20 August, 2024
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Sabato e domenica sono in programma i primi appuntamenti del Carnevale Iglesiente 2017.

Domani, zippolata VDS per piccoli e adulti con balli in maschera, zippole calde e premi per tutti. Dalle ore 16.30, al Centro Giovanile Santa Barbara.

Carnevale a Casa Serena con il saggio dei cantori Auser. Balli e zippolata. A cura dell’Auser Iglesias. Dalle 17.00 a Casa Serena.

Domenica festa in maschera a San Benedetto, ex Cinema, alle ore 16.30, a cura dell’Associazione “Uniti per San Benedetto”.

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La Giunta regionale ha approvato definitivamente il Piano di dimensionamento delle istituzioni scolastiche e di ridefinizione della rete scolastica e dell’offerta formativa per l’anno scolastico 2017/2018. Il Piano, proposto dall’assessore della Pubblica istruzione, Claudia Firino, che ha partecipato alla riunione della Giunta in videoconferenza da Roma, accoglie le richieste di attivazione di nuovi indirizzi dal carattere innovativo e strategico, come nel caso dell’indirizzo Informatica e Telecomunicazioni, data la rilevanza strategica dell’ICT in Sardegna e le importanti potenzialità di crescita del settore, con dinamiche superiori della media nazionale. E’ stato approvato, inoltre, l’indirizzo Enologia e viticoltura, in coerenza con le vocazioni dei territori, l’indirizzo Prodotti dolciari, artigianali e industriali e nuovi indirizzi linguistici.
Tutte le osservazioni avanzate della seconda Commissione del Consiglio regionale, coerenti con le linee guida e di competenza della Regione, sono state discusse e accolte.

La riunione di Giunta è stata guidata dal presidente della Regione, Francesco Pigliaru, a Villa Devoto, dopo la prolungata assenza dovuta a motivi di salute. Il presidente Pigliaru, che si trova ancora in regime di dimissioni protette, potrà aumentare gradualmente i carichi di lavoro, mentre continua a seguire la terapia.

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Nuova tappa nel percorso di rioccupazione per i circa 500 lavoratori del Parco Geominerario disegnato dalla legge regionale n. 34 del 2016 e dalla delibera adottata dalla Giunta regionale lo scorso 13 gennaio. Stamane a Cagliari, negli spazi del Cplf di via Caravaggio, si è tenuto un incontro informativo organizzato dall’assessorato regionale dell’Urbanistica e rivolto agli amministratori straordinari delle quattro province sarde e ai sindaci della Città Metropolitana di Cagliari e degli 84 comuni compresi nel territorio del Parco. La riunione è stata convocata per fornire informazioni e rispondere ai quesiti degli amministratori sulle modalità di adesione all’Avviso, pubblicato nei giorni scorsi dall’Assessorato, attraverso cui gli Enti locali interessati potranno manifestare il proprio interesse a proseguire le attività del Parco Geominerario già in corso nei propri territori, facendosi carico di parte dei lavoratori che vi erano impiegati.
L’incontro, a cui hanno aderito numerosi amministratori locali, è stato coordinato dall’assessore Cristiano Erriu, con la partecipazione del Capo di Gabinetto della presidenza Filippo Spanu e del consigliere regionale Pietro Cocco, primo firmatario della legge 34: tutti hanno ribadito la volontà politica di procedere con la massima celerità, per assicurare ai lavoratori una tempestiva rioccupazione, e in piena coerenza con lo spirito originario del progetto Parco Geominerario. Elisabetta Neroni e Massimo Temussi, direttori generali dell’assessorato dell’Urbanistica e dell’Aspal, hanno rispettivamente risposto ai quesiti dei sindaci sull’Avviso e fornito dettagli sull’attività di profilazione dei lavoratori, conclusa dall’Agenzia Sarda per le Politiche Attive per il Lavoro.
L’Avviso, in scadenza il prossimo 17 febbraio e pubblicato sul sito www.regione.sardegna.it (nella sezione Servizi agli enti locali – Bandi e gare d’appalto) è finalizzato alla composizione di un catalogo di interventi coerenti con le finalità istitutive del Parco Geominerario, per lavori diversi dalla messa in sicurezza, bonifica e riqualificazione dei siti minerari. Il catalogo includerà tutte le proposte che perverranno all’Assessorato e sarà sottoposto alla Giunta regionale, che individuerà gli interventi in linea con le finalità delle disposizioni normative contenute nella legge 34/2016.

