25 November, 2024
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Venerdì 17 febbraio alle ore 11.00 presso la Sala dei Mosaici dell’Ufficio di informazione in Italia del Parlamento europeo in via IV Novembre 140 Roma, sarà presentato il viaggio dell’edizione 2017 della “Fiaccola Benedettina Pro Pace et Europa”.

Tra i relatori interverranno i sindaci di Subiaco, Norcia e Cassino, le Regioni Lazio e Umbria e rappresentanti del Parlamento Europeo.

L’iniziativa quest’anno assume una particolare valenza sia per le gravi calamità che hanno colpito Norcia e l’Italia centrale, sia per la ricorrenza dei sessant’anni dalla firma dei Trattati di Roma.

 Nel corso della conferenza stampa, verrà presentato l’intero calendario che partirà con la benedizione Papale il 22 febbraio 2017.

La fiaccola sarà poi protagonista a Bruxelles, a metà marzo, e le iniziative si concluderanno con il rinnovo della firma dei Trattati di Roma.

Sarà illustrato, nel dettaglio, il calendario del viaggio della fiaccola in Belgio, capitale scelta anche per il suo alto valore simbolico, nonché esemplificato il legame tra la ricorrenza della firma dei Trattati di Roma e la Fiaccola benedettina.

Un programma, dunque, articolato e significativo, che coinvolge tanti attori e tanti luoghi altamente rappresentativi.

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Il presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru, ha commentato con grande soddisfazione la conferma della scelta della città di Cagliari quale sede per lo svolgimento del G7 Trasporti in Sardegna.

«Ospitare il G7 Trasporti – ha detto il governatore della Sardegna – è un’opportunità importante per l’intero sistema Sardegna. Per questo abbiamo subito risposto positivamente alla proposta del ministro Delrio di portare l’evento nella nostra regione».
«Sarà un momento di grande visibilità internazionale e ci darà la possibilità di portare l’attenzione su un tema che per noi è cruciale più che per altri territori. Ma come abbiamo chiesto con forza al presidente del Consiglio Gentiloni – ha aggiunto Francesco Pigliaru -, ci aspettiamo che, contestualmente, senza ulteriori ingiustificabili ritardi, si sblocchino i cantieri di La Maddalena, che ha pagato e ancora paga il prezzo altissimo del mancato G8 del governo Berlusconi. Il riavvio di un percorso di sviluppo virtuoso non è più rimandabile – ha concluso Francesco Pigliaru -, e l’organizzazione del vertice in Sardegna sarà l’occasione per dare a questo territorio e a questa comunità le risposte che aspettano.»

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La definizione della vertenza per la gestione delle centrali idroelettriche Enel nella diga del Tirso, con la disponibilità del Consorzio di bonifica dell’oristanese a ritirarsi dal contenzioso lasciando così che Enas (l’ente acque della Regione) subentri ai diritti del consorzio, garantendo però a quest’ultimo i necessari corrispettivi per procedere con il definitivo risanamento finanziario dell’ente che ha oltre 11 milioni di euro di sbilancio.

È questa, in sintesi, la proposta avanzata dai sindaci dell’oristanese nel corso dell’audizione nella commissione Agricoltura, presieduta da Luigi Lotto (Pd), e all’indomani della riunione dei primi cittadini, tenutasi ad Oristano, per affrontare la difficile situazione creatasi nel comparto dell’agricoltura e dell’allevamento a seguito dell’emissione, da parte del Consorzio di bonifica, di ruoli aggiuntivi per i saldi dell’irrigazione 2006 – 2008, per un importo complessivo pari a 4,36 milioni di euro.

«È un costo insostenibile per le aziende del nostro territorio – ha spiegato il sindaco di Arborea, Manuela Pintus – soprattutto in tempi in cui il prezzo del latte bovino è in calo e aumenta quello dell’energia e mentre si registra la drammatica crisi del mondo delle campagne in tutta la Sardegna.»

