25 November, 2024
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Lo scorso 31 gennaio era stato al centro di un autentico “caso” politico, con l’abbandono dell’Aula da parte di tutti i consiglieri del gruppo di maggioranza del Movimento 5 Stelle mentre il vice sindaco Gian Luca Lai lo esponeva in Aula e le “inevitabili” durissime prese di posizione dei consiglieri di gruppi di opposizione; martedì prossimo, 21 febbraio, l’adozione del Piano particolareggiato di iniziativa privata in località Campo Frassolis – Zona territoriale omogenea G servizi generali – Sottozona G1T ritorna in Consiglio comunale, a Carbonia, unico punto finora inserito all’ordine del giorno della seduta convocata oggi in seduta straordinaria dal presidente Massimiliano Zonza, oltre alle interrogazioni e alle interpellanze che, come al solito, apriranno i lavori, e alla mozione sul “Reddito di cittadinanza locale”.

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La Sardegna è la prima Regione in Italia a essersi dotata di una legge per la Semplificazione che applica la legislazione nazionale in materia all’interno dell’autonomia statutaria. È quanto emerso dall’incontro organizzato ieri, a Cagliari, dall’assessorato regionale dell’Industria che ha messo a confronto Giunta e Comuni per discutere delle novità inserite nel provvedimento approvato nell’ottobre scorso e entrato in vigore l’11 novembre dell’anno scorso. Sardegna virtuosa e protagonista di nuove proposte nello scenario nazionale, secondo quanto affermato dalla Direttrice del servizio per la semplificazione e la sburocratizzazione del Dipartimento Funzione Pubblica, Silvia Paparo. Tra le novità introdotte dalla legge c’è l’istituzione dello Sportello Unico per le Attività Produttive e l’attività Edilizia (SUAPE) che riunisce le competenze esercitate dallo Sportello per le attività produttive (SUAP) e le competenze relative all’edilizia privata.
«Nel rispetto dei tempi previsti dalla legge, la prossima settimana presenteremo in Giunta le direttive di attuazione per lo sportello SUAPE. Abbiamo scritto la legge di Semplificazione per rimuovere uno dei principali fattori di mancata competitività: le imprese e i cittadini dedicano troppo tempo e sprecano troppe risorse per le pratiche amministrative. Adesso – ha detto l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras – è il momento di schierarsi accanto ai Comuni e alle Unioni dei Comuni per dare piena attuazione alla legge, attraverso azioni di informazione e sensibilizzazione, momenti di formazione, attività quotidiana di supporto, assistenza tecnica gratuita anche grazie a una nuova piattaforma informatica. La struttura lavorerà fin da subito con i Comuni di medie dimensioni perché possano partire con lo Sportello SUAPE. L’incontro di oggi, nel quale abbiamo illustrato agli amministratori il percorso operativo per studiare insieme gli interventi organizzativi, ci ha consentito di ascoltare le varie richieste e di programmare meglio le prossime iniziative.»
«La Giunta – ha detto l’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu – ha fatto due grandi leggi di riforma: quella del Sistema delle Autonomie Locali e la legge di Semplificazione dei processi amministrativi. L’obiettivo è migliorare il rapporto tra i singoli cittadini e la pubblica amministrazione. Vogliamo migliorare i processi rendendoli più semplici, con tempi di risposta più rapidi da parte della Regione. Tutto ciò – ha aggiunto Cristiano Erriu – comporta un cambiamento di mentalità da parte del personale che opera nella pubblica amministrazione e, in particolare, un cambiamento di mentalità da parte degli amministratori locali che devono ragionare in un’ottica di territorio e di cooperazione tra Comuni, superando alcune difficoltà organizzative che, soprattutto su base di unioni comunali di territorio, ci sono state anche nel recente passato. Stiamo lavorando insieme agli amministratori per superare insieme queste criticità.»
«La Semplificazione è un ottimo esempio di collaborazione tra diversi assessorati, la legge è un risultato importante che premia gli sforzi della Giunta per dare risposte certe a imprese e cittadini – ha detto il Capo di gabinetto della Presidenza della Regione, Filippo Spanu -. Abbiamo assoluta necessità di migliorare la macchina regionale, renderla più snella ed efficace, anche per consentire ai dipendenti di lavorare meglio. C’è bisogno quindi di rinnovare e iniettare nuove energie dentro il sistema. Tra le altre iniziative in cantiere per i prossimi due anni di legislatura, c’è il concorso per nuovi dirigenti. La Regione – ha concluso Filippo Spanu – ne ha bisogno per accompagnare il processo di semplificazione disegnato dalla nuova legge.»

