26 November, 2024
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Nuovo sbarco di migranti, questa mattina, sulla spiaggia di Porto Pino. Alle 7.25 i carabinieri delle stazioni di Giba e Teulada, coadiuvati dal personale del commissariato di Pubblica sicurezza di Carbonia, hanno rintracciato a Is Pillonis 13 cittadini extracomunitari, di nazionalità algerina, tutti di sesso maschile, adulti, in buone condizioni di salute.

Gli stessi, sono sbarcati in un luogo non precisato della costa sulcitana, presumibilmente nella prima mattinata odierna e poi a piedi, si sono diretti verso la zona dove sono stati rintracciati dai militari che erano stati avvisati da alcuni cittadini che, alla vista dei migranti, avevano chiamato il 112.

I migranti sono stati rintracciati sul posto, in attesa di essere trasferiti con un mezzo della società convenzionata e con la scorta del personale della Polizia di Stato, alla struttura ricettiva di Asemini.

L’imbarcazione non è stata ancora rinvenuta. 

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Il deputato Pierpaolo Vargiu (Riformatori) propone di utilizzare l’area della Fiera di Cagliari per ospitare il G7 dei trasporti. 

«A Cagliari ci sono dodici ettari di superfici congressuali nel pieno centro della città, ma all’amministrazione comunale non viene neppure in mente di proporre alla Presidenza del Consiglio di ospitarci il G7 dei trasporti che si terrà a Cagliari a giugno!»

Lo denuncia il parlamentare cagliaritano Pierpaolo Vargiu in un’interrogazione urgente alla presidenza del Consiglio e al ministero dell’Interno, in cui chiede che la Fiera sia inclusa tra le ipotesi logistiche.

«Alla Fiera di Cagliari, ci sono cinque ettari di strutture coperte con innumerevoli sale congressuali e, apparentemente, ci sono anche tutte le potenziali garanzie di sicurezza, con recinti perimetrali e accessi presidiabili. Una logistica straordinaria – aggiunge Pierpaolo Vargiu – che potrebbe dare un senso futuro anche ai 29 dipendenti del Centro Servizi che sembrano destinati a seguire il triste destino di abbandono della Fiera.»

«Il G7 alla Fiera non è dunque soltanto un’occasione di ripensare al “quartiere dimenticato” -conclude il deputato dei Riformatori sardi – ma è anche una straordinaria opportunità per iniziare a disegnare un “progetto per Cagliari”, che è purtroppo estraneo alla dimensione di questa Giunta che pensa solo alla quotidianeità, che possa finalmente dare alla città l’identità che ora gli manca e che è invece indispensabile per qualsiasi sviluppo in chiave economica e turistica!»

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E’ stato sottoscritto ieri il progetto di programmazione territoriale Parte Montis, il terzo chiuso e finanziato dalla Regione in due mesi, che porta sul territorio 13 milioni e 200mila euro (3,4 di nuova finanza, gli altri per valorizzare interventi diversi programmati dalla Giunta) e una nuova filosofia del territorio: 7.200 abitanti in sei Comuni che pensano come se fossero uno solo non rinunciando però alla propria identità. Accolto dal sindaco di Mogoro Sandro Broccia e dal presidente dell’Unione di Comuni Mansueto Siuni, l’assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci ha firmato nel pomeriggio l’accordo di programma per Parte Montis dopo quelli già operativi di Ogliastra e Gallura.

«Una piccola Unione che ha lavorato molto bene perché ha colto in pieno la filosofia della nostra programmazione territoriale, allargare lo sguardo sul territorio e mettere a punto progetti di sviluppo che coinvolgano zone quanto più ampie possibili – dice l’assessore Raffaele Paci – L’abbiamo detto da subito: unite le forze, mettete insieme le vostre risorse, allargate gli orizzonti dei progetti per ampliare gli effetti dello sviluppo. Coinvolgendo le imprese locali, condizione assolutamente indispensabile per realizzare progetti credibili. Voi siete riusciti a farlo, e sono sicuro che questo progetto darà il via a un importante processo di sviluppo.»

La strategia del Progetto Territoriale del Parte Montis (Gonnostramatza, Masullas, Mogoro, Pompu, Simala, Siris) punta a contrastare lo spopolamento e rivitalizzare l’economia locale valorizzando gli attrattori culturali e ambientali. Filo conduttore è il “turismo esperienziale”, l’idea è mettere a disposizione dei potenziali turisti i laboratori e gli operatori dell’artigianato locale per un’esperienza di turismo che consenta di vivere il territorio, i suoi prodotti e le sue tradizioni. L’altro punto cardine della strategia è il miglioramento della qualità della vita attraverso il potenziamento dei servizi alla persona: mobilità sostenibile, formazione di capitale umano razionalizzando il sistema della scuola dell’obbligo e fornendo ai giovani una formazione di qualità finalizzata alla nascita di nuove realtà imprenditoriali, attenzione alle fasce più deboli della popolazione, più servizi alla persona.

