segretari provinciali di Filctem CGIL, Femca Cisl e UGL chimici di Sassari, in accordo con i minatori del sito di Olmedo, raccogliendo l’invito dell’assessore regionale dell’Industria Maria Grazia Piras a seguito del provvedimento del Consiglio regionale del 28 novembre scorso, comunicano che è stata decisa la sospensione dell’occupazione in sottosuolo, mentre rimarrà l’occupazione degli uffici. 

I minatori aspetteranno in assemblea permanente presso gli uffici della miniera gli esiti dell’incontro che si terrà a Cagliari, alla presenza del presidente Pigliaru, il giorno 12 dicembre prossimo. A tale incontro, le organizzazioni sindacali parteciperanno con una delegazione di minatori appena usciti dalle gallerie dopo 95 giorni di buio.

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La Regione, i vertici della Portovesme Srl e le organizzazioni sindacali hanno fatto il punto, ieri, a Cagliari, sull’iter per la nuova discarica di Genna Luas.

All’incontro hanno preso parte il capo di gabinetto della Presidenza, Gianluca Serra, l’assessora della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, il capo di Gabinetto dell’assessorato dell’Industria, Simone Atzeni, il capo di Gabinetto della Difesa dell’Ambiente, Franco Corosu, la direttrice generale dell’assessorato della Difesa dell’Ambiente, Paola Zinzula. Erano presenti rappresentanti delle organizzazioni sindacali confederali e di categoria regionali e territoriali di CGIL, CISL, UIL, le Rsu aziendali, l’amministratore delegato della Portovesme srl, Carlo Lolliri, i rappresentanti della Confindustria Sardegna Meridionale.

Alla richiesta dei sindacati di un aggiornamento di dettaglio sullo stato del percorso autorizzativo della discarica di Genna Luas, l’assessora Spano ha ricordato gli incontri effettuati in questi mesi nell’ambito della Cabina di Regia istituita lo scorso 1° agosto, strumento che ha favorito le interlocuzioni tra l’assessorato e l’azienda per trovare le soluzioni alle problematiche emerse nel corso dell’istruttoria.

La Portovesme Srl, nel confermare che lo strumento della Cabina di Regia ha fortemente favorito dinamiche di confronto tecnico utili e funzionali alla definizione della procedura, ha comunicato che entro il prossimo 11 dicembre sarà consegnata all’assessorato l’integrazione su ulteriori analisi geologiche. Al termine dell’incontro i rappresentanti della Regione hanno assicurato che sarà data massima priorità alla procedura in corso di valutazione, contenendone al massimo le tempistiche.

Un nuovo incontro tra tutti i soggetti coinvolti si terrà entro il mese di gennaio 2018.

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Il presidente Antonio Tajani, ha tenuto stamani il discorso di apertura del 4° Parlamento europeo delle persone con disabilità, organizzato in collaborazione con il Forum europeo sulla disabilità, nell’emiciclo a Bruxelles.

L’evento ha riunito oltre 700 attivisti e delegati di organizzazioni che rappresentano i portatori di disabilità, provenienti da tutta Europa, oltre a deputati e rappresentanti di altre istituzioni Ue. Il dibattito di questa quarta edizione è stato incentrato sulle nuove politiche per la piena integrazione e partecipazione dei disabili nella società.

«L’impegno volto a migliorare la vita delle persone con disabilità si fonda sui nostri valori europei di libertà, uguaglianza e inclusione di tutti gli individui nella società. Tali valori devono tradursi in azioni concrete. Dobbiamo consentire a ciascun individuo di vivere una vita indipendente e far sì che la nostra società responsabilizzi tutti i cittadini – ha detto il presidente Tajani -. Non è accettabile che vi siano, ancora oggi, degli europei che sono limitati nell’esercizio del loro diritto di voto a causa di una disabilità. La situazione non è ottimale in tutti gli Stati membri. Per questo, ho scritto a tutti i capi di Stato, affinché provvedano a garantire la piena partecipazione democratica alle prossime elezioni europee del 2019.»

