7 August, 2024
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Il coordinamento dei presidenti delle Assemblee delle Regioni a Statuto speciale e delle Province autonome, riunito a Cagliari in occasione della giornata di autonomia della Sardegna, ha approvato un documento di linee guida sulle prospettiva di riforma del regionalismo. «Il nostro lavoro continua – ha affermato il coordinatore delle Assemblee delle Regioni speciali e province autonome Gianfranco Ganau, Presidente del Consiglio regionale della Sardegna – con un documento che rivendica il ruolo delle Assemblee legislative delle Regioni a statuto speciale e Province autonome a guidare la piena attuazione del disegno regionalista iniziato con la riforma costituzionale del 2001 e non ancora portato a compimento. La dichiarazione sottoscritta questa mattina sottolinea la necessità di affrontare insieme alle regioni ordinarie il percorso del regionalismo differenziato per l’attribuzione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia da garantire a tutte le realtà regionali, a seconda delle proprie esigenze e delle proprie vocazioni».
«Abbiamo la volontà di proseguire il confronto già avviato con il Governo – ha concluso Ganau – al fine di completare il lavoro svolto dalla Commissione tecnica in materia di procedure di riforma degli statuti e di adozione delle norme di attuazione, ribadendo la richiesta al Governo stesso e agli esecutivi delle Regioni speciali e delle Province autonome di favorire un più ampio coinvolgimento dei rappresentanti delle Assemblee legislative da essi presiedute.»
«E’ emerso in questi due giorni un dato politico nuovo: – ha affermato Franco Iacop, presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia e Coordinatore nazionale della Conferenza dei Consigli regionali italiani – i referendum consultivi sull’autonomia della Lombardia e del Veneto che avranno luogo il prossimo 22 ottobre offrono l’occasione – e la presenza a Cagliari anche dei Presidenti delle Regioni cosiddette ordinarie lo dimostra – per provare a trovare la definizione di un nuovo paradigma regionalista. Il procedere verso maggiori forme di autonomia differenziata avvicina, anziché allontanare, le ragioni delle specialità; orienta tutti i territori a condividere maggiore differenziazione. Una strada per nulla facile e priva di ostacoli, che richiede trasparenza nella gestione delle risorse e capacità ottimale di allocazione per i servizi essenziali per i nostri cittadini a partire da welfare e sanità.»

