27 November, 2024
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In 29 mesi di legislatura solo il 14% degli atti prodotti da Giunta e Consiglio ha riguardato le esigenze di sviluppo delle piccole imprese sarde. Infatti, sui 2.155 provvedimenti presentati da Assessori e Consiglieri solo 302 hanno contribuito alla crescita del sistema produttivo regionale.

Sono questi i dati generali, incontrovertibili e verificabili, emersi dalla presentazione della seconda edizione del “Rating della Regione Sardegna”, disponibile sul sito www.sardegnaimpresa.it, realizzato da Confartigianato Imprese Sardegna e OpenPolis, società specializzata in rilevazioni e studi.

Come negli anni passati, l’analisi ha “radiografato” gli atti di Giunta e Consiglio, prodotti nella prima metà del mandato, da marzo 2014 a fine di luglio 2016. Ben 2.155 tra delibere, proposte di legge, relazioni, interrogazioni, risoluzioni, mozioni, ordini del giorno e interpellanze; tutto è stato letto, analizzato, vagliato e valutato secondo 7 priorità che gli imprenditori avevano individuato già prima delle elezioni, quali burocrazia, fisco e costo del lavoro, credito e pagamenti, sviluppo territoriale e programmazione, istruzione e formazione, infrastrutture e trasporti e riforma dell’artigianato.

Numeri, quelli del Rapporto, che stridono con la capacità produttiva delle circa 36mila aziende artigiane (il 23% della forza produttiva sarda), che negli ultimi 12 mesi, con 3milardi e mezzo di valore aggiunto, hanno contribuito al PIL regionale per il 16%. Dal Rating, quindi, emerge una rapporto tra imprese e Giunta-Consiglio non coincidente con le necessità di cui avrebbe bisogno il sistema produttivo isolano.

«Sono dati incontrovertibili e incontestabili – ha affermato la presidente di Confartigianato Imprese Sardegna, Maria Carmela Folchetti, durante la presentazione questa mattina in conferenza stampa – perché sono quelli prodotti e messi a disposizione dall’Esecutivo e dalla Massima Assemblea regionale. Purtroppo, e non è una novità, in questi 2 anni e mezzo la Politica regionale è stata “sfuggente” nei confronti del nostro comparto che, quindi, è stato solo “incidentalmente” interessato dall’azione politica di Giunta e Consiglio.»

Ma nel Rapporto ci sono anche le azioni positive che Confartigianato ha voluto “premiare” come più “vicine” alle esigenze delle piccole realtà produttive, che hanno visto il coinvolgimento attivo dell’Associazione da parte della politica e che cominciano a dare i primi risultati. Gli atti che più si sono avvicinati alle esigenze degli artigiani sono stati quelli sull’internazionalizzazione delle imprese, dell’assessore Maria Grazia Piras,  sulla tutela del pane, realizzata dai consiglieri Daniela Forma e Luigi Crisponi e sulla semplificazione burocratica, a firma del presidente Francesco Pigliaru e dell’assessore Maria Grazia Piras.

Al contrario, tra le richieste delle imprese a oggi rimaste insoddisfatte le leggi sull’artigianato e sull’urbanistica (da fonti di stampa abbiamo letto che dovrebbe essere approvata questa settimana in Giunta per poi essere discussa in Consiglio e si spera anche con le associazioni Imprenditoriali) e la riforma dei Consorzi fidi (completamente da bocciare secondo Confartigianato).

«Un aspetto importante che rileviamo – ha sottolineato il segretario regionale di Confartigianato Sardegna, Stefano Mameli, nel suo intervento – è quanto spesso ci sia scollamento fra atti di programmazione condivisibili e una loro attuazione non all’altezza”. “E’ il caso, ad esempio, delle delibere di Giunta contenenti gli incentivi alle imprese ha proseguito – che hanno ricevuto un parere positivo nel rating per diversi motivi tra cui la procedura a sportello “veloce”, o perché prevedevano finanziamenti anche di piccola taglia per le piccole imprese (il cosiddetto T0)”. “Ad oggi notiamo un forte ritardo nelle procedure di istruttoria anche a distanza di 4 mesi le imprese non ne conoscono ancora gli esiti. In merito ai finanziamenti di piccola taglia (T0), la delibera è del 6 luglio 2016 e ancora oggi non è stato nemmeno pubblicato il bando. I tempi della Pubblica Amministrazione ancora una volta non sono quelli delle imprese.»

