29 November, 2024
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La Giunta regionale, accogliendo la proposta dell’assessore degli Affari generali e Personale, Filippo Spanu, ha approvato il disegno di legge sul conferimento di incarichi dirigenziali a tempo determinato.
L’esecutivo, nelle more delle procedure concorsuali avviate la scorsa settimana, ha anche dato il via libera ai criteri richiesti dalla legge 24 del 2014 per l’attribuzione di incarichi dirigenziali a funzionari del sistema Regione in possesso dei requisiti per accedere alla qualifica dirigenziale. In questo modo si vuole far fronte a situazioni urgenti e improrogabili relative alla salvaguardia della salute, all’incolumità pubblica e alla sicurezza dei luoghi.
«La Giunta – osserva l’assessore Spanu – ribadisce l’intenzione di utilizzare l’istituto del conferimento di incarichi dirigenziali a tempo determinato per la direzione di servizi e di unità di progetto del sistema Regione. Si tratta di uno strumento che consente di assicurare la continuità dell’azione delle strutture prive di dirigenti e l’efficacia dell’azione amministrativa anche valorizzando il ricorso a professionalità e competenze non presenti nell’organico dirigenziale, da individuarsi attraverso procedure di selezione ad evidenza pubblica, Su questo punto l’Esecutivo recepisce la sentenza del Tar, che aveva stabilito la necessità di un intervento legislativo per l’introduzione di tali incarichi nell’ordinamento regionale, confermando tuttavia la volontà di impugnare il pronunciamento del Tribunale amministrativo.»
La decisione della Giunta nasce dall’esigenza di far fronte alle carenze d’organico: nel biennio 2017-2018 andranno in pensione 27 dirigenti nella sola amministrazione centrale. A fronte di una dotazione organica di 147 posizioni, i dirigenti a tempo indeterminato, attualmente 104, alla fine del 2018 saranno solo 77 (pari al 50% dell’intera dotazione dirigenziale). L’assessore del Personale ricorda che «il piano triennale del Fabbisogno, approvato dalla Giunta nello scorso mese di dicembre, nel rispetto dei limiti per le assunzioni nelle pubbliche amministrazioni, prevede il reclutamento di 13 dirigenti per l’amministrazione e il Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale. Le nuove assunzioni, quindi, solo in parte potranno far fronte alle criticità esistenti. Pertanto, il ricorso a professionalità e competenze a tempo determinato costituisce un indispensabile strumento che si aggiunge, e non sostituisce, il reclutamento tramite la procedura dei concorsi».

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I lavoratori dell’indotto dell’Area Industriale di Porto Torres (Area di crisi complessa) potranno contare su un progetto di riconversione da 3 milioni di euro fondato sulle politiche attive del lavoro, che dovrà favorire il loro reinserimento occupazionale. Lo ha deciso la Giunta regionale approvando, nella riunione di oggi, le linee guida del progetto, proposte dell’assessora del Lavoro Virginia Mura. Il progetto approvato dall’Esecutivo va a intercettare il fabbisogno occupazionale che si attiverà, nell’arco dei prossimi 3-5 anni, con il completamento della riconversione industriale dell’area di Sassari, Alghero e Porto Torres, finalizzata a sviluppare un polo per la realizzazione di prodotti chimici eco-compatibili: si tratta di uno degli sviluppi del piano per la “Chimica Verde”, che vede impegnati Governo, Regione Sardegna, Provincia di Sassari, Comuni di Porto Torres, Sassari, Alghero, ENI (e società del suo gruppo) ed organizzazioni sindacali. I lavoratori destinatari del progetto – circa 300 unità – saranno individuati in un accordo tra Regione e organizzazioni sindacali territoriali tra coloro che hanno completato o stanno ultimando la fase di fruizione degli ammortizzatori sociali e potranno usufruire di percorsi di formazione e riqualificazione che permetteranno loro di essere occupabili nei diversi cantieri di cui, a breve, si prevede l’apertura.

