20 July, 2024
Home2017 (Page 59)

[bing_translator]

 

Le parole d’ordine sono prevenzione e vaccinazioni, a partire dai giovani, ragazzi e ragazze, quindi un invito ad aderire alle campagne di screening che consentono di raggiungere una più ampia fascia di popolazione. Al centro ci sono alcune malattie a trasmissione sessuale che possono evolvere in tumori. A salire sul banco degli imputati il virus dell’Hpv che può provocare il cancro dell’utero ma anche implicato in altri tipi di tumori come quello della cavità orofaringea, anale, dei genitali esterni ma anche di tumori distanti dalle sedi muco-cutanee.

«Al momento la Sardegna è al primo posto per quanto riguarda l’uso dei contraccettivi orali – afferma Salvatore Dessole, direttore della clinica di Ostetricia e ginecologia dell’Aou di Sassari – ma in generale, per quanto riguarda la prevenzione del carcinoma del collo dell’utero, della mammella, del colon, per gli screening si potrebbe fare di più. Sono necessari dibattiti più ampi e campagne di informazione nelle scuole ma, sicuramente, è stata una grande conquista l’introduzione della vaccinazione contro l’Hpv nelle ragazze dodicenni».

Una pratica quella della vaccinazione che – sostengono in molti – deve essere diffusa, perché rappresenta il modo migliore per eradicare il tumore al collo dell’utero.

L’infezione da virus Hpv è molto frequente e, se di solito non causa alcuna alterazione e si risolve da sola, in una piccola parte dei casi provoca lesioni al collo dell’utero che, se non curate, possono progredire lentamente verso forme tumorali.

In Sardegna non ci sono studi che indicano l’incidenza ma la situazione tra Nord e Sud dell’isola è simile, mentre cambia la diffusione del genotipo: l’Hpv51 è più presente al settentrione mentre l’Hpv16/18 al meridione della Sardegna.

«Auspichiamo che la Regione Sardegna – afferma Salvatore Dessole – inserisca nei Lea le vaccinazioni gratuite anche per i ragazzi che iniziano la loro attività sessuale con alcuni anni di ritardo rispetto alle ragazze. Ma è necessario incoraggiare lo screening con il pap test, anche dopo la vaccinazione. E se non ci sono studi sull’incidenza, questi – conclude Salvatore Dessole – ci dicono che l’infezione è frequente nei giovani: nel 10 per cento resta nell’organismo e nell’1 per cento può dare il tumore del collo dell’utero».

[bing_translator]

Domenica 3 dicembre partirà il primo ciclo del gruppo di conversazione di lingua russa a Cagliari, un modo per praticare la lingua russa in compagnia di madre lingua della comunità immigrata in Sardegna, docenti, mediatori per parlare degli argomenti più vari o fare giochi di società che aiutino ad imparare nuovi vocaboli. Il tutto in compagnia dell’immancabile the e dolci così da entrare ancora meglio nell’atmosfera slava dove il the è un rito molto sentito quasi quanto per gli inglesi.

L’iniziativa rientra nel modulo progettuale “Parliamoci per imparare e fare amicizia” dell’Associazione Cittadini del Mondo Onlus – Biblioteca Rodnoe Slovo e la collaborazione del Centro di Lingua Russa e Cultura Slava presso il Consolato onorario della Repubblica Belarus in Cagliari che coordina gli aspetti didattici.

Gli incontri saranno anche una occasione di conoscenza e scambio culturale per conoscere tradizioni, abitudini curiosità del mondo della comunità immigrata in Sardegna proveniente dallo spazio post sovietico.

Il primo ciclo prevede 7 incontri della durata di 1, 1, 5 ore con inizio alle ore 16.00 nei pressi della sede dell’associazione in via Lanusei, 29 a Cagliari, si precisa che potranno essere accettate un massimo di 12 adesioni ed è richiesta una minima conoscenza di base della lingua russa.

Chiaramente il calendario dei prossimi incontri prevede una pausa per le festività natalizie e di fine anno quando tutti saremo impegnati.