«Il Parlamento europeo assicurerà, inoltre, che la sua prossima campagna di informazione istituzionale sia accessibile a tutti. L’Europa sta attraversando un processo di riforma che riguarderà tutti noi. Ognuno di noi deve avere la possibilità di offrire il suo prezioso contributo a questo dibattito. Per questo, sostengo il motto del Forum europeo sulla disabilità, ‘nulla su di noi senza di noi’, aggiungendo inoltre che nessuna decisione sull’Europa deve essere presa senza di voi», ha concluso il presidente del Parlamento europeo.

Nell’UE, quasi una persona su sei di età superiore a 15 anni è affetta da qualche forma di disabilità. Tale dato è destinato ad aumentare, a causa del progressivo processo d’invecchiamento della popolazione.

Il tasso di povertà per le persone con disabilità è del 70 % superiore alla media europea, in quanto devono far fronte a costi aggiuntivi, redditi più bassi e possibilità ridotte di trovare un lavoro.

Giovedì 30 novembre, i deputati al Parlamento europeo hanno approvato una relazione di iniziativa che valuta l’attuazione della strategia europea sulla disabilità 2010-2020.

Adottata nel 2010, la strategia europea sulla disabilità è il principale strumento UE per l’attuazione della convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, che è un trattato vincolante in materia di diritti umani. La strategia è volta a migliorare la situazione delle persone con disabilità, promuovendo l’accessibilità, la partecipazione e l’uguaglianza in tutti i settori della vita, tassi di occupazione più elevati e un’istruzione inclusiva nonché la protezione sociale ed i servizi sanitari necessari.

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Entro il 31 dicembre 2017 le associazioni di volontariato, gli enti pubblici e privati che svolgono attività socio-assistenziali, operanti nel territorio cittadino, potranno presentare domanda al fine di consentire l’aggiornamento dell’Albo comunale, nonché per confermare la loro iscrizione per il triennio 2018/2020.

«La città di Carbonia annovera, da sempre, un gran numero di associazioni che operano nel settore del volontariato e delle attività socio-assistenziali – spiega l’assessore dei Servizi sociali Loredana La Barbera -. Un ricco patrimonio che l’Amministrazione comunale intende valorizzare, lavorando in sinergia con tutti gli operatori presenti in città e favorendo l’ascolto, la collaborazione, il dialogo e la comunicazione tra i vari attori sociali.»

Le associazioni interessate dovranno inoltrare apposita richiesta, utilizzando i moduli predisposti. La domanda dovrà contenere alcuni elementi imprescindibili: l’iscrizione al Registro Regionale del Volontariato-Settore sociale/socio assistenziale o l’iscrizione in ulteriori registri previsti da normative nazionali e regionali nell’ambito delle finalità socio assistenziali e/o affiliazione ad altri organismi; il nominativo del rappresentante legale e l’indirizzo della sede sociale; l’elenco degli organi sociali; la regolarità nell’approvazione del bilancio consuntivo; il codice fiscale; l’intestazione e il numero di conto corrente con indicazione dei dati riguardanti la persona abilitata alla riscossione a nome e per conto dell’Associazione.

La nuova iscrizione, o la conferma di una precedente adesione, ha validità triennale, dal 2018 al 2020.

L’Amministrazione può avvalersi della possibilità di diniego di iscrizione all’Albo di un’associazione o alla sua radiazione qualora: l’attività dell’associazione sia contraria alla Costituzione, alla legge, allo statuto Comunale; vengano prodotte false attestazioni e false dichiarazioni; l’associazione non sia in possesso dei requisiti richiesti.

Le associazioni già iscritte che non presenteranno richiesta di conferma per il triennio 2018/2020 verranno cancellate dall’Albo.

L’iscrizione all’Albo è condizione per l’ammissibilità della richiesta di eventuali contributi e benefici economici previsti.

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«Ha un senso un’altra rassegna di jazz in Sardegna? Crediamo di sì. Soprattutto se questa si consuma nella città più bella dell’isola. Città catalana che offre non solo spiagge incontaminate e natura selvaggia ma anche un centro storico vivo e una lingua arcaica. E ha un senso se ciò avviene coinvolgendo le migliori menti creative della città. Costruendo così una serie di eventi di respiro internazionale, collocandoli in un momento diverso rispetto alla ricca proposta estiva e incentivando la destagionalizzazione turistica e culturale.»

