26 November, 2024
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Sardegna e Corsica hanno siglato un’intesa per la continuità territoriale. Le due isole si impegnano a garantire la continuità territoriale con obblighi di servizio rispettivamente sulle tratte Santa Teresa di Gallura-Bonifacio e Propriano-Porto Torres. È quanto prevede la dichiarazione di intenti firmata dalle due Regioni. Gli assessori dei Trasporti, Massimo Deiana e Jean-Felix Acquaviva si sono incontrati ieri ad Ajaccio per la sottoscrizione ufficiale del documento. Alla riunione hanno partecipato anche il sindaco di Bonifacio e i direttori generali delle rispettive strutture.
«Da questo momento – ha detto Massimo Deiana – inizieremo a lavorare al bando per la Santa Teresa-Bonifacio, che, per quanto riguarda le nostre competenze, contiamo di pubblicare entro la fine dell’estate.»

Il documento sottoscritto è un “passo importante”, frutto di un lavoro che procede da mesi in collaborazione, oltre che con il governo della Corsica, anche con le autorità francesi e italiane.

«Questa è la strada – ha aggiunto l’assessore dei Trasporti della Regione Sardegna – che consente di semplificare il più possibile la procedura, di accelerare i tempi e di attribuire competenze e responsabilità definite.»

Questo il testo condiviso dai governi delle due isole: «In attesa di realizzare strumenti di gestione congiunta e per far fronte alle esigenze contingenti, Sardegna e Corsica esprimono la volontà di individuare gli strumenti atti a imporre, anche unilateralmente, obblighi di servizio pubblico concordati sui collegamenti Santa Teresa di Gallura-Bonifacio e Propriano-Porto Torres, a cura rispettivamente, i primi della Regione Autonoma della Sardegna e i secondi della Collettività Territoriale della Corsica».

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Il comune di San Giovanni Suergiu, domani, venerdì 24 febbraio, alle ore 11.00, riceverà la visita del sottosegretario della Difesa, on. Domenico Rossi. Presso l’aula consiliare di via Roma, si svolgerà la cerimonia commemorativa in onore del maggiore Giuseppe La Rosa, ucciso in un agguato in Afghanistan.

L’Associazione Regionale Bersaglieri, in onore del militare caduto, donerà al comune di San Giovanni Suergiu un quadro raffigurante “L’ultima cena” che sarà posizionato all’interno dell’aula consiliare. Interverranno alla cerimonia, oltre le varie autorità civili e militari, la Banda della Brigata Sassari che per l’occasione suonerà e canterà il classico repertorio dei “Dimonios”, gli studenti della scuola media “Guglielmo Marconi”, che proporranno invece delle letture sul tema della pace e della solidarietà al generale Domenico Rossi, molto conosciuto nel Sulcis Iglesiente, per aver guidato dal 1995 al 1996 il 1° Reggimento Corazzato di Teulada.

Al termine della commemorazione, il sottosegretario incontrerà i giornalisti in una conferenza stampa aperta ai temi del territorio.

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Completati i lavori di riqualificazione interna, durati dieci giorni, stamane ha riaperto il mercato civico di Iglesias. Una nuova pavimentazione in resina colorata ha sostituito le vecchie piastrelle. Colori scelti in funzione delle merceologie e prossimo inserimento di 16 parole chiave per la sostenibilità e la partecipazione civica completano l’intervento realizzato con la collaborazione della Scuola Civica di Arte Contemporanea che da oltre due anni ha lanciato il progetto “Civica”, percorsi d’arte pubblica e partecipata al Mercato Civico.

Sempre all’interno del progetto è stata realizzata la scritta (“Civico Mercato in Civica Terra”) che l’artista Stefano Boccalini ha ideato, lo scorso anno, per la facciata del mercato.

Ora i lavori, che prevedono un investimento totale di 70.000 euro, proseguiranno con la riqualificazione dei prospetti dell’edificio, l’impermeabilizzazione dei solai e la sistemazione delle scale esterne.

Sono già attive 8 telecamere che garantiscono un adeguato servizio di videosorveglianza.

«Dopo questi importanti lavori – commenta il sindaco, Emilio Gariazzo – continueremo a lavorare insieme al Cocim perché il mercato diventi sempre più attrattivo per cittadini e turisti. Un esempio su tutti: la valorizzazione delle produzioni locali. Il tutto anche grazie alla collaborazione della Scuola Civica di Arte Contemporanea che continuerà il suo progetto all’interno della struttura.»

