28 November, 2024
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Sono stati presentati giovedì pomeriggio, presso l’Auditorium della Città Studi di Biella, i Giochi Nazionali Estivi Special Olympics Italia che si disputeranno a Biella dal 3 al 9 luglio 2017. Saranno il più importante evento del 2017 per atleti con disabilità intellettiva. Si svolgeranno gare di nuoto, bocce, volley, flag rugby, bowling, equitazione, nuoto acque aperte, vela sperimentale nei principali impianti sportivi della città. Saranno presenti i giudici, gli arbitri ed i cronometristi delle Federazioni e degli Enti di Promozione per le diverse discipline sportive interessate.

I numeri: 1.500 atleti, 250 dirigenti, 1.000 volontari, 1.200 familiari, 7 stati stranieri (Germania, Austria, Finlandia, Cipro, Canada, Portogallo e Repubblica di San Marino), 4.500 persone coinvolte.

Al lancio evento ha partecipato un pubblico numeroso che ha accolto con un caloroso applauso la sfilata degli atleti dell’Asad Biella e i due testimonial Rubina Morovich e Andrea Ferraro. Seduti in sala amministratori, rappresentanti delle istituzioni civili, militari e religiose.

Ad aprire i saluti il prefetto Annunziata Gallo: «A Biella è già iniziata la festa».

Il vescovo di Biella, S.E. Mons. Gabriele Mana ha sottolineato il valore dell’inclusione: «Abbiamo bisogno di una comunità che ci guarisca da tutto. Camminiamo come individui e non come persone. Vedo questi giochi come un invito a tutti ad andare a scuola per salvarci dal cinismo e per coltivare reciprocità e fratellanza. Ho già vissuto a Biella nel 2012 giornate indimenticabili».

L’assessore allo Sport del comune di Biella Sergio Leone: «Siamo onorati di avere di nuovo ospiti più di 3mila persone che cambieranno il volto della nostra città. Abbiamo un’impiantistica sportiva di prim’ordine che farà svolgere al meglio tutte le disciplina. In fondo una città a misura di atleti special è una città migliore».

L’assessore regionale allo Sport Giovanni Maria Ferraris: «I Giochi nazionali estivi di Biella sono la conferma di quanto ampio sia il panorama dell’offerta sportiva nel nostro Piemonte, permettendoci di vivere con piena consapevolezza e grande passione queste competizioni tra giovani davvero speciali. È bello vivere con voi la grandezza della vita attraverso lo sport. Grazie a chi si è prodigato in modo volontaristico».

Molto toccante la testimonianza di Nadia Giordano, mamma dell’atleta Rubina Morivich: «Grazie a Special Olympics abbiamo scoperto un nuovo mondo. Rubina ha imparato a farsi la valigia da sola e ad essere autonoma».

Charlie Cremonte, direttore regionale Special Olympics Team Piemonte: «I nostri giochi non sono solo il frutto del comitato organizzatore. Chi ce lo ha fatto fare? 1.500 atleti. In quanti siamo? Tantissime realtà ci affiancano, il territorio c’è. Con Special Olympics vogliamo attivare un cambiamento culturale concreto».

Susanna Rovere, direttore provinciale e vice presidente Col Biella ha evidenziato il valore e il numero dei volontari: «Numeri impressionanti, parliamo di 1.000 volontari per 1.500 atleti. E poi ci sono le scuole. Abbiamo incontrato 4.500 atleti sul territorio e circa 500 studenti della scuola materna primo ciclo e delle superiori saranno protagonisti delle dimostrazioni dei progetti YAP e MATP».

I Giochi Nazionali Estivi Special Olympics Italia hanno ottenuto il patrocinio del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, del ministero della Salute, del ministero degli Affari Esteri, del ministero della Difesa e delle Federazioni FIBA, FGI, FIN, FIDAL, FISB, FIG, FIPAV, FITET, FIC.

