28 November, 2024
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La Sulcispes Sant’Antioco è ritornata alla vittoria sul campo del Cus Sassari (69 a 55) e si è lasciata alle spalle un momento delicato, caratterizzato da tre sconfitte nelle precedenti quattro giornate. Coach Paolo Massidda ha avuto le risposte che cercava da parte dei suoi ragazzi che hanno saputo interpretare al meglio l’incontro, anche quando la squadra sassarese ha cercato di rientrare in partita.

Tornati in campo con spirito battagliero dopo l’intervallo lungo, Cavassa e soci hanno mantenuto la testa dell’incontro dall’inizio alla fine, ottenendo due punti importanti per il morale e per la classifica. «La squadra mi è piaciuta – sottolinea Paolo Massidda – siamo stati bravi in difesa, sia con la uomo che con la zona, e abbiamo affrontato nel migliore dei modi le difficoltà che si sono presentate nella fase centrale della partita».

Il tempo per gioire, però, non è tantissimo, perché già mercoledì, PalaGiacomoCabras, inizio ore 20.30, si torna in campo con un avversario davvero ostico: l’Astro Cagliari.

«Una partita delicata – aggiunge Paolo Massidda – anche perché arriva pochi giorni prima di un’altra trasferta chiave come quella sul campo di Nuoro. Conosciamo bene le qualità dell’Astro, squadra che spesso ci ha fatto soffrire nel corso di questa stagione. Con il rientro di Giorgetti hanno guadagnato esperienza e fisicità nel pitturato, mentre sugli esterni il pericolo principale rimane Pani. Dovremo essere bravi a marcarlo soprattutto quando non avrà la palla in mano.»

CUS Sassari – Sulcispes Sant’Antioco 55-69

CUS: Barbagallo 2, Porcheddu 4, Campus 3, Campanelli, Serra 13, Pani 14, Orrù 6, Dellaca’ 3, Impagliazzo 8, Giordanelli, Silano, Ribichesu. Coach: Sassu.

Sulcispes: Farci, Cavassa 8, S. Massidda 12, Fox Layne 10, Righetti 16, Peloso, Cuccu 10, Russo 6, Markovic 7. Coach: P. Massidda.

Arbitri: Laconi di Siamanna e Toraldo di Sassari.

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Sabato 25 marzo, dalle ore 16,30, nella sala polifunzionale di piazza Roma, l’Unione degli Studenti (Uds) di Carbonia presenterà il libro di Salvo Vitale “Era di passaggio – Cronache, curiosità, articoli su Peppino Impastato”.

L’introduzione sarà curata dall’UdS Carbonia, con la partecipazione di Faro di Maggio e Salvo Vitale, amici e compagni di Peppino Impastato a Radio Aut e nella lotta contro la mafia.

«L’iniziativa – si legge nella presentazione – ha l’obiettivo di far conoscere a giovani e meno giovani la storia di Peppino Impastato, un uomo profondamente coraggioso e altruista che, guidato dal sogno di un mondo migliore, ha dedicato la propria vita alla lotta contro la mafia e le ingiustizie. Si parlerà anche della forza e del coraggio di una madre e di tanti suoi compagni che, dopo la morte di Peppino, non si sono arresi, continuando a battersi affinché rimanesse viva l’eredità della lotta di Peppino e affinché venissero puniti i suoi assassini. La storia di Peppino Impastato ci ricorda l’importanza di riconoscere le ingiustizie e contrastarle, di riscoprire il valore della lotta per la libertà e l’uguaglianza.»

La storia di Peppino Impastato non è finita sulle rotaie di Cinisi, la notte del 9 maggio 1978. Non finisce per lui, perché dal suo sangue sono nate tante realtà che lottano contro la cultura mafiosa e che guardano alla conoscenza come arma contro la criminalità organizzata e all’ironia come strumento per destrutturare il potere mafioso. Non finisce nemmeno per i suoi cari e gli amici che gli sono stati accanto nelle lotte e a Radio Aut e che si sono trovati a raccogliere i cocci di una storia e a lottare per preservare integra la figura di Peppino.»

L’iniziativa è patrocinata dall’assessorato della Cultura, Spettacolo e Turismo del comune di Carbonia.

