29 November, 2024
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«La ricorrenza dei 25 anni dall’approvazione della Legge 257 che vieta l’utilizzo dell’amianto deve servire soprattutto per ricordare dove e come questa norma non sia ancora stata applicata. L’esempio della Sardegna è da questo punto di vista tra i più emblematici. I lavoratori delle industrie sarde affetti da patologie absesto correlate nonostante sia stata dimostrata la presenza e l’esposizione all’amianto attendono ancora di veder riconosciuti i loro diritti ed i benefici previsti dalla legge. Ci auguriamo che la visita in Sardegna della commissione d’inchiesta sugli infortuni sul lavoro, annunciata e prevista per i prossimi mesi, possa far fare dei passi in avanti concreti in un percorso di giustizia che i lavoratori sardi e i loro familiari attendono da troppo tempo.»

Lo afferma, in una nota, il senatore del Partito democratico Silvio Lai.

«L’estensione della tutela previdenziale e sanitaria anche ai lavoratori degli impianti chimici sardi nei quali è stata accertata la presenza dell’amianto – aggiunge Silvio Lai – è un atto dovuto perché ad oggi ancora risulta incomprensibile il motivo per il quale situazioni analoghe siano state trattate in maniera completamente differente. Ora abbiamo finalmente l’opportunità di mettere fine a questa grave ingiustizia e posso dire che la disponibilità della presidente della Commissione parlamentare sugli infortuni sul lavoro Camilla Fabbri è stata da subito totale, sia quando ha incontrato i rappresentanti dell’AIEA, sia ora annunciando la prossima visita in Sardegna. Sarà l’occasione per consentire alla commissione di entrare direttamente in contatto con la realtà sarda. È stato già riconosciuto dalla stessa commissione che un problema c’è e va affrontato ora attendiamo che si arrivi anche a trovare una soluzione.»

«Siamo convinti – conclude Silvio Lai – che la strada che è stata avviata porterà finalmente a dei risultati ma continueremo a lavorare e a vigilare perché questo avvenga nel più breve tempo possibile.»

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Si è svolta stamane, nella sala riunioni dello stabilimento di Portovesme, l’assemblea generale dei lavoratori Eurallumina che si svolge il 27 di ogni mese in concomitanza della consegna delle buste paga. Nella relazione svolta dalla RSU, è stato fatto il punto sul percorso che dovrà portare alla delibera regionale per la VIA (Valutazione di Impatto Ambientale), passo fondamentale per la ripresa produttiva.

«A breve – si legge in una nota della RSU Eurallumina – verrà consegnata la documentazione a chiarimento e completamento che volontariamente la proponente Rusal ha chiesto di poter produrre dopo la conclusione della conferenza dei servizi che ha incassato 23 pareri favorevoli, a fronte dell’unico contrario del soprintendente MIBACT, ma ritenuto proceduralmente non vincolante, prima della stesura della monografia a cura dei funzionari SVA, che di fatto è il verbale che deve essere predisposto, per la successiva delibera regionale che la renderà attuativa. A tal fine, l’impegno assunto dagli assessori dell’Ambiente e degli Enti locali, Donatella Spano e Cristiano Erriu, è stato quello di contingentare al massimo entro sette giorni, dalla consegna del verbale, l’approvazione della citata delibera. Indicativamente nella prima meta del prossimo mese di giugno.»

Nel corso dell’assemblea non sono state omesse le preoccupazioni, per i continui attacchi dei “contrari”, e la discesa in campo di quelli che la RSU definisce i «“nobiliati ambientali e le grandi firme”, oltre ai soliti millantatori di credito, che continuano a manifestare con accanimento infarcito di falsità a cadenza quasi giornaliera e l’ostracismo e la dichiarata e annunciata nei tour mediatici posizione negativa, che il soprintendente Mibact, eserciterà negli ambiti di sua competenza. Resta ferma la determinazione dei lavoratori – aggiunge la RSU -, per nulla impauriti o in posizione arretrante, anzi maggiormente motivati a reagire sui temi del diritto e del rispetto delle regole e nel produrre ulteriori sforzi attraverso la loro mobilitazione con azioni civili ma incisive, per superare gli ostacoli che verranno ancora posti e raggiungere l’obiettivo a lungo inseguito e ormai vicino alla sua concretizzazione , facendo ricorso nella rivendicazione dell’applicazione di tutti gli impegni già incassati, dai livelli nazionali e di governo, sino a quelli regionali e in ambito locale».

