27 November, 2024
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Venerdì 3 marzo si è tenuta la conferenza socio-sanitaria composta dai Sindaci del territorio, che hanno incontrato la responsabile del ASS 7 Dott.ssa Maddalena Giua.

Ho rappresentato la necessità di completare il percorso di riorganizzazione sanitaria, rimodulando alcuni aspetti che hanno evidenziato criticità. Rivalutare gli organici non sulla base delle prestazioni erogate attualmente, ma sulla necessità di soddisfare richieste di prestazioni nel territorio, che attualmente sono soddisfatte presso altre strutture esterne, a causa dei lunghi tempi di attesa.

In particolare per il CTO:

• Completare al più presto il nuovo PS per eliminare i disagi attuali, ed offrire le migliaia di prestazioni, erogate ogni anno dagli operatori, in un ambiente moderno, spazioso ed accogliente.

• Istituire la Terapia intensiva potendo così trasferire la Rianimazione dal Santa Barbara, ottimizzando così la distribuzione degli operatori dell’Anestesia.

• Adeguare l’organico della U.O. della Medicina attualmente carente per il pensionamento di alcuni medici.

• Terminate le nuove sale operatorie, metterle finalmente in attività, con l’ adeguamento degli organici.

• Rivalutare l’ apertura 7 giorni su 7 della Chirurgia, implementando così le prestazioni chirurgiche in elezione, risparmiando così sulla mobilità passiva verso le strutture convenzionate.

• Eseguire i lavori previsti nel blocco vecchio per poter trasferire il laboratorio analisi.

• Iniziata l’ attività del nuovo reparto di Ostetricia e Ginecologia, che vede già in proiezione una crescita del numero dei parti, è necessario attivare la parto-analgesia, ormai richiesta da tante partorienti.

Altri temi sono stati affrontati quali:
• l’attivazione delle “Case della salute” per fornire prestazioni integrate nel territorio;
• il ripristino dell’attività h 24 del Servizio di emodinamica al Sirai con l’assunzione di nuovi medici;
• l’adeguamento del personale infermieristico e degli OOSS ed altro.

La riunione interlocutoria si è conclusa con l’impegno di riprendere un confronto continuo tra la nuova Dirigenza dell’ATS ed i Sindaci.

Emilio Gariazzo

Sindaco di Iglesias

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Un ironico e grottesco affresco della società – tra vizi e (rare) virtù – nell’Italia del primo Novecento con “Sorelle Materassi” – intrigante e originale pièce teatrale firmata da Ugo Chiti (uno dei più noti drammaturghi contemporanei) e liberamente tratta dall’omonimo e fortunato romanzo di Aldo Palazzeschi, in tournée nell’Isola sotto le insegne del CeDAC per la stagione 2016-17 de La Grande Prosa nell’ambito del Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna.

Sotto i riflettori due signore della scena come Lucia Poli e Milena Vukotić – protagoniste insieme a Marilù Prati e a un’affiatata compagnia (che comprende Gabriele Anagni, Sandra Garuglieri, Luca Mandarini e Roberta Lucca) per la regia di Geppy Gleijeses, incarnano i personaggi nati dalla penna del poeta e scrittore fiorentino, figura di spicco nella vivace e feconda stagione delle avanguardie letterarie del secolo breve.

Sorelle Materassi” debutterà -in prima regionale – martedì 7 marzo, alle 21.00, al Teatro Comunale di Sassari per approdare mercoledì 8 marzo, alle 20.45, al Teatro Centrale di Carbonia, giovedì 9 marzo, alle 20.30, al Teatro Eliseo di Nuoro e infine venerdì 10 marzo, alle 21.00, al Teatro Comunale Nelson Mandela di Santa Teresa Gallura.

