19 August, 2024
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La sorprendente sconfitta subita sabato scorso sul campo dell’Olimpia Cagliari, fanalino di coda del girone, con il punteggio di 70 a 65, ha compromesso le chances dell’Automek Calasetta di insidiare fino all’ultima giornata all’Esperia, quando il calendario prevede lo scontro diretto a Cagliari, il primo posto nella fase di qualificazione del girone unico della serie C Silver di basket. Proprio la scorsa settimana l’Esperia ha osservato il suo turno di riposo ed ora conduce la classifica con 4 punti di vantaggio sull’Automek Calasetta, 26 a 22, a due giornate dalla fine della fase di qualificazione che si concluderà il 12 febbraio.

Questa sera, alle 18.00, l’Automek Calasetta di Simone Frisolone ospita il Basket Antonianum, mentre domani, alla stessa ora, l’Esperia giocherà sul campo del Sinnai Basket. Sabato 11 febbraio Esperia e Calasetta si affronteranno alle 19.00 nella palestra dell’Esperia, in via Pessagno, a Cagliari.

Il 19 febbraio avrà inizio la fase a orologio, di seguito il programma completo.

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Venerdì 20 gennaio, la professoressa Tatiana Kirova, già professore ordinario di restauro presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino e direttore dell’Istituto di Architettura della Facoltà di Ingegneria dell’Università degli studi di Cagliari ed attualmente preside della facoltà di Lettere-Beni Culturali dell’Università Telematica Internazionale Uninettuno Roma e titolare del corso integrativo di Conservazione e valorizzazione dei siti UNESCO nel corso di laurea in Architettura della facoltà di Ingegneria di Cagliari, ha tenuto una relazione su “Le prospettive di valorizzazione dei siti minerari in Sardegna” al Rotary Club di Iglesias, di fronte ad un qualificato e molto interessato uditorio.

Tatiana Kirova ha illustrato la situazione dei molti siti minerari inseriti nella lista del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, fornendo chiarimenti in merito alle motivazioni ed alle attività che ne hanno consentito l’inserimento ed il mantenimento nella lista (perché i siti dichiarati Patrimonio dell’Umanità possono essere anche cancellati dall’elenco se non mantengono i requisiti richiesti).

Al termine dell’esposizione, ha illustrato cosa andrebbe fatto per inserire anche la Sardegna nell’elenco, a fianco della Cornovaglia, delle miniere di carbone dello Zollverein di Essen (Ruhr), dei principali siti minerari della Vallonia, del Bacino minerario del Nord-Pas de Calais, delle miniere di mercurio di Almaden e Idrija, ecc.

Ha invitato il Rotary di Iglesias, infine, a farsi promotore di un’iniziativa per cercare di rendere concreta questa possibilità.

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I lavoratori Eurallumina in occupazione nella sala riunioni del Palazzo della Regione e in presidio permanente all’esterno in viale Trento, a Cagliari, in attesa della nuova riunione della Conferenza dei servizi fissata per mercoledì 8 febbraio, stanno ricevendo numerosi attestati di solidarietà da parte di rappresentanti di istituzioni, amministrazioni locali, associazioni e cittadini. Tra i tanti, c’è quello di una lettrice del nostro giornale, Valentina Lara Camboni, che pubblichiamo integralmente.

Cara redazione de “La Provincia del Sulcis”,

sono Valentina Lara Camboni da Iglesias e vorrei sottolineare la mia sincera solidarietà nei confronti dei lavoratori dipendenti dell’Eurallumina. In quanto figlia di un altrettanto ex-lavoratore dipendente della stessa azienda (infatti mio padre era un operaio superspecializzato addetto allo stecker) e che è andato in pensione all’età di 50 anni, so che cosa significa vivere nella preoccupazione che vi sia la minaccia di una chiusura. Sì, perché a quell’epoca, quando lavorava mio padre, è vero che i tempi erano migliori, ma talvolta circolavano voci sul fatto che l’Eurallumina avrebbe chiuso e vedevo il volto di mio padre preoccupato. Lui, che ha sacrificato la sua vita in quel maledetto stecker con ore di straordinario in più per mantenere la famiglia in maniera decorosa, non facendoci mai mancare nulla. E sempre grazie ai suoi suoi sacrifici, mi sono laureata in Lettere moderne V.O. con una tesi su Antonio Gramsci, uno a cui i diritti dell’aristocrazia operaia stavano davvero a cuore. Fortunatamente per noi, la preoccupazione di mio padre per una probabile chiusura dell’Eurallumina, non è diventata la cruda realtà con la quale si devono confrontare i dipendenti della suddetta azienda al giorno d’oggi.