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Giovedì 16 febbraio si terrà a Cagliari il seminario “L’efficienza energetica al centro della strategia delle imprese: dalla diagnosi all’implementazione di un sistema di gestione“. L’evento, organizzato dalla Piattaforma Energie rinnovabili di Sardegna Ricerche, si terrà a partire dalle 9.00, presso il Sardegna Hotel, in via Lunigiana 50.

L’iniziativa s’inquadra nelle attività di supporto tecnico-scientifico al Servizio Energia dell’Assessorato regionale dell’Industria, nell’ambito del bando “Piccole e medie imprese efficienti – Miglioramento dell’efficienza energetica nelle PMI nel territorio della Sardegna”, promosso dalla Regione Sardegna e finanziato dal POR FESR 2014/2020 e dal ministero dello Sviluppo economico.

Il programma prevede relazioni e interventi di Maria Grazia Piras, assessora regionale dell’industria, Sandro Picchiolutto, esperto tecnico presso CTI e ACCREDIA, Stefano Piras, direttore del Servizio Energia dell’assessorato dell’Industria, e Domenico Santino, responsabile del Servizio Efficienza energetica dell’ENEA.

I lavori si apriranno con un focus sulle politiche regionali in materia di efficienza energetica e in particolare sulle azioni di sostegno a favore delle PMI. Sarà quindi presentato un primo bilancio del bando “PMI efficienti”, che fino al 30 giugno prossimo offre alle imprese sarde un contributo del 65% per realizzare la diagnosi energetica e implementare il Sistema di gestione dell’energia (SGE).

La parte centrale del seminario sarà dedicata a due interventi mirati a fornire alle imprese informazioni, dettagli e consigli di tipo tecnico, economico e organizzativo sugli impegni e le opportunità derivanti dal perseguimento di una strategia aziendale fondata sull’efficienza energetica. Al termine degli interventi sarà lasciato spazio al dibattito che vedrà la partecipazione dei relatori e dei rappresentanti degli ordini professionali e delle associazioni di categoria interessate: la Rete regionale delle professioni tecniche e la Federazione regionale degli Ingegneri, Casa Artigiani, CNA Sardegna, Confapi, Confartigianato, Confcooperative, Confindustria Regionale, Centro Nord e Meridionale Sardegna e Lega Coop.

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Partiti e movimenti, politici e civici, scaldano i motori, a Sant’Antioco, in vista delle elezioni amministrative della prossima primavera. Non è stata ancora fissata la data delle elezioni ma già si conoscono i primi due candidati alla carica di sindaco.

Il primo a giocare d’anticipo, alcune settimane fa, è stato Alberto Fois, 45 anni, candidato a sindaco già nel 2012 alla guida della lista civica Genti NOA, quando ottenne 1.382 voti, classificandosi al terzo posto, dietro il sindaco eletto Mario Corongiu (lista Impegno, 2.264 voti) e Giovanni Benito Guido Locci, noto Gianni (lista Città Nuova, 2.113 voti), dimessosi il 14 novembre 2014 e sostituito in Consiglio comunale da Eleonora Spiga.

