25 November, 2024
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Martedì 14 febbraio sarebbe dovuto uscire in gazzetta ufficiale il diario d’esame del concorso indetto dal Ministero della Giustizia. Il bando del concorso, che prevedeva l’assunzione di 800 nuovi cancellieri nei tribunali italiani, è uscito sulla gazzetta 92 del 22 novembre ed è scaduto il 22 dicembre. Probabilmente, il concorso più importante degli ultimi anni, perché aperto a tutti i diplomati senza alcun limite di età o specializzazioni. Come detto, il diario d’esame atteso da migliaia di italiani che hanno partecipato al concorso, era previsto per il 14 febbraio ed è stato invece rimandato al…

L’articolo completo è consultabile nel sito http://www.diariolavoro.it/cancellieri_rinvio.html.

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Il 30 giugno 2017 scadono i termini entro i quali i proprietari o i gestori di sbarramenti delle dighe, per garantire la sicurezza a valle di persone e cose, devono presentare domanda per l’autorizzazione alla prosecuzione dell’esercizio, come previsto dall’art. 5 della legge regionale n. 12 del 31 ottobre 2007.

L’individuazione degli sbarramenti esistenti nel territorio comunale, fino ad oggi mappati, sono visualizzabili nel seguente link:

http://www.regione.sardegna.it/sardegnadighe/catasto-sbarramenti.asp .

Gli Uffici del Servizio di Protezione Civile, presso il Comando di Polizia locale, in via Mazzini, a Carbonia, sono a disposizione per chiarimenti.

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David Logan giocherà la seconda parte del campionato di A1 con la Sidigas Avellino ma in Coppa Italia contro la Dinamo non ci sarà. La società irpina ha definito l’ingaggio del fuoriclasse di passaporto polacco dopo l’eliminazione del Lietuvos Rytas dalla Coppa di Lituania (84 a 87 con la Juventus Utena, 11 punti con 3 su 9 dal campo in 28′) ha indotto il club di Vilnius a non considerarlo più incedibile, complice anche l’arrivo di Rimas Kurtinaitis al posto del dimissionario Tomas Pacesas. Il Lietuvos ha accettato la proposta di poco superiore ai 100.000 dollari per liberare David Logan, che in estate aveva firmato un contratto da 370.000 dollari con la squadra baltica mentre il giocatore è stato convinto con un ritocco al rialzo per le mensilità residue.

La Sidigas non riuscirà a tesserare David Logan per le Final Eight di Coppa Italia, dato che i termini si sono chiusi alle 11.00 di mercoledì, ma potrà utilizzarlo come rinforzo per i playoff di Champions League, il cui termine scadrà il 24 febbraio.

Questo pomeriggio, intanto, nella Club House societaria, coach Federico Pasquini ha incontrato i giornalisti alla vigilia della partenza della squadra per Rimini, dove venerdì affronterà la sfida dei quarti di finale di Coppa Italia contro la Sidigas Avellino.

«La componente bella di queste manifestazioni è che non sai mai che tipo di emotività scaturisce quando ti trovi a giocare in una situazione in cui tutta la pallacanestro importante ti sta guardando. L’emotività, secondo me, è una componente molto importante, e quando finisce questa fase poi si passa alla fase del piccolo dettaglio, che è l’elemento che fa maggiormente la differenza, perché in questo tipo di gara ogni errore vale doppio. Anche soltanto un taglia fuori o un tuffo per terra possono diventare il dettaglio che ti permette di andare avanti in queste sfide senza un domani. Il valore di Avellino lo conosciamo, sia per le caratteristiche della squadra sia per le caratteristiche dei singoli giocatori, per cui ci dobbiamo concentrare su questi piccoli aspetti e sui particolari, che diventano grandi fattori quando si giocano partite dove la palla pesa un po’ di più.»

Avellino, che avete incontrato fin dalla preseason, in questa stagione sta facendo un percorso  molto simile al vostro, fra campionato e Champions League…

«Loro hanno avuto un andamento molto costante, sono stati bravi ad andare avanti sull’equilibrio consolidato già l’anno scorso. e sono stati bravi anche a non sprecare troppe energie nei momenti in cui hanno avuto dei bassi, con un paio di settimane difficili. Il fatto che siano passati subito al primo turno di Champèions League e il loro andamento in campionato ci fanno capire che valore ha questo avversario.»

Come vi state preparando a questa sfida, c’è qualcosa che avresti voluto evitare?

