30 November, 2024
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L’assessore regionale dell’Urbanistica, Cristiano Erriu, ha illustrato alla commissione Governo del territorio presieduta da Peppino Pinna (Udc Sardegna) i principali contenuti del Dl n. 408 (Disposizioni urgenti in materia di urbanistica ed edilizia).

«Questo disegno di legge – ha detto Cristiano Erriu – può essere definito come un provvedimento organico di governo del territorio perché, partendo dal riordino di molti aspetti della materia urbanistica ed edilizia, incide profondamente sulle situazioni ad esse collegate, dal paesaggio alle zone rurali, dai beni culturali e identitari alle strutture ricettive.»

Cristiano Erriu, sottolineando il carattere innovativo del provvedimento sotto il profilo della chiarezza e della semplificazione, ha ricordato che il disegno di legge «è frutto di un lungo confronto con tutti i portatori di interesse, dalle professioni tecniche alle amministrazioni locali, attraverso il quale riteniamo di essere arrivati ad un testo di facile applicazione in grado di rilanciare su basi nuove un settore vitale per l’economia della Sardegna. Per questo – ha aggiunto – Cristiano Erriu – ferma restando l’autonomia del legislatore, auspico una larga condivisione della proposta in tempi contenuti, anche perché il vero confronto sulle diverse visioni del governo del territorio si svilupperà poi attorno alla legge urbanistica».

Il Dl n. 408 è stato successivamente esposto alla commissione in tutti i suoi dettagli dai tecnici dell’assessorato.

Composto da 6 capi, si tratta di un ampio intervento di manutenzione legislativa che modifica in modo significativo ben 5 leggi regionali: la 23/85 (Norme in materia di controllo dell’attività urbanistico-edilizia, di risanamento urbanistico e di sanatorie di insediamenti ed opere abusive, di snellimento ed accelerazione di procedure espropriative), la 45/89 (Norme per l’uso e la tutela del territorio regionale), la 8/15 (Norme per la semplificazione e il riordino di disposizioni in materia urbanistica ed edilizia e per il miglioramento del patrimonio edilizio), la 28/98 (Norme per l’esercizio delle competenze in materia di tutela paesistica trasferite alla Regione autonoma della Sardegna) e, infine, la 12/94 (Norme in materia di usi civici).

Il testo contiene inoltre una analisi sui profili tecnico-normativi di diritto interno con puntuali riferimenti alla legislazione regionale e nazionale ed alla giurisprudenza in materia della Corte Costituzionale, una sintesi delle proposte fin qui presentate dai diversi gruppi consiliari ed una scheda sulla qualità della normazione.