Nel mese di marzo, sono proseguite le interlocuzioni con i vari enti, con incontri agli assessorati regionali dell’Ambiente, dell’Industria, del Lavoro e con l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu e la Direttrice dell’ente Elisabetta Neroni, oltre che con l’Amministrazione provinciale, il coordinatore del Piano Sulcis, il Geoparco.

La RSU inoltre si è resa disponibile ad accompagnare alcuni visitatori, di alto livello scientifico e professionale, che hanno espresso spontaneamente la richiesta di vedere dal “vivo”, cosa fosse realmente l’impianto e le aree pertinenti, «ricevendo una risposta completamente opposta a quanto dall’esterno viene raccontato in termini denigratori».

Il presidente dell’Eurallumina, Vincenzo Rosino, e il nuovo direttore generale, Luca Vincenzi, hanno partecipato in Russia alla riunione di tutte le aziende del gruppo Rusal, che continua a considerare Eurallumina (tra le uniche 7 raffinerie in Europa occidentale) un asset importante nelle prospettive future della divisione Allumina, infondendo ingenti risorse per il mantenimento e il suo rilancio. Anche presso lo stabilimento, si susseguono sempre più frequenti le visite di dirigenti e funzionari russi, della multinazionale proprietaria dello stabilimento di Portovesme.

«Nell’ottica delle opere propedeutiche all’avvio degli investimenti – sottolinea ancora la RSU Eurallumina -, sono state appaltate importanti opere straordinarie manutentive, mentre il trattamento acque reflue dall’interno dello stabilimento e dalla barriera idraulica sul sito di stoccaggio, ha quasi raggiunto il massimo della portata metrocubo-ora e le analisi stanno continuando a fornire ottimi risultati. La media ingressi giornalieri dei lavoratori diretti, nel 2016 è stata di 103 unità, e sta aumentando (il 35 % del totale complessivo dei diretti) nell’anno in corso, così come la presenza degli appalti, stimati in 30/40 media giornaliera e con la reintroduzione anche per le manutenzioni dell’impianto a ciclo continuo TARI, dei tecnici reperibili nei giorni festivi. Pur non essendo, purtroppo, ancora programmata nessuna selezione, o percorsi di tirocinio, per le previste nuove assunzioni – ciò avverrà solo a conclusione del percorso autorizzativo e all’avvio degli investimenti – continuano a pervenire in numero sempre crescente curricula e candidature di ingegneri, tecnici e giovani locali – conclude la RSU Eurallumina – il che conferma l’interesse e la speranza per la ripresa piena delle produzioni.»

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Venerdì 7 aprile, a partire dalle 15.30, la sala conferenze della Grande Miniera di Serbariu ospiterà il convegno “Industria – Paesaggio – Ambiente PAESAGGI INDUSTRIALI VISSUTI!”, organizzato dalla RSU (Rappresentanza Sindacale Unitaria) dell’Eurallumina.

E’ prevista la partecipazione di numerosi relatori.

• Prof. Pasquale Mistretta, già magnifico rettore dell’Università di Cagliari. Argomento: contraddizioni di paesaggi.

• Prof. Paolo Amat, docente di chimica industriale. Argomento: il processo Bayer per l’estrazione dell’allumina dalla bauxite.

Dott. Franco Meloni, medico, già direttore dell’Az. Osp. G. Brotzu. Argomento: la salute ed il lavoro.

Ing. Enrico Manca, dirigente industriale di importanti aziende nazionali, direttore di società di ingegneria e progettazione. Argomento: l’industria non va demonizzata, va fatta bene.

Prof. Battista Grosso, docente universitario di progettazione e gestione degli interventi di ingegneria ambientale. Argomento: la sostenibilità ambientale del settore allumina nell’Europa Occidentale.

Prof. Antonio Viola, docente universitario di principi di ingegneria chimica e industriale. Argomento: la trasformazione del fango rosso, da rifiuto industriale a risorsa. Un esempio di economia circolare.

Ing. Salvatore Cherchi, già sindaco di Carbonia, città insignita nel 2011 del premio del Consiglio Europeo per il paesaggio. Argomento: paesaggi industriali – paesaggi post industriali.

Dott. Cristiano Erriu, assessore Enti locali e Urbanistica della Regione Autonoma della Sardegna. Argomento: linee guida per i paesaggi industriali.

