25 November, 2024
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E’ indetto per l’anno accademico 2017/2018 un pubblico concorso, per titoli ed esami, per l’ammissione di 55 allievi ufficiali del al primo anno del 117° corso dell’Accademia della Guardia di finanza. Possono partecipare al concorso i cittadini italiani che:

(1) abbiano, alla data del 1° gennaio 2017, compiuto il diciassettesimo anno di età e non superato il giorno del compimento del ventiduesimo anno di età, vale a dire siano nati nel periodo compreso tra il 1° gennaio 1995 e il 1° gennaio 2000, estremi inclusi;

(2) abbiano, se minorenni alla data di presentazione della domanda, il consenso dei genitori o del genitore esercente la potestà o del tutore per contrarre l’arruolamento volontario nella Guardia di finanza; 

(3) siano in possesso dei diritti civili e politici;

(4) non siano stati destituiti, dispensati o dichiarati decaduti dall’impiego presso una pubblica amministrazione;

(5) non siano stati ammessi a prestare il servizio civile nazionale quali obiettori di coscienza;

Tutti i candidati devono possedere, inoltre, un diploma di…

L’articolo completo è consultabile nel sito http://www.diariolavoro.it/lavoro_55finanza.html .

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Su proposta dell’assessore dei Lavori pubblici Paolo Maninchedda, la Giunta regionale ha dato ieri applicazione all’articolo 49 della recente legge regionale 24 del 2016, che ha previsto che le cooperative a proprietà indivisa possano essere autorizzate a cedere in proprietà ai soci gli alloggi realizzati. In passato, invece, questa possibilità era negata: la legge nazionale (la 179 del 1992) consentiva solo di assegnare ai soci gli alloggi in “godimento permanente”, e non in proprietà.

«Dopo tanti anni, abbiamo risposto all’esigenza presentataci da diverse cooperative – ha detto l’assessore Paolo Maninchedda -. Adesso, coloro che ne facciano richiesta, attraverso il procedimento amministrativo che abbiamo definito nelle direttive, potranno diventare pienamente proprietari degli alloggi che abitano, con evidenti benefici.»

La norma regionale prevede anche un vantaggio per le finanze regionali. La legge 179 del 1992 prevedeva per i soci che ricevevano l’alloggio in godimento permanente un contributo da restituire, senza interessi, in quindici anni a decorrere dal 31° anno successivo all’ottenimento del contributo. Attraverso il procedimento amministrativo previsto la Regione, infine, può recuperare in anticipo le somme (che avrebbe iniziato a incassare nel 2033, visto che la realizzazione degli alloggi risale al 2002), mentre i neo proprietari potranno godere di uno sconto del 50% del dovuto se optano per la restituzione, in un’unica soluzione o in dieci anni.

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L’assessorato regionale della Sanità ha autorizzato l’impegno della somma di 25.000.000 per l’esercizio finanziario 2017, in favore dei comuni della Sardegna, a titolo di acconto per il finanziamento dei piani personalizzati di sostegno a favore delle persone in situazione di disabilità grave.

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore Paolo Maninchedda, ha stanziato un milione di euro per la costruzione dello stradello di accesso al Pronto Soccorso del Policlinico universitario di Cagliari, riservato ai soli mezzi sanitari.
L’intervento era stato richiesto dall’Azienda Ospedaliera Universitaria, visto il formarsi di pericolosi ingorghi, con inevitabile allungarsi dei tempi di percorrenza e dunque di arrivo in ospedale delle ambulanze, in prossimità dell’ingresso unico utilizzato sia dagli studenti che, appunto, dalle stesse ambulanze.

«L’intervento ha il doppio obiettivo di decongestionare il traffico, con quello che significa anche in termini di sicurezza, e garantire tempi di percorrenza rapidi ai mezzi sanitari – spiega l’assessore Paolo Maninchedda -. Si tratta di una delibera di assegnazione dei fondi sviluppo e coesione FSC all’interno del Patto della Sardegna firmato con il Governo che è dunque pienamente operativo.»