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L’Università degli Studi di Cagliari e Accenture hanno siglato oggi un accordo di collaborazione che rafforza la sinergia delle due realtà nel territorio. Obiettivo comune è fornire un contributo efficace alla realtà economica e occupazionale sarda che scaturisce dall’incontro tra l’alta formazione e il mondo scientifico e imprenditoriale.
Il centro di competenze tecnologiche che Accenture, insieme ad Avanade, ha inaugurato nel 2015, conta oggi complessivamente circa 300 dipendenti in prevalenza laureati in Informatica, Ingegneria, Matematica e Fisica e con un’età media di 27 anni. Il centro è espressione del costante impegno e della capacità di Accenture di investire sui giovani e sulla formazione di nuovi talenti, in linea con le nuove competenze richieste dal mercato e in forte sinergia con l’Università di Cagliari con la quale sono state avviate in questi anni efficaci iniziative di alta formazione.
«Questo accordo va nella direzione che l’Università degli Studi di Cagliari ha intrapreso e intende rafforzare nel tempo – è il commento del Rettore, Maria Del Zompo -. Fare cultura, intensificando sempre più il rapporto con il territorio è il nostro obiettivo. Siamo molto soddisfatti dell’intesa con Accenture, che si aggiunge a quelle raggiunte con altre importanti realtà del settore. Ci auguriamo che con il loro centro di competenze tecnologiche possa crescere la collaborazione sia nei progetti di ricerca sia nella formazione post laurea e post diploma, in cui l’Università degli Studi di Cagliari recita un ruolo di primo piano».
«Dal bacino universitario di Cagliari selezioniamo talenti competenti e motivati che occupiamo nel territorio, valorizzandoli al contempo in un contesto internazionale – ha detto Raffaele D’Orsi, Managing Director Accenture Technology Global Delivery Network –. Nell’arco dei prossimi due anni ci siamo posti l’obiettivo di assumere almeno 100 persone: con questo piano di crescita l’Università degli Studi di Cagliari è un partner imprescindibile per condividere una strategia di formazione a lungo termine su temi specifici e centrali nel mondo lavorativo di oggi, attento alle nuove competenze tecnologiche e digitali ma anche alla parità di genere e alla valorizzazione della diversità. Crediamo fortemente che questa sinergia non possa che creare valore ai talenti e al territorio.»
Alla sigla dell’accordo erano presenti il direttore generale dell’Ateneo, Aldo Urru, il delegato del Rettore per l’ICT, Gianni Fenu, e Salvatore Liberato, senior manager di Accenture Technology.
Tra le iniziative intraprese in questi due anni la creazione di percorsi di formazione dedicati a tecnologiche innovative, come il corso di specializzazione in applicazioni Web e IoT; l’organizzazione di tirocini post laurea; la collaborazione in attività didattiche e di ricerca e i progetti speciali come “Palestra delle Professioni Digitali” il percorso formativo gratuito realizzato da Accenture insieme a una rosa di partner tra cui l’Università di Cagliari, che ha l’obiettivo di migliorare la possibilità di occupazione di neolaureati in percorsi prevalentemente umanistici, verso le professioni digitali più richieste dal mercato.
Accenture è presente in Italia da 60 anni dove occupa 12mila persone che lavorano da sedi presenti su tutto il territorio nazionale. Il centro di Cagliari è nato su modello dell’esperienza di Napoli, dove Accenture ha aperto nel 2001 un importante centro di competenze tecnologiche che impiega oggi 1.300 persone. Entrambe queste realtà sono parte integrante della rete di oltre 50 centri di Delivery di Accenture presenti in tutto il mondo e costituiscono un elemento chiave della “Accenture Innovation Architecture”, che integra le capacità di Accenture – ovvero le ricerche, le acquisizioni, i Lab, gli Studio, gli innovation center e i delivery center – per sviluppare, realizzare, scalare e accelerare l’innovazione per le aziende.

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Il sindaco di Assemini Mario Puddu.

Ad Assemini, il piano straordinario per l’edilizia scolastica Iscol@, promosso dalla Giunta Pigliaru, realizza significativi interventi per il miglioramento e la riqualificazione di 11 istituti (nell’ambito dell’Asse 2) frequentate da 2.346 studenti. La Regione ha messo a disposizione 2 milioni e 374mila euro, di cui un milione e mezzo già stanziato. L’amministrazione comunale, con un cofinanziamento, sinora ha messo a disposizione 243mila euro.
I responsabili del progetto Iscol@ oggi hanno tracciato il primo bilancio delle opere realizzate nel corso di un sopralluogo insieme al sindaco di Assemini Mario Puddu e dell’assessore alle Opere pubbliche Gianluca Di Gioia che hanno espresso soddisfazione per i risultati raggiunti e sottolineato il valore di un piano che viene attuato con il pieno coinvolgimento dei comuni e dei rappresentanti del mondo scolastico.
In quattro scuole gli interventi sono già conclusi. Negli altri istituti, in base al cronoprogramma, i progetti devono essere aggiudicati entro il prossimo mese di giugno.
Di grande rilievo l’intervento nella scuola media “Nivola”, in via Cipro (quartiere Piri Piri) sostenuto con un finanziamento regionale di 445 mila euro a cui si sono aggiunti 64 mila euro stanziati dall’amministrazione comunale. I 365 alunni ora hanno la possibilità di vivere e studiare in un istituto più moderno, con spazi più accoglienti e standard di sicurezza elevati.
Iscol@ ha portato qualità ed innovazione in un’infrastruttura diventata ormai obsoleta e non più in grado di rispondere alle mutate esigenze di alunni e insegnanti. In particolare, ha assicurato l’efficientamento energetico dell’edificio, nuovi infissi e impianti di riscaldamento, l’auditorium, completamente ristrutturato, e il rifacimento della copertura. Particolare attenzione è stata riservata agli spazi esterni: ora nella piena disponibilità dei ragazzi ci sono il nuovo campo di calcio a 5 e il giardino con percorso olfattivo composto da piante di lavanda, timo, elicriso, menta e rosmarino.
Il comune di Assemini, inoltre, si prepara, d’intesa con i dirigenti scolastici, a presentare alla Regione il progetto della nuova scuola media “Pascoli” in Corso America, nell’ambito dell’Asse 1 di Iscol@ (scuole del nuovo millennio).

