19 August, 2024
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Il team di “#ReAct”, la campagna social sul tema dell’immigrazione e sul contrasto dell’estremismo in tutte le sue manifestazioni ideata dagli studenti dell’Università di Cagliari guidati dal professor Christian Rossi della Facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche ha conquistato il terzo posto nel “Facebook digital global challenge”. Il premio è stato assegnato loro giovedì sera a Washington, al termine della finale in cui ciascun team ha presentato il suo progetto.
Alla sfida mondiale lanciata dal popolare social network si sono presentati 150 gruppi di ogni nazionalità: meglio degli studenti dell’Università di Cagliari hanno fatto solo le squadre libanese (primi classificati) e belga (secondi). Tra i primi a congratularsi con gli studenti sardi, l’Ambasciata italiana negli Stati Uniti.
Il gruppo che – con il professor Rossi – ha presentato il progetto a Washington è formato da Alessia Dessalvi, Giulia Tumatis, Giulia Marogna, Luciana Ganga e Ema Kulova. Gli altri studenti del team sono Claudio Pitzalis, Jacopo Lussu, Pier Andrea Cao, Lucia Corrias e Alessio Zuddas. Da ieri – insieme ai gruppi libanese e belga – gli studenti vincitori, che grazie al terzo posto si sono aggiudicati un premio di mille dollari, seguono un programma di visite del Dipartimento di Stato americano, l’International Visitor Leadership Program, e visiteranno varie istituzioni e think thank a Washington, New York e San Francisco, tra cui il quartier generale di Facebook.
#ReAct è: Re= Rigettare, opporsi ad ogni forma di estremismo e violenza; A= awarness, ovvero la consapevolezza che vogliamo trasmettere al nostro pubblico attraverso l’informazione; C= courage, coraggio di contrastare l’estremismo, i pregiudizi e i luoghi comuni contro gli immigrati; T= tolerance, tolleranza intesa come convivenza tra più culture che possono coesistere.

Il team di #ReAct,

Il team di #ReAct,

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C’è ancora disponibilità di posti in platea per il concerto di Niccolò Fabi in programma sabato prossimo, 11 febbraio (ore 21.00), al Teatro Comunale di Sassari. Il cantautore romano approda in Sardegna con il tour all’insegna del suo ultimo disco, “Una somma di piccole cose”, pubblicato lo scorso aprile, con cui ha vinto a ottobre la Targa Tenco per il miglior album dell’anno: un disco che può essere definito come il riassunto più efficace ed emblematico delle caratteristiche umane e musicali di Niccolò Fabi e del suo percorso artistico iniziato vent’anni fa e proseguito sempre in maniera personale.

Oltre alle canzoni contenute in “Una somma di piccole cose” (il suo ottavo disco in studio), la scaletta del concerto prevede brani tratti dal repertorio recente e passato dell’artista romano. Sul palco con Niccolò Fabi (che si alterna tra chitarra e tastiera) ci saranno il cantautore torinese Alberto Bianco (anche lui alla chitarra) insieme alla sua band composta da Damir Nefat (chitarra), Matteo Giai (basso) e Filippo Cornaglia (batteria).

Il concerto è organizzato dalla cooperativa Forma e Poesia nel Jazz con il patrocinio del comune di Sassari.

 

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Dal 13 al 16 febbraio il grande pianista, clavicembalista e compositore Bruno Canino, tra i maggiori interpreti contemporanei, sarà al Conservatorio di Cagliari, dove terrà una masterclass pianistica.