L’evento apripista dei Giochi sarà il “Torch Run”: nei 15 giorni precedenti l’evento, un gruppo di tedofori porterà la torcia olimpica in 80 comuni grandi e piccoli del Piemonte in modo particolare nei comuni del Biellese e del Vercellese. Paolo Vialardi, responsabile del Torch Run: «Ogni sera arriveremo dove c’è una corsa podistica, chiunque potrà fare un pezzettino di corsa con la torcia verso Biella».

La cerimonia di apertura si terrà martedì 4 luglio 2017 alle ore 20,30, presso lo Stadio “La Marmora-Pozzo” in viale Macallè a Biella. Tutte le sere saranno organizzati eventi ma l’invito rivolto a tutti è quello di partecipare e andare a vedere le gare e sostenere l’evento acquistando le magliette e i braccialetti ufficiali.

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Nuovo prestigioso riconoscimento per la ditta “Sa Craberia – latte di Capra fresco” una piccola azienda artigiana agro-pastorale situata a Carbonia in località Medau Brau che alleva capre murciane. Dopo aver ricevuto il 1° posto con il “Miglior Yogurt Naturale di Capra d’Italia” il 29 ottobre 2016, il titolare Antonangelo Brau con il suo staff “a livello familiare”, ha continuato a perseguire il  progetto di far conoscere “un prodotto caprino Sardo di qualità” e con tenacia e tanta voglia di far assaporare i sapori e tradizioni della Sardegna, si è iscritto alla manifestazione ITALIAN CHEESE AWARDS 2017.  Giovedì 16 marzo è entrato in Nomination con lo “Stracchino di capra” traprimi 10 formaggi d’Italia “Categoria Formaggio Freschissimo”

«E’ un risultato per noi importantissimo e di speranza per tutte le piccole realtà Sarde agro-pastorali che quotidianamente affrontano tanti sacrifici e difficoltà, soprattutto chi come noi opera nel Territorio del Sulcis Iglesiente – dice con evidente emozione Antonangelo Brau -. Aspettiamo fiduciosi e con molta umiltà il verdetto del 24 aprile, data in cui saranno selezionati i 3 formaggi per categoria che accederanno alla finale in programma il 21 ottobre a Bergamo.»

La manifestazione è inserita all’interno della settima edizione di “Formaggio In Villa ’17 – Rassegna nazionale dei migliori formaggi”, in programma dal 22 al 25 aprile a Villa Farsetti, Via Roma 1, Santa Maria di Sala, a Venezia.

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Sono stati numerosi i partecipanti al primo appuntamento del ciclo di racconti “Esperienze di viaggio”, organizzato dall’Associazione Culturale Events Planning, svoltosi ieri a Cagliari, presso l’auditorium di via Principe Amedeo. La presidente dell’associazione, Antonella Fiori, dopo i dovuti saluti e i ringraziamenti ai partecipanti ha raccontato, con l’ausilio di slide e fotografie, la sua esperienza di viaggio a Fukuoka, prefettura di Kyushu sita a sud del Giappone. Tramite le fotografie ha reso vivo l’interesse dei partecipanti verso le abitudini, i luoghi di preghiera e i loro significati, le tradizioni, gli abiti e le abitazioni tipiche giapponesi.

Per quale motivo è partita a Fukuoka?

«Sono appassionata del Giappone e della loro lingua. Il mio viaggio, durato due mesi, è stato a scopo lavorativo ma soprattutto di arricchimento culturale – racconta Antonella – ho conosciuto personalmente la gentilezza e la disponibilità del popolo giapponese.»

Quali altri progetti ha l’Associazione Culturale Events Planning?

«Nel corso dell’anno si attiveranno corsi di lingua e lettura giapponese, corsi di informatica per adulti, laboratori di kamishibai, un ciclo di storie d’oriente e corsi di lingua inglese per i bambini.»

