27 November, 2024
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«La decisione del ministro delle Politiche agricole di destinare poco più di 3 milioni e mezzo, attraverso il bando Agea, ai produttori lattiero caseari strozzati dal calo vertiginoso dei prezzi Pecorino romano, senza attuare tutte le misure strutturali, non risolverà certo la crisi delle campagne. Di più. Non contribuirà sicuramente a ridurre le eccedenze né tantomeno aumenterà il prezzo del latte o darà nuove speranze ai produttori isolani.»

Gianluigi Rubiu, capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, commenta così le risorse previste per il comparto agro-zootecnico nel pacchetto degli interventi Agea.

«Una cifra irrisoria rispetto a quanto promesso dal ministro, che si era impegnato a raddoppiare la quota destinata al Pecorino romano. Un brutto segnale per l’agricoltura sarda che lascia presagire una ripresa ancora lontana per il mondo delle campagne. La pochezza di interventi economici messi in campo palesa lo scarso peso politico dell’esecutivo isolano. La solita elemosina, che fa male il doppio perché elargita dopo le passerelle del premier Paolo Gentiloni. In questo scenario, si registra l’assenza di una strategia messa in campo dalla Giunta regionale, incapace di portare il malcontento della categoria a livello nazionale e adottare un piano che si concentri principalmente sul soddisfacimento del mercato isolano, puntando sul valore aggiunto delle produzioni sarde. Non si intravedono – conclude Gianluigi Rubiu – misure efficaci per sostenere un settore in forte crisi e ridare speranza agli imprenditori agricoli della Sardegna.»

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Proseguono le iniziative in vista della celebrazione ad Olbia, il prossimo 21 marzo, della XXI Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie, voluta da Libera per rilanciare nel nostro Paese la lotta e la mobilitazione contro tutte le forme di criminalità organizzata. 

Sabato 11 marzo il referente di Libera Sardegna Giampiero Farru incontrerà gli studenti di due istituti superiori di Olbia con i quali tratterà il tema Libera: l’antimafia in Italia”. Il primo appuntamento è per le ore 9.15, nell’Aula magna del Liceo Gramsci (via Anglona 16), dove interverrà anche la dirigente scolastica Elisa Mantovani.

Alle ore 11. 30, insieme alla dirigente scolastica Salvatrice Enrica Scuderi, Farru interverrà presso l’Aula magna dell’Istituto tecnico e commerciale Attilio Deffenu (via Vicenza 63).

Gli incontri sono promossi da Libera Sardegna in collaborazione con Sardegna Solidale e l’Ufficio Scolastico Regionale.

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Primo atto ufficiale per il trentaduesimo premio “Giuseppe Dessì”: è online, infatti, il bando di partecipazione alla nuova edizione del concorso letterario intitolato allo scrittore sardo (1909 – 1977), in programma quest’anno dal 18 al 24 settembre a Villacidro, dove l’autore del romanzo “Paese d’ombre” (premio Strega nel 1972) aveva le sue radici.

Sono due, come sempre, le sezioni letterarie previste nel concorso: Narrativa e Poesia. In base al regolamento, consultabile nel sito della Fondazione Dessì (www.fondazionedessi.it), che promuove e organizza l’iniziativa, possono partecipare opere in lingua italiana pubblicate dopo il 31 gennaio 2016. I volumi (in undici copie) devono essere spediti, entro e non oltre il prossimo 20 giugno, alla segreteria del premio presso la sede della Fondazione Giuseppe Dessì, via Roma n. 65 – 09039 Villacidro (VS).

Fra tutte le opere pervenute (l’anno scorso hanno partecipato alla selezione 345 volumi, 212 per la sezione narrativa e 133 per la poesia) saranno individuati tre finalisti per ogni sezione dalla giuria presieduta da Anna Dolfi (professore ordinario di Letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università di Firenze e tra i più autorevoli studiosi dell’opera di Giuseppe Dessì) e composta da Mario Baudino, Duilio Caocci, Giuseppe Langella, Giuseppe Lupo, Massimo Onofri, Stefano Salis, Gigliola Sulis e dal presidente della Fondazione Dessì Paolo Lusci.

