27 November, 2024
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Il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, sollecita la Giunta Pigliaru a trovare soluzioni per i dipendenti AIAS.

«La Giunta regionale sta dimostrando il suo totale disinteresse sulla vertenza AIAS e sul futuro, più che mai incerto, dei lavoratori che in essa operano, lasciando nel dimenticatoio la soluzione definitiva per i professionisti dislocati nelle diverse strutture – denuncia Gianluigi Rubiu in un’interpellanza -. Sollecitiamo il presidente del consiglio regionale Ganau e il presidente della commissione sanità perché convochino immediatamente il parlamentino in seduta congiunta, con un faccia a faccia tra i vertici dell’azienda, la giunta e i responsabili dell’Ats, per sviscerare i nodi che impediscono di riconoscere ai dipendenti la dignità professionale e dare la giusta assistenza ai pazienti. L’assessore Arru ha sottoscritto impegni precisi ai quali sinora non ha dato risposta. Ai ritardi (ormai cronici) nel pagamento degli stipendi, si aggiungono ritorsioni verso i dipendenti, licenziamenti e punizioni verso i rappresentanti sindacali e ancora le lungaggini per gli emolumenti della Regione per le prestazioni sanitarie e i tempi lunghissimi per il rinnovo delle convenzioni.»

La vertenza AIAS riguarda 52 complessi dislocati in tutta la Sardegna, una grande fetta nel Sulcis Iglesiente, con circa 1.300 operatori, un esercito di 3mila persone assistite e finanziamenti regionali che ogni anno si aggirano sui 37 milioni di euro.

«Si comprende quindi che non possono essere mortificati i diritti dei lavoratori, in grossa difficoltà per la mancata regolarità degli stipendi – conclude Gianluigi Rubiu -. La Giunta regionale si impegni a dichiarare il vero progetto sul servizio reso dall’Aias, per agevolare il rilancio della società e scongiurare lo smantellamento delle strutture socio sanitarie.»

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Claudio Nuscis, dipendente della ASSL di Carbonia, è il nuovo segretario della Cisl Funzione pubblica del Sulcis Iglesiente. E’ stato eletto a conclusione del quinto congresso della categoria che si è svolto venerdi 10 marzo nei locali del ristorante “Argentaria”, a Iglesias. I delegati dei lavoratori di Comuni, Azienda Sanitaria, Aias e uffici periferici ministeriali, uniti nello slogan «lo sviluppo del territorio attraverso la qualità dei servizi», hanno focalizzato il drammatico susseguirsi del venir meno dei servizi nel territorio puntando l’indice accusatore verso la politica regionale incapace di dare risposte all’annosa crisi occupazionale che mai prima d’ora aveva segnato dati così allarmanti.

Fabio Enne che in qualità di segretario confederale territoriale ha presieduto i lavori, e Davide Paderi, segretario generale regionale Funzione pubblica, hanno messo l’accento sui numeri della provincia più povera d’Italia, nella quale i dipendenti pubblici segnano il termometro, essendo essi stessi non solo erogatori ma fruitori di un servizio pubblico sempre più in fase di smantellamento. L’indice accusatore è stato puntato principalmente verso la dirigenza dell’Aias, per la quale, l’assise congressuale ha approvato un documento che impegna tutti i livelli dell’organizzazione sindacale ad adoperarsi verso lo smantellamento del sistema monopolistico dell’Azienda rea in questi ultimi anni di atteggiamenti verso i lavoratori di prevaricazione e persecuzione.

«E’ stato focalizzato il tema del mancato pagamento degli stipendi con arretrati che sono arrivati ormai a nove mensilità e il licenziamento del segretario uscente Roberto Fallo – si legge in una nota della segreteria sindacale -, con accuse ignobili che l’Assemblea ha ritenuto il vergognoso pretesto per tentare di liberarsi di chi si è impegnato in tutti questi anni per la tutela dei lavoratori. La principale richiesta del congresso è quella che la Cisl a tutti i livelli si impegni per chiedere alla Regione Sardegna di voler ricercare una alternativa valida e seria all’azienda gestita oggi dalla famiglia Randazzo.»

