28 November, 2024
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Il sindaco di Domusnovas, Massimiliano Ventura, è rimasto vittima la scorsa notte, poco dopo l’una, di un atto intimidatorio. Ignoti hanno fatto esplodere un ordigno artigianale sulla sua auto, una Ford Fiesta, intestata alla moglie, ma utilizzata da Massimiliano Ventura, che si trovava parcheggiata sulla carreggiata, a pochi metri dall’abitazione, situata in via Garibaldi.

L’esplosione ha danneggiato la vettura e la porta di un’abitazione vicina. E’ stata la moglie a sentirla e a dare l’allarme. Sono intervenuti di lì a breve i carabinieri della stazione di Domusnovas e i colleghi del Nucleo operativo della Compagnia di Iglesias, che hanno effettuato i rilievi di rito ed avviato le indagini.

Massimiliano Ventura, 52 anni, è stato eletto sindaco il 5 giugno 2016 e si è insediato con il nuovo Consiglio comunale e la sua Giunta il 22 giugno. L’episodio della scorsa notte è stato preceduto da ripetute minacce e messaggi di intimidazione con l’invito a dimettersi che il sindaco non si sa spiegare ed è fermamente intenzionato a portare avanti il suo mandato amministrativo.

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L’assessorato regionale del Lavoro ha prorogato alle ore 18.00 del 23 marzo 2017 i termini per la presentazione delle domande relative all’avviso “Diamante Impresa” esclusivamente per via telematica tramite il Sil.
L’obiettivo dell’avviso è quello di selezionare i soggetti attuatori, con significativi livelli di esperienze e competenze, per garantire ai cittadini di Paesi Terzi, motivati a mettersi in proprio, un supporto qualificato e personalizzato di assistenza e consulenza per la creazione di nuove iniziative d’impresa.
Destinatari dell’intervento sono i cittadini di Paesi Terzi che abbiano compiuto la maggiore età, senza distinzione di genere, compresi coloro che hanno ottenuto la cittadinanza italiana.
Sono ammessi i richiedenti asilo e i rifugiati. I destinatari devono essere disoccupati e residenti o domiciliati in Sardegna da almeno sei mesi ed almeno il 49% degli immigrati selezionati dovranno essere donne.
L’avviso è parte integrante del Programma IMPR.INT.ING che prevede un sistema integrato di attività/servizi rappresentato da due componenti essenziali:
1) supporto alla creazione d’impresa per gli aspiranti imprenditori;
2) supporto allo start up delle iniziative imprenditoriali.

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Si è svolto ieri, a Roma, l’incontro tra il ministro delle Politiche agricole alimentari forestali, Maurizio Martina, e l’Assessore dell’Agricoltura, Pierluigi Caria. Durante la riunione sono state affrontate le principali questioni legate alle attività agricole e zootecniche sarde ed è stato condiviso un percorso di lavoro che punta alla tutela del reddito delle imprese della Regione, nel rispetto delle rispettive competenze.
E’ stato stabilito lo sblocco di 26 milioni di euro di pagamenti dei fondi di sviluppo rurale da parte di Agea entro il mese di marzo, di cui 20 milioni per la misura 14 (Benessere animale) e 6 milioni per la misura 13 (Indennità compensativa per zone svantaggiate). Confermato l’impegno dei fondi per aiuto diretto agli allevatori all’interno del pacchetto di interventi a favore della zootecnia, con una dotazione di 6 milioni di euro di cui oltre il 50% destinato alla Sardegna. Su questo punto il Ministero ha dato disponibilità alla verifica dell’attuazione operativa per rendere ancora più efficace la misura. Sul fronte del bando di acquisto di formaggi DOP a favore degli indigenti si è mantenuto l’impegno che ha visto 4,1 milioni di euro destinati al Pecorino romano Dop, che così risulta il formaggio a cui è destinata in assoluto la quota maggiore del bando. Da parte della Regione è stata manifestata la disponibilità a incrementare le risorse destinate a questa finalità e si avvierà nei prossimi giorni una verifica tecnica.
L’assessore Caria ha aggiornato il Ministro sulla costituzione dell’Organismo interprofessionale del latte ovino sardo (Oilos), che verrà esaminata dal Ministero non appena si concluderà l’iter di presentazione. Caria ha poi presentato una lettera, redatta dalla collega dell’Ambiente Donatella Spano, sui danni che hanno colpito i boschi di sughera in seguito alle nevicate dello scorso mese di gennaio. Sul punto verranno approfonditi i possibili interventi.
«L’incontro con il ministro Maurizio Martina – ha osservato Pierluigi Caria – è stato particolarmente utile poiché abbiamo avviato un nuovo percorso di collaborazione e illustrato le numerose criticità che sta affrontando in questi mesi l’agricoltura sarda. Abbiamo quindi ragionato sulle prime risposte da mettere subito in campo e fatto il punto su quelle già avviate nei mesi scorsi.»