«No, perché secondo me quando si giocai una Final Eight, a prescindere da quello che è l’avversario, bisogna ragionare sul fatto che è davvero qualcosa di diverso. Se mi fermo a ragionare sul fatto che avrei preferito un altro avversario sto già partendo male. Io domani prendo l’aereo con l’idea di andare a giocare tre partite, non vado lì per vedere cosa succede, sono fatto così. C’è Avellino, va bene così: dobbiamo sapere che se vogliamo tornare a casa con la coppa dobbiamo giocare con tre avversari di altissimo livello.»

Sei stato presente in tutte le precedenti Final Eight, cosa ti hanno insegnato quelle passate?

«Quello che dicevo prima: io penso che la prima coppa l’abbiamo vinta perché abbiamo fatto quell’ultimo minuto del terzo quarto, contro Milano, che ci ha permesso di chiudere con quella bomba di Drake, con l’inerzia in mano a noi, e questo è nato da un paio di situazioni sbagliate da parte Milano. Se penso alla Coppa Italia vinta a Desio, penso a come ci eravamo arrivati male e a quanta energia ci avevano dato i primi 5-7 minuti giocati contro Cremona. Per cui sono proprio i particolari che fanno sì che queste partite siano davvero qualcosa di speciale.»

Giocherete con questa divisa speciale, in omaggio alla Sardegna e al suo grande appuntamento con il Giro d’Italia: i giganti sempre ambasciatori dell’isola…

«Quello del Giro d’Italia è un avvenimento importante per la Sardegna e noi quando c’è qualcosa che può dare risalto sia a livello italiano sia a livello europeo siamo sempre ben felici di sostenere l’isola. Sarà bello anche vedere la reazione della gente nel vedere queste maglie, per quello che significano e per l’importanza che ha un evento come quello del Giro per questa regione.»

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Arriva finalmente una boccata di ossigeno importante per le aziende agricole sarde con l’avvio del Prestito agrario di conduzione. Per venire incontro alle difficoltà finanziarie e alla mancanza di liquidità seguite a una stagione agricola difficile, al calo del prezzo del latte e ai ritardi dei pagamenti comunitari di Agea (Agenzia nazionale per le erogazioni in Agricoltura), l’assessorato dell’Agricoltura ha emanato il decreto attuativo sul fondo da 2,5 milioni di euro che favorisce l’accesso al credito delle piccole e medie imprese operanti nel settore della produzione agricola primaria e della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli. Si tratta di aiuti in conto interessi per operazioni di credito a breve termine della durata massima di 12 mesi. Il decreto si rifà alla delibera 63/15 dello scorso 25 novembre che richiamava al bilancio della Regione 2,5 milioni di euro ancora giacenti in ISMEA (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare). Per poter beneficiare dell’aiuto le operazioni di credito devono essere concesse da istituti di credito che abbiano aderito all’avviso pubblico adottato dalla Regione e che con essa abbiano sottoscritto apposita convenzione.
Sono considerate spese di conduzione delle aziende l’acquisto di sementi, concimi, antiparassitari, anticrittogamici, mangimi, carburanti, lubrificanti, il pagamento di prestazioni di natura varia svolte da operatori non dipendenti, il pagamento di salari, stipendi e compensi spettanti a dipendenti fissi o avventizi, il pagamento del canone di affitto, il pagamento di rate di assicurazione e altro ancora.
L’intervento è rivolto alle PMI, condotte da imprenditori agricoli con sede operativa in Sardegna, che abbiano una dimensione economica di almeno 15mila euro o 8mila euro se ricadenti in zone montane, in zone soggette a vincoli naturali o ad altri tipi di vincoli.
L’importo minimo dell’operazione di credito non può essere inferiore a 5mila euro per azienda, mentre l’importo massimo è determinato sulla base dell’orientamento tecnico-economico dell’azienda, che dovrà trovare corrispondenza con la situazione del proprio fascicolo aziendale, mediante un calcolo che tiene conto dell’unità di superficie per coltura e del numero di capi allevati.
L’aiuto consiste nell’abbattimento totale del tasso annuo effettivo globale applicato all’operazione di credito a breve termine, della durata massima di 12 mesi. L’aiuto, consentito fino a 5mila euro, non potrà essere superiore all’ammontare degli interessi richiesti dall’Istituto di credito convenzionato e di tutti gli altri oneri previsti per il prestito. L’intervento regionale, così come previsto dalla normativa comunitaria, non potrà quindi eccedere l’importo complessivo degli aiuti “de minimis” di 15mila euro, concessi a un’impresa nell’arco di tre esercizi finanziari.
Gli altri oneri previsti per l’utilizzazione del credito non potranno eccedere il 2% dell’importo del prestito accordato, per le operazioni comprese tra 5mila e 20mila euro, mentre per le operazioni di importo superiore non potranno eccedere l’1,5%.
L’Istituto di credito convenzionato, tenuto conto del provvedimento di ammissibilità all’aiuto che sarà redatto dall’Agenzia regionale ARGEA, effettua a proprio insindacabile giudizio e nel rispetto della normativa vigente l’istruttoria e la valutazione del merito creditizio dell’impresa, definendo, in caso di esito positivo, l’importo massimo del credito che sarà accordato.
Le aziende possono quindi presentare le domande ai servizi territoriali di Argea, che autorizzerà l’accesso al finanziamento.