Questo il calendario:

1.     3/12/2017 ore 16.00

2.     10/12/2017 ore 16.00

3.     17/12/2017 ore 16.00

4.     14/01/2018 ore 16.00

5.     21/01/2018 ore 16.00

6.     28/01/2018 ore 16.00

7.     4/02/2018 ore 16.00

[bing_translator]

 

La sostenibilità come opportunità di sviluppo della Sardegna. È questo il leitmotiv che caratterizzerà la quarta tappa del seminario intitolato “Materiali per un’urbanistica sostenibile”, che si svolgerà sabato 2 dicembre, a partire dalle ore 10.00, presso la Torre Littoria e la sala polifunzionale del comune di Carbonia. E proprio l’Amministrazione Comunale sarà parte attiva nel convegno organizzato dall’Associazione L.A.M.A.S. e SardegnaSoprattutto, attraverso le relazioni curate dal Sindaco Paola Massidda, dall’assessore all’Urbanistica Luca Caschili e dall’assessore alla Cultura Sabrina Sabiu.
Il convegno, patrocinato dal Comune di Carbonia, prevede una serie di tavoli di lavoro in cui si alterneranno professionisti, studiosi e amministratori locali.
La scelta della città di Carbonia come sede del seminario non è casuale: si tratta, infatti, di una città e, più in generale, di un intero territorio, unico per bellezza e potenzialità ambientale. Un territorio, un suolo e un sottosuolo che hanno vissuto nel corso dei decenni l’esperienza delle miniere e dell’industria.
I relatori del convegno “Materiali per un’urbanistica sostenibile” si interrogheranno sulla compatibilità del disegno di legge regionale di governo del territorio con uno sviluppo sostenibile.
Il dibattito sarà moderato dal giornalista Vito Biolchini. Tra i relatori, si segnala la presenza di Pasquale Mistretta, già rettore dell’Università di Cagliari, di Giovanni Maciocco, professore emerito dell’Università di Sassari e di Maria Antonietta Mongiu, Presidente di L.A.M.A.S. e di SardegnaSoprattutto, nonché già assessore regionale alla Pubblica istruzione, Beni culturali, Informazione, Spettacolo e Sport.
Alle 16.30, si aprirà un interessante tavolo tecnico, dal titolo “PPR e Legge Urbanistica nelle città storiche e di fondazione”, in cui i protagonisti saranno alcuni sindaci dei comuni della Sardegna: da Paola Massidda, sindaco di Carbonia, a Maria Itria Fancello, sindaco di Dorgali; da Emilio Gariazzo, sindaco di Iglesias, a Sean Wheeler, sindaco di Porto Torres; da Mario Puddu, sindaco di Assemini, a Ivo Melis, sindaco di Masainas, nonché presidente dell’Unione dei Comuni del Sulcis; e, infine, a Salvatore Puggioni, sindaco di Carloforte ed Ignazio Locci, sindaco di Sant’Antioco.

[bing_translator]

Il 1° ed il 2 dicembre, l’hotel Catalunya di Alghero, ospiterà il 15° congresso regionale Fadoi, la federazione delle associazioni dei dirigenti ospedalieri internisti, che vedrà riuniti i medici internisti sardi in un’importante occasione di incontro ed aggiornamento professionale.

Il congresso, con il patrocinio dell’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari, si articolerà in quattro letture magistrali tenute da esperti di livello nazionale e sette sessioni dedicate ad argomenti centrali e strategici per la gestione del paziente complesso.

«L’obiettivo fondamentale – afferma Francesco Bandiera, direttore dell’Unità operativa di Medicina dell’Aou di Sassari e presidente regionale Fadoi – è quello di fornire gli elementi basati sulle evidenze scientifiche che consentano al medico internista di assolvere, nel modo migliore, quel ruolo centrale che sta assumendo nella cura dei pazienti complessi, sia in ospedale che sul territorio. Situazione che lo vede operare sempre più in stretta sinergia con i medici di famiglia.»

L’incontro sarà anche l’occasione per un approfondimento sulla terapia antivirale per le epatiti B e C e per i biologici sulle malattie infiammatorie croniche intestinali.