Il sindaco di Arborea, insieme con i primi cittadini di Oristano (Guido Tendas), di Terralba (Pietro Paolo Piras), di Santa Giusta e presidente dell’unione di comuni dei Fenici (Antonello Figus), con il presidente dell’unione dei comuni della Bassa valle del Tirso e del Grighine (Nicola Cherchi) e con l’assessore dell’Agricoltura del comune di Marrubiu (Antonio Urraci) ha rimarcato la strategicità del comparto agricolo nella provincia di Oristano («le coltivazioni e l’allevamento sono la nostra unica industria») ed ha invitato la Regione “a prendere in carico” il problema dell’indebitamento del Consorzio di bonifica, auspicando anche «interventi straordinari da inserire nella manovra finanziaria che tra qualche settimana approderà all’esame del Consiglio».

I consiglieri regionali Antonio Solinas (Pd), Oscar Cherchi (Fi), Mario Tendas (Pd) e Antonio Gaia (Upc) hanno riconosciuto la rilevanza delle problematiche esposte dai sindaci ed hanno, nel corso dei rispettivi interventi, auspicato un rapida definizione del contenzioso per la gestione delle centrali idroelettriche sulla diga del Tirso al fine di assicurare al Consorzio di bonifica i sostegni economici necessari per continuare ad operare al servizio delle aziende agricole dell’oristanese.

Il presidente della commissione, Luigi Lotto, nell’assicurare l’impegno del parlamentino dell’Agricoltura per la positiva risoluzione della vicenda, ha concluso i lavori preannunciando, sul tema, la convocazione in audizione degli assessori dei Lavori pubblici e del Bilancio. 

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Questa mattina sono iniziati i lavori di posa in opera di nuovi parapetti di acciaio zincato in diverse zone della città.

«Con questo intervento – commenta l’assessore ai Lavori Pubblici, Barbara Mele – poniamo fine a situazioni di degrado e di pericolosità che perdurano da tanti anni.»

Dopo la rimozione di quelli esistenti, saranno sistemati 400 metri di nuovi parapetti nel quartiere di Serra Perdosa tra via Aldo Moro e Via Antonio Segni, 200 metri in via Antonio Vivaldi e altri 111 metri tra via Ciro Menotti, via Silvio Pellico e la frazione di Nebida.

L’investimento totale di oltre 42.000 euro proviene dagli incassi delle sanzioni per le violazioni del codice della strada. Il progetto e i lavori sono coordinati dall’Ufficio Viabilità.

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L’assessorato della Sanità, in collaborazione con la presidenza della Regione, ha predisposto una circolare, dove si ribadisce una normativa comunitaria già esistente, per il trasporto e il conferimento dei sottoprodotti di origine animale (SOA), delle categorie 1 e 3. Il provvedimento fa riferimento all’ordinanza firmata dal presidente della Regione lo scorso 24 gennaio che interveniva per gestire l’emergenza venutasi a creare dopo il sequestro, deciso dalla Procura della Repubblica di Cagliari, dello stabilimento Agrolip di Macchiareddu. L’ordinanza prevede che i sottoprodotti siano raccolti, trasportati e dotati di apposito documento commerciale e di registro. In particolare, i sottoprodotti conferiti negli impianti di incenerimento e nelle discariche autorizzate costituiscono dei rifiuti e, in quanto tali, sono soggetti al rispetto della normativa sia sanitaria che ambientale.
Nello specifico, è stato rilevato che alcune ditte, pur avendo l’autorizzazione prevista per il trasporto di rifiuti, non possiedono quella relativa al trasporto dei SOA. Pertanto, al fine di agevolare le ditte che volessero ottenere l’autorizzazione necessaria al trasporto dei SOA, l’assessorato e la presidenza hanno spiegato che ogni impresa che intenda effettuare il trasporto di tali sottoprodotti deve comunicare al servizio veterinario della ASL, competente sul territorio in cui la ditta è registrata, riconosciuta o in cui ha la sede operativa, l’elenco di veicoli e/o dei contenitori riutilizzabili posti sotto il suo controllo (con modello e targa) e le sue variazioni. La comunicazione deve contenere almeno: modello e targa del veicolo; nel caso di contenitori riutilizzabili non targati, le caratteristiche e le dimensioni. Va inoltre specificata la sede di rimessaggio del veicolo o del contenitore riutilizzabile e la sede, se diversa da quella operativa o di rimessaggio, dove è detenuto il registro delle partite. Nella comunicazione vanno anche specificate la categoria di sottoprodotti di origine animale e prodotti derivati trasportati, l’indicazione dei punti di lavaggio/disinfezione dei veicoli e/o dei contenitori riutilizzabili.
Una volta ricevuta la comunicazione, il servizio veterinario della ASL inserisce in un apposito registro ogni veicolo o contenitore adibito al trasporto di SOA o prodotti derivati, assegnando quindi un codice di identificazione. La documentazione sull’avvenuta comunicazione, con l’attribuzione del codice, deve essere disponibile durante il trasporto. Non è quindi soggetto all’obbligo di comunicazione l’impiego di veicoli o contenitori, adibiti al trasporto di prodotti destinati al consumo umano, così come previsto dalla normativa comunitaria già vigente.
«Abbiamo affrontato la questione con l’amministratore di Tecnocasic, Giuseppe Cuccu, che ha dato la disponibilità a venire incontro alle difficoltà organizzative delle aziende suinicole per smaltire in emergenza quanto accumulato dopo la chiusura degli impianti Agrolip – spiega il direttore generale della Presidenza, Alessandro De Martini, che in questi giorni ha seguito di persona i lavori -. Successivamente a una verifica tecnica tra Tecnocasic e gli allevatori interessati allo smaltimento si procederà, con uno specifico provvedimento, per superare questa nuova emergenza,»