La scelta dell’Unione Parte Montis è quella di non concentrare i servizi per la popolazione e per il turista sul comune più grande, ma di coinvolgere tutti i comuni appartenenti all’Unione, attraverso azioni di messa in rete di operatori pubblici e privati, di diffusione dei servizi sull’intero territorio che portino alla crescita e alla valorizzazione dell’Unione nel suo complesso. A cominciare dalla istruzione: sarà costituito un polo scolastico integrato dislocato su tre Comuni e collegato attraverso piste ciclabili per consentire a bambini, ragazzi e genitori di raggiungere la scuola in bicicletta in assoluta sicurezza.

«Siamo di fronte a una scelta davvero esemplare – sottolinea Raffaele Paci -. I Comuni si sono messi d’accordo per eliminare piccoli istituti che non riuscivano più ad assicurare servizi adeguati, dando vita a un istituto comprensivo unico. Questa è la strada giusta, perché l’idea non è solo quella di sei Comuni che si mettono insieme per fare qualcosa ma di un unico Comune che ha nelle sue bellezze naturali, nel suo paesaggio, nella sua archeologia, nelle sue produzioni agricole, enogastronomiche e artigianali, la forza e la possibilità per affermare un proprio sviluppo e una propria crescita civile, economica e sociale. E che ha nelle intelligenze dei suoi ragazzi la concreta possibilità di valorizzare quel patrimonio. Sono sicuro – ha concluso l’assessore della Programmazione e del Bilancio – che questo progetto porterà risposte concrete a chi in questo territorio vuole vivere e vuole crescere.»

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La VBA/Olimpia ritorna a giocare davanti al proprio calorosissimo pubblico, al PalaGiacomo Cabras di Sant’Antioco, questa sera, contro la Silvio Pellico Sassari, “cenerentola” del girone B del campionato di B1 (ultima a 0 punti in classifica), inizio ore 18.00, per la quarta giornata del girone di ritorno.

Graziano Longu recupera a tempo pieno Michele Deserio, che finalmente in settimana si è allenato senza restrizioni e potrà riprendere il ritmo in vista del finale di campionato. Per il resto tutti disponibili, con lo staff che potrà decidere liberamente la scelta dei titolari nei ruoli di schiacciatore e palleggiatore.

Archiviata la netta sconfitta subita sul campo della capolista Pallavolo Saronno (unico avversario con il quale la VBA/Olimpia ha perso due volte senza conquistare neppure un set), l’obiettivo di questo finale di stagione è continuare a vincere per conservare il prestigioso quarto posto attuale, traguardo superiore a qualsiasi aspettativa della vigilia del campionato.

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Le donne dell’associazione Mamme x Mamme Onlus Carbonia sabato scorso ha organizzato in piazza Roma, a Carbonia, un flash mob a sostegno dell’allattamento, dal titolo “Allattamento è… ovunque lo desideri”.

«Allattare è un diritto, non una forma di esibizionismo – sostengono le donne dell’associazione Mamme x Mamme Onlus Carbonia -. Vogliamo dare voce a tutte le mamme offese, discriminate, cacciate dai locali, negozi o luoghi pubblici, perché intente ad allattare il proprio bambino. Eppure il modo più naturale per un bambino di ricevere nutrizione è attraverso il latte materno. Chi sceglie questa prassi naturale, come raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, deve poterlo fare ovunque.»

«Chiediamo un intervento immediato da parte del Governo – aggiungono le donne dell’associazione Mamme x Mamme Onlus Carbonia – un’azione legislativa che tuteli le madri da molestie e discriminazioni ogni qualvolta scelgano di allattare in un luogo pubblico.»

Ha partecipato al flosh mob l’assessore dei Servizi sociali del comune di Carbonia, Loredana La Barbera.

Per sostenere la causa, firmando la petizione, è possibile visitare il seguente link: https://www.change.org/p/governo-italiano-allattamento-%C3%A8-ovunque-lo-desideri

La petizione fino ad oggi ha raggiunto 35.579 sostenitori e mancano ancora 14.421 firme per raggiungere quota 50.000.

Le fotografie sono di Gianluca Olivieri.

