27 November, 2024
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Si è incagliato il 6 novembre scorso sugli scogli della spiaggia delle Saline, a Calasetta e, a distanza di oltre quattro mesi, il veliero tedesco “Carolin”, di 20 metri, non è stato ancora demolito. Le operazioni di demolizione e recupero saranno a carico del proprietario.

Il comandante e gli altri tre passeggeri si misero in salvo tuffandosi in mare, raggiungendo la costa a nuoto. A dare l’allarme furono alcuni pescatori che videro la barca a vela avvicinarsi pericolosamente alla costa, spinta dal forte vento e dalla furia del mare. Il veliero si incagliò a causa del basso fondale.

Sul posto intervennero gli uomini della Guardia costiera di Sant’Antioco.

La fotografia allegata è stata scattata oggi da Mauro Pistis.

 

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Continua il testa a testa tra Samassi e Carbonia nel girone A del campionato di Promozione regionale. Dopo l’immeritata sconfitta subita sette giorni fa dal Carbonia a Terralba che ha permesso al Samassi di isolarsi nuovamente in vetta alla classifica con tre punti di vantaggio, oggi le due grandi rivali hanno vinto con lo stesso punteggio, 1 a 0: il Carbonia di Andrea Marongiu in casa con il Siliqua di Vittorio Corsini, con goal di Stefano Demontis sugli sviluppi di una punizione calciata da Giuseppe Corona, il Samassi di Paolo Busanca a Villacidro, con un goal del bombe Cacciuto, capocannoniere del campionato, a sette minuti dal fischio finale. Alle loro spalle il vuoto si è ulteriormente ampliato, perché hanno perso sia il Guspini Terralba di Sebastiano Pinna, scivolato a 9 punti dal Carbonia, in virtù della sconfitta per 1 a 0 subita da un ritrovato Quartu 2000, al secondo risultato utile consecutivo, sia il Seulo 2010 di Giampaolo Grudina, travolto a Carloforte, dalla squadra di Tony Poma che ha rimontato un goal subito a metà del primo tempo, realizzandone tre nel secondo tempo e, con i tre punti odierni, ha raggiunto quota 31, al settimo posto, ed ha virtualmente raggiunto la salvezza, in largo anticipo sulla conclusione del campionato. Il Seulo 2010 è ora a 13 punti dal Carbonia.

Il Carbonia ha battuto il Siliqua con una formazione zeppa di giovani, con ben un ’96, tre ’97, un ’98 e addirittura un 2000, Federico Zucca (in campo dall’inizio per 70 minuti), tra i 14 calciatori schierati in campo.

La giornata è stata ancora una volta sfortunata per la Monteponi, piegata di misura a Selargius, 1 a 0 (sono ben cinque le partite terminate 1 a 0, la quinta è quella che ha visto l’Arbus espugnare il campo del Bari Sardo), con goal di Atzori al 19′ della ripresa. Il ko odierno della squadra di Claudio Sanna è particolarmente pesante, perché con la vittoria del Quartu 2000 il ritardo dalla quota play out è salito a ben 6 punti, a otto giornate dalla conclusione del campionato. Per evitare la retrocessione, a questo punto, servirebbe veramente un’impresa, con un filotto di vittorie, perché i pareggi potrebbero non bastare più.

Sugli altri campi sono maturati due pareggi: 3 a 3 tra Tharros e Sant’Elena Quartu e 0 a 0 tra Frassinetti Elmas e San Marco.

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Graziano Lebiu, presidente IPASVI di Carbonia Iglesias, prende posizione sulla vertenza AIAS, con una nota inviata al presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru; all’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru; alla presidente AIAS Sardegna, Paola Randazzo; ai sindaci di Carbonia Paola Massidda e Iglesias Emilio Gariazzo; all’Unione dei Comuni del Sulcis Iglesiente; e, infine, all’ammistratore straordinaria della provincia del Sud Sardegna, Giorgio Sanna.

