26 November, 2024
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Un anno fa, nell’edizione del decennale, ha registrato un nuovo grandissimo successo, con la presenza di 15.000 visitatori tra i 250 stand espositivi. La Fiera “Il Sulcis Iglesiente Espone” si è ormai consolidata tra gli appuntamenti fieristici di maggiore successo a livello regionale, ma quest’anno l’11ª edizione rischia di saltare. Il problema è emerso con grande clamore nei giorni scorsi, quando il Consorzio Fieristico Sulcitano, che l’ha creata e ne cura l’organizzazione, ha scoperto che nel Bilancio del 2017 predisposto dalla nuova Amministrazione comunale del Movimento 5 Stelle, non è stato inserito preventivamente il finanziamento che ogni anno ha contribuito alla copertura delle spese.

Ieri pomeriggio il presidente Mauro De Sanctis e i soci del Consorzio Fieristico Sulcitano hanno manifestato in Piazza Roma, prima dell’inizio della seduta del Consiglio che ha poi approvato definitivamente il Bilancio di previsione 2017 e c’è stato anche un acceso faccia a faccia tra lo stesso Mauro De Sanctis, il sindaco Paola Massidda e alcuni assessori e consiglieri comunali.

L’Amministrazione comunale ha assicurato che il problema verrà affrontato dopo la presentazione dell’apposita richiesta di contributo da parte del Consorzio Fieristico Sulcitano, formalizzata ieri, ma la risposta, evidentemente, non è stata ritenuta soddisfacente, perché mantiene grande incertezza sull’esito della richiesta e non consente di programmare per tempo un programma di iniziative adeguato alla portata dell’evento e all’attesa che lo stesso crea tra espositori e visitatori.

Alleghiamo l’album fotografico della decima edizione svoltasi lo scorso anno, con la straordinaria partecipazione di Samantha De Grenet.

 

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In questi giorni si sono conclusi i lavori di recupero della facciata principale: la parte superiore è ora occupata dalla scritta “Civico Mercato In Civica Terra”, opera di Stefano Boccalini (Milano 1963), artista e docente di Arte Pubblica e Urban Design alla NABA, la cui ricerca è caratterizzata dall’intervento non solo nello spazio fisico delle città e del territorio, ma anche nelle relazioni sociali a loro intrinseche. L’opera di Boccalini fa emergere lo stretto rapporto della città con il Mercato, luogo attivo dove il patto con gli operatori diviene molto stretto, personale, basato su una scelta relazionale: non scegliamo semplicemente un prodotto su uno scaffale, ma quel prodotto venduto da quella persona.

Gli interventi previsti dal progetto Civica sono sempre preceduti da una serie di incontri pubblici per favorire la partecipazione attiva da parte dell’Amministrazione Comunale e degli operatori del Mercato. Da circa un anno, in un box del mercato dedicato alla governance del progetto, è stato inserito un dispositivo per la raccolta delle idee, che ha permesso di procedere con una progettazione condivisa e partecipata costruita partendo dalle esigenze e dalle aspettative di chi vive e frequenta la struttura, progettata nel 1934 da Ettore Sottsass e adattato, nel 1950, da Sottsass jr in occasione della IV Fiera delle attività industriali e commerciali sarde. Alcuni degli interventi vengono realizzati direttamente e a costo zero, altri, che prevedono opere complesse di ristrutturazione, una volta recuperato il budget necessario, sono affidati dal Comune direttamente a cooperative sociali che spesso occupano lavoratori provenienti da categorie svantaggiate. In questo modo i costi vengono notevolmente abbattuti grazie non solo alla scelta delle modalità di intervento ma anche alla totale mancanza di spese di progettazione e intermediazione: per il rifacimento di tutte le pareti esterne, del pavimento e dell’impermeabilizzazione, sono stati spesi soli 70mila euro ed il mercato è rimasto chiuso per una sola settimana (consentendo comunque agli operatori di poter continuare l’attività di vendita all’esterno).