Dalle terne dei finalisti la giuria dovrà quindi eleggere i vincitori delle due sezioni, che saranno annunciati e premiati domenica 24 settembre a Villacidro, nella serata conclusiva della settimana di appuntamenti culturali e di spettacolo che, come di consueto, farà da cornice al concorso letterario. La dotazione del premio è di cinquemila euro per ciascun vincitore, mentre 1.5oo euro andranno agli altri finalisti.

Alle due sezioni strettamente letterarie del concorso (che nel suo albo d’oro annovera scrittori come Sandro Petroni, Nico Orengo, Laura Pariani, Salvatore Mannuzzu, Marcello Fois, Michela Murgia, Niccolò Ammaniti, Salvatore Silvano Nigro, Antonio Pascale, Maurizio Torchio, Edgardo Franzosini e poeti come Elio Pecora, Maria Luisa Spaziani, Giancarlo Pontiggia, Alda Merini, Eugenio De Signoribus, Gilberto Isella, Gian Piero Bona, Alba Donati, Mariagiorgia Ulbar, Milo De Angelis) si affiancano anche quest’anno altri due riconoscimenti: il Premio Speciale della Giuria (sempre dell’importo di cinquemila euro) e il Premio Speciale della Fondazione di Sardegna. Il primo, che “la Giuria si riserva di attribuire a un autore o a un’opera di vario genere letterario” (come recita il regolamento), negli anni passati è stato assegnato a figure di spicco della cultura o della società italiana del calibro di Luigi Pintor, Sergio Zavoli, Alberto Bevilaqua, Arnoldo Foà, Francesco Cossiga, Marco Pannella, Piero Angela, Ascanio Celestini, Mogol, Philippe Daverio, Toni Servillo, Piera Degli Esposti, Salvatore Settis. Istituito lo scorso anno, il secondo viene invece conferito dal consiglio d’amministrazione della Fondazione Dessì con la Fondazione di Sardegna «ad un personaggio del panorama culturale, artistico e/o musicale quale riconoscimento per l’attività svolta nell’annualità di riferimento».

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Il comune di Cagliari ha aggiudicato in via definitiva la gara per i nuovi servizi di igiene urbana. Con determina numero 1117 del 7 marzo, completate con esito positivo le verifiche di legge relative al possesso dei requisiti, il servizio è stato assegnato al Raggruppamento Temporaneo di Concorrenti formato dalla DeVizia Transfert spa, in associazione con le società Coop L.A.T. e Econord.

Il concreto avvio delle attività è programmato per la metà del mese di aprile ed avrà una durata di sette anni. L’importo complessivo dell’affidamento è pari a circa 29.000.000,00 di euro all’anno, con un ribasso di oltre il 10% sull’importo presunto messo a base di gara.

Il nuovo servizio segnerà una svolta per la città: l’approdo al sistema di raccolta tramite il cosiddetto “porta a porta” che contribuirà in modo determinante ad innalzare il livello di differenziazione dei rifiuti.

Tante le nuove attività che prenderanno avvio nei prossimi mesi, a partire da un’intensa attività di comunicazione che accompagnerà la consegna dei contenitori per le varie frazioni di rifiuti e che fornirà agli utenti le fondamentali istruzioni per fruire al meglio del nuovo servizio.

ei prossimi mesi verranno attivati dei punti informativi dislocati per la città e prenderanno avvio una serie di iniziative tese alla sensibilizzazione sul tema dei rifiuti con la distribuzione di materiale informativo rivolto non solo alla cittadinanza ma anche a chi vive la città per ragioni lavorative oltre che per finalità turistiche e di svago.

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Gli uffici dell’Ente Parco di La Maddalena hanno pubblicato la manifestazione d’interesse rivolta a tutti gli operatori economici del settore turistico interessati alla convenzione per il rilascio delle autorizzazioni d’ingresso all’interno del perimetro del Parco Nazionale. Il rilascio delle autorizzazioni, fatta eccezione per alcune categorie di utenti, avviene dietro pagamento di un corrispettivo: l’Ente Parco, per favorire l’acquisizione preventiva delle autorizzazioni, attiva con i soggetti interessati apposite convenzioni che garantiscono la massima distribuzione sul territorio dei punti di rilascio e di informazione.