DOCUMENTO POLITICO SULLE PROSPETTIVE DI RIFORMA DEL REGIONALISMO

I Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni a statuto speciale e delle Province autonome, riuniti a Cagliari il 28 aprile 2017 per discutere sui temi e sulle prospettive della specialità e della differenziazione nel regionalismo italiano,
Considerato il risultato del referendum popolare confermativo tenutosi il 4 dicembre 2016 in merito al testo di legge costituzionale recante «Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del titolo V della parte II della Costituzione»;
Considerato che, in conseguenza del risultato referendario, il Titolo V della parte seconda del testo costituzionale vigente risulta ancora impostato secondo i canoni della riforma introdotta dalla legge costituzionale n. 3 del 2001 da più parti definita nel suo complesso come riforma “in senso federale” dell’Ordinamento per via del carattere marcatamente autonomistico che caratterizza molte sue disposizioni;
Considerato che il processo attuativo del Titolo V, parte seconda della Costituzione risulta, per molti aspetti, ancora incompiuto soprattutto a causa delle tendenze centralistiche che hanno caratterizzato il dibattito politico nazionale e l’attività delle Istituzioni, in parte condizionate dalla crisi economica che nell’ultimo decennio ha investito l’intero Continente europeo, in parte imputabili ad atteggiamenti di diffidenza nei confronti delle Istituzioni locali, come confermato dal notevole contenzioso costituzionale prodotto in materia di riparto di competenze tra lo Stato e le Regioni;
Considerato che è necessario riavviare il processo di attuazione di un più accentuato regionalismo nella convinzione che un Ordinamento caratterizzato da un pluralismo istituzionale tendenzialmente paritario risulta più moderno, solidale ed efficiente;
Constatato che le competenze e le azioni esercitate nel corso del tempo dalle Regioni speciali e dalle Province autonome possono costituire, in molti campi, un esempio di qualità anche per le altre Regioni e che, pertanto, nel rilancio dei temi del regionalismo un confronto maturo e scevro da antagonismi è in grado di riconoscere a tali Enti un ruolo di rilievo in quanto “laboratori” per la costruzione di una autonomia regionale avanzata ed esempio di autogoverno e di autogestione responsabile;
Evidenziato che, sotto tale profilo, l’esperienza ed il confronto tra regioni e province ad autonomia speciale e regioni ordinarie possa valorizzare i percorsi di regionalismo differenziato, senza che venga meno la solidarietà tra i territori, andando a dare pieno compimento al principio di equiordinazione nell’organizzazione repubblicana stabilito nella Carta Costituzionale: per questi motivi i referendum consultivi promossi dalle Regioni Veneto e Lombardia calendarizzati per il mese di ottobre prossimo, potranno rappresentare una importante occasione per il rilancio del regionalismo differenziato e delle connesse ragioni;
Considerato che in questo nuovo scenario risulta quanto mai opportuno proseguire il confronto già avviato dal Governo con le Regioni speciali e le Province autonome nell’ambito del quale, fin dal 2015, è stata istituita la “Commissione tecnica” per discutere e ideare testi normativi di adeguamento delle procedure di revisione degli Statuti speciali e per la modifica delle procedure di adozione delle norme di attuazione degli stessi, da presentare alle Camere;
Considerato che nella fase attuale il confronto con il Governo dovrebbe coinvolgere il rilancio, nella loro interezza, dei temi del regionalismo e, in particolare, del regionalismo speciale e della riforma degli Statuti;
Considerato che dal confronto fino ad ora avuto è maturata la volontà di valorizzare le diverse modalità di raccordo tra lo Stato e le Autonomie regionali attraverso il metodo dell’intesa da adottare con il massimo coinvolgimento delle rispettive Assemblee rappresentative anche per definire i rapporti di carattere finanziario;
Ribadito che i testi fino ad ora elaborati nell’ambito della Commissione – i quali si allegano alla presente Dichiarazione – prevedono il coinvolgimento delle Assemblee legislative quali sedi “naturalmente” competenti ad intervenire nella procedura di revisione degli statuti speciali e nella procedura per l’adozione delle norme di attuazione e che, pertanto, i lavori della Commissione tecnica devono proseguire con una significativa presenza dei rappresentanti delle Assemblee legislative delle Regioni speciali e delle Province autonome;

Dichiarano
– la volontà di proseguire il confronto già avviato con il Governo al fine di completare il lavoro svolto dalla Commissione tecnica in materia di procedure di riforma degli statuti e di adozione delle norme di attuazione, ribadendo la richiesta al medesimo Governo e agli Esecutivi delle Regioni speciali e delle Province autonome di favorire un più ampio coinvolgimento dei rappresentanti delle Assemblee legislative da essi presiedute;
– la volontà di rilanciare nelle opportune sedi istituzionali, in seguito agli esiti del referendum del 4 dicembre 2016, il tema del regionalismo speciale considerato in tutti i suoi aspetti – compresi quelli del federalismo fiscale e dei rapporti finanziari da definirsi previa intesa – per avviare una nuova stagione di riforme nella quale trovi compiuta attuazione il modello autonomistico disegnato nella Carta costituzionale e ulteriormente sviluppato con la riforma del 2001;
– l’impegno per una incisiva iniziativa che rafforzi il regionalismo complessivamente inteso come presupposto politico ancor prima che giuridico.

