7 August, 2024
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E’ stato pubblicato sul numero odierno della Gazzetta Ufficiale italiana il decreto di imposizione della continuità territoriale tra gli aeroporti della Sardegna e gli scali di Linate e di Fiumicino.

Si tratta del provvedimento del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 23 marzo scorso che istituisce gli oneri di servizio sulle tratte aeree principali da e per l’isola. Come prevede la normativa, la pubblicazione del medesimo avviso avverrà anche sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea.

«Il complesso procedimento di imposizione della continuità territoriale procede regolarmente – ha detto l’assessore regionale dei Trasporti, Massimo Deiana – adesso attendiamo l’uscita della Gazzetta Ufficiale europea per chiudere l’iter e dare il via alle offerte dei vettori.»

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E’ stato presentato questa mattina, all’interno del terreno di gioco del Sant’Elia, il nuovo stadio provvisorio del Cagliari, alla presenza del sindaco Massimo Zedda, di una schiera di giornalisti, di numerosi rappresentanti dell’esecutivo cittadino e del presidente della Regione, Francesco Pigliaru. Una tappa importante dell’idea portata avanti a lungo dal Club Rossoblù, ma anche dall’Amministrazione comunale, che si sta finalmente per concretizzare con il presidente Tommaso Giulini.

Per il sindaco Massimo Zedda il risultato raggiunto è frutto del “lavoro di squadra”. E, in effetti, se appena sei anni fa, era il 2011, si fosse potuto scommettere sulla realizzazione del nuovo stadio, ma anche sulla riqualificazione complessiva di tutta l’area che sta andando avanti e che interesserà ancora il lungomare, il Porticciolo per la piccola pesca, le connessioni con Molentargius, Su Siccu e via Roma e tra gli altri il Parco degli Anelli, «nessuno probabilmente avrebbe puntato un euro». In questo contesto appare quindi evidente che «l’elemento che mancava era proprio la riqualificazione dello stadio. Ed proprio per questo che oggi è una giornata da festeggiare. Lo stadio – ha concluso il Primo cittadino – è lo stadio dell’intera Isola». Da qui il nome “Sardegna Arena”.

Il progetto della “nuova casa” del Cagliari, benché provvisoria, è ambizioso. In perfetto stile “continentale”, a cominciare dal nome, sorgerà affianco al vecchio Sant’Elia, nell’area adiacente “settore distinti”. L’impianto sarà realizzato interamente in acciaio con elementi prefabbricati, avrà una Main Stand, ovvero la tribuna centrale coperta, con posti comodi ed ergonomici a ridosso del campo di gioco da cui disteranno poco più di 7 metri, una quindicina di sky box (di 21 metri quadrati ciascuno), e panchine inserite all’interno della tribuna.

Il cuore del Sardegna Arena sarà però la Main Stand dove troveranno spazio gli spogliatoi, le sale mediche e antidoping, una sala stampa e una sala conferenze, oltre ai servizi necessari per il pubblico. Prevista, al primo piano, anche una sala per l’intrattenimento per i bambini e ben 437 metri quadrati per i ricevimenti. Insomma, un impianto per un campionato all’altezza delle aspettative, anche di quelle più esigenti, con l’obiettivo di portare il Cagliari al livello delle grandi squadre europee, in linea con la statura storica e culturale della città.

In dettaglio «il costo dell’opera è calcolato in 8milioni di euro – ha detto Giulini -, il numero di spettatori in 16.233, di cui: 3.232 nella Main Stand, 4.384 Tribuna Nord, 4.313 Tribuna Sud, 3.889 Tribuna Est e 415 Tribuna Ospiti». E ringraziando tutti i rappresentanti istituzionali ha sottolineato che «l’armonia dei rapporti è stata fondamentale per arrivare fino a qui».

Ma oltre che con le idee ben chiare, al Sant’Elia Tommaso Giulini si è presentato ai giornalisti soprattutto con tanta determinazione. «Entro quattro mesi – ha scandito il presidente del Cagliari – lavoreremo pancia a terra per inaugurare il Sardegna Arena la prima di campionato dell’anno prossimo che di per se sarebbe già una vittoria importantissima per tutta l’Isola». La simbolica posa della “prima pietra” è stata accompagnata dalla Benedizione da parte del tifosissimo don Carlo Rotondo.

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La Dinamo Banco di Sardegna alle 20.45 affronta al PalaSerradimigni l’Umana Reyer Venezia in un antipasto dei playoff, nella penultima giornata della “regular season”.

La squadra sassarese ha approfittato della mini pausa per lavorare con intensità in vista dei playoff scudetto che disputeranno per il settimo anno di fila. Oggi e la prossima settimana a Caserta, i biancoblu cercheranno di chiudere nella migliore posizione possibile in ottica griglia playoff.