«E’ di ieri la pubblicazione di una nota e di una tabella riepilogativa dei crediti che l’AIAS vanterebbe nei confronti degli EE.LL. ivi ricompresi – scrive Graziano Lebiu -. Non è nel merito della consistenza o sussistenza di quanto dichiarato che possiamo o vogliamo entrare. Intendiamo, piuttosto, riaffermare il principio da noi espresso nell’audizione del 9 marzo scorso in IV commissione consiliare del comune di Carbonia:La dignità ed il decoro dei professionisti della salute si misura anche con il pieno riconoscimento economico del servizio reso, diritto del tutto indipendente dalle paventate difficoltà economiche se ASL, Regione ed assessorati ed istituzioni, non corrispondessero quanto all’AIAS eventualmente ancora dovuto, o se i finanziamenti comunque ricevuti fossero stati diversamente amministrati”.

Il buon padre di famiglia, se ha difficoltà economiche:

non acquista, aliena

non si amplia, accorpa

non si avventa, pianifica

non divide, unisce

non contrae nuove obbligazioni, onora le precedenti

condivide quali spese tagliare e cosa mantenere, non impone.

E questo varrebbe anche per il buon imprenditore e il suo piano “industriale”, perché gli impegni nei confronti di molti, quando questi molti rincorrono le determinazioni del management e diventano narrazione, rischiano di essere chiamati affermazioni insincere.

L’eccesso mediatico di questi giorni insegna, scolpisce, chiarisce: siamo tutti al punto di non ritorno, chiamati a discernere le parole dai fatti, e i fatti dalle responsabilità diffuse.»

«Non possiamo più sostenere e permettere che qualcuno lanci la pietra e nasconda la mano, che si possa paventare di fare cassa evitando le retribuzioni e tagliando sul personale, che un bilancio comunale regga alla prova dei revisori dei conti eludendo i pagamenti, che gli effetti annuncio rimangano nella fase embrionale – aggiunge Graziano Lebiu -. Perché di questo trattasi: effetti annuncio, senza distinzione della fonte che li ipotizza. Ma non si sono fatti i conti con la tenacia dei protagonisti e con le loro suggestioni, paradossalmente più tangibili di qualunque altra “verità” sulla vicenda: i professionisti della salute sono costretti a fare i conti con la realtà che non è la “verità” proposta da una tabella o dalla sua confutazione: sono allo stremo non tanto delle forze, ma della fiducia in chi legge.»

«Nell’emergenza AIAS tutti o, comunque, molti continuano a separare sorprendentemente i fatti (comprese derive manageriali ed esiti di recenti sentenze) dalle frasi scritte e parlate, che ipotizzando soluzioni virtuali per il breve e medio periodo, consegnano alla comunità sociale economica politica del Sulcis Iglesiente una sola sintesi: inaffidabilità nella gestione della vicenda – sottolinea ancora il presidente di IPASVI Carbonia Iglesias -. Le istituzioni avrebbero dovuto ingaggiare da tempo un diverso confronto anche aspro con l’AIAS per ottenere l’assunzione della loro piena responsabilità nella programmazione e della gestione dei fini statutari dell’associazione, chiederne conto, documentarne le criticità, verificare il mantenimento del possesso dei requisiti per convenzioni ed accreditamenti. Per tutta risposta rispetto a tale sorvolante trattamento istituzionale, con impietosa ma studiata veemenza si è giunti persino a sottoporre a procedimento disciplinare decine di operatori, fino ad accusarli di aver potuto pesare sulle economie dell’azienda per aver ricorso all’art. 1676 del Codice Civile. Additati come il vulnus, il capro espiatorio, la madre dell’impasse. Professionisti della salute che invece di rappresentare una soluzione per il superamento del contesto se ancora ed in prospettiva messi nella condizione di rendere un servizio socio sanitario difficile, importante, sostitutivo, necessario, utile, invidiabile ed invidiato, sono visti come un impedimento ed il problema nelle falle di bilancio. Così facendo, si è messa nella parte del torto, alitando sulla fiamma della pubblica indignazione, pur provando a difendere se stessa con la divulgazione della tabella dei crediti, dopo anni di stasi rispetto a quanto solo oggi reso di pubblico dominio.»