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L’assessore regionale dell’Agricoltura, con delega sulla Pesca, Pier Luigi Caria ha scritto al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, per segnalare le problematiche relative all’ubicazione in Sardegna degli uffici veterinari preposti ai controlli igienico-sanitari sul tonno rosso importato da Paesi terzi.
«Si rileva – ha scritto Pierluigi Caria – che l’unico Ufficio veterinario di Ispezione frontaliera (PIF), di competenza del ministero della Salute, è allocato nel porto di Cagliari, mentre non risulta altra struttura analoga, nemmeno temporanea, nel nord Sardegna e in particolare nel porto di Olbia.»
Nella lettera, inviata per conoscenza anche all’assessorato regionale della Sanità, Pierluigi Caria aggiunge che «la città di Olbia esprime un’importantissima realtà industriale di trasformazione del tonno, la ÀS do MAR, che sul territorio assolve a un fondamentale compito di carattere sociale ed economico garantendo, direttamente o attraverso l’indotto, centinaia di posti di lavoro».
L’assessore dell’Agricoltura ha poi spiegato al ministro della Salute che «si è in presenza di una rinnovata strategia aziendale da parte della ÀS do MAR che, da quest’anno, ha scelto di riutilizzare i mercantili in banchina a Olbia e non più i container, con la prospettiva di aumentare la produzione e quindi l’occupazione».
«Si ritiene pertanto auspicabile – ha concluso Pierluigi Caria – un intervento da parte del ministero della Salute, in raccordo con l’assessorato regionale dell’Igiene e Sanità, teso a trovare una rapida soluzione, in merito alla criticità segnalata, con l’istituzione di un PIF anche nell’area portuale di Olbia.»

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E’ in programma dal 22 al 25 aprile la seconda edizione della Fiera del Libro di Iglesias, organizzata nel centro storico della città mineraria dall’associazione Argo Nautilus, con il patrocinio dei comuni di Iglesias, Carbonia, Gonnesa, Portoscuso, Santadi, Tratalias e Villamassargia e il contributo di Fondazione di Sardegna, Diocesi di Iglesias, Mare e Miniere 2017, Museo dell’Arte Mineraria, Associazione Culturale Trevessu, Consorzio Turistico per l’Iglesiente, Coldiretti, Fondazione Sardegna Film Commission e il Progetto Nat14.

Una quattro-giorni dedicata alla promozione del libro e della lettura, che vedrà gli ospiti confrontarsi sul tema della Fiera che quest’anno è “La padrona della Festa” ovvero il rapporto tra l’uomo, la Natura, l’ambiente e il territorio. Le iniziative si svolgeranno in Piazza La Marmora, in Piazza Pichi e in Piazza Municipio, dalle 9.00 alle 20.00.

