Per venire incontro alle famiglie in difficoltà, è attivo a Cagliari il bando per richiedere il cosiddetto “bonus idrico”.
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Per venire incontro alle famiglie in difficoltà, è attivo a Cagliari il bando per richiedere il cosiddetto “bonus idrico”. In pratica, i cittadini con Isee inferiore a 5mila euro potranno beneficiare di un rimborso proporzionato al proprio nucleo familiare, sul pagamento delle bollette d’acqua dal 2012 al 2015.
Il provvedimento è stato adottato dalla Giunta comunale con propria deliberazione n. 24 lo scorso 10 marzo 2017. «Si tratta – spiega l’assessore ai Servizi Sociali Ferdinando Secchi – di una misura che permetterà a circa 600 famiglie cagliaritane di poter avere un po’ di sollievo».
Al momento, secondo quanto annunciato nel corso di un incontro con gli organi di stampa dal rappresentante dell’esecutivo cittadino, «lo stanziamento iniziale per venire incontro ai cittadini è di circa 230mila euro». Ma c’è la possibilità concreta che questo stanziamento venga ampliato, in modo da accogliere le richieste di un numero maggiore di cittadini.
E, infatti, «entro la fine dell’anno Egas – ha annunciato Paolo Porcu, direttore generale Ente di Governo d’ambito della Sardegna – autorizzerà la società Abbanoa Spa ad erogare un nuovo bonus idrico, relativo all’anno 2016, che potrebbe avere un valore economico doppio rispetto a quello all’attuale che si riferisce al quadriennio 2012-2015». Gli effetti sociali del prossimo bonus saranno quindi positivamente più sostanziosi.
Requisito principale per accedere al bonus idrico è quello di essere residenti nel comune di Cagliari, cittadinanza italiana o di uno Stato aderente all’Unione europea (altrimenti occorre avere regolare permesso di soggiorno o carta di soggiorno). Bisogna essere titolari di contratto di fornitura idrica (diretta o condominiale) ed avere due certificazioni Isee del nucleo familiare, inferiore o uguale a 5mila euro relativi al periodo 2012- 2015, o anche 2014-2017.
Il valore del bonus per un lasso di tempo di 4 anni di consumo (dal 2012 al 2015) è fissato in 127 euro a persona, individuando l’importo spettante per nucleo familiare moltiplicando la somma (127) per il numero dei componenti residenti presso l’utenza, così come risulta da verifica presso i registri dell’anagrafe comunale, alla data di pubblicazione del bando.
Le persone interessate all’assegnazione del bonus devono presentare domanda, all’Ufficio Protocollo del Comune di Cagliari nella via Crispi 2, utilizzando l’apposita modulistica scaricabile dal portale istituzionale (www.comune.cagliari.it). In alternativa può essere ritirata negli uffici circoscrizionali del Servizio Politiche sociali e Salute o nella sede dell’Assessorato delle Politiche Sociali di piazza Alcide De Gasperi 2 (Palazzo Civico via Sonnino). Per richiedere il bonus c’è tempo fino al 30 aprile 2017.
«Le graduatorie – ha sottolineato l’assessore Ferdinando Secchi – saranno formate sulla base delle verifiche effettuate sulla documentazione prodotta e secondo l’ordine cronologico di arrivo della domanda». Dopodiché, saranno pubblicate (entro il prossimo 30 giugno).
A questo punto «il Comune – ha spiegato Rossella Loi di Abbanoa Spa – dovrà inviare al gestore del servizio idrico (Abbanoa), l’elenco dei beneficiari così potranno ricevere il bonus, sotto forma di rimborso sulle fatture non pagate (periodo 2012-2015) o su quelle successive, in relazione al numero dei componenti il nucleo familiare (127 euro per ogni componente il nucleo familiare)».
In decisa controtendenza rispetto ad un sistema sempre più orientato all’economia burocratica, il bando adottato dall’Amministrazione comunale rappresenta quindi «un’iniziativa importante – ha detto Rita Polo, presidente della commissione consiliare Politiche sociali e salute – capace, com’è, di incidere su un bene primario e comune qual è l’acqua, e sulle tasche dei cittadini che possono avere un disagio economico».