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Nella Giornata mondiale dell’acqua – ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite nel 1992 – Abbanoa si fa protagonista di una serie di iniziative che pongono l’acqua e l’importanza della risorsa per la Sardegna al centro dell’attenzione di piccoli e grandi. Si tratta di una ricorrenza che si festeggia in tutto il mondo con tantissime iniziative a cui aderiscono tutti i gestori d’Italia. Le iniziative, in programma da domani a domenica, sono state presentate oggi a Cagliari in occasione della conferenza stampa che si è tenuta nella sede di Abbanoa in Viale Diaz.

Grazie alle iniziative “Impianti aperti” (che vede la partecipazione delle Scuole Elementari di Cagliari, Oristano, Sassari e Nuoro) e “Giornata di primavera a Corongiu” (in programma domenica 26 marzo, in uno scenario magnifico e con la collaborazione di Legambiente – visite su prenotazione), Abbanoa conferma l’obiettivo che già nelle scorse edizioni si era prefissata: tenere alta l’attenzione sul tema dell’acqua e sulla gestione sostenibile delle risorse idriche con particolare attenzione all’attività svolta dal Gestore sardo, specie sul fronte della tutela dell’ambiente. Con una novità: sabato 25 a Cagliari (ore 16.00-20.00), con la collaborazione del Cral Abbanoa, verrà organizzato un pomeriggio interamente dedicato ai bambini con spettacoli, giochi e intrattenimento sul tema dell’acqua.

Il messaggio legato all’importanza dell’acqua assume un significato particolare in questo momento storico, con la disponibilità di acqua così legata alle condizioni climatiche, e nella fattispecie della nostra isola, che non ha risorse d’acqua potabile ma un sistema di invasi artificiali la cui acqua deve essere potabilizzata per l’85% con un costo dell’energia che supera il 20% del fatturato. Conoscere l’importanza del ruolo svolto da Abbanoa nel processo di potabilizzazione e distribuzione dell’acqua (e rilascio nell’ambiente della risorsa depurata) è oggi importantissimo. Abbanoa è, infatti, una “fabbrica dell’acqua”: utilizza strumenti innovativi e tecnologicamente avanzati e fa di un approccio meticoloso e attento nei confronti dell’ambiente il proprio punto di forza.

Ammodernamento delle reti, corrette abitudini nel consumo quotidiano, sensibilità ambientale e il riuso dei reflui depurati sono strade obbligate per un utilizzo consapevole della risorsa idrica. Importantissima è, in questo senso, per esempio l’attività svolta dall’impianto di Is Arenas, nel cagliaritano, che contribuisce al mantenimento dell’equilibrio idro-salino degli stagni di Molentargius. Una parte di acqua depurata viene infatti reimmessa nel parco, area umida di valore internazionale per la presenza dell’avifauna: l’ecosistema del Molentargius è infatti uno dei siti più importanti in Europa per la sosta, lo svernamento e la nidificazione di numerose specie di uccelli acquatici.

Il programma 

Impianti aperti alle scolaresche. In occasione della Giornata mondiale dell’acqua, Abbanoa organizza la manifestazione “Impianti aperti 2017″ in collaborazione con Legambiente. Si tratta di visite ai potabilizzatori. Il progetto “Impianti Aperti” sarà l’occasione per approfondire come viene prodotta l’acqua che esce dai rubinetti di casa. La Sardegna è una regione povera di acque sorgive e deve approvvigionarsi attraverso la raccolta di acque piovane, qualitativamente peggiori e difficili da trattare. Ma nonostante ciò, da diversi anni, studi di settore (ad esempio Altroconsumo) evidenziano per esempio come l’acqua distribuita da Abbanoa nell’area vasta di Cagliari risulti una delle migliori d’Italia.

Gli impianti aperti alle scolaresche:

· Simbirizzi (comune di Quartucciu)

· San Michele (comune di Cagliari)

· Truncu Reale (comune di Sassari)

· Jenna Ferru (comune di Mamoiada)

· Silì (comune di Silì, Oristano)

Pomeriggio per i più piccoli. Sabato 25 faro puntato sui bambini. Abbanoa ha scelto Cagliari come piazza dove veicolare i messaggi dedicati all’importanza dell’acqua. I bambini saranno al centro dell’attenzione con giochi a tema, bolle di sapone, palloncini: grazie al supporto del Cral di Abbanoa verranno coinvolti in un pomeriggio di festa che durerà fino alle 20.00. Sarà il wordl water day dei più piccoli che la mattina successiva, accompagnati dai genitori, potranno anche visitare l’impianto di Corongiu in occasione della “Giornata di primavera a Corongiu”. L’appuntamento è in Piazza Yenne, dalle 16.00 alle 20.00!

