28 November, 2024
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«L’esperienza dei giorni scorsi (che si appresta ad essere rivissuta a breve) ha dato alla Sardegna l’ennesima dura lezione: il monopolio sulle rotte aeree è disastroso per i sardi ed è la negazione dell’idea stessa di continuità unità territoriale.»

Lo afferma il consigliere regionale dei Riformatori sardi Michele Cossa.

«Abbiamo assistito alle solite quanto inaccettabili cose che accadono ogniqualvolta c’è uno sciopero: bivacchi negli aeroporti, persone che hanno dovuto rinviare sine die interventi chirurgici o importanti appuntamenti di lavoro, studenti che hanno perso esami. Tutti problemi che chi vive in continente non ha: se non ci sono aerei c’è il treno, l’autobus o la macchina privata – aggiunge Michele Cossa -. Lo stesso deve valere anche per la Sardegna, che deve diventare zona franca degli scioperi del traffico aereo, ma a sua volta deve fare la scelta precisa di non instaurare ancora una volta situazioni di monopolio, né di Alitalia né di alcun altro vettore.»

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L’assemblea informativa mensile dei lavoratori Eurallumina si terrà lunedì 27 marzo, nella sala assemblee dello stabilimento, con inizio alle ore 10.00. Nella stessa giornata, insieme alle buste paga relative alla mensilità spettante, verrà consegnato ai lavoratori il C.U. valido come certificazione reddituale 2017. 

Visti i temi che verranno trattati, l’assemblea è riservata esclusivamente alle lavoratrici e ai lavoratori diretti Eurallumina, per le disposizioni in tema di sicurezza che prevedono che la sala venga utilizzata esclusivamente dal personale immatricolato Eurallumina e di non superare il numero stabilito dalle autorizzazioni assicurative. Il mancato rispetto di tali disposizioni, oltreché non consentire lo svolgimento in sicurezza personale e collettiva, obbligherebbe i lavoratori a spostarsi in un’altra sede esterna allo stabilimento, facendo ricorso a strutture private.

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Domenica 26 marzo, a Solarussa, presso la sala congressi dei Testimoni di Geova di viale Zerfaliu 19, si terrà l’assemblea sul tema: “Continuiamo ad amare Geova”. Nell’occasione saranno presenti i Testimoni di Geova di Carbonia, Iglesias, Sant’Antioco, Giba e Narcao.

Il tema dell’assemblea è basato sul Vangelo di Matteo 22.37. Gesù Cristo, il fondatore del cristianesimo, insegnò che dobbiamo «amare Dio con tutto il nostro cuore, tutta la nostra anima e tutta la nostra mente».

Il programma, attraverso discorsi, interviste ed esperienze metterà in risalto come possiamo dimostrare in misura più piena amore per Dio e cosa dobbiamo evitare per non farlo affievolire.

Un momento particolarmente gioioso dell’assemblea è previsto alle ore 11.35, con il discorso del battesimo. Alle ore 14.55, ci sarà il discorso conclusivo che sarà sviluppato da un rappresentante della filiale italiana dei Testimoni di Geova. E’ possibile scaricare l’intero programma dal sito jw.org .

L’assemblea inizierà alle ore 9.40 e terminerà alle ore 15.55.

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Il Fondo Ambiente Italiano della Sardegna, in coerenza con la programmazione nazionale della Fondazione, organizzerà nei giorni 25 e 26 marzo 2017 le Giornate FAI di Primavera, giunte alla  XXV Edizione, in collaborazione tra la Presidenza regionale FAI Sardegna, le Delegazioni FAI di Cagliari (con i Palazzo Viceregio, quartiere di Castello, Piazza Palazzo), Nuoro (con l’ospedale sanatoriale Cesare Zonchello) e Sassari (con il Palazzo della Provincia), e il FAI Giovani di Cagliari.

Nelle precedenti edizioni, con il fondamentale supporto della RAI e, in Sardegna, delle testate giornalistiche isolane, in primis quale Media Partner L’Unione Editoriale (con le sue testate Videolina, L’Unione Sarda, Radiolina), il FAI ha raccontato, in una maratona televisiva che rendeva l’impegno e le attività dei volontari, la bellezza e l’unicità del patrimonio culturale e architettonico della Nazione, per promuovere attivamente la partecipazione dei cittadini secondo il pluridecennale motto “Per il paesaggio, l’arte e la natura. Per sempre, per tutti”. Le Giornate FAI di Primavera sono, dunque, un appuntamento fisso che permette di accendere i riflettori su quanto del patrimonio architettonico,  ambientale, dei manufatti di pregio privati e pubblici, la Nazione possiede; in particolar modo, tale manifestazione ambisce a porre in risalto luoghi preziosi che si trovano a non essere totalmente conosciuti dalle comunità che li ospitano, non solo per incuria, ma perché, nella storia, sono stati utilizzati per scopi e finalità non concordi con la frequentazione del grande pubblico.