Così Paolo Fresu nelle righe introduttive della sua presentazione della prima edizione di JazzAlguer, rassegna in programma ad Alghero a partire dal prossimo 23 dicembre, di cui il trombettista firma la direzione artistica: un gustoso cartellone di concerti e altri appuntamenti che si succederanno con cadenza mensile (e quasi sempre di sabato) fino a luglio, trovando una cornice di volta in volta diversa in alcuni dei luoghi notevoli della cittadina catalana: il Teatro Civico, la Cattedrale , le chiese di San Francesco e di San Michele, lo slargo de Lo Quarter, i bastioni cinquecenteschi della Muralla e, fuoriporta, le tenute della storica cantina Sella&Mosca e l’ex colonia penale di Tramariglio, sede del Parco di Porto Conte.

In arrivo nomi di primo piano della scena jazzistica nazionale e internazionale: lo stesso Paolo Fresu con il Laudario di Cortona arrangiato insieme al bandoneonista Daniele di Bonaventura ed eseguito in quartetto insieme all’Orchestra da Camera di Perugia e al Gruppo vocale Armonioso incanto: Filomena Campus, la cantante sarda trapiantata da tempo a Londra, con il suo quartetto inglese; il pianista Enrico Pieranunzi in solo tra jazz e classica; una formazione storica come i Cadmo, attesi per una reunion, dopo tanti anni, in un concerto unico proprio nella cittadina dove videro la luce nel lontano 1973; il progetto “Trigono” che riunisce il contrabbassista Marco Bardoscia, il quartetto d’archi Alborada e la pianista Rita Marcotulli. Serata all’insegna delle voci con Eugenio Finardi e con la cantante Franca Masu, prima del gran finale, il 21 luglio, con il grande sassofonista norvegese Jan Garbarek e il suo gruppo.

Fra tanti nomi noti, ci sarà spazio anche per i talenti emergenti con un apposito contest dedicato alle giovani formazioni europee e in particolare dell’area mediterranea. JazzAlguer parteciperà inoltre alla giornata internazionale del jazz, l’appuntamento annuale del 30 aprile, istituito dall’UNESCO. 

Tanta musica da ascoltare, dunque, ma anche momenti di incontro per il pubblico con i protagonisti dei concerti. Perché JazzAlguer vuole essere una rassegna rivolta a tutti, come suggerisce il sottotitolo della manifestazione, “Música per tots”, e come si addice a una città che si affaccia sul mare, ponte di giunzione tra Africa e Europa, tra Spagna e Italia, aperta agli incontri e allo scambio: prerogative che stanno alla base della storia e della filosofia anche del jazz.

Eugenio Finardi

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«Nel 2016 è aumentato l’utilizzo dell’auto in Sardegna: è usata, in media, 299 giorni, 7 giorni in più rispetto al 2015 e sono stati percorsi oltre 200 km in più rispetto all’anno precedente. Un incremento che rappresenta un ulteriore indizio della ripresa economica del Paese», sottolinea Enrico San Pietro, Condirettore Generale Assicurativo UnipolSai – a commento dell’Osservatorio UnipolSai sulle abitudini al volante degli italiani nel 2016.

L’Osservatorio è stato realizzato in seguito all’analisi dei dati di circa 3,4milioni di automobilisti assicurati UnipolSai che installano la scatola nera sulla propria autovettura, settore nel quale la compagnia è leader in Italia e in Europa per numero di apparecchi installati.

Tra le province, Oristano è quella in cui si percorrono più km annui (14.415 km), seguita da Ogliastra (13.979) e Medio Campidano (13.555), mentre l’auto è meno utilizzata a Sassari (11.880 km annui).

I sardi trascorrono in media 1 ora e 26 minuti al giorno in automobile, guidando a una velocità media di 29,3 km/h, in linea con la media nazionale di 29 km/h.

«Nell’ultimo triennio è riscontrabile un aumento di 8 minuti al giorno del tempo trascorso in auto a fronte di una diminuzione di oltre 6 km/h della velocità media, elementi che testimoniano una riduzione della qualità complessiva dell’esperienza di guida in Sardegna la cui spiegazione è da ricercarsi nell’incremento del traffico o in criticità legate alla viabilità», ha affermato il vice direttore generale area Danni e Sinistri Enrico San Pietro.

