29 November, 2024
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«Seguiamo con estrema attenzione la vertenza relativa ai lavoratori dell’Aias. Il Partito Democratico manifesta tutta la vicinanza e il sostegno ai lavoratori che si battono per il rispetto dei diritti. L’auspicio è che la vertenza, al cui esito è legata la sorte di centinaia di famiglie, possa trovare una soluzione in tempi rapidi. Per questo motivo si rende necessario un intervento rapido e deciso delle istituzioni preposte.»

Lo scrive, in una nota, Daniele Reginali, segretario Pd Carbonia Iglesias.

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Cuneo si prepara a accogliere il Workshop Biteg, la Borsa internazionale del turismo enogastronomico – con la partecipazione di 45 operatori turistici internazionali (Buyer) e 100 operatori nazionali (Seller) – e sta organizzando un evento collaterale che coinvolge i produttori di tutta Italia.

Una grande vetrina del buon cibo e delle buone prassi agricole, un mercato colorato e dai mille sapori aperto a tutti, che si terrà sabato 29 aprile a Cuneo, in piazza Virginio.

Nella sua prima edizione Meg – Mercato enogastronomico – è pronto a accogliere espositori da tutta Italia.

Meg non è un classico mercato, ma un viaggio tra le eccellenze enogastronomiche italiane e si terrà nell’area esterna coperta di piazza Virginio, adiacente al Centro Monumentale di San Francesco, nonché sede del Workshop Biteg.

Le aziende che partecipano a Meg presentano prodotti unici, autentici e tradizionali. L’organizzazione di Meg è curata dal Settore attività produttive del comune di Cuneo in collaborazione con le associazioni di categoria.

L’obiettivo di Meg è promuovere aziende che rappresentano un valore aggiunto per il turismo enogastronomico; realizzano produzioni tradizionali legate ai territori; producono e vendono direttamente ai turisti sul posto; accolgono turisti con cui realizzano attività di degustazione e vendita; realizzano prodotti che i turisti trovano sui territori; valorizzano le particolarità e le eccellenze territoriali e soprattutto si caratterizzano per unicità, qualità, autenticità.

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Di fronte al drammatico acuirsi della vertenza dell’Aias in Sardegna, la diocesi di Iglesias esprime la propria vicinanza e solidarietà ai dipendenti e alle loro famiglie, a tutti gli assistiti e ai loro familiari, nella preoccupazione che l’insostenibile perdurare della crisi in atto possa pregiudicare il diritto all’assistenza e alla cura, minando la serenità di lavoratori, assistiti e familiari. Rivolge un appello a tutte le parti in causa, perché venga raggiunta una soluzione rapida e concreta, nel pieno rispetto dei diritti e della dignità dei lavoratori coinvolti.

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Il Consiglio regionale ha iniziato stamane l’esame dell’ordine del giorno con la discussione degli articoli e degli emendamenti all’art. 1 (disposizioni in materia finanziaria e contabile) del disegno di legge n° 393 (legge di stabilità 2017) e 394 (Bilancio triennale 2017-2019)

Il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis, intervenendo sull’ordine dei lavori, ha comunicato di aver ricevuto una nota del presidente della commissione Autonomia sul personale dell’Agenzia Forestas «in cui emergono diverse questioni molto urgenti da non sottovalutare o lasciare alle dinamiche della sola commissione». «Propongo quindi – ha concluso Pietro Pittalis – di tenere al termine della seduta di stamane una riunione della conferenza dei capigruppo per calendarizzare al più presto una sessione del Consiglio ad hoc per discutere del problema».

Il presidente Gianfranco Ganau, concordando sull’urgenza dell’argomento segnalato, ha annunciato un riunione della conferenza dei capigruppo alla fine dei lavori.

Il capogruppo di SdP Daniele Cocco, sempre sull’ordine dei lavori, ha espresso solidarietà a dipendenti Aias in lotta, anche con forme estreme, per mantenere il posto di lavoro, chiedendo che dopo finanziaria l’assessore della Sanità Luigi Arru riferisca in Aula.