Le linee guida approvate oggi dalla Giunta individuano, in particolare, cinque macro progetti che possono costituire un potenziale sbocco occupazionale.
1) Progetto Nuraghe, in fase di attuazione iniziale a cura della Syndial, che prevede un piano integrato di bonifiche dei suoli della zona industriale, usati come deposito di stoccaggio di residui industriali fino al 1982;
2) Messa in sicurezza e smantellamento degli impianti della società Vinyls, produttrice di PVC fallita nel 2015, e la gestione del depuratore consortile delle acque. Questo progetto è finanziato dal Ministero dell’Ambiente per un importo di circa 1,6 milioni di euro;
3) Piattaforma ecologica multifunzionale di riciclaggio rifiuti solidi urbani che il Comune di Porto Torres intende realizzare per la creazione di una filiera di rifiuti differenziata;
4) Parco Nazionale dell’Asinara che offre sicure potenzialità per lo sviluppo di percorsi finalizzati all’autoimprenditorialità, connessi alla conservazione, gestione e valorizzazione tanto a fini turistici che di ricerca di tipo naturalistico/ambientale;
5) Bonifiche dell’amianto in applicazione al Piano regionale (PRA) che la Regione ha adottato a fine 2014.

Per i lavoratori è previsto un percorso che comprende tre azioni: a) Individuazione dei lavoratori, profilazione e bilancio delle competenze; b) Determinazione del fabbisogno professionale espresso dalle aziende; c) Orientamento, adeguamento delle competenze e percorsi per l’autoimpiego. Per l’attuazione del progetto è previsto un mix integrato di politiche attive del lavoro, ossia percorsi formativi (anche mediante l’erogazione di voucher), incentivi per la creazione di impresa e partecipazione a progetti di utilità sociale, con indennità, rivolti a coloro che si trovano in oggettive condizioni di particolare difficoltà di reinserimento lavorativo. Il Piano di politiche attive si avvarrà di parte delle risorse rese disponibili dal Governo per le Aree di Crisi Industriale Complessa, e dovrà essere previamente comunicato al ministero del Lavoro, con l’indicazione dell’ammontare delle risorse richiesto. Il soggetto attuatore del Progetto sarà INSAR, la società in house della Regione Sardegna, che provvederà alla stesura definitiva ed all’attuazione del progetto.

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Per la promozione del prodotto editoriale sardo la Giunta regionale ha stanziato oggi, su proposta di delibera dell’assessore della Cultura Giuseppe Dessena, 100mila euro. “Oltre il confine” è il tema scelto quest’anno per il Salone Internazionale del Libro di Torino, declinato in “Donne della Sardegna” per lo stand isolano.
La novità di quest’anno sarà la manifestazione milanese che anticiperà di qualche settimana il Salone di Torino (18-22 maggio), dal titolo “Tempo di Libri”. Dal 19 al 23 aprile alla fiera di Milano la nuova grande fiera-mercato sarà sede di scambi nazionali e internazionali per il mondo dell’editoria. La prima edizione propone una serie di incontri, workshop e convegni, con una speciale iniziativa dedicata al tema dell’internazionalizzazione del libro, chiamata MIRC (Milan International Rights Center) che ha la finalità di far conoscere ai rights manager di tutto il mondo la produzione editoriale italiana.
«”Oltre il confine” è un tema di grande attualità – ha detto l’assessore Dessena – che consente allo strumento libro di essere protagonista e ponte tra culture per superare le barriere tra territori e comunità. Una grande occasione per gli editori sardi e una vetrina che quest’anno viene moltiplicata tra Torino e Milano.»
Sul tema scelto Giuseppe Dessena ha precisato: «Sarà un omaggio al contributo che le donne sarde hanno dato nelle battaglie culturali e di civiltà, al loro impegno scientifico e nella vita quotidiana della nostra società. Gli eventi e le attività culturali saranno concordate con l’AES e le associazioni di categoria».

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I quattro consiglieri di minoranza del comune di Giba, Learco Fois, Giacinto Granella, Mario Camboni e Roberto Zanda, hanno presentato un’interrogazione urgente al sindaco, Andrea Pisanu, sulla somministrazione dell’acqua di rete nelle mense scolastiche.