Dall’analisi generale, emerge che 1.110 atti sono stati giudicati “attinenti/coerenti con le priorità degli artigiani”. Di questi ben 784 (il 71%) sono “neutri”, ovvero che non incidono rispetto alle necessità delle imprese. Al contrario, quelli “buoni”, che incidono positivamente sulle priorità, sono risultati 302. Analisi confermata anche dai “tag” più ricorrenti. Quello relativo alle imprese risulta solo al 10° posto (presente in 127 atti) mentre quelli più frequenti sono ambiente (403 atti), “enti pubblici” (372 atti) e sanità (284 atti).

«Con certezza – ha aggiunto Maria Carmela Folchetti – sappiamo di non essere tra i primi pensieri di assessori e consiglieri, anzi siamo proprio relegati al ruolo di comprimari». Per la presidente di Confartigianato Sardegna «l’attenzione sui temi dell’artigianato è ancora insufficiente: i pochi atti favorevoli a imprese e artigianato sono sovrastati da atti “neutri e ininfluenti”, che non incidono sulla svolta che si chiede».

Ma non tutto è negativo ciò che non è stato inserito nel rating: «Tra le cose da segnalare – ha sottolineato Maria Carmela Folchetti – è soddisfacente anche l’attività che si sta realizzando sugli appalti pubblici, sulle infrastrutture e sulla programmazione territoriale. Al contrario, ancora assai deficitaria l’attività sulla formazione che necessita di un urgente intervento strutturale».

«In un contesto come quello attuale, fortemente condizionato dal dilagare dell’antipolitica – ha precisato la presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – riteniamo che aver dato anche valutazioni di soddisfazione per alcuni risultati raggiunti, sia da stimolo per i nostri politici per continuare sulla strada della condivisione e dell’ascolto delle istanze del tessuto economico sardo». «In ogni caso, continueremo a lavorare nella direzione indicata da artigiani e piccoli imprenditori – ha concluso Maria Carmela Folchetti – chiedendo alla Politica, ancora una volta, un reale coinvolgimento delle nostre istanze, che sono quelle delle migliaia di piccole e piccolissime realtà che, con grande fatica e sacrifici, cercano di resistere alla crisi.»

Oltre alla valutazione sui temi che riguardano le imprese, è stata realizzata anche quella complessiva degli amministratori regionali. Come già gli scorsi anni, i risultati dello studio si sono concretizzati in una classifica virtuale che ha tenuto conto, per il presidente, gli assessori e i consiglieri, di tutti gli aspetti dell’attività istituzionale, delle ricadute che questa ha avuto sul mondo delle micro imprese.

Dei 2.155 atti analizzati (1.680 della Giunta e 475 del Consiglio), 1.110 sono quelli che sono stati rilevati come “attinenti/coerenti con le priorità degli artigiani” (52%). Di questi ben 784 (il 71%) sono stati giudicati “neutri” ovvero che non incidono rispetto alle necessità delle imprese. Al contrario, quelli “buoni”, che incidono positivamente sulle priorità, sono risultati 302 (27%). Quelli “contrari” alle necessità delle imprese artigiane sono solo il 2%.

Dal dossier emerge che, tra tutti gli atti (qualunque atto) sottoscritti come primo firmatario, l’assessore più produttivo è Donatella Spano (Ambiente) con 305 atti, il meno prolifico risulta l’ex assessore dell’Artigianato, Francesco Morandi con 39 atti. Tra i consiglieri, il più attivo è Pietro Cocco (PD) con 50 atti che lo vedono come primo firmatario mentre il meno dinamico di quelli che hanno firmato proposte, è Antonio Solinas (PD) con 9 atti.

Dal dossier emerge anche che l’assessore che ha prodotto più atti riguardanti il mondo dell’artigianato è Raffaele Paci (Programmazione) con 191 (di cui 71 pro, 108 neutri e 12 contrari).