«Ho il dovere di comunicarvi che oggi nel mese di gennaio 2017, mentre gli altri gruppi politici sono ancora alla ricerca dei candidati e perfino del candidato sindaco, Genti NOA è pronta ad amministrare responsabilmente questa città: abbiamo un candidato sindaco, i candidati consiglieri, i candidati assessori e soprattutto un progetto organico sullo sviluppo economico e sociale di questa città. Trovo che questo sia già un cambiamento epocale nella politica cittadina, il primo di grandi cambiamenti che ci attendono nei prossimi anni», ha detto, tra l’altro, Alberto Fois, nel video in cui ha ufficializzato la sua candidatura alla guida del gruppo civico.

Il secondo ad uscire allo scoperto e ad annunciare la sua candidatura, tre giorni fa, con un post nel suo profilo facebook (ormai i social network sono al centro del confronto politico anche nel Sulcis Iglesiente) e l’affissione di manifesti sui muri dalla città con la lista Sant’Antioco Attiva, è stato Massimo Melis, 51 anni, eletto nel 2012 con la lista Impegno che vinse le elezioni, vicesindaco ed assessore dei Lavori pubblici, Manutenzioni, Ambiente e Protezione civile fino al mese di giugno 2015, quando ruppe con il sindaco Mario Corongiu e la maggioranza, passando all’opposizione insieme ai colleghi Valerio Lecca e Luca Cabras.

«Sono candidato alla carica di sindaco del comune di Sant’Antioco ha scritto – Massimo Melis -. Questa decisione scaturisce, dalla sollecitazione di tanti amici e dal naturale evolversi di un PERCORSO POLITICO, che mi ha permesso, attraverso il GRANDE IMPEGNO e la GRANDE DISPONIBILITÀ profusa, di acquisire le CONOSCENZE, supportate dall’ESPERIENZA DIRETTA, elementi essenziali per il raggiungimento delle COMPETENZE necessarie per amministrare il nostro paese. Oggi più che mai il paese ha bisogno di CERTEZZE.»

Il campo è aperto e, dai movimenti in atto, a breve dovrebbero essere ufficializzate altre candidature, due, forse tre o anche più.

Il sindaco Mario Corongiu (lista Impegno) sta per concludere il suo secondo mandato e, in base alle disposizioni del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali (decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267), non potrà ricandidarsi a succedere ancora a se stesso. Non è ancora stato deciso chi sarà il candidato della sua lista. Da mesi si parla dell’attuale vicesindaco e assessore del Turismo, Cultura e Spettacolo Marco Massa, ma alla fine potrebbe spuntarla una donna (nell’attuale Giunta ci sono due donne, Daniela Ibba, assessore della Pubblica istruzione, e Mariella Piredda, assessore dei Servizi sociali, Politiche giovanili, Sport e Servizi cimiteriali).

Dall’esterno dell’attuale Consiglio comunale, potrebbero arrivare altri due candidati alla carica di sindaco. Il primo di cui si parla da mesi (indiscrezioni confermate dal diretto interessato) è Ignazio Locci, 43 anni, vicepresidente del Consiglio regionale in carica (gruppo Forza Italia Sardegna), eletto consigliere comunale nel 2012, dimessosi il 27 marzo 2014 e sostituito da Renato Avellino; il secondo è Sergio Busonera, 75 anni, ex vice presidente ed assessore della Programmazione, Pianificazione territoriale e Sviluppo economico della provincia di Cagliari, da anni fuori dalla politica attiva.

Non si hanno ancora notizie di movimenti nell’orbita del Movimento 5 Stelle che potrebbero però arrivare da un giorno all’altro.

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Nei mesi scorsi, una prima volta il 25 agosto, una seconda il 30 ottobre, abbiamo documentato la situazione ad altissimo rischio, alla periferia di Carbonia, all’ingresso della città dalla strada provinciale n° 78, dove la presenza di una palazzina fatiscente, dalla quale cadevano parti di intonaco e calcinacci, al centro di una controversia legale, ha richiesto l’interdizione al traffico veicolare di un’ampia parte della carreggiata sulla via Cesare Battisti, a pochi metri dall’incrocio con la via San Narciso. La presenza di alcune transenne ha ridotto per lunghi la carreggiata ad una sola corsia, con inevitabili disagi e rischi per la circolazione, sia in ingresso che in uscita da Carbonia, fino a che, il 25 novembre 2016, è stata disposta la completa chiusura al traffico, con ancora maggiori disagi per l’ingresso e l’uscita dalla città.