Subito dopo il Consiglio ha iniziato la discussione dell’art. 1 e degli emendamenti al disegno di legge n. 394 ed il presidente della commissione Bilancio Franco Sabatini (Pd) ha illustrato il parere della commissione sugli stessi emendamenti.

Nella discussione, il consigliere Edoardo Tocco (Forza Italia) ha parlato di «un’ennesima finanziaria fuori tempo massimo che non riesce ad interpretare le reali esigenze dei sardi, mentre la situazione della Regione è vicina al tracollo». «Manca una pianificazione forte – ha sostenuto Tocco – «ed emerge lo scollamento nei rapporti fra Governo centrale ed una Regione dove imprese e cittadini sono allo stremo e nel sistema dei servizi sociali non si riesce nemmeno a dare informazione, segno di una grande distanza col mondo degli Enti locali». Soffermandosi sui trasporti e la sanità Tocco ha criticato con forza «una situazione che sta tenendo bloccati i sardi nell’isola sia per i grossi problema di mobilità che per i costi proibitivi, mentre la riforma della sanità è ferma come il super-manager Moirano non è mai venuto in commissione a spiegare cosa intende fare». «A questo punto – ha concluso il consigliere – è auspicabile che questa sia o diventi la finanziaria del buon senso, noi manterremo tutte le nostre riserve ma saremo costruttivi».

Sempre per Forza Italia la vice capogruppo Alessandra Zedda si è soffermata sul primo comma dell’articolo, mettendo in luce «gli scarsi risultati della programmazione unitaria che doveva essere il punto di forza della strategia della Giunta, invece sono stati fatti solo pochi e timidi passi in avanti come si vede dalle schede degli assessorati, dimostrando che avevamo ragione noi a chiedere il monitoraggio della spesa dei fondi comunitari a cominciare dall’agricoltura». «In realtà – ha affermato la Zedda – sono mancate azioni incisive in grado di incrementare il Pil regionale e si sono moltiplicate le consulenze inutili, tracciando i confini di una situazione drammatica che ormai molto preoccupante, perché dopo tre anni progetti e programmi siamo ancora al palo». Per questo, ha aggiunto, «proponiamo una riunione straordinaria del Consiglio sullo stato di attuazione dei programmi comunitari, sicuri che in quella sede emergerà che la macchina regionale è sostanzialmente ferma e l’andamento della spesa è nettamente al di sotto di standard accettabili».

Il consigliere Marco Tedde, altro vice capogruppo di Forza Italia, ha dichiarato che «la posizione contraria di molti consiglieri di maggioranza sulla legge di stabilità è, se possibile, ancora più critica di quella dell’opposizione, segno di una crisi profonda che impedisce alla Regione di funzionare in modo dignitoso, a dispetto di scelte sono di comunicazione molto aggressive che però non riescono a nascondere la cronica incapacità di spendere risorse importanti». L’icona più efficace di questa situazione, secondo Tedde, «è il Reis (reddito di inclusione sociale) con 33 milioni bloccati dallo scorso anno che determinano gravissimi danni per tante famiglie sarde, insomma una campagna promozionale molto ampia non è riuscita a muovere nemmeno un euro in direzione delle fasce più deboli». «Altra icona – ha ricordato Tedde – è il Psr (Piano di sviluppo rurale), perché i bandi non decollano o vengono bloccati, altri si inceppano perché non funziona il sistema informatico, altri ancora sono bloccati dai vincoli del Ppr; anche nel turismo ci sono risorse importanti bloccate salvo quelle della promozione della Sardegna negli aeroporti sardi, come se la Fiat facesse pubblicità alle 500 nei propri stabilimenti e, del resto, la crescita del settore non deriva certo dall’azione della Regione è perchè non è stato fatto nulla».