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«Ho apprezzato – ha aggiunto l’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras – la relazione del segretario della Cisl che ha voluto mettere al centro del suo intervento i temi dello sviluppo e della crescita legati al settore industriale e al consolidamento del tessuto produttivo isolano. Si tratta degli stessi temi sui quali la Giunta è intervenuta in questi tre anni di governo. Siamo soddisfatti che il sindacato abbia colto lo sforzo compiuto dall’Esecutivo per ridare slancio agli investimenti, in particolare sull’energia, il metano e la competitività delle imprese, condizione essenziale per lo sviluppo della Sardegna. Compito del sindacato è anche quello di spronare la politica a fare sempre meglio. Noi abbiamo accettato la sfida e i risultati finora ottenuti, a partire dalla riforma sulla Semplificazione burocratica e amministrativa – ha concluso Maria Grazia Piras -, sono un contributo prezioso per la rinascita della nostra regione.»

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«Arrivano risorse per province e comuni della Sardegna dal decreto legge sull’assestamento dei conti pubblici che il governo ha portato all’attenzione del parlamento per la conversione in legge. Si tratta in parte di conferme legislative di accordi già noti ma che si concretizzano in norme nazionali. Ora si passa all’esame di Camera e Senato dove si lavorerà per alcune tematiche su enti locali non ancora presenti. La cosiddetta “manovrina” prevede tra le altre cose interventi a favore di enti territoriali ma anche per le zone colpite dai recenti eventi sismici. Tra le novità che riguardano la Sardegna anche l’inclusione nei finanziamenti per lo sviluppo delle ciclovie turistiche.»

Lo afferma il senatore del Partito democratico Silvio Lai commentando i contenuti della manovra bis.

«Sarà di 10 milioni di euro il contributo per il 2017 a favore delle province sarde e della città metropolitana di Cagliari – aggiunge Silvio Lai -. La notizia era già nota ed era conseguente alla mobilitazione del gennaio scorso dopo l’allarme lanciato e poi risolto dall’assessore Erriu. Una somma che raddoppierà nel 2018 arrivando a toccare dunque i 20 milioni di euro. La ripartizione sarà decisa dalla Regione che entro 30 giorni dall’entrata in vigore della legge dovrà comunicarla al ministero e agli enti interessati.»

«Per quanto riguarda invece i trasferimenti erariali: per la Sardegna la norma prevede che vengano confermati gli importi già previsti negli anni precedenti e questo nonostante il diverso assetto emerso in seguito all’attuazione della legge 2 del 2016 che ha fatto confluire le otto province nei cinque enti di area vasta (quattro province ed una città metropolitana). La certezza dei valori finanziari relativi ai singoli enti potrà consentire di contribuire positivamente alla corretta predisposizione dei bilanci. E, infine, come detto l’inclusione della Sardegna nei finanziamenti destinati al sistema nazionale delle ciclovie turistiche per i quali il governo ha già stanziato in tutto 17 milioni per il 2016 e 37 milioni di euro per ciascuno degli anni 2017 e 2018. Si tratta, dunque, di una novità che oltre a garantire ulteriori finanziamenti – conclude Silvio Lai – consentirà di inserire la Sardegna in un sistema nazionale, con tutti i benefici da questo potranno derivare dal punto di vista turistico.» 

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Brillantissimi risultati degli alunni dell’Istituto “V. Angius” di Portoscuso ai “Giochi matematici” e al “Pi greco day”.

I Campionati matematici sono organizzati dal Centro Pristem dell’Università Bocconi di Milano, con la collaborazione dell’Università di Cagliari, polo matematico-scientifico. Duecentomila i partecipanti a livello mondiale, di cui ben sessantamila in Italia. Si è trattato della 24a edizione, organizzata dal Centro Pristem con il duplice obiettivo di promuovere nei giovani lo studio della matematica e la valorizzazione delle eccellenze.

Il campionato, tenutosi il 18 marzo alla Cittadella di Monserrato, ha visto la partecipazione di ben 3.700 concorrenti. Quattro le categorie: le C1, C2 L1, L2, per gli studenti dalla prima media al primo biennio universitario e la categoria GP, “grande pubblico”, riservata a tutti gli adulti appassionati di matematica.

In gara per le categorie C1 e C2, 72 concorrenti dell’Istituto Comprensivo Portoscuso/Gonnesa che si sono distinti nella semifinale ed hanno raggiunto ottime posizioni nella classifica, ben quattro i finalisti che il 13 maggio parteciperanno alla finale nazionale a Milano.

