26 November, 2024
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L’Agenzia Laore Sardegna, nell’ambito delle proprie attività organizza, per l’anno 2017, quattro cicli di incontri formativi e divulgativi di profilo tecnico nel comparto lattiero caseario.

L’iniziativa ha l’obiettivo di favorire la crescita professionale degli operatori del settore e di valorizzare le produzioni lattiero casearie regionali.

Gli incontri, rivolti agli operatori del settore agroalimentare residenti in Sardegna, si svolgeranno nelle seguenti sedi:
– Berchidda (Aggregazione territoriale omogenea n. 1);
– Gavoi (Aggregazione territoriale omogenea n. 3);
– Borore (Aggregazione territoriale omogenea n. 4);
– Carbonia (Aggregazione territoriale omogenea n. 7).

Questi i requisiti:
– titolare e/o rappresentante legale e/o socio o dipendente di uno stabilimento, situato in Sardegna
– titolare e/o rappresentante legale e/o socio o dipendente di una azienda agricola a prevalente indirizzo zootecnico;
– imprenditore agricolo professionale e/o coltivatore diretto e/o imprenditore agricolo.

Le domande dovranno pervenire:
– entro il 10 marzo 2017 per i cicli di incontri previsti a Borore e Carbonia, nel periodo marzo-maggio 2017;
– entro il 16 settembre 2017 per i cicli di incontri previsti a Berchidda e Gavoi, nel periodo ottobre-dicembre 2017.

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In Sardegna per più di 11.000 imprese tra artigiane e della piccola e media industria, con oltre 25mila dipendenti, è in arrivo il contratto di lavoro regionale.

Il contratto è stato sottoscritto dalle associazioni datoriali Confartigianato Edilizia Sardegna, Casartigiani Sardegna e dai sindacati Filca CISL e Fillea CGIL.

Grazie alla sigla, per la prima volta in Sardegna le imprese edili artigiane, che rappresentano circa il 70% delle imprese del settore, si doteranno di un contratto di lavoro costruito sulle specifiche e reali esigenze delle imprese artigiane e delle piccole e medie imprese industriali del settore.

«Da oggi abbiamo uno strumento che era sempre mancato nel panorama delle costruzioni della Sardegna e per il quale abbiamo lavorato per più di un anno – affermano Giacomo Meloni, presidente di Confartigianato Edilizia Sardegna, e Ignazio Schirru, segretario regionale di Casartigiani – è importante che le imprese sappiano che con questa operazione si fa chiarezza sul Contratto da applicare e conseguentemente sulla regolarità contributiva.»

«Il Contratto regionale – sottolineano Giovanni Matta della Filca CISL ed Enrico Cordeddu ed Erika Collu della Fillea CGIL – adegua anche le retribuzioni dei lavoratori, legandole in parte all’andamento del settore e tuttavia, come richiesto dalle parti datoriali, salvaguardando le imprese in difficoltà.»

«Con questa firma – aggiungono Meloni e Schirru – per datori di lavoro e operatori, sono in arrivo due novità importanti: la certezza di poter applicare il contratto di lavoro specifico del settore, quindi riducendo il rischio di contenziosi, e la possibilità di applicare un contratto meno oneroso degli altri esistenti, pur salvaguardando il livello di prestazioni erogate al lavoratore e all’impresa.»

L’accordo prevede anche l’istituzione di un Osservatorio di settore che avrà il compito di monitorare lo stato dell’edilizia artigiana in Sardegna. L’Osservatorio si propone quale interlocutore della politica regionale, attraverso cui far pervenire le istanze del settore e le contraddizioni che vive: fortemente rappresentato nell’Isola, ma il più esposto agli effetti della crisi economica. Inoltre, saranno individuati strumenti nuovi a salvaguardia del livello di welfare erogato a lavoratori e imprenditori del settore.

Il contratto istituirà anche un sistema di prestazioni sanitarie a favore di lavoratori e datori, senza alcun aggravio per l’impresa.

