26 November, 2024
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Ci sarà anche la guardia-ala statunitense David Lighty nella Dinamo che domenica scenderà in campo a Pesaro per la quinta giornata di ritorno della “regular season” della A1 di basket maschile.

David Lighty, ultimo acquisto in vista dei play-off scudetto, è nato a Cleveland il 27 maggio 1988, la guardia-ala statunitense, 195 centimetri per 98 chilogrammi, elemento di notevole fisicità e di eccellente attitudine difensiva.

In questa prima parte di stagione, disputata  in forze all’Aquila Basket Trento, ha giocato 15 partite con un impiego medio di 30.5 minuti, totalizzando una media di 13.1 punti, il 54.5% da due, 2.4 rimbalzi, 2.4 assist. Il suo high stagionale è stato contro la Openjobmetis Varese, gara in cui  è andato a referto con 34 punti, 5 rimbalzi, 4/5 da tre e 36 di valutazione nei suoi 35 minuti di impiego.

«Ho scelto di firmare a Sassari perché mi piace il percorso che sta facendo quest’anno e il suo progetto – ha detto al suo arrivo a Sassari il nuovo giocatore biancoblu, che vestirà la maglia  numero 35 – voglio dare anch’io il mio contributo ai grandi progressi della squadra e aiutarla a vincere il più possibile. Credo che per me questa sia anche  una buona opportunità, per giocare la Basketball Champions League e proseguire in campionato con una squadra che si trova in una buona situazione in ottica playoff.»

Soddisfatto, per il nuovo arrivo, il coach biancoblu Federico Pasquini.

«Sono felice dell’arrivo di David Lighty, un giocatore che siamo riusciti a firmare ieri al termine di una trattativa lampo – ha detto Federico Pasquini in conferenza stampa -. Un giocatore che abbiamo sempre seguito e che ha le caratteristiche che cercavamo, cioè la capacità di coprire più ruoli, un giocatore di squadra e un ottimo atleta. Per me era importante trovare qualcuno che avesse già esperienza europea e riducesse al minimo i tempi di inserimento: David ha giocato in Italia e Francia alto livello. È un giocatore di sistema e non ho dubbi che si inserirà velocemente; da parte mia c’è estrema soddisfazione nel poter lavorare con un ragazzo del genere.»

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I segretari regionali della Funzione Pubblica CGIL, CISl Funzione Pubblica Davide Pateri e UIL Funzione Pubblica Fulvia Murru, hanno inviato una nota sulla vertenza AIAS al prefetto di Cagliari Giuliana Perrotta, al presidente della Regione Francesco Pigliaru e alle segreterie nazionali di categoria.

«La situazione della vertenza AIAS – si legge nella nota – recentemente non solo è peggiorata ma presenta, sotto diversi profili, elementi di pericoloso sbandamento nella conduzione dell’Associazione e Fondazione. Con senso di responsabilità e fortissima preoccupazione, chiediamo un urgente intervento, specificando che l’attuale situazione ha accresciuto tensioni, malessere diffuso e disperazione dei lavoratori che sono da otto mesi senza stipendio.»

«Attualmente la più grave crisi aziendale dell’Isola, gestita in un clima di relazioni sindacali mai viste in Sardegna – prosegue la nota -. L’escalation di procedimenti disciplinari molto pesanti, legati alle richieste di applicazione dell’articolo 1676 CC, licenziamenti di dirigenti sindacali, ripetute provocazioni verso lavoratori che reggono a fatica una situazione disperata, impongono alle Istituzioni preposte al controllo e rispetto dei contratti e convenzioni, di verificare se tutto ciò possa proseguire in questo modo. occorre fermare questa situazione, prima che qualcosa precipiti.»

«Tralasciamo al momento – si legge ancora nella nota sindacale – altri episodi e fatti molto gravi, comunque già noti. Sospendere dal servizio per dieci giorni lavoratori disperati, che hanno chiesto, come ribadito dall’assessore Arru, solo l’applicazione di una norma nazionale, è il segno che siamo arrivati davvero a un punto di non ritorno. La tenuta di un servizio così delicato per la Sardegna, impone scelte emergenziali prima che il clima aziendale precipiti ulteriormente.»