«Ringrazio – conclude il Sindaco Gariazzo – il settore Lavori pubblici per l’impegno nel recupero delle risorse della legge 37/98, la programmazione delle risorse, nella progettazione e nella cantierizzazione dei lavori.»

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Cinque delle prime dieci spiagge più belle d’Italia sono sarde, nella classifica italiana dei Travelers’ Choice Beaches Awards 2017 di TripAdvisor. Al primo posto c’è la spiaggia siciliana dei Conigli di Lampedusa ma alle sue spalle, sul podio, ci sono due spiagge della Sardegna: Cala Mariolu e Cala Goloritze, entrambe in Ogliastra. Nella top ten ci sono inoltre La Pelosa di Stintino (5ª), Porto Giunco di Villasimius (6ª) e Is Arutas a Cabras (10ª).

A livello mondiale sono state premiate ben 343 spiagge premiate, con la vittoria della spagnola La Concha di San Sebastian a livello europeo e della brasiliana Baia do Sancho a livello mondiale.

La classifica dei Travelers’ Choice è stata stilata sulla base della qualità e quantità delle recensioni e del punteggio attribuiti alle spiagge dai viaggiatori su TripAdvisor negli ultimi 12 mesi.

La Pelosa di Stintino.

La spiaggia del Giunco di Villasimius.

La spiaggia di Is Arutas a Cabras.

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Il Senato ha approvato il Decreto Sud, con misure su industria, ambiente, lavoro, salute e portualità.

«Il decreto per il Mezzogiorno è un provvedimento che consente di affrontare con tempestività e concretezza urgenze e criticità che si sono palesate in diverse aree del Sud e delle Isole – commenta il senatore del Partito democratico Silvio Lai, relatore a Palazzo Madama -. Un risultato reso possibile grazie alla collaborazione di tutti i gruppi politici che ha consentito di non ricorrere al voto di fiducia per l’approvazione veloce del testo. Il Decreto non è un pacchetto di interventi integrato, da prevedere con successivi provvedimenti, ma non vi è dubbio però che le misure approvate, che riguardano l’industria, la sanità, la portualità, il lavoro e l’ambiente, concorreranno a rafforzare e sostenere lo sviluppo di qualità in molti territori del Mezzogiorno.»

«In questo contesto, simbolicamente, l’Ilva rappresenta il paradigma positivo di come, al tempo stesso, si può affrontare la complessa situazione dell’oggi avendo la possibilità di costruire un futuro ambientalmente diverso e tutelando occupazione e salute – aggiunge Silvio Lai -. Lo stanzialmento di 24 milioni di euro che vanno ad integrare, per il 2017, la cassa integrazione dei 3.500 dipendenti di Ilva sta a significare questa volontà. Il decreto affronta anche temi come la salute e l’ammodernamento tecnologico dei servizi di radioterapia oncologica di ultima generazione. In particolare è prevista una quota pari a 100 milioni di euro per l’acquisizione di apparecchiature dotate di tecnologia robotica o rotazionale. Viene incrementato, inoltre il credito d’imposta concesso per l’acquisto di beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive nelle zone assistite delle regioni del Mezzogiorno. Per quanto riguarda invece la portualità viene istituita un’agenzia per la somministrazione del lavoro in porto che consentirà di ricollocare i lavoratori addetti alla movimentazione dei container nei porti del mezzogiorno. L’obiettivo è contrastare la crisi in atto nel comparto del trasporto marittimo ma anche garantire operatività ed efficienza nelle strutture portuali del mezzogiorno consentendo la ricollocazione dei lavoratori, sostenendo l’occupazione e accompagnando la riconversione industriale.»

«Di rilievo è l’istituzione del Commissario unico nazionale alla depurazione per far si che si rispettino in maniera omogenea gli standard europei in ordine al trattamento avanzato delle acque reflue ed anche per chiudere i contenziosi con l’Unione europea che si sono accumulati negli ultimi anni. Sempre sul fronte ambientale la conversione in legge del decreto interviene sulla composizione della cabina di regia per il programma di risanamento e di rigenerazione urbana del comprensorio Bagnoli-Coroglio. Il decreto prevede – conclude Silvio Lai – interventi funzionali e di semplificazione come il ricorso alla procedura negoziata, per l’aggiudicazione degli appalti pubblici relativi alla preparazione e all’organizzazione della Presidenza italiana del G7 a Taormina per il 26 e 27 maggio 2017.»