Oggi il comune di Carbonia ha diffuso una nota per fare chiarezza sul destino e sulle vicende passate dell’«edificio fatiscente di via Cesare Battisti a Serbariu, che tante polemiche ha creato e continua a creare».

«L’Amministrazione comunale si è mossa celermente per l’incolumità di persone e cose, mettendo in atto tutte le misure necessarie per portare a conclusione questa annosa vicenda – si legge nella nota -. L’ordinanza sindacale n. 96 del 10 giugno 2011 disponeva l’inagibilità totale del fabbricato, lo sgombero immediato dell’immobile, urgenti interventi di consolidamento statico, l’interdizione delle aree circostanti e loro messa in sicurezza.

Con decreto del Giudice Tutelare del Tribunale di Cagliari del 19 gennaio 2012, il comune di Carbonia veniva nominato amministratore di sostegno della proprietaria dell’immobile, mentre il 27 gennaio 2012 l’allora assessore delle Politiche sociali, veniva delegata a svolgere le funzioni di amministratore di sostegno.

Il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Cagliari, in seguito a diversi sopralluoghi, evidenziava, il 7 agosto 2015, lo stato di dissesto dell’immobile e la necessità di urgenti lavori di messa in sicurezza; il 19 febbraio 2016, evidenziava il peggioramento delle condizioni di degrado e abbandono.

Il 3 marzo 2016, l’Amministratore di sostegno comunicava di essere stata autorizzata dal Giudice tutelare ad attivare tutte le procedure per la messa in sicurezza e ripristino dell’immobile. Il 30 maggio 2016, l’Amministratore di sostegno dava formale incarico ad un tecnico esterno per la redazione di una perizia attestante l’idoneità statica dell’edificio e relativo preventivo di spesa.

Il 23 novembre 2016, appena due mesi dopo il suo ingresso in Giunta, l’assessore Loredana La Barbera, delegata dal sindaco a svolgere il ruolo di amministratore di sostegno, in seguito alla dichiarazione del rischio di crollo, chiedeva al dirigente del Settore Tecnico di adottare idonei provvedimenti. Dopo le disposizioni provvisorie del 24 novembre e le relative transenne che delimitavano la zona di pericolo, il 25 novembre 2016, con ordinanza sindacale n. 370, via Cesare Battisti veniva definitivamente chiusa al traffico veicolare, sino al termine del cantiere, per garantire la sicurezza di automobilisti e pedoni.

Il 6 dicembre 2016 veniva nominato il nuovo amministratore di sostegno esterno, dopo il riconoscimento dell’incompatibilità tra i ruoli di assessore e amministratore di sostegno, come sostenuto dall’Amministrazione comunale.

Il dirigente del II Servizio, con ordinanza n. 46 del 1 febbraio 2017, ha chiesto al nuovo amministratore di sostegno la demolizione dell’immobile, con l’ausilio di adeguata direzione tecnica, entro 90 giorni. In caso di inottemperanza, il Comune procederà all’esecuzione coattiva dell’ordinanza.

Il 9 febbraio 2017, l’amministratore di sostegno ha presentato i costi per la messa in sicurezza dell’immobile, stimati in 70mila euro. Viste l’impossibilità da parte della proprietaria dell’abitazione di sostenere le spese di demolizione, si prospettano due possibili alternative:

– l’individuazione di un privato o impresa edile disposti a demolire l’immobile e ricostruirlo, in seguito a donazione o vendita al prezzo di 1 euro;

– l’acquisizione dell’immobile da parte del Comune e successivi interventi a proprio carico, con rivalsa sul valore del terreno.