«Sono invitati – si legge nella nota di presentazione della RSU Eurallumina – tutti coloro che hanno l’interesse di approfondire e conoscere da qualificati ed autorevoli relatori, senza barriere ideologiche e strumentali, temi di grande rilevanza sociale, economica e produttiva; sono invitati tutti coloro che non hanno dichiaratamente espresso, con le proprie azioni, contrarietà al progetto di ripresa produttiva di Eurallumina. La convenzione Europea del paesaggio assume un ruolo chiave nella pianificazione e nelle politiche territoriali.»

«Le popolazioni sono riconosciute come elemento di reale determinazione del paesaggio attraverso le percezioni che di esso hanno. Un paesaggio non più inteso come insieme di bellezze naturali, ma come territorio determinato dalla combinazione di fattori naturali antropici, da gestire e tutelare, riqualificare e valorizzare, promuovere e mettere a sistema in un rapporto equilibrato tra necessità di tutela e sviluppo economico.»

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Mercoledì 29 marzo, a Nughedu Santa Vittoria, piccolo Comune di circa 500 abitanti del Barigadu in provincia di Oristano, arriva il primo gruppo di turisti tedeschi, che avrà l’opportunità di provare il nuovo sistema di accoglienza diffusa lanciato la scorsa estate da Nughedu Welcome, il brand sostenuto dall’Amministrazione comunale.

Si tratta di un tour operator specializzato in pacchetti turistici, con meta l’Italia, interessato a proporre una vacanza all’insegna del buon cibo. E nel catalogo diffuso in Germania c’è appunto l’offerta di Nughedu Welcome.

Altri arrivi a Nughedu Santa Vittoria sono previsti ad aprile, maggio, settembre e ottobre. I turisti visiteranno il piccolo centro, e il territorio, e saranno ospiti a pranzo di una famiglia del paese, rispettando le regole del social eating, la proposta di ristorazione che prevede l’accoglienza in casa, secondo i valori della condivisione. 

«L’obiettivo è posizionare Nughedu come punto di riferimento delle zone interne della Sardegna nella sperimentazione di un modello turistico cosiddetto “morbido”, ovvero lento, esperienziale ed elastico, capace di adattarsi alla domanda in base alla stagionalità e ai tempi delle piccole produzioni locali», spiega Tomaso Ledda, project manager di Nabui, la società che ha sviluppato il progetto.  

Il paese quindi come meta a livello internazionale di un’esperienza autentica, in cui si potrà mangiare a casa delle famiglie nughedesi, passeggiare insieme ai pastori sugli antichi sentieri e conoscere le leggende che hanno portato alla fondazione di Nughedu grazie alle testimonianze archeologiche.

I nughedesi che partecipano al progetto, custodi della tradizione locale, riuniti nell’Associazione Nughedu Welcome, rispondono così al fenomeno dello spopolamento, il problema più grave che attanaglia i piccoli centri della Sardegna.

«Lo spopolamento si combatte con le opportunità economiche – spiega il sindaco Francesco Mura – la sfida è restare nel proprio territorio e fare il meglio con le risorse a disposizione».

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Quarto appuntamento con il ciclo di seminari dedicati ai finanziamenti diretti dell’Unione Europea organizzati da Europe Direct Regione Sardegna. Il 30 marzo, alle ore 9.30, presso la Sala Eventi Secondo Piano della MEM – Mediateca del Mediterraneo, a Cagliari, si parlerà del Programma LIFE 2014-2020 Azione per l’ambiente e per il clima. L’incontro è ad accesso libero e gratuito.
LIFE ha un ruolo significativo nell’attuazione dei principali interventi legislativi dell’Unione europea in campo ambientale, quali le direttive “habitat” e “uccelli” e la direttiva quadro in materia di acque.

Il Programma Life verrà presentato dalla dott.ssa Irene Liverani di EU Core Consulting. A seguire la dott.ssa Natascia Soro presenterà le opportunità che lo Sportello Ricerca Europea di Sardegna Ricerche offre per chi intende partecipare ai bandi LIFE. Per la Parola al campione sentiremo la testimonianza vincente di Fabrizio Atzori, Direttore dell’Area Marina Protetta di Capo Carbonara, Ente Gestore Comune di Villasimius.

I lavori saranno introdotti e coordinati dallo Sportello Europe Direct Regione Sardegna.

 Obiettivo degli incontri è aumentare la consapevolezza delle imprese e delle PA sarde rispetto ai finanziamenti diretti dell’UE. Le imprese sarde partecipano troppo poco a questi bandi e di conseguenze ne vincono ancora meno. Europe Direct Regione Sardegna intende invertire questa tendenza attraverso tre step:

1) Ciclo di seminari We are the Champions! per garantire ai partecipanti le conoscenze base sui bandi europei.