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E’ stato presentato stamane a Nuoro il progetto di comunicazione del Giro d’Italia in Sardegna ai 44 comuni coinvolti.
«Il Giro d’Italia coinvolge anche i piccoli Comuni attraverso un’attività di comunicazione e di animazione territoriale coordinata che prepari il territorio ad accogliere il grande evento e consenta alla Regione di presentarsi in maniera univoca ed efficace sui mercati di quasi duecento Paesi di tutto il mondo» ha detto l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio, Francesco Morandi, durante la presentazione del progetto coordinato dalla Regione. Le comunità locali sono impegnate direttamente con una serie di iniziative di preparazione al passaggio della “carovana rosa”.
L’obiettivo è diffondere visibilità a tutti i centri attraversati dalla corsa, 44 città e paesi che nel tragitto da Alghero a Olbia, da Tortolì a Cagliari vedranno il passaggio dei ciclisti dal 5 al 7 maggio prossimi.
«È importante raccontare la Sardegna e renderla riconoscibile al mondo promuovendo gli elementi chiave legati al turismo attivo e sportivo, a natura e ambiente, a identità e tradizione, all’enogastronomia e alla possibilità di fare attività nell’isola tutti i mesi dell’anno» ha aggiunto Francesco Morandi. I turisti possono ripercorrere le tre tappe del Giro già dal giorno dopo l’evento sfruttando pacchetti legati alla corsa con una prospettiva almeno triennale. «Stiamo costruendo prodotti legati al cicloturismo coerenti con il modello di sviluppo sostenibile pensato dalla Regione per promuovere una meta caratterizzata da un sistema di offerta unica, basata sulla qualità della vita», ha spiegato Morandi agli amministratori.
Tutte le azioni promozionali sono accompagnate da un pay-off unico, che seguendo la scia dell’immagine coordinata ideata per Expo 2015 e candidata al Compasso d’oro, è rappresentato da cerchi concentrici, fatti di nuraghi stilizzati, come i rocchetti di una ruota. L’elemento identitario si affianca in ogni banner e cartellone al simbolo del Giro. Previsti concorsi a premi e di invito alla creatività dei territori per lasciare un segno rosa in occasione del passaggio. A cominciare da 44 giorni prima della partenza, ovvero ogni giorno un Comune protagonista. Per sensibilizzare bambini e ragazzi delle scuole primarie, Rcs ha ideato anche ‘Biciscuola’, progetto che in Sardegna è gestito in collaborazione con i Comuni-tappa. Ai messaggi tradizionali e via web sono associati la strategia social e un’iniziativa che prevede ogni giorno la raccolta di contenuti legati al Giro provenienti dai territori. Questi confluiscono in cento mini-racconti raccolti in un e-book.
Il logo con la “ruota di nuraghi”, infine, è anche il simbolo delle rete ciclabile regionale e caratterizza l’offerta cicloturistica sarda.

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Il consigliere regionale Paolo Truzzu (Misto-Fdi) e il collega Ignazio Locci (Forza Italia), hanno presentato stamane attraverso alcune slide la ricostruzione dei rapporti fra Stato e Regione in materia di entrate e spesa sanitaria.