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Un’incantevole crociera che ogni settimana, a partire da aprile, dal porto di San Pietroburgo porterà i turisti nel Mar Baltico tra la Finlandia, la Svezia e l’Estonia. Grazie alla partnership tra Moby e St. Peter Line, la Princess Anastasia è pronta a offrire ai suoi clienti un viaggio da sogno.

Il Gruppo Onorato Armatori, leader del trasporto marittimo in Italia, diventa in questo modo ambasciatore del “Made in Italy” sul mercato Baltico. La Princess Anastasia, infatti, sarà dotata di duty free con i più importanti brand nazionali: i maggiori marchi presenti sul mercato di profumeria, cosmetica e make up, gioielli e orologeria, abbigliamento di ogni tipologia e tanti giochi per i più piccoli.

Insomma, una vera e propria vetrina sull’acqua del Belpaese e in particolare di tutti quei prodotti italiani che si distinguono per qualità, creatività, disegno, stile, colori e materiali, richiesti e apprezzati in tutto il mondo.

Gli ospiti durante il viaggio potranno inoltre godere dei tanti servizi messi a disposizione: chi vorrà potrà mantenersi in forma grazie alla palestra, passando poi per la spa e il salone di bellezza. E non è finita qua, perché gli svaghi continuano con il cinema, l’area bambini e gli spettacoli del St. Petersburg Music Hall Ballet Theatre.

E ancora tre ristoranti, una sala conferenze, il casinò per una serata diversa dal solito, il night club, pub e sei bar per bere un buon cocktail in compagnia.

All’interno della nave, che può ospitare fino a 2.500 passeggeri, ci sono 834 confortevoli cabine e un garage che può contenere fino a 580 macchine. I clienti, che non avranno la necessità di acquistare il visto per l’ingresso a San Pietroburgo, potranno quindi viaggiare con la propria auto al seguito ed eventualmente decidere di organizzare per conto loro e in piena libertà le visite nelle varie località toccate dalla crociera.

Un altro punto forte sarà il settore della ristorazione: gli chef prepareranno i piatti secondo la più antica tradizione italica, unica al mondo, fatta di pasta, olio, aceto, sughi, formaggi, affettati e tanto altro, tutto rigorosamente nostrano; inoltre, a disposizione dei passeggeri anche vini e liquori tipici della penisola.

Il compito di studiare i menu di bordo è stato affidato a , chef e patron di Orestorante sull’isola di Ponza, tra i primi 10 migliori ristoranti di pesce in Italia. Una cucina moderna, ma dove allo stesso tempo si abbracceranno le migliori tradizioni italiane.

Ma una delle novità più importanti riguarda il design della nave. Per i decori delle fiancate, Armando Testa ha lavorato con Riccardo Guasco, illustratore e pittore di fama internazionale, con cui ha elaborato il concept creativo.

«L’idea era quella di creare un collegamento tra due Paesi: Italia e Russia, dedicando rispettivamente una fiancata per ogni nazione raccontandola attraverso l’architettura e il paesaggio che la contraddistingue – dichiara Riccardo Guasco -. Unico soggetto comune ai due lati, una sirena, comodamente adagiata lungo la parte posteriore della nave mentre osserva attraverso una lunga fascia curvilinea, il paesaggio fatto di alcuni dei principali monumenti italiani da un lato, e russi dall’altro.»