L’invito alla candidatura per la stipula del contratto di convenzione è rivolto ad associazioni, società di persone, società di capitali o altri soggetti che svolgono attività di interesse culturale, turistico e produttivo. L’operatore sarà abilitato per il periodo che va dal 1 maggio al 31 ottobre a gestire il servizio di biglietteria per il rilascio dei permessi d’ingresso nel Parco Nazionale ed eventuali altre attività che saranno concordate con l’Ente. Il Parco riconoscerà all’operatore per l’espletamento del servizio di bigliettazione una percentuale sul ricavato. Per informazioni di dettaglio si rinvia alla lettura dell’allegato 1 alla determinazione generale n. 77 del 8.03.3017.

Le domande e i documenti presentati dovranno essere sottoscritte dal legale rappresentante della società. Le manifestazioni di interesse dovranno essere recapitate a mano oppure a mezzo posta all’indirizzo: Ente Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, Via Giulio Cesare n. 7, 07024 La Maddalena o via posta elettronica certificata all’indirizzo lamaddalenapark@pec.it .

Le candidature dovranno pervenire entro e non oltre le ore 12.00 del 15 aprile 2017.

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Il neo-assessore regionale degli Affari generali e del Personale Filippo Spanu ha incontrato i rappresentanti dei dipendenti regionali, per l’esame della riorganizzazione amministrativa della Regione, la valorizzazione delle professionalità, i nuovi concorsi, la stabilizzazione dei precari, il nuovo contratto, il disegno di legge sul corpo forestale.
Filippo Spanu ha ricordato l’avvio della trattativa sul contratto bloccato dal 2009 e i passi avanti compiuti sul tema delle progressioni professionali. Tra le priorità l’esponente dell’Esecutivo ha indicato la riorganizzazione amministrativa, a partire da una complessiva rivisitazione della legge n. 1 del 1977 e la necessità di bandire subito nuove procedure concorsuali per favorire l’ingresso di forze fresche nell’amministrazione, nelle agenzie e negli enti.
Filippo Spanu si è poi soffermato sul disegno di legge che riguarda il Corpo Forestale in via di approvazione da parte della Giunta. «Entro dieci giorni – ha assicurato il neo assessore regionale degli Affari generali – il testo sarà approvato dall’Esecutivo per poi passare, dopo la sessione dedicata alla legge di stabilità, all’attenzione del Consiglio».
Nel corso dei prossimi incontri, che avranno cadenza periodica, verranno approfonditi temi specifici dell’agenda delle relazioni sindacali. «Il confronto – ha spiegato Spanu – si deve sviluppare attraverso una puntuale verifica dei risultati raggiunti e degli obiettivi ancora da conseguire. La Giunta – ha concluso facendo riferimento all’accordo sottoscritto con i sindacati lo scorso 29 settembre – intende mantenere tutti gli impegni sin qui assunti».

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Il Lazzaretto di Cagliari sabato mattina, dalle ore 9.00, ospiterà un convegno sulla sanità pubblica in Sardegna. «Il popolo sardo non può fare a meno di pretendere cure mediche di qualità». È quello che si legge nella prima parte della nota-invito degli organizzatori. «Se noi sardi perdiamo la battaglia per la difesa del Sistema Sanitario Pubblico, perderemo tutte le battaglie. Il Popolo sardo non può fare a meno dell’accesso alle cure mediche gratuite e di qualità per tutti. Invitiamo i sardi a partecipare al Convegno e ad essere parte attiva in questa lotta.»

Per questo gli organizzatori dicono No alla Riforma sul “Riordino della rete ospedaliera sarda”, secondo molti «l’alibi con cui chi governa la Sardegna, in nome dei buchi di bilancio dei quali i sardi non sono responsabili, intende ridimensionare e chiudere gli ospedali dei territori disagiati in tutta l’Isola». No anche alla soppressione dei servizi per gli ammalati cronici e ai tagli esercitati da Roma a colpi di decreti ministeriali sull’assistenza primaria.

«Difendiamo dalla minaccia di chiusura le Comunità terapeutiche e le Comunità per i percorsi alternativi alla carcerazione». Il comitato prende posizione anche sulla privatizzazione del sistema sanitario pubblico e sulla difesa del diritto inalienabile alla salute a partire dai più fragili, invitando tutto l’Indipendentismo sardo ad unirsi e ad essere in prima linea in questa lotta.

Bos si faghimos lèghere sa parte in sardu: Su Pòpulu sardu non podet fàghere a mancu de aere pro totu sas curas mèdicas gratuitas e de calidade. Cumbidemus sos sardos a partetzipare a su Cunvegnu.

