28 November, 2024
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Roberto Leardi è il nuovo presidente del Vespa Club d’Italia. Tra gli eletti nel Consiglio direttivo, per la prima volta dagli anni ’60, c’è un sardo: Giuliano Usai.

Il rinnovo degli organismi dirigenti è maturato nel corso del 68° congresso, svoltosi a Roma in sessione ordinaria e straordinaria domenica 19 marzo, con la partecipazione di oltre l’80% degli aventi diritto, ben 445 club rappresentati su 514.
L’assemblea è stata presieduta da Daniele Galvani del Vespa Club Parma coadiuvato alla segreteria da Mascia Pirolli del Vespa Club Ariccia.
L’assemblea ordinaria ha approvato la relazione del presidente, la turistica, la sportiva, la storica; i bilanci consuntivo e preventivo e la nomina dell’associazione Registro Storico Vespa quale socio onorario.
Successivamente si è aperta l’assemblea straordinaria per l’approvazione del nuovo statuto, alla presenza del notaio Germani e degli esperti incaricati dal consiglio del Vespa Club d’Italia: l’avvocato Pisani e il commercialista dottor Carestia; quest’ultimo ha illustrato le mozioni di modifica della bozza ricevute da alcuni club e spiegato quali potevano venire accolte, variando la bozza nei punti modificabili per migliorie. Lo statuto è stato approvato a maggioranza, così come il punto successivo, concernente il mandato al presidente dell’associazione a procedere alle pratiche per il riconoscimento del Vespa Club d’Italia.
Chiusa l’assemblea straordinaria, l’assemblea ha proceduto alla votazione del nuovo Consiglio che rimarrà in carica per quattro anni, che ha dato i seguenti risultati:

– Vittorio Vernazzano, voti 312
– Stefano Crociani, voti 301
– Frederik Rosso, voti 301
– Emanuele Petriglia, voti 286
– Mario Morgese, voti 285
– Enrico Martini, voti 243
– Roberto Leardi, voti 213
– Leonardo Pilati, voti 168
– Franco Benignetti, voti 152
– Giuliano Usai, voti 138
– Gianni Rigobello, voti 108
– Carlo Bozzetti, voti 107
– Luigi Frisinghelli, voti 89
– Claudio Federici, voti 66
– federico Marsilli, voti 61
– Paolo Rocelli, voti 58
– Nicola Vicino, voti 56
– Benito Signori, voti 39

Sono risultati eletti consiglieri Vittorio Vernazzano, Stefano Crociani, Frederik Rosso, Emanuele Petriglia, Mario Morgese, Enrico Martini, Roberto Leardi, Leonardo Pilati, Franco Benignetti e Giuliano Usai.

Subito dopo, l’assemblea ha proceduto alla votazione dei revisori dei conti, con candidati i signori: Jean Claude Aiazzi, Marco Benini, Roberto Cicognani, Vincenzo Emo, Pietro Giuliani, Mariano Munafò e Gianluca Zandonà.

La votazione ha dato i seguenti risultati:
– Aiazzi Jean Claude, voti 283
– Munafò Mariano, voti 202
– Emo Vincenzo, voti 180
– Giuliani Pietro, voti 141
– Zandonà Gianluca, voti 93
– Cicognani Roberto, voti 85
– Benini Marco, voti 38

I revisori dei conti eletti sono Jean Claude Aiazzi, Mariano Munafò e Vincenzo Emo.

I consiglieri e i revisori si sono riuniti e hanno nominato presidente del Vespa Club d’Italia Roberto Leardi.

 

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https://www.youtube.com/watch?v=6nUy97dCj2I

Il festival Ai Confini tra Sardegna e Jazz compie, con la XXXII edizione, l’ennesimo atto di amore nei confronti del linguaggio musicale contemporaneo e del jazz in particolare, lo fa con intatto vigore e con l’atteggiamento che da sempre ha caratterizzato questa manifestazione: “La curiosità”. Come nelle edizioni precedenti, l’associazione culturale Punta Giara, organizzatrice del festival, è partita dal passato ancora presente per cercare di leggere la contemporaneità della vita di uomini e donne, con l’ambizione di scrivere nuove pagine a valore universale che, partendo dalla nostra isola, possa delineare il futuro attraverso la lente di questa straordinaria forma d’arte.