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La Regione, insieme alle Prefetture della Sardegna e all’Anci, ha sottoscritto l’Atto Aggiuntivo, dedicato ai sistemi tecnologici di videosorveglianza, del Protocollo “Sicurezza integrata” per la promozione e la diffusione della cultura e della legalità siglato il 4 marzo del 2015.
In rappresentanza del presidente Francesco Pigliaru ha firmato il documento l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu. Erano presenti, per la sottoscrizione, i prefetti Giuliana Perrotta (provincia di Cagliari), Giuseppe Marani (provincia di Sassari), Daniela Parisi (provincia di Nuoro) e Giuseppe Guetta (provincia di Oristano), e il presidente dell’Anci Sardegna Emiliano Deiana.
In 80 comuni e in 5 tra Unioni e aggregazioni di Comuni vengono realizzate, grazie ai fondi stanziati dalla Regione e con il coordinamento dell’assessorato degli Affari generali, le reti che daranno vita a un articolato sistema di videosorveglianza.
Con l’Atto Aggiuntivo si vuole rafforzare la rete attraverso un reale coordinamento tra i diversi livelli: statale, regionale e locale.
Gli enti locali destinatari dei finanziari regionali, in base al documento sottoscritto in data odierna, si impegnano a sottoporre al competente Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica i progetti preliminari delle reti di videosorveglianza allo scopo di creare un sistema davvero integrato in linea con la direttiva del ministro dell’Interno del 2 marzo 2012. Il Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica è l’organismo a cui è affidata la valutazione strategica anche per quanto attiene all’organizzazione e all’attuazione dei servizi di prevenzione e controllo del territorio.
Molti comuni sono in una fase avanzata di progettazione e stimano di poter completare le opere entro il 2017. La fine dei lavori è prevista entro la metà del 2018. La Regione, nello scorso mese di dicembre, ha trasferito i fondi a 36 amministrazioni. In questi centri, a breve, verranno avviate le gare per gli interventi e nel giro di pochi mesi le opere saranno completate.
Le cifre per realizzare le opere ammonta a 7 milioni e 150mila euro. L’esecutivo guidato da Francesco Pigliaru ha previsto maggiori risorse e ampliato il quadro dei Comuni beneficiari. Verrà garantito un costante monitoraggio video nei luoghi nevralgici allo scopo di prevenire atti illeciti e di ridurre fenomeni di illegalità. Le telecamere, installate nei comuni, saranno collegate alla rete telematica regionale. Presso il data center della Regione verrà realizzato il nodo di gestione di tutto il sistema.
I Comuni ammessi al finanziamento sono 80 (32 con popolazione fino a 2mila abitanti, 25 con popolazione fino a 5mila abitanti e 23 quelli con più di 5mila abitanti). Sono poi coinvolte nel progetto l’Unione dei Comuni dell’Anglona e della Bassa Valle del Coghinas, l’Unione dei Comuni “Alta Gallura”, la Comunità Montana n. 5 del Nuorese, l’Aggregazione Comuni Orgosolo e Urzulei e l’Unione dei comuni del Terralbese. Per questi interventi sono disponibili 6 milioni e 900mila euro.

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Si è svolto stamane, nel palazzo di Viale Trento, a Cagliari, un incontro tra il consulente della Presidenza della Regione, Gianluca Serra, e il Capo di gabinetto dell’assessorato dell’Industria, Simone Atzeni – in rappresentanza del presidente Pigliaru e dell’assessore Maria Grazia Piras – i sindacati e le RSU della Keller di Villacidro. Nel corso dell’incontro, sono state ripercorse le tappe della vicenda Keller ed è stato riassunto quanto fatto dalla Giunta negli ultimi tre anni per creare le condizioni di un eventuale rilancio produttivo dello stabilimento di Villacidro grazie all’intervento di un investitore privato.
La questione Keller è fra le tre grandi questioni industriali sarde che il presidente Pigliaru ha inserito nel dossier consegnato sabato scorso al premier Paolo Gentiloni. La vicenda sarà esaminata e discussa nel corso di un incontro che si svolgerà la prossima settimana a Roma con rappresentanti di Palazzo Chigi.
La Regione auspica che venga dato seguito ai percorsi disegnati nei mesi scorsi per una soluzione che ponga le basi per la riapertura della fabbrica ed è convinta che ci siano le condizioni perché il lungo lavoro fatto fino a oggi, e ampiamente condiviso dai lavoratori, non vada perduto.