Entrando più nel dettaglio della velocità spicca in particolare il dato di Oristano, con una velocità media di 34,7 km/h. Un po’ più “faticoso” spostarsi a Sassari (27,7 km/h). Così come nel resto d’Italia, infine, il venerdì è il giorno in cui i sardi percorrono più km in auto.

Infine, Ogliastra rappresenta una delle province meno “nottambula” d’Italia: solo il 3% dei km percorsi tra mezzanotte e le sei del mattino.

Il numero di scatole nere in Italia ha raggiunto circa 6,8 milioni di unità, di cui UnipolSai detiene circa il 50%, un apprezzamento legato non solo per la possibilità di ottenere uno sconto significativo sull’RCAuto e sulla polizza Furto e Incendio per chi sceglie l’installazione a bordo della vettura.

In caso di incidente, infatti, la scatola nera è in grado di registrare data e orario dell’evento, posizione Gps, velocità del veicolo ed essere in questo modo particolarmente utile in caso di contestazioni, sia in caso di sentenze del giudice sia in caso di multe non dovute. In caso di incidente grave, il dispositivo può inoltre rappresentare un reale strumento “salva vita” in quanto invia automaticamente un allarme alla Centrale Assistenza grazie al Servizio di Allarme Crash e, infine, in caso di furto del veicolo, ne facilita il ritrovamento.

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Il Corecom Sardegna, in collaborazione con la Polizia di Stato, il ministero della Pubblica istruzione e l’Agcom, prosegue la campagna di sensibilizzazione contro il cyber bullismo ed i rischi di un uso improprio del web.

Per il 14 e 15 dicembre prossimi è in programma a Nuoro una “due giorni” di confronto e dibattito nella quale i massimi esperti della materia risponderanno alle domande degli studenti.

Gli incontri si terranno il 14 ed il 15, di mattina, presso l’Auditorium dell’Istituto Superiore “Francesco Ciusa”, dalle 8.45 alle 13.00.

Nel pomeriggio del 14, con inizio alle 15.30, l’incontro aperto a genitori, insegnanti, operatori sociali e cittadini, che sarà ospitato nell’Auditorium del Liceo Scientifico “Enrico Fermi”.

Sono previste gli interventi di: Gian Maria De Paulis, autore del libro “Genitori alla riscossa”, che sarà distribuito gratuitamente ai ragazzi; Maura Manca, presidente dell’Osservatorio nazionale dell’adolescenza; Grazia Maria De Matteis, Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza; Pier Luigi Sanna, responsabile della Polizia postale di Nuoro; Gianfranco Oppo, ricercatore.

Di particolare interesse la testimonianza di Paolo Picchio, il padre di Carolina, la ragazza di Novara che si è tolta la vita dopo essere stata vittima di ripetute aggressioni sui social media. Da questa tragica vicenda è nata una consapevolezza nuova del problema che ha portato all’approvazione della legge contro il cyber bullismo.

 

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Giovedì 7, venerdì 8 e sabato 9 dicembre, alle 21.00, al Teatro delle Saline (piazzetta Billy Sechi n. 3/4, Cagliari), la compagnia Akròama – nell’ambito della residenza artistico-creativa Living Macbeth, coordinata dal regista e direttore artistico, Lelio Lecis, porta in scena “Farsa nera”. Lo spettacolo è in cartellone per la “Stagione del teatro contemporaneo 2017”.