2) Laboratorio Officina Europea che partirà a settembre 2017 dove faremo una formazione di secondo livello con approfondimenti sulle competenze chiave relativamente ai finanziamenti europei (tipologia di fondi; leggere un bando; budget; partenariato, lobbying…)

3) Info Day con esperti della Commissione Europea organizzati di volta in volta sui principali programmi di finanziamento europei. Le giornate di lavoro si terranno in Sardegna per la primavera 2018.

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Il Dicaar (dipartimento ingegneria civile, ambientale e architettura) dell’Università di Cagliari collabora con la Regione Sardegna (capofila) nel Progetto strategico Girepam (Gestione integrata delle reti ecologiche attraverso parchi e aree marine). I ricercatori guidati da Corrado Zoppi mettono a disposizione esperienze accademiche, conoscenza dei territori, supporto tecnico e scientifico. Di fatto, la sinergia con l’amministrazione regionale si rivela ottima occasione per la formazione avanzata e la collaborazione in ambito nazionale e internazionale.

Il progetto Girepam è finanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale nell’ambito del Programma Interreg Italia-Francia Marittimo 2014-2020. Con durata triennale, ai lavori partecipano il Servizio tutela della natura e politiche forestali dell’assessorato regionale della Difesa dell’ambiente e altri quindici partner provenienti dalle cinque regioni del Programma (Sardegna, Corsica, Toscana, Liguria, Provence-Alpes-Côte d’Azur). Nell’ambito delle attività di progetto, il Dicaar supporta il partner capofila per la definizione di un modello di pianificazione integrata per le aree sottoposte a diversi istituti di tutela ambientale (parchi naturali, aree marine protette, siti della rete Natura 2000).

Il professor Zoppi – docente di Tecnica e pianificazione urbanistica e presidente della facoltà di Ingegneria dell’ateneo cagliaritano – è il responsabile scientifico per le attività di progetto e coordinatore dei ricercatori. Il gruppo di ricerca partecipa al kick-off meeting e al primo Comitato di pilotaggio, che si tengono il 29 e 30 marzo nel parco naturale di Port-Cros e Porquerolles (Provence-Alpes-Côted’Azur).

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Prosegue la stagione di prosa e danza a Carbonia, organizzata dal CeDAC/Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna con il patrocinio e il sostegno del MiBACT/Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, della Regione Sardegna e del Comune di Carbonia, con il contributo della Fondazione di Sardegna e con l’importante supporto di Sardinia Ferries, che ospita sulle sue navi artisti e compagnie in viaggio da e per l’Isola.

Martedì 4 aprile, il Teatro centrale di Carbonia, dalle 20.45, ospita “I vicini” di Fausto Paravidino – Teatro Stabile di Bolzano, con Iris Fusetti, Davide Lorino, Barbara Moselli, Fausto Paravidino e Sara Putignano.

Dopo Goldoni, D’Annunzio, Pirandello, Eduardo, Pasolini, Dario Fo e Spiro Scimone, Fausto Paravidino è l’ottavo autore italiano ad essere rappresentato alla Comédie Française, per la quale nella stagione 2010 ha curato la regia del suo testo “La malattia della famiglia M”, messo in scena al Théâtre du Vieux-Colombier di Parigi con attori francesi. I suoi testi sono molto rappresentati in Europa.

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La comunità di Domusnovas non ci sta e decide di dire basta a ogni tipo di violenza, da quella che nelle scorse settimane è stata indirizzata nei confronti del sindaco e di altri cittadini con atti intimidatori, a quella nelle scuole o contro le donne.

Per sensibilizzare la comunità un gruppo di cittadini consapevoli, formato da Fabiola Barranca, Mariano Fais, Debora Fanni, Davide Aru e Anna Mameli, ha pensato ad un evento che nascesse dal basso e che coinvolgesse l’intera comunità e in particolare i giovani, per tale ragione essi si sono rivolti all’associazione APS Progetto Giovani che, con l’adesione del Comune, chiama a raccolta tutti i cittadini per un flash mob che si svolgerà in piazza Matteotti, domenica 2 aprile, in concomitanza con la Giornata mondiale della consapevolezza dell’Autismo.