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Ha destato molta curiosità tra gli alunni e particolare interesse tra i docenti della scuola secondaria statale “La Marmora-Canelles” a Iglesias, la distribuzione fatta nella mattinata di mercoledì 15 febbraio, dai volontari di Fondazione per un Mondo Libero dalla Droga e della Chiesa di Scientology degli opuscoli “La verità sulla Droga”.

È stata la prima volta che i libretti che informano sulle gravi conseguenze causate dall’uso di sostanze stupefacenti, venivano distribuiti all’ingresso della scuola e l’accoglienza ricevuta è il giusto imput ai volontari per continuare in questa azione che si è rivelata di successo in numerose altre località in tutta la Sardegna.

Visto l’interesse dimostrato dai ragazzi, i volontari intendono proseguire l’iniziativa e saranno presenti nelle scuole medie “E. D’Arborea” in via Isonzo, domani mattina, 16 febbraio e, nelle prossime settimane, negli altri istituti presenti a Iglesias e nei principali comuni del Sulcis Iglesiente.

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La difficile situazione dei dipendenti dei consorzi Zir della Sardegna  è stata al centro dei lavori della Seconda commissione che questa mattina ha svolto le audizioni dei rappresentanti dei consorzi di Sassari, Macomer, Nuoro, Chilivani e Iglesias.

Il primo a prendere la parola nel parlamentino presieduto da Gavino Manca (Pd) è stato il direttore dello Zir di Sassari, Giovanni Scognamillo, che ha ripercorso le tappe di una vicenda burocratica e legislativa che mette a rischio le garanzie e le tutele lavorative dei trentacinque dipendenti degli otto consorzi che operano nell’Isola («ma tre Zir: Siniscola, Tempio e Valle del Tirso non hanno più dipendenti»).

A complicare il futuro lavorativo nei consorzi industriali è stata l’approvazione di una serie di modifiche alla legge n. 10 del 2008, introdotte in sede di approvazione dell’ultima variazione di bilancio (legge n. 32 del 5 dicembre 2016). «Al comma 45 dell’articolo 1 della legge 32/2016 – ha spiegato Scognamillo – si introduce, rispetto alle disposizioni contenute nella legge 10\2008, il cosiddetto “comando”  che trasforma il rapporto di lavoro dei dipendenti Zir, previsto precedentemente a tempo indeterminato, in “precario” o temporaneo”».

Così, se la legge 10/2008 stabiliva che il personale dei consorzi doveva esser trasferito unitamente al patrimonio dell’ente destinatario delle funzioni (Comuni o in alternativa ai consorzi provinciali – ex Asi) l’entrata in vigore della 32/2006 prevede che il personale sia di fatto separato dal complesso aziendale da trasferire all’ente subentrante nonché si ricomprendono, tra gli enti subentranti, anche le società in house. 

«L’inserimento delle società in house stabilito dalla legge 32 – hanno dichiarato i rappresentanti dei consorzi – è illegittimo in quanto le stesse non possono essere direttamente  destinatarie delle funzioni industriali dei consorzi  soppressi, che per legge sono riservate ai Comuni, ed in più immaginare il passaggio dei dipendenti delle Zir alle società in house, in un momento in cui versano in condizioni di estrema difficoltà, significa favorirne il loro licenziamento».

Una ulteriore penalizzazione, a giudizio dei dipendenti dei consorzi, deriva dall’applicazione delle disposizioni contenute nel comma 47 lettera a) e lettera b) dell’articolo 1 della legge 32 laddove viene stabilito per legge che tutto il personale dei consorzi è in esubero («significa che non è più necessario all’esercizio delle funzioni e dei servizi trasferiti e come tale non sussiste l’obbligo di assunzione per gli enti subentranti») e se la legge 10/2008 garantiva «l’integrale copertura delle maggiori spese fino alla cessazione dei rapporti di lavoro» con la nuova norma si prevede che «la Regione garantisca agli enti subentranti l’erogazione di un contributo corrispondente al trattamento economico del personale trasferito relativo alla sole prime due annualità».