Nell’ideare, progettare e realizzare la XXXII edizione, dopo lunghe e proficue analisi, la direzione artistica ed i soci dell’Associazione Culturale Punta Giara, partendo dallo stato dei diritti civili che Amnesty International ha pubblicato recentemente, si sono resi conto di come ci si trovi davanti ad un’emergenza umanitaria di proporzioni mondiali.

Dopo le rivoluzioni sociali degli anni ’60, il mondo sembra aver compiuto un passo indietro nei confronti di ciò che parevano diritti acquisiti dell’uomo.

Infatti, come si evidenzia, mai come in quest’ultimo periodo i diritti umani stanno attraversando grandi pericoli. Le violazioni in circa 160 cosiddetti stati democratici intaccano sistematicamente molti dei diritti inalienabili: l’infanzia tradita, le violenze di genere, crimini di guerra, sparizioni forzate, torture e deportazioni di massa ne rappresentano il quadro catastrofico. Nulla avrebbe fatto pensare ad un’involuzione tale rispetto ai diritti acquisiti grazie alle rivoluzioni sociali degli anni ’60, e tutto ciò non ha lasciato insensibili i soci dell’Associazione.

Il pensiero è corso automaticamente a quei paesi che non rientrano nel cosiddetto “Occidente Civilizzato”, invece è sotto gli occhi del mondo di come le ultime elezioni negli Stati Uniti siano state condotte in maniera “discriminatoria, misogina e xenofoba”. In realtà proprio gli Stati Uniti d’America hanno segnato una delle evoluzioni sociali più importanti del millennio da poco passato.

Sembra quasi che un colpo di spugna abbia cancellato il sudore ed il sangue versato da Malcom X, Martin Luther King e da tutti gli afro-americani sacrificati sull’altare della supremazia bianca.

E’ in questo momento che ritorna con prepotenza la necessità di analizzare un caposaldo sia delle lotte per i diritti civili che dell’evoluzione della stessa musica jazz. Il pensiero si è soffermato inevitabilmente sulla suite “We Insist! Freedom Now” composta dal geniale batterista Max Roach e completata dalle parole del poeta, cantante e scrittore afro-americano Oscar Brown Jr.

Il contributo che ha dato questo lavoro ai diritti civili è sintetizzato nel punto esclamativo all’interno del titolo stesso, non più una richiesta ma una volontà che durante gli anni ’60 è diventata sempre più pressante e doverosa. Una presa di posizione non più contrattabile né procrastinabile come testimonia la storica copertina della meravigliosa, fondamentale e rivoluzionaria suite. 

E sarà proprio lo spirito di Max Roach che caratterizzerà questa edizione. Max Roach è considerato, a pieno titolo, uno degli innovatori più importanti del suo strumento e di conseguenza della musica jazz, una pietra miliare nei confronti della quale ogni musicista ha l’obbligo di confrontarsi.

Max Roach è riuscito a trasformare la batteria da semplice strumento d’accompagnamento in una macchina creativa in grado di suggerire la via da percorrere agli strumenti che fino ad allora avevano caratterizzato la composizione jazzistica. La sua capacità di trasferire lo stile bebop alla batteria ne ha fatto il padre delle moderne percussioni facendole diventare uno strumento di espressione personale.

La sua capacità tecnica, apprezzata da musicisti del calibro di Charlie Parker, Miles Davis, Eric Dolphy e Sonny Rollins fra i tanti, è andata ad unirsi alla consapevolezza politica legata sempre più alla pressante disuguaglianza sociale che purtroppo allora come oggi caratterizza l’organizzazione umana.

La XXXII edizione sarà connotata oltre che dalle percussioni e la loro evoluzione, anche da una fortissima presenza femminile.

La disuguaglianza passa anche attraverso la discriminazione sessuale e gli abusi fisici e mentali che le donne subiscono a causa di un’inesistente superiorità maschile. E’ intenzione degli organizzatori indagare l’estrema potenza creativa delle donne unita anche alla dimensione creatrice e guardare attraverso gli occhi di una figura che unisce dentro di sé infinite esistenze capaci di avvolgere e proteggere l’universo. Non solo creazione di vita ma anche creatrici di visioni artistiche, culturali e sociali. Lo sguardo delle Muse aiuterà e guiderà attraverso una profondità che riuscirà forse a destabilizzare preconcetti millenari privi di ogni fondamento.