Il prossimo appuntamento?

«Continuando con i racconti di viaggio, il prossimo l’appuntamento sarà giovedì 4 maggio nel quale il fotografo freelance Lorenzo Uccheddu racconterà la sua esperienza attraverso le slide ma soprattutto allestiremo una sua mostra fotografica. La sede della conferenza sarà presto nota attraverso il nostro blog (eventsplanningblog.wordpress.com) e la pagina Facebook (Associazione Events Planning di Cagliari).»

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In occasione delle celebrazioni per il 60° anniversario della firma dei Trattati di Roma una delegazione del Parlamento europeo guidata dal Presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, e composta dai Vice Presidenti e dai Presidenti dei gruppi politici è stata ricevuta oggi al Quirinale dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Questo il discorso pronunciato dall’on. Tajani in presenza del Capo dello Stato. 

Signor Presidente,

La ringrazio per aver accettato di incontrare i rappresentati dei popoli europei alla vigilia delle celebrazioni per i sessant’anni della firma dei Trattati di Roma. 

I cittadini sono i veri protagonisti della grande avventura della democrazia europea. La forza e la legittimazione delle nostre azioni derivano dalla loro partecipazione.

Per questo mi preoccupa molto il senso di disaffezione che cresce in una parte rilevante dell’opinione pubblica. Se vogliamo rilanciare la nostra Unione è necessario, prima di tutto, riavvicinare le istituzioni ai nostri cittadini. 

E’ il principale impegno del mio mandato. Il Parlamento europeo e i parlamenti nazionali devono essere in prima linea su questo fronte.

Con questo spirito, con i Presidenti dei gruppi politici del Parlamento europeo e i suoi Vice Presidenti, abbiamo voluto celebrare questo anniversario a Norcia. E’ un modo per testimoniare che l’Europa non dimentica, che è capace di essere vicina, di dare solidarietà concreta.

Tre giorni fa ognuno dei 751 parlamentari europei ha ceduto simbolicamente, per un giorno, il suo posto a un cittadino. Studenti, lavoratori, artigiani, ricercatori, liberi professionisti, imprenditori, artisti, hanno discusso insieme sul futuro della nostra unione.

Le istituzioni europee non possono restare rinchiuse in castelli col ponte levatoio alzato. Noi parlamentari, per primi, insieme a chiunque altro eserciti un ruolo di responsabilità, abbiamo l’obbligo di aprire le porte, uscire, ascoltare, discutere. Capire. Mettere i problemi, la dignità delle persone al centro.

Signor Presidente, ho molto apprezzato la lungimiranza dei suoi richiami alla necessità di un vero rilancio del progetto europeo. Lei ha ragione quando afferma che, fatti gli europei, bisogna fare l’Europa.

E’ vero, i nostri cittadini si sentono europei, ma vogliono un’Europa diversa, meno distante e autoreferenziale. Capace di rispondere alle loro preoccupazioni: la disoccupazione dei giovani, il terrorismo, l’immigrazione, la difesa dei diritti e della pace nel mondo.

Se non sapremo colmare il vuoto lasciato da questa Europa incompiuta, ancora a metà del guado, saranno altri a occuparlo.

Magari propendo soluzioni di ripiegamento nazionale, meno solidali, tornando all’orgoglio dell’ognuno per sé.

Sarebbe un grave errore, come ci insegna il nostro passato non così remoto. Queste false risposte politiche – isolazionismo e protezionismo – sono simili a quelle già sperimentate sia sul finire della prima globalizzazione, all’inizio del XX secolo, che nel periodo tra le due guerre.

Rinacquero i dazi, gli ostacoli alla libertà di movimento. Fu, anche allora, la risposta alla paura, all’angoscia di chi temeva di perdere il posto di lavoro a causa dei nuovi arrivati.

Purtroppo, sappiamo tutti come andò a finire.