Un “ritratto di famiglia” dipinto con sottile umorismo da cui emergono i caratteri di Teresa e Carolina Materassi, due mature signorine che grazie all’arte sapiente e al duro lavoro di ricamatrici son riuscite a conquistare il rispetto e perfino ad assurgere a una posizione di un certo prestigio presso la borghesia cittadina, ma son rimaste fin troppo ingenue e ignare del mondo, tanto da lasciarsi facilmente incantare dal fascino e dalla prestanza virile di un giovane nipote, apparso all’improvviso a sconvolgere la quieta routine delle loro esistenze. Il giovanotto, Remo, figlio di un’altra sorella morta ad Ancona, bello quanto spregiudicato, spiritoso e mondano, non si perita di approfittare della generosità e dell’indulgenza delle zie, fin troppo ben disposte nei suoi confronti e pronte a spendere fino all’ultimo centesimo dei risparmi di una vita di sacrifici per soddisfarne i capricci.

In quel gineceo – oltre alle due sorelle maggiori, e alla minore Giselda, da loro accolta dopo il fallimento del suo matrimonio (ormai disincantata e amareggiata), c’è pure la fedele domestica – il nipote per quanto superficiale, egoista, approfittatore, prodigo e dissoluto, porta una ventata di giovinezza, un’inattesa vivacità e quasi una promessa di felicità risvegliando desideri sopiti e dimenticati nel vuoto d’amore in cui le sue zie si erano ormai abituate a trascorrere i loro giorni. Egli finisce con l’incarnare – suo malgrado – il mito del superuomo celebrato nei fasti del Ventennio e le ricamatrici si fanno vestali di quel culto pagano, disposte a sperperare l’intero esiguo patrimonio per favorire l’ascesa mondana di quel giovane tanto pieno di spirito, immolandosi per veder splendere e accrescere la sua luce.

Feroce parodia della borghesia di provincia – con i suoi rigidi principi e valori morali, cui le sorelle Materassi si sono attenute per tutta una vita, soffocando in sé ogni impulso contrario e vincendo le proprie debolezze fino a mortificare la propria femminilità, dedicandosi interamente a comporre raffinati e preziosi corredi per le spose e eleganti parure di biancheria per le dimore delle agiate famiglie cittadine, il romanzo di Palazzeschi mette in ridicolo le ambizioni e le convenzioni, ma specialmente l’ipocrisia della società. La pièce riprende i velati toni satirici, lasciando affiorare attraverso le battute, le azioni e le situazioni, la dimensione dell’inconscio dei personaggi, i pensieri più segreti e inconfessabili, le intuizioni e le intenzioni, ma anche la magia di un gioco di finzione capace di mettere a nudo la verità.

Fotografia di un’epoca ricca di contraddizioni – tra la tradizionale morale cattolica e l’avvento della modernità, l’eco e le ferite della “grande guerra” che sconvolse l’Europa e la roboante propaganda del regime, ma anche la fervida temperie delle avanguardie che introdussero una nuova estetica e un’altra visione del mondo – “Sorelle Materassi” ripropone, rovesciandolo, un archetipo già presente in “Canne al vento” di Grazia Deledda. Il rimpianto di una giovinezza sfiorita all’ombra di un ferreo senso del dovere, ma anche del terrore dello scandalo, con l’obbligo di salvaguardare il buon nome della famiglia, si fa più acuto davanti alla consapevolezza delle gioie perdute, dell’inutilità di una rinuncia apprezzabile agli occhi del mondo ma grave di tutto il peso di una sconfinata infelicità.

Le “Sorelle Materassi” rappresentano – a loro insaputa – il simbolo di un’esistenza interamente trascorsa nel rispetto di nobili ideali uniti ad una certa accortezza negli affari, e solido senso pratico, ma comunque lontano dalle tentazioni del mondo, finché e quasi paradossalmente un’incarnazione della libertà non disgiunta da una certa sfrontatezza viene ad abitare sotto lo stesso tetto. Il fulgore della giovinezza maschera gli evidenti difetti del carattere, e le mature protagoniste si lasciano affascinare e come inebriare dal profumo di quell’inattesa primavera, sorde a ogni richiamo si concedono vaghi sogni se non desideri proibiti, pagando infine a caro prezzo la loro debolezza, fino a trovarsi sull’orlo del baratro, ma pur nella rovina risuona ancora tra i rimpianti e non senza malinconia l’eco di quella breve ma esaltante illusione di felicità.