Nelle prossime settimane il collettivo Giuseppefraugallery e la Master Class della Scuola Civica d’Arte Contemporanea interverranno negli spazi interni; è già stata realizzata la pavimentazione in resina colorata che segue, attraverso lo schema ortogonale dei corridoi, la tipologia merceologica dei box, tra pochi giorni sarà ultimato l’inserimento nel pavimento di una serie di loghi etici che riassumono in sedici parole chiave l’idea di sostenibilità e partecipazione civica. Nei prossimi mesi alcuni box diventeranno spazi attrezzati in grado di attivare processi di dialogo, confronto, creatività e spazio sociale, per trasformare il Mercato in una fabbrica di idee, un’opera in grado di far incontrare i cittadini e coinvolgerli in maniera attiva, non solo un luogo dove fare la spesa in maniera piacevole. Un nuova agorà, fremente, vivace, una piazza dove riunirsi, uno spazio di democrazia finalmente non virtuale, luogo fisico, emotivo, “civico”, dove sperimentare, innescare processi culturali, confrontarsi faccia a faccia e crescere insieme come persone e come cittadini consapevoli. Nel più piccolo dei box del mercato nascerà anche un artist run space gestito dal collettivo GFG e dedicato alla ricerca ed alla sperimentazione nel campo dell’arte, del design e delle scienze sociali e antropologiche.

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Si è tenuto questa mattina negli uffici dell’assessorato della Sanità l’incontro tra l’assessore Luigi Arru, il suo capo di Gabinetto, Gianni Salis, e i rappresentanti della Federazione italiana medici pediatri (FIMP) della Sardegna. Al centro dei colloqui, l’applicazione dell’accordo integrativo regionale di settore. Entro i prossimi 10 giorni sarà convocato il Comitato regionale in cui si avvieranno i lavori di verifica sulla capienza dei fondi necessari per venire incontro alle richieste dei medici pediatri.

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L’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, ha incontrato oggi le rappresentanze di 29 associazioni sarde di malattie rare. Un faccia a faccia intenso che ha portato a definire importanti risultati. «Il confronto è stato molto utile per fare il punto sullo stato delle cose e per fare chiarezza sulle attività da portare avanti – ha detto Luigi Arru -. Abbiamo per esempio spiegato che il registro di patologie potrebbe essere potenziato con il supporto di SardegnaIT, la società in house della Regione. Un aggiornamento costante dei dati, che ci permetterebbe di fare interventi ragionati e puntuali a seconda delle reali esigente dei territori».

«Dalla conoscenza dei contesti si può quindi programmare correttamente e dare risposte appropriate ai cittadini – ha aggiunto l’assessore della Sanità -. La ASL Unica ha fra i suoi principali obiettivi proprio quello di riorganizzare tutto il sistema partendo dall’analisi dei dati e sviluppando percorsi omogenei di presa in carico dei pazienti.»
Si è deciso di far ripartire le attività del Tavolo tecnico (il prossimo appuntamento è programmato fra un mese) con la nomina dei rappresentanti delle associazioni, proposti dalle associazioni stesse. Un accordo è stato raggiunto anche per il ripristino della rete regionale con la riattivazione immediata e il potenziamento dei Centri di riferimento regionale (Cagliari e Sassari) e dei CRP (Centri di riferimento per patologia) con particolare attenzione a quello dell’Azienda ospedaliera universitaria (AOU) di Sassari, che aveva in carico buona parte dei pazienti del centro-nord Sardegna. Oltre all’attivazione del registro regionale, dal confronto è emersa anche la disponibilità a potenziare i laboratori di genetica e i centri di genetica clinica, che dovranno essere messi in rete così da condividere ancora di più le buone pratiche. Apertura è giunta inoltre per l’attivazione dei percorsi di transizione, per i pazienti diventati adulti, dai centri per l’infanzia a quelli di età adulta.
L’assessore ha poi assicurato di lavorare sulla semplificazione dell’accesso dei pazienti e dei loro familiari ai centri di riferimento e l’immediata attivazione di PDTA (Percorsi diagnostici terapeutici assistenziali) per garantire la circolarità dei percorsi di presa in carico. Le associazioni hanno chiesto alla Regione un aggiornamento dell’elenco delle malattie rare, alla luce dei nuovi LEA (Livelli essenziali di assistenza). Disponibilità a migliorare la situazione è stata poi assicurata da Luigi Arru sul versante dell’accesso ai farmaci e degli ausili speciali, recependo le segnalazioni delle associazioni.
I lavori di oggi sono stati aggiornati a fra un mese, con il riavvio delle attività della Commissione dedicata alla malattie rare. «Non c’è tempo da perdere – ha spiegato Arru – come assessorato siamo pronti a collaborare con le associazioni e siamo disponibili a trovare le migliori soluzioni per l’assistenza ai malati».