Venerdì il congresso si aprirà alle ore 9.00, con i saluti delle autorità, per poi dare spazio alle cinque sessioni in programma: la prima sull’appropriatezza clinica e complessità, quindi sulla cardiologia, sulla pneumologia, sull’epato-gastroenterologia e, a chiudere la giornata, quella sulle malattie metaboliche. Durante la giornata sono previste due letture magistrali, la prima sul delirium nei reparti di Medicina interna e la seconda sulle neutropenie.

Sabato i lavori riprenderanno alle ore 9.00, con le ultime due letture magistrali incentrate sulla cardiopatia ipertensiva e sulla formazione per l’internista. Chiuderanno il congresso le sessioni su terapia anticoagulante e sul malattie infettive.

Nella giornata conclusiva, inoltre, è prevista anche una tavola rotonda sulla integrazione ospedale territorio e vedrà coinvolti i principali esperti regionali sull’argomento.

[bing_translator]

Non solo nelle mucose e sulla pelle: il Dna del papilloma virus (Hpv) si trova anche nel sangue di donne con infezione cervicale. È il risultato dello studio “Human papillomavirus DNA detection in plasma and cervical samples of women with a recent history of low grade or precancerous cervical dysplasia, appena pubblicato sulla rivista scientifica PLOS One, condotto dai ricercatori di Microbiologia Clinica del dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università di Milano-Bicocca, insieme ai colleghi di Ginecologia dell’ospedale San Gerardo (ASST Monza) e della Sezione di Igiene del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell’Università di Sassari e dell’Aou di Sassari.

Se è noto che il papilloma virus infetta pelle e mucose, solo pochi studi precedenti hanno mostrato la presenza del Dna virale nel sangue in donne con cancro al collo dell’utero. Lo studio condotto dai ricercatori di Milano-Bicocca compie un passo avanti: i risultati della ricerca, infatti, hanno evidenziato la presenza di Hpv Dna in campioni di sangue di donne senza tumore ma con una recente diagnosi di Pap-test positivo.

Esistono circa 200 diversi sottotipi di papilloma virus in grado di infettare l’uomo. Le infezioni da HPV sono tra le più frequenti nella popolazione sessualmente attiva. Il nostro sistema immunitario, tuttavia, può eliminare in modo spontaneo queste infezioni senza conseguenze sulla salute. Alcuni sottotipi di HPV, definiti ad “alto rischio”, possono però causare l’insorgere di tumori come quello della cervice uterina, della cavità orofaringea, anale, dei genitali esterni ma anche di tumori distanti dalle sedi muco-cutanee.

Lo studio ha coinvolto 120 donne negli ambulatori di Ginecologia dell’ospedale San Gerardo, con una recente diagnosi di Pap-test positivo nello screening per la prevenzione del carcinoma del collo dell’utero. La ricerca del Dna virale associato a 7 tipi di Hpv ad “alto rischio” è risultata positiva nel sangue di 41 di queste donne, pari al 34,2 per cento, sebbene nessuna di queste donne fosse affetta da tumore della cervice.

«Questo studio – spiega Clementina Cocuzza, docente di Microbiologia Clinica dell’Università Milano-Bicocca – ha permesso di riscontrare il genoma virale a livello ematico, attraverso metodiche molecolari, in un numero rilevante di donne con una probabile infezione recente da Hpv al livello genitale, ma senza evidenza di tumore.»

«Si tratta di risultati utili per la comunità scientifica – afferma Andrea Piana docente di Medicina Clinica e Sperimentale dell’Ateneo di Sassari e dell’unità operativa complessa di Igiene ospedaliera dell’Aou sassarese – che portano ad ulteriori conoscenze nella storia naturale dell’infezione da parte di questi virus potenzialmente oncogeni. I risultati della ricerca potrebbero nel futuro aprire nuovi orizzonti sia nell’ambito dello screening cervicale, sia per interventi di immunoprofilassi.»