Ma sarebbe un errore altrettanto grave non capire queste paure, il disorientamento provocato da una globalizzazione che ha lasciato indietro troppe persone.

In un mondo che cambia rapidamente, con le tecnologie, il commercio che fanno cadere confini e barriere, è semplicemente illusorio pensare di potersi rinchiudere in se stessi. Lasciare il resto del mondo fuori dalla porta.

Solo uniti possiamo davvero affrontare le sfide globali, rassicurare chi ha paura, dissolvere le angosce di chi non riesce a immaginare un futuro migliore per se e per i propri figli. 

A febbraio, il Parlamento europeo ha aperto questo grande dibattito sul nostro futuro. I tre Rapporti che abbiamo approvato indicano l’esigenza di mutamenti profondi, non di facciata.

Domani, 27 capi di Stato e di Governo, con i vertici delle istituzioni europei, firmeranno una Dichiarazione solenne che riflette la necessità di questi mutamenti.

Non è un’occasione retorica, ma un vero impegno politico davanti ai nostri cittadini per costruire un’Unione più forte, efficace, giusta e solidale.

L’Europa è una storia di successo quando sa incarnare un sogno di progresso, prosperità, libertà e pace.

Signor presidente, come Lei, sono convinto che gli europei non abbiano perso la voglia di sognare. Sta a noi, oggi, cambiare questa Europa, dandole gli strumenti per garantire un futuro migliore ai nostri giovani.

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Buone notizie per la casa dell’ex mutilato di Sant’Antioco, locale acquistato e appena ristrutturato dal Comune, situato nella centralissima piazza Repubblica, che pare destinato ad ospitare il nuovo infopoint turistico ufficiale della città. Tra i punti discussi nell’ultima riunione del Consiglio comunale svoltasi il 9 marzo scorso inerente l’approvazione del Bilancio di previsione, infatti, c’era la consueta approvazione del piano delle alienazioni e delle valorizzazioni immobiliari, documento nel quale potrà essere inserito anche l’edificio di via Roma.

La posizione centrale della struttura, infatti, può garantire un’ottima fruibilità per i turisti oltre che facilità di accesso per gli addetti ai lavori. Sull’argomento sono vigili le opposizioni.

«Si spera che la prossima Amministrazione possa trovarlo pronto, in modo da poterlo sottoporre rapidamente a bando pubblico – ha affermato nel suo intervento il consigliere d’opposizione Salvatore Massa -, per garantire la gestione da parte di personale competente e qualificato nel settore del turismo oltre che con certificazione della conoscenza delle lingue.»

Nel corso del dibattito, le opposizioni hanno anche auspicato che l’approvazione del piano alienazioni e valorizzazioni possa servire finalmente a regolamentare l’affidamento delle proprietà comunali, garantendo la regolarità a tutto ciò che verrà messo a bando in futuro.

Tito Siddi

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Nuovo appuntamento nell’ambito del ciclo Carbonia Studia 2017, programma di conferenze dedicate all’antropologia, all’archeologia e alla storia, organizzato da diversi anni dal comune di Carbonia.

Giovedì 30 marzo, alle ore 18.00, presso la Biblioteca Comunale (piano terra), all’interno del Parco Villa Sulcis (ingresso da viale Arsia), l’archeologa Emanuela Solinas presenterà “Territori sommersi e paesaggi costieri. Scoperte di archeologia subacquea”.

Le differenze fra il territorio emerso e quello sommerso sono numerose. L’incontro cercherà di capire con quale approccio si indaga sugli antichi approdi e sugli insediamenti costieri. Le ricerche e le scoperte subacquee, effettuate anche nel Sulcis (Capo Malfatano, Nora, Sant’Antioco), restituiscono dati fondamentali sulla reale conformazione storica delle coste e rappresentano validi strumenti di conoscenza dei cambiamenti climatici in atto.