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https://www.facebook.com/SaraGiadaGerini/videos/500457710143999/

Il 25 novembre 2016 abbiamo pubblicato la storia di Sara (che sotto ripubblichiamo integralmente), una ragazza di Carbonia che con il sostegno dei suoi genitori è riuscita a vincere la sua battaglia con la sordità. Sara negli ultimi tre mesi ha portato avanti la sua battaglia con varie iniziative, tra le quali la pubblicazione nel suo profilo facebook del video #FacciamociSentire che fino al momento in cui scrivo queste righe, ha avuto 20.165.624 visualizzazioni, 639.995 condivisioni e oltre 91.000 Mi piace.

La storia di Sara

Oggi vorrei raccontarvi in breve una storia, quella della mia famiglia.

Mia madre era un insegnante di italiano/latino al liceo e mio padre uno psichiatra. Attualmente sono in pensione.

Ho 3 fratelli e una sorella.
Sì, siamo una famiglia numerosa.

E nel lontano 1974 è stata con noi qualche giorno, un’altra bambina, Giada. Con lei avremmo fatto una squadra di pallavolo completa.
Il vuoto per la perdita di un figlio deve essere indescrivibile… poi sono arrivati altri di noi figli…

Nel 1979 nasco io.
Una rosolia materna al quarto mese di gravidanza non è l’inizio di una bella storia, ma la fiducia e la speranza di un figlio, comunque atteso e desiderato, fanno credere alla possibilità positiva di affrontare il problema che ne viene.
Così sono nata io e la previsione di gravi malformazioni nel tempo si è concretizzata nella certezza di essere “normalmente” sorda. Una specie di miracolo.

Se sono diventata così lo devo ai miei genitori.
Lo devo a loro per la tenacia e la forza positiva di credere in qualcosa.

Mia madre decise di farmi da “logopedista”, anni di pazienza, sua e di arrabbiature di tutte e due… come tra madre e figlia.
Allora non esistevano gli attuali strumenti che potessero migliorare la crescita di un bambino sordo.
Una condizione “invisibile” e sottovalutata da molte persone e spesso anche dai medici.

Mia madre e mio padre si armarono di tutto punto per non farmi mancare nulla tant’è che sono cresciuta quasi con la convinzione di essere una bambina udente.

Sono cresciuta, comunque, circondata da persone che mi rispettavano anche perché so che insieme ai doveri ci sono anche i diritti, soprattutto per chi ha un problema che anche gli altri devono aiutare a risolvere.

A volte con sofferenza ma sempre con tenacia ho difeso il mio diritto al rispetto; ora sono qui per rivendicare i diritti che ci sono stati negati per anni.
Il diritto all’informazione e alla comunicazione è uno di questi.
Dalla mia famiglia ho ricevuto questa consapevolezza!

Chi crede in questa iniziativa ha già vinto!!!
Perché proprio GRAZIE A VOI e al vostro supporto mi sento meno sola.

Noi siamo la forza… e insieme noi possiamo vincere!!!

GRAZIE ANCORA siete tutti meravigliosi.

#FacciamociSentire Sempre!!!

Sara Gerini

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Concluso il settimo giorno di occupazione della sala riunioni e di presidio permanente all’esterno del Palazzo della Regione, i  lavoratori dell’Eurallumina attendono con comprensibile apprensione il supplemento di conferenza dei servizi in programma domani per la decisione definitiva sul progetto di rilancio dello stabilimento di Portovesme.

Questo pomeriggio il soprintendente del MIBACT Fausto Martino, in risposta alla richiesta di incontro formulata dalla Rsu in occupazione permanente dalla notte del 31 gennaio e con alcune tende piazzate davanti alla sede istituzionale sarda, ha accettato di incontrare una delegazione sindacale dello stabilimento di Portovesme.

«Si è svolto un confronto franco – si legge in una nota della Rsu Eurallumina – sulla posizione dal soprintendente assunta a conclusione della conferenza dei servizi del 31 gennaio scorso, a cui ha replicato la Rsu esponendo le proprie considerazioni nel merito. Nessuna anticipazione è stata espressa dal soprintendente, che riferirà sugli esiti di questa settimana di verifiche e chiarimenti, nel supplemento della conferenza dei servizi mercoledì 8 febbraio 2017.»

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Anche nella seconda giornata del Prodexpo di Mosca, i prodotti dell’agroalimentare della Sardegna hanno attirato l’interesse degli importatori, ristoratori e giornalisti specializzati e conquistato il palato dei 50mila visitatori. 