La preoccupazione di “ieri” E’ DIVENTATA LA DISPERAZIONE DI OGGI.

La mia famiglia è stata molto fortunata. 

Allora non ci si doveva confrontare con il precariato, il jobs act, statistiche con dati positivi sull’occupazione soltanto a Natale, voucher, ecc.

Sono molto vicina ai lavoratori dipendenti che stanno lottando per il loro posto di lavoro e auguro loro che le trattative con la RUSAL vadano a buon fine.

Cordialissimi saluti

Valentina Lara Camboni

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12 imprese agroalimentari della Sardegna vanno alla conquista del mercato russo. Da ieri al prossimo 9 febbraio, a Mosca, pane, pasta, dolci, vino, formaggi, olive, olio e panadas, saranno presentati e proposti a buyer, ristoratori e catene di distribuzione e fatti conoscere e degustare ai partecipanti del “ProdExpo”, la più importante fiera russa dell’agroalimentare.

La missione nella Capitale russa, rientra negli eventi organizzati dal progetto “StoreSardinia”, finanziato dall’assessorato regionale dell’Industria, e realizzato da Confartigianato Imprese Sardegna, con la collaborazione tecnica di Deloitte e BegApps.

L’associazione artigiana, infatti, si è aggiudicata un bando regionale per la valorizzazione e promozione internazionale dei prodotti agroalimentari sardi che consentirà alle 12 aziende partecipanti (i panifici Porta 1918 di Gonnosfanadiga, Filia Uda di Illorai, Sa Panada di Oschiri, Ferreli di Lanusei, Panificio di Teti Giuseppe Deiana di Teti, Mula Graziano “Forno Carasau” di Oliena, le cantine Colle Nivera di Lula, Agricola Soi di Nuragus, Nuraghe Crabioni di Sorso, Arvisionadu di Benetutti, l’azienda agricola olearia Marco Zurru di Gonnosfanadiga e il caseificio “Su Grabiolu” di Siamanna) di presentarsi agli importanti acquirenti del mercato euroasiatico in Paesi come Russia, Bielorussia, Kazakistan, Armenia e Azerbaijan.

Tra le attività del progetto la partecipazione a fiere, l’attività di educational tour in Sardegna per buyer e giornalisti specializzati e la promozione dei propri prodotti e dei territori sul sito www.storesardinia.com, appositamente realizzato in italiano e russo e a breve anche in inglese. All’interno del portale, già on line, le imprese potranno presentare on line e vendere i propri prodotti corredati di descrizione e listini bilingue.

Il programma a Mosca prevede 2 giorni di incontri presso le grandi catene di distribuzione organizzata e nei gourmet, dove le imprese sarde presenteranno i propri prodotti. Successivamente, da lunedì 6, i produttori sardi parteciperanno, all’interno del “Padiglione Italia”, al “ProdExpo”, la più importante manifestazione internazionale russa dedicata ai produttori di alimentari, bevande e altri prodotti dell’agroalimentare. Giunta alla 24esima edizione, la Fiera è visitata da 50mila persone al giorno, occupa una superficie di 90mila metri quadri e ospita più di 2mila espositori provenienti da 26 nazioni di tutto il mondo. Nella Capitale, sono previsti anche 2 eventi di degustazione, presso alcuni ristoranti italiani, destinati agli operatori esteri, per far conoscere i prodotti alimentari e vini.