«In riferimento all’introduzione nel menù delle mense scolastiche della somministrazione dell’acqua di rete ai bambini, e di seguito agli annunci sull’argomento negli organi di stampa e nel sito del Comune “Acqua in bottiglia… No grazie”, nonché agli incontri con la commissione mensa e i genitori dei bambini – scrivo o i quattro consiglieri di minoranza – si chiede al sindaco:

  1. se non crede che, al di là degli sbandierati controlli obbligatori, quale garanzia assoluta di potabilità dell’acqua, effettuati da Abbanoa nell’impianto di depurazione e dalla Asl una volta al mese dai rubinetti, ci sia stata una superficiale quanto pericolosa sottovalutazione del problema relativo alle condizioni in cui versano le vecchie condotte idriche soggette a rotture quasi quotidiane?
  2. non pensa che, a causa di dette rotture improvvise, nella condotta vengano immesse inevitabilmente sostanze estranee come terra e probabili agenti patogeni che possono modificare sostanzialmente le caratteristiche organolettiche dell’acqua che, conseguentemente, viene rilasciata dai rubinetti di colore giallastro (vedi ultimo caso martedì 20/03/2017) e quindi, non certamente potabile?
  3. è proprio sicuro, infine, che obbligando i bambini che frequentano le mense scolastiche a bere l’acqua del rubinetto, non si possa mettere in serio pericolo la loro stessa salute per via delle cause sopra indicate?»

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Sostegno e solidarietà ai lavoratori dell’Aias, impegnati in una difficile e sfiancante battaglia per il riconoscimento delle mensilità arretrate, arriva oggi anche da Ignazio Locci (Forza Italia), vicepresidente del Consiglio regionale, che esprime anche «vicinanza agli assistiti e ai loro famigliari, al centro, loro malgrado, di una triste vicenda che rischia di compromettere la qualità del servizio sanitario erogato dall’Aias in convenzione con la Regione. È inaccettabile che i lavoratori debbano ricorrere allo sciopero della fame per ottenere quanto gli spetta di diritto. Del rimpallo di responsabilità tra Aias e Regione, i dipendenti da otto mesi senza stipendio non sanno che farsene».

«A questo punto della vicenda è auspicabile una presa di posizione della Regione, ferma e decisa, affinché si faccia chiarezza una volta per tutte e vengano garantiti i pagamenti agli operatori, assicurando, nel contempo, il livello di assistenza sanitaria adeguata. Ci aspettiamo che la Regione agisca con i fatti: non è più tempo di comunicati stampa e prese di posizione più o meno rassicuranti – conclude Ignazio Locci -. I tempi sono maturi per chiudere la faccenda.»

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La Giunta regionale prepara un Piano a favore delle imprese della Sardegna. Sarà pronto entro due mesi e servirà a decidere la destinazione dei fondi di ingegneria finanziaria (fondi di capitale di rischio, fondi di garanzia e fondi per mutui) aperti presso la Sfirs, circa 300 milioni di euro, durante la precedente legislatura. L’assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci, che lo ha proposto all’Esecutivo, si occuperà di redigere il Piano di utilizzo. La scadenza degli attuali strumenti finanziari è fissata al 31 marzo, ma tutte le imprese potranno continuare a usufruirne fino a quando sarà pronto il nuovo piano.
«Gli strumenti di ingegneria finanziaria sono per la Regione un importante strumento per il potenziamento e lo sviluppo del sistema imprenditoriale, e soprattutto una forma innovativa utile a innescare processi virtuosi che hanno coinvolto il pubblico e il privato, quindi vogliamo continuare a utilizzarli – sottolinea Paci -. L’utilizzo dei fondi è però disciplinato dall’Unione europea, con percorsi ben delineati: subito dopo la scadenza bisognerà procedere alle chiusure e vedere quali risorse servono, visto che si tratta di fondi di garanzia. Una volta concluso il rendiconto, le risorse che si liberano saranno destinate, in base a esigenze e priorità ben precise individuate nel piano, a interventi di sviluppo economico e incentivi alle imprese. Da parte della Giunta c’è massima attenzione alle imprese sarde: in questi tre anni abbiamo messo in campo tutti gli interventi possibili per favorirne e sostenerne la crescita, e gli strumenti di ingegneria finanziaria hanno integrato le azioni del governo regionale per il contrasto della crisi economico-finanziaria.»