In Consiglio, Pietro Cocco, capogruppo PD, è il Consigliere che ha messo la firma su più atti che riguardano le “7 priorità degli artigiani”: 22 atti di cui 7 pro, 15 neutri e 0 contrari. Seguono Paolo Truzzu (FDI) (10 atti di cui 5 pro, 5 neutri e 0 contrari) e Michele Cossa (Riformatori sardi) con 9 atti totali (di cui 1 pro, 8 neutri e 0 contrari). In coda, Christian Solinas (Psdaz) con 1 solo atto (tra l’altro neutro) che lo vede primo firmatario.

In Giunta, tra le priorità su cui gli artigiani hanno chiesto di intervenire, il primato va alla priorità “infrastrutture, trasporti ed energia” con ben 308 atti (73 pro, 234 neutri e 1 contro). Solo 43 (26 pro, 13 neutri e 4 contro) riguardano la “riforma dell’artigianato”.

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Una fiera che possa rinnovarsi, con un salone dedicato a nuove tecnologie e servizi per il turismo. Un’esposizione che attragga il segmento dei giovani, non solo dei vacanzieri. E’ la proposta del consigliere regionale Edoardo Tocco (FI), convinto che debba essere superato il vecchio modello della Campionaria. «Si tratta di una nuova scommessa – sottolinea Edoardo Tocco – per scongiurare che fallisca anche la Fiera Internazionale della Sardegna. L’Isola non può permettersi una sconfitta del genere dal punto dell’immagine turistica. Per l’economia sarebbe un colpo devastante». Un evento che, sulla soglia della 69esima edizione, corre il rischio di chiudere.

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I consiglieri ex Sel, Daniele Cocco, Eugenio Lai e Luca Pizzuto, insieme all’eletto nelle liste dei Rossomori, Paolo Zedda, hanno costituito in Consiglio regionale il nuovo gruppo politico “Sinistra per la democrazia e il progresso” che, al livello italiano, fa riferimento al nuovo movimento “Articolo  1 – Democratici e Progressisti” promosso dagli ex Pd, Roberto Speranza ed Enrico Rossi e Arturo Scotto, già Sinistra italiana.

A guidare il nuovo raggruppamento consiliare, che conferma l’adesione al centrosinistra ed il sostegno alla Giunta Pigliaru, sarà Daniele Cocco (già capogruppo di Sel) che, nel corso della conferenza stampa di presentazione, ha illustrato le priorità di Sdp: «Vogliamo dare un spinta e un’accelerazione sui temi chiave del lavoro, della lotta alle povertà e per realizzare il master plan delle zone interne, perché tutti i cittadini sardi devono avere medesimi diritti, ad incominciare da quello alla salute, e uguali condizioni di accesso ai servizi». Daniele Cocco ha inoltre definito “irrinunciabile” il principio sancito con la legge di riforma degli Enti locali che stabilisce la cosiddetta perequazione tra i territori e i cittadini della Sardegna.

«Oggi non nasce solo un nuovo gruppo consiliare ma un nuovo percorso politico, più aperto e che porta con se le antiche battaglie per far crescere la Sardegna» ha dichiarato Eugenio Lai che ha insistito sulla disponibilità al confronto con tutte le anime del centrosinistra («vogliamo confrontarci sui temi e sui diritti per realizzare una Sardegna più equa e solidale»). Eugenio Lai ha inoltre auspicato l’approvazione entro la fine della Legislatura della nuova legge sull’istruzione.

Paolo Zedda ha spiegato la sua adesione al gruppo Sdp ed ha però confermato l’iscrizione al partito dei Rossomori («resto un indipendentista progressista») indicando come priorità di legislatura la riscrittura dello Statuto, una legge per la tutela e la salvaguardia del patrimonio immateriale della Sardegna (lingua, arte e cultura), la risoluzione della questione energetica e il Master plan per le zone interne.

Un allargamento del gruppo è stato, dunque auspicato da Luca Pizzuto (ex segretario regionale Sel) che ha parlato di raggruppamento “provvisorio” pronto al confronto con il “frastagliato mondo della sinistra in Sardegna”. Pizzuto confermando come riferimento nazionale “Articolo 1 – Movimento dei democratici e progressisti” ha precisato inoltre che “Sinistra per la democrazia e il progresso” lavora con l’obiettivo di creare nell’Isola un soggetto “autonomo e federato”.