Ant a pigare parte a sos traballos espertos de su setore e sa Retze Sarda Sanidade Pùblica. At a sighire una dibata. Est dovere nostru amparare, totu unidos, su deretu de sos sardos a sa Sanidade Pùblica in sos tzentros urbanos e in totu sos territòrios.

NO a sa Reforma supra “Riòrdinu de sa retze ispedalera sarda”, cun s’iscusa de mancantzias in su bilantzu, de sos cales sas sardos non sunt responsàbiles, chie guvernat sa Sardigna, cheret minimare e puru cungiare sos ispidales de sos territòrios discumbeniados.

AMPAREMUS sos ispidales importantes de Casteddu, chi puru si a servìtziu de totu sa Sardigna sunt a arriscu de serrada.

NO a sa tancadura de sos servìtzios pro sos malaidos crònicos nostros.

NO a sas astrinturas a s’assistentzia primaria impostas dae Roma a corfos de Decretos Ministeriales.

AMPAREMUS de sa minetza de serrada sas Comunidades terapeuticas e sas Comunidades pro sos impreos alternativos a sa galera.

CONTRA SA PRIVATIZATZIONE DE SU SISTEMA SANITÀRIU PÙBLICU E PRO SA DEFENSA DE SU DERETU A SA SALUDE, in particulare de sos prus disacatatos, cumbidemus totu s’Indipendentismo sardu a s’unire e a èssere in innantis a totu in custu chertu.

I lavori saranno moderati dal giornalista Ottavio Olita.

Dopo i saluti delle forze politiche di Pro s’Alternativa Natzionale, interverranno come relatori, la dott.ssa Claudia Zuncheddu; Gisella Trincas, presidente ASARP; il dottor Massimo Dadea; la dott.sa Paola Correddu; il dottor Paolo Porcella.

In rappresentanza dei comitati territoriali, interverranno inoltre rappresentanti della Rete Sarda Sanità Pubblica.

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Il comune di Cagliari anticipa il contratto collettivo nazionale di lavoro e vara l’accordo sottoscritto due giorni fa, il 6 marzo, con i sindacati ed Rsu, sulle cosiddette “ferie solidali”. Si tratta di un’importante novità introdotta dal decreto attuativo del Jobs Act (articolo 24 del D.Lgs. 151/2015), che permette ai dipendenti di uno stesso datore di lavoro di donarsi le ferie tra loro, in particolari situazioni di difficoltà.
Una bella pagina scritta dal comune di Cagliari con cui, in pratica, si da la possibilità ad ogni lavoratore di cedere gratuitamente fino a 8 giorni di ferie ad un collega per dare assistenza al figlio minore, per ragioni di cure costanti.
«L’accordo firmato con i sindacati – ha sottolineato stamane il sindaco Massimo Zedda durante la presentazione ufficiale in Municipio – va nella direzione di una estensione dei diritti di una categoria di lavoratori che negli ultimi ha subito numerose mortificazioni, anche dal punto normativo. Ma è grazie a loro che i cittadini possono fruire di numerosi servizi anche essenziali.»
A spiegare quali sono le condizioni che fanno scattare la solidarietà tra colleghi, ci ha pensato l’assessore del Personale Danilo Fadda: «Potranno beneficiare delle ferie solidali i dipendenti a tempo indeterminato, in condizione di necessità data dalla malattia del figlio minorenne (deve essere certificata da una struttura sanitaria pubblica)». Il lavoratore comunica quindi all’Amministrazione la necessità di ferie solidali e l’Amministrazione, dal canto suo, rende nota l’esigenza a tutti i dipendenti i quali volontariamente e gratuitamente, possono cedere i propri giorni di ferie. «Per essere donati, i giorni di ferie (massimo 8 all’anno), dovranno tuttavia essere maturati durante l’anno precedente».
«Le ferie solidali – ha precisato infine Danilo Fadda – non comporteranno alcun onere per le casse comunali e si basano esclusivamente sulla generosità dei dipendenti verso le difficoltà di un collega. Questo strumento perciò non poteva non trovare accoglimento.»
Sulla stessa linea anche i consiglieri Fabrizio Marcello, Giorgia Melis e Roberto Tramaloni, presidente della Commissione Personale, che ha parlato dell’opportunità di migliorare le condizioni lavorative per fare aumentare la produttività dei dipendenti, come più volte dimostrato da recenti studi.
L’istituto nasce in Francia in ricordo di un bambino malato di tumore. I colleghi del papà di Mathys, così si chiamava, aveva esaurito tutte le sue ferie e i permessi per curarlo, organizzarono una colletta dei giorni di riposo arretrati per permettergli di stare accanto al figlio fino all’ultimo dei suoi giorni.
In Italia fino ad oggi, Cagliari è il primo Comune a dar vita ad un simile accordo. Secondo i rappresentanti sindacali – presenti anche loro all’incontro con la stampa nella Sala Del Retablo al secondo piano del Palazzo Civico di via Roma – l’accordo rappresenta senza dubbio un’esperienza significativa di civiltà e di solidarietà, ma anche una “pietra miliare” nel comparto nel comparto pubblico. L’auspicio, condiviso anche dal sindaco Zedda e dall’assessore Fadda è quello che faccia da “apripista” in altre realtà lavorative.