«Chi segue i pagamenti e la contabilità? Chi nomina i responsabili dei procedimenti? Chi assume chi? Chi assume dove e quando? Chi gestisce le strutture, i servizi e l’assistenza? Siamo al conflitto istituzionale, e a farne le spese, come al solito, saranno i cittadini stretti nella morsa dell’inefficienza a guardare oltre e del rischio di restare privi di punti di riferimento. Le espressioni di sdegno, gli scongiuranti appelli verbali e ad orologeria per salvare l’eccellenza nel campo dell’assistenza ai disabili presenti nella nostra provincia e nel territorio, non bastano più. E’ complicato recuperare la profonda sfiducia che si è ormai impossessata della comunità civica e professionale, soprattutto di coloro che sono costretti a recarsi al lavoro senza prospettiva ma volendo essere comunque presenti in turno, e non di meno di quanti subiranno le misure della disorganizzazione, della penuria di personale, dei livelli di assistenza e delle conseguenze di eventuali illeciti. L’onere e l’onore di recuperare le piene agibilità per gestire la vertenza AIAS – conclude Graziano Lebiu – non passa per un parziale tavolo sindacale, pur  conclamato il diritto di invocarlo.»

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Un goal realizzato di testa da Nikola Kalinic al 92′ ha negato al Cagliari un meritato pareggio nel match di questo pomeriggio con la Fiorentina. I rossoblu, archiviata la pesante sconfitta interna con l’Inter, ha dimostrato di aver ritrovato una buona affidabilità difensiva, in linea con le precedenti trasferte di Genova e Crotone che gli avevano fruttato ben quattro punti, e contro la squadra viola ha riscattato il 5 a 3 del girone d’andata, andando anche vicino al vantaggio al 36′ della ripresa con Marco Sau che, subentrato pochi minuti prima a Joao Pedro, ha colto il palo alla destra di Ciprian Tatarusanu, con un preciso colpo di testa.

Massimo Rastelli ha schierato la squadra con il modulo 4-3-1-2, con Joao Pedro al fianco di Marco Borriello; Paulo Sousa ha risposto con un 3-4-2-1, con unica punta Nikola Kalinic.

E’ stato il Cagliari a rendersi per primo pericoloso al 10′ con Marco Borriello, con un tiro che ha impegnato Ciprian Tatarasanu. La Fiorentina ha replicato al 24′ con Riccardo Saponara, sulla cui conclusione rasoterra s’è disimpegnato alla grande Rafael. Nella seconda metà del primo tempo la Fiorentina è andata alla conclusione pericolosamente altre due volte, con Rafael sempre attento.

In avvio di ripresa, al 7′, è stato ancora Riccardo Saponara a impegnare Rafael, il migliore in campo nel Cagliari. La Fiorentina ha tenuto a lungo il controllo del gioco con un insistito possesso palla (65% a 35%) ma senza riuscire a creare grossi pericoli alla difesa rossoblu. Al 28′ Massimo Rastelli ha tentato la carta Marco Sau che – come già rimarcato – per pochi centimetri non lo ha premiato.

La partita si è decisa nei minuti di recupero. Prima Nicola Barella ha sfiorato il palo alla sinistra di Cirpian Tatarasanu con un bel tiro dal limite dell’area, poi è arrivato il goal partita di Nikola Kalinic. La Fiorentina fa festa e sale a quota 45 punti, all’ottavo posto; il Cagliari recrimina per la grande occasione mancata e resta fermo a quota 31, al 13° posto, sulla stessa linea di Sassuolo e Bologna (i felsinei oggi hanno espugnato il Mapei Stadium).

 

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Un servizio del TG della RAI di Bolzano in lingua ladina che racconta la modifica dello statuto del Trentino Alto Adige nel senso della migliore tutela della lingua minoritaria. Così, sul suo profilo Facebook, Francesco Sanna ha commentato la notizia dell’approvazione della Convenzione con la RAI, concessionario del servizio pubblico, da parte del Consiglio dei ministri.