Quello di Bruno Canino (che tornerà anche a maggio) è solo il primo dei grandi nomi di musicisti universalmente apprezzati che prossimamente si alterneranno nell’istituzione musicale per tenere corsi di alto perfezionamento: a fine febbraio arriverà anche il violoncellista Enrico Dindo, mentre nei prossimi mesi sono attesi le star del pianoforte Lilya Zilberstein e Giuseppe Andaloro, il clarinettista Calogero Palermo, il compositore Claudio Ambrosini, il noto flautista Stefano Parrino, il chitarrista Matteo Mela, il pianista Orazio Sciortino, passando per il soprano Roberta Invernizzi, il direttore d’orchestra Federico Maria Sardelli, sino Francesco Spendolini¸ altro clarinettista acclamato da pubblico e critica.

Nato a Napoli nel 1935, Bruno Canino ha studiato pianoforte e composizione al Conservatorio di Milano, dove poi ha insegnato per 24 anni. Dal 1999 al 2002 è stato direttore della Sezione Musica della Biennale di Venezia. Si è dedicato in modo particolare alla musica contemporanea, lavorando, fra gli altri, con Pierre Boulez, Luciano Berio, Karlheinz Stockhausen, György Ligeti, Bruno Maderna, Luigi Nono, Sylvano Bussotti, di cui spesso ha eseguito opere in prima esecuzione. Ha suonato sotto la direzione di Abbado, Muti, Chailly, Sawallisch, Berio, Boulez, con orchestre quali la Filarmonica della Scala, Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Berliner Philharmoniker, New York Philharmonic, Philadelphia Orchestra, Orchestre National de France.

Bruno Canino è anche autore del libro semiserio “Vademecum del pianista da camera”, uscito per Passigli editore. Recentemente si è esibito all’Università Statale di Milano nella prima esecuzione di “Varianti per Ballista Antonio e Canino Bruno”, scritta da Ennio Morricone in occasione del conferimento a quest’ultimo della laurea ad honorem in “Scienze della musica e dello spettacolo”.

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L’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, ha incontrato nuovamente i lavoratori dell’Eurallumina che occupano la sala riunioni del Palazzo della Regione da martedì sera, quando la Conferenza dei servizi che avrebbe dovuto dare il via libera definitivo alla realizzazione del progetto di rilancio produttivo dello stabilimento di Portovesme, si è conclusa con un aggiornamento a mercoledì 8 febbraio per la posizione assunta dal rappresentante del MIBACT.

L’assessore Spano ha confermato il massimo impegno dell’assessorato e dell’intera Giunta regionale, ed ha sottolineato il lavoro incessante svolto dagli uffici dell’assessorato.

Ricordiamo che questa mattina la RSU Eurallumina ha chiesto un incontro al soprintendente del MIBACT di Cagliari, Oristano, Medio Campidano, Sud Sardegna e Ogliastra Fausto Martino, per discutere del procedimento autorizzativo del progetto di riavvio dello stabilimento Eurallumina e «conoscere direttamente dalla fonte e apprendere nel dettaglio, le motivazioni che la hanno indotta alle valutazioni nel merito delle sue competenze.»

 

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Da due a tre giorni, in una location ancora più mozzafiato, e internazionale. La seconda edizione della “Fiera del gusto” scalda già i motori e lo fa in grande stile. Dopo gli ottimi riscontri dell’anno scorso – un boom di visitatori, nel molo Ichnusa, stregati dalle centinaia di piatti proposti nel corso della manifestazione enogastronomica – il bis porta con sé gli infiniti sapori delle cucine di diversi paesi. E – sempre grazie all’impegno dell’associazione Primavera Sulcitana – è ancora grande l’eco del successo del 2016 – certificato dai numeri legati alle presenze e dagli attestati di stima ricevuti dalle massime autorità sarde.

L’intera Isola in vetrina nella porta-cartolina principale del capoluogo sardo – grazie all’impegno dell’associazione Primavera Sulcitana – è un ricordo ancora bello nitido nella memoria delle centinaia di espositori e delle migliaia di visitatori, in un’esplosione di gusto e tradizione totalmente gratuita. Per il 2017, fioccano le novità: c’è la certezza delle date – il 2, 3 e 4 giugno – in un’area ancora più vasta e in posizione di assoluto pregio, che deve essere comunicata nelle prossime settimane. Ma il “piatto forte” della nuova edizione è, indubbiamente, l’“allargamento geografico”.