Il capogruppo dei riformatori Attilio Dedoni, sul piano politico generale, ha osservato in apertura che «nella minoranza c’è piena sintonia sulla scelta di non voler trascinare oltre un dibattito surreale in un momento così disgraziato per il popolo sardo, per cui la maggioranza deve cogliere questa disponibilità soprattutto su alcuni punti sui quali occorre abbandonare le soluzioni profetiche e concentrarsi sulla realtà». «Le entrate per la Sardegna sono necessarie perché senza non c’è autonomia finanziaria – ha proseguito Dedoni – e per questo siamo convinti che il percorso dello Statuto speciale debba ricominciare daccapo così come deve essere riaperto il tavolo con lo Stato». «Siamo convinti in particolare – ha aggiunto il capogruppo dei Riformatori sardi – che una grande riforma debba partire dalla battaglia sulle accise, ricordando innanzitutto che la Corte Costituzionale negò alla Sicilia il riconoscimento delle accise perché non erano previste dal suo Statuto ma questa previsione nello Statuto speciale sardo c’è, per cui la Sardegna ha fatto molto male a perdere una opportunità che vale una massa di risorse di circa 4 miliardi annui, di cui almeno 1 spetta secondo noi alla Sardegna». «Questa – ha concluso – è la grande proposta positiva da rivolgere al popolo sardo al di là delle appartenenze».

Successivamente il Consiglio ha cominciato l’esame dei singoli emendamenti, respingendo tutti quelli presentati dall’opposizione.

L’Aula ha approvato il testo dell’articolo, con 35 voti a favore e 17 contrari.

Sull’emendamento 34 l’on. Attilio Dedoni (primo firmatario, Riformatori) ha detto: «Chiediamo la riduzione del 30 per cento dell’Irap per le imprese che hanno sede nei comuni sardi sotto i 5 mila abitanti».

L’on. Angelo Carta (PSd’Az) ha auspicato il parere positivo: «Spero che la Giunta sia favorevole perché la risoluzione 15 approvata dalla Quinta commissione va proprio nella direzione del sostegno ai piccoli comuni. Avete ignorato una legge dello Stato che istituiva la zona franca nei Comuni colpiti dall’alluvione 2013. Oggi avete la possibilità di rimediare e dipende solo da voi».

Per il riformatore Luigi Crisponi «a un imprenditore viene la febbre solo a sentire il nome dell’Irap, che tassa sia gli utili che le perdite. Non ho sentore delle vostre azioni a favore delle imprese sarde».

Per l’on. Michele Cossa, sempre dei Riformatori sardi, «bisogna usare la leva infrastrutturale per i trasporti e la leva fiscale, che hai l pregio di sottrarsi a ogni forma di clientelismo».

L’on. Fabrizio Anedda (Misto) ha detto che «gli sgravi sull’Irap non risolvono il problema dello spopolamento né di cosa devono fare le imprese delle zone interne. Io avrei usato altre risorse della massa manovrabile del bilancio per costituire due centri, uno a nord e uno a sud, per ricevere tutti i prodotti agroalimentari sardi per gli alberghi e le strutture turistiche».

L’on. Annamaria Busia (Cd) è intervenuta per dire che «è giusto incidere sulla fiscalità ma non so se sia corretto farlo così».

Per il capogruppo di Forza Italia, Pietro Pittalis, «l’intervento dell’on. Anedda esprime una visione limitatissima delle zone interne della Sardegna e dei suoi problemi. E lo dico con tutto il rispetto: nemmeno nel suo ragionamento c’è un’idea di zone interne se parla di nord e di sud. Siete intrisi di una cultura sbagliata: bisogna viverci nelle zone interne e tra i pastori. Le vostre ricette vanno bene a Quartu».

Ha preso la parola l’on. Gianluigi Rubiu (Udc), secondo cui «i segnali si danno con concretezza e questo emendamento è concreto. Blocchiamo i lavori e riflettiamo perché questo emendamento è davvero una norma fulcro di tutto il bilancio».