Il progetto continuerà, in primavera, con la partecipazione delle aziende ad una mostra dedicata in Kazakistan. Nel prossimo autunno, invece, l’arrivo in Sardegna di buyer russi e giornalisti specializzati nel settore dell’alimentazione che visiteranno aziende partecipanti e territori.

Il marchio StoreSardinia nasce come progetto di Confartigianato Imprese Sardegna, con l’obiettivo di selezionare le eccellenze, di raggrupparle sotto un unico marchio promozionale e supportarle nell’export dei propri prodotti.

«Il progetto nasce dalla necessità non solo di proporre all’estero le nostre specialità – afferma Stefano Mameli, coordinatore del progetto “StoreSardinia”, e segretario regionale di Confartigianato – ma soprattutto di creare un “marchio ombrello” che possa consentire ai produttori di essere guidati, supportati e tutelati nei rapporti con gli altri mercati». «Per questo – aggiunge il coordinatore – la missione a Mosca arriva dopo alcuni mesi di lavoro nei quali abbiamo analizzato le possibilità di commercio nei Paesi euroasiatici, le imprese partecipanti, i loro prodotti e i loro territori. Uno dei punti qualificanti del progetto è l’affiancamento che stiamo fornendo direttamente alle imprese, con la collaborazione dell’Assessorato dell’Industria.»

Importante anche la partecipazione al progetto di imprenditori giovanissimi. E’ il caso del “Panificio Porta 1918” di Gonnosfanadiga e del “Panificio Sa Panada di Oschiri”, due realtà emergenti nel panorama dell’agroalimentare sardo. Nella prima azienda, infatti, un ruolo primario, da qualche anno e con importanti esperienze, lo ricopre il 27enne Riccardo Porta, mentre nella seconda ricoprono un ruolo strategico le due sorelle Meloni, Valentina 27 anni e Martina 22, tutti giovani che andranno a interfacciarsi con il mercato russo. «Due realtà che hanno l’obiettivo di affermarsi oltre i confini italiani – continua il coordinatore del progetto – determinate a imporsi su mercati spesso non raggiungibili attraverso iniziative singole e non coordinate».

Confartigianato Imprese Sardegna, sempre sulla valorizzazione dell’export, pensa già a nuovi obiettivi e a nuovi mercati. «Stiamo già lavorando a un progetto per le imprese che vogliano essere presenti sul mercato dell’Europa occidentale – conclude Mameli – potenziando la presenza delle nostre rinomate specialità in mercati più vicini e inserendo anche nuovi prodotti, come per esempio le birre artigianali».

Il progetto “StoreSardinia” è finanziato dall’assessorato dell’Industria-Por FESR Sardegna 2014-2020-Asse prioritario III-Azione 3.4.1 all’interno del Piano Triennale dell’Internazionalizzazione.

Azienda

Comune

Provincia

Settore

Prodotto principale  per export

Porta 1918

Gonnosfanadiga

Medio Campidano

Panificio

Amaretto integrale

Filia Uda

Illorai

Sassari

Panificio

Pane fresa o carasau

Sa Panada

Oschiri

Sassari

Panificio

Panadas

Ferreli

Lanusei

Ogliastra

Panificio

Pane guttiau con rosmarino e origano

Panificio Teti di Deiana

Teti

Nuoro

Panificio

Pane guttiau con cipolla, peperoncino e paprika

Mula Graziano “Panificio Carasau”

Oliena

Nuoro

Panificio

Pane guttiau

Colle Nivera

Lula

Nuoro

Cantina

Colle Nivera Cannonau di Sardegna DOC

Agricola Soi

Nuragus

Cagliari

Cantina

SOI – Cannonau di Sardegna DOC

Nuraghe Crabioni

Sorso

Sassari

Cantina

Sussinku Romangia IGT

Arvisionadu

Benetutti

Sassari

Cantina

G’Oceano Isola dei Nuraghi IGP

Azienda Agricola Marco Zurru

Gonnosfanadiga

Medio Campidano

Olearia

Olio EVO

Su Grabiolu

Siamanna

Oristano

Caseificio

Pecorino con caglio vegetale

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E’ in programma sabato prossimo, 11 febbraio, l’inaugurazione della nuova palestra Dojo Yama Arashi, in via Lubiana 34, a Carbonia, con inizio alle ore 11.00. Sarà presente il maestro del Soke Maurizio Silvestri che terrà uno stage di ju jitsu, difesa personale e krav maga.