«Questa scelta sottolinea che il nostro messaggio è contro ogni forma di violenza, che sia di tipo fisico, verbale o psicologico – spiega Alessio Siciliano, presidente dell’associazione organizzatrice dell’evento – nell’ultimo periodo nel nostro territorio si sono manifestati molti episodi con una preoccupante frequenza, non ultimo il triste femminicidio a Iglesias al quale poi si son susseguiti atti intimidatori contro il nostro sindaco e altri cittadini.»

«Chiudere gli occhi è come essere complici – sottolinea Siciliano – l’obiettivo del flash mob è rendere protagonista ognuno di noi nella lotta contro ogni sopruso e ogni discriminazione, coinvolgendo soprattutto i giovani che troppo spesso si rendono protagonisti di vicende violente, sia come vittime che come carnefici.»

Anche il Comune è in campo nell’evento ed il sindaco Massimo Ventura ha coinvolto tutta la Giunta che scenderà in piazza insieme ai cittadini: «Tutte le iniziative che servono a sensibilizzare il contrasto a ogni tipo di violenza vanno appoggiate e sostenute» commenta il primo cittadino, vittima nelle scorse settimane, e a pochi mesi dal suo insediamento, di un grave atto intimidatorio. «Una comunità intera non può essere ostaggio di un gesto vigliacco, noi resteremo al nostro posto e andremo avanti con il nostro lavoro», chiarisce Ventura invitando tutta la comunità a partecipare e coinvolgere soprattutto i più giovani.

L’A.P.S. Progetto Giovani che organizza la manifestazione, è un’associazione di promozione sociale operante a livello locale nel campo delle politiche giovanili, la quale si pone come obiettivo la cura a livello sociale, culturale, professionale e ludico dei giovani domusnovesi aventi un’età compresa tra i 15 ed i 35 anni.

A tale scopo, l’associazione si propone come un centro permanente di vita associativa a carattere volontario, apolitico, apartitico, asindacale, aconfessionale e senza scopo di lucro, finalizzato al coinvolgimento dell’intera popolazione giovanile del paese per operare solidalmente verso un miglioramento della condizione sociale, finanziaria e culturale dei giovani, associati e non, e delle persone vicine ad essi.

Per il raggiungimento degli obiettivi prefissati, l’associazione, prevede di organizzare eventi e manifestazioni culturali, sportive e musicali; corsi d’informazione e formazione sociale, culturale e professionale; attività utili al miglioramento della condizione del paese e dei suoi cittadini svantaggiati e non; attività di consultazione, sensibilizzazione e informazione verso l’amministrazione locale e tutti gli enti o i privati che operano o sono interessati ai temi relativi alla condizione giovanile.

Tali obiettivi, per quanto ambiziosi siano, sono assolutamente raggiungibili con l’aiuto e la collaborazione di tutti i cittadini di Domusnovas.

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E’ di qualche giorno fa la notizia di un accordo sindacale tra la Lamborghini, uno dei marchi automobilistici più noti al mondo, e i sindacati. Tra i vari punti previsti dall’accordo quello più importante è la previsione dell’azienda di aprire un nuovo stabilimento di verniciatura in Italia che a pieno regime occuperà 200 persone. Questo comunica la Lamborghini: «Lo scenario di un nuovo stabilimento si inserisce nel piano di investimenti connessi alla produzione del SUV Lamborghini, in arrivo nel 2018. Per il terzo modello della gamma sono già in fase di completamento il nuovo stabilimento produttivo, la finizione, il centro logistico, i nuovi uffici e la pista di collaudo, per un totale di 70.000 mq. coperti. Si profila, quindi, l’ipotesi di una integrazione verticale del processo produttivo, grazie alla realizzazione dello stabilimento dedicato alla verniciatura. Lo scenario condiviso tra Azienda e Sindacato avrebbe un impatto favorevole anche in termini occupazionali:circa 200 le ulteriori assunzioni previste

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://www.diariolavoro.it/lavoro_lamborghini2017.html .

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E’ riesplosa stamane, davanti alla sede di Cortoghiana, la protesta dei lavoratori AIAS, con l’inizio di un nuovo sciopero della fame, dopo quello attuato due settimane fa davanti alla sede centrale di viale Poetto, a Cagliari, tesa a rivendicare il pagamento delle nove mensilità arretrate ed il rispetto dei loro diritti.

A fine mattinata ci siamo recati sul luogo della protesta, dove abbiamo realizzato un’intervista con Mauro Puddu, uno dei lavoratori in sciopero della fame, già protagonista dello sciopero della fame di Cagliari con il collega Antonello Repetto.