«Se nel 2012 la Sardegna non avesse ritirato i ricorsi alla Corte costituzionale in materia di entrate, oggi avrebbe 600 milioni in più – ha detto Paolo Truzzu -: sono soldi dei sardi che ci spettano e per questo la Regione deve riaprire la vertenza con lo Stato. Sulla sanità emerge in maniera evidente il macroscopico errore del ritiro del ricorso che ha visto invece vittoriosa la Valle d’Aosta, secondo il principio costituzionale consolidato da numerose sentenze in base al quale le Regioni che pagano la sanità con ricorse proprie (come la Sardegna) non devono concorrere alla spesa nazionale. In termini reali, con un ricorso identico a quello della Sardegna la Valle d’Aosta ha ottenuto la restituzione di 400 milioni per il periodo 2012-2015 e la cancellazione degli accantonamenti futuri mentre, con la cosiddetta vertenza entrate di Pigliaru e Paci, la Sardegna ha rinunciato a tutti i ricorsi e perfino agli eventuali risultati positivi di altre sentenze fino a tutto il 2017: un risultato disastroso per il governo regionale (a parole) più sovranista della storia.»

Ignazio Locci ha ricordato in apertura che «la manovra dello Stato che si è abbattuta sugli Enti locali per la riduzione del debito pubblico vale 4.5 miliardi di euro per il periodo compreso fra il 2012 ed il 2019 ed ha colpito pesantemente la Sardegna che, in maniera del tutto illogica, paga due volte il sistema delle Autonomie, prima con le trattenute dallo Stato e poi con il fondo unico degli Enti locali, alimentato da risorse proprie. Il risultato di questa manovra a tenaglia è che in pochi mesi gli enti locali sardi, a cominciare dalle Province, arriveranno al default finanziario. Quindi – ha concluso Ignazio Locci – non solo la vertenza entrate con lo Stato va riaperta ma il presidente del Consiglio Ganau deve convocare al più presto gli Stati generali della Sardegna per un dibattito aperto con numeri alla mano sui rapporti fra Stato e Regione per poi spostare la battaglia a Roma in difesa dei diritti dei sardi.»

All’incontro ha partecipato anche il consigliere di Forza Italia Ugo Cappellacci che, da governatore, presentò i ricorsi del 2012. «Ritirarli è stato un gravissimo errore non solo perché la situazione della Sardegna era identica a quelle di altre Regioni a Statuto speciale, come hanno dimostrato i risultati ottenuti dalla Val D’Aosta quanto perché, in una transazione come quella che (apparentemente) ha chiuso la vertenza entrate nel 2014, gli accorsi si fanno considerando anche le speranze di vittoria in contenziosi aperti; nel caso della Sardegna più che speranze erano certezze».

Quanto ad una nuova vertenza con lo Stato, Ugo Cappellacci ha espresso molti dubbi: «Non vedo come possa guidarla chi si è dimostrato colpevole di superficialità ed arroganza ed ha agito come inviato speciale del Governo centrale, alzando bandiera bianca e portandoci alla disfatta».

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Il comune di Carbonia ha deciso di istituire in Piazza Ciusa, in via sperimentale e con riserva di modifiche future, 28 parcheggi per la sosta gratuita con disco orario (con validità di un’ora) nei giorni lavorativi (da lunedì a venerdì), dalle 8.00 alle 13.00.

Gli stalli per la sosta libera e gratuita con disco orario sono così distinti:

    n. 17 stalli di sosta presso i portici, lato Sud/Est del Mercato Civico (dove si trova l’oreficeria Pala);

    n. 11 stalli di sosta presso i portici, lato Nord/Est del Mercato Civico (dove si trova la frutta e verdura Etzi).

La decisione è stata presa per andare incontro ai numerosi operatori economici del Mercato civico e titolari di attività commerciali che hanno manifestato l’esigenza di istituire nuovi spazi di sosta con limiti di tempo in Piazza Ciusa. La sosta sperimentale a tempo è stata pensata per creare un’alternativa alla sosta regolamentata a pagamento, garantendo la massima mobilità e fluidità della circolazione veicolare nel centro cittadino e favorendo l’avvicendamento dei veicoli nelle aree di sosta.