L’Umana è arrivata lunedì in Sardegna direttamente da Tenerife, dove ha chiuso al quarto posto della Final Four di Basketball Champions League: nonostante l’intenso week end però gli uomini di coach Walter De Raffaele, al secondo anno sulla panchina orogranata, sono pronti a dare battaglia sul parquet ai biancoblu.

«Sappiamo di dover seguire la via del girone di ritorno, dobbiamo pensare a vincere, a continuare la scalata, poi vedremo cosa diranno i campi nell’ultima giornata, ci teniamo a chiudere tra le prime quattro e dobbiamo ragionare consapevoli di essere padroni del nostro destino – ha detto coach Federico Pasquini in conferenza stampa -. Contro Venezia dobbiamo pensare a vincere e basta. Conosciamo bene la Reyer, è una squadra lunga e profonda che, anche se ha disputato la Final Four ed è arrivata ieri direttamente da Tenerife, sarà pronta per giocare domani, avendo sfruttato bene la profondità del suo roster con minutaggi molto diluiti.»

Lorenzo D’Ercole.

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Il diritto alla doppia preferenza di genere nella legge elettorale è stato rivendicato questo pomeriggio in Consiglio regionale dalle associazioni e dai movimenti che sostengono la parità.

Davanti alla commissione Autonomia, presieduta dall’on. Francesco Agus, ha preso la parola Gabriella Murgia, presidente della commissione Pari opportunità, che ha affermato: «Chiediamo una modifica dell’articolo 9 della legge elettorale vigente già per le prossime elezioni regionali in modo da garantire all’elettore che lo desideri il diritto di esprimere due preferenze, una per il candidato e l’altra per la candidata».

La stessa richiesta è stata avanzata dalla rete Heminas, protagonista lo scorso 27 aprile di una manifestazione molto partecipata sotto il Consiglio regionale a Cagliari e a Sassari. «Tutto il sistema giuridico italiano e internazionale oltre alla giurisprudenza costante – hanno detto Cristina Muntoni e Luisa Marilotti – è improntato all’eliminazione di ogni discriminazione tra uomo e donna ma questi principi diventano lettera morta se non introduciamo subito in legge la doppia preferenza».

Al termine delle audizioni il presidente Agus ha ringraziato le ospiti assicurando che il loro contributo sarà oggetto delle prossime sedute della commissione, chiamata a valutare le nuove proposte di riforma delle legge elettorale.

