20 August, 2024
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E’ in programma domani pomeriggio, alle 16.00, ad Alghero (Lo Quarter) la conferenza stampa (con successiva conferenza tecnica), di presentazione del Grenaches du monde, il concorso enologico internazionale che si tiene in questi giorni in Sardegna. 

L’assessore regionale del Turismo, Artigianato e Commercio, Francesco Morandi, aprirà l’incontro con i giornalisti. A seguire il sindaco di Alghero, Mario Bruno, e il direttore generale di Laore Sardegna, Maria Ibba, introdurranno i successivi interventi: Fabrice Rieu, presidente del Conseil Interprofessionnel des Vins du Roussillon (CIVR), Marzia Cilloccu, assessore delle Attività produttive, Turismo e Politiche delle pari opportunità del comune di Cagliari; Agostino Cicalò, presidente di Unioncamere Sardegna; Meritxell Serret, Consellera d’Agricultura de la Generalitat de Catalunya; Andrea Soddu, sindaco di Nuoro.

Nel pomeriggio è prevista una tappa al museo etnografico di Nuoro.

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L’amministratore unico di Abbanoa, Alessandro Ramazzotti ha annunciato su Twitter l’avvio da lunedì 13 febbraio dei lavori del cantiere per la realizzazione di un impianto all’avanguardia e completamente automatizzato per eliminare la torbidità che caratterizza l’acqua delle sorgenti di Musei.  Ogni anno la fonte di Guttureddu che approvvigiona il centro abitato è soggetta a un aumento esponenziale dell’intorbidimento della risorsa, soprattutto nei periodi di forti precipitazioni. In alternativa, era stata utilizzata la sorgente di San Giovanni, ma l’anno scorso anche quest’altra fonte è stata ugualmente soggetta all’aumento della torbidità.

D’intesa col Comune, Abbanoa ha studiato una soluzione che desse il migliore risultato senza attendere i tempi lunghi della realizzazione di eventuali nuovi acquedotti la cui costruzione avrebbe richiesto diversi anni tra progettazione, reperimento fondi e realizzazione. I tecnici del Gestore unico, invece, hanno messo a punto un progetto che prevede la costruzione di un impianto nei pressi delle sorgenti con un investimento da parte di Abbanoa di circa 200mila euro già disponibili.

Soddisfazione da parte del sindaco Antonello Cocco: «Sono felice di poter finalmente tranquillizzare i miei cittadini, comunicandogli che, grazie alla collaborazione proficua col gestore unico Abbanoa, si sta provvedendo a installare l’impianto di filtraggio al fine di eliminare il problema della torbidità dell’acqua che ha creato non pochi problemi negli ultimi tempi. Abbanoa, inoltre, ha tranquillizzato il sottoscritto anche in merito all’annoso problema della condotta d’adduzione rassicurandomi circa la totale disponibilità a trovare in tempi brevi soluzioni in merito». 

Sul posto sono già stati realizzati i primi interventi preliminari per l’installazione del nuovo impianto. Sarà costituito da una prima vasca d’accumulo dell’acqua prelevata dalla sorgente che avrà una capienza di 30 metri cubi. Due filtri con sabbie speciali tratterranno le impurità mentre una seconda vasca servirà per la pulizia dei filtri. L’impianto sarà dotato anche di una sezione di dosaggio dei reagenti per la disinfezione mentre dei misuratori di portata e di torbidità consentiranno di regolare il processo di potabilizzazione in maniera automatica in base alla qualità dell’acqua in arrivo dalla sorgente.

L’acqua adeguatamente ripulita sarà mandata al serbatoio pensile in via Domusnovas, con una capacità di 250 metri cubi di risorsa idrica, e da qui distribuito nella rete del centro abitato al servizio delle utenze. Il fabbisogno del paese è di poco inferiore ai 9 litri al secondo e può essere interamente sopperito dalla sorgente. Entro fine mese l’impianto di trattamento sarà pienamente operativo.