Il Fondo Ambiente Italiano in Sardegna aprirà alle visite luoghi che appartengono intimamente al vissuto e all’immaginario della comunità isolana. Accanto all’esperienza di visita sarà poi, in determinati siti, ampliare l’offerta attraverso convegni, manifestazioni artistiche, piccole mostre temporanee tematiche proposte grazie al contributo di istituzioni e privati sensibili al tema della fruizione dei beni culturali. Anche quest’anno, com’è naturale, saranno gli Apprendisti Ciceroni® a guidare i visitatori, coadiuvati dai volontari del FAI.

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Si accendono le polemiche dopo lo sbarco al Molo Ichnusa di Cagliari di altri 900 migranti, soccorsi in mare nei giorni scorsi durante la traversata del Mediterraneo.

Il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, in una nota, sostiene che «la Sardegna si è ormai trasformata in una meta per i migranti, con l’approdo quasi incontrollato di profughi. La nostra Isola è sempre stata ospitale, è giunto però il momento di fermare questa continua incursione senza freni. Abbiamo già fatto la nostra parte».

«Nella nostra Isola gemella la quota dei migranti è ferma allo zero – aggiunge Gianluigi Rubiu -. Nelle rotte attorno alla Spagna ci sono solo poche migliaia di profughi. Solo nel 2016 sono arrivati oltre 9mila migranti con la complicità di una Giunta regionale incapace di porre un freno alle scelte calate dall’alto dal Governo italiano. Scontati gli interrogativi perché ci chiediamo se il mercato dell’accoglienza sia ormai un diventato un business, con le cooperative che speculano sull’arrivo di migliaia di persone considerate in difficoltà.»

«Con l’arrivo dei migranti si provocano tensioni sociali insopportabili per la società sarda, già schiacciata da una crisi economica infinita – conclude Gianluigi Rubiu -. Sarebbe logico chiedere per ogni profugo che sbarca in Sardegna almeno tre posti di lavoro per i disoccupati isolani. L’esecutivo regionale sembra però accettare senza nessun problema l’arrivo di navi strapiene di persone disperate.»

 

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E’ stato costituito ieri, a Cagliari, il Centro Commerciale Naturale denominato “Is Mirrionis”, al quale partecipano e aderiscono le attività di impresa della Via Is Mirrionis e delle zone limitrofe. L’associazione è nata sotto l’impulso di un gruppo di commercianti della zona che hanno sentito la necessità di mettersi insieme con il fine di provare a riorganizzare la zona di loro competenza con iniziative e manifestazioni di varia natura, per cercare di far rivivere sia dal punto di vista commerciale che sociale una via di così alto rilievo.

«La zona di Is Mirrionis è ad alta vocazione commerciale da sempre – sottolinea Gian Luca Boi, neo presidente del CCN – ma, come è successo in altre zone della città, ha bisogno di un rilancio sotto diversi punti di vista. D’altronde la rivitalizzazione di una zona passa sicuramente per una rinascita delle attività di impresa che generano reddito e, quindi, maggior inclusione sociale e maggior sicurezza sulle strade. La nostra intenzione è quella di creare iniziative per rivitalizzare la nostra zona e per portare la gente a vivere le nostre attività e le nostre strade. Abbiamo presentato anche un progetto a valere sui bandi del comune di Cagliari, con la speranza che il progetto venga approvato. Ma non solo questo – conclude Gian Luca Boi -: vogliamo essere anche un riferimento per comunicare con il comune di Cagliari e portare direttamente, insieme alla Confesercenti, le nostre istanze e le nostre rivendicazioni nei tavoli decisionali.»

«Auspichiamo il maggior coinvolgimento possibile da parte degli operatori della zona – commenta il vice presidente Roberto Mocci – per dare maggior forza e impulso alle iniziative del Centro Commerciale Naturale. Bisogna essere tanti e motivati, ma le premesse sono buone.»

Il direttivo si sta occupando anche di creare un logo, con l’idea di farlo sviluppare dai bambini della scuola elementare Italo Stagno, proprio per creare il maggior coinvolgimento possibile del loro territorio. E’ composto da Gian Luca Boi (presidente), Roberto Mocci (vice presidente), Sergio Faedda (tesoriere), Maria Grazia Ligas (segretario), Carla Murdeu, Fabrizio Bonu, Alessandro Fiorina.

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«Siamo pienamente consapevoli dell’importanza dei contributi regionali alle società sportive, che servono a coprire i costi di trasferta per le competizioni fuori dal territorio isolano. Stiamo lavorando perché i contributi arrivino per tempo, purtroppo questo non è sempre possibile per vincoli normativi.»
Lo ha detto oggi il nuovo assessore regionale dello Sport Giuseppe Dessena, che ha rassicurato: «Entro la settimana prossima partiranno i mandati di pagamento, in accordo anche con l’assessore del Bilancio Raffaele Paci. La Regione è impegnata a sostenere il sistema sportivo sardo e la sua economia, e a sbloccare quanto prima la situazione».

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La comunità di Carloforte è tra le più interessate al servizio di Elisoccorso.

L’assessore Luigi Arru è intervenuto in audizione in commissione Sanità sul progetto del servizio regionale di Elisoccorso.