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Sono stati presentati oggi, nella sede dell’assessorato regionale della Sanità, a Cagliari, i risultati del lavoro del Tavolo tecnico sulla Sclerosi Multipla in Sardegna. Il Tavolo è stato istituito nel 2015 per volontà dell’assessore Luigi Arru con lo scopo di quantificare il carico complessivo della patologia nell’isola, disegnare il PDTA (Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale) regionale e migliorare l’organizzazione della rete dei servizi, e ha coinvolto tutti i portatori di interesse: professionisti sanitari, pazienti e istituzioni.
Grazie a questo studio, pianificato e coordinato dagli uffici dell’Assessorato, per la prima volta viene misurata sulla base di dati certi e in maniera capillare la prevalenza complessiva della malattia in Sardegna e la sua distribuzione nel territorio regionale. La ricerca ha inoltre permesso di quantificare con precisione i pazienti in carico presso gli attuali centri SM, individuare i territori a maggiore autosufficienza e quelli con una maggiore attrazione.
Il risultato finale è una fotografia estremamente precisa della situazione attuale: da qui si parte per migliorare l’organizzazione delle prestazioni, in modo che a tutti i pazienti sia garantito lo stesso standard di presa in carico, prestazioni sanitarie, assistenza.
«Grazie alle informazioni che abbiamo raccolto potrà partire la costruzione della Rete clinica per la Sclerosi Multipla. L’obiettivo è migliorare rispetto alla situazione attuale – ha detto l’assessore della sanità Luigi Arru – con un sistema di offerta più equo di quello esistente e che non lasci nessun territorio privo di assistenza, per dare risposte concrete alle esigenze dei malati e dei loro familiari. La Regione formalizzerà a breve il modello di governance condivisa individuato dal Tavolo che si basa sulla suddivisione in tre grandi aree territoriali – Nord, Centro, Sud – e sul dialogo e la collaborazione fra tutti gli attori, in modo da riempire gli spazi geografici attualmente privi di servizi.»
La prevalenza della SM in Sardegna (ad esclusione delle CIS – Sindromi Clinicamente Isolate che rappresentano il 6.6% dei complessivi 6.225 casi) è pari a 337 casi ogni 100.000 residenti, oltre il doppio della media nazionale (113 casi per 100mila residenti). Il 43,6% ha età compresa fra i 16 e i 44 anni, il 47,4% tra 45 e 64 anni e l’8,8% tra 65 e 84 anni. L’età media complessiva dei casi è 46,8 anni. Il rapporto donne/uomini è di 2,3 a 1, in linea con i dati dell’Atlante mondiale della SM.
La distribuzione della SM nei territori sub-regionali non è uniforme, con aree che presentano eccessi o difetti statisticamente significativi rispetto alla media complessiva regionale: ad esempio la maggior prevalenza si osserva nel territorio dell’Ogliastra, la minore in quello di Olbia-Tempio, e in generale si osserva maggior prevalenza nell’interno rispetto alle zone costiere. Questi dati offrono notevoli spunti di ricerca per indagare sui determinanti endogeni ed esogeni della malattia (ad esempio genetica, esposizioni ambientali, stili di vita).
I centri SM col maggior numero di pazienti in carico sono il PO Binaghi di Cagliari (59,3% della casistica complessiva), la AOU di Sassari (15,1%) il PO di Nuoro (10,4%) la AO Brotzu (9,7%) e il PO di Ozieri (3,7%). I territori a maggiore autosufficienza sono quello della ASSL di Cagliari, che con la AO Brotzu e il PO Binaghi assistono il 99,6% dei pazienti con SM residenti nel suo territorio di competenza, segue la ASSL di Sassari dove la AOU Sassari e il PO Ozieri seguono l’85% del totale dei residenti, quindi l’ASSL di Nuoro col 63%. I più attrattivi, cioè quelli che mostrano una maggior quota di pazienti residenti in altre ASSL diverse da quella in cui operano, sono Cagliari (49,3%), Nuoro (29,1%) e Sassari (25,3%).
La Rete Clinica per la Sclerosi Multipla permetterà ai pazienti che oggi sono costretti a spostarsi di avere cure e assistenza nel proprio territorio.
Il progetto è stato sviluppato in collaborazione con il Multiple Sclerosis Management Lab, frutto della partnership tra SDA Bocconi e Biogen Italia, con il supporto della SIN (Società Italiana di neurologia) e la collaborazione di AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla).

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Forte del successo degli ultimi anni, da maggio fino a settembre, torna il servizio “Farmacia in viaggio” nelle oltre 500 farmacie di Rete Farmacisti Preparatori di tutta Italia: un’opportunità che permetterà ai cittadini di ricevere consigli pratici dal proprio farmacista di fiducia per un viaggio in tutta sicurezza.

«Le vacanze sono sempre un momento piacevole, di relax e di scoperta, ma non bisogna dimenticare che viaggiare porta con sé rischi sanitari – spiega Santo Barreca, uno dei rappresentanti di Rete Farmacisti Preparatori -. Sarebbe meglio portare pochi farmaci ma utili e adeguati alla meta prescelta e adottare dei piccoli accorgimenti durante tutta la durata del viaggio per garantirsi una vacanza serena e senza pensieri.»

Il farmacista fornirà una consulenza personalizzata, in base alla destinazione, all’itinerario e al tipo di viaggio che il cittadino vorrà intraprendere. In particolare verranno chiariti i rischi sanitari legati a determinati cibi e bevande, le principali patologie provocate da alcuni insetti e tutti i rischi non infettivi in cui si può incappare durante le ferie.

Oltre al consiglio del farmacista, verrà consegnata al cittadino una brochure informativa: un vero e proprio vademecum del viaggiatore da consultare prima di affrontare qualsiasi viaggio.

 

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Sarà la centesima edizione del Giro d’Italia di ciclismo a tenere a battesimo il rinnovato palazzetto dello sport center di Olbia che, in concomitanza con il passaggio della corsa rosa in Sardegna, cambia look e nome.

In base a un accordo di sponsorizzazione fra la AltoGusto, azienda leader nella distribuzione del caffè in Sardegna, la Real Effegi, società che gestisce lo sport & wellness resort, e la concessionaria di raccolta pubblicitaria Pubblicitas, il palazzetto dello sport gallurese si chiama da oggi PALALTOGUSTO. Un nastro rosa in onore al Giro d’Italia sancirà il passaggio al nuovo corso.

Il partenariato fra le aziende sarde, che porta il logo Altogusto e il prodotto Altogusto Coffe Club (miscela top di caffè) sul palazzetto e su tutti i campi sportivi attrezzati del Geovillage, non si ferma al semplice accordo commerciale e alla migliore offerta per i consumatori, ma mira a obiettivi molto più ambiziosi. Grazie alla nuova intesa saranno organizzati eventi come esposizioni, fiere e convegni a carattere regionale, nazionale e internazionale che avranno come primo intento la promozione delle aziende e dei prodotti del territorio.