Giornata di primavera a Corongiu. Ambiente e qualità dell’acqua, un rapporto strettissimo, reso ancora più evidente a Corongiu (Sinnai), dove sarà possibile osservare sia i laghi, che il potabilizzatore e il sistema vegetale. Abbanoa, con la collaborazione di Legambiente, per la giornata di domenica 26 marzo, propone una escursione a piedi seguendo un circuito con la parte storica fino al lago alto e visita al vivaio comunale (visite su prenotazione, a cura di Legambiente).

L’escursione a piedi seguirà un itinerario che comprende sia la parte storica che la visita al vivaio comunale ed al Lago Alto. Nel 1867 si inaugurò la diga di Corongiu, nel territorio di Sìnnai, per l’approvvigionamento idrico della città di Cagliari. L’opera fu la prima di quel genere in Sardegna e avviava a soluzione il problema del soddisfacimento della millenaria sete di Cagliari.

Le visite possono essere prenotate inviando una mail all’indirizzo salegambiente@tiscali.it oppure chiamando il numero 393 9345150 Rosella Manconi (Legambiente Sardegna) o il fisso 070 659740 (sede Legambiente).

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La RSU e le segreterie regionali e territoriali della Filctem Cgil chiedono chiarezza sul nuovo piano industriale della Carbosulcis.

«Oramai è trascorso oltre un anno e mezzo da quando sono state presentate le linee strategiche del nuovo piano industriale della Carbosulcis che avrebbero dovuto consentire una riconversione della Società, ed è trascorso circa un anno da quando l’assessore dell’Industria della Regione Sardegna ha incontrato le organizzazioni sindacali per un confronto sul futuro dei lavoratori dell’azienda mineraria – si legge in una nota delle segreterie sindacali -. Oggi, di fatto, il Piano industriale relativo alla Carbosulcis, non ancora approvato con un atto formale da parte della Giunta regionale, non riesce a decollare e a cogliere gli obiettivi auspicati come era invece negli intenti condivisi tra l’assessore dell’Industria e le organizzazioni sindacali. Riteniamo necessario approfondire e rivisitare in particolare due aspetti relativi al futuro della Società, uno inerente i progetti di riconversione industriale, l’altro inerente l’organizzazione del lavoro più funzionale per favorire l’attuazione dei progetti medesimi.»

«All’inesorabile e veloce applicazione del piano di chiusura non corrisponde un altrettanto veloce sviluppo di alternative – si legge ancora nella nota -. Quello che da alcuni può essere visto come un problema è per noi una risorsa costituita da un importante patrimonio in termini di professionalità delle maestranze, in termini di infrastruttura mineraria e di patrimonio immobiliare. Tra i progetti di riconversione industriale, diversi sono riconducibili alle passate gestioni della società, alcuni di essi sono cantierabili come ad esempio la fase test del progetto “ARIA”, altri di difficile attuazione, come ad esempio il pompaggio delle ceneri in sottosuolo, non solo per l’utopistica visione tecnica oltre che alle mutate condizioni del sottosuolo. Da non trascurare le eccessive lungaggini burocratiche sul tema delle autorizzazioni, ma sopratutto per le continue riorganizzazioni aziendali e le continue carenze gestionali nel settore tecnico. Questo ultimo aspetto è riconducibile al tema dell’organizzazione del lavoro, infatti dal momento in cui è stato recepito il piano di chiusura programmato nel tempo della Carbosulcis, l’organizzazione interna voluta dall’Amministratore Unico della Società sembra privilegiare una continua riduzione del personale, a scapito dell’efficienza aziendale.»