«La delibera sul servizio di elisoccorso è in assoluto una delle più complesse della Regione perché fissa nuovi standard sanitari per l’emergenza urgenza strettamente legati sia all’utilizzo di risorse umane altamente specializzate che all’impiego di mezzi e tecnologie di ultima generazione – ha detto Luigi Arru -. La delibera, è stata adottata a ridosso della manovra finanziaria dello scorso anno per alcune importanti ragioni: disponibilità immediata delle risorse per il bando di gara, rispetto della tempistica indicata dal nuovo codice degli appalti, risparmi di spesa derivanti da una programmazione pluriennale, verifiche di Anac per l’anti-corruzione e di Enav per la parte volo.»

«Va sottolineato – ha aggiunto l’assessore della Sanità – anche il grande lavoro del tavolo tecnico che, attraverso una serie di accurate simulazioni, ha consentito di arrivare ad un progetto che assicura la copertura efficace di tutto territorio regionale, senza penalizzare nessuna area dell’Isola, nel rispetto dei principali parametri: decollo degli elicotteri in 5 minuti, durata massima del volo di 20 minuti, trasferimento su ambulanza attrezzata all’arrivo. Tali parametri saranno rispettati sia in presenza di condizioni meteo sfavorevoli, perché le relazioni forniteci da Capitanerie di Porto e Marina Militare segnalano come altamente improbabile l’eventualità che l’elicottero non possa atterrare, che nelle ore notturne; anzi, grazie alla collaborazione con le Forze Armate e le forze dell’ordine, questa modalità di volo sarà in prospettiva ancora più sicura grazie alla sperimentazione dei visori notturni in uso ai piloti da caccia.»

Riferendosi al personale sanitario che farà parte degli equipaggi dell’elisoccorso, Luigi Arru ha annunciato che «si tratterà di specialisti dotati di formazione specifica per gli interventi di emergenza urgenza in volo, che potranno essere reclutati su base volontaria anche presso l strutture territoriali».

Nel dibattito hanno preso la parola diversi consiglieri regionali. Augusto Cherchi del Pds, che ha formulato la specifica richiesta di audizione dell’assessore sull’argomento, ha sollevato diverse criticità su organizzazione e personale. Giorgio Oppi dell’Udc e Alberto Randazzo di Forza Italia hanno definito l’audizione “tardiva” e priva di «adeguata documentazione di supporto». Edoardo Tocco (Forza Italia) ha sollecitato forme di collaborazione più strette con le autorità militari e l’Aeronautica di Decimomannu. Emilio Usula dei Rossomori, condividendo le tesi del collega Cherchi, ha lamentato la marginalizzazione della Sardegna centrale mentre Pierfranco Zanchetta, del Cps, si è soffermato sulle peculiarità del volo notturno nei collegamenti con le isole minori.

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La Pedagogia familiare® è la scienza che rappresenta l’intera rete di strumenti e processi volti a migliorare la qualità del primo micro-cosmo, la famiglia e i suoi componenti, mediante l’operato del Pedagogista Familiare, un tecnico dell’aiuto tra pubblico e privato ma anche un professionista con competenze specifiche nell’ambito della gestione delle dinamiche familiari e delle loro criticità.

Focus dei lavori del 1° Congresso Internazionale di Pedagogia familiare sarà la riflessione sulle caratteristiche e i bisogni delle famiglie del III millennio alla luce delle più recenti ricerche ma, anche, la presentazione di metodologie e interventi educativi propri della Pedagogia familiare volti a sostenere l’organizzazione del più importante, perché primario e fondamentale, contesto di socializzazione.

L’evento è organizzato dall’ANPEF, Associazione Nazionale dei Pedagogisti Familiari, fondata da Vincenza Palmieri, per promuovere e diffondere  la Scienza della Pedagogia familiare, tra teoria e strumenti per la tutela dei Diritti Umani, della Famiglia, dell’Infanzia e dell’Adolescenza.

Parteciperanno numerose autorità politiche nazionali ed Internazionali e prestigiosi esponenti del mondo accademico.

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«E’ di queste ora la notizia che i lavori di consegna del nuovo tratto della S.S. 195 subiranno l’ennesimo ritardo. Non solo: sembrerebbe che anche l’unica bretella, quella del CACIP, che ha consentito in questi anni di affrontare le criticità derivanti dal notevole traffico che si sviluppa nell’area della costa Sud Ovest dell’Area Metropolitana di Cagliari, non possa essere riaperta nei termini stabiliti. Infatti i lavori di ripristino, inizialmente previsti per l’11 febbraio 2017 e poi slittati al 21 aprile 2017, rischiano ora di non vedere la luce nemmeno in prossimità della stagione turistica.»

Lo denuncia Michele Cossa, consigliere regionale dei Riformatori sardi.

«Con il gruppo dei Riformatori sardi abbiamo presentato un’interrogazione urgente al presidente della Giunta regionale e all’assessore regionale ai Lavori pubblici – conclude Michele Cossa – per conoscere i motivi di questi ritardi e sapere cosa intende fare la Giunta per limitare i danni alla stagione turistica e dare certezze agli operatori e alle popolazioni, fortemente preoccupate per i disagi che si verranno a creare nel percorrere l’unica arteria stradale disponibile, cioè la vecchia S.S. 195.»