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Domenica 19 febbraio, al Teatro delle Saline, piazza Billy Sechi, Cagliari, con lo spettacolo “Pinocchio” si apre la rassegna “Famiglie a Teatro 2017“. La manifestazione si suddivide in due rassegne A e B, che si svolgono a domeniche alternate con quattro spettacoli ciascuna.

Anche quest’anno il Teatro Stabile di Innovazione e Ricerca Akròama porge una particolare attenzione a desideri ed esigenze dei più piccoli e dei loro familiari con una nuova stagione di spettacoli per famiglie che si articolerà da ottobre ad aprile. L’intento è quello di avvicinare il pubblico più giovane al linguaggio teatrale in modo piacevole, divertente, appassionante e coinvolgente. Porre le basi quindi per la formazione degli spettatori “di domani” che nel teatro potranno trovare stimoli e svago ma anche vere e proprie opportunità espressive e lavorative. Il progetto inoltre promuove e facilita l’aggregazione familiare in un contesto dove grandi e piccini possano condividere in modo costruttivo emozioni, momenti creativi e riflessioni. Storie e fiabe della tradizione, personaggi e vicende dell’immaginario collettivo dei più piccoli, negli spettacoli vengono rivisti e corretti secondo le problematiche più attuali fornendo molteplici spunti di critica e analisi.

Per la Rassegna A si debutta con “Pinocchio” della compagnia Akròama, domenica 19. A seguire, il 5 marzo, “Arlecchino” sempre dell’Akròama, quindi il 19 marzo, “Cipollino” del Teatro libero e, il 2 aprile, chiusura con “La principessa sul pisello” dell’Akròama. La rassegna B si apre il 26 febbraio con “Pinocchio”, prosegue il 12 marzo con “Arlecchino”, il 26 marzo con “Biancarentola e cappuccino”, compagnia La botte e il cilindro, e si chiude il 9 aprile con “La principessa sul pisello”.

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Non una semplice conferenza, ma un vero e proprio spettacolo dove la conoscenza con l’autore avviene attraverso esperienze diverse: dalla lettura alla musica, dalla recitazione alla moda. Si è svolta ieri sera al Caffè Letterario di Villacidro la presentazione de La straordinaria storia di Francesca Sanna Sulis. Donna di Sardegna, libro scritto da Ada Lai ed edito da Palabanda Edizioni.

Arte, cultura e tradizione si sono dunque intrecciate, creando un evento emozionante e ricco di spunti di riflessione. L’autore e il libro al centro di un vero e proprio spettacolo, con la contaminazione di generi artistici differenti tra loro, ma tutti legati da un unico filo: la cultura e la sete di conoscenza.

Nel corso dell’incontro si è parlato soprattutto dell’incredibile vita di Francesca Sanna Sulis, testimonianza di eccellenza e di talento. Una figura complessa, da scoprire e rivalutare anche alla luce del suo impegno in favore dei diritti delle donne. Una nobildonna vissuta nel Settecento in Sardegna. Nata a Muravera nel 1716, morì a Quartucciu nel 1810, e fu un’importante imprenditrice della seta, benefattrice, abile comunicatrice e stilista famosa in tutta Europa. Alla sua morte lasciò tutti i suoi beni ai poveri con un Pio Legato.

Nel corso della serata hanno avuto un ruolo da protagoniste le affascinanti melodie di Irene Nonis, volto noto della scena musicale italiana e internazionale, che ha addolcito l’appuntamento con le sue incantevoli interpretazioni, tra cui la commovente No potho reposare.

A dare maggior fascino all’evento anche Rita Cossu, prestigiosa artigiana di costumi sardi e abiti da cerimonia che ha esposto alcune delle sue più belle creazioni e ha raccontato trame della sua vita che hanno appassionato il pubblico presente.

Particolarmente emozionanti le letture di Giuditta Sireus, giovane imprenditrice con esperienze nel campo della Cultura, del Turismo e del Management, in grado di regalare ancora più lustro all’incontro.

