27 November, 2024
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Nei prossimi tre anni il comune di Cagliari assumerà 56 nuove unità di personale a tempo indeterminato. E’ l’impegno contenuto nel Piano triennale delle assunzioni 2017/2019 approvato dalla Giunta Zedda.

«Gli imminenti concorsi ci permetteranno di sopperire, almeno in parte, alla grave carenza di personale creatasi a seguito dei blocchi imposti dal Governo nazionale che, impedendo le assunzioni, hanno comportato non solo una fortissima riduzione del numero dei dipendenti comunali ma anche un significativo innalzamento della loro età media – sottolinea il sindaco Massimo Zedda -. Solo la grande disponibilità del personale, accompagnata da un atteggiamento sempre collaborativo delle organizzazioni sindacali, ci ha consentito di mantenere livelli di efficienza.»
Per il 2017 è prevista l’assunzione di 34 nuovi dipendenti. Nel 2018 le assunzioni saranno 10 e nel 2019 dodici, per un totale di 56 unità nel triennio.
«Nella scelta dei profili professionali da mettere a concorso sono stati attivamente coinvolti tutti i servizi ed è stato aperto un confronto con le organizzazioni sindacali, le quali hanno condiviso, così come la Commissione Personale e Affari Generali, l’impostazione generale del piano triennale che mira ad assumere figure con mansioni direttive o comunque con particolari responsabilità, che rispondano all’esigenza di rafforzamento della funzionalità dell’ente -spiega l’assessore al Personale Danilo Fadda -. In particolare per il 2017 saranno messi a concorso, previa attivazione delle procedure di mobilità, 5 posti di categoria D1, 26 posti di categoria C1, da suddividere tra personale tecnico e amministrativo-contabile e personale della Polizia Municipale col preciso obiettivo di garantire un sempre maggior presidio del territorio. Sui temi specifici della salvaguardia, della prevenzione e della tutela del territorio e dell’ambiente si è decisa l’assunzione di 3 figure di categoria D3.»
Sono inoltre previste altre 8 assunzioni di agenti di Polizia municipale a tempo determinato per i periodi in cui è maggiore l’afflusso di turisti e il numero di eventi e manifestazioni che interessano il territorio comunale.
A questo si aggiunge l’attivazione del recente cantiere sul condono edilizio che ha previsto l’assunzione per 24 mesi di 8 unità tra ingegneri, geometri ed esecutori amministrativi.
Per il sindaco Massimo Zedda «con queste assunzioni e con uno stanziamento di circa 2.000.000 di euro, intendiamo non solo confermare la centralità del cittadino attraverso una sempre più elevata e puntuale qualità dei nostri servizi, ma anche, in un momento nel quale l’emergenza sociale è costituita dalla mancanza di lavoro, offrire il nostro contributo al problema occupazionale».

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Lunedì 13 marzo la multinazionale svizzera Sider Alloys presenterà una nuova offerta per lo stabilimento Alcoa di Portovesme. Lo ha detto oggi il segretario generale della Fim Cisl Marco Bentivogli, nel corso del Congresso regionale dei metalmeccanici in corso di svolgimento a Tramatza.

Marco Bentivogli, davanti ad una platea molto interessata, ha illustrato lo stato di avanzamento dei negoziati tra il Governo e la multinazionale svizzera, la cui prima offerta contiene elementi non percorribili che necessitano di una rielaborazione.

Negli ultimi giorni, intanto, anche il fondo americano Kps ha manifestato interesse ed altri operatori europei sarebbero interessati a entrare nella trattativa di acquisizione dello stabilimento sulcitano.

 

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Un piano per tenere in forma gli over 60. Sarà presentato lunedì 13 marzo, alle ore 20.00, presso la Facoltà di Lettere via Trentino (Aula degli Specchi), il progetto pilota ideato dal Coni regionale con l’obiettivo di garantire una buona forma fisica ai cittadini over 60 attraverso una ginnastica ad hoc.

Alla manifestazione, organizzata dal Panathlon Club Cagliari assieme all’associazione “Riprendiamoci la Sardegna2, interverranno il cardiologo Mario Ledda, l’ortopedico Paolo Porcella e il Presidente del Coni Sardegna Gianfranco Fara.