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In prospettiva del presidio e del corteo contro la produzione ed esportazione di ordigni della fabbrica RWM Italia Spa di Domusnovas previsto per lunedì 3 aprile, il Comitato No Basi ha organizzato un incontro dibattito per la giornata di venerdì 31 marzo, a partire dalle ore 17.30, nella sala rossa del Centro culturale di via Cattaneo, a Iglesias, sul tema “Vivere liberi dalla necessità di fabbricare armi”.

Interverrà Nicola Melis, ricercatore dell’Università degli Studi di Cagliari. E’ prevista la proiezione di documentari, video-report e contributi sulla
produzione, esportazione di bombe e sugli effetti di queste bombe sui civili.

L’incontro pubblico, così come il presidio ed il corteo del 3 aprile, fanno parte di un percorso di liberazione dalla produzione di armi e dalla guerra a cui gli organizzatori invitano a partecipare tutta la cittadinanza.

Allegate alcune fotografie della manifestazione svoltasi a Domusnovas il 19 dicembre 2015.

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Addio acquedotto colabrodo a Santadi e alle fosse settiche nelle frazioni di Masainas: Abbanoa ha pubblicato le gare per l’affidamento delle progettazioni definitive ed esecutive di ulteriori due opere fondamentali per risolvere criticità storiche nei due centri del Sulcis, sia sul fronte dell’approvvigionamento idrico sia su quello fognario e depurativo. Le risorse, che complessivamente ammontano a due milioni e seicentomila euro, sono state stanziate dalla Regione tramite il Mutuo destinato alle infrastrutture.

Un milione e seicentomila euro è destinato alla rifacimento della diramazione sud dell’acquedotto Sulcis al servizio del comune di Santadi. L’attuale condotta versa ormai da tempo in condizioni critiche e sono innumerevoli gli interventi delle squadre di Abbanoa per far fronte alle continue rotture. A un primo intervento di ottocentomila euro già in fase di progettazione, se ne aggiunge un altro ben più consistente. L’obiettivo è il pieno soddisfacimento del fabbisogno idrico-potabile di Santadi che fino a oggi ha fatto i conti con i razionamenti nel periodo estivo.

Sarà realizzato un nuovo partitore (diramazione dall’acquedotto principale) al servizio di Santadi. Da qui partirà la nuova condotta per 1,6 chilometri che attraverserà  il rio Mannu e proseguirà per 800 metri fino a raggiungere il primo serbatoio e, con un ulteriore collegamento di 400 metri, il secondo serbatoio. Partitore e serbatoi saranno dotati di sistema avanzato di telecontrollo mentre la rete idrica interna al centro abitato sarà interessata da interventi di riqualificazione, distrettualizzazione e ricerca perdite. Si interverrà  anche nell’acquedotto rurale che fornisce un integrazione di risorsa idrica dalle sorgenti rurali.

Grazie al mutuo regionale per le infrastrutture, sarà completato anche il sistema fognario al servizio delle numerose frazioni nel territorio di Masainas con un investimento di un milione di euro. Abbanoa aveva già investito mezzo milione di euro che aveva consentito di mandare in pensione il vecchio impianto a ridosso del centro abitato di Masainas con la realizzazione di un chilometro e mezzo di nuovi collettori e un sollevamento nella frazione di Is Fiascus.

Con le nuove risorse lo schema sarà completato coinvolgendo anche le frazioni di Cannigonis, Is Solinas, Is Murronis, Is Cuccus e Is Fiascus, nonché la stessa Masainas: tutti i reflui prodotti saranno convogliati al depuratore consortile di Giba. Complessivamente saranno realizzati quattro chilometri e trecentocinquanta metri tra collettori e nuove reti fognarie, due impianti di sollevamento e installati due gruppi elettrogeni per garantire la piena operatività del sistema anche in caso di interruzioni elettriche.