Si tratta di Scot Fadda della II B, Matteo Loddo e Noemi Lops della II A di Portoscuso e Francesco Cocco di Gonnesa. Hanno gareggiato per la categoria C1, distinguendosi tra ben 2.151 concorrenti. Risultati di tutto rispetto, se si considera che solo il 7% di tutti i partecipanti è stato ammesso a gareggiare alla finale nazionale.

Il 14 marzo è un giorno speciale per i matematici e i fisici di tutto il mondo: è il “Pi greco day”, La scelta di questa particolare data non è casuale: nella tradizione anglosassone si antepone, infatti, il mese al giorno, così il 14 marzo diventa in cifre 3.14, ossia le prime tre cifre del Pi greco.

Da quest’anno, anche l’Italia celebra ufficialmente il “Pi greco day”: il ministero dell’Istruzione ha organizzato per la prima volta, infatti, un’iniziativa simile a quella statunitense, con una sfida a colpi di numeri e quiz matematici aperta agli studenti delle scuole di ogni grado, con la finalità di avvicinare tutti i giovani alla matematica e con lo scopo di comunicare l’impegno del MIUR e delle scuole per l’apprendimento della matematica e delle discipline scientifiche.

Oltre 1.300 le scuole coinvolte, per un totale di 1.818 squadre, e più di 7.200 studentesse e studenti partecipanti.

Ragazze e ragazzi hanno gareggiato collegandosi da scuola ad un’apposita piattaforma web.

L’ICS “V. Angius” ha partecipato con due team coordinati dalle docenti Silvia Messori e Paola Uccheddu, il team formato dagli alunni Gaia Biggio della I A, Irene Boccini della II A, Scot Fadda della II B e Nicola Rivano della III B si sono classificati al secondo posto. Docenti e alunni ieri, 26 aprile, sono stati premiati dal sottosegretario dell’Istruzione Vito De Filippo presso la sala della Comunicazione del MIUR, a Roma.

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Il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, ha presentato un’interpellanza sui danni ai vigneti di Carignano del Sulcis Iglesiente provocati dalle gelate dei giorni scorsi.                                               

Gianluigi Rubiu sollecita un intervento urgente dell’assessorato regionale all’agricoltura per un «accertamento dei danni nel distretto del Sulcis Iglesiente, con un’assistenza tecnica alle aziende per arginare l’ulteriore distruzione delle colture».

I centri più colpiti sono quelli della piana tra Santadi, Narcao e Villaperuccio che chiedono l’attivazione di tutte le procedure utili al riconoscimento dei danni e al conseguente ristoro in favore delle imprese. Ad essere maggiormente colpite sono state le colture del Carignano, una delle produzioni tipiche dell’area sulcitana.

«Si tenga conto – scrive Gianluigi Rubiu nell’interpellanza – che il vitigno rappresenta un simbolo della Cantina di Santadi e del polo enologico del territorio, con una superficie coltivata che si estende su circa 1.700 ettari. La situazione è preoccupante perché è a rischio la prossima campagna vinicola, con serie ripercussioni sull’economia della provincia.»

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Sant’Efisio in compagnia del Festival Echi lontani. In occasione della festa dedicata al Martire guerriero, sabato 29, domenica 30 aprile e lunedì 1 maggio la rassegna dedicata alla musica antica suonata nei più suggestivi luoghi storici di Cagliari propone la XXI edizione delle “Feste musicali per Sant’Efisio”.

Si comincia sabato 29, alle 20.00, nella Chiesa monumentale di Santa Chiara dove, in occasione del 250esimo anniversario della morte di Georg Philipp Telemann, Echi lontani gli renderà omaggio con la proiezione del film di Ermanno Olmi “Lunga vita alla signora, vincitore del Leone d’argento alla 44esima Mostra internazionale del cinema di Venezia del 1987. La pellicola racconta la vicenda di un sedicenne alla prese con le ipocrisie e le meschinerie del mondo degli adulti, ed è accompagnata dalla “Tafelmusik” di Telemann, la musica da tavola che tra il XVI e il XVII secolo era d’uso suonare durante i banchetti.