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«Il congresso del PD sardo si è visto proiettare in un mondo diverso da quello che avevamo immaginato. Le dimissioni del segretario Matteo Renzi e l’indizione anticipata del congresso nazionale hanno creato una coincidenza di tempi e scadenze che stanno mettendo in secondo piano la discussione sulla nostra idea di Sardegna, sulle proposte e la classe dirigente politica e istituzionale che ne rendono possibile la realizzazione.»

A dirlo è il deputato Francesco Sanna, candidato alla segreteria del Partito Democratico, che annuncia la rinuncia alla candidatura e l’abbandono del partito di uno degli altri due candidati, Yuri Marcialis, assessore della Pubblica istruzione, Sport e Politiche giovanili del comune di Cagliari.

«La dolorosa scissione di una parte del PD e la creazione di formazione politica alla sua sinistra provoca oggi l’abbandono di un candidato alla segreteria regionale. Io ringrazio chi ha proposto la candidatura di Yuri Marcialis ma non lo segue nella scelta sbagliata di lasciare il Partito Democratico – aggiunge Francesco Sanna -. Penso che questi amici e compagni debbano avere la possibilità di decidere come intendono partecipare al congresso regionale, nella nuova condizione di non aver un “proprio” candidato alla segreteria. Per quanto può dipendere da me, cercherò di favorire il diritto di tutti ad essere protagonisti nel PD sardo, indipendentemente dal sostegno alla mia persona e alle linee programmatiche che ho proposto.»

«Se non vi fossero le condizioni regolamentari per raggiungere questo obiettivo, mi rendo da subito disponibile a ritirare la mia candidatura, se anche Giuseppe Luigi Cucca fosse della stessa idea. Aggiungo che se il congresso ricominciasse da zero, inviterei  tutti a cercare, nella situazione  politica oggi diversa e più grave di quella di un mese fa, una definizione unitaria della massima responsabilità del Partito Democratico sardo – conclude Francesco Sanna -. All’unica condizione che la discussione sia di idee, pubblica e trasparente.»

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Questo pomeriggio il Carbonia affronta uno degli esami più severi della terza parte del campionato che inizia oggi. La squadra di Andrea Marongiu arriva alla sfida con il Guspini Terralba di Sebastiano Pinna con il morale a mille per le tre vittorie consecutive (con 11 goal segnati e nessuno subito) che le hanno permesso di riagganciare il Samassi al comando della classifica, e con la ferma intenzione di riscattare la netta sconfitta subita nella partita del girone d’andata, il 6 novembre al “Carlo Zoboli”, per 2 a 0. La squadra biancoblu avrà al suo seguito, come ogni domenica, il gruppo ultras de “I Briganti”, anche loro con il morale a mille per aver avuto notizia in settimana dell’assegnazione del primo posto alla “Festa biancoblu” nella sezione “Raduni ed Eventi sportivi” al Premio Italive 2016.

Il Guspini Terralba, partito con dichiarate ambizioni di promozione, nelle ultime settimane ha registrato un netto caldo di rendimento e risultati, scivolando a ben 9 punti dalla coppia di testa, anche se ancora al terzo posto, a sua volta con 5 punti di vantaggio sulla quarta in classifica, il Seulo 2010.

Andrea Marongiu ha convocato i seguenti giocatori: Daniele Bove, Alessio Sabiu, Simone Giovagnoli, Michael Graccione, Momo Cosa, Claudio Cogotti, Cristian Mameli, Daniele Guberti, Nicola Serra, Stefano Piredda, Fabio Cuccheddu, Elia Carboni, Mirko Serra, Marco Foddi, Daniele Contu, Stefano Demontis, Alessandro Cosa e Giuseppe Corona. Fischio d’inizio alle ore 15.00, dirige Gabriele Caggiari di Cagliari, assistenti di linea Dionigi Mocci e Maurizio Picciau di Cagliari.

Il Samassi gioca in casa contro il Selargius, formazione in salute che domenica scorsa ha battuto per 3 a 2 il Guspini Terralba.

A Iglesias, la Monteponi contro la Frassinetti Elmas (dirige Michele Siro Ibba di Cagliari, assistenti di linea Patrizio Loddi e Andrea Podda di Cagliari) si gioca una buona fetta delle sue speranze di salvezza in questo difficile finale di stagione. Il nuovo tecnico Claudio Sanna ha un compito assai difficile e certamente le prime due partite non hanno dato i risultati sperati, con un pareggio interno con la Villacidrese ed una sconfitta di misura a Carloforte. Oggi i 3 punti costituiscono una tappa obbligata ma la Frassinetti non è certamente un avversario agevole, bisognoso a sua volta di punti per allontanarsi dalla zona più calda della classifica.