“Farsa Nera” è uno spettacolo di e con Valentina Capone e Andrea Cosentino. Lo spettacolo è una riscrittura, in chiave tragicomica e alla luce del Macbeth shakespeariano, di un fatto di cronaca nera, “la strage di Erba”. L’episodio sconvolse il Paese: la strage compiuta da Rosa Bazzi e Olindo Romano l’11 dicembre 2006 mise a nudo la fragilità di cittadini spesso ai margini delle consuete. Oltre la dinamica del delitto di coppia e le manifestazioni di follia a due, la cronaca nera è un pretesto per indagare sulla percezione del tragico oggi. Che cos’è il tragico? Come viene percepito nella nostra società? Ha ancora senso tentare di metterlo in scena? E cosa può il Teatro, di fronte all’autorappresentarsi ossessivo di un Reale che si manifesta nell’esibizione scandalosa di corpi martoriati e dettagli morbosi da parte dei media e della rete? L’argomento de la “strage di Erba”, ovvero la trama, si conosce dai mass media: Rosa Bazzi, maniaca di pulizie, silenzio e ordine, con il marito, il più mite e succube Olindo, massacrano la famiglia dei vicini del piano di sopra, compreso un bambino di tre anni, rei di disturbarli con i rumori più svariati a tutte le ore. Così descritta sembrerebbe una tragedia elisabettiana dalle tinte forti: la violenza usata sui corpi delle vittime, ampiamente illustrata  da tv e giornali, che in questi casi non risparmiano particolari scabrosi.

Rosa Bazzi come Lady Macbeth, personificazione del male? Nel Macbeth ciò che avviene è un regicidio, si uccide per il potere e si perde il sonno per il rimorso. Qui, si uccide direttamente per dormire, per avere sonni tranquilli. Apparente inversione farsesca della tragedia, eppure a sua volta profondamente tragica. «Nella nostra tragedia contemporanea è questa insignificanza, questo niente al fondo delle storie degli uomini a venire prepotentemente in superficie. Del testo di Shakespeare – spiega Lelio Lecis – restano echi e frammenti che si insinuano tra interviste, confessioni, intercettazioni ambientali e telefoniche con dovizia di particolari inversamente  proporzionali alla capacità di illuminare la porzione di male che è parte di noi».

Lo spettacolo deriva dalla residenza artistico creativa “Living Macbeth”, realizzata dalla compagnia Akròama e finanziato dalla Regione Sardegna e dall’Unione Europea. Progetto derivante dalla residenza artistico creativa “Living Macbeth” Finanziato dalla Programmazione unitaria 2014-2020. Strategia 2 “Creare opportunità di lavoro favorendo la competitività delle imprese” – Programma di intervento 3 “Competitività delle imprese” Por Sardegna F.E.S.R. 2014/2020. Asse III. Bando ScrabbleLAB “Residenze artistico-creative in Sardegna”.

Il cast. In Scena Valentina Capone e Andrea Cosentino. Scena e costumi, Marco Nateri. Assistente scena e costumi, Noemi Tronza. Light design e direzione  tecnica, Lele Dentoni. Video design, Stefano di Buduo (Aesop Studio). Effetti sonori, Valentino Carcassi. Fonica, Nicola Pisano. Assistente alla regia, Margherita Delitala. Maschera Pulcinella, Stefano Perocco di Meduna. Marionetta Antonin Artaud, Andrea Cosentino. Sarta, Mariana Axenti. Foto, Laura Atzori. Scenografia, Andrea Loddo Infissi.

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«E’ passato stamattina il nostro emendamento alla legge di riforma dell’EGAS, Ente di Governo dell’Ambito della Sardegna, che svolge le funzioni di organizzazione del servizio idrico integrato, che tutela l’uso pubblico dell’acqua. Il diritto all’acqua, come è risaputo, è un’estensione del diritto alla vita, così come affermato dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, per questo motivo ci siamo battuti in Consiglio regionale. L’acqua è uno dei diritti intoccabili per ogni essere umano.»

Lo scrivono in una nota i quattro consiglieri regionali del gruppo Articolo Uno – Sinistra per la Democrazia e il Progresso Eugenio Lai, Daniele Secondo Cocco, Luca Pizzuto e Paolo Zedda -. Grazie al nostro impegno in Aula oggi, e al nostro emendamento, primo firmatario Eugenio Lai, nella riforma viene sancito che: L’acqua è, e deve essere, pubblica e gestita da società con intero capitale pubblico L’acqua deve essere garantita ai nuclei familiari in difficoltà economica e deve essere impedito lo slaccio. I Comuni che gestiscono il servizio in autonomia potranno continuare a farlo, così come fortemente voluto dal nostro capogruppo Daniele Cocco. La battaglia per garantire l’acqua a tutte e tutti è una battaglia di civiltà – concludono i consiglieri di Art. 1 – Sdp -. Le battaglie di civiltà sono le nostre battaglie.»