Il funzionario del consorzio di Nuoro, Gesuino Macis; la responsabile dell’amministrazione del consorzio Chilivani-Ozieri, Barbara Polo; la dipendente del consorzio di Iglesias, Maria Cristina Angius; il direttore dello Zir di Macomer, Mario Rubattu; il vice direttore del consorzio di Nuoro, Giuseppe Laruffa; e il funzionario di Sassari, Mario Spiga, hanno quindi argomentato difficoltà e penalizzazioni che le norme introdotte con la legge 32 hanno prodotto nell’attività dei consorzi insieme con la riduzione delle garanzie giuridiche e economiche dei lavoratori ed hanno altresì auspicato un tempestivo intervento del Consiglio regionale.

Il presidente della commissione, Gavino Manca, ha definito la situazione esposta dai dipendenti dei consorzi “paradossale” («abbiamo lavorato per mettere un punto fermo al precariato nelle pubbliche amministrazioni e questa legge sembra crearne di nuovo») ed ha affermato che le modifiche introdotte in sede di assestamento di bilancio sono state approvate con l’inserimento di emendamenti «dell’ultima ora e sui quali c’è stata forse carenza di conoscenza e informazione».

L’esponente dei democratici ha mostrato perplessità sull’inserimento delle società in house tra gli enti subentranti nelle funzioni consortili, sul trasferimento del patrimonio delle Zir ai Comuni («i primi sono enti pubblici economici e l’agenzia delle entrate in passato ha già espresso parere negativo») e più in generale sulla riduzione delle tutele ai lavoratori operata con l’approvazione della legge n. 32/2016: «Il ripristino delle garanzie e delle tutele per i dipendenti dei consorzi Zir, compresi quelli di Siniscola e Tempio, nel frattempo trasferiti nei rispettivi Comuni, è l’obiettivo principale della commissione e non escludo appositi interventi già in sede di approvazione della manovra 2017».

Gavino Manca ha quindi preannunciato la convocazione in sede congiunta della commissione Lavoro e di quella delle Attività produttive per l’audizione dell’assessore regionale dell’Industria, Maria Grazia Piras e di quello del Bilancio e Programmazione, Raffaele Paci.

A seguire, la commissione Lavoro ha ascoltato i rappresentanti sindacali dei lavoratori del call center Sky di Sestu che, a seguito del piano di ristrutturazione della prima media company in Italia, vedono aumentare il rischio di un disimpegno aziendale per la seda sarda della Pay tv che occupa quasi mille addetti, impiegati per lo più nei servizi di custom service e dove si prevedono 7 trasferimenti di dipendenti del settore cruciale “Control  room” (centro di smistamento delle chiamate al centralino clienti Sky).

Tonio Ortega (Uilcom-Uil), Antonello Marongiu (Slc-Cgil) e Valeria Piacciau (Fistel-Cisl) hanno rappresentato al parlamentino del lavoro le difficoltà e i timori dei dipendenti della sede Sky della Sardegna («da anni l’azienda non investe nelle attività e nei servizi che si svolgono a Sestu mentre aumentano le attività verso outsourcer») e l’assenza di un vero piano industriale che delinei con chiarezza e trasparenza il futuro aziendale e della sede sarda.

I rappresentanti sindacali hanno quindi invitato la Regione a sostenere la vertenza nazionale Sky e a far rilevare nelle opportune sedi la consistenza degli incentivi pubblici ottenuti dall’azienda sotto forma di sgravi fiscali, contratti agevolati e formazione cofinanziata.

Il presidente, Gavino Manca, a nome dell’intera commissione, ha dichiarato il pieno sostegno ai lavoratori Sky impegnati nella dura vertenza con la multinazionale della Pay tv ed ha ipotizzato l’approvazione di una risoluzione con la quale supportare l’azione del presidente della giunta nei confronti del governo centrale, perché siano assicurate le opportune garanzie sul mantenimento della sede sarda e dei relativi livelli occupazionali. Gavino Manca ha quindi preannunciato la convocazione per un’audizione del direttore del personale di Sky.