 

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Si è svolto in un clima di confronto chiaro, propositivo e di collaborazione, il primo incontro tra i vertici del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena e i 29 operatori economici autorizzati all’attività di “Trasporto marittimo passeggeri” all’interno del perimetro del Parco. Convocati nella sala del Consiglio comunale dal Commissario straordinario Leonardo Deri gli operatori hanno ascoltato le proposte avanzate dall’amministrazione dell’Ente. Da un lato le pressanti esigenze di tutela, in particolare per quello che riguarda alcune spiagge sottoposte ad alto rischio erosione determinato anche da un eccesso di pressione antropica, dall’altro il riconoscimento del ruolo di rilievo esercitato nel tessuto economico della comunità da parte degli stessi operatori. Nella prima parte dell’incontro sono stati illustrati i risultati di alcuni monitoraggi condotti dall’Istituto per l’Ambiente Marino Costiero di Napoli e di Oristano nell’ambito di una convenzione tra l’Ente Parco e il Consiglio Nazionale delle Ricerche. Una situazione definita “preoccupante” in particolare per quello che riguarda la “Spiaggia di Cavalieri” sull’Isola di Budelli: «Prima di intervenire con azioni regolamentari vincolanti che impediscano l’accesso sulle spiagge è meglio che tutti insieme prendiamo atto che la pressione antropica esercitata su alcuni litorali è insostenibile e troviamo insieme soluzioni alternative immediate – ha spiegato il commissario Deri – perdere definitivamente il patrimonio ambientale delle isole, significa rinunciare al potenziale economico che da questo deriva con un danno immenso per la comunità.»

La proposta concreta è quella di avviare immediatamente soluzioni alternative che disincentivino l’accumulo di visitatori sui litorali ampliando la portata autorizzata dall’Ente Parco per il traffico passeggeri e portandola a quella prevista nelle licenze di navigazione a condizione che gli operatori rinuncino all’approdo sulle isole: «Pur di ridurre il numero di persone che scendono sulle spiagge – ha sottolineato Leonardo Deri –  intendiamo mettere a disposizione boe autorizzate all’interno di specchi acquei concordati con gli operatori e creando aree di balneazione sicura per gli ospiti. La rinuncia alla discesa a terra sarà compensata con l’aumento della portata di passeggeri consentita dall’Ente Parco».

Niente di vincolante almeno per questa stagione che verrà considerata “stagione sperimentale” ma che avrà già da subito importanti conseguenze anche relativamente alle tariffe autorizzative dovute all’Ente Parco, al momento infatti un’unica tariffa indistinta è versata dagli operatori. Nelle intenzioni dell’Ente c’è la volontà di rivedere il regime tariffario garantendo la completa esenzione per tutti quegli operatori che decideranno di non sbarcare sulle isole e rivedendo le tariffe sulla base delle caratteristiche dei mezzi: incentivi saranno garantiti a chi utilizza imbarcazioni tecnologicamente avanzate, motori con compatibilità ambientale certificata, ausili per i disabili e a chi deciderà di avere tra l’equipaggio personale con certificazione di salvamento a mare.

«I numeri della scorsa stagione sono stati importanti e anche la prossima si preannuncia positiva. Dobbiamo riuscire a organizzarci da un lato tutelando il patrimonio ambientale, dall’altro garantendo un ritorno economico a tutta la comunità e servizi all’altezza per i visitatori. L’Ente è a disposizione per un confronto positivo con gli operatori, che devono essere consapevoli di alcune emergenze ambientali che siamo chiamati a tutelare.»

 

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I consiglieri regionali Daniela Forma (PD) e Daniele Cocco (SEL) hanno inviato una nota al presidente della Regione Francesco Pigliaru e all’assessore regionale dell’Ambiente Donatella Spano, sul tema del riconoscimento quale area SIN del sito di Ottana.

«Facciamo seguito alle diverse interlocuzioni avute negli ultimi mesi sulla vertenza Amianto Ottana e alle azioni politiche ed istituzionali poste in campo sul tema – scrivono Daniela Forma e Daniele Cocco – per chiedere una sollecita accelerazione della istruttoria incardinata presso l’assessorato regionale dell’Ambiente finalizzata ad inoltrare la richiesta al ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare di inserimento dell’area industriale di Ottana nell’elenco dei Siti di Interesse Nazionale.»