«Tutto questo va in contraddizione con la delibera della Giunta che dava l’atto di indirizzo del vertice aziendale: “… oltre ad assicurare ulteriori miglioramenti sul fronte delle performance in termini di efficienza ed efficacia gestionale, sia in grado di favorire anche un’opportuna riorganizzazione delle strutture e, in particolare, prosegua con decisione nell’attuazione del piano di chiusura avviato lo scorso 1° ottobre”. Pertanto, ritenendo inammissibile il silenzio da parte della Regione sarda, soprattutto da parte di chi ha il ruolo di controllo e di programmazione, nel chiedere a tutti i soggetti interessati di assumersi le proprie responsabilità, guardando prioritariamente alle maestranze che devono consolidare il loro futuro lavorativo. Per tale ragione – conclude la nota della RSU e delle segreterie regionali e territoriali della Filctem Cgil – riteniamo fondamentale riconvocare urgentemente un incontro sindacale presso l’assessorato dell’Industria perché vengano assunte le decisioni necessarie per dare attuazione alle linee strategiche del piano industriale, e per conoscere le intenzioni e i progetti della Giunta regionale alla luce dell’imminente scadenza del piano di chiusura della Carbosulcis.»

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Il sindaco di Carbonia, Paola Massidda, e l’assessore delle Politiche sociali Loredana La Barbera, rivolgono un appello ai cittadini per la destinazione del 5 per mille dell’Irpef a sostegno delle persone in stato di povertà.

«Abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti per dare un sostegno ai nostri concittadini in stato di povertà – scrivono Paola Massidda e Loredana La Barbera -. Il tuo gesto può contribuire a far ripartire la nostra bellissima città, cominciando dalla solidarietà. Questo è possibile destinando il 5 per mille a sostegno delle attività sociali svolte dal tuo Comune di residenza. 

Che cosa è il 5 per mille?
Il 5 per mille è una quota dell’imposta sul reddito delle persone fisiche prodotto nel 2016, che il cittadino può decidere di devolvere a favore di determinati soggetti legati al non profit o al Comune di residenza. In pratica lo Stato rinuncerà alla quota del 5 per mille per destinarla alla finalità indicata dal contribuente. Non si tratta quindi di un’imposta aggiuntiva, non è alternativa all’8 per mille, e non produce nessun esborso per il contribuente.

Come posso destinare il 5 per mille al mio Comune?
E’ molto semplice! In tutti i moduli che si utilizzano (CUD, UNICO, 730) è sufficiente firmare nel riquadro dove è riportata la scritta “Sostegno delle attività sociali svolte dal Comune di residenza”.

Il Comune attraverso il tuo aiuto sostiene la spesa sociale, per alleviare tutte le situazioni di disagio che diversamente potrebbe essere difficile  risolvere a causa dei continui tagli ai finanziamenti per il sociale .di cui sono vittima i bilanci dei comuni.

Dare al Comune il 5 per mille, significa ridare la speranza e credere fortemente nella tua città, finanziando progetti sul territorio per le attività sociali.

Sappi che con la tua firma per il 5 per mille potrai aiutare senza aggravare il bilancio dello stato un abitante del tuo comune di residenza, potrebbe essere un senza tetto, una famiglia in povertà estrema, un malato che potrà avere delle cure più adeguate, qualcuno che ha perso il lavoro, ebbene queste persone ti saranno riconoscenti per questo tuo piccolo grande gesto di solidarietà.

Ricorda che dedicando solo un minuto del tuo tempo a firmare la tua delega al 5 per mille al comune di Carbonia avrai consentito ai servizi sociali di incrementare i fondi a disposizione per tutte le iniziative di aiuto a favore delle persone più povere. Per questo a te va il nostro personale ringraziamento e quello di tutta l’amministrazione comunale – concludono il sindaco Paola Massida e l’assessore delle Politiche sociali Loredana La Barbera -, oltre al sorriso di coloro che riceveranno il tuo aiuto.»

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Lunedì 20 marzo 2017, alle ore 15.00, presso l’hotel Sardegna di Cagliari (via Lunigiana, 50 – Cagliari), l’eurodeputato Stefano Maullu, insieme all’eurodeputato Salvo Pogliese, terrà una conferenza stampa per la presentazione dei giovani neolaureati sardi che sono stati selezionati per un tirocinio retribuito al Parlamento europeo nell’ambito del bando “In Europa con Merito”.