Vini e prodotti alimentari tipici sardi sono stati presentati e illustrati a decine di professionisti del settore durante le varie degustazioni che si sono susseguite durante tutta la giornata. 

L’apprezzamento è stato unanime per la fregula, l’olio e le olive, la crema di formaggio, il pane e i dolci. 

«La Sardegna è molto conosciuta qui a Mosca – ha commentato il coordinatore di StoreSardinia, Stefano Mameli – e abbiamo avuoto la conferma di come ci sia anche un grande apprezzamento dei nostri prodotti.»

La Sardegna, infatti, è conosciuta in Russia come la terra delle produzioni incontaminate e dei centenari.  

«Anche oggi le nostre imprese hanno dimostrato di poter essere presenti sul mercato russo – ha aggiunto Mameli – grazie a prodotti unici, sani e, soprattutto, ricchi di tradizione.»

La missione nella Capitale russa, rientra negli eventi organizzati dal progetto di promozione internazionale dei prodotti agroalimentari “StoreSardinia”, finanziato dall’assessorato regionale dell’Industria, e realizzato da Confartigianato Imprese Sardegna, con la collaborazione tecnica di Deloitte e BegApps. Questo consente a 12 aziende (il pastificio Sa Panada di Oschiri, i panifici Porta 1918 di Gonnosfanadiga, Filia Uda di Illorai, Ferreli di Lanusei, Panificio di Teti Giuseppe Deiana di Teti, Graziano Mula “Forno Carasau” di Oliena, le cantine Colle Nivera di Lula, Agricola Soi di Nuragus, Nuraghe Crabioni di SorsoArvisionadu di Benetutti, l’azienda agricola olearia Marco Zurru di Gonnosfanadiga e il caseificio “Su Grabiolu” di Siamanna) di promuovere le proprie produzioni, con i territori di provenienza, nei mercati euroasiatici come Russia, Bielorussia, Kazakistan, Armenia e Azerbaijan, anche attraverso il sito www.storesardinia.com , appositamente realizzato in italiano e russo e a breve anche in inglese. Il progetto è finanziato dall’assessorato dell’Industria-Por FESR Sardegna 2014-2020-Asse prioritario III-Azione 3.4.1 all’interno del Piano Triennale dell’Internazionalizzazione.

E’ stato ufficializzato il calendario definitivo del Carnevale Iglesiente 2017.

Si tratta di un calendario articolato e coinvolgente per l’edizione 2017 del Carnevale Iglesiente. Si va dalle feste in maschera nelle frazioni, a quelle nel Quartiere di Serra Perdosa, nel Centro Storico e a Casa Serena. Al centro la grande Sfilata di Carnevale per le vie della città in programma sabato 25 febbraio. Novità di quest’anno la Festa del Dolce che si svolgerà in centro storico sabato 25 e domenica 26 febbraio.
Sabato 11 febbraio

Zippolata VDS per piccoli e adulti con balli in maschera zippole calde e premi per tutti. Dalle ore 16.30, Centro Giovanile Santa Barbara.

Carnevale a Casa Serena con il saggio dei cantori Auser. Balli e zippolata. A cura dell’Auser Iglesias. Dalle 17.00, Casa Serena.

Domenica 12 febbraio

Festa in maschera a San Benedetto, ex Cinema – ore 17.00 a cura dell’Associazione “Uniti per San Benedetto”

Sabato 18 febbraio

Festa in maschera a Nebida, Piazza Santa Barbara – ore 15.30 a cura Comitato “Santa Barbara”
Balli sardi di piazza con il suonatore Stefano Caredda. A cura il gruppo folk Is Meurreddus, l’Associazione Turistica Pro Loco di Iglesias, il Comitato “La via della cultura”. Dalle ore 17.00 alle ore 20.00, Piazza Pichi.Grande festa in maschera nel Quartiere di Serra Perdosa a cura della Parrocchia San Pio X – Balli latino americani, giochi e animazione, spettacolo circense con Sergio Carboni ex circo Miranda Orfei. Ore 17.30, Palestra “Pallone“, via Pacinotti.