«Potrebbe essere così, solo in sardo al posto del ladino, un futuro servizio di RAI Sardegna. ll Consiglio dei ministri presieduto da Paolo Gentiloni ha approvato la Convenzione che regolerà il servizio pubblico RAI per i prossimi 10 anni.

Dopo gli ordini del giorno di Camera e Senato, all’articolo 3 della Convenzione, per la prima volta tra gli obblighi della RAI quale concessionario del servizio pubblico, vi è la produzione radiofonica, televisiva e multimediale in lingua sarda.

Con le norme di attuazione dello Statuto speciale che attribuiscono alla Regione l’integrale competenza in materia linguistica – ha concluso Francesco Sanna -, un risultato importantissimo di questa legislatura.»

«Per la prima volta il testo del contratto di servizio della Rai contiene sin dalla proposta del governo il riconoscimento del sardo tra le lingue minoritarie per le quali il sistema pubblico deve prevedere produzioni dedicate» ha scritto in un post sulla sua pagina Facebook il senatore del PD Silvio Lai.

«Nello scorso contratto di servizio era stato un emendamento dei senatori sardi e del vice presidente Margiotta ad introdurlo nel testo del contratto di servizio in sede di approvazione della commissione di vigilanza. Poi qualche settimana fa un ordine del giorno al Senato approvato dal Governo, ha rafforzato la strada.

Ma vederlo già nel testo del Governo è certamente un passo essenziale di cui va dato merito sia alla nostra presenza nel CdA Rai e in vigilanza che allo stesso governo. Il risultato è ancora più importante se si considera che le altre lingue previste sino ad ora erano frutto di impegni legati a trattative internazionali e alla tutela di lingue di comunità straniere del nostro territorio.

Ora occorre vigilare perché i passaggi successivi non ridimensionino questo successo nelle commissioni parlamentari competenti e soprattutto perché vengano rese disponibili le risorse economiche necessarie per dare attuazione a questo riconoscimento. Di fondo però occorre una strategia e la regione ne è un soggetto determinante. Sul piano della produzione culturale il nodo da sciogliere è se si va verso un semplice potenziamento di ciò che già si fa con l’attuale convenzione finanziata dalla regione con 300mila euro l’anno, qualche trasmissione radiofonica e televisiva, oppure se invece si coglie l’opportunità del digitale costruendo un palinsesto completo attraverso l’istituzione di una terza rete bis a carattere regionale. Un palinsesto fatto di informazione di spettacolo, di cultura e di politica interamente in sardo capace di supportare la scelta politica di una nuova primavera della nostra lingua.

Ora spetta alla regione Sardegna cogliere appieno questa opportunità perseguita per anni e adesso ottenuta – ha concluso Silvio Lai -, sviluppando un’idea strategica meritevole di stare tra i punti qualificanti del rapporto tra stato e regione, per darne il giusto valore e ottenere risorse adeguate.»

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Il Cagliari affronta la Fiorentina con la forte determinazione di riscattare la pesante sconfitta subita nel match del girone d’andata (3 a 5) e quella ancora più netta maturata la settimana scorsa, sempre al Sant’Elia, contro l’Inter (1 a 5).

Massimo Rastelli ha gli uomini contati, dovendo far fronte a diverse assenze. «Abbiamo perso Deiola per un affaticamento muscolare – ha piegato il tecnico rossoblu alla vigilia -, recuperiamo Faragò. A parte Ceppitelli e Farias, oltre ovviamente a Melchiorri, gli altri ci sono: i convocati sono 22, con quattro portieri».

Massimo Rastelli ha chiuso il capitolo della cessione di Victor Ibarbo che, giunta a sorpresa, è stata accompagnata da qualche polemica: «Alleno quelli che ho. Il ragazzo aveva espresso il desiderio di giocare, cosa che io, anche in considerazione delle sue condizioni di forma ancora precarie, non potevo garantirgli».