Maurizio Silvestri è nato a Livorno il 18 marzo 1954. Ha iniziato la pratica del ju jitsu nel 1970 presso l’Athletic Club Livorno, Si è diplomato cintura nera nel 1975 e, dopo aver insegnato presso le principali palestre livornesi (Linea club, Karate Livorno, Atletic club) nel 1978 ha aperto il proprio centro, lo Zen club, tutt’ora esistente che, all’epoca, aveva sede sul viale Carducci (ora è in via Pera). Ricercatore instancabile ed appassionato, ha sempre abbinato l’attività di giornalista professionista che l’ha portato spesso all’estero come inviato (dal 1982 con il gruppo Espresso ed in particolare per il giornale Il Tirreno) con lo studio delle arti marziali.

Maurizio Silvestri ha studiato ju jitsu con i docenti della World ju jitsu federation, nelle varie sedi europee. In particolare a Liverpool e Londra, con il maestro Robert Clark, in Belgio con Victor Ott, già capo del servizio di sicurezza di De Gaulle. Da Ott in particolare, Silvestri ha appreso i principi fondamentali della difesa personale e della sicurezza; è assistente in più occasioni del maestro. In particolare ad un corso di difesa personale per gli agenti del carcere speciale di Favignana. L’esperienza acquisita con Ott è stata fondamentale per Silvestri per conseguire il diploma di master di krav maga (disciplina di autodifesa israeliana) al College per la sicurezza e le investigazioni di Tel Aviv. L’esperienza lo ha portato molti anni dopo ad aprire un’agenzia di investigazioni e sicurezza per la quale si è specializzato in criminologia all’università la Sapienza di Roma.

Nel krav maga, ha lavorato con Eial Ianilov, Phillip Kaddush e AmnonMaor, i principali docenti della disciplina. Nel 1988 è stato nominato rappresentante generale per l’Italia della Federazione mondiale di ju jitsu. Quindi direttore tecnico nazionale. Intanto ha acquisito il grado di quinto dan, all’epoca il più alto nel nostro paese. Contemporaneamente ha conseguito la qualifica di insegnante di judo e maestro di ju jitsu della Federazione italiana lotta pesi judo del Coni. Nello spirito di mettersi alla prova e verificare la propria formazione, ha partecipato a numerose gare in Italia e all’estero. Tra i migliori risultati da ricordare il primo posto al campionato mondiale della Wjjf a Bruxelles nel 1982 ed il terzo posto al Campionato del mondo Open di Orlando (Usa), nel 2000.

Nei primi anni Novanta è stato docente presso l’Università di Siena (neurofisiopsicologia dello sport) ai corsi di qualificazione professionale per insegnanti di arti marziali e difesa personale. Nel 2008 è stato chiamato in Giappone, alla scuola Yamato Yoshin ryu del maestro Kazuhiro Kitada per completare il percorso di studio anche nel ju jitsu tradizionale, percorso iniziato nel 1981 con lo stesso Kitada. Dopo lunghi periodi di studio trascorsi nella patria della “dolce arte”, nel 2011 nel corso del Festival nazionale delle arti marziali nipponiche che si svolge ogni anno a Kyoto, è stato investito della carica di diciannovesimo patriarca della scuola Yamato Yoshin ryu, scuola che risale al diciassettesimo secolo.

