27 November, 2024
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I Riformatori sardi del Sulcis Iglesiente scendono in campo a difesa della sanità pubblica.

Il coordinamento del partito ha esaminato la situazione ed ha approvato un documento nel quale sottolinea che «la sanità pubblica oggi nel Sulcis Iglesiente sta male, è seriamente malata e si avvierà verso uno stato terminale se non faremo tutti insieme: sindaci e istituzioni locali, forze politiche e sociali, associazioni di utenti e consumatori, cittadini tutti, una grande battaglia per il pieno diritto alla salute anche nel nostro territorio».

«Questi anni, regnanti Pigliaru e Arru con commissari ad acta ed ora più Moirano con direttori d’area sempre ad acta, hanno prodotto una situazione di grave allarme in tutta la Regione – sostiene Francesco Loi, coordinatore dei Riformatori sardi del Sulcis Iglesiente -. Nel nostro territorio: i servizi si sono via via ridotti e sono stati resi sempre più complicati per i cittadini ma anche per gli operatori. I reparti ospedalieri sono in gran parte sotto organico: Medicina ad Iglesias ed Emodinamica a Carbonia sono i casi più eclatanti, ma non certo i soli, come viene denunciato quotidianamente dai cittadini e dai mezzi di informazione. Per quanto riguarda gli organici di tecnici, infermieri e operatori socio sanitari siamo ai miracoli per garantire il presidio dei reparti; il Cup dopo il mancato rinnovo del contratto degli operatori che erano stati formati per garantire il servizio ai cittadini su più turni e in tutto il territorio ha ridotto il servizio per cui per una prenotazione devi mettere in conto una intera mattinata di fila. Dopo quanti mesi potrai avere un appuntamento per la visita che ti occorre? Le Case della Salute che fine hanno fatto?»

«Sono trascorsi ormai dieci anni da quando abbiamo proposto e riproposto ancora la necessità dell’ospedale unico da realizzare ex novo in zona baricentrica per assicurare una sanità di qualità nel Sulcis Iglesiente, ma è stata fatta una scelta diversa dal territorio e dalla Regione a favore di due ospedali a Carbonia ed Iglesias più le case della salute a Carloforte, Sant’Antioco, Giba e Fluminimaggiore – sottolinea ancora Francesco Loi -. Oggi non ci sono le condizioni per riproporre il nuovo ospedale unico anche se in futuro la cosa potrebbe essere rilanciata. La sanità nel territorio ha quindi assunto una sua fisionomia organizzativa e su quella non possiamo mollare. L’applicazione dei parametri standard nazionali condanna la sanità in Sardegna e nel Sulcis Iglesiente: garantire i livelli essenziali di assistenza a Milano che ha 1.600.000 residenti e garantirli in Sardegna allo stesso numero di residenti non può essere considerata la stessa cosa. La sensazione netta che abbiamo è che la sanità nel nostro territorio possa ridursi rapidamente a due mezzi ospedali e all’abbandono progressivo del territorio col risultato che crescerà sempre più l’esodo verso Cagliari e le strutture convenzionate e certo non per scelta ma per assoluta necessità. Molto preoccupante è la situazione di organico dei medici di medicina generale (medici di famiglia) destinata ad aggravarsi nei prossimi mesi per l’alto numero di pensionamenti previsto.»

«Rispetto alla situazione non vediamo quel protagonismo dei sindaci e di forze politiche e sociali che si è manifestato negli anni per una sanità sempre migliore per i nostri cittadini ma anzi ci sembra di cogliere una pericolosa disattenzione o sottovalutazione. Se stiamo fermi a guardare, non solo il presente ma ancora più il futuro della sanità del Sulcis Iglesiente sarà dipeso anche dai comportamenti di tutti noi. Se la cosa più importante è la salute allora anche la battaglia più importante da non mancare è la piena disponibilità nel nostro territorio dei diritti di assistenza. Noi ci mettiamo a disposizione per la battaglia politica e sociale più importante del nostro territorio. Nell’immediato – conclude il coordinatore dei Riformatori sardi del Sulcis Iglesiente -, la prima tappa da conquistare è il recupero degli organici per il pieno funzionamento di tutti i reparti e i servizi nelle strutture ospedaliere e in quelle territoriali e negli ambulatori di medicina generale con la dovuta attenzione alle località periferiche e in particolare alle isole minori.»