Domenica 19 febbraio
La bicicletta si veste a maschera, a cura del Team Metalla. Manifestazione aperta a tutti i bambini e le bambine delle scuole materne ed elementari. Ritrovo ore 10.00 – Piazza Municipio.

Giovedì 23 febbraio
Festa in maschera con musica, balli e zippolata. A cura il gruppo folk Is Meurreddus, l’Associazione Turistica Pro Loco di Iglesias, il Comitato “La via della cultura”. Dalle ore 17.00 in Via Sarcidano e Piazza Pichi.

Venerdì 24 febbraio
Festa in maschera a Bindua, ex Scuole Elementari – ore 16.30.

Sabato 25 febbraio
Festa del Dolce e Saldi Artigiani – Dalle 11.00 alle 20.00. Centro Storico.
A cura dell’Associazione Primavera Sulcitana.

GRANDE SFILATA IN MASCHERA
 – Ore 15.30 partenza della sfilata da via Pacinotti. Itinerario: Corso Colombo, Via Crocifisso, Via Torino, Via Veneto, Via Piazza Mercato, Via Gramsci, Piazza Sella, Via Garibaldi, Via Antas, Via Valverde. Arrivo in Piazza Sella. Ore 19.00 Rogo di Norfieddu nella scalinata di Piazza Sella (a cura del gruppo Folk Città di Iglesias). A seguire animazione con Dj Ruido.
A cura di Stardust events.

Domenica 26 febbraio
Festa del Dolce e Saldi Artigiani – Dalle 11.00 alle 20.00. Centro Storico
A cura dell’Associazione Primavera Sulcitana.

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A seguito della riorganizzazione complessiva del comparto stradale, in base alle caratteristiche e condizioni del traffico e delle strade cittadine, il comune di Carbonia ha emanato un’ordinanza (n. 14/2017) per il riordino dei sensi di marcia in alcune strade della Città interessate da interventi di adeguamento della carreggiata e dei marciapiedi.

Tra le modifiche, l’ordinanza istituisce i sensi unici di marcia nella via Piolanas e nelle vie Bacu Abis, Caput Acquas e Tanas, al fine di prevenire gli incidenti stradali sulle viabilità principali.

Su tutte le strade in cui è disposta la modifica sulla viabilità è stabilito anche il divieto di sosta sul marciapiede.

I questi giorni l’Ufficio Tecnico sta concludendo il posizionamento della segnaletica stradale.

Nella fase di adeguamento alla nuova configurazione della viabilità, la Polizia locale presidierà le strade oggetto di modifiche al fine di dare le corrette informazioni e indicazioni alla popolazione.

L’ordinanza è consultabile sul sito del comune di Carbonia, nella sezione Ordinanze – Ordinanze Codice della Strada.

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Il deputato dei Riformatori sardi Pierpaolo Vargiu, partendo da un’accorata lettera-denuncia di alcune pazienti del Sulcis affette da visceroptosi, ha presentato un’interrogazione urgente al ministro della Salute Beatrice Lorenzin sulla situazione del centro di riferimento delle malattie rare del Microcitemico.

«Le malattie rare sono rare se prese singolarmente, ma nel loro complesso rappresentano ormai una delle principali emergenze del sistema sanitario, in particolare in Sardegna dove, alla maggior incidenza legata alla genetica, si associa la grande difficoltà nei percorsi diagnostici e nei contatti con i centri di riferimento in tutta Italia.»

«Non è pensabile e non è degno di un posto civile – aggiunge Pierpaolo Vargiu – che il Centro di riferimento sardo, presso l’Ospedale Microcitemico, continui a lavorare nelle attuali condizioni, senza risorse economiche e con poche risorse umane, spesso precarie, lasciando pressoché abbandonati i propri complessi pazienti e le loro famiglie!»

«Inutile che lo Stato proponga sulla carta i nuovi LEA (Livelli essenziali di assistenza) se non ci sono i soldi per garantirli sul serio: il Ministro raccolga il grido di dolore che viene non solo dal Sulcis, ma da tutta la Sardegna – conclude Pierpaolo Vargiu – e intervenga immediatamente perché i pazienti sardi affetti da malattie rare non possono essere di serie B rispetto alle altre regioni italiane!»