La rassegna acquista, infatti, un respiro internazionale: non solo produttori e artigiani della Sardegna, ma anche numerosi loro “colleghi” dei Paesi europei ed extraeuropei stanno fissando in agenda la partecipazione alla “Fiera del gusto” 2017. Tanti food truck – veri e propri camion con ruote, all’interno dei quali, cuochi esperti preparano questa o quella pietanza – sono pronti a viaggiare in direzione Sardegna. Possibile quindi assaporare le più svariate prelibatezze, tipiche di numerosi angoli del globo. Una novità esclusiva per l’Isola – mai una rassegna fieristica incentrata sul cibo ha, infatti, proposto la possibilità di “avventurarsi col palato” tra i food truck. E, con l’area disponibile raddoppiata rispetto al 2016, c’è davvero la possibilità di far sciamare decine di migliaia di persone in tutta comodità e sicurezza. Che, tra un piatto e l’altro, possono anche nutrire lo sguardo ammirando uno tra i più caratteristici panorami cagliaritani, ancora top secret. Le date dell’evento, a ridosso dello start dell’estate, sono ancora distanti. Ma la macchina organizzativa di Primavera Sulcitana è già attiva, pronta a raccogliere adesioni.

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Foto d'archivio.

Foto d’archivio.

Pronto riscatto della VBA/Olimpia Sant’Antioco nella seconda giornata di ritorno del girone B del campionato di B1 di volley maschile. La squadra allenata da coach Graziano Longu ha superato la Bocconi Sporteam Milano con il punteggio di 3 set a 1: 25-23, 25-21, 26-28, 25-17. Con i 3 punti odierni, i biancoblu sono saliti a quota 33 punti, confermando così la quarta posizione alle spalle di Pallavolo Saronno (37), Diavoli Rosa Brugherio (36) e Tipiesse Mokamore (34) che devono ancora giocare, rispettivamente domani alle 18.00 a Segrate, contro la Pallavolo Sarroch (partita iniziata alle 17.00) e questa sera alle 21.00 in casa con lo Yaka Volley Malnate.

Nell’altro incontro già terminato, la Lombarda Motori Milano ha liquidato senza problemi la Silvio Pellico Sassari per 3 set a 0: 25-13, 25-10, 25-17. La Silvio Pellico sta scendendo in campo esclusivamente per onore di firma e per limitare i danni di una stagione disgraziata, nella quale ha fin qui perso 14 partite per 3 a 0 e una sola per 3 a 1.

Sabato prossimo, alle 15.30, la VBA/Olimpia Sant’Antioco giocherà sul campo della capolista Pallavolo Saronno, squadra con la quale ha perso finora l’unica partita casalinga, il 29 ottobre dello scorso anno, con il netto punteggio di 3 set a 0: 14-25, 14-25, 19-25.

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Mario Frongia è stato confermato al vertice dell’Ussi (Unione Stampa Sportiva Italiana) Sardegna. Le elezioni si sono svolte a Cagliari, presso la sala conferenze del C.U.S. e a Sassari, presso la sede di Predda Niedda de La Nuova Sardegna. I seggi sono stati aperti alle ore 9.00 e chiusi alle 13.00, la commissione di verifica dei poteri è stata presieduta da Andrea Frigo (vice presidente nazionale Ussi) che si è avvalso della collaborazione di Federica Ginesu e Gianluca Zuddas. All’assemblea sono intervenuti Francesco Birocchi (presidente regionale dell’Ordine dei Giornalisti) e Andrea Frigo. Il presidente uscente Mario Frongia ha tenuto la relazione tecnica e morale di resoconto dell’operato dell’associazione nell’ultimo quadriennio, quindi il vice presidente uscente Giuseppe Amisani ha tracciato un bilancio delle attività svolte. Alla chiusura delle votazioni lo spoglio ha decretato la rielezione di Mario Frongia, con 58 voti a favore e due schede nulle.