Attraverso lo svolgimento del tema l’associazione culturale Punta Giara ritiene che, ancora una volta, il jazz possa e debba affermare la sua valenza sociale divincolandosi dalla superficialità che vorrebbe la musica l’arte solamente come puro intrattenimento per favorire la creazione di un pensiero unico, controllabile ed incapace di scegliere tra ciò che è sopraffazione e ciò che è diritto.

Ecco perché gli organizzatori, prendendo spunto dal capolavoro di uno dei musicisti più importanti della storia della musica contemporanea, si uniscono a quel grido che dice “Noi Insistiamo! Libertà Adesso”.

La conferenza stampa di presentazione della XXXII edizione del festival AI CONFINI TRA SARDEGNA E JAZZ è stata fissata per il 7 aprile 2017. Dalla stessa data, tutte le informazioni ed il programma saranno presenti sul sito ufficiale www.santannarresijazz.it . Nella stessa giornata del 7 aprile 2017, alle ore 22.00, è in programma una video-conferenza di presentazione della rassegna con New York, alla presenza dei musicisti che saranno presenti a Sant’Anna Arresi nell’edizione 2017 e con la partecipazione del direttore Greg Tate, che presenterà il progetto “We Insist! Freedom Now”.

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E’ in programma oggi, a Roma, la consegna alla “Festa Biancoblu” del Premio Italive 2016.

Con 1.436 voti, rating 4,5, la Festa Biancoblu, svoltasi allo stadio Comunale “Carlo Zoboli” di Carbonia il 13 marzo 2016, si è classificata al primo posto nella sezione del “Premio italive 2016 – il territorio dal vivo” dedicata a “Raduni ed Eventi sportivi”.

La Festa biancoblu è «una giornata dedicata all’importanza dello sport vissuto come una grande festa. Buon cibo, spettacolo, musica e un sano tifo per la squadra del Carbonia calcio faranno rivivere lo sport nella sua più importante essenza fatta di correttezza, divertimento e sano agonismo. Le vecchie glorie del Carbonia Calcio e della tifoseria “I Briganti” insieme a tutti coloro che vorranno prendere parte ad una bellissima domenica allo stadio potranno godere di ottima compagnia, di sport e di divertimento ovvero la giusta cornice per una partita di calcio. Vivere lo sport con il giusto atteggiamento è quanto di più bello e di più civile si possa regalare a se stessi e ai piccoli ospiti che prenderanno parte a questa giornata».

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I consiglieri regionali del Partito Democratico Daniela Forma e Lorenzo Cozzolino lanciano l’allarme su una possibile chiusura temporanea del reparto di radiodiagnostica dell’Ospedale Oncocologico “Businco” di Cagliari.

«La chiusura sarebbe determinata – scrivono in una nota Daniela Forma e Lorenzo Cozzolino – da importanti lavori di ristrutturazione e messa a norma di cui certamente il reparto necessita ma che se non organizzati al meglio rischiano di creare importanti disagi al funzionamento dell’Ospedale, minandone l’efficienza e mettendo a rischio l’efficacia delle prestazioni. Non sarebbe infatti auspicabile – a nostro avviso – dirottare l’attività radiologica all’esterno, anche se a breve distanza come nel caso si facesse riferimento all’Ospedale Microcitemico o all’Ospedale Brotzu, perché l’attività dell’Ospedale Oncologico richiede risposte rapide prima e durante un intervento chirurgico che possono essere date solamente da un servizio di radiologia convenzionale interno.»

«Per queste ragioni – aggiungono Daniela Forma e Lorenzo Cozzolino – abbiamo depositato un’interpellanza indirizzata all’assessore regionale della Sanità per sapere se siano veritiere le informazioni in nostro possesso e se ritenga opportuno intervenire presso la Direzione dell’Azienda Ospedaliera Brotzu-Oncologico-Microcitemico affinché sia scongiurata la chiusura del reparto e vengano individuate soluzioni logistiche alternative tali da consentire la prosecuzione dell’attività radiologica nell’Ospedale Oncologico “Businco”.»