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Conclusa domenica scorsa la fase di qualificazione, inizia questa sera, con tre anticipi, la fase a orologio del campionato di Serie C Silver maschile di basket. L’Automek Calasetta ha archiviato la brutta sconfitta subita nell’ultima partita con la capolista Esperia e cercherà di ritornare alla vittoria nel match casalingo con il Basket Antonianum (2ª contro 3ª della prima fase), “replay” del match vinto nettamente due settimane fa sul parquet del campo Sciamain di Calasetta, con il punteggio di 79 a 64 (inizio ore 18.00).

Sugli altri campi, alle 17.30 la BEvolution Ferrini Basket ospita l’Olimpia Cagliari (5ª contro 9ª della prima fase) e, alle 19.00, l’Esperia Cagliari, ospita sul campo di via Pessagno il Basket Sant’Orsola (1ª contro 4ª della prima fase). Domani sera, al PalaSerradimigni di Sassari, alle 20.00, completerà il programma della prima giornata, la partita tra Sef Torres e Basket Olbia (6ª contro 8ª della prima fase).

Osserva un turno di riposo il Sinnai Basket (7ª della prima fase).

 

 

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«La prospettiva di ripresa produttiva di Eurallumina riaccende la speranza tra i giovani locali per un’occupazione, senza dover abbandonare il proprio territorio e gli affetti per intraprendere la strada dell’emigrazione.»

La RSU Eurallumina, in una nota, sottolinea la straordinaria importanza del progetto di rilancio dell’attività produttiva al centro di una lunga, difficile procedura autorizzativa.

«Come già accaduto nei precedenti sviluppi della lunga vertenza – aggiunge la RSU Eurallumina -, ad ogni segnale positivo, gli uffici del personale vengono subissati da curriculum vitae e candidature inviati da ingegneri, tecnici e varie professionalità operative. Il piano industriale che prevede un’occupazione diretta di 357 unità fa intravedere spazi di inserimento (l’attuale organico è di 280 unità, destinato a decrescere per ulteriori pensionamenti) di circa 100 nuovi assunti, mentre per le opere di cantiere (revamping completo degli impianti, opere per la produzione di energia, gestione e sicurezza sito di stoccaggio sono previste per alcuni anni circa 200 addetti degli appalti, la metà dei quali verrebbe stabilizzata nelle manutenzioni ordinarie, a cui verrebbero aggiunti gli operatori dei servizi mensa, trasporti, fornitori.»   

«Giornalmente circa 100 lavoratori (tecnici, amministrativi, manutentori), sono impegnati nelle opere di mantenimento degli impianti, tra loro una media di 20/30 delle ditte d’appalto mentre per l’impianto per il trattamento delle acque reflue industriali, il TARI (garanzia per la falda, insieme alla barriera idraulica già operativa presso il sito di stoccaggio dei residui delle lavorazioni), sono 24 gli operatori impegnati per tutte le 24 ore, a cui si sommano i 12 tecnici analisti di laboratorio. Nel ciclo operativo il personale viene richiamato ciclicamente in turni periodici di rotazione all interno dello stabilimento.

Le opere propedeutiche all’ apertura dei cantieri (oltre 200 milioni di investimenti) sono in parte realizzate e/o in fase avanzata, tra questi un importante investimento la ristrutturazione dei locali della mensa aziendale, che potrà essere avviata quanto prima, dopo l’espletamento di un apposito bando di gestione e che attende solo di poter erogare i pasti ai lavoratori.»

«Ma occorre andare cauti, come la RSU ha sempre affermato sino a compimento del completo ciclo autorizzativo e all’avvio delle opere che porteranno all’avvio della produzione entro gennaio 2019, non si può chiudere la vertenza e diffondere illusioni. Sempre nuovi ostacoli si frappongono tra questo obiettivo e andranno affrontati e superati con sempre più determinazione. Sulle legittime aspettative occupative dei ragazzi locali e dell’intero territorio, per la FAME da lavoro, il management locale, su espressa richiesta della RSU – conclude la nota -, ha replicato “che sino alla conclusione dell’iter autorizzativo e all’autorizzazione ad avviare gli investimenti dalla RUSAL, non verrà avviata nessuna selezione o tirocini di nessun tipo, ma che l’auspicio è di poterlo fare il prima possibile”.»

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Dopo il grande successo riscosso ieri a Iglesias, prima al Liceo Scientifico, poi al Teatro Electra di Piazza Pichi, a Iglesias, il dottor Ignazio Marino, ex sindaco di Roma, incontrerà i lettori e presenterà il suo libro “Un marziano a Roma”, Feltrinelli Editore, questo pomeriggio, nella sala conferenze della Grande Miniera di Serbariu, con inizio alle ore 17.00. Organizza l’associazione “Zorba il Gatto”.

Ignazio Marino verrà intervistato da Umberto Aime, giornalista de La Nuova Sardegna.

