[bing_translator]
Si svolgerà domani, sabato 1 aprile, alle 20.00, nei locali della Chiesa di San Gregorio Magno (via del Borghetto, 6), a Pirri, con ingresso libero, “Passio Christi”, il monologo di Gianluca Medas che ripercorre le tappe della Passione di Gesù, dalla cena alla crocifissione. Lo spettacolo attraversa il percorso che porta Gesù dal calore della famiglia alla violenza della sua crocifissione e lo fa attraverso uno sguardo umano, intimo.
Passio Christi
Questa storia è conosciuta, se ne parla da secoli. Sono stati scritti poemi, saggi, preghiere, canzoni. Sono stati fatti quadri, opere cinematografiche e ogni genere di rappresentazione.
Questo perché, cristiani o non cristiani, il racconto della Passione di Gesù è una storia affascinante nella quale è semplice immedesimarsi.
Immaginiamo un uomo qualunque, stimato e rispettato, considerato una persona spiritualmente elevata tanto da essere chiamato Maestro. Gesù viveva e predicava la povertà e non ambiva ad alcun tipo di potere. L’unico messaggio che portava era quello dell’Amore e lo predicava con decisione e fermezza per città e villaggi. Si definiva figlio di Dio e invitava tutti quanti a sentirsi tali.
Quest’uomo, fastidioso per il clero ebraico, viene arrestato nonostante sia di fatto innocente.
I suoi nemici non sopportavano ciò che diceva, non tolleravano la sua persona e i dubbi che la sua predicazione insinuava.
L’unica soluzione era eliminarlo, umiliare la sua immagine, cancellare le speranze di coloro che pensavano fosse arrivato finalmente il Messia e ripristinare lo status quo.
Sembrava che Gesù sapesse già cosa volevano fare di lui e non solo non fuggì ma non provò neanche a difendersi, provocando ancor di più la loro ira.
Questo è il contesto, i fatti.
Ma come visse Gesù questo crescendo di eventi?
Era un uomo e soffriva come un uomo.
Il tradimento di un amico, un fratello, che lo portò all’arresto con un bacio.
Tutti i suoi a cui aveva dedicato anima e corpo erano dispersi, impauriti e confusi.
La folla inferocita, in preda al delirio della violenza che si accaniva contro di lui.
Pietro, che aveva affermato di essere disposto a fare qualsiasi cosa per lui, l’aveva rinnegato per ben tre volte durante il suo arresto.
La maggioranza di coloro che aveva amato e con cui aveva vissuto i suoi ultimi anni l’avevano lasciato solo, appeso ad una croce col corpo martoriato.
Ai suoi piedi, prima di morire, c’erano solamente la madre, alcune donne che lo seguivano e il discepolo a cui era fortemente legato.
Cosa avrà pensato Gesù in quei momenti?
Questa è la “Passio Christi”, la storia di un uomo innocente che predicava l’Amore.