In questo momento si è in attesa dell’esito della ricerca di un privato interessato. Trascorsi i 90 giorni imposti dall’Ordinanza, in mancanza di un privato interessato – conclude la nota del comune di Carbonia -, sarà il Comune ad attivare direttamente le procedure necessarie per risolvere definitivamente il problema.»

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Venerdì 17 febbraio, alle ore 18.00. presso il Teatro Electra di Piazza Pichi, a Iglesias, il dottor Ignazio Marino, ex sindaco di Roma, incontrerà i lettori e presenterà il suo libro “Un marziano a Roma”, Feltrinelli Editore.

Una narrazione appassionata della difficile impresa di amministrare la capitale d’Italia, in cui Ignazio Marino tratteggia il quadro della politica romana e nazionale. Una soggettiva sulla complessità delle decisioni quotidiane, sulla difficoltà di far accettare il cambiamento, sulle resistenze che ha incontrato e sulle vicende che hanno portato infine alla sua estromissione dal sistema.

«Sono sempre stato un testardo. E i testardi possono vincere o perdere ma non riescono a galleggiare: emergono o affondano.»

L’evento, organizzato dall’Associazione ArgoNautilus in collaborazione con l’assessorato della Cultura del comune di Iglesias, rientra nella Fiera Off della Fiera del Libro di Iglesias 2017, in programma dal 22 al 25 aprile prossimi.

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I numeri delle imprese sarde a Mosca nella missione di “StoreSardinia” per la promozione dell’agroalimentare. 200 incontri con i buyer, 400 punti vendita raggiunti e oltre 1.000 richieste di informazioni. E ci sono le prime richieste di prodotti e di contratti da sottoscrivere.

12 imprese agroalimentari coinvolte provenienti da tutte le province sarde, 51 prodotti presentati (33 alimentari e 18 vini), 80 operatori specializzati dell’agroalimentare incontrati nelle cene-degustazione in rappresentanza di oltre 400 punti vendita, ristoranti e catene di distribuzione di tutta la Russia, 200 incontri diretti con i buyer in fiera e un migliaio contatti per richieste di informazioni sui prodotti sardi all’interno dello spazio “StoreSardinia”, oltre 200 persone servite durante gli showcooking/degustazioni dei prodotti isolani presso il padiglione Italia, il tutto in un contesto, quello di “ProdeExpo-Mosca 2017”, la più importante manifestazione euroasiatica per i prodotti dell’agroalimentare, che in 4 giorni ha contato 200mila visitatori, coinvolgendo 2mila espositori provenienti da oltre 26 Paesi di tutto il Mondo.

E’ questo il risultato della missione delle imprese sarde dell’agroalimentare che, dal 3 al 9 febbraio, a Mosca, nell’ambito del progetto “StoreSardinia” promosso da Confartigianato Imprese Sardegna, hanno fatto conoscere le creme alimentari spalmabili, il pane carasau con le numerose varianti snack, i malloreddus e la frégula, le panadas, gli oli di oliva e lentischio, le olive in salamoia, i vini bianchi e rossi, i liquorosi da dessert e gli amaretti integrali a importatori, responsabili delle catene di supermercati e gourmet, ristoratori, albergatori e giornalisti specializzati russi.

La missione in Russia è stata impreziosita anche dalla visita dello stand della Sardegna, unica regione italiana rappresentata alla fiera insieme all’Emilia Romagna, da parte dell’Ambasciatore italiano a Mosca, Cesare Maria Ragaglini, che ha potuto così apprezzare la varietà della produzione agroalimentare sarda.