 

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È indetto, per l’anno accademico 2017/2018, un pubblico concorso, per titoli ed esami, per l’ammissione all’89° corso presso la Scuola Ispettori e Sovrintendenti della Guardia di finanza di:

a) n. 415 allievi marescialli del contingente ordinario;

b) n. 46 allievi marescialli del contingente di mare, così suddivisi:

1) n. 31 per la specializzazione “nocchiere abilitato al comando” (NAC);

2) n. 15 per la specializzazione “tecnico di macchine” (TDM).

La domanda si può inviare on line entro il 18 aprile 2017. 

Possono partecipare al concorso i cittadini italiani, che: 

– abbiano, alla data di scadenza del termine per la presentazione della domanda compiuto il 18° anno di età;

– godano dei diritti civili e politici; 

– non siano stati destituiti o dispensati dall’impiego presso una pubblica amministrazione,

– siano in possesso di un diploma di…

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://www.diariolavoro.it/lavoro_461marescialli_finanza.html .

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Due giovani pregiudicati, S.J., 21 anni, di Perdaxius, e C.A., 25 anni, di Sant’Antioco, sono stati arrestati dai carabinieri per il furto compiuto all’“Aladin Cafè” di Sant’Antioco. Nella notte tra venerdì 17 e sabato 18 marzo, due ladri (allora ignoti), travestiti da “Ghostbuster”, dopo aver forzato una finestra di un magazzino adiacente, erano entrati nel bar “Aladin Cafè”, in via Rinascita e, dopo aver forzato una slot machine ed un cambio monete, ne avevano rubato il danaro contante contenuto, rubando inoltre una ventina di stecche di sigarette di varie marche.

Le indagini effettuate, attraverso un’analisi di tutti i fatti accaduti, hanno permesso di individuare come autori die furti i due giovani, entrambi residenti a Sant’Antioco. Uno dei due era stato già denunciato per un furto analogo compiuto qualche mese fa a Carbonia.

Nella mattinata, uno dei due sospettati è stato visto circolare a bordo di uno scooter “disastrato” e, pertanto, con questa scusa è stato fermato, portato immediatamente presso il suo domicilio, dove aveva installato anche una piccola telecamera per evitare visite impreviste.

Nel corso delle perquisizioni, sono stati rinvenuti 150 pacchetti di sigarette, due contenitori estratti dalla slot machine e dalla macchinetta mangiasoldi ed il piede di porco utilizzato per forzare le macchinette, che è stato rinvenuto grazie alla confessione di uno dei due che si è convinto di aver sbagliato.

Inoltre, per comprovare meglio i fatti, ai due giovani sono stati sequestrati anche gli indumenti e gli zainetti utilizzati al momento del furto, ripresi dalle telecamere di videosorveglianza.

I soldi non sono stati rinvenuti ma i due ragazzi hanno confessato di averli ripersi giocando alle macchinette che… poi sarebbero andati a forzare. Le sigarette sono state restituite al legittimo proprietario.

      

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Cresce, tra i lavoratori, la preoccupazione per il futuro dello stabilimento Sar Med di Villacidro. Per esaminare la situazione che si sta creando alla luce delle dichiarazioni rese i giorni scorsi dall’amministratore delegato Luciano Fecondini, si sono riuniti in assemblea con i segretari territoriali di Filctem CGIL, Femca CISL e Uiltec UIL.

«L’amministratore – si legge in una nota dell’assemblea dei lavoratori Sar Med, della Rsu Sar Med e delle segreterie territoriali – Filctem CGIL, Femca CISL e Uiltec UIL – ha comunicato che è intenzione della società chiudere lo stabilimento di Villacidro entro l’anno e trasferire il personale nell’unità produttiva di Iglesias per ridurre i costi di gestione. Tuttavia, considerata la ristrettezza degli spazi a disposizione, la linea produttiva dello stampaggio attualmente a Villacidro verrà trasferito in Tunisia, mentre non verranno confermati i lavoratori assunti con contratto a tempo determinato.»