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Comincerà domani, mercoledì 15 marzo, alle 16,00, in Consiglio regionale, l’esame della manovra finanziaria 2017-2019. All’ordine del giorno anche il disegno di legge 401 (Modifiche al Bilancio 2016-2018, a seguito della sentenza della Corte costituzionale n. 6 del 2017) e la proposta di istituzione delle Commissione d’inchiesta sul sistema di protezione civile in Sardegna.

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Capita spesso di imbattersi in classifiche stilate da riviste specializzate del settore o da quotidiani economici. Ovviamente in queste classifiche, tralasciando il marchio Fiat, in particolare la Fiat Panda, l’auto che in Italia si vende di più, a farla da padrona sono quasi sempre per ogni segmento le autovetture tedesche considerate dei veri e propri must per chi vuole cambiare l’automobile.

Facendo un passo avanti, però, ed andando ad analizzare quanto accade per le auto usate, ci ritroviamo di fronte parecchie sorprese che ci possono lasciare spiazzati specialmente se diamo un’occhiata a quanto accade per le auto usate vendute sul web. Può, infatti, saltare all’occhio che, nel mercato delle vendite online che oggi rappresenta un’importante settore che ha fatto passi da gigante negli ultimi periodi, le automobili più vendute, come ad esempio le autovetture tedesche, siano appunto quelle più difficili da vendere sul web tranne se si considerano i compro auto, che acquistando per l’appunto, fanno grandi affari dai privati. La motivazione principale è di facile comprensione: chi decide di acquistare un’autovettura online cerca un’occasione, un’opportunità che non sempre si trova su determinate tipologie di autovetture, come ad esempi i marchi tedeschi che nelle classifiche delle autovetture vendute più velocemente su internet non compaiono se non con la Opel per il suo modello base, l’Agila. C’è poi una seconda importante motivazione, ossia sul web si tende a vendere autovetture particolari, le citycar, che hanno un mercato potenzialmente superiore rispetto alle berline tedesche oppure con carrozzerie monovolume o piccole monovolume, a costi bassi e che offrono tanto spazio all’interno.

Analizzando queste classifiche vediamo che l’auto che si vende più velocemente sul web è la Huyndai Atos, vettura prodotta dal 1997 al 2008 che nonostante non abbia linee particolarmente importanti e motori potenti, fa dell’abitabilità e dei costi bassissimi i suoi punti di forza. Al secondo posto si piazza, invece, la Fiat Idea, prodotta dal 2003 al 2012 che in quegli anni non sembrò ottenere grandi riscontri positivi dalla critica e dalle vendite ma da usata sembra essere tornata più appetibile, distinguendosi per gli spazi interni molto generosi e la sua manovrabilità. A confermare come in Italia tra le auto usate si prediligano citycar spaziose è l’auto terza classificata, l’Opel Agila, sorella dell’Atos, che come lei offre ampi spazi interni a costi accessibili per tutte le tasche.

Scorrendo la classifica delle auto vendute più velocemente sul web troviamo al sesto posto la Lancia Musa che nonostante sia fuori produzione piace ancora tantissimo, in particolare al pubblico femminile. Troviamo poi la Renault Modus che seppur non eccellente in quanto a linee è risultata molto venduta in Italia per i suoi costi di gestione. Stessi motivi che hanno portato in alto la Focus C-Max (versione famigliare della più conosciuta Ford Focus) in quanto rappresenta un’ottima via di mezzo tra una berlina comoda e spaziosa. Sono presenti in questa classifica anche la Fiat 600, acquistata soprattutto dai neopatentati alla ricerca di un’auto economica e la Fiat Panda che, come detto in precedenza, guida la classifica della auto nuove più vendute.

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Sostenere progetti culturali innovativi ad alto impatto sociale che riattivano e danno nuova vita a spazi, edifici, ex siti industriali abbandonati o in fase di transizione. Questi gli obiettivi di “culturability – rigenerare spazi da condividere”, il nuovo bando della Fondazione Unipolis che sarà presentato mercoledì 15 marzo, a Cagliari, in collaborazione con Sardegna Ricerche. L’iniziativa è in programma alle ore 17.30 presso gli spazi recuperati della Manifattura Tabacchi (viale Regina Margherita 33).