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La Bonifiche Ferraresi ha acquistato il compendio aziendale di Bonifiche Sarde SPA in liquidazione. Nel pomeriggio, a Cagliari, davanti al notaio incaricato, è stata apposta la firma, che chiude una vicenda complicata e dall’esito non scontato, dopo un decennio di inutili tentativi di vendita. Un lieto fine che va persino oltre le aspettative visto che tutti i dipendenti verranno immediatamente riassorbiti, rimessi al lavoro e contemporaneamente seguiranno corsi di aggiornamento per riqualificare le diverse professionalità.
«Siamo molto soddisfatti, finalmente viene restituita alla produzione un’importante area per l’agricoltura grazie a un operatore che porterà tecnologia, investimenti, innovazione e darà sicurezza di occupazione a 26 dipendenti – ha detto il vicepresidente della Regione Raffaele Paci che ha seguito tutta l’operazione –. Vogliamo rimettere a valore e in produzione i tanti terreni agricoli della Sardegna anche di proprietà regionale, quello di oggi lo consideriamo un primo, fondamentale passo, all’interno di un progetto più ampio che riguarda un settore strategico per la Sardegna e la sua economia.»
«Con l’intervento di Bonifiche Ferraresi siamo di fronte a un piano industriale che vuole anche creare rete, creare filiera, che non si contrappone agli operatori locali anzi servirà per far crescere tutto quanto il sistema – sottolinea Raffaele Paci –. Parliamo di agricoltura che possa entrare con i nostri prodotti nella grande distribuzione e dunque c’è bisogno di operatori con una dimensione importante che facciano però anche da traino per i nostri piccoli. Questo è l’obiettivo del nostro intervento e la Regione starà molto attenta affinché ci sia una crescita complessiva di tutto il settore. Siamo poi molto felici che questa operazione abbia permesso a 26 lavoratori di tornare immediatamente operativi: un enorme risultato anche per noi che abbiamo seguito giorno dopo giorno questa vicenda. Certezze non ce n’erano, il bando parlava di 8 lavoratori almeno, invece Bonifiche Ferraresi li ha ripresi tutti e subito, farà seguire loro percorsi formativi anche per prepararli all’uso delle nuove tecnologie che verranno utilizzate. Una bella pagina – conclude il vicepresidente della Regione -. Sia i lavoratori che i sindacati sono molto soddisfatti di questo investimento perché vedono finalmente l’opportunità di riprendere a lavorare e a produrre.»

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Concerti, lezioni aperte e incontri di approfondimento per ripercorrere le “32 Sonate per pianoforte” di Ludwig Van Beethoven, una delle più importanti pagine della letteratura pianistica.

L’iniziativa è del dipartimento di Tastiere del Conservatorio di Cagliari che, in collaborazione con il dipartimento di Teoria e analisi, composizione, musicologia e direzione d’orchestra, sino al 16 giugno, sempre alle 18.00, nell’aula magna dell’istituzione musicale (in piazza Porrino) proporrà un fitto calendario di appuntamenti aperti a tutti che vedrà protagonisti docenti e studenti.

Per ogni incontro l’esecuzione di una o più sonate sarà accompagnata da un momento di racconto e analisi, curato dal docente di Fondamenti di composizione Mario Carraro.

Dopo il primo appuntamento del 27 gennaio, l’iniziativa prosegue oggi, venerdì 10 febbraio, con l’esecuzione della Sonata op. 2 n. 1 e della Sonata op. 2 n. 2  e che vedrà protagonisti rispettivamente Matteo Nurcis e la docente Francesca Carta.

Le altre date sono: il 3 marzo, quando Antioco Matzeu eseguirà la Sonata op. 2 n. 3; il 17 marzo (Leonardo Casu e Veronica Melis si misureranno, rispettivamente, con la Sonata op. 49 n. 1 e la Sonata op. 49 n. 2); il 31 marzo, con Marco Zedda e Debora Melis (rispettivamente Sonata op. 10. Numero 2 e la Sonata op. 10 n. 3); l’11 aprile con Serena Flore alle prese con la Sonata op. 10 n. 1 e Filippo Piredda che si misurerà con la Sonata op. 13. Il 28 aprile Sebastiano Bussu proporrà la Sonata op. 14 n. 1, mentre Michelangelo Congiu affronterà la Sonata op. 14 n. 2.

Questa prima parte della rassegna riprenderà il 12 maggio per chiudersi il 16 giugno. A settembre partirà la seconda parte del progetto, mentre a novembre sarà avviata la terza, in un percorso che alla fine avrà toccato tutte le 32 sonate.