«La cosa più bella di questa iniziativa è stato il grandissimo interesse per il bando “In Europa con Merito” – commenta l’on. Stefano Maullu parlando del bando chiuso il 28 febbraio -. E’ un’opportunità importante che permetterà a 12 giovani sardi di conoscere da vicino le Istituzioni europee; è, insomma, un’iniziativa concreta per portare più Europa in Sardegna e più Sardegna in Europa. Abbiamo ricevuto tantissime candidature e dopo un’attenta valutazione abbiamo scelto 12 giovani Sardi neolaureati e meritevoli insieme ai quali sarà un vero piacere dare il via lunedì a questa bellissima esperienza formativa in ambito europeo.»

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Un bel Cagliari ha fermato la corsa della Lazio al Sant’Elia sullo 0-0 in una partita che ha confermato la crescita della squadra di Massimo Rastelli. Contro una squadra in forma smagliante come la Lazio, per il Cagliari, sceso in campo con una formazione largamente rimaneggiata per le assenze forzate di diversi giocatori, tra i quali Marco Borriello, era fondamentale giocare una partita attenta, priva di smagliature in tutte le zone del campo, dall’inizio alla fine, e sul campo Joao Pedro e compagni non hanno deluso le attese.

Il trio delle meraviglie dell’attacco biancoceleste formato da Felipe Anderson, Ciro Immobile e Keita è stato contenuto bene, il fulcro del gioco avversario a centrocampo è stato oscurato con un pressing alto e il portiere rossoblu Rafael nell’arco dei ’90 ha dovuto effettuare un solo intervento veramente impegnativo, sul quale si è disimpegnato bene, su una conclusione di Felipe Anderson. E il Cagliari, dopo un primo tempo prudente, quasi timoroso in avanti, nel finale, con l’inserimento di Diego Farias, coinciso con un evidente calo fisico della Lazio, è venuto fuori, fallendo in un paio di occasioni, in particolare con Simone Padoin (all’81’) l’opportunità di andare a segno e conquistare conseguentemente l’intera posta in palio.

Alla fine è maturato un pareggio giusto per quanto le due squadre hanno saputo fare nell’arco dei ’90. Per il Cagliari si tratta del primo 0 a 0 dall’inizio della stagione.

Soddisfatto, a fine partita, il tecnico rossoblu Massimo Rastelli.

«Sono tante le note positive – ha commentato Massimo Rastelli -. È stata una gara simile a quella di domenica scorsa, potevi vincere come potevi perderla. Il primo tempo è stato equilibrato, bloccato per merito nostro, con pochissime occasioni da gol e disturbata dal vento. Nel secondo tempo la Lazio si è allungata, voleva vincerla a tutti i costi: noi volevamo vincerla senza rischiare di perderla. Abbiamo forse prodotto le occasioni più nitide, in particolare quella capitata a Padoin. È un punto fondamentale, che chiude un trittico terribile, dove avremmo meritato di più, ma che dà morale e continuità al lavoro dei ragazzi; consideriamo anche le tante assenze e il valore dell’avversario. La classifica poi è buona.»

 

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La Monteponi ha fermato la vicecapolista Carbonia nel derby, terminato sul punteggio di 1 a 1, ma la quota salvezza per la squadra rossoblu si allontana sempre più. La larga vittoria per 4 a 1 del Bari Sardo sul Carloforte ha portato a 8 punti il ritardo della Monteponi sulla quart’ultima posizione (la formula del campionato prevede due retrocessioni dirette e un play-out tra 13ª e 14ª classificata per determinare la terza retrocessione) e la vittoria inattesa della Villacidrese ad Arbus ha dilatato a quattro punti il ritardo dalla penultima posizione, mentre è rimasto invariato il ritardo di sei punti dalla terz’ultima, il Quartu 2000, battuto dalla capolista a Samassi per 2 a 0. A sette giornate dalla fine della stagione regolare, purtroppo, la posizione di classifica della Monteponi, che pure oggi ha fornito qualche segnale di reazione dopo il nuovo cambio di allenatore, appare complicatissima.

Il pari odierno (il secondo dall’inizio del campionato, dopo l’1 a 1 casalingo con il Seulo 2010 del 4 dicembre dello scorso anno) frena la marcia del Carbonia, ora distanziato di cinque punti dalla capolista Samassi. I giochi per il primo posto che determina la promozione diretta sono aperti, anche perché c’è ancora da giocare il confronto diretto, in programma il 9 aprile per l’11ª giornata al “Carlo Zoboli” di Carbonia ma, a questo punto, per puntare al riaggancio e al sorpasso, il Carbonia dovrebbe riuscire a mettere insieme un filotto di vittorie nelle ultime sette giornate e sperare che il Samassi compia almeno un altro passo falso, oltre a quello che dovesse maturare eventualmente a Carbonia.