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Tante stelle sportive in campo per sostenere la Gigi Ghirotti Onlus, associazione presieduta dal prof. Franco Henriquet che assiste malati terminali e di SLA in Hospice e a domicilio. Su CharityStars fino a giovedì 30 marzo sono all’asta cimeli di grandissimo valore e prestigio. In campo sono scesi nell’ambito del progetto Stelle nello Sport campioni di livello mondiale. Per scoprire i cimeli e partecipare all’asta l’indirizzo web è il seguente www.charitystars.com/vip/stelle-nello-sport .

Gianluigi Buffon da Torino ha inviato la maglia numero uno della Juventus originale ed autografata, a sfidarlo a colpi di solidarietà prima di affrontarlo in campo è il napoletano Lorenzo Insigne che mette all’asta la 24 del Napoli. Non ha voluto mancare l’appuntamento il gioiellino della Fiorentina Federico Bernaderschi in campo con la numero 10 viola. Anche il calcio ligure si schiera per la Gigi Ghirotti con il derby tra Gentiletti e Viviano, con le loro maglie numero 3 e 2 di Genoa e Sampdoria, e con la sfida tra i bomber di Spezia ed Entella Nenè e Caputo.

Nella settimana più calda dell’asta benefica di Stelle Nello Sport c’è anche la nuotatrice Federica Pellegrini che partecipa con il suo costume di allenamento Jaked autografato. Restando in acqua non potevano mancare il Settebello e le sincronette con le maglie autografate da Valentino Gallo e da tutte le azzurre del nuoto sincronizzato, due preziosi cimeli in arrivo direttamente dalle Olimpiadi di Rio 2016. Fino a giovedì prossimo sarà possibile aggiudicarsi altri cimeli azzurri: la maglia della Nazionale di Basket, la tuta originale dell’Italia della Ginnastica firmata da Davide Donati e Michela Castoldi e i guantoni autografati del pluridecorato pugile Roberto Cammarelle. Un salto nel passato, infine, con la maglia Kappa Cus Torino di pallavolo firmata da Piero Rebaudengo.

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E’ stato presentato questa mattina, a Cagliari, il Bosa Beer Fest 2017. Una città palcoscenico, Bosa, quattro giornate dedicate interamente alla birra, un convegno internazionale dedicato al prodotto e ai nuovi sbocchi commerciali, 25 birrifici e 125 etichette sarde, nazionali e inglesi, una guida alle birre sarde, quattro concerti con musica dal vivo, un campionato mondiale di birra e salsiccia e poi eventi gourmet, presentazioni, incontri, esperienze talk, ma anche uno spazio per i più piccoli e tanti “bus & beer”.

Sono questi i numeri di “Bosa Beer Fest 2017”, il festival delle birre artigianali della Sardegna giunto alla terza edizione e presentato questa mattina a Cagliari da Confartigianato Imprese Sardegna, business partner, e dall’Associazione Culturale Sardinia4all, organizzatrice e curatrice dell’evento.

«Le imprese birrarie della Sardegna – ha affermato Stefano Mameli, segretario regionale di Confartigianato Imprese Sardegna durante la presentazione dell’evento – sono un’eccellenza artigianale della nostra isola che va tutelata, valorizzata e supportata nella ricerca di nuovi mercati nazionali e internazionali, guardando oltre la produzione territoriale.»

Un mondo, quello de piccoli birrifici, che arricchisce il territorio sardo, dove qualità e artigianato sono le coordinate fondamentali in cui s’inseriscono metodo di lavorazione, materie prime impiegate nonché professionalità, passione ed eccezionale competenza dei maestri birrai artigiani.

«Quindi – ha aggiunto Stefano Mameli – un vero e proprio fenomeno culturale e un settore in espansione, ricco di opportunità e buone prospettive, che Confartigianato Imprese Sardegna ritiene sia il volano di una crescita di filiera, evoluta e dinamica, con impatti e ricadute benefiche trasversali che vanno dal mondo dei coltivatori sino all’indotto del turismo enogastronomico ed esperienziale.»