E’ stato confermato all’unanimità Roberto Fallo che affiancherà Claudio Nuscis con il ruolo di segretario generale aggiunto e di Gloria Dessì, dipendente della provincia del Sud Sardegna. Completa la squadra Stefano Garau, dipendente del comune di Sant’Antioco, come capo dipartimento delle Autonomie locali.

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«Con il disegno di legge di riforma della giustizia, all’ordine del giorno della Commissione Giustizia in Senato, che prevede l’abolizione dei Tribunali per i Minorenni e l’istituzione delle Sezioni specializzate per la famiglia presso i Tribunali ordinari, si rischia di perdere di vista quelli che sono i diritti per i minori e la famiglia, così come previsto anche dalla Convenzione ONU sui diritti dei minori.»

A sostenerlo è Piero Comandini, consigliere regionale del Partito democratico.

Nei mesi scorsi si è creato un movimento, sia a livello nazionale che regionale, contro la riforma per l’abolizione dei tribunali per i minorenni ma, nonostante tutti gli addetti ai lavori, dai magistrati alle associazioni di educatori operanti nel settore socio – educativo si siano espressi contrari, la commissione Giustizia al Senato sta continuando senza prendere in considerazione l’opportunità di creare un momento di confronto aperto a tutte le parti interessate.

Stamattina anche Cagliari ha deciso di far sentire la propria voce e, presso il Seminario Arcivescovile, il momento di confronto è stato forte e deciso, all’unisono, magistrati, educatori, famiglie, assistenti sociali, il Presidente del Tribunale per i Minori di Cagliari Marina Polo e il Procuratore della Repubblica dello stesso tribunale Anna Cau, nonché altre autorevoli presenze, hanno detto NO all’annullamento dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

Piero Comandini è il primo firmatario di un’interpellanza che verrà discussa in Consiglio regionale in tempi brevissimi, presentata insieme agli esponenti del gruppo del Partito democratico della maggioranza in Consiglio regionale.

«Nonostante la riforma della giustizia sia necessaria – si legge nell’interpellanza – non si può prevedere, per la specificità e autonomia che i Tribunali per i Minorenni hanno, l’accorpamento presso i Tribunali Ordinari, che dovrebbero occuparsi di tutte le controversie in materia civile, perché, così facendo, il minore perderebbe quella posizione centrale che oggi gli viene riconosciuta perdendo la titolarità dei diritti prioritari.»

«Inoltre – prosegue Piero Comandini – si perderebbe la figura del Giudice Onorario, una perdita importante in quanto, per la sua specifica professionalità nel campo minorile, è in grado di garantire un giudizio multidisciplinare, si perderebbe anche il ruolo importantissimo dei servizi sociali, che appare chiara l’intenzione di volergli attribuire un ruolo di mero controllo. Le situazioni, molteplici e varie, vanno valutate per la loro specificità, e il contributo dei servizi sociali è spesso basilare per aiutare il Giudice a coniugare l’esigenza di aiuto e sostegno alla crescita del minore con quella di giustizia e sicurezza sociale. I rischi dell’applicazione di tale riforma sarebbero devastanti per il settore minorile, perciò chiediamo al presidente Pigliaru e, ai parlamentari che rappresentano la Sardegna nelle istituzioni capitoline – conclude Piero Comandini -, di intervenire in Commissione Giustizia, non solo per evitare l’abolizione dei Tribunali per i Minorenni ma anzi rafforzare il loro ruolo e autonomia, in parallelo si auspica la costituzione di un gruppo di lavoro per studiare e superare le criticità ed eventualmente elaborare un disegno di legge di riforma della Giustizia Minorile che tenga conto delle specificità del settore.»