L’emendamento 34 è stato respinto dall’Aula, che è poi passata ad esaminare l’emendamento 566 (parere favorevole della commissione) sulla tesoreria della Regione.

L’on. Ignazio Locci (Forza Italia) è intervenuto chiedendo il ritiro dell’emendamento: «Quali sono i servizi complementari che volete pagare alla banca che dal 2018 sarà tesoriera della Regione? Perché volete regalare 250 mila euro alle banche? Spiegateci il senso dopo che tutti i contratti, dai facchini alla guardiania, sono tirati all’inverosimile?». L’emendamento 566 è stato approvato.

L’Aula è poi passata alla discussione dell’articolo 2 (enti locali, urbanistica e opere pubbliche).

Il presidente della commissione Bilancio ha chiesto di spostare l’emendamento 28 e collegati alla fine della discussione dell’articolo 4 e il presidente del Consiglio ha accolto la richiesta.

L’on. Ignazio Locci (FI) è intervenuto nella discussione dell’articolo 2 e ha detto: “Questo articolo tende ad amplificare la portata degli effetti della centrale unica degli acquisti ma da fuori ci stiamo rendendo conto che queste maxi gare hanno ripercussioni sui livelli occupazionali e retributivi dei lavoratori”.

L’on. Antonio Gaia (Upc) ha accolto l’invito al ritiro «dell’emendamento 465 a seguito delle garanzie dell’assessore Spanu».

Per l’on. Marco Tedde (FI) «l’articolo 2 è un complesso di norme importanti e quando vede la differenza di trattamento tra la rete metropolitana di Sassari e la città metropolitana di Cagliari ci vediamo costretti a presentare un emendamento solo parzialmente provocatorio».

Il capogruppo di Forza Italia, on. Pietro Pittalis, ha detto che «l’articolo 2 rischia di passare nel silenzio di quest’aula, nonostante riguardi il sistema degli enti locali. Alla Giunta sembra proprio che del sistema dei Comuni non gliene importi niente. Siamo al paradosso: ci sono Comuni che sardi che hanno le risorse in cassa ma non possono spendere e comuni come Nuoro che hanno un problema di dissesto finanziario imminente se non si pongono misure atte a limitare gli effetti dei debiti fuori bilancio, tutti contratti dalle pregresse gestioni».

Respinti gli emendamenti 222, 223.

Non approvati in sequenza e con votazioni separate tutti gli emendamenti soppressivi totali e parziali posti in votazione. Gli emendamenti n. 235, 378  e 237 sono stati ritirati dai presentatori Pietro Pittalis, Fi («Era nostro interesse far discutere l’Aula sullo stanziamento da un milione di euro per manutenzioni straordinarie al palazzo del Consiglio e sulle risorse destinate al comune di Oschiri per il suo teatro») e Paolo Truzzu (Misto-FdI). Approvato l’emendamento  n. 431 (Pietro Cocco, Pd) con l’emendamento orale dello stesso presentatore che quindi sopprime la dicitura «con popolazione superiore a quindicimila abitanti» dal comma 3 dell’articolo 2.

Prima della votazione dell’emendamento n. 238 il capogruppo di FI, Pietro Pittalis, ha sollecitato il rispetto degli accordi intercorsi in sede di capigruppo per la conclusione dei lavori dell’Aula alle 13.30 ed il presidente del Consiglio ha quindi proceduto con la proclamazione dell’esito della votazione del 238 (non approvato) ed ha dichiarato conclusi i lavori dell’antimeridiana, ricordando la convocazione dell’assemblea alle 16.00.