 

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Domenica 26 marzo, ore 17.30, al Teatro delle Saline – piazza Billy Sechi, Cagliari – per la rassegna “Famiglie a Teatro 2017“, verrà messo in scena lo spettacolo “Biancarentola e Cappuccino”, della compagnia Botte e cilindro.

Nel bosco delle fiabe c’è sempre un gran via vai, specie la domenica sera. Se poi a raccontar le storie è un arzillo nonnetto, che non ricorda bene le cose e si confonde facilmente, allora il bosco diventa super trafficato. Che succederebbe, ad esempio, se il Lupo di Cappuccetto Rosso, sbagliando sentiero, finisse a casa della strega di Hansel e Gretel? E se Biancaneve, smarrita tra gli alberi, trovasse rifugio, non dai sette nani, ma dai tre porcellini? E se nel cestino di Cappuccetto Rosso non ci fosse la torta per la nonna, ma la mela avvelenata destinata a Biancaneve? E se lo specchio magico, stufo dei continui interrogativi della regina Grimilde, decidesse di lanciarle un incantesimo per farla stare zitta?

La compagnia Botte e cilindro  presenta “Biancarentola e Cappuccino”. Lo spettacolo è interpretato da Daniela Cossiga, Antonella Masala e Luca Dettori, che è anche l’autore della commedia, scritta partendo da un idea originale di Sante Maurizi. La regia della messa in scena è a cura dei tre interpreti. Stefano Cossu presta la voce allo Specchio Magico. Le scene sono state realizzate da Michele Grandi e Claudia Spina. Le luci sono di Paolo Palitta, i costumi di Daniela Cossiga e Claudia Spina. Musiche originali di Mario Chessa. Illustrazione in locandina di Giusi Casada.

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L’ufficio postale di Carbonia Centro, in piazza Rinascita, è stato premiato a Roma, nel corso dell’annuale meeting organizzato dall’Area Centro (Sardegna, Lazio e Abruzzo) di Poste Italiane nella sede di Confindustria. Nell’incontro sono stati premiati i migliori uffici postali tra i 1.800 delle tre regioni che hanno raggiunto risultati di eccellenza nel secondo semestre del 2016.

Focus del meeting è stata la figura dell’operatore di sportello, ovvero il ruolo che rappresenta il vero punto di contatto quotidiano tra Poste Italiane e i cittadini, la figura professionale di riferimento per tutti i target di clientela, il volto aziendale dal quale, oltre alla professionalità, ci si aspetta un sorriso, un consiglio, un approccio relazionale incentrato sulla conoscenza reciproca e sulla fiducia. Oltre ai 480 operatori di sportello provenienti dalle tre regioni, di cui 66 dalla Sardegna, e assoluti protagonisti della giornata, al meeting hanno partecipato dirigenti nazionali, 17 direttori provinciali e altre figure professionali di staff.

In particolare, nella categoria degli uffici postali caratterizzati da un alto traffico di clientela delle tre regioni, quello di Carbonia ha ottenuto un primo posto per i risultati complessivi raggiunti.

A ritirare il premio, in rappresentanza dell’ufficio postale, è stato l’operatore di sportello Angelo Rosas.

Al termine della manifestazione, la responsabile dell’Area Centro, Tiziana Morandi, ha sottolineato le sfide e le opportunità che Poste Italiane deve raccogliere: innovazione, semplificazione, accompagnare le famiglie e la Pubblica Amministrazione verso la nuova economia digitale. «Abbiamo voluto dedicare questo importante appuntamento agli operatori di sportello – ha spiegato Tiziana Morandi – che ogni giorno sono al servizio dei cittadini con dedizione e professionalità. Chi sceglie Poste Italiane, oltre alla consapevolezza di poter contare su prodotti sicuri e affidabili, su servizi sempre più innovativi e a misura del cittadino, apprezza certamente anche la cortesia, la competenza e la professionalità dei nostri colleghi sportellisti. I risultati raggiunti, non solo dalle eccellenze che in questa occasione hanno ricevuto un riconoscimento ma complessivamente da tutti uffici postali, confermano il ruolo fondamentale che l’Azienda gioca nelle scelte dei risparmiatori e delle imprese sul territorio, anche nelle realtà più piccole».