Il libro è una narrazione appassionata della difficile impresa di amministrare la capitale d’Italia, in cui Ignazio Marino tratteggia il quadro della politica romana e nazionale. Una soggettiva sulla complessità delle decisioni quotidiane, sulla difficoltà di far accettare il cambiamento, sulle resistenze che ha incontrato e sulle vicende che hanno portato, infine, alla sua estromissione dal sistema.

«Sono sempre stato un testardo. E i testardi possono vincere o perdere ma non riescono a galleggiare: emergono o affondano.»

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«La Regione Sardegna deve tutelare il panorama dei disabili. Non consentirò che sia sottratto un euro al settore. Non deve essere cancellato nessun posto letto. I pazienti non possono rimanere privi di assistenza. E’ opportuno che si lavori per completare l’intesa su servizi, tariffe, stanziamenti e volumi prestazionali, senza alcun taglio alle strutture riabilitative sparse in tutta la Sardegna.»

Il vicepresidente della commissione Sanità del Consiglio regionale, Edoardo Tocco (Forza Italia) – interviene così nel dibattito aperto da giorni sulla situazione in cui si trovano le strutture assistenziali riabilitative del Sulcis Iglesiente per la scarsità di risorse.

«Siamo a un punto di non ritorno  conclude Edoardo Tocco -. Il rischio è legato alla chiusura delle strutture, con inevitabili licenziamenti degli operatori e la cancellazione dell’assistenza ai pazienti.»

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La Dinamo c’è. La squadra di Federico Pasquini ha superato al fotofinish la Sidigas Avellino (69 a 68, primo tempo 39 a 38) davanti all’ex David Logan (arrivato in Irpinia, il fuoriclasse proveniente dal Lyetuvos Rytas non ha potuto scendere in campo perché la società non ha ricevuto il transfer in tempo utile) e si è qualificata per le semifinali della Coppa Italia, vinta per due stagioni consecutive: nel 2013/2014, in finale sulla Mens Sana Siena per 80 a 73, MVP Travis Diener; e nel 2014/2015, in finale sull’Olimpia Milano per 101 a 94, MVP David Logan.

La Dinamo questa sera s’è imposta su una grande Sidigas Avellino, partita fortissimo nella prima frazione con un break di 9 punti nel primo quarto, concluso sul 22 a 13. I biancoblu hanno reagito da grande squadre ed hanno ripreso i campani con un parziale di 26 a 16, trascinati dal solito Rok Stipcevic, dall’autorità di Gani Lawal e da David Bell e Trevor Lacey, andando al riposo dell’intervallo lungo avanti di un punto: 39 a 38.

Al rientro in campo, una splendida tripla di David Bell ha trascinato la Dinamo avanti di 7 punti ma gli irpini hanno reagito con orgoglio ed hanno portato a termine un nuovo sorpasso con Ragland e Randolph dai 6,75. Reazione sassarese con Savanovic e Lawal e Dinamo avanti di 2 punti al 30’: 56 a 54.

L’ultimo quarto è stato un entusiasmante testa a testa fino agli ultimi secondi e il match è stato deciso da una magia di Rok Stipcevic a 3″ dalla sirena finale: 69 a 68.

In semifinale la Dinamo incontrerà domani la Germani Basket Brescia che ha superato a sorpresa l’Umana Reyer Venezia (settima contro seconda del girone d’andata del campionato di A1) con il punteggio di 76 a 68 (inizio ore 20.45). La squadra lombarda ha superato la Dinamo nel match di campionato disputato il 5 febbraio a Brescia con il punteggio di 56 a 48, in una giornata nera della squadra di Federico Pasquini. Ma quella vista oggi è un’altra Dinamo che domani promette spettacolo e sogna la finale di domenica sera, contro la vincente dell’altra semifinale, in programma sempre domani, alle 17.30, tra l’EA7 Emporio Armani Milano e la Grissin Bon Reggio Emilia.

Sidigas Avellino 68 – Dinamo Sassari 69

Parziali: 22-13; 16-26; 16-17; 14-13.

Progressivi: 22-13; 38-39; 54-56; 68-69.

Sidigas Avellino. Zerini, Ragland 16, Green 5, Esposito M., Esposito L., Leunen 5, Severini, Randolph 14, Obasohan, Fesenko 12, Thomas 16, Parlato. Coach: Stefano Sacripanti.

Dinamo Sassari. Bell 8, Lacey 14, Devecchi, D’Ercole, Sacchetti 7, Lydeka 2, Savanovic 6, Carter 7, Stipcevic 15, Lawal 10, Ebeling, Monaldi. Coach: Federico Pasquini.

Rok Stipcevic.