I passeggeri della Princess Anastasia potranno dunque godersi un viaggio Made in Italy, all’insegna del comfort e del divertimento. A partire dal prossimo 2 aprile, ogni domenica è prevista una crociera che da San Pietroburgo porterà a Helsinki, Tallinn e Stoccolma. In alternativa, sarà possibile godersi un rilassante weekend a partire da venerdì sulla rotta San Pietroburgo-Helsinki-San Pietroburgo.

Una varietà di scelte per tutti i gusti e tutte le necessità, per un viaggio all’insegna del fascino, approfittando di tutti i servizi di qualità offerti a bordo.

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Il 24 e 26 marzo si terranno due iniziative per ricordare Pietro Cocco, sindaco di Carbonia, dirigente politico e sindacale.

La sala Astarte adiacente alla Sezione di Storia Locale di Carbonia, alla Grande miniera di Serbariu, ospiterà venerdì 24 marzo, a partire dalle 16.30, l’incontro “A cent’anni dalla nascita”. I lavori verranno coordinati da Salvatore Figus, operatore culturale.

Dopo la presentazione di Mario Zara, presidente dell’associazione “Amici della miniera”, verranno proiettati un filmato e delle immagini e il sindaco, Paola Massidda, porterà il saluto dell’Amministrazione comunale di Carbonia.

Sono previste relazioni e interventi di: Luciano Marrocu, storico; Paola Atzeni, antropologa; Enrico Pasqui, ex dirigente sanitario dell’ospedale Sirai di Carbonia; Antonio Saba, già consigliere regionale e sindaco di Carbonia; Giuseppe Casti, ex sindaco di Carbonia; Antonangelo Casula, già sindaco di Carbonia e sottosegretario delle Finanze; Ugo Piano, ex sindaco di Carbonia. Seguiranno un dibattito aperto al pubblico, i saluti della famiglia e le conclusioni, affidate a Salvatore Cherchi, ex parlamentare, sindaco di Carbonia e presidente della provincia di Carbonia Iglesias.

La seconda giornata, domenica 26 marzo, sarà dedicata alla proiezione del film “La terra dentro”, di Stefano Obino, nella sala della Fabbrica del Cinema, nella Grande miniera di Serbariu. La presentazione del film, prodotto cinque anni fa, della durata di 72′, verrà curata da Andrea Contu e sarà preceduta dall’intervento di Fabio Desogus, autore del libro “Pietro Cocco. Il minatore antifascista di Iglesias diventato sindaco di Carbonia”. Interverranno la famiglia Cocco e l’assessore della Cultura del comune di Carbonia, Emanuela Rubiu.

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Il comune di Carbonia ha bandito un’asta pubblica per la vendita di un compattatore Caterpillar 816F, utilizzato in precedenza per la discarica di “Sa Terredda”.
Chiunque voglia partecipare dovrà far pervenire, entro le ore 12.00 del 27 marzo 2017, presso l’Ufficio Protocollo del comune di Carbonia in Piazza Roma 1, l’offerta di acquisto in busta chiusa, secondo le modalità indicate nel bando.
L’asta si svolgerà il giorno successivo, rispetto alla scadenza: il 28 marzo 2017, alle ore 10.00, presso la sede Municipale in Piazza Roma,1 a Carbonia.

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Angelo Caria è stato confermato all’unanimità per altri 4 anni segretario generale FNP CISLS Sulcis Iglesiente. Al congresso hanno partecipato 55 delegati, complessivamente 120 iscritti. Presenti il segretario nazionale Attilio Rimoldi, il segretario generale regionale Piero Agus e il segretario generale UST Sulcis Fabio Enne.

La FNP CISLS Sulcis Iglesiente ha oggi 7.300 pensionati iscritti, in 16 sedi dislocate in tutto il territorio dell’ex provincia di Carbonia Iglesias.