Ha partecipato all’incontro con i giornalisti, anche il neo assessore della Cultura, Giuseppe Dessena, (indicato in Giunta dagli ex Sel di Sdp) che ha affermato di riconoscersi nella nuova compagine consiliare ed ha salutato con favore “il nuovo percorso politico” indicando come priorità nella sua azione al governo della Sardegna l’abbattimento dei livelli di dispersione scolastica.

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Con la costituzione del gruppo “Sinistra per la Democrazia e il Progresso2 cambia la “mappa” della rappresentanza consiliare delle forze politiche in Consiglio regionale.

Questa la nuova composizione dei gruppi:

Partito Democratico: Pietro Cocco (presidente), Alessandro Collu, Pietro Comandini, Lorenzo Cozzolino, Salvatore Demontis, Roberto Deriu, Daniele Forma, Gianfranco Ganau, Luigi Lotto, Gavino Manca, Giuseppe Meloni, Cesare Moriconi, Francesco Pigliaru, Rosella Pinna, Luigi Ruggeri, Franco Sabatini, Antonio Solinas, Gianmario Tendas;

Forza Italia: Pietro Pittalis (presidente), Ugo Cappellacci, Oscar Cherchi, Giuseppe Fasolino, Ignazio Locci, Antonello Peru, Alberto Randazzo, Marco Tedde, Edoardo Tocco, Stefano Tunis, Alessandra Zedda;

Gruppo Misto: Gaetano Ledda (presidente), Francesco Agus, Fabrizio Anedda, Annamaria Busia, Mario Floris, Giovanni Satta, Paolo Truzzu, Emilio Usula;

Partito dei Sardi: Gianfranco Congiu (presidente), Augusto Cherchi, Roberto Desini, Piermario Manca, Alessandro Unali;

Cristiani, popolari e socialisti: Zanchetta Pierfranco (presidente), Antonio Gaia, Raimondo Perra, Walter Piscedda;

Udc Sardegna: Gianluigi Rubiu (presidente), Alfonso Marras, Giorgio Oppi, Giuseppino Pinna;

Partito Sardo d’Azione: Angelo Carta (presidente), Marcello Orrù, Christian Solinas;

Riformatori Sardi liberaldemocratici: Attilio Dedoni (presidente), Michele Cossa, Luigi Crisponi;

Sinistra per la Democrazia e il Progresso: Daniele Cocco (presidente), Eugenio Lai, Luca Pizzuto, Paolo Zedda.

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La Cgil si è aggiudicata con il 51% dei consensi le elezioni dei rappresentanti Rsu/Rls dei lavoratori Ceramiche Mediterranee. Alla consultazione elettorale ha partecipato il 90 per cento della forza lavoro. Le consultazioni hanno eletto Antonio Serci e Cesare Arena.

«E’ un risultato importante e significativo per una realtà in crescita – commenta Emanuele Madeddu, coordinatore Filctem del Medio Campidano -. L’alta affluenza alle urne non può che essere considerata un fatto positivo e deve essere visto come un passaggio fondamentale per le sfide future che riguardano i lavoratori e l’organizzazione sindacale.»

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Il consigliere regionale del Partito dei Sardi Piermario Manca ha presentato un’interrogazione sulla mancata riduzione dell’accisa sui carburanti per le aziende silvicole sarde.

«La situazione è emblematica dei paradossi creati dall’immobilismo burocratico del sistema regionale sardo – spiega Piermario Manca -. Da un lato piangiamo per la perdita di posti di lavoro e per la mancanza di risorse per salvaguardare i nostri boschi, dall’altra non riusciamo neanche a dare alle aziende le agevolazioni previste e applicate nel resto d’Italia.»

Le imprese sarde che operano nel settore forestale sono discriminate rispetto alle altre ditte italiane. Lo svantaggio riguarda le riduzioni e le esenzioni dell’accisa sui carburanti, agevolazioni previste da un decreto ministeriale del 2015, ma da cui le aziende dell’Isola sono escluse. A privare le imprese silvicole sarde di questa agevolazione riconosciuta dallo Stato italiano, è un autentico labirinto burocratico. L’Agenzia regionale per la gestione e l’erogazione degli aiuti in agricoltura si giustifica sostenendo di essere impossibilitata a determinare gli importi per mancanza d’implementazione informatica delle aziende silvocolturali; il risultato è che in Sardegna, a differenza del resto d’Italia, non viene applicata alcuna tabella per determinare i consumi medi dei prodotti petroliferi impiegati per i lavori nella silvicoltura (come invece stabilito dal decreto ministeriale del 30 dicembre 2015), e allo stesso tempo non ci si è attivati per applicare soluzioni alternative, tra l’altro previste dall’art. 1 comma 3 del D.M. Del 30 dicembre 2015. Una paralisi amministrativa che mette a rischio il lavoro della aziende silvicole sarde e dei loro dipendenti, e di riflesso espone ancor più la Sardegna al pericolo incendi.