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«Il nuovo regolamento per la disciplina dei contributi alle emittenti televisive e radiofoniche locali contiene molte novità positive ma lascia qualche dubbio sull’entità delle risorse che verranno destinate alle imprese del settore di regioni nelle quali si vive una situazione di crisi economica particolarmente forte. La nostra preoccupazione è che la stesura di una graduatoria unica nazionale possa penalizzare duramente alcune realtà locali. Chiediamo al Governo, che per ora ha affrontato la questione con un esame preliminare del regolamento, di valutare con attenzione l’impatto di queste novità perché un eventuale riduzione o addirittura esclusione dai benefici del contributo potrebbe in alcuni casi decretare la morte definitiva di aziende e imprese del settore.»

Lo scrive, in una nota, il senatore del Partito democratico Silvio Lai.

«È giusto premettere che i punti cardine su cui si basa il nuovo regolamento sono ampiamente condivisibili – aggiunge Silvio Lai -. Crediamo che il Governo abbia fatto bene a guardare con attenzione al pluralismo dell’informazione, al sostegno dell’occupazione, al miglioramento della qualità e ad incentivare l’utilizzo di tecnologie innovative. E’ altrettanto giusto, creare una procedura che consenta di ridurre e snellire i tempi di definizione delle graduatorie.»

«E se guardiamo in ambito locale non possiamo non esprimere soddisfazione per la scelta di assegnare una maggiorazione del 15% del punteggio individuale per le emittenti delle regioni rientranti nell’ambito della politica di coesione dell’Unione Europea: Sardegna, Sicilia, Basilicata, Calabria, Campania e Puglia. Ma proprio questo punto introduce la riflessione e la preoccupazione per la sorte delle emittenti di Regioni più in difficoltà a causa della crisi economica. Questo accorgimento sarà sufficiente a garantire alle imprese del settore radio televisivo di poter quanto meno confermare l’entità del contributo ottenuto negli anni passati? La scelta di definire un’unica graduatoria nazionale rischia di mettere sullo stesso piano realtà del tutto differenti e l’aver deciso di aumentare il fondo di circa 50 milioni di euro non consente di eliminare del tutto la preoccupazione. Il nuovo regolamento andrà sicuramente giudicato al momento dell’attuazione ma non vorremo che a quel punto fosse troppo tardi. Sarebbe forse il caso – conclude Silvio Lai – di poter effettuare quanto meno una simulazione sulla base dei dati degli scorsi anni per capire quali sarebbero da subito gli effetti pratici del regolamento.»

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Moby e Tirrenia propongono tariffe agevolate a coloro che parteciperanno alla Sardinia International Dance Cup – 15° Trofeo Golfo dell’Asinara, competizione internazionale di danza sportiva che si terrà a Olbia dal 7 al 9 aprile prossimi al Geopalace di Olbia, all’interno del Geovillage.

Le due Compagnie del Gruppo Onorato Armatori offrono uno sconto del 20% sulla tariffa ordinaria disponibile al momento della prenotazione, applicabile ai passeggeri iscritti alla competizione e ai relativi veicoli (auto – furgoni lunghezza fino a 6 metri).

L’agevolazione, che ha validità fino ad esaurimento dei posti ad essa destinata, sarà cumulabile esclusivamente con la tariffa best offer ma non con altri buoni o voucher emessi per altre iniziative. Lo sconto sarà concesso su presentazione della copia della credenziale, completa del numero progressivo rilasciato dalla segreteria dell’associazione dilettantistica Numero Uno Sardegna, unitamente alla copia dell’iscrizione alla manifestazione.

Moby e Tirrenia confermano in questo modo ancora una volta il loro supporto alle manifestazioni sportive che si svolgono in Sardegna, proponendo ai partecipanti prezzi vantaggiosi per viaggiare con le navi delle due Compagnie.