Sempre nella Chiesa di Santa Chiara il giorno dopo, domenica 30, alle 20.00, gli omaggi a Telemann proseguono con l’esecuzione delle sue “Fantasie per violino solo”. Protagonista sarà Gabriele Toscani, col suo violino barocco.

Omaggio al compositore e clavicembalista tedesco Johann Jakob Froberger lunedì 1° maggio quando, alle 18.00, nella chiesa del Santo Sepolcro, Joachim Schrott eseguirà un concerto d’organo dal titolo “Viaggio musicale intorno a J.J. Froberger”. La serata proporrà oltre alle musiche di Froberger anche quelle di Girolamo Frescobaldi, Matthias Weckmann e Louis Couperin.

Sabato 29 aprile, alle 11.30, i tre concerti saranno presentati in un incontro coordinato dalla musicologa Myriam Quaquero, in programma nell’aula magna del Conservatorio di Cagliari.

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Il comune di Portoscuso partecipa per la quinta volta alla manifestazione Monumenti Aperti. L’impegno dell’Amministrazione comunale e dei volontari consentirà di aprire al pubblico 7 beni culturali. La manifestazione, presentata questa mattina, verrà inaugurata sabato, alle ore 15.45, nel complesso di Su Pranu, grazie al Circolo Musicale Ennio Porrino di Portoscuso.

«Questa quinta partecipazione a Monumenti Aperti – ha detto il sindaco, Giorgio Alimonda – è un importante risultato per la continuità di un evento voluto per conservare e tramandare le nostre tradizioni e la nostra storia ma che, al contempo, arricchisce l’offerta turistico culturale della città e contribuisce alla promozione del territorio.» 

La consigliera delegata Orietta Mura ha messo in risalto «il lavoro in rete instaurato tra istituzioni, scuola, associazioni e volontari», ed entrambi hanno ringraziato studenti, insegnanti ed associazioni che collaborano fattivamente alla buona riuscita della manifestazione.

Questi i monumenti visitabili oltre il Palazzotto della Tonnara di Su Pranu con la grande Sala Corpus, che deve il suo nome a “Su Corpus”, la rete in canapa lunga 186 metri che veniva calata in mare il primo giorno della mattanza. In località Paringianu la laguna di Boi Cerbus. La Chiesa Vergine d’Itria e la Chiesetta di San’Antonio, la Torre utilizzata oggi come Museo Etnografico e come sito per manifestazioni culturali e congressi e infine la villa Su Marchesu, fatta edificare nel 1912 dal marchese Salvatore Pes di Villamarina, Conte di Vallermosa e Marchese di Villamar, nonché Barone dell’Isola Piana per trascorrervi momenti di riposo durante i frequenti viaggi.

Portoscuso aderisce a Gusta la città con trenta attività ricettive e di ristorazione che aprono nelle giornate di Monumenti Aperti affinché la partecipazione alla Manifestazione sia più piacevole e godibile.

Sono numerose le iniziative collaterali realizzate grazie alle associazioni presenti per rendere ancora più gradevole la due giorni di Monumenti Aperti tra cui esibizioni musicali, mostre, letture e laboratori di ceramica, nodi e giochi tradizionali.

Nella villa Su Marchesu sabato, dalle ore 16.00 alle ore 18.00, si potrà assistere all’esecuzione di brani musicali a cura degli alunni del Corso Musicale della Scuola Secondaria di I Grado di Portoscuso. Nella Sala Corpus sempre sabato ma alle ore 20.30 si terrà un concerto profano a cura del Coro Polifonico Femminile di Portoscuso e del Coro il Baluardo di Lucca.

In tutti i siti sarà presente il Gruppo Folk Sa Turri Portoscuso con una rappresentanza vestita con il costume tipico.

I monumenti saranno visitabili gratuitamente il pomeriggio di sabato dalle ore 16.00 alle ore 20.00 e la domenica dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.00 alle ore 20.00.