Le imprese e le cooperative del settore forestale in Sardegna sono circa una quindicina, e operano in terreni sia pubblici sia privati su una superficie che interessa circa 7mila ettari, dando occupazione a circa 350 lavoratori. Numeri messi a rischio dalla mancata applicazione nell’Isola del decreto ministeriale del 30 gennaio 2015, che determina un aggravio dei costi di gestione delle aziende.

Per queste ragioni, il consigliere del PdS, Piermario Manca, con l’interrogazione presentata in Consiglio regionale, si rivolge al presidente della Giunta, Francesco Pigliaru, e all’assessore regionale dell’Agricoltura e riforma agropastorale, Pierluigi Caria, con quattro richieste:

1) sapere se sono a conoscenza della discriminazione subita dalle aziende silvicole isolane che a tutt’oggi non godono della riduzione delle accise sui prodotti petroliferi per le lavorazioni previste dall’art.1 comma 3 del D.M. del 30 dicembre 2015;

2) valutare la possibilità di rivisitare, così come previsto dall’art. 1 comma 3 del D.M. del 30 dicembre 2015, la tabella 31 dell’allegato 1 prevedendo anche lavori non previsti nell’allegato;

3) verificare così come previsto all’art. 1 comma 6 la possibilità, per esigenze legate all’implementazione e alla gestione dei propri sistemi informatici di modificare lo schema delle tabelle di cui all’allegato 1;

4) verificare l’eventuale negligenza degli uffici preposti alla determinazione della riduzione delle accise sui prodotti petroliferi per le lavorazioni previste nel settore silvicolo.

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Romantici accenti e affascinanti poesie in musica con “Dal Manzanarre al Reno… un viaggio dal Lied tedesco alla Chanson Française” – il recital del contraltista Gianluca Belfiori Doro e del pianista Maurizio Moretti in programma mercoledì 15 marzo, alle 21.00, al Teatro Comunale di San Gavino Monreale e giovedì 16 marzo, sempre alle 21.00, alle ex Caserme Mura di Macomer, poi venerdì 17 marzo, alle 21.00, al Teatro del Carmine di Tempio Pausania e sabato 18 marzo, alle 19.00, al Palazzo EXPO’ di Olbia per sotto le insegne di “Classica con Brio” – la stagione concertistica del CeDAC nell’ambito del Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna.

Una preziosa antologia di brani celeberrimi e pagine rare o meno frequentate del repertorio cameristico, dal celeberrimo e struggente “Der Tod und das Mädchen” (La morte e la fanciulla) di Franz Schubert su versi di Matthias Claudius a uno dei capolavori di Hugo Wolf, “Verborgenheit”, su testo di Eduard Mörike, poi due gioielli canori di Francis Poulenc con parole di Guillaume Apollinaire – quali il malinconico “Hôtel” da “Banalités” No. 2, e “Le Bestiaire” – suggestiva “suite zoologique”.

Spazio a “L’énigme éternelle” e “Kaddish” di Maurice Ravel – scritti entrambi nel 1914 a Saint-Jean de Luz, su testi rispettivamente in Yiddish e in aramaico, con il curioso accostamento tra una riflessione sul mistero del cosmo e un inno religioso, poi un intermezzo virtuosistico sulla tastiera con le Trois Mazurkas op. 67 e i Deux Nocturne op. Postuma di Fryderyk Chopin e l’intrigante Arabesque op. 18 di Robert Schumann.

Gianluca Belfiori Doro canta l’amor perduto nella squisita “Elégie” di Jules Massenet, poi Aus dem hebräischen Gesängen di Robert Schumann e la deliziosa “Ständchen” (Serenate) di Franz Schubert  e per finire “… dalla Nonna” sulle note di Antonín Dvořák.