Allo stadio “Franchi” di Firenze, tra i pali giocherà Rafael. «Gabriel sa di aver disputato domenica scorsa una partita non all’altezza delle aspettative – ha spiegato Massimo Rastelli -, quindi è giusto dargli un turno di riposo per ricaricarsi. Sono certo che in seguito potrà dimostrare il suo valore».

Fiorentina – Cagliari sarà diretta da Claudio Gavillucci di Latina, assistenti di linea Di Iorio e Alassio, quarto uomo Mondin, 1° addizionale Rizzoli, 2° addizionale Ros. Fischio d’inizio alle ore 15.00.

 

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Archiviata l’amara sconfitta di Terralba, il Carbonia si rituffa nel campionato e con il Siliqua di Vittorio Corsini (dirige Marco Ambu di Cagliari, assistenti di linea William Sunda e Andrea Podda di Cagliari) al “Carlo Zoboli” cercherà l’immediato riscatto per riprendere il testa a testa con il Samassi verso il primo posto, ora distante 3 punti, a nove giornate dalla fine della stagione regolare, e la promozione diretta in Eccellenza regionale.

Andrea Marongiu deve rinunciare forzatamente a Nicola Serra e Marco Foddi, squalificati rispettivamente per tre e una giornata dopo le espulsioni rimediate domenica scorsa a Terralba e, per questo pomeriggio, ha convocato questi giocatori: Daniele Bove, Alessio Sabiu, Simone Giovagnoli, Mirko Serra, Elia Carboni, Stefano Piredda, Michael Graccione, Claudio Cogotti, Cristian Mameli, Daniele Contu, Fabio Cuccheddu, Stefano Demontis, Alessandro Cosa, Daniele Guberti, Momo Cosa, Giuseppe Corona e Federico Zucca.

Il Samassi gioca il derby di Villacidro, una partita che sulla carta non dovrebbe costituire un ostacolo insormontabile. Tra le inseguitrici la più carica è il Seulo 2010 di Giampaolo Grudina che gioca a Carloforte (dirige Francesco Mulargia di Cagliari, assistenti di linea Daniele Lai e Luca Orrù di Carbonia), su un campo divenuto nel corso della stagione molto difficile e per sperare ancora di rientrare in gioco per i play-off promozione, deve assolutamente vincere. Il Carloforte arriva a questo impegno con il morale a mille, per la vittoria conquistata sette giorni fa sul campo del Sant’Elena e per una classifica ora decisamente più tranquilla, al settimo posto, dopo l’incerto avvio di stagione.

Trasferta tanto difficile quanto delicata per la Monteponi, a Selargius (dirige Francesco Gai di Carbonia, assistenti di linea Giacomo Sanna e Luigi Satta di Cagliari). Il cambio tecnico in panchina non ha portato fino ad oggi fortuna ai rossoblu, battuti beffardamente domenica scorsa sul proprio campo dalla Frassinetti Elmas e sempre ultimi in classifica, con due punti da recuperare sulla quota play-out.

Completano il programma della settima giornata del girone di ritorno le partite Bari Sardo – Arbus, Quartu 2000 – Guspini Terralba, Frassinetti Elmas – San Marco Assemini ’80 e Tharros – Sant’Elena Quartu.

Nel girone B del campionato di Prima categoria, la settima giornata del ritorno propone le seguenti partite: Gonnosfanadiga – Andromeda, Sadali – Atletico Villaperuccio, Senorbì – Fermassenti, Atletico Narcao – Gergei, Europa 2008 Domusnovas  Seui Arcueri, Guasila – Villamassargia e Libertas Barumini – Virtus Villamar.

Nel girone C del campionato di Seconda categoria, infine, alle 15.00 si giocano le seguenti partite: Atletico Masainas – Acquacadda Nuxis, Gonnesa – Antochense 2013, Isola di Sant’Antioco – Perdaxius, Is Urigus – Santa Barbara Bacu Abis, Iglesias – Santadi e, infine, Musei – Teulada.