Una scelta non certo casuale quella di presentare il libro a Villacidro. La città del Medio Campidano è, infatti, sede di una delle Farmacie dell’Arte, ed è per questo che Cristina Fanni, moderatrice del blog Medicina per l’Anima, ha coordinato l’incontro. Luoghi alternativi che la casa editrice Palabanda cerca per i propri autori, e che integrano momenti dedicati alla lettura e all’arte in genere, in un territorio nel quale la divulgazione culturale è molto attiva.

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Oltre 1.300 delegati provenienti da ogni regione d’Italia parteciperanno a Cagliari, dal 26 al 29 ottobre prossimo, alla «48ª Settimana sociale dei cattolici italiani». Il capoluogo dell’Isola diventerà un osservatorio privilegiato della realtà economica, culturale, imprenditoriale e formativa dell’Italia. L’assise sarà composta da economisti, docenti universitari, sociologi, imprenditori, sindacati, oltre ai rappresentanti delle diocesi. È la seconda volta che questo evento nazionale si tiene in Sardegna, dopo il 1957, quando si discusse sui temi della riforma agraria, e a cui presero parte nomi importanti del sistema istituzionale italiano, tra i quali Antonio Segni, Benigno Zaccagnini, Emilio Colombo e il cardinale Giuseppe Siri.

Nei prossimi giorni è previsto un sopralluogo del presidente del Comitato organizzatore, l’arcivescovo di Taranto Filippo Santoro, e dei responsabili dell’ufficio della pastorale sociale della Conferenza episcopale italiana che incontreranno i rappresentanti delle istituzioni locali e faranno il punto sugli aspetti logistici e sulle iniziative culturali che accompagneranno la manifestazione.

Intanto sono state già prenotate mille camere presso gli alberghi della città e dell’hinterland che ospiteranno i convegnisti. L’evento si svolgerà presso il quartiere fieristico del capoluogo.

L’attenzione dei partecipanti sarà rivolta al tema «Il lavoro che vogliamo. Libero, creativo, partecipativo e solidale», secondo la visione di papa Francesco. Si vuole definire, nel corso della «Settimana 2017», una proposta organica e progettuale: dal racconto dell’esperienza e del senso del lavoro, al rilancio di pratiche rivelatesi feconde e all’individuazione di proposte per la  creazione di lavoro nel Paese.

Anche la Chiesa sarda contribuisce alla realizzazione degli obiettivi propri della Settimana. A tal fine è stato individuato un itinerario di studio e discussione a livello regionale. Sono previsti sei laboratori seminariali su altrettanti temi nelle diverse zone della Sardegna: a Cagliari; a Oristano (per le diocesi di Oristano e Ales-Terralba); a Iglesias; a Nuoro (per le diocesi di Nuoro e Lanusei); a Sassari (per le diocesi di Sassari e Alghero); a Olbia  (per le diocesi di Tempio-Ampurias e Ozieri).

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Sabato sera, alle 21.00, al teatro Civico di Sinnai, verrà rappresentato “Musineri”, MinieraMinatoriMarcinelle1956, di Claudio Di Scanno.

Liberamente ispirato a Disamori vecchi e nuovi di Bruno Brancher e da documenti sulla tragedia mineraria del Bois du Cazier di MarcinellePremio Nazionale “Franco Enriquez” 2006 per la migliore interpretazione femminile, Primo premio quale miglior spettacolo al Festival del Monodramma 2008 di Umag – Croazia, con Susanna Costaglione, Marco Di Blasio.

Immagini tratte dal film documento Dèjà senvole la fleur maigre di Paul Meyer.