Sotto i riflettori il contraltista cagliaritano Gianluca Belfiori Doro – perfezionatosi sotto la guida di Renata Scotto, Raina Kabaivanska, Giusy Devinu e Bernadette Manca di Nissa, con all’attivo una brillante e intensa carriera con ruoli da solista, diretto tra gli altri da Sir Charles Mackerras, William Christie, Arnold Bosman, Jean-Claude Malgoire, Enrique Mazzola, Ottavio Dantone, Karl Martin e Estevan Velardi e un eccellente interprete dello strumento a tastiera come il pianista Maurizio Moretti, allievo di Aldo Ciccolini a Parigi, già ospite di prestigiose rassegne e festivals in tutto il mondo.

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Claudio Sanna non è più l’allenatore della Monteponi, s’è dimesso ieri sera dopo la sconfitta di Selargius. L’esperienza del 47enne tecnico di Portoscuso è durata poco più di tre settimane, quattro partite, nelle quali la squadra rossoblu, pur dando qualche segnale di reazione, ha raccolto un solo punto, precipitando all’ultimo posto in classifica, ora a ben sei punti dalla terz’ultima posizione che vale una chance di salvezza attraverso il play out con la quart’ultima. Dopo il pari casalingo con la Villacidrese (19 febbraio), la Monteponi ha perso 3 a 2 a Carloforte (26 febbraio), 1 a 0 in casa con la Frassinetti Elmas con un goal all’ultimo minuto dopo tante occasioni sprecate (5 marzo) e ieri pomeriggio 1 a 0 a Selargius con un goal a metà ripresa. Claudio Sanna ha ritenuto che non ci fossero le condizioni per andare avanti e ieri sera ha rassegnato le dimissioni.

Claudio Sanna era arrivato sulla panchina rossoblu conscio della criticità della situazione che in precedenza era costata la panchina prima a Titti Podda, poi a Franco Fiori, ma aveva iniziato a lavorare con fiducia, convinto di poter salvare la squadra dalla retrocessione.

«C’è tanto da lavorare e molti ragazzi, soprattutto i più giovani, non sono abituati a gestire situazioni simili – aveva detto Claudio Sanna al suo arrivo a Iglesias – ma ci sono spazi di miglioramento e io sono molto fiducioso, assolutamente convinto che riusciremo a venirne fuori e a chiudere bene la stagione.»

La società ora dovrà decidere cosa fare, se affidare la squadra ad un quarto allenatore o arrivare a fine stagione in autogestione. La squadra, cambiata profondamente nel mercato invernale, è in grande difficoltà, sia tecnica sia psicologica e, a otto giornate dalla conclusione del campionato, la salvezza appare molto difficile da raggiungere. Per centrarla occorrerebbe un’inversione di rotta radicale, con una media di almeno due punti a partita, ovvero un bottino di 16 punti, tanti quanti la squadra non è stata capace di metterne insieme nelle prime 22 giornate, considerato che oggi è ultima con 15 punti (3 vittorie, 6 pareggi e ben 13 sconfitte).

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L’assessorato regionale della Pubblica istruzione ha pubblicato le nuove modalità operative per la trasmissione dei rendiconti da parte delle scuole beneficiarie dei contributi per l’anno scolastico 2015/2016.
I rendiconti dovranno essere compilati entro le ore 12.00 del 4 aprile 2017 esclusivamente on line tramite la procedura informatica.
Terminata la compilazione online, il rendiconto in formato pdf, firmato digitalmente dal rappresentante legale della scuola dovrà essere trasmesso, entro il 7 aprile 2017, alla Direzione Generale della Pubblica Istruzione tramite pec all’indirizzo pi.dgistruzione@pec.regione.sardegna.it .

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L’Agenzia regionale per la ricerca in agricoltura, Agris, ha indetto una selezione per il conferimento di una borsa di studio per laureati, nell’ambito del progetto “Ottimizzazione delle tecniche agronomiche e studio delle possibilità di meccanizzazione nella coltivazione dello Zafferano di Sardegna Dop” dal titolo “Ottimizzazione e innovazione delle tecniche di moltiplicazione e coltivazione dello zafferano”, della durata di dodici mesi.

Le domande dovranno pervenire entro le ore 13.00 del 23 marzo 2017.