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Nuove aziende che nascono nonostante la crisi, l’impegno per la legalità e le sfide future, che passano anche per le nuove tecnologie (banda ultralarga in primis) che vedono un settore comunque in crescita, seppure in maniera diversificata. E una speranza che può arrivare dalla nuova legge urbanistica regionale. La Legacoop Sardegna lancia il settore “Produzione & servizi”, ambito che riunisce 210 cooperative, 2.721 soci, 3.131 dipendenti e ricavi per oltre 174 milioni di euro. Un appuntamento importante, come ha rimarcato Claudio Atzori, presidente regionale e da qualche settimana componente della presidenza nazionale di Legacoop, che ha ricordato «l’importanza della cooperazione anche nel periodo di crisi».

Guardando al settore dell’edilizia il presidente di Legacoop ha auspicato che possa essere una ripresa anche alla luce della legge urbanistica regionale. Per Luigi Piano, coordinatore regionale dell’area, la costituzione del nuovo settore, l’iniziativa è legata alla «volontà di costituire, soprattutto a livello regionale, massa critica adeguata a potersi cimentare in processi di modernizzazione necessari, soprattutto su progetti che riguardino nuove tecnologie, settori emergenti, internazionalizzazione e progettazione complessa». Non solo l’iniziativa si inserisce in un percorso avviato lo scorso 23 novembre a Roma si tratta di «una vera e propria opportunità di “ripartenza” per tutti i comparti interessati, sinteticamente riassumibili in costruzioni, manifatturiero/impiantistico, progettazione, logistica/servizi integrati/facility management, Consulting/R&S/ICT/formazione». Attenzione anche verso i consorzi cui devono seguire i ragionamenti e i dialoghi con i territori.

Particolarmente significativa poi l’esperienza dei lavoratori che, riuniti in cooperativa hanno rilanciato aziende in crisi. I cosiddetti workers buyout diventati esempio nazionale. Un settore che, come ha spiegato Paolo Laguardia, dirigente nazionale “può crescere ed espandersi”. «Bisogna però che il governo dica quali risorse si mettono a disposizione per incentivare sviluppare questo settore. Non è pensabile che un territorio o una sola cooperativa se la possano cavare».

Attenzione anche al mondo del credito e al sistema cooperativo. Per Mauro Pasolini, presidente di Conscoop attenzione e soluzioni devono andare sul sistema burocratico lento. L’assessore regionale degli Enti locali, Cristiano Erriu, infine, ha ricordato l’intervento che, con un investimento di 90 milioni di euro, porterà la banda ultralarga in oltre 300 comuni della Sardegna.

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Hanno ottenuto un grande successo le “Giornate della Scienza e dell’Istruzione Universitaria della Sardegna nella Repubblica Belarus” svoltesi lo scorso 2-3 marzo a Minsk, la capitale di questa repubblica ex sovietica che vanta con l’Italia un consolidato rapporto di amicizia e collaborazione.

Le giornate hanno compreso una serie di incontri istituzionali e di interesse scientifico in diversi campi, dall’aerospazio alla cultura musicale, dal turismo, all’alimentazione, alla genomica,  alla pedagogia inclusiva.

Per rappresentare il mondo dell’istruzione universitaria e scientifico sardo, una numerosa e qualificata delegazione dell’Università di Cagliari guidata dal Prorettore all’internazionalizzazione, Alessandra Carucci, con i docenti Carla Massidda (Dipartimento scienze economiche e aziendali – Presidio della Qualità di Ateneo), Massimo Vanzi (Dipartimento ingegneria elettrica ed elettronica), Pierluigi Caboni (Dipartimento scienze della vita e dell’ambiente), Ignazio Macchiarella (Dipartimento storia, beni culturali e territorio) e Donatella Rita Petretto (Dipartimento pedagogia, psicologia, filosofia – delegata del Rettore e responsabile Ufficio disabilità e Servizi per inclusione e apprendimento).