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La Sispe, Sindacato Specialisti Pediatri, rappresentativo a livello regionale e nazionale, in relazione all’annunciata chiusura degli ambulatori dei pediatri di famiglia della regione Sardegna dal giorno 13 al giorno 15 marzo prossimi, per il blocco delle prestazioni assistenziali aggiuntive previste dal contratto regionale, attraverso il suo segretario regionale, Paolo Zandara, comunica che, pur considerando legittime le rivendicazioni dei colleghi del sindacato FIMP, considera le modalità di sciopero non congrue con le rivendicazioni.

«Il rischio è di colpire le persone più deboli, ossia i più piccoli pazienti, già penalizzati dall’incapacità dell’Amministrazione regionale, di instaurare una corretta trattativa, come da noi da tempo richiesto – spiega Paolo Zandara -. Cogliamo quindi l’occasione per affermare che i nostri ambulatori non saranno chiusi dal 13 al 15 marzo ma chiediamo contemporaneamente, per l’ennesima volta, un incontro urgente per poter esporre le nostre ragioni, convinti che si possa ottenere un onorevole risultato per questa regione, volto ad ottenere le giuste attenzioni per i pediatri e per i bambini sardi che ci onoriamo di assistere. Per focalizzare l’attenzione sul problema dell’assistenza sanitaria pediatrica – conclude Paolo Zandara – in quei giorni i pediatri eseguiranno gratuitamente le prestazioni aggiuntive nei propri ambulatori.»

 

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Si è svolta oggi, presso la Confesercenti provinciale di Cagliari, l’assemblea costitutiva della FIBA (Federazione Italiana Balneari) della provincia di Cagliari. La federazione raccoglie a se gli operatori delle attività balneari (chioschi bar al mare, gestori per gli affitti di ombrelloni e sdraio) che hanno a che fare con il demanio marittimo in virtù della loro specificità.

«La necessità di costituire la federazione provinciale era da tempo sostenuta dagli stessi operatori – sottolinea Gianluigi Molinari, coordinatore regionale della FIBA – per meglio difendere i loro interessi nelle sedi opportune. Le battaglie che la nostra associazione ha posto in essere negli anni con i vari comuni e con la Regione Sardegna sono state di impulso per l’ottenimento di alcuni risultati importanti per la categoria. Le continue interlocuzioni con le amministrazioni pubbliche hanno fatto si che la nostra federazione crescesse e diventasse un punto di riferimento importante per l’impresa legata al turismo balneare.»

Nel corso dei lavori dell’Assemblea sono stati nominati i vertici della federazione e all’unanimità è stato votato Alessandro Cogoni (La Sella Del Diavolo) in qualità di presidente della FIBA provinciale. Nel direttivo provinciale entrano anche Antonio Congera, Massimiliano Fontana, Alberto Borsetti e Samuele Murgia.

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«Tantissimi giovani sardi rischiano di essere tagliati fuori dal Riordino delle carriere all’interno della Polizia di Stato, con l’abbassamento dell’età degli aspiranti ai concorsi da 30 a 26 anni». Il consigliere regionale Edoardo Tocco (FI) sollecita la Giunta regionale per un intervento in grado di scongiurare l’approvazione della riforma. «Una revisione – aggiunge Edoardo Tocco – che rischia di vedere sfumato il sogno di tanti ragazzi per diventare agenti della Polizia di Stato».

La diminuzione dell’età per accedere ai concorsi – sostiene Edoardo Tocco – andrebbe a penalizzare le realtà con la più alta percentuale di disoccupazione.

«Moltissimi giovani sardi tenteranno di accedere alle selezioni – conclude Edoardo Tocco -. Abbiamo atteso oltre 20 anni per un concorso che apra nuovi spazi per i civili all’interno della polizia, ma la nuova modifica pone in forte pericolo la partecipazione di una vasta schiera di aspiranti provenienti dall’Isola con diploma e laurea.»