[bing_translator]

Il dipartimento delle Finanze ha trasmesso ai Comuni la circolare del 20.11.2017 che indica la procedura per i rimborsi dei pagamenti TARI in eccesso.

«È l’ennesima ingiustizia vessatoria nei confronti dei cittadini – afferma Pietro Fois, coordinatore regionale dei Riformatori sardi – i cittadini costretti a mettere rimedio agli errori di chi amministra; siamo al paradosso. Il Governo si faccia carico del proprio errore e trasmetta una nuova circolare che escluda qualsiasi tipo di responsabilità ed iniziativa da parte di chi, oltre ad aver pagato di più, deve caricarsi l’onere di fare domande di rimborsi che dovrebbe invece ricevere per diritto.»

«Diversamente – conclude Pietrino Fois – è chiaro il perché ormai solamente una sempre più bassa percentuale di cittadini va a votare, solo doveri e pochi diritti.»

[bing_translator]

Sono in programma questo pomeriggio le partite di ritorno dei quarti di finale della Coppa Italia di Promozione regionale. Tra le otto migliori squadre dei due gironi c’è il Carbonia che alle 15.00 affronta la Macomerese, fortemente determinata a ribaltare lo 0 a 1 maturato due settimane fa a Macomer, al termine di una partita ben giocata, il cui risultato ha lasciato tante recriminazioni in Daniele Bove e compagni.

La squadra di Andrea Marongiu attraversa un eccellente stato di forma che, nelle ultime cinque giornate di campionato, l’ha vista incamerare ben 13 punti, frutto di quattro vittorie (tra le quali quella di Carloforte e quella interna sull’Arbus, due delle squadre che puntano a vincere il campionato, peraltro entrambe eliminate, nell’ordine, nei primi due turni della Coppa Italia) ed un pareggio.

La formula delle coppe, come è noto, ripone grande importanza nei goal realizzati in trasferta e, di conseguenza, non avendo segnato a Macomer, i biancoblu oggi sono chiamati ad una partita accorta, tesa a realizzare almeno un goal per rimettere in parità la sfida ed andare, eventualmente, ai tempi supplementari e quindi ai calci di rigore, e al tempo stesso a non subire un goal, che la costringerebbe poi, per passare il turno, a realizzarne almeno tre.

La partita verrà diretta da Marco Medda di Cagliari, assistenti di linea Alberto Murru ed Andrea Podda di Cagliari.

Sugli altri campi si giocano le seguenti partite: Porto Rotondo – Cus Sassari (andata 1 a 1), inizio ore 16.00; Fonni – Dorgalese (andata 0 a 1), inizio ore 15.00; Sant’Elena – San Marco (andata 1 a 1), inizio ore 15.00.

[bing_translator]

Parte dalla Sardegna e coinvolge anche la Puglia un progetto di inclusione sociale e volontariato che punta a far assistere e partecipare agli eventi culturali e di spettacolo anche le persone che, a causa della loro disabilità, ne sono generalmente escluse.

Promosso dall’associazione cagliaritana Prohairesis e finanziato dalla Fondazione con il Sud, il progetto “Vengo anch’io” ha incontrato da subito la sensibilità di Confcooperative Sardegna, della fondazione culturale Responsabilità Etica (legata a Banca Etica), e ha trovato sponda in Puglia grazie all’associazione Diotimart e a Confcooperative Puglia.

Il progetto “Vengo anch’io” verrà presentato giovedì 30 novembre a Cagliari nel corso di una conferenza stampa che si terrà a partire dalle ore 11.00 presso la sede della Fondazione di Sardegna (primo piano) in via San Salvatore da Horta 2, e a cui parteciperanno il presidente dell’associazione Prohairesis Saverio Gaeta, le responsabili del progetto Alessandra Pinna e Daniela Poddesu, il responsabile di Confcooperative Sardegna Gilberto Marras, il responsabile del progetto per Confcooperative Puglia Antonio Spera, e Antonio Santoro della associazione Diotimart.