«L’interesse per i prodotti sardi è molto forte – commenta Stefano Mameli, coordinatore del progetto “StoreSardinia” a riprova di questo le imprese, attraverso i “faccia a faccia” con i compratori russi, hanno immediatamente potuto ragionare di produzioni, prezzi, packaging e spedizioni ma anche dei gusti più adatti al mercato russo e delle varie forme di promozione da attuare nei supermercati e nei ristoranti. Nulla è stato lasciato al caso e i primi risultati stanno arrivando, infatti, le aziende hanno avuto richieste di prodotti da testare sul mercato e alcune di queste si apprestano, in questi giorni, a sottoscrivere i primi contratti.»

«Anche l’attenzione per la Sardegna è alta – continua Stefano Mameli – perché in Russia si comincia a conoscere la nostra qualità della vita, e la longevità della popolazione, il tutto legato all’alimentazione e quindi alle piccole ma eccellenti produzioni agroalimentari e vitivinicole. Insomma, la Sardegna è vista come una terra quasi “magica”. Ciò ci ha stupito in modo positivo, segno evidente che cominciamo a essere conosciuti non solo per le vacanze.»

«L’esperienza russa è stata importante tanto che può rappresentare una solida base di collaborazione tra le imprese – riprende il coordinatore di StoreSardinia – dove conoscenze, produzioni, quantità e qualità non vanno in contrasto e concorrenza tra loro ma si uniscono per affrontare meglio i mercati internazionali e richieste di compratori sempre più interessati alla qualità del prodotto rispetto a produzioni standardizzate o prezzi inopportunamente bassi. Il marchio StoreSardinia è nato proprio con l’obiettivo di selezionare le eccellenze, di raggrupparle sotto un unico marchio promozionale e supportarle nell’export dei propri prodotti.»

«E’ stata una esperienza concreta e operativa, come le nostre imprese ci chiedono. Infatti, dagli incontri sono stati, ad esempio,volutamente esclusi quelli politici e istituzionali che non avrebbero portato alcun risultato concreto ma, al contrario, si è puntato sugli incontri diretti con gli operatori commerciali. In ogni caso – conclude il coordinatore del progetto – l’impegno della Regione sull’internazionalizzazione sta iniziando a dare i primi frutti, visti anche i risultati dei vari bandi, e le iniziative sul tema export.»

L’attesa ora è per le prossime trasferte che le imprese affronteranno e per l’arrivo in Sardegna dei buyer e giornalisti specializzati. Nel primo caso, a breve, le aziende saranno impegnate in Kazakistan (ad Almaty) e in uno degli altri Paesi euroasiatici per far conoscere le proprie produzioni anche a quelle latitudini. All’inizio dell’autunno, invece, è previsto l’arrivo in Sardegna dei compratori e della stampa di settore specializzata proveniente dalle nazioni coinvolte nel progetto. Questi incontreranno le nostre aziende con il compito di far conoscere le produzioni a un mercato che conta oltre 400milioniabitanti e che si estende dall’Europa Occidentale fino all’Estremo Oriente.

La missione nella Capitale russa, è rientrata negli eventi organizzati dal progetto di promozione internazionale dei prodotti agroalimentari “StoreSardinia”, finanziato dall’assessorato regionale dell’Industria, e realizzato da Confartigianato Imprese Sardegna, con la collaborazione tecnica di Deloitte e BegApps. Questo consente a 12 aziende (il pastificio Sa Panada di Oschiri, i panifici Porta 1918 di Gonnosfanadiga, Filia Uda di Illorai, Ferreli di Lanusei, Panificio di Teti Giuseppe Deiana di Teti, Mula Graziano “Forno Carasau” di Oliena, le cantine Colle Nivera di Lula, Agricola Soi di Nuragus, Nuraghe Crabioni di Sorso, Arvisionadu di Benetutti, l’azienda agricola olearia Marco Zurru di Gonnosfanadiga (VS) e il caseificio “Su Grabiolu” di Siamanna) di promuovere le proprie produzioni, con i territori di provenienza, nei mercati euroasiatici come Russia, Bielorussia, Kazakistan, Armenia e Azerbaijan, anche attraverso il sito www.storesardinia.com, appositamente realizzato in italiano e russo e in inglese. Il progetto è finanziato dall’assessorato dell’Industria-POR FESR Sardegna 2014-2020-Asse prioritario III-Azione 3.4.1 all’interno del Piano Triennale dell’Internazionalizzazione.