«Siamo consapevoli che lo scenario politico-sociale del nostro Paese è al quanto preoccupante e, soprattutto, dopo vari avvicendamenti senza vere elezioni, con scissioni nelle scissioni, rimpasti e impasti a destra a sinistra e al centro, il Governo guarda avanti, ipotizza nuovi modelli di sviluppo che richiedono tempo per diventare realtà – ha detto tra l’altro Angelo Caria nella sua relazione -. Nel frattempo il Sulcis fa i conti con un presente drammatico. Non frana solo un sistema industriale, rischia di lacerarsi irreparabilmente il tessuto sociale con i suoi 4.300 lavoratori che hanno perso il posto di lavoro e i 3.000 cassintegrati che si aggiungono ai tantissimi giovani disoccupati, questo per dire che nessuno vuol vivere di assistenza ma nessuno vuole morire di indifferenza. Tutto questo crea incertezza in termini di governabilità e non è in grado quindi di interpretare compiutamente gli sviluppi della grave crisi economica, che coinvolge la nostra realtà Nazionale, Regionale e la nostra Comunità Territoriale, colpite duramente dalla crisi e dalla recessione.»

Angelo Caria si è soffermato sui problemi del sistema sanitario nel Sulcis Iglesiente che colpiscono sensibilmente le fasce sociali della terza età.

«Negli ultimi si stanno verificando tempi cose che credevamo non vedere più nella Sanità del Sulcis Iglesiente: tagli, tagli e ancora tagli – ha detto Angelo Caria -. Ancora una volta, siamo di fronte a casi di malfunzionamento della Sanità, alcuni politici ben pensanti ci dicono che non possiamo più dare tutto a tutti, quindi l’universalità non ha più ragione di esistere. Questo è il Clima. Noi non crediamo che si risolvano i problemi con i tagli continui e indiscriminati. Certo sono inaccettabili le gestioni disastrose, gli sprechi ed il malaffare, non è nemmeno accettabile il comportamento di medici che per apparire buoni prescrivono esami e controlli inutili e nocivi.»

«Per Welfare e Sanità – ha aggiunto Angelo Caria -, stiamo ragionando con SPI / UILP  e confederazioni, e la categoria dei lavoratori del comparto, per raggiungere obiettivi comuni che diano risposte alle esigenze dei nostri pensionati. Il nuovo stato sociale non può essere quello delle code degli Anziani alla ASL, non è tollerabile mettere sullo stesso piano grandi questioni come la salute, l’assistenza anziani, l’istruzione, le tariffe, il mancato ruolo della Famiglia.

Sul Vocabolario troviamo alla parola “Solitudine”, questo significato: stato di esclusione da ogni rapporto di presenza o vicinanza altrui.

Tutta questa riflessione per dirvi, cari Amici e care Amiche, che il nostro primario interesse, è quello di non far vivere la persona sola, che sia anziano, che sia disabile, che sia povero, che sia malato, che sia disoccupato, che sia residente nell’ultimo comune o frazione del nostro Territorio.

La salute è un bene troppo prezioso e non può essere trascurato o subordinato ad interessi che non ci appartengono.

Oggi serpeggia grande malessere nei Presidi Ospedalieri del nostro Territorio, c’è grande tensione a causa delle continue spoliazioni e dei pesanti tagli e dimissioni di questa realtà che i cittadini mal sopportano e respingono con forza soprattutto in assenza di garanzie e certezze per il futuro.

Noi siamo consapevoli dell’urgente necessità di contenere la spesa sanitaria e recuperare un equilibrio finanziario, ma questo non può continuare ad avvenire senza un preventivo confronto con le Forze Sociali e soprattutto non può avvenire in assenza di progetti alternativi credibili e convincenti sul territorio che ledono i diritti dei pensionati, anziani e lavoratori.

Noi dobbiamo e vogliamo riaffermare il valore della Giustizia Sociale – ha concluso Angelo Caria – e difendere il diritto universale alla salute e tutto questo lo facciamo con responsabilità e con orgoglio e per impedire che la nostra gente, continui ad essere umiliata e sacrificata mettendo a repentaglio la nostra Salute.»