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La VBA/Olimpia Sant’Antioco ritorna alla vittoria nel derby con la Pallavolo Sarroch (3 a 1, 24 a 24, 26 a 24, 25 a 27, 25 a 12) e rafforza il suo 4° posto in classifica (il vantaggio sulla quinta, ora lo Yaka Volley Malnate Varese, è salito a 10 punti, mentre è sceso da 10 a 7 punti il ritardo dalla quarta, i Diavoli Rosa Brugherio, ieri battuti 3 a 0 sul campo della Tipiesse Mokamore Bergamo e scavalcati al secondo posto alle spalle della Pallavolo Saronno, passata senza problemi sul campo della Pallavolo Olbia, per 3 a 0)

Quella ottenuta ieri nel derby, non è stata una vittoria facile, come emerge dai parziali dei primi tre set, equilibratissimi, decisi ai vantaggi, i primi due per la squadra di Graziano Longu, il terzo per la squadra ospite. Nel quarto set la VBA/Olimpia ha preso il largo, approfittando di un evidente cedimento, psicologico oltreché tecnico e fisico, della Pallavolo Sarroch che, con la sconfitta, scivola dal quarto al settimo posto, condiviso con Cus Insubria Volley Varese e Lombarda Motori Milano. La vittoria è stata salutata con il solito grande entusiasmo dal pubblico antiochense, con gli ultras del Commandos Lions sempre protagonisti.

La VBA/Olimpia è ora attesa, sabato 18 marzo, dalla difficile trasferta di Brugherio, contro un avversario, i Diavoli Rosa, che vorrà sicuramente riscattare la netta sconfitta subita a Sant’Antioco (0 a 3: 19 a 25, 20 a 25, 20 a 25) e quella altrettanto netta subita ieri con la Tipiesse Mokamore (0 a 3: 20 a 25, 16 a 25, 22 a 25).

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Il Teatro Centrale di Carbonia, nell’ambito delle manifestazioni per la Giornata internazionale della donna, ha ospitato questa sera la seconda edizione dello spettacolo “Non solo 8 marzo” (la prima edizione si svolse due anni fa, al Teatro Electra di Iglesias), organizzato da Nadia Pische, con il patrocinio del comune di Carbonia e dell’Istituto Comprensivo Satta di Carbonia. Nadia Pische lo ha presentato insieme a Luca Gentile, Alice Fiori e Aurora Musu. Le musiche sono state curate da Antonello Siddi.

La serata è stata suddivisa in due parti: la prima ha visto protagoniste le alunne e gli alunni di alcune classi dell’Istituto Comprensivo Satta di Carbonia che hanno presentato le schede biografiche di alcune donne sarde che si sono distinte in vari settori dell’arte e della cultura dal secolo scorso ai nostri giorni; la seconda parte ha visto la partecipazione di sindaci e amministratori di alcuni comuni del Sulcis Iglesiente che hanno presentato donne rappresentative del mondo della cultura, dell’arte e dello sport.

La prima ad intervenire è stata Clorinda Forte, assessore delle Politiche Sociali, Giovanili e dell’Integrazione del comune di Iglesias, che ha ricordato Federica Madau, la giovane mamma di tre bambine uccisa il 2 marzo scorso dal marito, dal quale si stava separando. Quello della violenza sulle donne è stato uno dei temi ricorrenti della serata.

Per il comune di Carbonia sono intervenute il sindaco Paola Massidda e l’assessore della Pubblica Istruzione, Politiche Giovanili e Sport Carla Mario, e con loro il vicesindaco Gian Luca Lai, che hanno presentato Susanna Montis che ha letto alcune sue poesie.

E’ stata poi la volta del sindaco di Portoscuso Giorgio Alimonda e della delegata della Cultura dello stesso Comune Orietta Mura, che hanno presentato la cantante lirica Nadia Fois, applauditissima dal numeroso pubblico in sala.

Per il comune di San Giovanni Suergiu sono intervenuti il sindaco Elvira Usai e il vicesindaco Marco Zusa che, in rappresentanza del loro Comune, hanno proposto il gruppo in costume de “Is Massaius Suerxinus”, con l’intervento di Anna Simbula Marras.