Di seguito le tratte e le date valide per la convenzione:

– da Livorno, Genova e Civitavecchia per Olbia: 5-6 aprile

– da Olbia per Livorno, Genova e Civitavecchia: dal 10 al 12 aprile

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L’assessorato regionale della Programmazione ha indetto un avviso esplorativo per una manifestazione di interesse finalizzata alla concessione dei mutui a tasso agevolato destinati a interventi di edilizia residenziale.
Possono partecipare gli Istituti di credito con almeno uno sportello fisico per ogni provincia nel territorio regionale e nella Città metropolitana di Cagliari, che intendano stipulare con la Regione la convenzione per la concessione dei mutui destinati all’acquisto, alla costruzione e al recupero della prima abitazione.
La domanda, sottoscritta dal legale rappresentante dell’Istituto, dovrà pervenire entro il 28 aprile 2017 esclusivamente tramite Pec all’indirizzo: programmazione@pec.regione.sardegna.it .

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Il vice ministro dello Sviluppo economico, Teresa Bellanova, ha risposto all’interrogazione presentata dal deputato del Partito democratico Emanuele Cani, sullo stato della vertenza relativa allo stabilimento ex Alcoa di Portovesme e alle proposte di acquisizione.

«Il viceministro ha confermato che la Sider Alloys ha presentato una proposta di acquisto e ora si attende la presentazione del piano industriale che dovrà essere poi valutato – spiega Emanuele Cani -. In corso ci sono poi interlocuzioni con altri soggetti che hanno manifestato interesse per lo smelter. Nell’apprezzare l’impegno profuso dal Governo è bene rimarcare che, a questo punto, si rende necessaria un’accelerazione che porti alla definizione della vertenza. Purtroppo siamo davanti a una vicenda che prosegue dal 2012 e merita tempi certi e rapidi. Non è pensabile né accettabile che ci siano ulteriori ritardi e lungaggini. Gli ammortizzatori sociali dei lavoratori stanno scadendo – conclude Emanuele Cani – e chi in questi anni si è battuto per salvare questa eccellenza produttiva merita risposte e atti concreti.»

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La Valtellina, dove il basket è di casa, con eventi di altissimo livello sin dagli anni ’80, lancia il programma dell’estate sotto canestro. Tante la manifestazioni da non perdere che vedranno scendere sul parquet del Pentagono di Bormio, la capitale del basket estivo, giovani atleti e grandi campioni.

Dai camp al corso allenatori, passando per il Trofeo Bulgheroni, le Finali Nazionali Under 14 e i ritiri delle Nazionali, fino all’evento più conosciuto: il Valtellina Basket Circuit, giunto alla 35ª edizione.

Si parte, come consuetudine, con una grande festa del basket. Dal 13 al 18 giugno appuntamento con il 28° Trofeo Bulgheroni, promosso dalla FIP, che metterà a confronto le rappresentative regionali maschili e femminili under 13 di tutta Italia.

Nel 2017 la capitale cestistica della Valtellina torna ad ospitare le finali nazionali under 14, organizzate dal Comitato Regionale Lombardo FIP. Lo scudettino dell’annata 2003 Memorial Diego Pini”, dedicato alla storica figura del basket valtellinese che ha permesso alla provincia di Sondrio di diventare il polo della pallacanestro estiva d’alto livello, verrà assegnato dal 25 giugno al 2 luglio negli impianti di Bormio e Cepina (Valdisotto), sia a livello maschile (20 squadre) che femminile (16 squadre), con oltre 400 atleti.

Sempre molto attesi dai ragazzi i camp. Fondamentali, tecnica e tanto divertimento con i migliori Istruttori federali per il Minibasket Camp a Caspoggio (18-25 giugno). Sempre in giugno, dal 18 al 25, Bormio ospita il camp ufficiale del Progetto Giovani Cantù. I campers (nati dal 1999 al 2006) avranno la possibilità di allenarsi in esclusiva nei playground sparsi per Bormio e al Pentagono, sotto la guida dello staff tecnico del PGC. E per concludere, dal 26 giugno al 1° luglio a Isolaccia, in Valdidentro, Flight Italy Camp, per atleti da 6 anni a 18 anni, con i campioni della serie A e i coach a stelle e strisce, con la possibilità di essere selezionati per partecipare alla Michael Jordan Flight School 2018 a Los Angeles.