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La conferenza dei capigruppo del Consiglio regionale ha incontrato la commissione regionale per le pari opportunità.

«Solleciteremo la commissione Autonomia perché valuti lo  scorporo della doppia preferenza di genere dal disegno di legge che modifica la legge elettorale regionale, al fine di esaminare la possibilità di votare in Aula le norme della doppia preferenza, separatamente da quelle di revisione della legge che regola l’elezione del Consiglio regionale». È questo, in sintesi, l’impegno declinato dal presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, a conclusione dell’incontro, tenutosi questo pomeriggio in Consiglio, con la commissione regionale per le pari opportunità, guidata da Gabriella Murgia. Il presidente dell’Assemblea sarda ha inoltre accolto la proposta del capogruppo di Forza Italia, Pietro Pittalis, perché, a conclusione dell’approvazione della legge di stabilità (il cui esame in Aula inizia il prossimo mercoledì) si tenga in Consiglio una apposita seduta sulla questione femminile alla quale parteciperanno, oltreché le commissarie delle pari opportunità, anche le rappresentanti delle associazioni più rappresentative e dei centri antiviolenza dell’Isola.

La richiesta dello stralcio delle norme per la doppia preferenza, unitamente ad un iter accelerato del provvedimento, è stata avanzata con nettezza dalla presidente, Gabriella Murgia, da Elena Secci, Barbara Congiu, Maria Rosa Millelire, Lidia Fancello, Rosalba Crillisi, Paola Casula e Pietrina Pileri che, nel corso dei rispettivi interventi, hanno evidenziato l’esigua rappresentanza femminile in seno al Consiglio regionale (4 consigliere su 60 componenti) nonché l’incremento della partecipazione delle donne nel governo dei Comuni (proprio per effetto dell’introduzione della doppia preferenza di genere) insieme con la necessità di garantire la presenza delle donne sarde in Regione. «Chiediamo ai capigruppo un impegno per colmare il deficit di rappresentanza e per garantire la presenza delle donne nel Consiglio regionale – ha dichiarato Gabriella Murgia – auspichiamo dunque una norma ad hoc che testimoni la volontà politica di procedere per assicurare la rappresenta femminile nella massima assemblea sarda».

Convinto sostegno alle richieste della commissione per le pari opportunità è stato dichiarato dalle consigliere regionali presenti all’incontro, Alessandra Zedda (Fi), Rossella Pinna (Pd) e Daniela Forma (Pd) che hanno posto l’accento anche sulle scarse risorse destinate in finanziaria per il funzionamento dei centri anti violenza e sulla necessità di una più stretta collaborazione tra la commissione pari opportunità e le consigliere elette in Regione («da oggi siamo in ventiquattro e non più in quattro»).

I capigruppo Angelo Carta (Psd’Az); Pierfranco Zanchetta (Upc-Socialisti); Gianfranco Congiu (Pds); Daniele Cocco (Sel); Gianluigi Rubiu (Udc); Attilio Dedoni (Riformatori) e Pietro Pittalis (Fi), seppur con differenti sottolineature critiche, hanno ribadito la volontà di procedere con la revisione della legge elettorale regionale con l’introduzione delle norme che garantiscono il diritto alla rappresentanza femminile: doppia preferenza di genere e/o obbligo di alternanza nelle liste elettorali.