Nel corso della serata verrà inoltre proiettata un’esibizione di un gruppo di ultrasessantenni, impegnati in palestra a seguire il protocollo studiato.

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«Fra le nuove generazioni c’è un interesse crescente per fare impresa nel mondo agricolo. Ragazze e ragazzi che ho incontrato ieri, in occasione della firma dei contratti del bando Terra ai giovani dove la Regione ha affidato in concessione centinaia di ettari di terre, hanno manifestato la necessità di avere strumenti finanziari che accompagnino con maggior incisività il proprio percorso di avvio delle nuove aziende». Lo ha detto l’assessore regionale dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, intervenendo oggi nella sala convegni del Banco di Sardegna a Cagliari durante l’incontro pubblico “Ente nazionale per il microcredito e Banco di Sardegna, accordo per la promozione e il sostegno delle micro imprese sul territorio”.
Sul supporto ai giovani imprenditori agricoli, l’assessore ha spiegato che «bisogna studiare e rendere presto operative azioni snelle e concrete che aiutino finanziariamente le aziende nei primissimi mesi di attività. Questi nuovi soggetti – ha aggiunto Caria – non hanno purtroppo grandi garanzie da poter mettere sul piatto della trattativa con gli istituti di credito. Ed è lì che la Regione deve continuare a fare la sua parte e le banche devono sostenere le nuove iniziative imprenditoriali».
Pier Luigi Caria ha quindi ricordato gli importanti accordi siglati, per supportare le aziende agricole isolane, tra Regione e Banco: dai 7,5 milioni di euro stanziati sui Consorzi fidi all’ultimo accordo, firmato poche settimane fa e con 2,5 milioni di disponibilità finanziaria, riguardante i prestiti di conduzione agraria a tasso agevolato per le piccole e medie imprese. E infine, la collaborazione con l’ABI e la Sfirs sul sostegno alle anticipazioni per gli agricoltori rispetto ai finanziamenti del Programma di sviluppo rurale dove, per la prima volta, è stata cancellata la stipula della fidejussione tra agricoltore e banca e sempre per la prima volta si arriva a una copertura dell’anticipazione fino al 100% del totale del finanziamento.

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Gaia Garau, 29 anni, è il nuovo segretario regionale della UILA (Unione Italiana Lavoratori Agroalimentari). Garau è stata eletta dal Consiglio regionale della UILA Sardegna riunitosi stamane a Cagliari presso la sede della UIL, a seguito delle dimissioni dell’uscente segretario regionale Pasquale Deiana. La riunione si è tenuta alla presenza della Segretaria Generale della UIL Sardegna Maria Francesca Ticca e del Segretario Nazionale delle UILA Pietro Pellegrini. «Oggi è stata eletta una segretaria giovane e capace in un contesto difficile come quello di un mondo del lavoro in sofferenza, in Sardegna più che in altre parti di Italia. Sono sicuro che nonostante il contesto difficile la UILA Sardegna continuerà a svolgere il suo ruolo al meglio» ha dichiarato Pietro Pellegrini.

Insieme alla segretaria regionale è stata riconfermata la segreteria, composta da Riccardo Costaggiu, Paolo Camoglio, Saverio Cancedda e come tesoriere è stato scelto Franco Pani.

La UILA Sardegna è impegnata nella tutela di lavoratori di diversi settori dell’agroindustria, ma la vertenza che più sta impegnando la categoria in questo momento è quella dei lavoratori dell’Agenzia Forestas.

Nel suo discorso di insediamento Gaia Garau è intervenuta sull’argomento: «Non possiamo più permettere che i lavoratori forestali vengano utilizzati come strumento della campagna elettorale regionale, per poi vedersi voltate le spalle ad elezioni concluse. Devono essere garantite le risorse per procedere all’aumento dei salari, alla qualificazione del personale e alle stabilizzazioni degli operai a tempo determinato. Da troppo tempo – conclude Gaia Garau – la politica stenta a darci le risposte che i lavoratori attendono, per questo porteremo avanti azioni di lotta nel breve periodo.»