  

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L’assessorato regionale dell’Agricoltura e riforma agro-pastorale ha approvato il bando relativo alla sottomisura 3.1 per l’ annualità 2017, legato al Programma di Sviluppo Rurale della Sardegna 2014/2020.

Il bando ha l’obiettivo di contribuire a promuovere l’organizzazione della filiera agro alimentare e la gestione dei rischi in agricoltura, sostenendo le nuove adesione a regimi di qualità, attraverso la concessione di contributi per la copertura dei costi delle certificazioni e delle analisi eseguite per l’attività di controllo.

Possono accedere ai finanziamenti gli agricoltori singoli o associati, le associazioni di agricoltori, i consorzi di tutela dei prodotti DOP/IGP, i Consorzi di tutela dei vini DOP/IGP, le Organizzazioni di produttori (OP) e loro associazioni, i consorzi.

Lo stanziamento ammonta a un milione di euro, e sarà erogato sino ad esaurimento dei fondi.

Le domande di finanziamento devono essere compilate per via telematica tramite il Sistema Informativo Agricolo Nazionale (SIAN), disponibile all’indirizzo www.sian.it e potranno essere inviate a decorrere dal 20 marzo 2017 fino al 30 novembre 2017.

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Il presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru, ha scritto una lettera al premier Paolo Gentiloni, nella quale gli chiede di intervenire per impedire la realizzazione dei due impianti di solare termodinamico di Gonnosfanadiga e di Flumini Mannu che, per le loro caratteristiche, non rientrano nella visione del Piano energetico ambientale regionale e nella strategia di sviluppo energetico ed economico adottata dall’Esecutivo regionale.
La commissione tecnica nazionale di Valutazione dell’Impatto Ambientale, infatti, ha concluso il lavoro istruttorio sul progetto da realizzarsi nei comuni di Gonnosfanadiga e Guspini esprimendo parere positivo, analogamente a quanto già fatto in relazione all’identico progetto “Flumini Mannu” che interessa i Comuni di Villasor e Decimoputzu.
«La Regione Sardegna ha sempre manifestato la propria netta contrarietà – spiega nella lettera il presidente Pigliaru, citando i pareri tecnici inviati alla Commissione nazionale, la lettera al ministro Gian Luca Galletti dell’assessore dell’Ambiente e la mozione del 28 settembre scorso del Consiglio regionale e il parere negativo del ministero dei Beni Culturali -. Su Flumini Mannu la decisione finale è stata già deferita alla Presidenza del Consiglio dei ministri e presumibilmente avverrà lo stesso per il progetto Gonnosfanadiga. Ciò rende opportuno e doveroso ribadire ancora una volta la forte contrarietà delle istituzioni regionali e locali, nonché dei territori.»

Nella lettera Pigliaru spiega come il piano energetico ambientale della Sardegna riconosca strategici «la generazione distribuita da fonti rinnovabili e lo sviluppo di azioni destinate all’aumento della quota di autoconsumo. Con particolare riferimento alle tecnologie per la produzione di energia da fonte solare, la Regione Sardegna promuove e favorisce la diffusione degli impianti e delle istallazioni di taglia medio-piccola” che occupano poco territorio e soddisfano le esigenze energetiche locali e la diffusione delle reti intelligenti. I progetti Flumini Mannu e Gonnosfanadiga, invece, occupano superfici importanti e non riducono il costo dell’energia per l’utenza finale».

«La realizzazione di questi impianti – prosegue la lettera – comporterebbe il sacrificio di un’area produttiva, attualmente adibita ad uso agricolo e al pascolo di bestiame. Ciò sarebbe in contrasto con gli obiettivi della politica agricola regionale per il consistente consumo di suolo agrario, per non parlare della mortificazione delle aziende agricole operanti in quei territori alle quali verrebbe negata la disponibilità di quelle aree con effetti di carattere economico-sociale facilmente immaginabile. Inoltre, si determinerebbe un inevitabile impatto negativo anche sugli ecosistemi coinvolti.»