Stand di librai e autori, oltre 30 ospiti, proiezione di cortometraggi (tra cui Nuraghe’s Arena di Mauro Aragoni), workshop, animazione alla lettura per i bambini, (in particolare il progetto “Letto in Corsia”, letture animate per i piccoli pazienti del reparto di Pediatria dell’Ospedale CTO di Iglesias) oltre 300 studenti coinvolti attivamente in programmi di alternanza scuola lavoro e molto altro ancora.

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Secondo una risoluzione approvata oggi, la nuova iniziativa del Corpo Europeo di Solidarietà (CES), che mira a creare 100mila opportunità di volontariato e di lavoro per i giovani, necessita di fondi e legislazione adeguati. I deputati sostengono, infatti, che il suo finanziamento non deve avvenire a spese di Erasmus+ o di altri programmi UE.

«Il Corpo Europeo di Solidarietà ha bisogno di nuovi fondi; (…) Il suo finanziamento non dovrebbe avvenire a spese dei programmi esistenti – ha dichiarato il presidente della commissione Cultura e istruzione, Petra Kammerevert (S&D, DE), nel corso del dibattito di lunedì a Strasburgo con il commissario Tibor Navracsics -. Dobbiamo inoltre far sì che gli impieghi regolari non siano sostituiti da quelli a basso costo.»

I deputati hanno poi esortato la Commissione europea a tener conto del grande interesse suscitato dall’annuncio del CES. Più di 20 mila giovani si sono registrati in occasione del lancio del nuovo sito web a dicembre 2016. Il numero di volontariati o offerte di lavoro rese disponibili attraverso l’iniziativa del CES dovrebbe rispettare l’interesse mostrato per evitare frustrazione tra i giovani che fanno domanda.

I deputati hanno chiesto alla Commissione, infine, di spiegare come possa l’iniziativa del CES rafforzare, piuttosto che duplicare, i programmi di volontariato di successo già esistenti e in che maniera verranno riconosciute le competenze formali e informali acquisite attraverso tali programmi.

La Commissione dovrebbe presentare una proposta legislativa a maggio, a seguito della comunicazione sul Corpo Europeo di Solidarietà presentata nel dicembre 2016. 

L’iniziativa per il Corpo Europeo di Solidarietà (CES) è stata annunciata dal presidente della Commissione Jean Claude Juncker nel settembre 2016. La Commissione ha pubblicato una Comunicazione nel dicembre 2016 stabilendone i principi, i criteri di adesione e il calendario per la piena implementazione dell’iniziativa.

Il CES sosterrà i giovani tra i 17 e i 30 anni che svolgono servizi di volontariato da due a dodici mesi nel loro Paese o all’estero. Porterà avanti due filoni complementari: quello del volontariato e quello occupazionale, includendo un’ampia gamma di attività come istruzione e attività giovanili, salute, integrazione sociale e lavorativa, assistenza nella fornitura di prodotti alimentari e non alimentari, costruzione di rifugi, edilizia, ristrutturazione e gestione, accoglienza, supporto e integrazione di migranti e rifugiati, riconciliazione post-conflitto, protezione dell’ambiente e conservazione della natura.

La prima fase, secondo quanto comunicato dalla Commissione, dovrebbe includere l’uso di programmi e risorse già esistenti: Erasmus+ (58 milioni di euro), Programma dell’UE per l’occupazione e l’innovazione sociale (EaSI) (14,2 milioni di euro), programma LIFE (2 milioni di euro), L’Europa per i cittadini (3,5 milioni di euro l’anno a partire dal 2018), il Fondo asilo e integrazione e il Fondo europeo di sviluppo regionale (1 milione di euro), il Fondo europeo per lo sviluppo agricolo e rurale (1,3 milioni di euro dal bilancio 2016 e fino a 0,5 milioni di euro dal bilancio 2017) e il Programma per la salute (60 mila euro).