«La società ha inoltre evidenziato che per acquisire il terreno adiacente allo stabilimento di Iglesias, utile per l’ampliamento dello stesso, ci sono voluti 21 mesi vanificando i progetti iniziali previsti. Alla luce di questi fatti, i lavoratori riuniti in assemblea hanno manifestato la forte preoccupazione per quanto sta accadendo – si legge ancora nella nota -. La chiusura dello stabilimento di Villacidro e, soprattutto, il mancato rinnovo dei contratti di lavoro a tempo determinato, e il trasferimento del settore stampaggio in Tunisia, costituiscono un precedente tutt’altro che irrilevante. Per questo motivo l’assemblea dei lavoratori, esprimendo forte preoccupazione lancia un appello ai rappresentanti delle istituzioni affinché si possa andare incontro a una soluzione in grado di evitare questo provvedimento. Già tempo fa si era giunti a una sorta di accordo che sembrava aver bloccato questa decisione. I lavoratori annunciano l’avvio di una mobilitazione chiamando a  supporto della vertenza anche i rappresentanti delle istituzioni.»

I segreterie territoriali Filctem CGIL, Femca CISL e Uiltec UIL, Emanuele Madeddu, Marco Nappi, Salvatore Sini, hanno inviato una richiesta d’incontro urgente per affrontare la situazione.

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Maurizio Murroni, ricercatore del Diee (Dipartimento ingegneria elettrica ed elettronica) dell’Università di Cagliari, il 9 gennaio scorso è stato nominato dal presidente William T. Heyes rappresentate unico per l’ateneo del capoluogo nel Comitato strategico della Ieee. Il prestigioso riconoscimento è arrivato durante la riunione annuale della Broadcast technology society (Bts) dell’Institute of electrical and electronic engineers (Ieee) tenutasi a Las Vegas in occasione del Consumer electronics show (Ces). Il Comitato definisce le linee di sviluppo tecnologico del settore e le sinergie fra industria, mercato, ricerca e accademia. Laurea con lode e dottorato all’Università di Cagliari, il dottor Murroni è titolare dal 2002 del corso di Sistemi di relecomunicazione. Dal 2011 è responsabile scientifico del Centro nazionale interuniversitario telecomunicazioni (Cnit) e ha maturato esperienze nelle università di Surrey (Uk), New York (Nyu, Usa), Transilvania (Brasov, Ro), Paesi Baschi (Es). Autore di oltre 70 pubblicazioni su riviste e conferenze internazionali, è membro senior dell’Ieee, di cui presiede il Bts Italian Chapter. È esperto valutatore del Miur (Ministero università, istruzione, ricerca) e dell’Unione Europea (EU).

«Sono onorato di essere stato scelto per questo ruolo e di poter contribuire alle attività del Comitato come docente e ricercatore dell’Università di Cagliari – dice il dottor Murroni -. Penso che l’università debba mettere a disposizione del mercato e dell’industria le sue risorse, dal know-how scientifico all’offerta formativa. Dobbiamo essere pronti a rispondere alle esigenze di un mondo in continua evoluzione al fine di consentire ai neolaureati, ma anche ai neo dottori di ricerca, di inserirsi da protagonisti nel mondo del lavoro sia in contesti locali che internazionali. La nomina voglio condividerla con il gruppo di ricerca del Multimedia Communication Lab (McLab) del Diee che da quasi vent’anni si occupa di tematiche di ricerca relative all’Ict e che contribuisce all’offerta formativa per le lauree in Ingegneria elettrica, elettronica e informatica, le magistrali in Ingegneria delle telecomunicazioni e Ingegneria elettronica».

Il gruppo di ricerca – dal 7 al 9 giugno – organizza a Cagliari la dodicesima edizione dell’Ieee international symposium on broadband multimedia dystems and broadcasting. Ovvero, il forum di riferimento per la presentazione e lo scambio di innovazione tecnica nel campo delle telecomunicazioni a larga banda, delle reti di nuova generazione e dell’elettronica di consumo, tematiche convergenti nel settore della Tv digitale. Di fatto, una ghiotta occasione per i ricercatori dell’ateneo cagliaritano con l’Università di Cagliari che si pone come snodo principale per la ricerca internazionale in uno dei campi più all’avanguardia della tecnologia.

La Bts – istituita nel 1912 dall’Ieee – conta oltre duemila affiliati nel mondo provenienti da accademie e industrie. La società promuove lo sviluppo delle tecnologie legate al mondo del broadcasting audio televisivo, aumenta la professionalità di ingegneri e ricercatori impiegati nel settore mantenendoli informati su risultati della ricerca nel settore e relative applicazioni pratiche.