E’ il primo occidentale ad avere ricevuto questo titolo. La motivazione è che, oltre agli alti valori morali e tecnici dimostrati, «Silvestri dimostra di essere un omoiari, ovvero possedere una eccezionale carica umanitaria e di empatia verso gli altri». Tra l’altro i vertici della scuola sostengono – in linea con la tradizione buddista che li caratterizza – che il maestro livornese è la… reincarnazione di un samurai vissuto a Tokyo nel diciottesimo secolo. Non è mai stato iscritto a partiti politici e ritiene che il modo per governare non possa partire dall’alto ma dall’educazione del singolo e dal confronto aperto, senza schematismi o pregiudizi, con chiunque abbia idee e valori utili alla collettività.

Nel settembre 2015 Maurizio Silvestri ha realizzato il libro-reportage sul Giappone, (“Ju jitsu, la Dolce arte della Conoscenza”) dove ha appunto trascorso dei lunghi periodi in questi ultimi anni e dove ha vissuto ” la tragedia di Fukushima. E’ il terzo volume sulle arti marziali (altre opere sono di carattere storico).

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La Protezione Civile ieri ha diffuso un nuovo avviso di condizioni meteo avverse per oggi 4 febbraio 2017. Per tutta la giornata e in particolare nelle ore centrali, sulla Sardegna si prevedono venti forti dai quadranti occidentali prevalentemente sulle fasce costiere esposte. In aggiunta a ciò, si prevedono diffusamente su tutta l’Isola raffiche di burrasca o burrasca forte. Con minore probabilità, queste raffiche potranno raggiungere l’intensità di tempesta sui rilievi maggiori.

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Non si placano le polemiche dopo quanto è accaduto in occasione dell’ultima riunione del Consiglio comunale di Carbonia, con l’abbandono dell’Aula da parte di tutti i consiglieri del gruppo di maggioranza del Movimento 5 Stelle mentre il vicesindaco Gian Luca Lai esponeva l’ultimo punto dell’ordine del giorno e le successive dimissioni dell’assessore dei Lavori pubblici Riccardo Cireddu.

«Quello che è accaduto nella riunione del Consiglio comunale di Carbonia nella seduta di martedì 31 gennaio è chiaro e non può essere derubricato come un insignificante incidente di percorso – attacca Roberto Gibillini, coordinatore circolo riformatori sardi di Carbonia -. Se il vicesindaco illustra il punto all’ordine del giorno e la sua maggioranza abbandona l’aula significa soltanto una cosa. Rispetto quindi per la scelta dell’ex assessore Riccardo Cireddu che ha immediatamente presentato le dimissioni. Ma è chiaro che la maggioranza cinque stelle con quel gesto ha sfiduciato in modo clamoroso e fragoroso l’intera Giunta e il Sindaco in primo luogo.»

«A questo punto – conclude Roberto Gibillini – le dimissioni del Sindaco insieme a tutta la Giunta sarebbero doverose: avrebbero comunque 20 giorni per spiegare alla città e a se stessi se sono in grado di cominciare ad amministrare Carbonia o se almeno sono in grado di fare un passo indietro e restituire la parola ai cittadini.»

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E’ stato firmato oggi il Protocollo d’intesa tra Regione e Ministero dell’Istruzione che garantisce agli insegnanti sardi, impegnati nei progetti di Tutti a Iscol@, il punteggio nelle graduatorie.
«È un risultato che abbiamo perseguito per mesi – ha detto l’assessora della Pubblica Istruzione Claudia Firino – e oggi vediamo finalmente sanata una inspiegabile ingiustizia per gli insegnanti e la scuola sarda. Si tratta dell’importante riconoscimento da parte del Governo dell’impegno profuso dal corpo docente, in un programma strategico come Tutti a Iscol@, pensato soprattutto per combattere la dispersione scolastica, valorizzando i profili professionali degli insegnanti.»