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Domenica 12 marzo, alle 11.00, nella Galleria comunale d’arte di Cagliari torna l’appuntamento con “Musei in Musica”, la rassegna dei Musei Civici organizzata in collaborazione con il Conservatorio di Musica “G.P. da Palestrina. L’edizione 2017, pur restando fedele alla formula vincente delle passate stagioni, si presenta con una veste rinnovata. Quest’anno, infatti, affida ai grandi maestri dell’arte internazionale del XX secolo il compito di “illustrare” le emozioni suscitate dall’ascolto dei capolavori della storia della musica.

Questa settimana una breve presentazione sull’artista Joan Mirò introdurrà il trio Bizzarria Ensemble, formato da Attilio Motzo, Fabrizio Meloni e Fabrizio Marchionni, che proporrà una selezione di capolavori di Mozart e Bach, rendendo così omaggio all’innato senso del colore del maestro catalano.

I Musei Civici di Cagliari, da anni, promuovono la ricerca di continue contaminazioni tra le diverse arti, con la letteratura, prosa e poesia, con il teatro, con la danza e, soprattutto, con la musica per individuare possibili e inattese sinestesie. Difficile non pensare alla musica di fronte ad un dipinto che colpisce per il “timbro” o la “vibrazione” del colore… naturale appare perdersi nell’astrazione della sua forma capace, proprio come una melodia musicale, di sintetizzare l’essenza di un’emozione.

Musei in Musica procederà fino all’inizio dell’estate con i seguenti appuntamenti:

26 marzo 2017, Duo Clarinetto e Fisarmonica, dedicato a Jackson Pollock

2 aprile 2017, Trio Costa Mura Fabi dedicato a William Turner

23 aprile 2017,  Basquiat Quartet dedicato a P. Dorazio e J.M. Basquiat

21 maggio 2017, Francesco Giammarco dedicato a Mark Rothko                   

28 maggio 2017,  Duo Tramma-Facchini dedicato a Marc Chagall

11 giugno 2017, Duo Luciani-Amat di San Filippo dedicato a Paul Klee

21 giugno 2017, Festa della musica dedicato a Festa della musica

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Sabato 18 marzo, per la rassegna di prosa e danza del CEDAC 2017, al Teatro Centrale di Carbonia L’Astra Roma Ballet ARB di Diana Ferrara metterà in scena “George Sand – uomo e libertà” con Sabrina Brazzo e Andrea Volpintesta, musiche di Fryderyk Chopin, Ottorino Respighi, Mstislav Rostropovič, coreografie di Sabrina Massignani.

George Sand, ovvero Amantine Aurore Lucille Dupin (Parigi, 1 luglio 1804 – Nohant 8 giugno 1876), spregiudicata e anticonformista scelse un nome maschile e divenne tra le autrici più prolifiche della storia della letteratura. Fumava il sigaro, beveva caffè, vestiva da uomo e si opponeva alla società quando questa tentava di minare qualsiasi forma di libertà. George Sand è autrice di romanzi, novelle, drammi teatrali, con circa un centinaio di opere all’attivo. Il suo attivismo politico e la sua opposizione al papato, nel 1863, le costò la messa all’Indice di tutti i suoi romanzi. La vediamo in Gerge Sand, “uomo” e libertà, con coreografia di Sabrina Massignani, nella sua trasformazione interiore, nella sua forza letteraria, attraverso le sue opere, le sue emozioni, la sua determinazione e attraverso due tra i suoi più importanti e significativi amori: l’appassionata e tempestosa relazione con Alfred De Musset (Parigi 1810-1857) e la scandalosa e tormentata storia con Fryderyk Chopin (Zelazowa Wola 1810 – Parigi 1849).