La commissione Lavoro, ha quindi ricevuto una delegazione dei vigili del fuoco precari, impegnati nella manifestazione che ha visto gli stagionali protestare dinanzi alle sedi del partito democratico in tante città italiane (in Sardegna, a Cagliari e Nuoro).

Giuseppe Lecca (presidente dei vigili del fuoco precari) e Valerio Artizzu (consiglio nazionale Usb) hanno chiesto la piena e rapida applicazione delle disposizioni contenute nella risoluzione approvata nel Parlamento per la stabilizzazione dei vigili del fuoco precari (in Sardegna sono circa ottocento).

«Alcuni di noi lavorano a chiamata da 30 anni e tutti siamo addestrati e professionalizzati – ha spiegato Lecca – ma nonostante le carenze negli organici non  ci è offerto altro se non il contratto a tempo, per una media di cinque chiamate all’anno, ciascuna di durata non superiore ai dieci giorni lavorativi.»

Il presidente della commissione Gavino Manca ha quindi ricordato il carattere nazionale della vertenza che vede impegnanti gli stagionali ed ha preannunciato un documento da indirizzare al governo centrale per evidenziare l’insostituibile funzione dei vigili del fuoco, insieme con l’opportunità di incrementare gli organici in una realtà particolare, quale è la Sardegna, soprattutto per ciò che attiene la lotta al fuoco.    

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«Il ministero della Salute conferma quanto ho sostenuto nell’interrogazione in cui mettevo in guarda l’Azienda Brotzu dal rischio di un bando illegittimo, che impediva ai tecnici di laboratorio di poter avere l’accesso ai posti che a tali professionisti sono riservati per legge!»

Lo rileva il deputato dei Riformatori, Pierpaolo Vargiu che, nei giorni scorsi, si era rivolto al ministero della Salute perché esercitasse il suo ruolo di sorveglianza su un bando del Brotzu che danneggiava i tecnici di laboratorio.

«La sanità moderna – aggiunge Pierpaolo Vargiu – si basa su un mix di competenze e professionalità sempre più sofisticato, che deve essere salvaguardato e valorizzato se vogliamo davvero che la prestazione resa al paziente sia appropriata e di qualità.»

«I tecnici di laboratorio hanno un ruolo importante nelle attività di diagnostica, che richiede un percorso universitario specifico e qualificato, che li rende insostituibili nella loro professionalità. Negarne o annacquarne le competenze – sottolinea ancora Pierpaolo Vargiu – significherebbe innescare una guerra tra professioni sanitarie di cui non si sente davvero il bisogno ma, sopratutto, comprometterebbe gli equilibri che stanno alla base della qualità dell’assistenza ai pazienti.»

«Avuto il parere motivato da parte del Ministero – conclude Pierpaolo Vargiu – credo che sarebbe opportuno che l’Azienda Brotzu rettifichi immediatamente il contenuto del bando!»

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Al via il bando per il finanziamento di progetti di ricerca per l’innovazione scientifica tecnologica grazie al programma operativo regionale Fse 2014-2020. Con questo strumento l’assessorato della Pubblica Istruzione intende contribuire al raggiungimento degli obiettivi di crescita intelligente e sviluppo di un’economia basata sulla conoscenza e sull’innovazione individuati dalla Strategia Europa 2020.
Le proposte dei progetti, destinati ai residenti in Sardegna che abbiano conseguito il titolo di dottore di ricerca in Italia o all’estero, dovranno essere presentate da Università statali e Università non statali legalmente riconosciute dal Miur, istituti di istruzione universitaria a ordinamento speciale, istituzioni di formazione e ricerca avanzata, enti di ricerca pubblici e privati di alta qualificazione, con almeno una sede formativa in Sardegna. Saranno finanziati progetti di ricerca di durata triennale in ambiti scientifici coerenti con le linee strategiche del Pnr e della Smart specialisation regionale.

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Si è svolta stamane, alla Art port gallery dell’aeroporto di Olbia, la presentazione del programma “Network Summer 2017”, i voli da marzo a ottobre, da parte della società di gestione Geasar. Saranno attivi 90 collegamenti, dei quali 16 nuovi, con 18 Paesi, operati da oltre 40 compagnie. L’offerta è di circa 300mila posti in più (+10%) rispetto all’anno scorso.