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Arrivano notizie rassicuranti per i cittadini che hanno a che fare con i cosiddetti “mutui prima casa”. Il periodo di transizione fra vecchia e nuova convenzione tra Regione e Istituti bancari (L.R. 32/85 e s.m.i. Fondo per l’Edilizia Abitativa) è infatti regolato e permette ai cittadini di procedere con le proprie richieste.
L’accordo del 20 dicembre scorso con le banche attualmente convenzionate (Banco di Sardegna, Banca Intesa, Unipol), prevede che la Regione accoglierà entro il 30 giugno 2017 le istanze di mutuo corredate, come di consueto, di attestazione bancaria di istruttoria positiva. Alle pratiche presentate entro tale data si applicheranno, fino a totale estinzione dei relativi mutui, le pattuizioni stabilite nelle convenzioni stipulate nel 2004.
Per quanto riguarda invece le richieste di rinegoziazione, si specifica che non è più necessario il preventivo nulla osta regionale, per cui gli interessati potranno direttamente rivolgersi agli istituti convenzionati. La relativa nota è la n. 51.646 del 21 dicembre 2016, pubblicata sul sito internet della Regione.
Le vecchie convenzioni stipulate nel 2004 con gli Istituti di credito sono state disdette dalla Giunta lo scorso 2 dicembre a seguito del mancato buon esito delle operazioni di rinegoziazione, autorizzate dagli uffici della Regione sulla base di Direttive e Linee Guida dell’assessore dei Lavori Pubblici, Paolo Maninchedda, richieste dai cittadini. La Giunta, inoltre, con la stessa delibera ha disposto l’emanazione di un nuovo bando per la selezione di nuovi Istituti di credito da convenzionare per le medesime finalità.

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L’assessore regionale della Sanità e Politiche sociali, Luigi Arru, ha illustrato oggi alla stampa cifre e modifiche al Programma “Ritornare a casa”. E’ previsto l’impiego di oltre 49 milioni e mezzo per finanziare 3.389 progetti di assistenza nella propria casa per altrettanti pazienti, con procedure semplificate per consentire un accesso più rapido ai beneficiari e ai loro familiari.
I destinatari del Programma“Ritornare a casa” sono persone con grave perdita di autonomia che hanno bisogno di assistenza per tutte le attività quotidiane e di interventi medici e infermieristici impegnativi e frequenti, comunque effettuabili a domicilio; che sono state dimesse da strutture residenziali a carattere sociale e/o sanitario dopo un periodo di ricovero non inferiore a 12 mesi; persone affette da gravi patologie degenerative non reversibili in ventilazione meccanica assistita a permanenza 24 h o coma; persone che, a seguito di una malattia neoplastica, si trovano nella fase terminale; persone in grave stato di demenza; persone affette da patologie con andamento cronico degenerativo con pluripatologia e con almeno altre due patologie, non concorrenti, oltre la principale
«Ritornare a casa è un fiore all’occhiello per la Sardegna – ha detto l’assessore della Sanità -, tra le Regioni che spendono di più per l’assistenza delle persone non autosufficienti. Con questo programma abbiamo deistituzionalizzato i pazienti, consentendo loro di essere assistiti nella propria casa e di vivere nel proprio contesto familiare. Con le modifiche che abbiamo apportato con l’ultima delibera, sempre meno persone con gravi disabilità saranno costrette a ricorrere a lunghi ricoveri in ospedale.»

Luigi Arru ha voluto ricordare Salvatore Usala e le sue battaglie, con le quali ha contribuito a modificare le procedure per l’accesso ai finanziamenti.
I contributi partono dai 20mila euro del primo livello di gravità e arrivano ai 65mila del terzo (disabili gravissimi). Le risorse sono regionali (30 milioni) e nazionali (10 milioni), cui vanno aggiunti 9 milioni già nelle casse dei Comuni, perché non utilizzate negli anni scorsi (economie).
Dai cinque passaggi previsti fino allo scorso anno, si è passati a tre e l’attivazione del progetto avverrà da parte del Comune di residenza (e senza il passaggio in Commissione tecnica regionale). Novità anche per la durata, con il riallineamento temporale dei progetti: i rinnovi sono partiti dal 1 gennaio 2017 e scadranno il 31 dicembre 2017, i nuovi progetti partiranno dalla data di attivazione e scadranno ugualmente il 31 dicembre 2017.
E’ stato previsto, infine, un nuovo ruolo per la Commissione tecnica regionale, che dovrà supportare la programmazione da parte dei Comuni e non più approvare i progetti.