Figura chiave della musica colta ottocentesca, Beethoven scrisse le sue Sonate per pianoforte tra il 1795 e il 1822. Inizialmente i brani non costituivano un insieme unico, tuttavia oggi fanno parte delle più importanti collezioni dell’intera letteratura pianistica.

Per gli studenti di pianoforte le sonate del genio tedesco sono parte fondamentale del loro percorso formativo.

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Con l’installazione dei due cartelli di benvenuto nei porti di Palau e di La Maddalena sono state ultimate le operazioni di posizionamento della cartellonistica informativa e direzionale del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, un progetto curato dall’ufficio tecnico dell’Ente Parco.

Gli otto cartelli informativi sono stati posizionati nel Porto di La Maddalena a dare il benvenuto a tutti i visitatori sbarcati dai traghetti, nel Porto di Palau, in prossimità del Porto di Olbia, e in prossimità del Porto di Porto Torres e a Santa Teresa.  I cartelli, di grandi dimensioni: 250×150 cm, raccontano attraverso le immagini (realizzate dal fotografo Mirko Ugo) e slogan: i valori storici, culturali e ambientali che rappresentano la bellezza dell’Arcipelago.

I quindici cartelli direzionali: quelli con sfondo di colore marrone caratterizzante la cartellonistica turistica, sono stati posizionati lungo la strada che da Olbia porta a Palau e da Sassari, passando per Porto Torres e la litoranea che porta sempre a Palau. La segnaletica direzionale è stata collocata presso i bivi e le rotonde oltre che in prossimità dei porti e dell’aeroporto di Olbia.

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Migliaia d’italiani sono morti nelle cavità carsiche dopo essere stati atrocemente torturati, durante il regime di Tito. Tutti coloro che erano fascisti o che non abbracciavano il regime comunista, sono stati privati della loro dignità persino nella morte, come dimostrano chiaramente le immagini relative alle foibe.

Lo sterminio di massa ha interessato sia il regime nazi-fascista che quello comunista in Jugoslavia.

Ancora una volta si cerca di istruire le nuove generazioni al rispetto dei diritti umani, diritti totalmente inesistenti in ogni forma di totalitarismo.

Le foibe riguardano il periodo della seconda guerra mondiale. Ma se volessimo far riferimento alla nostra contemporaneità, non dobbiamo dimenticare quei giornalisti che, solo per il fatto di voler informare il mondo, sono stati decapitati dai boia dell’ISIS, di fronte agli occhi del mondo intero. Privati anch’essi della loro dignità e costretti a rinnegare la loro cultura d’appartenenza, i loro diritti sono stati calpestati e considerati inesistenti.

Con una ferocia di questo tipo, ripresi anche da registi occidentali che hanno abbracciato la fede di Daesh, tantissime persone come me si rendono conto che lo sterminio di massa, le varie forme di tortura, sia durante la seconda guerra mondiale con le foibe, sia nella nostra contemporaneità con attentati e decapitazioni ad opera dell’ISIS saranno sempre un’aberrante pagina della storia dell’umanità.

Per questo le nuove generazioni vanno istruite e sensibilizzate intorno a questo argomento. Il rispetto dei diritti umani, persino in una guerra inevitabile, come spesso accade.

Valentina Lara Camboni

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L’assessorato regionale della Pubblica istruzione informa gli enti locali, le camere di commercio e le aziende sanitarie locali che sono disponibili le linee guida ministeriali per richiedere i finanziamenti destinati a progetti di tutela delle minoranze linguistiche storiche.
Anche per l’annualità 2017, sono finanziabili i progetti che contribuiscono alla salvaguardia, alla promozione e alla diffusione delle lingue ammesse a tutela. In particolare, i progetti dovranno prevedere interventi riconducibili a:
– attivazione di sportelli linguistici;
– realizzazione di attività di formazione;
– toponomastica;
– attività a carattere culturale.
Gli enti interessati devono trasmettere le domande di finanziamento entro il 30 aprile 2017 esclusivamente tramite posta elettronica certificata all’indirizzo; pi.dgbeniculturali@pec.regione.sardegna.it e contestualmente all’indirizzo di posta elettronica: minlidar@palazzochigi.it del Dipartimento per gli Affari Regionali Autonomie.

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«Nel decreto sul Mezzogiorno, di cui abbiamo votato la conversione in legge alla Camera, per la Sardegna in particolare, ci sono due cose buone subito, e una terza in prospettiva.»

Lo scrive, in una nota, Francesco Sanna, deputato del Partito democratico.