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Giovanni Zedde è il nuovo segretario generale della Funzione Pubblica CGIL del Sulcis Iglesiente. E’ stato eletto ieri, 22 marzo 2017, dall’Assemblea generale, alla presenza della segreteria della Camera del Lavoro e della segreteria regionale della categoria.

Il nuovo segretario, dipendente della Asl, succede nell’incarico ad Antonio Congiu che ha guidato la Funzione Pubblica CGIL dal 2009.

«Un passaggio di consegne alla Guida della Federazione – spiega Roberto Puddu, segretario generale della Camera del Lavoro del Sulcis Iglesiente – che da una parte consegna una fortissima responsabilità al complesso della Funzione Pubblica della CGIL ad ogni livello, ma che va anche a riconfermare la caratteristica e la storia della nostra organizzazione che la vede operare il rinnovamento del suo quadro dirigente, nel rispetto delle regole che definiscono i limiti di mandato negli incarichi esecutivi ad ogni livello organizzativo. Per Giovanni Zedde il massimo incarico nella Funzione Pubblica del Sulcis Iglesiente, arriva a seguito della sua pluriennale esperienza nella segreteria della categoria e la presidenza della RSU nella Asl 7, giusto risultato della lunga militanza nell’Organizzazione nei vari ruoli di delegato di base e componente degli organismi direttivi della categoria e della Confederazione.»

«La segreteria della Camera del Lavoro, la segreteria regionale della Funzione Pubblica CGIL, a nome di tutto il gruppo dirigente del territorio – aggiunge Roberto Puddu -, esprimono il più grande ringraziamento a Antonio Congiu, al quale è riconosciuta la fortissima competenza e l’impegno profuso con dedizione, passione e totale disponibilità verso l’Organizzazione e verso le lavoratrici e i lavoratori. Ad Antonio Congiu, che proseguirà in altro ruolo la sua esperienza nella CGIL, si riconosce la grande capacità di analisi, di contrattazione, di proposta in un settore complesso come quello della Pubblica Amministrazione. E insieme di  aver contribuito alla crescita della Funzione Pubblica e della CGIL attraverso un’azione attenta ai temi della confederalità con l’interazione con le altre categorie.»

«Giovanni Zedde assume l’incarico nel pieno della delicatissima fase per la riaffermazione dei diritti nel lavoro. Avrà un impegno gravoso per la positiva definizione delle importantissime vertenze della categoria come di quelle più generali che interessano tutti gli altri settori per la ripresa dell’economia e dell’occupazione del territorio. Situazioni – conclude Roberto Puddu – che impongono la prosecuzione dello straordinario impegno nella guida della Funzione Pubblica CGIL, che saranno garantiti dal nuovo segretario unitamente a tutto il gruppo dirigente.»

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Seconda serata, domenica 26 marzo, a Monserrato, al Grande Teatro dei Piccoli ,con uno degli spettacoli più celebri di Is Mascareddas. Alle 18.00, al MoMoTI, per la quattordicesima edizione del cartellone per famiglie ospitato nel teatro in via 31 marzo 1943, Tonino Murru porta in scena un vero classico per burattini con quasi vent’anni di repliche per varie generazioni di bambini: “Areste Paganòs i giganti”.

Nell’atto unico per teste di legno, che sostituisce nel programma della stagione il titolo “Oscar va in città”, Areste, la “superpecora”, il toro ed altri otto personaggi sono i protagonisti di una movimentata vicenda di balentìa ambientata in Sardegna: due ragazzi nel loro paese fanno cattiverie di tutti i tipi. Arroganti e prepotenti, se la prendono con uomini e cose. Stanchi dei soprusi, gli abitanti decidono di rivolgersi ad Areste Paganòs. Armato di intelligenza ed ironia, Areste rifiuta qualsiasi prova di forza che i due “balordi” gli propongono, e a sua volta lancia una “sfida memorabile” che riuscirà a modificare definitivamente l’atteggiamento negativo dei due “bulletti” riportando la pace nel paese.

Ispirato alla tradizione popolare italiana e fortemente radicato nell’humus sociale e culturale isolano, questo allestimento di burattini affronta argomenti attuali, e vuole essere un ulteriore momento di approfondimento e riflessione sulla drammaturgia “burattinesca”.