«Per molto meno – concludono CGIL, CISL e UIL della Funzione Pubblica – la Presidenza e la Giunta hanno convocato tavoli immediati. Vista la gravità della situazione, chiediamo una convocazione urgentissima.»

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E’ stato approvato il progetto di bilancio del Banco di Sardegna e il bilancio consolidato dell’esercizio 2016.

Sono confermati i risultati preliminari individuali e consolidati relativi all’esercizio 2016 già approvati e comunicati lo scorso 7 febbraio 2017.

A livello consolidato, l’utile lordo raggiunge i 67,5 milioni di euro (a confronto con la perdita di 2,2 milioni del 2015) mentre l’utile netto si attesta a 61 milioni (perdita 0,9 milioni nel 2015).

Su base individuale, il Banco di Sardegna chiude l’esercizio con un utile lordo che sale a 76,6 milioni di euro (nel 2015 perdita di 10 milioni) mentre l’utile netto è di 71,5 milioni (perdita 6,2 milioni nel 2015).

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E’ in programma domenica 26 febbraio 2017, con partenza da Piazza Ciusa, alle ore 15.00, a Carbonia, la tradizionale sfilata di Carnevale. Rientro e premiazioni sempre in Piazza Roma. Sono previsti una decina di gruppi e carri partecipanti.

L’animazione sarà curata da “Il Centro Rinasce”.

Per l’occasione, ingresso con biglietto ridotto in tutti i musei di Carbonia: Museo del Carbone e Museo dei Paleoambienti Sulcitani PAS (presso la Grande Miniera di Serbariu), Parco Archeologico di Monte Sirai e Museo Archeologico Villa Sulcis.

Per consentire lo svolgimento della sfilata di Carnevale in sicurezza, alcune strade saranno chiuse al traffico.

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Sono passati 74 anni da quel tragico 26 febbraio 1943, quando Cagliari fu duramente colpita dai bombardamenti. La città fu distrutta e tanti morirono: moltissimi però si salvarono grazie ai sotterranei dell’ospedale San Giovanni di Dio. Quella giornata difficile, così come i giorni che seguirono, saranno ricordati domenica 26 febbraio in una manifestazione dal titolo “Per non dimenticare. Cagliari sotto le bombe”, promossa dall’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari e dall’Associazione dei dipendenti dell’Aou “Mariposa”.
L’appuntamento è per le 10.00, al San Giovanni di Dio, aula Dermos al piano terreno. E’ prevista anche la testimonianza di Mariano Frongia che quel 26 febbraio si trovava in ospedale. A fine mattina è prevista una visita ai sotterranei.

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La sconfitta subita sabato scorso con la Scuola Basket Cagliari ha posto fine ad una splendida serie positiva di otto vittorie consecutive ma la Sulcispes Sant’Antioco non si perde d’animo, ed è determinata a riprendere subito il proprio cammino nella “Poule A” del campionato di Serie D.

«In settimana ho parlato con la squadra – dice coach Paolo Massidda – cercando di analizzare i motivi della sconfitta del PalaCEP. Abbiamo peccato soprattutto dal punto di vista mentale, sbagliando completamente l’approccio alla partita. Questo non deve più succedere, perché, nonostante le otto vittorie consecutive, non abbiamo ancora fatto nulla. Tutte le avversarie incontrate fino a ora ci hanno creato dei problemi, e se non mettiamo in campo la giusta determinazione rischiamo sempre delle brutte sorprese. Dobbiamo essere più squadra.»