I mezzi dell’Avis Portoscuso e dell’Auser Portoscuso saranno a disposizione gratuitamente per effettuare il trasporto-navetta dalla Piazza Giovanni XXIII al sito di Bau Cerbus e viceversa.

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Il Consiglio regionale della Sardegna ospita da questo pomeriggio la Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province Autonome. Alle 16.00, nella sala Capigruppo, al sesto piano del palazzo di via Roma, si è tenuta l’Assemblea plenaria della Conferenza. Dalle 17.00, nell’Aula consiliare, il workshop: “Autonomia finanziaria, coordinamento della finanza pubblica, federalismo fiscale: il comune problema delle risorse”. Domani, giorno de Sa die de sa Sardigna, alle 9.00 nella sala capigruppo, si riunirà il coordinamento delle Assemblee delle Regioni a Statuto speciale e province Autonome.  Dalle 10.00, nell’Aula consiliare, si terrà il convegno “Nuove prospettive del regionalismo  specialità e asimmetria”. I lavori saranno aperti dal presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Gianfranco Ganau, coordinatore dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni a Statuto Speciale e delle Province Autonome e da Franco Iacop, presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia e Coordinatore della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province Autonome. Modera il convegno Massimo Luciani, presidente dell’Associazione italiana Costituzionalisti.

 

 

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Le launeddas entrano tra le materie di studio del Conservatorio di Cagliari che, primo in Italia, apre un corso accademico di Musiche tradizionali.

L’importante iniziativa, che avrà per docente il maestro Luigi Lai, sarà illustrata nella conferenza stampa in programma sabato 29 aprile, alle 12.00, nell’aula magna del Conservatorio, in piazza Porrino 1.

All’incontro con i giornalisti saranno presenti oltre alla direttrice e al presidente del Conservatorio, Elisabetta Porrà e Gianluca Floris, anche Aurora Cogliandro, rappresentante dei docenti nel Consiglio accademico, gli assessori alla Cultura della Regione e del comune di Cagliari, Giuseppe Dessena e Paolo Frau, l’assessore comunale allo Sport e Spettacolo, Yuri Marcialis. Parteciperà anche il maestro Luigi Lai.

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Doppia presentazione domani e sabato, a Nuoro ed Arbus, del libro “L’emissario” di Paolo Oggianu.

Venerdì 28 aprile, alle ore 18.30, a Nuoro, in piazza Sebastiano Satta (presso sede I.B.I.S.), la presentazione del romanzo, organizzata con la preziosa collaborazione del Circolo sardista nuorese Marianna Bussalai, sarà curata dai giornalisti Anthony Muroni e Carla Frogheri (Rai) che dialogheranno con l’autore ed eccezionalmente con monsignor Salvatore Floris (già vicario vescovile). Marco Moledda leggerà per alcuni estratti del libro.

Sabato 29 aprile, alle ore 17.30, ad Arbus, presso la Biblioteca Comunale di Piazza San Lussorio, a fare gli onori di casa sarà il vice sindaco Michele Schirru che introdurrà la serata alla quale parteciperanno, oltre all’autore, anche Salvatore Sanna (presidente dell’Università della Terza Età di Arbus) e Valeria Pecora, scrittrice recentemente vincitrice del premio letterario “Antonio Gramsci” con il romanzo “Mimma” e reduce dal successo della sua prima pubblicazione “Le cose migliori”.

L’Emissario è la storia del sequestro dei fratellini Casana avvenuto nella marina di Arbus nel 1979, visto attraverso gli occhi del mediatore Padre Cosimo Onni, celebre gesuita lussurgese. Un romanzo che ricostruisce in maniera minuziosa e fedele fatti realmente accaduti in un crescendo di suspance pathos che ci accompagnano fino all’epilogo conosciuto. Un romanzo che racconta la verità nuda e cruda su uno dei sequestri che, alla fine degli anni ’70, ha fatto clamore per come è stato orchestrato, condotto e risolto.