«La prima è per lo sviluppo ed il lavoro – spiega Francesco Sanna -. Si estende all’Isola il credito d’imposta – finanziato da fondi statali – che “aiuta” gli investimenti di artigiani e industrie per l’acquisto di beni strumentali  (sino a 3 milioni per le piccole imprese, 10 per le medie e 15 per le grandi). Importante: per la prima volta una legge applica le nuove percentuali massime di agevolazione ottenibili in Sardegna, e valide dal 2017 al 2020. Per questo il credito varrà il 45 per cento dell’investimento per le piccole imprese, il 35 per le medie, il 25 per le grandi.

La seconda cosa buona è per la salute e per chi purtroppo si ammala di tumore. Si mettono a disposizione delle regioni del Mezzogiorno, tra cui la Sardegna, cento milioni di euro di fondi che finanzieranno l’acquisto di macchinari per la radioterapia oncologica,  e in particolare di apparecchiature dotate di tecnologia robotica o rotazionale. Si tratta di fondi aggiuntivi rispetto a quelli già impiegati nella sanità sarda.

La terza cosa buona ha bisogno di qualche parola in più. Si tratta degli investimenti “ordinari” delle amministrazioni statali nel Mezzogiorno. Il decreto dispone che normalmente il Governo indirizzi le proprie amministrazioni ad “investire” nelle regioni del Mezzogiorno in proporzione alla popolazione. Oppure tenga conto anche di altri parametri di criticità.»

«Io e tutti i miei colleghi sardi del Partito Democratico (Giovanna Sanna, Emanuele Cani, Siro Marrocu, Marco Meloni, Romina Mura, Paola Pinna, Caterina Pes, Gian Piero Scanu) poiché il parametro della popolazione penalizza la Sardegna, abbiamo chiesto alla Camera dei Deputati di impegnare il Governo ad usare il parametro delle “criticità” nell’Isola.

In particolare impegniamo il Governo a compensare la bassa densità demografica, guardando dunque, oltre alla popolazione, anche la vastità del territorio sardo. E di tenere conto del divario delle infrastrutture sarde rispetto a quelle del resto d’Italia,  derivante dalla insularità e dalla presenza di flussi turistici stagionali che moltiplicano la pressione sulla nostra rete di strade, ferrovie, porti ed aeroporti.

Il Governo ha accolto il nostro ordine del giorno. Adesso – conclude Francesco Sanna – bisogna vigilare affinché le direttive del Governo rendano espliciti e vincolanti gli obiettivi che abbiamo suggerito e le amministrazioni dello Stato li perseguano, sin dagli impegni del bilancio 2017.»

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Più di dieci chilometri di nuove condotte e allacci alle utenze in 13 Comuni della provincia di Oristano: Abbanoa ha aggiudicato in via definitiva il maxi appalto per l’efficientamento delle reti idriche che riguardano numerosi centri abitati del distretto 3. L’investimento è di quasi quattro milioni di euro che consentirà non solo di migliorare notevolmente il servizio, ma anche di dare una boccata d’ossigeno all’occupazione.

Ad aggiudicarsi la gara è un’associazione temporanea d’imprese tutte sarde guidata dalla Putzu Appalti Costruzioni di Pattada. Saranno interessati i Comuni di Ales e la frazione di Sa Zeppara, Baradili, Baressa, Gonnoscodina, Gonnosnò, Mogorella, Morgongiori, Nureci, Ruinas, Samugheo, Villa Sant’Antonio e Curcuris. Il comune di Mogoro, invece, rientra in un altro appalto che riguarda diversi Comuni dell’ex provincia del Medio Campidano e del Cagliaritano (Dolianova, Mandas, Monastir, Senorbì, Siliqua, Villasor, Isili, Gonnosfanadiga, Guspini, Samassi e Sardara) che prevede un investimento complessivo di 3,3 milioni di euro. Anche in questo caso i lavori sono stati aggiudicati a un’impresa sarda: la Poing Costruzioni

Le imprese aggiudicatrici hanno due mesi di tempo per completare la progettazione esecutiva. I lavori inizieranno in primavera e andranno avanti per un anno e mezzo. Gli interventi nei 13 comuni dell’Oristanese riguardano il rifacimento di oltre dieci chilometri di nuove reti e i relativi allacci alle utenze interessate. Sono stati scelti i tratti di tubature con maggiori criticità che necessitano del loro rifacimento integrale perché soggette a continue rotture tanto da richiedere innumerevoli interventi di riparazione da parte delle squadre di Abbanoa.

Gli appalti sono stati finanziati tramite i fondi Cipe 27/2015: in tutto 75 milioni di euro destinati a opere strategiche nel settore idrico-potabile. Complessivamente i Comuni interessati in tutta l’Isola sono cento, divisi in 16 maxi-interventi.