Sono stati inoltre eletti alla carica di consiglieri per i professionali: Giuseppe Deiana con 29 voti, Andrea Frailis con 27 voti, Virginia Saba con 26 voti, Paolo Mastino con 24 voti e Enrico Gaviano con 7 voti.

Ha inoltre riportato voti Francesco Porceddu (2) e una scheda è risultata nulla.

Per i revisori professionali è stato eletto Francesco Porceddu con 11 voti.

Sono stati eletti alla carica di consiglieri per i collaboratori: Giuseppe Amisani con 24 voti, Stefano Cocumelli con 18 voti, Sergio Cadeddu con 17 voti e Laura Puddu con 15 voti.

Hanno inoltre ricevuto preferenze Marco Capponi (7), Giorgio Cannas (6) e due schede sono risultate bianche.

Per i revisori effettivi è stato eletto Marco Capponi con 9 voti, revisore supplente Carlo Melas (1 voto).

L’associazione ringrazia vivamente il C.U.S. Cagliari e La Nuova Sardegna per la cortese ospitalità.

«Ancora una volta ha vinto la squadra! – ha commentato a caldo Mario Frongia -. Grazie a tutti, dall’Ordine all’Associazione della stampa, ci aspettano tante battaglie a favore della professione, del territorio, del sociale, del mondo giovanile e dei colleghi che si avvicinano al giornalismo e alla comunicazione. L’Ussi è e rimane concretamente a disposizione di enti, società e associazioni. In bocca al lupo ai colleghi del direttivo.»

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«Gli ospedali sardi sono al collasso e in tutto questo la Giunta regionale pensa ai massimi sistemi invece di fare azioni concrete come l’immediato stop alla delibera 43/9 del 2015 che blocca il turnover nella sanità.» Lo chiede il consigliere regionale dei Riformatori sardi, Michele Cossa.

«Nelle strutture ospedaliere sarde – dice Michele Cossa – la situazione è davvero drammatica e il blocco delle assunzioni sta creando tantissimi problemi. I servizi talvolta chiudono e se ciò non accade è semplicemente perché il personale si sacrifica. Ma inevitabilmente le liste d’attesa si allungano, mettendo così a rischio la qualità dell’assistenza. Senza considerare che il personale della sanità è vecchio, l’età media è di quasi 55 anni. Tutto questo perché con questa delibera la Regione ha imposto un blocco totale e generalizzato al rinnovo del personale.»

«Ci piacerebbe tanto sapere – sottolinea ancora Michele Cossa – su quali basi la direzione generale dell’assessorato ha deciso deroghe per alcune aziende e rigidità totale per altre. Il solito sistema della sinistra becera che pensa di poter governare tutto dal centro, elargendo concessioni a sua totale discrezione.»

«Ma adesso non si capisce perché si continui a mantenere un blocco del turnover che sta creando solo danni. La riforma della sanità è operativa e i manager sono lautamente pagati: dovrebbero essere loro ora a decidere se e come sostituire il personale. Dando anche anche ai direttori generali – conclude Michele Cossa – la possibilità di varare atti aziendali in linea con quanto il Consiglio regionale ha chiesto: controllo della spesa, maggiori servizi e di qualità elevata.» 

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La RSU Eurallumina ha chiesto un incontro al soprintendente del MIBACT di Cagliari, Oristano, Medio Campidano, Sud Sardegna e Ogliastra Fausto Martino, per discutere del procedimento autorizzativo del progetto di riavvio dello stabilimento Eurallumina.