 

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L’abolizione del sovrapprezzo per le comunicazioni in roaming, programmata per il 15 giugno 2017, consentirà ai consumatori di telefonare, inviare messaggi e utilizzare dati della rete mobile mentre si trovano in altri Stati dell’UE senza pagare tariffe aggiuntive.

«Questa è una grande vittoria per i consumatori europei – ha dichiarato la relatrice Miapetra Kumpula-Natri (S&D, FI) -. Possiamo celebrare il fatto che dal 15 giugno non ci saranno più tasse sul roaming. Gli utenti europei in viaggio potranno controllare le proprie e-mail, usare le mappe, caricare foto sui social media, telefonare e scrivere messaggi a casa senza costi aggiuntivi.»

Il Parlamento europeo ha rimosso l’ultimo ostacolo stabilendo limiti ai prezzi all’ingrosso dell’uso della telefonia mobile, approvando un accordo informale con il Consiglio con 549 voti favorevoli, 27 voti contrari e 50 astensioni.

Nell’accordo informale tra il Parlamento e il Consiglio sui tetti ai prezzi all’ingrosso si stabiliscono i limiti sui costi che gli operatori telefonici potranno addebitarsi reciprocamente per l’utilizzo delle loro reti al fine di effettuare chiamate transfrontaliere in “roaming”. Tali prezzi all’ingrosso del roaming influenzeranno indirettamente i costi finali dei consumatori.

I limiti per il trasferimento dati consentiranno ai consumatori europei di accedere a un maggiore numero di dati, tipo i contenuti audiovisivi, mentre viaggiano da un Paese all’altro. Ciò potrà inoltre aprire i mercati ai piccoli operatori e agli operatori di telecomunicazioni virtuali.

 

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Quando si tratta di programmare il proprio futuro professionale, ecco che la scelta della laurea rappresenta in assoluto la base per poterlo fare con successo, partendo da alcune certezze e dalla garanzia che il conseguimento di questo titolo di studio potrà spalancare porte molto interessanti sul mercato del lavoro. Da questo punto di vista, la laurea in psicologia diventa una delle opzioni più accattivanti per un giovane studente: stando ai dati rilevati da Almalaurea, infatti, non solo i laureati in psicologia trovano spesso lavoro a ridosso del primo anno post-lauream, ma possono anche contare su un mercato in continuo sviluppo, al punto che lo stesso ente ha previsto un tasso di crescita delle professioni legate alla psicologia pari al 12% fino al 2018. Da ciò si evince quanto sia conveniente scegliere questo percorso formativo, per trovare lavoro con una certezza quasi matematica.

Come conseguire una laurea in psicologia?

Per conseguire una laurea in psicologia non vi serve certo una guida: questo percorso didattico è infatti presente presso le maggiori università del Paese, e lo stesso discorso vale per le diverse specializzazioni in questo ambito. Eppure, allargando le prospettive potreste imbattervi in una delle novità più piacevoli di questo settore: le università telematiche come UniCusano, che vi mette a disposizione un corso di psicologia magistrale a Cagliari e che vi consente di poter usufruire di diversi vantaggi in fase di studio e di frequenza delle lezioni. Inoltre, il trend di successo delle professioni psicologiche viene accompagnato anche dal successo delle suddette università private online, il cui tasso di crescita annuo è pari al +16% e può contare su una base enorme di iscritti, pari a circa 60.000 studenti. In altre parole, quale modo migliore di conseguire una laurea in psicologia se non quello di sfruttare le potenzialità di questi enti così all’avanguardia?

Università telematiche: tutti i vantaggi di questi enti

Le università telematiche sono enti privati che consentono agli iscritti di seguire le lezioni sul web: le suddette vengono infatti trasmesse in video attraverso la piattaforma di e-learning che, fra le altre cose, mette a disposizione degli iscritti tutti gli strumenti necessari per la didattica, come i libri in formato e-book e le esercitazioni. Ed è anche possibile scegliere in autonomia quando frequentare, considerando che le lezioni in video vengono registrate dalla piattaforma, e sono dunque sempre accessibili. Infine, il risparmio economico e di energie: studiando da casa, eviterete di spendere soldi per trasferirvi fuori porta.