«L’aeroporto di Olbia sta facendo un lavoro fondamentale per il territorio e per l’intera Sardegna, ha dato un notevole contributo ai quasi tre milioni di arrivi nell’isola nel 2016 e sta ripagando l’investimento importante che l’assessorato ha fatto per il biennio 2016/2017 – ha detto l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio, Francesco Morandi -. L’intenzione della Regione è rinnovare il progetto di comunicazione avviato con il sistema aeroportuale e con Geasar in particolare, con un accordo di respiro triennale.»
Olbia è l’aeroporto italiano che nel 2016 ha fatto registrare la crescita maggiore (+14%), contribuendo con il suo traffico passeggeri in entrata al record assoluto di presenze (oltre 13 milioni e mezzo) nelle strutture ricettive isolane. Ora si riparte con prospettive addirittura migliori: «Si aprirà ad aprile la stagione turistica più interessante e lunga di sempre per la Sardegna – ha aggiunto l’assessore Morandi – che, grazie al lavoro di aeroporto, porto, operatori e comunità locali, permetterà di offrire ai nostri potenziali visitatori collegamenti, presentati opportunamente con largo anticipo, servizi, motivazioni di viaggio e temi di vacanza durante un ampio periodo dell’anno. In questa favorevole dinamica temporale – ha aggiunto l’assessore del Turismo – l’assessorato è intervenuto con la programmazione di grandi eventi internazionali, primo tra tutti la centesima edizione del Giro d’Italia, in grado di generare flussi e di amplificare la notorietà della destinazione, e attraverso il progetto di destagionalizzazione finanziato con due milioni di euro che mette i sistemi territoriali in condizione di strutturare l’offerta costruendo un prodotto turistico».
La collaborazione con i tre principali scali isolani presenta da tre anni una destinazione Sardegna fortemente riconoscibile che si sta posizionando con un brand impattante e un’immagine coordinata. L’interesse dei mercati internazionali è cresciuto in maniera esponenziale: l’obiettivo è consentire che nei prossimi anni i flussi stranieri – attualmente rappresentano il 46 per cento – superino quelli nazionali, ovviamente senza che i passeggeri in arrivo dalla Penisola subiscano alcun decremento.

«L’assessorato sta strutturando un sistema regionale di organizzazione della destinazione che fa perno attorno alle grandi infrastrutture di trasporti, aeroporti e porti isolani che, insieme alla Regione, sono in grado di catalizzare l’offerta e di creare servizi indispensabili per essere più competitivi sui mercati. Attività e scelte condivise derivano da incontri cadenzati con gli operatori per aggiornare strategia, programmare interventi, costruire network di generazione d’offerta, individuare i canali di promocommercializzazione del prodotto turistico regionale.»

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L’assessorato della Pubblica istruzione ha pubblicato un avviso di chiamata per il finanziamento di progetti di ricerca relativi all’anno 2017, con l’obiettivo di:
– investire nell’istruzione, nella formazione e nella formazione professionale per le competenze e l’apprendimento permanente;
– migliorare la qualità e l’efficacia dell’istruzione superiore e di livello equivalente e l’accesso alla stessa, al fine di aumentare la partecipazione e i tassi di riuscita specie per i gruppi svantaggiati;
– innalzare i livelli di competenze, di partecipazione e di successo formativo nell’istruzione universitaria e/o equivalente.
La finalità dell’avviso è quella di finanziare proposte progettuali articolate in progetti di ricerca in ambiti scientifici coerenti con le linee strategiche del Pnr e della Smart specialisation regionale, afferenti alle Aree di Specializzazione (AdS) su cui la Regione Sardegna intende concentrare le risorse per il periodo di programmazione 2014-2020 in materia di Ricerca e Innovazione.
Le proposte progettuali, articolate in uno o più progetti di ricerca, dovranno essere presentate da Università statali e Università non statali legalmente riconosciute dal Miur, Istituti di istruzione universitaria a ordinamento speciale, Istituzioni di formazione e ricerca avanzata, Enti di ricerca pubblici e privati di alta qualificazione, con almeno una sede formativa in Sardegna per ogni progetto di ricerca per il quale si presenta la proposta progettuale.
Ogni progetto di ricerca avrà un contratto almeno di durata triennale.
Destinatari delle azioni sono i residenti in Sardegna alla data di sottoscrizione del contratto di ricerca, che abbiano conseguito il titolo di dottore di ricerca in Italia o all’estero.
Le proposte progettuali dovranno pervenire tramite raccomandata oppure tramite consegna a mano all’indirizzo Regione Autonoma della Sardegna, Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni culturali, Informazione, Spettacolo e Sport – Direzione Generale della Pubblica Istruzione – Servizio Università e Politiche giovanili – Viale Trieste n. 186 – 09123 Cagliari, entro le ore 13.00 del 20 marzo 2017.