«Tale riconoscimento – ricordano i consiglieri regionali Forma e Cocco – consentirebbe di intervenire positivamente sui processi di bonifica e di riconversione industriale del sito di Ottana per i quali rappresentiamo grande attesa da parte del territorio e della popolazione della Sardegna Centrale.»

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«Sarebbe auspicabile che nella finanziaria la Regione prevedesse un bando con risorse finanziarie per aggiornare i piani urbanistici comunali.»

Lo sostiene il consigliere regionale Edoardo Tocco (FI) che predisporrà un emendamento al riguardo nel prossimo documento contabile.

«Molti Comuni – aggiunge Edoardo Tocco – hanno degli impianti edificatori che risalgono ai primi anni del Duemila. Si tratta di programmi che hanno previsto espansioni e incrementi demografici. Molto spesso l’espansione è gonfiata e drogata rispetto all’effettivo bisogno di nuovi vani necessario nell’elaborazione degli strumenti urbanistici.»

«Non è più rinviabile una legge urbanistica regionale, che possa essere accompagnata dai bandi di finanziamento per i Comuni – conclude Edoardo Tocco – orientati all’aggiornamento dei relativi piani urbanistici con un punto fermo: evitare l’eccessivo consumo del suolo e ripopolare i centri urbani della Sardegna.»

L’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, questa mattina ha inviato una lettera al ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, nella quale ha scritto «in vista dell’imminente espressione del parere da parte della Commissione tecnica nazionale di valutazione dell’impatto ambientale, intendo ribadire la contrarietà della Regione Sardegna alla realizzazione dell’impianto solare termodinamico da 55 MWe denominato ‘Gonnosfanadiga, Comuni di Gonnosfanadiga e Guspini’».

La posizione espressa oggi ribadisce la linea che la Regione aveva manifestato in passato a proposito dell’analogo progetto “Fluminimannu” da realizzarsi, secondo le proposte, nei territori dei Comuni di Villasor e Decimoputzu. Per tale progetto è in corso la procedura, indicata dalla normativa, che prevede «il deferimento alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per una valutazione complessiva a seguito di pareri, tra loro contrastanti, resi dalle Amministrazioni competenti, a diverso titolo, per la definizione di atti e provvedimenti».

Lo scorso 28 settembre, con la mozione n. 250, il Consiglio regionale impegnava il presidente della Giunta a porre in essere, in tutte le sedi istituzionali, ogni azione utile a impedire la realizzazione degli impianti nei territori di Gonnosfanadiga e Guspini.
Le motivazioni. Sul progetto, gli uffici della direzione generale dell’Assessorato della Difesa dell’Ambiente avevano già espresso parere tecnico negativo con due distinte note: una del 22 ottobre 2015 e l’altra del 14 giugno 2016. «Le motivazioni che sottendono al netto diniego da parte della Regione Sardegna – è scritto nella lettera – sono riconducibili alle seguenti notevoli criticità: la sottrazione di suolo all’uso agricolo; l’incoerenza col Piano energetico regionale; la forte opposizione del territorio in merito alla realizzazione dell’impianto».

Per quanto riguarda il primo aspetto, la dimensione degli spazi interessati per la realizzazione del sito comporterebbe il sacrificio di un’area produttiva, attualmente adibita a uso agricolo e al pascolo del bestiame. Ciò sarebbe in contrasto con gli obiettivi della politica agricola regionale per il consistente consumo di suolo agrario e produrrebbe un inevitabile impatto negativo anche sugli ecosistemi coinvolti, che svolgono un ruolo ecologico di primaria importanza per il mantenimento dell’agro-biodiversità, per il flusso dei servizi ecosistemici e per la capacità di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici. Allo stesso tempo si mortificherebbero le aziende agricole che operano in quei luoghi alle quali verrebbe negata la disponibilità di quegli spazi con effetti di carattere economico-sociale facilmente immaginabili generic zithromax online.
L’incoerenza col Piano energetico regionale deriva dal fatto che un impianto di tali dimensioni non è in linea con la strategia energetica regionale che si basa invece su principi europei di generazione distribuita ed efficiente, con impianti di piccola taglia e micro reti di distribuzione. Va quindi ulteriormente evidenziato il forte malcontento e la netta contrarietà della popolazione alla realizzazione del progetto, soprattutto per le forti tensioni di carattere economico-sociale che potrebbero derivarne.