[bing_translator]

Dal più bel Cagliari dell’anno, battuto immeritatamente dall’Inter sabato sera in campionato, al più brutto, eliminato dal Pordenone (formazione di Lega Pro) questo pomeriggio alla Sardegna Arena. Il tutto, in meno di 72 ore.

Il Cagliari ha preso sottogamba l’impegno dei sedicesimi di finale di Coppa Italia con il Pordenone, Diego Lopez ha cambiato nove degli undici schierati inizialmente con l’Inter, ed il risultato che ne è scaturito è stata una partita scialba, alla fine vinta meritatamente dagli ospiti, come ha riconosciuto lo stesso tecnico rossoblu.

Il Pordenone ha sbloccato il risultato già al 7′, con un tiro da fermo del calciatore spagnolo Miguel Maza che ha sorpreso fuori posizione e in ritardo il portiere Luca Crosta. Il Cagliari ha subito il colpo ma ha trovato le forze per reagire ed al 18′ ha riportato il risultato in parità. L’azione che porta al goal è splendida, Diego Farias ha servito un perfetto assist per il capitano Daniele Dessena che si è inserito con tempismo perfetto ed ha scavalcato con un tocco preciso il portiere friulano Simone Perilli.

Nella seconda parte del primo tempo il Cagliari ha cercato di costruire i presupposti per portarsi in vantaggio ma le conclusioni a rete sono state poche ed imprecise.

Nel secondo tempo Diego Lopez ha inserito Niccolò Giannetti al posto di Joao Pedro ma il gioco ha continuato a latitare ed al 17′ il Pordenone s’è riportato in vantaggio, sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto dal sassarese Salvatore Burrai, deviato alle spalle di Luca Crosta da un preciso colpo di testa di Alessandro Bassoli.

Gli attacchi del Cagliari non sortiscono effetto, è il Cagliari a rischiare di subire il terzo goal. Alla mezz’ora il nuovo entrato Alessandro Deiola ha segnato ma l’arbitro ha giustamente il goal per fuorigioco. Nel finale il Cagliari s’è riversato a testa bassa nell’area del Pordenone, ma il risultato non è più cambiato ed il Pordenone ha strappato il pass per gli ottavi di finale (la sua corsa è iniziata ai 128esimi contro il Matelica, superato 2 a 0; è proseguito nei 64esimi sul campo del Venezia di Pippo Inzaghi, battuto 2 a 1; e nei 32esimi con il Lecce, eliminato con il punteggio di 3 a 2), che lo vedranno protagonista, per la prima volta nella sua storia, al Giuseppe Meazza di Milano, contro l’Inter, vicecapolista del campionato di serie A.

Il Cagliari esce mestamente dalla Coppa Italia, tra i fischi della Sardegna Arena, ed ora deve cercare di ritrovare subito la concentrazione per affrontare la trasferta di domenica a Bologna.

[bing_translator]

La Giunta regionale ha stanziato le risorse per la miniera di Olmedo.

«Adesso ci convochino su tavolo regionale – chiedono a gran voce i segretari generali di Femca Cisl e Ugl Chimici Luca Velluto e Simone Testoni -, sono stati stanziati 904mila euro, destinati all’Igea, società partecipata della Regione Sardegna che si occupa di custodia e sicurezza di siti minerari e da oggi, anche della miniera di Olmedo, ma a noi servono garanzie occupazionali per i minatori che attendono dalle viscere della terra a 180 metri di profondità.»

Con un emendamento bipartisan al disegno di legge del terzo assestamento di bilancio, il Consiglio regionale ha approvato stamane uno stanziamento di 904.860 euro per un anno per affidare alla società partecipata Igea il servizio di custodia e mantenimento in sicurezza temporaneo della miniera di Olmedo (Sassari), fino al rilascio della concessione regionale a un altro soggetto o fino alla sua chiusura. i 28 lavoratori della miniera da tempo impegnati in manifestazioni di protesta a tutela del loro posto di lavoro, continueranno dichiarano i sindacalisti Cisl e Ugl Luca Velluto e Simone Testoni sino a quando non avranno certezza del loro futuro occupazionale staremo in occupazione.