I lagunari proveranno a correggere il tiro sabato sera, quando sul parquet amico del PalaGiacomoCabras sarà di scena il Basket Club Uri, capolista imbattuto con quattro successi in altrettante gare disputate. Il quintetto di coach Pianura ha finora regolato, nell’ordine, Astro, Nuoro, Scuola Basket Cagliari e San Salvatore, e ora punta dritto al pokerissimo. La punta di diamante del roster è l’esperto (classe 1975) Marco Rolando, pivot di quasi 210 centimetri che ha maturato esperienze in Serie A con Torino e Fabriano, e in B1 con la Dinamo Sassari.

«Tra le squadre del girone – aggiunge Massidda – Uri è probabilmente quella che ci somiglia maggiormente dal punto di vista della struttura. Rolando è il loro giocatore chiave, sia in attacco – dove conclude e smista palloni con grande qualità – che in difesa, dove invece è chiamato a chiudere l’area, specialmente in situazioni di zona 2-3. Ma dovremo stare attenti anche ad altri giocatori di ottimo livello come Masu, Zoagli e Spanu.»

La Sulcispes proverà, dunque, a impostare una gara tatticamente diversa rispetto alle ultime: «Contrariamente al solito – sottolinea ancora Paolo Massidda – dovremo cercare di alzare il ritmo e di giocare maggiormente in transizione. Sarà fondamentale, inoltre, attaccare bene la loro difesa a zona. Mi attendo una partita caratterizzata dall’equilibrio. Partiamo forse sfavoriti, ma faremo di tutto per sovvertire il pronostico e tornare a vincere.»

Coach Massidda potrà contare anche sul contributo del nuovo arrivato Simone Russo, il cui tesseramento è stato completato in tempo utile per il match.

Palla a due sabato 25 febbraio, alle 19.00, al PalaGiacomoCabras di Sant’Antioco. Arbitreranno Riccardo Solinas di Sestu e Claudio Piras di Quartu Sant’Elena.

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«L’accordo raggiunto tra la Regione Sardegna e il Governo, dopo diverse settimane di trattative, in cui si prevede che agli enti di area vasta dell’Isola siano riconosciuti 20 milioni di euro per il 2017 e 30 milioni dal 2018 è un fatto positivo.»

A dirlo è Emanuele Cani, deputato del Partito Democratico.

«Non meno importante un altro aspetto – aggiunge Emanuele Cani -: il risultato raggiunto ha consentito di mettere a regime 30 milioni di euro a partire dal prossimo anno, che saranno decurtati dai ‘tagli’ introdotti con la legge di stabilità per il 2015. Un intervento che, come è già stato rimarcato, pone fine a un’ingiustizia che riguardava gli Enti locali la cui opera e attività è fondamentale per i territori e i cittadini.»

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Il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, denuncia gravi disservizi sull’autoemoteca dell’azienda sanitaria del Sulcis Iglesiente.

«La raccolta sangue è un’attività fondamentale, per il pronto soccorso, per i trapianti come per altri interventi chirurgici – dice Gianluigi Rubiu – ma l’autoemoteca utilizzata dall’azienda sanitaria, inaugurata poco tempo fa e costata oltre 200mila euro, è priva dei servizi igienici indispensabili per professionisti della sanità e donatori. Non si comprende per quale motivo – rimarca Rubiu, che ha presentato un’interpellanza urgente – il servizio a bordo dell’autoemoteca venga svolto in regime di straordinario. E’ un fatto gravissimo. Una situazione che certifica la causa delle diseconomie all’interno della Asl, con la mancata applicazione di un piano di razionalizzazione delle spese. C’è poi – conclude Gianluigi Rubiu – la questione legata alla qualifica degli operatori incaricati, che spesso sono privi delle necessarie qualifiche per la conduzione dell’autoemoteca.»

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Per la prima volta produttrici, ristoratrici ed enotecarie si uniscono per promuovere la cultura del vino e il ruolo delle donne nella filiera produttiva del vino.

La Sardegna celebra la Festa della Donna con qualche giorno d’anticipo: sabato 4 marzo la delegazione regionale de Le Donne del Vino organizza la prima festa dedicata alle donne che consumano, producono, vendono e promuovono la cultura enologica e i grandi vini dell’isola.