La delegazione è stata accompagnata da Marco Sechi – della Presidenza della Regione Sardegna – e da Giuseppe Carboni, console onorario della Bielorussia in Sardegna.

Nella mattinata del 2 marzo il ministero Bielorusso dell’Istruzione ha ospitato il Forum “Istruzione Universitaria in Sardegna e Belarus, stato attuale e prospettive di collaborazione”, aperto dal saluto dell’Ambasciatore d’Italia S.E. Stefano Bianchi, il forum ha visto oltre l’intervento degli esperti sardi, il contributo di una serie di esponenti rappresentativi dell’intero sistema universitario nazionale e ministeriale bielorusso. 

Nella stessa giornata del 2 marzo nel Palazzo della Repubblica di Minsk, presso la Galleria d’Arte dell’Università della cultura, si è svolta la cerimonia solenne di scambio di strumenti musicali tipici tradizionali della Bielorussia (cornamusa slava – duda) e della Sardegna (launeddas).

Per l’occasione nella galleria è stata allestita in onore degli ospiti sardi una mostra fotografica (autore Marco Lutzu) di strumenti musicali sardi. Alla cerimonia ha portato i suoi saluti il Console generale italiano Salvatore Rippa, mentre il prof. Ignazio Macchiarella (impegnato anche il giorno successivo all’Università statale bielorussa di arte e cultura) ha presentato le peculiarità delle launeddas. 

Nell’ambito della cerimonia è stato firmato un accordo di cooperazione tra l’Università Statale Bielorussa di Arte e Cultura e l’Università degli Studi di Cagliari. Infine, è stata firmata una risoluzione solenne di impegno comune volto alla valorizzazione del patrimonio artistico e culturale dei due territori che ha coinvolto l’Università di Cagliari, l’Università Statale Bielorussa di Arte e Cultura, il Centro Relazioni Internazionali del ministero dell’Istruzione della Bielorussia, la Fondazione Bielorussa di Cultura e l’Enciclopedia Bielorussa.

L’Università Statale di Arte e Cultura della Repubblica Belarus a firma del Rettore prof. Jury Bondar, al termine dell’evento. ha conferito al Console onorario bielorusso in Sardegna Giuseppe Carboni l’attestato di ringraziamento per «l’enorme personale contributo allo sviluppo dei rapporti italo-bielorussi nella sfera dell’istruzione, scienza e cultura, alla promozione del valore del dialogo interculturale, della pace e dell’amicizia, e alla divulgazione della cultura bielorussa all’estero».

Ricca di impegni e appuntamenti anche la giornata del 3 marzo con una nutrita serie di incontri bilaterali, a cominciare da quello nella prestigiosa Accademia delle Scienze della Repubblica di Belarus, dove la delegazione sarda è stata ricevuta dal Segretario generale, Aleksandr Kilchevskiy, e da altri emeriti scienziati, quindi sono seguite le visite ad alcune strutture dell’Accademia quali, il Centro scientifico per le produzioni Agroalimentari, l’Istituto di Genetica e Citologia, il Centro Sistemi di georeferenziazione e attività aerospaziali.

Il tema delle attività nel settore aerospaziale è stato anche al centro della visita al Dipartimento Tecnologie Aerospaziali dell’Università Statale Bielorussa BGU, università con la quale sono già in corso delle collaborazioni a seguito della firma di un accordo di cooperazione e la presentazione di alcuni progetti in attesa di finanziamento comunitario. 