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A conclusione di 3 anni di preparazione, dedicati alla preghiera e segnati da importanti eventi culturali, i Frati Minori francescani annunciano i solenni festeggiamenti per il 450° anniversario della nascita al cielo di San Salvatore Grionesos da Horta. Alle 15.00 del 18 marzo 1567, infatti, egli moriva a Cagliari, nel convento di Gesù e Maria, situato dove è oggi l’ex manifattura tabacchi. Il suo corpo è conservato nella chiesa di Santa Rosalia – Santuario San Salvatore da Horta, in via Torino a Cagliari. I Frati Minori della Sardegna ne sono custodi e animatori.
La festa del 18 marzo sarà preceduta da un triduo di preparazione, che inizierà il 15. E’ stato organizzato il triduo facendo presiedere la celebrazione eucaristica, prevista ogni giorno, alle ore 18.00, ai tre più giovani vescovi della nostra Sardegna:
– mercoledì, 15 marzo: mons. Corrado Melis, vescovo di Ozieri
– giovedì 16 marzo: mons. Roberto Carboni, vescovo di Ales-Terralba
– venerdì 17 marzo: mons. Mauro Maria Morfino, vescovo di Alghero-Bosa
Alle ore 21.00 di venerdì 17 marzo una veglia di preghiera sarà animata dai giovani di San Mauro.
Questo, invece, il programma della giornata del 18 marzo.
Mattina: Pellegrinaggio dei frati e devoti di san Salvatore provenienti da diverse parti della Sardegna
Ore 11.30: Concelebrazione Eucaristia presieduta da Padre Salvatore Morittu, Custode dei Frati Minori
Sera: La città di Cagliari onora San Salvatore
Ore 18.00: Concelebrazione eucaristica presieduta da monsignor Arrigo Miglio, arcivescovo di Cagliari.

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Vito Biolchini.

Due autori sardi nel tempio della comicità italiana. Giovedì 16 marzo debutta alle ore 21.00 allo Zelig Cabaret di Milano lo spettacolo “Io e Boris: storia di un battutista”, scritto da Tiziana Troja (che cura anche la regia) e Vito Biolchini. Entrambi cagliaritani, hanno legato in questi anni il loro nome alle produzioni della compagnia LucidoSottile, ma per questa avventura allo Zelig hanno messo il loro talento autorale al servizio di due comici milanesi, Matteo Iuliani e Giorgio Verduci. Lo spettacolo “Io e Boris”, inserito nel cartellone del celebre teatro di viale Monza, racconta la storia di un comico alla ricerca della “battuta perfetta” e vuole ricordare ad un anno dalla scomparsa il grande Boris Makaresko, uno degli autori di punta della scena cabarettistica milanese degli anni d’oro.

In “Io e Boris”, Matteo Iuliani (in arte Bruce Ketta, di origini pugliesi ma milanese d’adozione), sveste dunque i panni del postino che lo hanno reso noto al grande pubblico della tv e dei teatri di tutta Italia e torna sul palcoscenico di Zelig con un testo di impianto teatrale, ricco di situazioni e di battute, abilmente sostenuto dalla verve di Giorgio Verduci, dagli interventi di Max Angioni e dalla musica dei Los Chitarrones. Il risultato è uno spettacolo pieno di ritmo e che, attraverso la vicenda di due comici in crisi di identità, racconta anche il mondo delle relazioni sentimentali, dello sport e dei social media.

Per i due autori sardi, il debutto di “Io e Boris” arriva al culmine di un periodo di impegno a Milano. Attrice, autrice e regista, Tiziana Troja è stata lo scorso anno semifinalista al Manzoni Derby Cabaret, per poi entrare stabilmente nella factory sui Navigli dello Spazio Temporin, con la quale attualmente collabora a diversi progetti cinematografici e legati all’arte contemporanea.

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Ventidue docenti dell’Università di Cagliari nella classifica del sito http://www.topitalianscientists.org/top_italian_scientists.aspx. E potrebbero essercene anche altri: la classifica è in continuo aggiornamento. Di fatto, un bel colpo per l’ateneo del capoluogo sotto diversi punti di vista. Intanto, un risultato proficuo se si pensa alla visibilità, alla credibilità e alle ricadute nella comunità accademica internazionale. Ma anche un bel biglietto da visita in tema di qualità della didattica e della ricerca, utile anche per una promozione puntuale dei corsi di laurea e delle scuole di specializzazione.