Un evento diffuso che si inserisce nel calendario promosso e coordinato dall’associazione nazionale Le Donne del Vino con appuntamenti che, a partire dalle ore 12.00 fino al tardo pomeriggio, si svolgono nelle cantine, enoteche, musei e ristoranti di tutta Italia. Si tratta del primo evento nel suo genere, una rivoluzione nel mondo del vino fino a oggi declinato prevalentemente al maschile.

La Sardegna aderisce all’iniziativa grazie all’entusiasmo e alla determinazione di 8 imprenditrici tra produttrici, ristoratrici ed enotecarie: Valentina Argiolas (Argiolas, Serdiana), Elisabella Pala (Azienda Agricola Pala, Serdiana), Nicoletta Pala (Azienda Audarya, Serdiana), Laura Carmina (Tenute Muscazega, Luras), Roberta Pilloni (Cantine Su’entu, Sanluri), Claudia Pinto (Enoteca Vitis Vinifera, Cagliari), Alessandra Meddi (Cucina.eat, Cagliari) e Stefania Montisci (Terra Sasse, Cagliari), tutte con un ruolo attivo nel tessuto imprenditoriale dell’isola. Per l’occasione aprono le proprie aziende a tutte le consumatrici e appassionate che vogliono avvicinarsi al mondo del vino e conoscerlo attraverso i racconti delle sue protagoniste.
Visite in azienda, incontri, degustazioni guidate e menu pensati per le donne, ospiti d’onore dell’evento, ma aperti a chiunque ami “Donne, vino e motori” come recita il tema scelto come filo conduttore tra i diversi appuntamenti in programma.

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Un grande affresco dell’Italia di oggi, una caricatura del nostro Paese, un’inquietante raffigurazione dell’élite economica, politica, religiosa e dello spettacolo.

È Charity Party, il nuovo spettacolo teatrale nato dalla fantasia e dallo spirito di riflessione di Vincenzo Onorato, presidente del Gruppo Onorato Armatori, e del figlio Alessandro, consigliere delegato al commerciale del Gruppo, che hanno deciso di unire le loro passioni per la letteratura e il teatro e creare una rappresentazione a tinte scure, una black comedy che non lascerà certo indifferenti gli spettatori.

La pièce, la cui prima è prevista per il prossimo 1 marzo al Teatro Filodrammatici di Milano, descrive con impietosa precisione l’élite economica, politica, religiosa e dello spettacolo del Paese. Caste separate, ma in realtà comunicanti, che annoverano di tutto e di più. E’ un Charity Party dove i migranti sono solo il mezzo attraverso il quale ripulirsi l’immagine e possibilmente lucrare, mentre l’attenzione è concentrata sul destino di una mai nominata decotta ex-società di Stato, una festa per rifugiati costruita nell’interesse di tutti, ad esclusione proprio dei rifugiati stessi.

Protagonista indiscussa è a, ex entreneuse diventata marchesa, che organizza la festa come personale operazione d’immagine, aiutata da amiche spinte da interessi puramente economici.

In un climax crescente, la rappresentazione teatrale mostrerà in controluce la totale perdita delle radici cristiane che appartenevano al nostro Paese e l’ipocrisia e l’avidità senza alcuno scrupolo ormai dilaganti.

L’opera è scritta da Vincenzo Onorato già autore di romanzi di successo come Floyd Frugo – Una favola no-global, Quando saremo vento sulle onde del mare e Rosso colore d’oceano. La drammaturgia è cofirmata dal figlio Alessandro che ne è anche il regista, fondatore della Compagnia teatrale i Birbanti, già autore e regista di diversi testi teatrali per i Birbanti e non solo, oltre al romanzo Fantasma di Polvere.

Ed è proprio a i Birbanti che spetta il compito di mettere in scena questo spettacolo, in co-produzione con la neonata compagnia Avanzate Idee Teatrali.