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Il commissario straordinario del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena Leonardo Deri ha affidato a Yuri Donno, naturalista-biologo marino e responsabile dell’area ambiente dell’Ente Parco l’incarico di Direttore facente funzioni. Donno aveva già rivestito il ruolo di Direttore facente funzioni traghettando l’Ente nel corso della difficile stagione estiva.

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La commissione Ambiente e Governo del territorio, presieduta da Peppino Pinna (Udc) ha ascoltato l’amministratore unico Giuseppe Pulina ed il direttore generale Antonio Casula sul nuovo statuto dell’Agenzia Forestas, recentemente approvato dalla Giunta regionale.

Nel suo intervento l’amministratore unico Giuseppe Pulina si è soffermato in particolare sull’innovazione più importante contenuta nello statuto, la cosiddetta “de-cantierizzazione”, cioè «la possibilità di impiegare i lavoratori dell’agenzia su tutto il territorio regionale, superando lo schema precedente nel quale il personale era assegnate esclusivamente ai diversi cantieri ed occorreva una delibera della Giunta per poterli dislocare altrove». «Ora – ha spiegato – questo schema è superato e, fra l’altro, è stato già sperimentato positivamente in occasione dell’emergenza-neve; in prospettive, inoltre, consentirà un migliore utilizzo delle risorse umane che potranno specializzarsi nelle diverse filiere che costituiranno l’attività dell’Agenzia, anche attraverso specifiche convenzioni con le amministrazioni locali.»

«Altra novità – ha aggiunto Pulina – riguarda l’attribuzione della competenza delle relazioni sindacali all’amministratore unico, mentre prima erano divise fra gli assessorati di riferimento, dell’Ambiente e del Personale». «In questa fase – ha concluso – ci stiamo occupando di adempimenti importanti come il riordino del patrimonio, in collaborazione con l’assessorato degli Enti locali, e dei regolamenti regolamentare, suddivisi in una trentina di testi che contiamo di sintetizzare in 4 documenti principali».

Per quanto riguarda il contratto del personale, attualmente all’esame della prima commissione, il direttore di Forestas Antonio Casula ha messo l’accento sulla necessità di lavorare ad un «allineamento con il sistema-Regione, che divide sostanzialmente i dipendenti in 4 fasce mentre all’interno di Forestas ce ne sono ben 11, con tutti i problemi tecnici e gestionali che ciò comporta».

Nel dibattito hanno preso la parola i consiglieri regionali Salvatore Demontis, Alessandro Collu e Antonio Solinas del Pd, Angelo Carta del Psd’Az, Pier Mario Manca del Pds e Pierfranco Zanchetta dell’Upc.

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«La legge truffa approvata dal centrosinistra nel dicembre scorso per venire fuori dall’impasse Ati-Ifras mostra oggi tutti i suoi limiti e conferma le preoccupazioni da noi espresse in sede di discussione, quando denunciavamo un imbroglio a carico dei 520 lavoratori. E, ahinoi, oggi sappiamo con certezza che avevamo ragione: le maestranze ex Ati-Ifras, secondo la norma farsa e le rassicurazioni fornite dalla maggioranza, avrebbero dovuto fare 60 giorni in Naspi per poi transitare nei Comuni, in Igea, nelle Province, etc. Ma marzo è arrivato e, guarda caso, non si sa ancora nulla, mentre i lavoratori, ancora in Naspi (che peraltro non è stata ancora pagata), aspettano e restano in questo limbo cui gli ha costretti il centrosinistra.»

Lo sostengono, in una nota, Ignazio Locci, vicepresidente del Consiglio regionale e Stefano Tunis, consigliere regionale di Forza Italia Sardegna.

«Ci dica la Regione come intende uscire dal caos che ha consapevolmente creato per manifesta incapacità, lasciando nell’incertezza 520 famiglie. Quando verranno approvati i progetti di cui gli esponenti della maggioranza si riempivano la bocca? Quando verranno assunti i lavoratori, i quali attendono che la Regione rispetti gli impegni presi? In gioco c’è il futuro di centinaia di sardi, nonché il proseguo delle attività nei cantieri gestiti da Ati-Ifras fino al dicembre scorso. Il tempo è scaduto e le chiacchiere stanno a zero. La Regione – concludono Ignazio Locci e Stefano Tunis – lavori per normalizzare la situazione nel più breve tempo possibile.»