Per le Scienze biomediche attualmente sono in graduatoria Amedeo Columbano, Irene Messana, Sebastiano Banni, Stefano Mariotti, Giovanni Mantovani, Micaela Morelli e Maria Antonietta Melis. Per la Chimica compare Vito Lippolis mentre per Scienze cliniche i rappresentanti sono Alessandro Zuddas, Gian Benedetto Melis e Mauro Giovanni Carta. Fabio Roli e Giacomo Cao sono in classifica per Scienze del computer e Ingegneria. Per Astrofisica in lista compaiono Giulia Manca e Nicolò D’Amico. Per la Fisica Vincenzo Fiorentini e Sandro Massidda. Infine, per Neuroscienze e psicologia i big sono Antonio Argiolas, Fabio Fadda, Antonio Preti, Marco Pistis e Maria Rosaria Melis. Inoltre, per l’area di Scienze biomediche, compaiono i docenti in quiescenza Gian Luigi Gessa, Gaetano Di Chiara e Giovanni Biggio e i deceduti Antonio Cao e Renzo Galanello.

Il sito mostra la classifica dei Top italian scientists (Tis) della Via-Academy. In sostanza, si tratta di un censimento degli scienziati e scholars di maggior impatto, misurato con il valore di H-index, che rappresenta un numero che racchiude la produttività e l’impatto della produzione culturale o scientifica di un docente basato sulle citazioni ricevute.

«Ma – spiega una nota pubblicata sul sito – ha dei limiti poiché, in particolare, la frequenza di citazioni varia nei diversi campi del sapere, e risulta massima nella fisica delle particelle e certe aree biomediche come l’immunologia. La lista non va quindi interpretata come comparazione assoluta del valore dei vari scienziati e studiosi, soprattutto fra le materie diverse riportate come ‘area’ nella tabella.»

Al 28 febbraio scorso la classifica del sito specializzato – che come da indicazioni, ospita i ricercatori che hanno inoltrato e caricato i propri lavori su Google scholarcomprendeva oltre 4.110 scienziati italiani.

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Il grosso del commercio nazionale e internazionale ormai passa per le mani (e le strutture) della grande distribuzione. Molti marchi si sono specializzati nel settore alimentare, in quello della tecnologia o dell’abbigliamento. Il marchio Pittarosso è invece specializzato nella vendita al dettaglio di calzature e pelletteria. Un mestiere che PittaRosso fa molto bene con i suoi oltre 200 punti vendita aperti in Italia e all’estero. Tutti i negozi PittaRosso hanno un vastissimo assortimento di calzature per la donna, l’uomo e il bambino, senza dimenticare i più famosi marchi di calzature per lo sport.

Con metrature medie di circa 1.500 mq, i negozi PittaRosso offrono anche una serie di categorie merceologiche affini e complementari alle calzature, come borse, valigeria e articoli di piccola pelletteria. «L’espansione PittaRosso non si ferma mai” come affermano con orgoglio sul proprio sito web. Anche nel 2017 difatti si aggiungeranno 30 nuove aperture di punti vendita in…

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://www.diariolavoro.it/lavoro_pittarosso.html .

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In occasione della Giornata Europea della Logopedia 2017, che quest’anno ha come tema la Disfagia, la logopedista Francesca Formiga dell’Ospedale Sirai di Carbonia sarà a disposizione di pazienti, familiari, operatori sanitari, personale d’assistenza, associazioni di volontariato per informazioni e approfondimenti riguardanti le problematiche della deglutizione al numero telefonico 0781 6683355 dal 14 al 16 marzo 2017, dalle ore 9.00 alle ore 13.00.

Un tema ancora poco conosciuto e sottostimato, quello dei disturbi della deglutizione, che colpiscono in realtà circa il 20% della popolazione, percentuale destinata a salire nella popolazione anziana, fra le persone reduci da traumi cranici, affette da Parkinson, Alzheimer, nei pazienti con patologie vascolari o tumori cervico-facciali, e che causano circa il 40 per cento delle morti dei pazienti con ictus. Peraltro i costi della riabilitazione, degli interventi di gastrostomia e delle alimentazioni enterali o parenterali sono elevati, così come quelli di cure ortodontiche o logopediche connesse a questo problema.

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L’Olimpia Milano ha espugnato il PalaSerradimigni di Sassari con il punteggio di 82 a 75 (primo tempo 44 a 35) e si conferma capolista con 10 punti di vantaggio sulle più immediate inseguitrici, Venezia e Avellino. La Dinamo ha perso una posizione, scavalcata da Capo d’Orlando ed ora con 24 punti è quinta, a pari punti con Trento che oggi potrebbe scavalcarla, dovendo giocare il posticipo sul campo della Fiat Torino.