In ricordo dell’incidente minerario avvenuto l’8 agosto 1956 nella miniera di carbone del Bois du Cazier di Marcinelle, nei pressi di Charleroy, in Belgio, e alla testimonianza di Bruno Brancher, picaro scrittore e autore di Disamori vecchi e nuovi da cui sono tratti alcuni passaggi e che ha molto ispirato la scrittura scenica. Distante dalla “retorica della memoria”, Musineri ha per protagonista un personaggio che sembra scaturire direttamente dalle atmosfere felliniane: Nenè, detta La Flamand, una specie di Giulietta degli spiriti dal sorriso tragicomico che da vita e corpo alla storia di alcuni emigranti e minatori. Nel semplice intreccio di storie si racconta e si svelano, anche con una sorta di sorridente leggerezza, i retroscena della tragedia de Bois du Cazier, dando così vita, nella crudezza della vicenda narrata a momenti lirici di grande impatto scenico. A Marcinelle persero la vita 262 minatori di diversa nazionalità europea, la metà di questi erano italiani e circa la metà degli italiani provenivano dall’Abruzzo, in particolare dalla provincia di Pescara. Anche per questo è una memoria che ci appartiene…

Lo spettacolo è affidato alla pregnante interpretazione di Susanna Costaglione e alle musiche dal vivo di Marco Di Blasio. I contrappunti delle immagini filmiche contribuiscono a determinare un contesto scenico dai diversi e simultanei piani di lettura sonoro-visuali e narrativi, che ne fanno uno spettacolo molto stimolante.

                    

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Il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani ha accolto con favore l’approvazione da parte dell’assemblea plenaria di tre rapporti rispettivamente di Guy Verhofstadt, Mercedes Bresso, Elmar Brok, Reimer Böge e Pervenche Berès sul futuro dell’Unione europea.

Secondo il presidente Tajani «dobbiamo avvicinare l’Europa ai cittadini. La posizione del Parlamento sul futuro dell’Europa è chiara: l’Unione deve rispondere alle preoccupazioni dei cittadini e offrire risultati più concreti.

Il Parlamento europeo è il fulcro di questo impegno a rafforzare l’Europa per renderla più efficace. Noi siamo la voce delle persone e dobbiamo garantire che i cittadini siano al centro del progetto Europeo.

Dobbiamo fare tesoro dei successi degli ultimi sessant’anni, ma anche imparare dai nostri errori. Dobbiamo cambiare l’Europa, non indebolirla. Lo dobbiamo fare per noi e per le generazioni future, che meritano un’Europa più sicura, più prospera e sostenibile, capace di affermarsi come leader globale difendendo i nostri valori nel mondo».

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Hanno preso il via questa sera, a Rimini, le Final Eight di Coppa Italia. I primi due quarti di finale sono stati equilibratissimi, entrambi decisi con uno scarto di due soli punti. La Grissin Bon Reggio Emilia ha superato la Betaland Capo d’Orlando per 63 a 61 (primo tempo 35 a 33), l’EA7 Emporio Armani Milano ha avuto la meglio sula Cantine Due Palme Brindisi per 77 a 75 (primo tempo 45 a 44), con canestro decisivo di Milan Macvan negli istanti finali.

Domani sera, alle 18.00, la Dinamo Banco di Sardegna affronterà la Sidigas Avellino. La società irpina oggi ha ufficializzato l’ingaggio di David Logan che ha firmato il contratto ma non potrà giocare perché non è ancora arrivato il transfer dalla Lituania. David Logan ritorna in Italia dal Lietuvos Rytas, con ancora vivo il ricordo delle sue imprese con la maglia della Dinamo. Nella stagione 2014/2015 è stato uno dei principali protagonisti dello storico “triplete” biancoblu, MVP del campionato.

Alle 20.45 completerà il programma dei quarti di finale la sfida tra Umana Reyer Venezia e Germani Basket Brescia.

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Weekend di ju jitsu a Carbonia e Nuxis, alla presenza del massimo grado al mondo di ju jitsu, il soke Maurizio Silvestri 9° dan world ju jitsu e 9° dan Yamato Yoshin Ryu, 19° patriarca della scuola Orientale.