Luca Gentile, giornalista di Videolina, uno dei presentatori della serata, ha raccontato una storia in tempo reale, relativa alla mancata partecipazione alla serata di una donna di un Comune del territorio che ha subito ripetute minacce dall’ex compagno. Mancata partecipazione che è stata consigliata da una nuova gravissima minaccia subita dalla donna proprio alla vigilia dallo stesso ex compagno.

La pittrice Derita ha presentato una sua opera dedicata ad una donna, esposta sul palco del Teatro e si è intrattenuta sulla sua attività artistica con Luca Gentile.

La scrittrice Petula Farina ha parlato dei suoi tre libri già pubblicati e del quarto che ha in lavorazione, dedicato alla sua città, Carbonia, con interviste ai protagonisti della vita quotidiana.

Il comune di Gonnesa è stato rappresentato dal sindaco Hansel Christian Cabiddu e dall’assessore dei Servizi sociali, Pubblica istruzione e Politiche giovanili Federica Olla.

Il comune di Calasetta, infine, con il consigliere Roberto Lusci, ha presentato la pluricampionessa italiana di windsurf Alice Casula, orgoglio della comunità per gli straordinari successi ottenuti in una disciplina affascinante legata al mare, la grande ricchezza di Calasetta, alla quale si è avvicinata su un pressante invito del padre Salvatore e dalla quale è stata poi letteralmente conquistata, con risultati sportivi straordinari.

La serata si è conclusa intorno alle 22.00, con il pensiero già rivolto alla prossima edizione.

               

                                                                                                              

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Il consigliere regionale Edoardo Tocco (FI), critica gli sconti tariffari annunciati dall’assessore regionale dei trasporti Massimo Deiana e dalla Delcomar.

«Una grande presa in giro per tutti i non residenti che si recano abitualmente nelle isole minori sarde attacca Edoardo Tocco -. Siamo ben lontani dal realizzare una continuità territoriale compiuta all’interno delle nostre Isole.»

Un progetto che andrà avanti per un solo mese (salvo riprendere in autunno) e durante i weekend. «Chi, per affetti, perché vi è nato o perché proprietario di case, viaggia spesso verso le isole minori sarde. Si stima che arrivino nelle isole migliaia di persone – sottolinea Edoardo Tocco -. E’ logico che ci si aspettasse ben altro dalla Regione, in termini di promozioni tariffarie, rispetto a quella che risulta essere una mera iniziativa commerciale della compagnia Delcomar, ben lontana dal soddisfare quegli interessi pubblici attesi da anni. Che la Regione, evidentemente, non vuole tutelare, continuando a lavarsene le mani e lasciando fare all’armatore monopolista che, dalla giunta regionale, riceve milioni di euro annui per svolgere il servizio di trasporto marittimo».

«La montagna ha partorito un topolino – aggiunge Edoardo Tocco – mentre, ancora una volta, i tantissimi “quasi residenti” che auspicavano l’applicazione della tariffa residenti o qualcosa di simile, senza limitazioni, restano con un palmo di naso. Beffati e umiliati. Stupisce pure la soddisfazione dell’assessore Deiana nel decantare un provvedimento ben lungi da avvicinare minimamente quella continuità territoriale marittima che nelle isole attendono come linfa vitale per la loro sussistenza. I difensori di tale iniziativa parlano di piccoli passi, ma verso dove? Non ci si rende nemmeno conto che il malato è grave e non va curato con la camomilla. Piuttosto che continuare a rimediare magre figure – conclude Edoardo Tocco – l’assessore si impegni, una volta tanto, a tutelare l’interesse pubblico reale delle comunità e di chi vi si reca (o vorrebbe recarsi) tutto l’anno, levandosi la maschera dei supposti blocchi legali e trovando, invece, il modo corretto di impiegare le risorse pubbliche per sostenere quei provvedimenti tariffari attesi, in grado di favorire un maggior afflusso a Carloforte e La Maddalena.»