L’alta formazione nel settore del turismo ha visto i rappresentanti sardi dialogare con due importanti realtà accademiche quali l’Istituto Superiore del Turismo dell’Università BGUFK e l’Università Statale Bielorussa di Economia BGEU, con quest’ultima università è stato firmato un accordo quadro di cooperazione. 

L’Università di Cagliari è stata, inoltre, ospite d’onore della tavola rotonda dal titolo “I problemi dell’istruzione universitaria nella sfera del commercio e del turismo”, con la partecipazione, dei rappresentanti dell’Università Statale Bielorussa di Economia, dell’Università Statale Vietnamita per il commercio estero, dell’Accademia per la Tecnologia Alimentare di Odessa (Ucraina), dell’Università Russa per la Cooperazione, dell’Università Statale Russa di Economia Plekhanov, dell’Università di Tartu (Estonia), con la presenza dei responsabili di imprese e startup del settore turistico.

L’Università Statale Bielorussa di Pedagogia è stata un’altra tappa importante della manifestazione, con l’incontro con il Rettore e l’individuazione di una serie di settori che prossimamente saranno oggetto di un apposito Accordo di collaborazione che verrà firmato nel corso di quest’anno a Cagliari. Ma in un settore quale l’istruzione inclusiva, la collaborazione è già sostanzialmente avviata. Donatella Petretto, delegata del Rettore e responsabile Ufficio disabilità e Servizi per inclusione e apprendimento di UNICA, che era già stata in Bielorussia ad ottobre scorso, infatti, ha approfondito tale collaborazione con i vertici dell’Istituto per l’istruzione inclusiva dell’Università Pedagogica Statale di Minsk e già nel prossimo mese di maggio, sarà relatrice al Festival Internazionale di Minsk di Psicologia 2017 dove toccherà i temi riguardanti i diritti delle persone con disabilità , tematica che in Bielorussia sta conoscendo un forte interesse e in cui c’è la possibilità di creare una rete di collaborazione stabile per condividere le esperienze e migliorare la formazione degli studenti.

Le “Giornate della Scienza e dell’Istruzione Universitaria della Sardegna nella Repubblica Belarus”, si sono concluse con la presentazione dell’offerta formativa generale dell’Università di Cagliari (facoltà, lauree, corsi in inglese, dottorati, master, borse per studenti stranieri, corsi estivi di italiano…) alla presenza dei rappresentanti degli uffici mobilità delle varie università bielorusse e dei rispettivi rappresentanti studenteschi.

Inoltre nell’ambito della visita istituzionale Marco Sechi, dell’Ufficio di Gabinetto del presidente della Regione Sardegna e Giuseppe Carboni, console onorario bielorusso a Cagliari sono stati ricevuti Vladimir Ulakhovich, presidente della Camera di Commercio Nazionale della Bielorussia, e hanno inoltre incontrato Evgenij Palchik, presidente della Commissione Superiore di Attestazione della Repubblica Belarus.

«Sono molto soddisfatta dagli incontri, di cui presto si vedranno i risultati pratici con i nuovi programmi di interscambio internazionale, la collaborazione tra gli atenei di Cagliari e della Bielorussia è senz’altro favorita dalle azioni messe in campo dalla Regione Autonoma della Sardegna, con progetti di cooperazione internazionale a scopo umanitario, culturale e di formazione e con l’organizzazione di diverse iniziative di scambio sia a Cagliari che a Minsk – ha detto il prorettore Alessandra Carucci -. L’università di Cagliari ha da poco presentato un progetto di “Mobilità per crediti” nell’ambito del Programma Erasmus+ con tre Università bielorusse e il sostegno del Ministero dell’Istruzione di Belarus, che, se finanziato, consentirà di supportare lo scambio di studenti, docenti e staff tra le università, dando maggiori occasioni per l’avvio di ulteriori progetti di cooperazione, nel caso della Bielorussia è inoltre determinante l’impegno del Consolato Onorario di questo paese in Sardegna.»