Francesco Pigliaru, poi, evidenziando come la condizione di insularità della Sardegna determini uno svantaggio anche sul fronte energetico, sottolinea la necessità di «intervenire con decisione sulla legislazione nazionale, in conformità con la normativa comunitaria, per consentire alle Regioni, attraverso i propri strumenti pianificatori, di poter intervenire efficacemente». In chiusura, ribadendo ancora una volta che i progetti Flumini Mannu e Gonnosfanadiga si pongono «in netto contrasto con le strategie di sviluppo energetico ed economico che la nostra Regione intende promuovere anche a livello nazionale attraverso la modifica sostanziale della Strategia Energetica Nazionale», il presidente Pigliaru sottolinea «il forte malcontento e la netta contrarietà della popolazione alla realizzazione di questi impianti» e le «forti tensioni di carattere economico-sociale che potrebbero derivarne».

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Il Parlamento europeo ha approvato oggi nuove misure per inasprire i controlli sulla catena di produzione alimentare sono state approvate mercoledì dal Parlamento. La nuova direttiva, frutto di un accordo informale fra deputati e ministri UE, mira a migliorare la tracciabilità del cibo, combattere le frodi e ristabilire la fiducia nell’integrità della filiera alimentare.

La normativa garantirà un sistema di controllo completo, integrato e più efficiente nel campo delle regole di sicurezza del cibo e delle sementi, dei requisiti di sanità per piante e animali, di produzione organica e di denominazione di origine controllata. 

«Dopo lo scandalo della carne di cavallo, i consumatori hanno seri dubbi sulla tracciabilità degli alimenti e sull’integrità della filiera della carne – ha detto la relatrice Karin Kadenbach (S&D, AT) -. Il Parlamento europeo si è sforzato per affrontare queste preoccupazioni e per redigere un testo che consenta alle autorità competenti di combattere efficacemente le frodi.»

«Sono anche orgogliosa che il Parlamento sia riuscito a rafforzare il capitolo sulle misure d’esecuzione, in particolare per quanto riguarda le sanzioni da applicare in caso di violazione intenzionale delle regole – ha aggiunto -. Confido che sanzioni davvero dissuasive saranno uno strumento chiave per combattere la frode in tutti i settori.»

L’accordo raggiunto tra i deputati e il Consiglio dei ministri include:

– un approccio globale, coprente tutte la filiera agroalimentare: controlli su cibo, sementi, sanità della piante, pesticidi, benessere degli animali, indicazioni geografiche, agricoltura biologica;

– controlli a sorpresa basati sul rischio in tutti i settori;

– maggior impegno contro pratiche fraudolente o ingannevoli;

– accordi d’importazione su animali e prodotti importati da Paesi terzi;

– controlli da parte della Commissione europea negli Stati membri e nei Paesi terzi.

I recenti scandali di frodi alimentari, come lo scandalo della carne di cavallo, hanno mostrato la necessità di controlli più efficienti da parte delle autorità per proteggere sia i consumatori sia i produttori onesti dai rischi che potrebbero crearsi in caso di violazione delle regole lungo la filiera alimentare.

Le nuove regole seguiranno un approccio basato sul rischio, rendendo dunque possibile alle autorità competenti di focalizzare le proprie risorse sui problemi più gravi (considerando tutti i rischi e non solo i rischi per la salute).

Per poter stabilire una struttura generale coerente, la proposta di regolamentazione contiene, in un singolo testo regolamentare, i controlli ufficiali su tutti i settori della filiera agro-alimentare (attualmente divisi in circa 16 diverse regolamentazioni o direttive). La proposta prevede una revisione approfondita delle disposizioni esistenti, con l’obiettivo di eliminare sovrapposizioni di regolamentazione, tenendo un approccio proporzionato e flessibile, in modo da essere in grado di reagire più prontamente alle situazioni di emergenza, per, ad esempio, definire procedure più rapide per l’accreditamento dei laboratori ufficiali.