La giornata ha registrato il ritorno alla vittoria del Guspini Terralba, passato ad Assemini contro la San Marco con il netto punteggio di 3 a 1, mentre al quarto posto ci sono ora due squadre, l’Arbus battuto in casa dalla Villacidrese e il Seulo 2010, la squadra che vanta il miglior attacco del girone, fermata sullo 0 a 0 casalingo dalla Frassinetti Elmas.

Vittoria di misura per 2 a 1 del Sant’Elena Quartu sul Selargius e vittoria più ampia per 3 a 1 per il Siliqua sulla Tharros.

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Domani, lunedì 20 marzo, nel centro sportivo del Cagliari Calcio “Asseminello”, in località “Sa Ruina” ad Assemini, si svolgerà la seconda giornata di sport nell’ambito della manifestazione “Diamo un calcio all’intolleranza”, organizzata dalla Regione in collaborazione con la FIGC Sardegna, la società Cagliari Calcio e l’Associazione ex Rossoblù.
I media sono invitati a conoscere e condividere le finalità del progetto che saranno illustrate, alle ore 11.00, dall’assessore degli Affari Generali con delega all’immigrazione Filippo Spanu.
All’iniziativa, ideale seguito dell’evento organizzato lo scorso 16 dicembre nei campi di “Sa Rodia”, a Oristano, prenderanno parte 128 giovani, richiedenti protezione internazionale, provenienti dai centri di accoglienza dislocati in tutto il territorio regionale. I giovani, a partire dalle 9.00, daranno vita ad un torneo di calcio diretto da arbitri della FIGC e sotto la supervisione di diversi tecnici delle associazioni sportive isolane.

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Il nuovo atto intimidatorio compiuto durante la scorsa notte contro l’assessore dello Sport del comune di Seui Raimondo Gaviano, con l’eplosione di colpi di arma da fuoco contro la sua autovettura, pochi giorni dopo l’analogo episodio di cui è rimasto vittima il sindaco di Domusnovas Massimiliano Ventura, rilancia l’allarme della violenza contro gli amministratori pubblici.

Numerosissimi gli attestati di solidarietà arrivati in giornata.

«Oggi è la festa del papà, in tante famiglie si festeggia con gioia. Un babbo di Seui oggi probabilmente non festeggerà, la sua unica colpa? Essere assessore comunale – scrivono in una nota Eugenio Lai sindaco di Escolca/vice presidente del Consiglio regionale, Paola Zaccheddu sindaco di Laconi, Marco Pisano sindaco di Mandas, Giuseppe Loddo sindaco di Villanovatulo, Giovanni Daga sindaco di Nuragus, Enrico Murgia sindaco di Seulo e Rossano Zedda sindaco di Gergei -. Molteplici e contraddittori sentimenti pertanto ci pervadono l’animo nell’apprendere di un altro atto intimidatorio ai danni dell’assessore di Seui Raimondo Gaviano, il primo una forte rabbia, fare gli amministratori di questi tempi è quasi una maledizione, il secondo un sentimento di grande vicinanza e affetto che esprimiamo a nome delle nostre comunità,esortando la comunità di Seui rappresentata dai propri amministratori ad andare avanti non siete soli.»

«È ora di dire basta a questa inaccettabile sequenza di atti vili e indegni contro chi amministra la cosa pubblica nei territori – ha detto il presidente della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru -. La Regione è decisa a sostenere quanti lavorano ogni giorno, con dedizione e impegno, nell’interesse delle loro comunità, e andiamo avanti con determinazione in tutte le azioni di prevenzione e dissuasione che sono in nostro potere, a partire dalla videosorveglianza. Le risorse per la realizzazione delle reti sono state trasferite a molti Comuni, che già lavorano alla progettazione e stimano di poter completare le opere entro il 2017. Ma sappiamo che questo, per quanto utile, non può bastare. Perciò chiediamo con forza la collaborazione di tutti.»