«Con questa nota – si conclude l’assessore Spano nella lettera al ministro Galletti – chiedo un suo autorevole intervento affinché, nell’ambito delle procedure di legge, siano tenute nella giusta considerazione tutte le osservazioni evidenziate nei pareri resi dalla Regione Sardegna e nelle quali sono stati analizzati gli aspetti di impatto negativo dell’impianto e i pareri di altri enti e soggetti che operano sul territorio e conoscono perfettamente la realtà nella quale esso si inquadra.»

Legambiente Sardegna dice ancora NO al progetto della Società Eurallumina. Lunedì 6 febbraio, il direttore di Legambiente nazionale Stefano Ciafani e il presidente del Comitato scientifico di Legambiente Sardegna Vincenzo Tiana, hanno inviato 10 osservazioni ed altrettante proposte, con le quali l’associazione ambientalista «esprime la forte preoccupazione per il progetto della Società Eurallumina che in estrema sintesi propone di lasciare in eredità alle nuove generazioni una collina artificiale di fanghi rossi da circa 90 milioni di tonnellate in riva al mare, in un territorio pesantemente inquinato da metalli pesanti e con le prospettive allarmanti dei cambiamenti climatici, l’accentuazione degli eventi estremi e dell’erosione costiera».

«Poiché l’assoluta priorità consiste nel disinquinamento dell’area – sottolinea Legambiente -, risulta contraddittoria ed inaccettabile la proposta di sopraelevazione del bacino fanghi rossi nei moduli A e B Legambiente chiede che qualsiasi nuovo intervento sia subordinato alla riabilitazione del territorio con la indifferibile bonifica delle falde Portoscuso diventi un grande laboratorio di applicazione degli ambiziosi propositi assunti dall’Italia alla COP21 e COP22.»

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Giovedì 16 febbraio, alle ore 18.00, presso la Società del Giardino in Via San Paolo 10, a Milano (Metropolitana Duomo o San Babila), l’Associazione Italiana Vele d’Epoca (A.I.V.E.) presenterà il calendario ufficiale delle regate 2017 dedicate alle imbarcazioni storiche. Tra gli interventi previsti quello del Capitano di Fregata Marco Paolo Montella, Comandante del Gruppo Navi Scuola a Vela della Marina Militare, che illustrerà la storia della gloriosa imbarcazione Corsaro II. La partecipazione è gratuita e aperta a tutti gli armatori, velisti, appassionati di marineria e organi di stampa, ma solo se registrati preventivamente. Seguirà cocktail.

Sono trascorsi trentacinque anni da quando è nata l’Associazione Italiana Vele d’Epoca, sodalizio senza finalità di lucro nato per preservare il patrimonio storico costituito dalle imbarcazioni a vela d’epoca (varo avvenuto prima del 1950) e classiche (varo avvenuto tra il 1950 e il 1975). Questo importante traguardo sarà celebrato il prossimo giovedì 16 febbraio alle ore 18 a Milano in Via San Paolo 10 (Metropolitana Duomo o San Babila) presso le splendide sale del cinquecentesco Palazzo Spinola di Milano, sede dal 1808 della Società del Giardino, in occasione della conferenza nazionale di presentazione delle regate italiane 2017 riservate alle imbarcazioni a vela d’epoca e classiche. La partecipazione è aperta a tutti, armatori, appassionati di vela, organi di stampa, previa registrazione da comunicare preventivamente via e-mail a: Ufficio Stampa, maccione.paolo@gmail.com , Mob. +39 347 4218095.