«Apprese le ultime novità, completamente inattese (nonostante siano state tante le occasioni per esporre posizioni di tale rilievo e importanza nei 31 mesi e i 926 giorni alla data odierna dall’avvio dell’istruttoria) – scrive la RSU Eurallumina nella richiesta di incontro – riguardo al vincolo da lei posto alla possibilità di ripresa produttiva di Eurallumina; visto che tutte le altre criticità riguardanti il progetto sono state giustamente analizzate in ogni minimo ed infinitesimo dettaglio dai tecnici competenti che ci lavorano sin dal principio, riuscendo poi, con un immenso lavoro e impegno, a fare sintesi con la mediazione e l’utilizzo del “buon senso” (opportuno e indispensabile, in questo caso specifico e normalmente nella vita quotidiana) e licenziare le stesse come non ostative al progetto; vista la mole della nostra rappresentanza (derivata dai 357 dipendenti diretti Eurallumina, insieme ai 270 lavoratori delle imprese d’appalto, i 200 dell’indotto, che complessivamente valgono 1.000 buste paga, e che arrivano a 5.000 persone con le rispettive famiglie), vorremmo avere l’occasione di poterla incontrare, in modo sereno e pacato (nella sala riunioni al primo piano della torre della sede della Presidenza della Giunta regionale in viale Trento a Cagliari, da noi occupata dalla notte del 31 gennaio 2017), rispettosi del suo ruolo, come tutti i preposti coinvolti nel percorso autorizzativo a tutti i livelli, per conoscere direttamente dalla fonte e apprendere nel dettaglio, le motivazioni che la hanno indotta alle valutazioni nel merito delle sue competenze.»

«Sarebbe importante per noi – aggiunge la RSU Eurallumina – poterle esternare le nostre considerazioni rispetto al prossimo e decisivo argomento oggetto del supplemento di conferenza dei servizi, previsto per mercoledì 8 febbraio 2017 e che se dovesse formulare un esito negativo, questo avrebbe un impatto devastante nella nostra vita e in quella di tutti coloro che sono collegati alla ripartenza di Eurallumina, per la quale si lotta da 8 anni, insieme alla definitiva cancellazione della prospettiva di ripartenza del “primo anello della filiera dell’alluminio”, comparto dichiarato strategico a livello nazionale e indispensabile per lo sviluppo socio-economico del Sulcis Iglesiente e della Sardegna intera.»

«Certi della sua attenzione a questa nostra richiesta di incontro e di un suo favorevole riscontro – conclude la RSU Eurallumina – restiamo in attesa di sue comunicazioni.»

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Il quarto appuntamento della rassegna “EPOPEA DEL CINEMA MUTO”, “Fine di un sogno”, organizzata dall’Associazione Figli D’Arte Medas, si terrà il 10 febbraio, a Cagliari, nei locali dell’Associazione Ex Art, alle ore 21.00.

Gianluca Medas racconterà gli anni tra il 1915 e il 1925, gli anni di maggior splendore per il cinema muto, capitali, investimenti, lusso sfrenato, droga e gossip. In quel periodo gli attori del Cinema Muto sono divi, osannati come divinità. Tra la stampa scandalistica che rincorreva segreti pruriginosi e il Codice Hays che imponeva una ferrea morale il mondo del Cinema Muto viveva gli ultimi anni di gloria.
Alla fine degli anni ’20, infatti, l‘avvento dell‘audio miete numerosissime vittime. Pochi tra i divi del Cinema Muto resistono ad una velocissima e improvvisa caduta verso l’oblio, molti di loro finiscono in miseria o si tolgono la vita.

Sono tante le storie di quegli anni che si dovrebbero raccontare, storie di artisti importanti, di pellicole dimenticate e di vite sgretolate sotto il peso della fama e del repentino declino.

Gianluca Medas racconterà la nascita del gossip e i suoi protagonisti, gli scandali, i misteri e i segreti scabrosi che hanno dominato gli anni d’oro del Cinema Muto con l’ausilio di video e audio dell’epoca.