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La Giunta regionale, su proposta del presidente Francesco Pigliaru, assessore ad interim dell’Agricoltura, ha affidato ieri l’incarico all’Agenzia Laore Sardegna per l’istituzione e la tenuta dell’elenco regionale Operatori inseminazione artificiale nel settore bovino e suino.
L’istituzione di tali elenchi ha l’obiettivo di promuovere lo sviluppo dei comparti, consentendo così alle imprese agricole una più funzionale gestione dei momenti fecondativi. Con lo scopo di contrastare la diffusione del virus della Peste suina africana e di altre malattie trasmissibili, limitando lo spostamento dei verri da un allevamento a un altro, l’Agenzia Laore ha svolto una intensa attività di formazione e abilitazione di operatori laici, che per il comparto suino ha portato all’abilitazione di 180 soggetti. Sul comparto dei bovini l’Agenzia regionale ha attivato un corso di abilitazione alla fecondazione artificiale nel 2016 e un altro verrà attivato per l’anno in corso. Laore opererà in collaborazione con l’Agenzia Agris, già delegata della riproduzione animale nel settore equino.
L’istituzione degli elenchi regionali dei veterinari fecondatori e degli operatori pratici d’inseminazione artificiale per il comparto bovino e suino colmerebbe una lacuna della Regione Sardegna e consentirebbe agli operatori pratici di esercitare la propria attività in tutto il territorio regionale garantendo, inoltre, una nuova possibilità lavorativa.

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L’approvazione arrivata ieri sera, con voto unanime del Coniglio comunale, della variante urbanistica necessaria per la realizzazione del nuovo stadio del Cagliari Calcio, è salutata con grande soddisfazione anche dai rappresentanti della minoranza in Consiglio regionale.

«Si tratta di un passo avanti fondamentale per dare spazio ad uno stadio avveniristico – commenta Edoardo Tocco, consigliere regionale di Forza Italia -. Un impianto provvisorio che però consentirà l’avvio dei lavori della nuova struttura. Abbiamo necessità che il Cagliari possa avere presto uno spazio moderno e accogliente per i tifosi. Basta parole, però. Si metta un freno alla burocrazia e alle lungaggini. Ora si passi ai fatti, con l’inizio delle opere per la costruzione del nuovo Sant’Elia. Sin dalle passate consiliature ci siamo mossi per dare alla squadra rossoblù un complesso sportivo che potesse riportare i tifosi allo stadio, seguendo il copione dello Juventus Stadium e del Dacia Arena di Udine. Un impianto da vivere non solo per il calcio, ma anche nel tempo libero, con spazi alternativi e strutture per altri sport. Auspichiamo che con l’approvazione del progetto ci possa essere l’accelerata decisiva per la costruzione della nuova casa del Cagliari. E’ necessario – conclude Edoardo Tocco – che la struttura possa essere integrata con il quartiere, dando lustro all’immagine del capoluogo isolano.»

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Il Consiglio comunale di Cagliari ha approvato, con trentatré favorevoli su trentatré votanti, la delibera relativa alla variante urbanistica al PUC per la zona di Sant’Elia. Si chiude così un capitolo importante per il futuro dello stadio che ospiterà il Cagliari.
Ora, dopo i passaggi obbligati in Regione e la presentazione del progetto al SUAP, inizierà la fase operativa che sarà suddivisa in due parti: per prima cosa si punterà alla costruzione dello stadio provvisorio che dovrà ospitare il Cagliari per le prossime due, forse tre, stagioni. Poi, una volta ultimata la struttura che verrà realizzata tra i parcheggi dell’attuale settore Distinti e il mercato di Sant’Elia, il cantiere si sposterà nello stadio realizzato nel 1970. L’impianto verrà demolito al suo posto verrà realizzato uno stadio moderno, confortevole e fruibile non solo la domenica, dotato di uffici e punti di aggregazione, oltre che di alcune attività commerciali, comunque legate al mondo dello sport.
La seduta del Consiglio comunale, dopo la discussione delle interrogazioni e l’approvazione di tre debiti fuori bilancio, si è concentrata sulla variante che ha offerto diversi spunti di discussione. Ci sono volute quasi due ore dall’introduzione dell’assessore dell’Urbanistica Francesca Ghirra, che ha spiegato i dettagli della delibera. Il dibattito è stato a tratti anche acceso tra i consiglieri ma alla fine ha prevalso la linea del via libera, anche perché come ha sottolineato lo stesso sindaco Massimo Zedda: «Con la variante si da il via libera ad una pratica che poi dovrà essere analizzata nel momento della presentazione dei progetti».