Una donna determinata, consapevole della sua capacità letteraria, contraria ad ogni forma di limitazione alla libertà, inizia il suo percorso contrapponendosi a quelle unioni di comodo in cui la donna era costretta in vincoli rigidi e spesso violenti. Lasciando il marito e trasferendosi a Parigi sceglie la libertà e la scrittura ricreandosi una nuova e a lei più “calzante” identità, affrontando costantemente e con grande determinazione il costante confronto con la società e le sue regole. Salotti, cenacoli letterari, opere e forme di scrittura ci accompagneranno alla scoperta di un personaggio talmente moderno da renderlo attuale al punto tale da farci dimenticare dell’Ottocento e proiettandoci ai giorni nostri. Sarà proprio la sua prima opera letteraria Indiana (1832) a farci entrare pienamente e consapevolmente nella sua volontà artistica e sociale dove la libertà è un diritto di ciascuno di noi che va perseguito a qualsiasi costo e dove i rapporti di coppia non devono essere delle catene, ma importanti eventi di forti emozioni. Anticipatore dell’incontro con il poeta Alfred De Musset, intenso, drammatico, passionale e talvolta violento. A cui seguirà una lunga, tormentata, intensa e travagliata relazione con il musicista Frydryck Chopin che li vedrà uniti per nove anni e i cui più intimi segreti rimarranno tali, custoditi nelle lettere che la stessa Sand distrusse.

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Si è svolta ieri pomeriggio, nell’Auditorium della Caserma Allievi Carabinieri Trieste, di Iglesias, la presentazione del libro “Una giornata dall’aria antica”, di Antonella Serrenti, Graphe.it edizioni, organizzata dall’associazione ArgoNautilus.

Nassiriya. Un nome che nella memoria collettiva italiana è immediatamente associato ai termini “strage, missione di pace e guerra”. Sotto il nome di “attentati di Nassiriya”, infatti, si collocano alcuni attentati avvenuti dal 2003 al 2006 contro le forze armate italiane che, nel corso della guerra in Iraq, partecipavano alla missione “Operazione Antica Babilonia”. Ma cosa affiora nel cuore di coloro che, in maniera più o meno diretta, con quegli attentati hanno avuto a che fare? Antonella Serrenti, originaria di Sant’Antioco, lo stesso paese del maresciallo Silvio Olla, una delle vittime della strage, amico d’infanzia del figlio, prova ad andare oltre il velo dei propri ricordi. Quel 12 novembre 2003 – giorno del primo grave attentato – suo figlio era lì, di stanza a Nassiriya. Nel racconto autobiografico che dà il titolo al libro, l’autrice definisce quella dell’attentato, “una giornata dall’aria antica”.

«Ho preso una penna in mano, ho provato a trasferire incubi e pensieri su un foglio di carta bianco, l’ho sporcato con essi, e mentre scrivevo e vedevo le parole separarsi da me ed eruttare dalla penna, mi sono accorta che le notti quasi insonni e i giorni, annientati dal terrore di una possibile telefonata intercontinentale, sono diventati storie.»

«Devo uscire, devo andar via, mi manca l’aria. Arrivo volutamente davanti alla caserma dei carabinieri: i gradini sono pieni di fiori e la bandiera è a mezz’asta. Adesso le campane della chiesa suonano come fosse Venerdì Santo, quando la Madonna esce disperata in cerca di Gesù: rintocchi lenti e tristi, come quelli del mio cuore. A casa accendo la tv, è un bollettino di guerra, immagini terrificanti. Mi sembra di vedere mio figlio! No! Lui è più alto. O è lui? Le lacrime non finiscono più. Squilla il telefono». Lo sguardo si allarga, poi, ad altre situazioni simili a quelle che l’autrice ha vissuto: negli altri racconti, che sono frutto della sua fantasia.

Antonella Serrenti prova a immaginare le sensazioni e le emozioni di madri, padri, figli e figlie, ma anche di politici e, con coraggio, di chi quegli attentati li ha compiuti.

L’autrice è stata intervistata dalla scrittrice Eleonora Carta, rappresentante dell’associazione ArgoNautilus che ha proposto la presentazione al comandante della Scuola Allievi Carabinieri Trieste di Iglesias che l’ha accolta con entusiasmo. Alla presentazione hanno partecipato un centinaio di allievi carabinieri. Sono stati diversi i momenti del racconto di Antonella Serrenti che hanno suscitato grande commozione tra i presenti, in particolare quando l’autrice ha letto i nomi di tutte le vittime del 12 novembre 2003.

Al termine, si è svolta un’esibizione del coro di Iglesias, diretto dal maestro Paolo Autelitano.