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Venerdì scorso, 10 febbraio, il dipartimento di Fisica – Cittadella universitaria, Monserrato – ha ospitato la seconda giornata “International day of women and girls in science”. Il tema – sbarcato per la prima volta nell’isola – di fondo è noto: il numero di donne coinvolte nella ricerca scientifica è basso ovunque: i dati dell’Unesco del 2013 evidenziano il 36 per cento di presenze femminili in Italia, peraltro più alta (28,4) della media mondiale. Anche riflettendo su queste percentuali il 15 dicembre 2015 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha proclamato la Giornata che si è celebrata per la prima volta nel 2016. Alla cerimonia di apertura ha preso parte anche la professoressa Micaela Morelli: “I numeri dell’Unesco sono evidenti, la ricerca scientifica ha sempre più bisogno del pensiero femminile” ha detto il pro rettore per la Ricerca dell’ateneo di Cagliari.

Viviana Fanti (docente di Fisica applicata) e Alessia Zurru (responsabile divulgazione iniziative del dipartimento), in collaborazione con la sezione di Cagliari dell’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn), hanno coordinato la Masterclass (che rientra nelle attività del Piano lauree scientifiche di fisica, rendicontabili come alternanza scuola-lavoro) al femminile coinvolgendo 47 studentesse, individuate per il percorso scolastico di pregio, in rappresentanza di 24 istituti superiori regionali. Le ragazze, affiancate da nove tutor del dipartimento, hanno trascorso la mattinata tra laboratori e aule, alle prese con attività sperimentali e  dimostrazioni. Di particolare rilievo l’aspetto relazionale che si è instaurato tra le partecipanti, il team organizzativo e le tutor. Con preziose indicazioni, suggerimenti e un dialogo incisivo su quello che può rappresentare il mondo della fisica.

Tutor e argomenti. Claudia Vacca, Fiorella Fionda, Elisa Incani, Marta Sireus, Elisa Pinna, Jessica Satta, Daniela Marongiu e Fabiana Scarano, sono le nove giovani ricercatrici e dottorande in fisica che hanno guidato le studentesse delle superiori nell’affascinante viaggio nei diversi ambiti della disciplina. “Dall’astrofisica alla fisica delle particelle, dalla fisica della materia alla fisica medica, le ragazze si sono potute occupare di alcune delle tematiche più dibattute del nostro lavoro” ha precisato la professoressa Fanti.

Nel pomeriggio si è tenuto il collegamento in diretta audio/video con le scienziate del Cern di Ginevra e con le scuole di fisica di Madrid e Rio de Janeiro. La parte del leone della Giornata per due brillanti laureate in fisica all’ateneo di Cagliari, Marianna Fontana e Francesca Dordei (vedi news unica.it dell’11 gennaio).

Il 10 maggio prossimo a Roma si tiene il “Gender in Physics Day”. L’Infn fa parte del Consortium Genera (Gender Equality Network in the European Research Area – www.genera-project.com) e bandisce un concorso riservato a studenti e studentesse delle terze, quarte e quinte degli Istituti secondari di secondo grado per affrontare e combattere gli stereotipi di genere sin dall’ambito scolastico. Informazioni su lngs.infn.it/images/REIS/donne_e_ricerca/.

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Giovedì 16 febbraio, alle ore 15.00, si terrà presso la sala consiliare del comune di La Maddalena, un incontro tecnico congiunto con l’Ente Parco nazionale dell’arcipelago di La Maddalena e la Capitaneria di porto di La Maddalena, a favore delle società di noleggio e locazione imbarcazioni e dei diportisti che effettuano noleggio occasionale che svolgono o intendono svolgere le predette attività commerciali/turistiche all’interno delle acque del Parco nazionale dell’arcipelago di La Maddalena.

L’incontro, cui sono invitati tutti gli operatori del settore turistico, avrà come oggetto la regolamentazione delle attività di noleggio, locazione e noleggio occasionale svolte all’interno delle acque del Parco nazionale.

In tale occasione il CF (CP) Leonardo Deri, nella doppia veste di commissario del Parco e comandante della Capitaneria di porto, illustrerà la disciplina locale inerente le attività commerciali svolte con le unità da diporto nonché le novità normative di interesse, ponendo particolare attenzione alle norme di sicurezza della navigazione e tutela dell’ambiente marino e costiero.