Il progetto “StoreSardinia” è finanziato dall’assessorato dell’Industria-POR FESR Sardegna 2014-2020-Asse prioritario III-Azione 3.4.1 all’interno del Piano Triennale dell’Internazionalizzazione.

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Sono iniziati questa mattina, a Iglesias, i lavori di manutenzione straordinaria degli impianti di illuminazione pubblica.

Gli interventi, partiti dal Quartiere di Serra Perdosa, riguarderanno tutta la città e le frazioni. L’investimento totale ammonta a oltre 146mila euro.

A breve, si concluderà la procedura di gara per i lavori di efficientamento dell’impianto di illuminazione di tutto il centro storico per un importo di 365.000 euro (fondi legge 37/98).

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Il Cerved, gruppo leader in Italia nell’analisi del rischio di credito e nella gestione dei crediti deteriorati, ha accertato che, mentre nel resto del Paese assistiamo a un calo di fallimento (-8,5 per cento) nella nostra Isola le imprese che hanno portato in tribunale nel 2016 sono aumentate del 26 per cento. «Un disastro su tutta la linea – denuncia il consigliere regionale dei Riformatori sardi, Michele Cossa – la prova provata del fallimento della Giunta Pigliaru e della sua sgangherata maggioranza di centrosinistra».

«Del resto – aggiunge Cossa – cosa ci si poteva attendere da un esecutivo che in due anni e mezzo non ne ha azzeccato una? La cosa drammatica è che di come sta male la Sardegna e di come stanno male i sardi, al centrosinistra non importa assolutamente nulla. Loro pensano a come resuscitare le Province abolite a furor di popolo dal voto referendario del 2012. A questo punto sarebbe meglio abolire anche la Regione che ha dimostrato tutta la sua inadeguatezza.»

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Sarà eseguito mercoledì 15 febbraio 2017 l’importante intervento di riparazione sull’acquedotto Sulcis, rinviato la scorsa settimana a causa del maltempo. I lavori saranno effettuati in località Rio Murtas nel comune di Narcao su un tratto di condotta in cemento armato del diametro di quasi un metro.

Per consentire l’esecuzione dell’intervento sarà necessario sospendere l’operatività dell’acquedotto. Per limitare i disagi è stato studiato un piano che consentirà di garantire quando più possibile il servizio all’utenza sfruttando le riserve nei serbatoi di accumulo che, al momento dell’avvio dei lavori, saranno tenuti al massimo della loro capienza. Per ricostituire le scorte, a lavori conclusi, sarà necessario effettuare alcune chiusure notturne.

A Carbonia potrà essere garantita con le scorte disponibili nei serbatoi, sino alle 20.00 di mercoledì. Successivamente sarà interrotta sino alle 6 della mattina di giovedì per consentire la ricostituzione delle scorte nei serbatoi.

A Narcao, Santadi, Villaperuccio, Piscinas, Giba, Masainas, Tratalias, Perdaxius, Portoscuso e Gonnesa l’erogazione all’utenza potrà essere garantita con le scorte disponibili nei serbatoi sino alle 17 di mercoledì. Successivamente verrà interrotta sino alle 6.00 della mattina di giovedì per consentire la ricostituzione delle scorte nei serbatoi.

Il serbatoio d’accumulo di Sant’Anna Arresi, la frazione di Is Domus di Sant’Anna Arresi, le frazioni di Is Porcus, Is Pillonis e San Simplicio del comune di Perdaxius e la fornitura per il Consorzio Industriale di Portoscuso saranno limitate nella giornata di mercoledì sino alla conclusione dei lavori.

Sarà cura di Abbanoa limitare le ore di interruzione qualora gli interventi vengano completati in tempi minori rispetto a quelli previsti.