Non può mancare, come tradizione, l’appuntamento per i coach (2-15 luglio) con il corso per allenatore nazionale di basket: lezioni teoriche e pratiche nelle palestre dell’Alta Valtellina per ottenere l’ambito tesserino di categoria. Organizzato dal Comitato Nazionale Allenatori FIP, il corso prevede l’intervento di tecnici professionisti e docenti qualificati.

Anche quest’anno disputerà il ritiro a Bormio la nazionale maschile turca di basket dei “12 Dev Adam”. Dal 23 luglio al 5 agosto 2017 i “12 giganti”, all’8° posto nel ranking mondiale FIBA, e che vantano nel palmares l’argento ai mondiali del 2010 e agli europei del 2001 si alleneranno e disputeranno alcune amichevoli al Pentagono. La prima è prevista il 3 agosto contro la squadra nazionale della Svizzera, anch’essa in ritiro a Bormio dal 25 luglio al 5 agosto.

Come sempre in provincia di Sondrio arriveranno le grandi squadre di club per i ritiri estivi. Dal 20 agosto al 20 settembre le potrete ammirare al 35° Valtellina Basket Circuit, l’evento che porta sui parquet valtellinesi squadre di tutto il mondo, e che ha visto giocare a Bormio, ben due volte, anche Michael Jordan. Gli allenamenti e le partite in programma al Pentagono di Bormio saranno a ingresso gratuito.

Dal 1968 la provincia di Sondrio ospita il Valtellina Basket Circuit, un torneo di pallacanestro che coinvolge  le grandi squadre del basket italiano ed europeo. In Valtellina le squadre disputano amichevoli precampionato e si allenano in preparazione della stagione agonistica. Michael Jordan è stato il protagonista indiscusso del circuito in ben due occasioni, nel 1985 e 1990.

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Dieci consiglieri del Partito democratico, primo firmatario Valter Piscedda, il 23 marzo scorso hanno presentato un’interrogazione (firmata anche dai colleghi, Deriu, Meloni, D. Forma, Tendas, Solinas, Comandini, Collu, Moriconi, R. Pinna), al presidente della Regione Francesco Pigliaru e all’assessore del Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale Virginia Mura, con la quale chiedono risposte sulla mancata erogazione, a distanza di ben due anni, delle indennità previste a favore di numerosi giovani che a suo tempo parteciparono ai percorsi di formazione promossi dalla Regione Sardegna nell’ambito del programma “Garanzia Giovani”, finalizzato all’acquisizione di competenze mirate all’inserimento lavorativo.

L’avviso pubblicato dalla Regione aveva previsto, infatti, sin dalle origini (2014) il pagamento, a favore di ogni allievo frequentante, di un’indennità di frequenza pari a 2 euro/ora e di un’indennità di viaggio da erogarsi, a conclusione del percorso, sulla base dei costi effettivamente sostenuti dal giovane.

Nel 2015 però, a corsi già avviati e nonostante le previsioni del Bando e le aspettative generate, spariscono i fondi regionali per coprire il costo delle indennità, previste e quindi dovute. Alla luce di ciò, il 27 gennaio 2015 il Direttore del Servizio della Governance della formazione professionale, nelle more dello stanziamento in bilancio regionale delle risorse necessarie, “sospendeva” l’erogazione delle indennità, lasciando anche le spese di viaggio a carico dei volenterosi giovani disoccupati che ancora oggi attendono risposte. L’Assessorato competente, infatti, non risulta aver successivamente adottato provvedimenti di “revoca” o annullamento delle originarie previsioni sancite dal bando, e pertanto lex specialis.

Insomma, il provvedimento di “sospensione” a distanza di anni lascia ancora sospese le aspettative dei giovani che attendono ancora quanto dovuto e che protestano per l’evoluzione dell’iniziativa “Garanzia giovani”, rivelatasi ben poco garantista nei loro confronti.