Il Carloforte, rilanciato dalla vittoria sulla Monteponi, gioca sul difficile campo del Sant’Elena (dirige Luca Mocci di Oristano, assistenti di linea Andrea Cornacchia e Francesco Usala di Cagliari).

Completano il programma della sesta giornata del girone di ritorno, le partite Siliqua – Barisardo, San Marco – Quartu 2000, Arbus – Tharros e Seulo 2010 – Villacidrese.

Nel girone B del campionato di Prima categoria, sono in programma le seguenti partite: Virtus Villamar – Atletico Narcao, Gergei – Europa 2008 Domusnovas, Cortoghiana – Gonnosfanadiga, Fermassenti – Guasila, Atletico Villaperuccio – Libertas Barumini, Villamassargia – Sadali e Andromeda – Senorbì.

Il girone C del campionato di Seconda categoria, infine, riparte dopo una nuova giornata di riposo, con le seguenti partite: Teulada – Atletico Masainas, Acquacadda Nuxis – Gonnesa, Antiochense 2013 – Iglesias, Santadi – Is Urigus, Santa Barbara Bacu Abis – Isola di Sant’Antioco e, infine, Perdaxius – Musei.

 

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Arriva l’Inter, il Cagliari cerca l’impresa al Sant’Elia per bissare quella compiuta nel girone d’andata a San Siro. I rossoblu hanno il morale alto, per i due risultati positivi centrati nelle ultime due trasferte consecutive, 4 punti tra Genova con la Sampdoria e Crotone e, soprattutto, per il 12° posto e i 31 punti in classifica che rappresentano la certezza ormai quasi matematica della salvezza, quando alla conclusione del campionato, con quella odierna, mancano ancora 12 partite..

Quella odierna con la squadra di Stefano Pioli è la prima di un trittico di partite particolarmente impegnative che evoca ricordi contrastanti. A Milano, infatti, come già sottolineato, il Cagliari si impose sull’Inter per 2 a 1 ma andò poi incontro a due pesanti sconfitte, prima in casa con la Fiorentina, 3 a 5, poi a Roma con la Lazio, 1 a 4.

Quella compiuta il 16 ottobre a Milano sull’Inter allora allenata da Frank De Boer fu la prima vittoria esterna (la seconda risale a domenica scorsa a Crotone). Rispetto alla gara d’andata, con l’arrivo in panchina di Stefano Pioli, l’Inter è profondamente cambiata ed ha letteralmente svoltato, risalendo prepotentemente la classifica. Oggi il tecnico nerazzurro non potrà disporre di Marcelo Brozović e João Mário, entrambi infortunati.

Massimo Rastelli ritrova Diego Farias, destinato a comporre con Marco Borriello, Marco Sau e Victor Ibarbo un quartetto d’eccezione che non sfigurerebbe in nessuna compagine di serie A. Rientra anche Panagiotis Tachtsidis, reduce da una squalifica e Simone Padoin ha ritrovato la piena efficienza fisica. Sono ancora indisponibili solo Luca Ceppitelli, Paolo Faragò e Federico Melchiorri, sono al palo.

Fischio d’inizio alle ore 15.00, dirige Marco Di Bello di Brindisi, assistenti di linea Giallatini e Peretti, quarto uomo Tasso, addizionale 1 Mazzoleni, addizionale 2 Mariani.

Bruno Eduardo Regufe Alves.