Tutto, naturalmente, si svolgerà nelle strutture del Geovillage di Olbia e contribuirà ad accrescere l’offerta turistica del nord Sardegna, rivolgendosi non solo ai visitatori tradizionali, ma anche a un target d’imprenditori, operatori commerciali, utenti che saranno invogliati a raggiungere l’Isola anche fuori stagione.

L’accordo è stato siglato nei giorni scorsi alla presenza di Pier Carlo Bisio e Vittorio Zichi, rispettivamente presidente e amministratore delegato di Altogusto, Fabio Docche per la Real Effegi e Renato Sanna per Pubblicitas.

  

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L’assessorato regionale dell’Igiene e sanità e dell’assistenza sociale ha impegnato la somma di euro 9.890.562,62 in favore dei comuni della Sardegna per il finanziamento dei progetti del programma “Ritornare a casa” ed ha autorizzato la liquidazione e il pagamento di 12.000.000 in favore dei comuni a titolo di acconto per la concessione e l’erogazione di sussidi in favore di particolari categorie di cittadini.

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La Banca d’Italia indice un concorso pubblico per l’assunzione di vice assistenti – profilo amministrativo – finalizzato a soddisfare i fabbisogni di tale personale che si registreranno a partire dalla metà del 2018. La domanda deve essere presentata entro il termine perentorio delle ore 16.00 del 29 maggio 2017. Ma cosa fa un vice assistente in Banca d’Italia? 

Il profilo di vice assistente svolge in via prevalente mansioni esecutive quali quelle di classificazione, archiviazione e protocollo di documenti, di conteggio, confezionamento e sistemazione dei valori, di supporto all’attività delle unità; può essere anche adibito allo svolgimento di attività di sportello bancario presso le unità di cassa della Banca.

Sono richiesti i seguenti requisiti: 

1. Diploma di istruzione secondaria di secondo grado, di durata quinquennale.

2. Età non inferiore agli anni 18;

3. Cittadinanza italiana o di un altro Stato membro dell’Unione europea;

4. Idoneità fisica alle mansioni;

5. Godimento dei diritti civili e politici, anche nello Stato di appartenenza o di provenienza;

Le prove d’esame consistono in…

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://www.diariolavoro.it/concorso_bankitalia.html .

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Venerdì scorso, la delegazione guidata da Ofer Sach, ambasciatore di Israele a Roma, ha partecipato a un incontro che si è tenuto al Crea UniCa (Center of research entrepreneurship acitivities – Università di Cagliari, Centro innovazione e imprenditorialità). Per l’ateneo hanno preso parte i pro rettori Micaela Morelli (Ricerca scientifica) e Annalisa Bonfiglio (Innovazione), il direttore di Crea, Maria Chiara Di Guardo e Mario Mariani (The Net Value). Il neonato hub per il mix che accomuna giovani-contaminazioni disciplinari-ricerca-idee e progetti appetibili dai mercati nazionali e mondiali, ha sede all’ex Teatro anatomico di via Ospedale. Il Centro ha il compito di catalizzare, coordinare e guidare l’insieme, a partire dal ContaminationLab, di progetti e iniziative che esaltino l’innovazione e l’imprenditorialità con la mission d’ateneo quale propellente.

Dodici start up con il vento in poppa. Sei maturate nell’ambito del ContaminationLab dell’Università di Cagliari. Ovvero, Chiara Cocco (Neeot), Simone Scalas (Bxtar), Maurizio Piredda (Bautiful Box), Alessandra Farris (IntendiMe), Marco Deiosso (Nausdream), Alberto Piras (Brave Potions). Altrettante fiorite nel contesto della ricerca universitaria svolta nell’ateneo del capoluogo: Alessandro Massarelli (Botteega), Mauro Pili (Paymeabit), Fabrizio Mulas (U4Fit), Andrea Concas (Art Backers), Alessandro Sestini (Marinanow) e Antonio Solinas (Ab Insula). I rappresentanti delle start up hanno spiegato alla delegazione di Israele (accademici, venture capitalist, diplomatici, imprenditori) il nocciolo dei loro progetti. Il Crea punta a far conoscere alcune delle start-up nate all’interno del CLab di UniCa, mostrare la rete di relazioni sull’imprenditorialità che l’Università promuove con il ComunicationLab. Tra gli obiettivi, il rafforzamento della visibilità sia di alcune imprese di pregio in relazione con l’ateneo, sia di alcuni progetti scientifici con evidenti ricadute imprenditoriali.