Per questo, lunedì 24 aprile con inizio alle ore 10.00, presso il foyer del Teatro Civico, Piazza Gioberti, si svolgerà il convegno internazionale “La birra artigianale: dalla qualità del prodotto agli sbocchi di mercato”. Aprirà i lavori il saluto del presidente di Confartigianato Imprese Sardegna, Maria Carmela Folchetti, cui seguiranno gli interventi dell’assessore regionale dell’Industria, Maria Grazia Piras, dell’assessore regionale dell’Artigianato, Turismo e Commercio, Barbara Argiolas, e le relazioni del docente della Northumbria University e Beeronomics, Ignazio Cabras, del ricercatore di Porto Conte Ricerche, Luca Pretti, e del Segretario Confartigianato Imprese Sardegna, Stefano Mameli.

«La terza edizione del Festival – hanno affermato Antonio Marras e Giampiero Carta, rispettivamente presidente e direttore artistico dell’associazione Sardinia4all, esponendo il programma della 4giorni – si svolgerà col patrocinio dell’Amministrazione comunale di Bosa, dell’assessorato dell’Artigianato, Turismo e Commercio della Regione Sardegna, della Confartigianato Imprese Sardegna e dell’Associazione Italiana Sommelier.»

«Dopo il buon successo delle due prime edizioni – hanno aggiunto – abbiamo scelto di accogliere le indicazioni e i suggerimenti che ci sono pervenuti.»

Quindi anche in questa edizione, si potrà soggiornare a Bosa grazie alla formula “Bed&Beer” presso gli hotel e i B&B selezionati ma ci saranno spazi anche dedicati ai bambini, alle famiglie.

Il Bosa Beer Fest è il più grande festival dedicato alle birre artigianali in Sardegna che giunge alla terza edizione. Saranno quattro giornate di business meeting, convegni, concerti, animazione, cabaret in cui la Città di Bosa accoglierà migliaia di appassionati del buon bere e del buon mangiare che troveranno oltre 125 etichette provenienti dalla Sardegna, dall’Italia e dall’Inghilterra. Quest’anno saranno in totale venticinque i birrifici che parteciperanno al festival e che hanno fato incetta di premi e riconoscimenti a livello italiano e internazionale: un settore giovane ma in continua crescita che riesce a far brillare i tanti talentuosi mastri birrai sardi nell’olimpo dei grandi nomi. La festa si svolge in un percorso delimitato dal Ponte Vecchio e dal Ponte della Pace, così a formare un grande anello che comprende le Vecchie Concerie, Su Molle e il Lungo Temo dove si posizioneranno i ricchi stand dei birrifici, della gastronomia locale e degli espositori artistici.

BOSA BEER LIVE! è lo spazio dedicato alla musica del Bosa Beer Fest 2016. Si inizia sabato 22 aprile, dalle ore 22,30, in Piazza Nassirya con un deejay show che vedrà protagonisti Get Far Fargeta, Sonik, CheccoMozzo, Dj Angel, Stefano Lixia, Panta Dj e la voce di Francesco Trava in un palco da oltre 20.000 wat ed uno spettacolo di luci all’avanguardia. Domenica 23 l’appuntamento è con la band sarde: saliranno sul palco The Wookies per un rock anni ’50, Sonic Marbles e infne gli Hi-Vibes con il loro inconfondibile e colorato sound. Lunedì 24, reduci dai successi di X-Factor e StraFactor per la prima volta in Sardegna Cecco e Cipo e i The Van Houtens per uno straordinario concerto che riserverà non poche sorprese.

Infine, martedì 24 spazio alla discomusic con i resident Dj’s del Bosa Beer Live! CheccoMozzo, DJ Angel, Stefano Lixia e Panta DJ.

La musica continua per tuta la festa il 23, 24 e 25 aprile: nel percorso delle Concerie e del Lungotemo De Gasperi si alterneranno i CAOS CALMO, HEINSTEIN & GRETEL, ECLISSI, HOLLYWOOD BAND, MARIA MARI’ e ANDREA LOCCI MALAMMORRI TRIO per oltre 80 ore di musica.

I giochi di fuoco di Gionata Feuer Frei saranno i protagonisti all’imbrunire del 24 e del 25.