Con questa quarta edizione del bando, la Fondazione mette a disposizione complessivamente 400mila euro per supportare quelle iniziative in grado di riempire di creatività gli spazi vuoti e restituirli alle comunità locali, unendo cultura, innovazione e coesione sociale, collaborazione, sostenibilità e occupazione giovanile. Fra le proposte pervenute, ne saranno selezionate 15 che avranno l’opportunità di partecipare a un percorso di formazione nei mesi di giugno e luglio. Tra queste, nel mese di settembre, una Commissione di Valutazione selezionerà i 5 progetti finalisti che riceveranno 50 milaeuro ciascuno e continueranno l’attività di mentoring. Gli altri 150mila euro saranno utilizzati per realizzare le attività di formazione e accompagnamento per l’empowerment dei team, rimborsi spese per partecipare ai programmi di supporto. L’iniziativa è sviluppata in partnership con Avanzi/Make a Cube³ e Fondazione Fitzcarraldo, che coadiuveranno Unipolis nel percorso di accompagnamento ai team.

Un ulteriore contributo verrà messo a disposizione grazie alla collaborazione con la Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane del ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo. Fra i 15 finalisti, in aggiunta ai 5 beneficiari del contributo di Unipolis, la Commissione di Valutazione selezionerà altri 2 progetti ai quali attribuire una menzione speciale e un contributo del valore di 10 mila euro ciascuno.

La call di “culturability” è aperta dal 16 febbraio al 13 aprile 2017. 

All’incontro di presentazione a Cagliari, interverranno: Roberta Franceschinelli, responsabile culturability Fondazione Unipolis, Gianluca Cadeddu, direttore del Centro Regionale di Programmazione della RAS, Giorgio Pisanu, direttore di Sardegna Ricerche, Carolina Pacchi, Avanzi, Politecnico di Milano.

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L’agenzia Laore ha pubblicato un avviso per l’acquisizione di manifestazioni di interesse alla partecipazione a un percorso formativo finalizzato ad incentivare la trasformazione e la vendita diretta di prodotti vegetali stagionali.

Il percorso è strutturato in 6 moduli didattici facoltativi e verrà realizzato tenendo conto delle richieste pervenute e compatibilmente con le disponibilità dell’Agenzia.

Possono partecipare all’iniziativa titolari, legali rappresentanti, soci, familiari collaboranti e dipendenti di imprese agricole regolarmente iscritte nei registri della Camera di Commercio.

Le manifestazioni d’interesse dovranno essere compilate in carta libera, sottoscritte con firma digitale o firma autografa e dovranno essere inoltrate entro il 17 marzo 2017, attraverso le seguenti modalità:
-a mano presso l’ufficio protocollo dell’Agenzia Laore Sardegna – in via Caprera, 8 – Cagliari, dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 14.00 – nel pomeriggio del martedì dalle ore 15.00 alle ore 18.00 oppure presso le sedi dell’Agenzia Laore del territorio;
– per posta, indirizzando a: “Agenzia Laore Sardegna – Servizio Sviluppo delle multifunzionalità e valorizzazione della biodiversità agricola” – via Caprera, 8 – 09100 – Cagliari;
– a mezzo posta elettronica inviata a: laoresardegna@agenzialaore.it;
– a mezzo posta elettronica certificata inviata a: protocollo.agenzia.laore@legalmail.it;