Studiare psicologia conviene

Studiare psicologia conviene, e non solo da un punto di vista professionale. Oltre all’elevato numero di sbocchi lavorativi, infatti, questo percorso garantisce anche di fare realmente la differenza per quanto concerne la salute delle persone, e anche di affrontare un percorso universitario ricco di materie interessanti e piacevoli da studiare. Inoltre, la laurea in psicologia potenzia le capacità di problem solving dello studente, aiutandolo a ragionare anche per vie alternative, senza però perdere mai di vista l’obiettivo finale. Infine, da sottolineare che una laurea in psicologia non solo apre le porte ad altre professioni non legate direttamente con questo settore, ma è anche capace di impressionare chi valuterà i vostri curriculum.

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Sabato 8 aprile 2017, alle ore 11,00, in via Gramsci, presso la Biblioteca comunale, a Iglesias, si terrà una conferenza stampa del consigliere regionale Gianluigi Rubiu e dei consiglieri comunali Gian Marco Eltrudis, Giorgio Carta, Andrea Pilurzu, Piero Carta, Angela Scarpa e del presidente di Progetto per Iglesias Maurizio Cerniglia, sulle problematiche legate ai lavoratori di Casa Serena e agli assistenti degli scuolabus. Alla conferenza stampa parteciperanno le lavoratrici e i lavoratori.

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Da aprile a giugno le farmacie di Rete Farmacisti Preparatori in tutta Italia offriranno una consulenza sull’importanza della protezione solare ad ampio spettro

Le 490 farmacie di Rete Farmacisti Preparatori di tutta Italia promuovono nei mesi di aprile, maggio e giugno l’iniziativa “Proteggi chi ami” con lo scopo di aumentare la consapevolezza dei cittadini sull’importanza di scegliere un’adeguata protezione solare ad ampio spettro.

«Esporsi alle radiazioni solari è fondamentale per il corretto funzionamento dell’organismo – spiega Santo Barreca, uno dei rappresentanti di Rete Farmacisti Preparatori -. Ma un’esposizione eccessiva e poco controllata ai raggi UV può avere delle conseguenze immediate e a lungo termine. Ecco perché come farmacisti vogliamo consigliare come prendere solo il bello del sole.»

In questi mesi i cittadini potranno rivolgersi al proprio farmacista di fiducia per scoprire quali tipologie di raggi UV esistono, quali sono le conseguenze di una scorretta esposizione solare, come proteggersi dagli eventuali danni e perché scegliere dei solari con fotoprotezione ad ampio spettro (broad spectrum).

«È di fondamentale importanza proteggere e idratare la pelle con prodotti sicuri e scelti in base alle esigenze personali dell’individuo. I solari broad spectrum garantiscono la giusta protezione sia dai raggi UVB che da quelli UVA – aggiunge Santo Barreca -. Inoltre, non tutti sanno che un prodotto solare, dopo alcuni mesi dalla sua apertura, inizia a perdere progressivamente la sua efficacia filtrante e molte persone continuano a usare i solari degli anni passati.»

Ecco perché, oltre alla consulenza personalizzata, i farmacisti di Rete Farmacisti Preparatori consiglieranno anche la rottamazione dei solari il cui PAO (period after opening – periodo dopo l’apertura) è stato superato e la cui efficacia filtrante potrebbe quindi essere ridotta.

Nel Sulcis Iglesiente aderiscono le seguenti farmacie:

Farmacia Turacchi – Via Liguria, 7 – 9013 Carbonia
Farmacia Locci – Via Torino – Angolo Via Venezia – 9016 Iglesias