L’evento rientrava nella #FieraOFF della Fiera del Libro di Iglesias, quest’anno in programma dal 22 al 25 aprile.

Alleghiamo un album di fotografie della presentazione di ieri, con il primo intervento di Antonella Serrenti e due filmati contenenti che racchiudono l’intera esibizione del coro di Iglesias.

            

      

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Ad inizio di questa stagione il Cagliari rappresentava una vera e propria incognita in Serie A. Promosso dopo un anno di purgatorio, era necessario essere subito competitivi per regalare ai tifosi un campionato tranquillo ed evitare di ritrovarsi imbrigliati nella zona retrocessione. La dirigenza rossoblu ha fatto tanti sacrifici per rinforzare tutta la rosa ed in attacco a comandare il reparto il nome che è stato scelto è quello di Marco Borriello, attaccante navigato nel massimo campionato che però negli ultimi anni non è riuscito ad avere una continuità come si immaginava ad inizio della sua carriera.

Una carriera in giro per l’Italia

Borriello, napoletano classe 1982, nasce calcisticamente nelle giovanili del Milan prima di passare al Treviso dove inizia a giocare le prime gare ufficiali con la squadra primavera. L’attaccante campano è un mancino naturale che sin dal primo minuto si distingue per il dinamismo e la potenza fisica, che si uniscono ad una tecnica ed a diverse qualità come il saper fare reparto da solo, il giocare di sponda, il far salire la squadra tenendo palla al piede ed un senso del gol innato.

Nel 2001 passa in prestito dal Treviso alla Triestina in Serie C2 dove realizza la sua prima rete giocando tutta la stagione a grande livello segnando anche un gol nella gara di finale dei playoff contro il Mestre e vincendo di fatto il suo primo campionato da professionista. Nella stagione successiva in C1 torna al Treviso dove disputa 27 partite segnano 10 reti. Nella stagione 2002-2003 lo acquista il Milan ma nonostante una presenza anche in Champions League nella gara contro il Lens, non conquista la fiducia dell’allenatore ed a gennaio passa in prestito all’Empoli dove realizza soltanto una rete.

L’anno successivo torna al Milan ma non riesce nuovamente a farsi apprezzare per il suo gioco tanto da non essere quasi mai chiamato in causa. L’anno successivo, la stagione 2004-2005, viene ceduto in prestito alla Reggina ma anche qui le cose non vanno come dovrebbero, così come l’anno successivo alla Sampdoria. Dopo un problema di doping che gli fa scontare una pena di squalifica, nel 2007 viene ceduto al Genoa dove trova finalmente una stagione importante segnando 19 reti. Tornato al Milan l’anno successivo riesce a trovare spazio e nelle due stagioni successive segna 15 reti, prima di passare alla Roma dove gioca poco ma riesce a segnare 11 gol. Poi solo apparizioni sporadiche, alla Juventus nel 2012 gioca 13 partite con 2 reti, poi il Genoa, Il West Ham, ancora la Roma, il Carpi ed infine l’Atalanta. In molti lo considerano un calciatore finito ma qualcuno crede ancora in lui, il Cagliari che appunto nei primi giorni di agosto riesce a convincerlo per il suo trasferimento in Sardegna.

La nuova vita cagliaritana

Borriello scende in campo nella prima gara ufficiale dei rossoblu il 15 agosto in Coppa Italia e realizza 4 reti: è l’inizio di una stagione che può essere considerata quella del rilancio. In 26 gare ufficiali realizza 15 reti ed è decisivo in diverse partite. L’obbiettivo stagionale del Cagliari è quasi matematicamente raggiunto, ora non resta che migliorare nel gioco e magari riuscire a far segnare più goal possibili al suo bomber a cominciare dalla sfida del prossimo weekend in trasferta contro la Fiorentina. Non è forse il miglior avversario considerate anche le quote che vengono riservate da Sky Bet Italia scommesse sportive per questa partita, ma è anche vero che quando si gioca con grandi squadre le motivazioni aumentano a dismisura e compiere l’impresa è possibile. La sfida è in programma domenica 12 marzo alle 15.

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