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E’ on line il form per la compilazione delle domande del bando “Aiuti alle imprese in fase di avviamento e sviluppo – Piano Sulcis”.
Potranno beneficiare delle agevolazioni le micro o piccole imprese che intendano realizzare un piano per lo sviluppo aziendale nel territorio dei comuni dell’ex provincia di Carbonia Iglesias esclusivamente finalizzato ad aumentare la competitività dell’impresa.
I settori ammessi sono tutti i settori produttivi orientati a favorire il rilancio e lo sviluppo su nuove basi della tradizione industriale del Sulcis Iglesiente.
Gli interventi ammessi riguarderanno i piani per la creazione di impresa o lo sviluppo aziendale coperti per almeno il 25% con mezzi propri e/o finanziamenti di terzi, con le seguenti specifiche:
– imprese in forma di ditta individuale da attivare o già operanti: valore del piano compreso tra 15.000 e 150.000 euro;
– imprese costituite in forma societaria: valore del piano compreso tra 15.000 e 800.000 euro.
Gli aiuti saranno concessi sotto forma di sovvenzione a fondo perduto.
La procedura sarà valutativa a sportello, nei limiti della dotazione finanziaria.
Per informazioni sul bando contattare Invitalia – Unità di assistenza tecnica, Sviluppo progetti di impresa nel Sulcis Iglesiente, Palazzo Bellavista Monteponi – 09016 Iglesias (CI) al numero telefonico 345 8858080 o inviare una email all’indirizzo: info.sulcisincentivi@invitalia.it
Eventuali informazioni sul procedimento possono essere richieste presso l’Ufficio relazioni con il pubblico del Centro regionale di programmazione in Via Cesare Battisti snc, o tramite email all’indirizzo: crp.urp@regione.sardegna.it .

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Nel mese di gennaio 2016, a Nuxis, ignoti, previa forzatura della porta sita sulla parte retrostante del bar denominato “Acquacadda”, sono entrati nell’esercizio pubblico, dal quale hanno asportato 10 stecche di sigarette e una piccola somma di danaro in monete da 1 euro, custodite nel registratore di cassa. Hanno forzato, infine, il cassetto di una slot machine, dalla quale hanno asportato circa 600 euro. 

I carabinieri di Nuxis, intervenuti sul posto, hanno effettuato un accurato sopralluogo, nel corso del quale hanno rinvenuto alcune tracce ematiche, successivamente inviate ai laboratori del Ris di Cagliari, per gli accertamenti tecnici.

Nei giorni scorsi, il laboratorio di biologia, diretto dal tenente colonnello Mameli, al termine delle analisi, ha riscontrato la positività, il cosiddetto “Match”, con un soggetto già autore di reati simili, tale D.V., 40 anni, pregiudicato di Siliqua che, pertanto, è stato indagato in libertà per furto aggravato.

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Nello scorso mese di gennaio, a Santadi, si è verificato un incidente stradale tra una Fiat Uno e una Fiat 600, nel quale sono rimasti feriti i due conducenti e il passeggero di una delle  due auto, tutti e tre ora ristabilitisi dalle lesioni riportate.

Sul posto intervennero i carabinieri della stazione di Giba che procedettero ai rilievi di rito e, pertanto, chiesero le analisi per la verifica sull’uso di sostanze alcoliche o di sostanze stupefacenti da parte dei conducenti.

Nei giorni scorsi, all’arrivo dei risultati delle analisi, è emerso chiaramente che il più anziano dei due, un 62enne di Santadi, è stato trovato positivo all’uso delle bevande alcoliche con un valore di cinque volte e mezza superiore a quello consentito, un valore quasi da coma etilico.

Ma la sorpresa è giunta dalle analisi dell’altro conducente, un 38enne, anch’egli di Santadi, che dalle analisi è risultato positivo alla cocaina, è emerso quindi quasi un concorso di colpa nel sinistro e così i due conducenti sono stati entrambi denunciati all’autorità giudiziaria per la loro guida illegale e ad entrambi è stata ritirata la patente ed è stato posto il mezzo sotto sequestro.

L’Autorità giudiziaria è stata informata dai carabinieri di Giba.

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«La riforma del sistema sanitario sta penalizzando i territori più periferici». Lo sostiene Gianluigi Rubiu, capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, dopo la chiusura di un’ala del reparto di medicina incastonato nel Cto di Iglesias, il blocco dei ricoveri e di alcuni interventi, con i pazienti trasferiti d’urgenza al Sirai di Carbonia, per la mancanza di medici e la cronica assenza di personale in alcuni dipartimenti del presidio.