A Carbonia, sabato 11 e domenica 12 febbraio, si sono vissute due intense giornate, in occasione dell’inaugurazione della nuova sede della Asd Yama Arashi Dojo Club, guidata da maestro Amos Muscheri. Sabato pomeriggio e domenica si è svolto lo stage di ju jitsu, krav maga e difesa personale, tenuto appunto da Soke Silvestri per bambini e adulti, nel corso del quale gli atleti, fin dai più piccoli, hanno avuto la possibilità di vedere e provare tecniche che il docente ha insegnato egregiamente e con la professionalità e l’umiltà che lo caratterizza.

Sempre sabato, alle ore 20,00, è stato vissuto il momento più emozionante con il taglio del nastro inaugurale del nuovo dojo, alla presenza oltre che di soke Maurizio Silvestri, dell’assessore allo sport del comune di Carbonia Carla Mario, il maestro Michele Silvestri, il maestro Amos Muscheri, il responsabile regionale maestro Antonio Ruggiu, gli altri maestri sardi della federazione WJJKSA e le rappresentanze delle associazioni Chikara Mitzu Nuxis e Shardana Carbonia, gli atleti della Yama Arashi Dojo Club tanti genitori, amici e simpatizzanti che hanno partecipato alla cerimonia.

La scelta di un nuovo dojo più grande, determinato da problemi di spazio, visto il numero degli atleti in continua crescita, testimonia la costante crescita della scuola di ju jitsu cittadina. «La nostra è una grande famiglia dove si trasmette non solo la tecnica ma anche il valore morale e gli insegnamenti delle arti marziali – dice il maestro Amos Muscheri -. La realizzazione di questo nuovo dojo è stata possibile grazie all’aiuto di un folto gruppo di genitori e atleti che hanno collaborato attivamente e che ringrazio ancora, INSIEME SI CRESCE è il motto della nostra federazione e noi lo abbiamo sposato appieno. Non capita spesso di avere il soke nella nostra scuola e per noi è un grande onore»

Sempre sabato e domenica, a Nuxis, nella sede della Chikara Mitzu, si è svolto lo stage di free style e acrobatica tenuto dal maestro Michele Silvestri, finalista della famosa trasmissione televisiva Ninja Warrior e campione del mondo di Musical Forms, l’esperto di acrobatica ha trasmesso agli atleti della scuola locale gli insegnamenti per accedere alle competizioni di Free Style.

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La RSU Eurallumina ritiene ingiustificato l’“accanimento” contro il riavvio della produzione nello stabilimento di Portovesme. Le nuove prese di posizione del soprintendente per i Beni archeologici per le province di Cagliari e Oristano Fausto Martino e di alcune associazioni ambientaliste, ha portato la RSU a replicare con una nota nella quale si definisce «perplessa per l’accanimento che si riscontra nei confronti del progetto di ripresa produttiva» dello stabilimento del Sulcis. «Noi ci batteremo sino alla fine – promettono gli operai – con la solita determinazione e civiltà, per raggiungere l’obiettivo: riaprire la fabbrica e tornare al lavoro».

«Un no che si giustifica con la preoccupazione, giusta e condivisa da tutti, lavoratori del settore compresi, dell’impatto sanitario e ambientale dovuto agli insediamenti industriali – sottolinea la RSU Eurallumina -. Nel caso specifico di Eurallumina, questi argomenti però sono stati sviscerati e analizzati in 930 giorni di istruttoria tecnica, due presentazioni pubbliche, due conferenze di servizi più un supplemento, con osservazioni e richieste di integrazioni poi chiarite con altri 23 enti diversi.»

«Alla base di tutto è ormai chiaro che non c’è la tutela della salute o dell’ambiente, ma una visione del mondo ipocrita che critica e contrasta in ogni modo le produzioni industriali, ma che ne condivide e consuma i prodotti. Magari vengono fatti produrre in altri Stati, di solito quelli sottosviluppati, dove non esistono regole di tutela ambientale e sanitaria, dove le autorizzazioni te le dà il regime totalitario del momento – conclude la RSU Eurallumina -, dove i lavoratori vengono utilizzati come schiavi.»