L’Olimpia ha condotto la partita fin dall’inizio, chiudendo il primo quarto avanti di 6 punti e andando all’intervallo lungo con 9 punti di vantaggio: 44 a 35.

L’avvio del terzo quarto è stato ancora favorevole a Milano, salita fino al +14, trascinata dall’ex Rakim Sanders, ma con orgoglio la Dinamo s’è rifatta sotto e chiudendo il parziale 20 a 18 a suo favore, ha iniziato l’ultimo quarto con un ritardo di soli 7 punti.

La Dinamo a quel punto aveva David Bell (un po’ in ombra) e Rok Stipcevic con 4 falli a carico a testa ma con una grande difesa, 5 punti consecutivi e una stoppata di Brian Sacchetti, ha avuto la forza di ritornare fino al -1, sul 64 a 65, e David Bell ha avuto nelle mani la tripla del sorpasso, sbagliandola. Milano ha allungato nuovamente a +7 e la Dinamo non è più riuscita a rimettere in discussione il risultato, cedendo a testa alta con il punteggio di 82 a 75. Ha avuto un peso rilevante la diversa percentuale nei tiri dai 6,75, con l’Olimpia Milano oltre il 40% (9 su 22) e la Dinamo al 25% (6 su 24).

Nell’Olimpia Milano il miglior realizzatore è stato Rakim Sanders, con 19 punti. In doppia cifra anche Jamel McLean e Richard Hickman, entrambi con 17 punti.

Nella Dinamo tre gli uomini in doppia cifra, Rok Stipcevic con 16 punti, Gani Lawal 13 e David Bell 10. In ombra Dusko Savanovic.

Domani la Dinamo tornerà al lavoro per preparare le prossime trasferte, sabato sera sul campo della Sidigas Avellino (battuta nei quarti di finale della Coppa Italia), vittoriosa ieri a Reggio Emilia di un punto dopo un supplementare, con 16 punti dell’ex Dinamo David Logan, e a metà della prossima settimana sul campo del Monaco, nell’andata dei quarti di finale della Champions League.

L’Olimpia Milano ha espugnato il PalaSerradimigni di Sassari con il punteggio di 82 a 75 (primo tempo 44 a 35) e si conferma capolista con 10 punti di vantaggio sulle più immediate inseguitrici, Venezia e Avellino. La Dinamo ha perso una posizione, scavalcata da Capo d’Orlando ed ora con 24 punti è quinta, a pari punti con Trento.

L’Olimpia ha condotto la partita fin dall’inizio, chiudendo il primo quarto avanti di 6 punti e andando all’intervallo lungo con 9 punti di vantaggio: 44 a 35.

L’avvio del terzo quarto è stato ancora favorevole a Milano, salita fino al +14, trascinata dall’ex Rakim Sanders, ma con orgoglio la Dinamo s’è rifatta sotto e chiudendo il parziale 20 a 18 a suo favore, ha iniziato l’ultimo quarto con un ritardo di soli 7 punti.

La Dinamo a quel punto aveva David Bell (un po’ in ombra) e Rok Stipcevic con 4 falli a carico a testa ma con una grande difesa, 5 punti consecutivi e una stoppata di Brian Sacchetti, ha avuto la forza di ritornare a -1, sul 64 a 65, e David Bell ha avuto nelle mani la tripla del sorpasso, sbagliandola. Milano ha allungato nuovamente a +7 e la Dinamo non è più riuscita a rimettere in discussione il risultato, cedendo a testa alta con il punteggio di 82 a 75. Ha avuto un peso rilevante la diversa percentuale nei tiri dai 6,75, con l’Olimpia Milano oltre il 40% (9 su 22) e la Dinamo al 25% (6 su 24).

Nell’Olimpia Milano il miglior realizzatore è stato Rakim Sanders, con 19 punti. In doppia cifra anche Jamel McLean e Richard Hickman, entrambi con 17 punti.

Nella Dinamo tre gli uomini in doppia cifra, Rok Stipcevic con 16 punti, Gani Lawal 13 e David Bell 10. In ombra Dusko Savanovic.