«E’ necessaria l’immediata convocazione della commissione d’inchiesta sulla Sanità, costituita dai capigruppo, con un sopralluogo all’interno della struttura per verificare le problematiche dei pazienti e dell’organico in seno al Cto di Iglesias – denuncia Gianluigi Rubiu che ha inviato una lettera all’assessore regionale della Sanità Luigi Arru -. I continui disservizi e le anomalie certificano il fallimento della riforma sanitaria e dell’azienda unica per la salute. Si sta determinando un’irrituale situazione che colpisce soprattutto le fasce deboli della popolazione. La Giunta Pigliaru, l’assessore Luigi Arru e il direttore dell’Ats Fulvio Moirano offendono e umiliano gli iglesienti, con disagi infiniti per i pazienti e i soggetti svantaggiati. Ieri si è arrivati al punto di interrompere i servizi al Cto, un punto di riferimento indispensabile per il distretto. Il presidente Pigliaru e la sua maggioranza hanno assestato un colpo basso alla sanità isolana con la fregatura della Asl unica – conclude Gianluigi Rubiu -. Una riorganizzazione che aggrava il disagio e il malessere dei pazienti, cancellando i servizi nei territori isolani più marginali. E’ un disastro senza precedenti. Faremo di tutto per evitare lo smantellamento dei presidi sanitari nel Sulcis Iglesiente.»

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E’ l’unico concorso italiano di world music. Il “Premio Andrea Parodi”, organizzato a Cagliari dall’omonima Fondazione con la direzione artistica di Elena Ledda, giunge quest’anno alla decima edizione. Lo staff è già al lavoro: il bando è on-line e numerose sono le iscrizioni già pervenute, mentre si punta ad intensificare i rapporti del festival con l’estero. In questa direzione va la presenza al Babel Med Music di Marsiglia, una delle più importanti fiere dedicate alla musiche del mondo, in programma dal 16 al 18 marzo. Il Premio Parodi sarà presente all’interno dello stand Italian World Beat, n. 110. Inoltre, a luglio sarà la volta di una trasferta nella Repubblica Ceca per il festival Colours of Ostrava.

Ricordiamo che il concorso è gratuito ed aperto ad artisti di tutto il mondo. Le domande di iscrizione dovranno essere inviate entro e non oltre il 31 maggio 2017, tramite il format presente su www.fondazioneandreaparodi.it (per informazioni: fondazioneandreaparodi@gmail.com ).

Dovranno contenere:

– 2 brani (2 file mp3, provini o registrazioni live o realizzazioni definitive; indicare con quale dei due brani si intende gareggiare);

– testi ed eventuali traduzioni in italiano dei due brani;

– curriculum artistico del concorrente (singolo o gruppo);

Il premio consiste in una somma in denaro erogata a copertura di tutti i costi di master class, eventuale acquisto o noleggio di strumenti musicali, corsi e quant’altro il vincitore sceglierà per la propria crescita artistica e musicale, per un importo massimo di 2.500 euro. Per i vincitori del Premio della critica c’è invece la realizzazione professionale del videoclip del brano in concorso, a spese della Fondazione Andrea Parodi. Inoltre, verrà offerta al vincitore l’opportunità di esibirsi alle edizioni 2018 del Premio Andrea Parodi, dell“European jazz expo” in Sardegna, di Folkest in Friuli, del Negro Festival di Pertosa (SA) e in altri eventi che saranno man mano annunciati.

A questo proposito il 17 e 18 marzo ci saranno le riprese di un videoclip dei Domo Emigrantes, vincitori del Premio della critica nel 2016. Inoltre, la sera del 18 marzo, il gruppo salentino si esibirà a Portoscuso, al festival Mare e Miniere di ElenaleddaVox (che da quest’anno è partner del Premio Parodi).

La manifestazione è nata per omaggiare un grande artista come Andrea Parodi, passato dal pop d’autore con i Tazenda a un percorso solistico di grande valore e di rielaborazione delle radici, grazie al quale è diventato un riferimento internazionale della world music, collaborando fra l’altro con artisti come Al Di Meola e Noa. Le precedenti edizioni sono state vinte nel 2016 dai Pupi di Surfaro (Sicilia), nel 2015 da Giuliano Gabriele Ensemble (Lazio), nel 2014 da Flo (Campania), nel 2013 da Unavantaluna (Sicilia), nel 2012 da Elsa Martin (Friuli), nel 2011 da Elva Lutza (Sardegna), nel 2010 dalla Compagnia Triskele (Sicilia), nel 2009 da Francesco Sossio (Puglia).

È possibile sostenere la Fondazione Andrea Parodi attraverso la destinazione del 5×1000 e attraverso contribuzioni in denaro. Sul sito della Fondazione si possono trovare tutte le informazioni.