Nei prossimi tre anni il comune di Cagliari assumerà 56 nuove unità di personale a tempo indeterminato.
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Nei prossimi tre anni il comune di Cagliari assumerà 56 nuove unità di personale a tempo indeterminato. E’ l’impegno contenuto nel Piano triennale delle assunzioni 2017/2019 approvato dalla Giunta Zedda.
Per il 2017 è prevista l’assunzione di 34 nuovi dipendenti. Nel 2018 le assunzioni saranno 10 e nel 2019 dodici, per un totale di 56 unità nel triennio.
«Nella scelta dei profili professionali da mettere a concorso sono stati attivamente coinvolti tutti i servizi ed è stato aperto un confronto con le organizzazioni sindacali, le quali hanno condiviso, così come la Commissione Personale e Affari Generali, l’impostazione generale del piano triennale che mira ad assumere figure con mansioni direttive o comunque con particolari responsabilità, che rispondano all’esigenza di rafforzamento della funzionalità dell’ente -spiega l’assessore al Personale Danilo Fadda -. In particolare per il 2017 saranno messi a concorso, previa attivazione delle procedure di mobilità, 5 posti di categoria D1, 26 posti di categoria C1, da suddividere tra personale tecnico e amministrativo-contabile e personale della Polizia Municipale col preciso obiettivo di garantire un sempre maggior presidio del territorio. Sui temi specifici della salvaguardia, della prevenzione e della tutela del territorio e dell’ambiente si è decisa l’assunzione di 3 figure di categoria D3.»
Sono inoltre previste altre 8 assunzioni di agenti di Polizia municipale a tempo determinato per i periodi in cui è maggiore l’afflusso di turisti e il numero di eventi e manifestazioni che interessano il territorio comunale.
A questo si aggiunge l’attivazione del recente cantiere sul condono edilizio che ha previsto l’assunzione per 24 mesi di 8 unità tra ingegneri, geometri ed esecutori amministrativi.
Per il sindaco Massimo Zedda «con queste assunzioni e con uno stanziamento di circa 2.000.000 di euro, intendiamo non solo confermare la centralità del cittadino attraverso una sempre più elevata e puntuale qualità dei nostri servizi, ma anche, in un momento nel quale l’emergenza sociale è costituita dalla mancanza di lavoro, offrire il nostro contributo al problema occupazionale».