 

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Circa 3.000 persone hanno partecipato questa sera, a Iglesias, alla fiaccolata silenziosa organizzata per ricordare Federica Madau, la giovane mamma di 31 anni uccisa brutalmente dal marito, il 46enne Gianni Murru, dal quale aveva deciso di separarsi, giovedì sera. Il lungo corteo, partito dalla Piazza Sella con in testa uno striscione con la scritta “L’amore non ammette violenza”, presente la mamma Anna Paola, ha attraversato alcune vie del centro storico, è arrivato fino a Piazza Municipio ed è poi tornato in Piazza Sella, dove in silenzio, ha ricordato Federica sulle note di “The sound of silence”. Nel corso della breve cerimonia, con Christian Castangia e Francesca Ena, è intervenuto il sindaco, Emilio Gariazzo, che ha ringraziato gli organizzatori dell’iniziativa, voluta per ricordare la giovane mamma di tre bimbe, Gabriella, Giulia e Gloria, ma anche per far crescere la sensibilità sull’allarmante fenomeno del femminicidio.

Alleghiamo un album fotografico realizzato lungo le strade della fiaccolata e al termine in Piazza Sella e due filmati, il primo realizzato al passaggio in Piazza Pichi, il secondo durante la cerimonia in Piazza Sella.

      

 

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La Dinamo Banco di Sardegna è tornata alla vittoria in campionato, la Flexx Pistoia battuta 81 a 75  (primo tempo 40 a 42). Ben 6 gli uomini della Dinamo in doppia cifra, con Trevor Lacey (in costante crescita di rendimento) miglior realizzatore con 20 punti (4 su 4 da 2 punti, 2 su 3 da 3 punti, 6 su 8 ai tiri liberi, 6 rimbalzi, 1 assist, 25 di valutazione). 12 punti per Dusko Savanovic (10 su 10 ai tiri liberi), 11 punti a testa x David Bell e Rok Stipcevic, 10 punti a testa per David Lighty e Gani Lawal. Numeri che confermano come la Dinamo sia una vera squadra, nella quale tutti danno un contributo importante e, non a caso, Federico Pasquini alterna sistematicamente sul parquet dieci dei dodici uomini inseriti a referto.

La Dinamo è partita alla grande, chiudendo il primo quarto avanti di 9 punti, 21 a 12, ma ha subito il ritorno dei toscani che nel secondo quarto hanno imposto alla Dinamo un parziale di 30 a 19. Lacey e compagni hanno fatto la differenza nel terzo quarto, lasciando Pistoia solo 10 punti (parziale di 18 a 10) e nell’ultimo quarto ne hanno controllato tutti i tentativi di rientro, chiudendo il parziale in parità, 23 a 23, e la partita sull’81 a 75.

Federico Pasquini può essere soddisfatto, perché se anche la partita si è decisa con un margine contenuto, la squadra ha ben giocato, confermando che lo stop di Pesaro è stato determinato soprattutto dalla stanchezza accumulata nelle Final Height di Coppa Italia e nella successiva trasferta di Champions sul campo del Nymburk.

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La commissione per la realizzazione delle Pari opportunità fra uomini e donne ha ricevuto l’invito del presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, per partecipare, in occasione dell’8 marzo, a un incontro con la Conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari.

«Esprimiamo il nostro apprezzamento per questo invito – dice la presidente della Commissione, Gabriella Murgia – che dimostra l’interesse del Consiglio e delle parti politiche ad avviare una proficua collaborazione. La Commissione coglierà l’occasione per esprimersi sulla questione della doppia preferenza di genere nel disegno di legge elettorale.»

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A poche ore dall’ufficializzazione della nuova squadra di assessori, con l’ingresso di quattro volti nuovi al posto dei dimissionari Elisabetta Falchi, Gianmario Demuro, Francesco Morandi e Claudia Firino (le ultime due arrivate pochi minuti dopo l’annuncio delle scelte dei nuovi assessori fatto alla stampa dal presidente Francesco Pigliaru), il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis attacca pesantemente la maggioranza di centrosinistra.

«Il rimpasto della Giunta non nasconde certo il fallimento dell’azione politica in questi tre anni – dice Pietro Pittalis -. E’ il solito teatrino di una maggioranza logora e di una giunta regionale inadeguata ed incapace ad affrontare i gravi problemi della nostra Isola come certificano tutti gli indicatori economici e sociali. Neppure questo rimpasto – conclude il capogruppo di Forza Italia – potrà rappresentare un cambio di passo perché tutto appare nel solco della continuità, cui si aggiunge l’ulteriore disgregazione di una coalizione di governo ormai arrivata al capolinea.»