A fare gli onori di casa in occasione della Conferenza saranno il Presidente dell’Associazione Italiana Vele d’Epoca Matteo Rossi, il Capitano di Vascello Domenico La Faia, vice presidente dell’A.I.V.E, attuale Capo dell’Ufficio Sport/Vela della Marina Militare ed ex comandante della nave scuola Amerigo Vespucci, il Segretario Generale Carlo Musu, il Commodoro Pier Maria Giusteschi Conti e diversi membri del Consiglio Direttivo. Nel rispetto del Regolamento della sede ospitante si raccomanda il dress code giacca + cravatta per gli uomini, senza il quale non sarà possibile accedere alle sale interne. La serata è organizzata dall’A.I.V.E. col supporto e la collaborazione della Società del Giardino.

Le regate riservate a queste prestigiose imbarcazioni a vela, costruite e varate tra la fine dell’Ottocento e il 1975, ed organizzate sotto l’egida del C.I.M., il Comitato Internazionale del Mediterraneo di cui l’A.I.V.E. fa parte, si svolgeranno presso varie località del Mare Tirreno e dell’alto Adriatico. Alle flotte ed agli equipaggi dei “due mari” verranno offerte molteplici occasioni di amichevole incontro e leale competizione.

Nel corso della serata si terrà una breve conferenza dedicata al Corsaro II, storica imbarcazione a vela della Marina Militare adibita all’addestramento degli allievi ufficiali dell’Accademia di Livorno. Corsaro II, lunga 21,26 metri, è stata costruita in legno nel 1961 presso il cantiere Costaguta di Genova Voltri su progetto del famoso Studio di architettura navale Sparkman & Stephens di New York. Il primo comandante dell’unità è stato l’allora Capitano di Fregata Agostino Straulino, eroe della vela italiana. Nel 1961 la barca si classificò al quarto posto alla Transpac Los Angeles-Honolulu e prima in tempo reale alla Honolulu-Isola di Kauai. Nel 1962 prese parte alla Newport-Bermuda (quinto classificato) e vinse la Torbay-Rotterdam, nel 1963 giunse nona alla Annapolis-Newport e seconda alla Transatlantica verso l’Europa. Ha regatato nelle grandi regate internazionali: dalla Cowes Week al Fastnet, dalla Lisbona-Bermuda (vittoria di classe nel 1964) alla Buenos Aires-Rio de Janeiro e alla Sydney-Hobart. L’esperienza del Corsaro II è confluita successivamente nella nascita della Stella Polare, yawl bermudiano varato nel 1965. Il relatore della conferenza sarà il Capitano di Fregata Marco Paolo Montella, comandante del Gruppo Navi Scuola a Vela della Marina Militare e di Orsa Maggiore, il ketch del 1994 della Marina.

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E’ stata rinviata a martedì 14 febbraio, alle 12.00, la seduta, prevista per questo pomeriggio, della commissione “Autonomia”. All’esame dell’organismo consiliare, presieduto da Francesco Agus, i pareri sul Documento di economia e finanza regionale 2017 (DEFR), sulla legge di stabilità 2017, sul Bilancio di previsione triennale 2017-2019 e sul documento che prevede modifiche al sistema di valutazione dei dirigenti del sistema Regione.

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David Logan non torna in Italia (almeno per ora). Non si è concretizzato, infatti, il trasferimento dal Lietuvos Rytas alla Sidigas Avellino, vicecapolista del campionato di A1. Il club di Vilnius (Lituania) non è disposto a liberare il fuoriclasse ex Dinamo Banco di Sardegna neppure di fronte a un investimento importante e all’eliminazione dall’Eurocup. La Sidigas Avellino, dunque, affronterà le Final Eight di Coppa Italia, in programma la prossima settimana a Rimini, senza nuovi innesti, in quanto non ci sono i tempi utili neppure per l’eventuale perfezionamento del tesseramento di David Andersen, attualmente impegnato nel campionato australiano, con il Melbourne United (i termini per i nuovi tesseramenti scadono sabato 11 febbraio).