19 August, 2024
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Tutto in 17 giorni: il 9 gennaio la chiusura del progetto a Tempio Pausania, martedì scorso il via libera della Giunta e ieri sera la firma dell’accordo di programma da parte del presidente Francesco Pigliaru e dell’assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci con i presidenti delle Unioni di Comuni Alta Gallura (Toni Stangoni) e Gallura (Luca Montella). “La città di paesi della Gallura”, progetto territoriale da 56 milioni di euro decolla, forte anche dei 133 milioni destinati alle strade e a interventi per La Maddalena e ai 750mila euro per la valorizzazione degli edifici di culto con particolare valore storico e culturale. Il progetto è stato firmato anche dall’amministratore straordinario della Provincia di Sassari, Guido Sechi. «È il secondo accordo di programmazione territoriale che viene chiuso e finanziato in poco più di un mese. Si tratta di una prova evidente della grande voglia di rinascita che c’è in tutte le zone della Sardegna e che noi sosteniamo con forza», dice il presidente Pigliaru.

«Abbiamo voluto una programmazione territoriale che avesse come protagonisti assoluti i Comuni, che hanno pienamente colto il messaggio rielaborandolo in progetti validi e impostati secondo le loro esigenze e la loro visione di crescita. La Gallura rilancia il ruolo dei Paesi, che conservano e valorizzano memoria e tradizioni ma allo stesso tempo sanno guardare al futuro facendo rete e ampliando così gli orizzonti di uno sviluppo comune. Un progetto importante e ambizioso che contribuirà in modo decisivo al rilancio dell’economia e dell’occupazione.»

L’Accordo prevede l’individuazione di un soggetto attuatore unico (Unione di Comuni Alta Gallura) che sarà responsabile del coordinamento e dell’attuazione degli interventi, del monitoraggio e del controllo e che opererà come centrale unica di committenza: questo significa meno burocrazia e dunque tempi più brevi. É un progetto plurifondo (FESR – FEASR – FSE) e plurifonte: comunitaria e nazionale (FSC – PAC), che integra nuovi interventi di sviluppo con ulteriori interventi già valorizzati nell’ambito di altre politiche della Regione e prevede bandi territorializzati per 7 milioni di euro destinati alle imprese.

“La Città di Paesi della Gallura” è un percorso virtuoso nel territorio per valorizzarne tutte le potenzialità, un progetto che coinvolge 16 Comuni e 70mila abitanti e che porterà sul territorio 56 milioni di euro (32,5 di nuova finanza e 23,5 per perfezionare e valorizzare interventi regionali già programmati per esempio con Iscol@ e il mutuo infrastrutture) oltre ai finanziamenti per strade, infrastrutture e edifici di culto. «Tanti Comuni hanno sviluppato insieme un progetto importante, che vede la valorizzazione piena del territorio, dei percorsi naturalistici, delle vie dell’acqua, dei progetti culturali, del trenino verde. Un progetto di sviluppo che vuole legare la costa con l’interno, ed è questa la strategia vincente: il mare e la costa, uniti all’agroalimentare e alle tradizioni, assicurano un’offerta assolutamente unica e potenzialità enormi per la Sardegna in termini di sviluppo», sottolinea Raffaele Paci.

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Dopo una settimana di sosta si rimette in moto il campionato di Serie D, che nel prossimo weekend vivrà la prima giornata della sua seconda fase. La Sulcispes Sant’Antioco, inserita nella Poule A assieme a Uri, Astro, Scuola Basket Cagliari, Nuoro, Coral Alghero, San Salvatore e Cus Sassari, inizierà affrontando proprio la formazione di coach Sassu sabato al PalaGiacomoCabras.

«Sarà dura – afferma coach Paolo Massidda – il Cus Sassari è una buona squadra, composta sia da senior che da giovani interessanti. Il giocatore più pericoloso dal punto di vista offensivo è sicuramente Serra, ma dovremo stare attenti anche a diversi altri elementi del loro roster. Sarà una battaglia e abbiamo il dovere di farci trovare pronti.»

Grazie alle cinque vittorie consecutive che hanno chiuso la prima fase, la Sulcispes si affaccia alla “Poule A” con grande fiducia: «Affrontare le squadre del Nord Sardegna è una sfida intrigante – aggiunge Paolo Massidda – visto che avremo la possibilità di testare il nostro livello contro formazioni nuove, ma al tempo stesso è un salto nel buio, perché la conoscenza delle avversarie è relativa. Sappiamo comunque che Uri è la squadra che si avvicina maggiormente alle nostre caratteristiche dato che può disporre di due lunghi di ruolo. Penso inoltre che il ritorno al basket giocato di Brembilla nelle fila della Coral finirà con lo spostare gli equilibri».

Nei giorni scorsi la Sulcispes ha disputato una positiva amichevole contro il Calasetta, mentre per venerdì pomeriggio è previsto l’allenamento di rifinitura. Per il match contro il Cus Sassari, coach Massidda avrà a disposizione tutti gli effettivi a eccezione del lungo degente Cavassa, che dovrà attendere ancora qualche settimana prima del rientro definitivo.

Palla a due sabato 28 gennaio, alle 18.00, al PalaGiacomoCabras di Sant’Antioco. Gli arbitri designati sono Roberto Beltramini di Capoterra e Claudio Piras di Quartu Sant’Elena.

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La commissione Bilancio, presieduta dall’on. Franco Sabatini (Pd) ha proseguito le audizioni sulla Legge di Stabilità 2017 ascoltando le relazioni del direttore generale del Banco di Sardegna Giuseppe Cuccurese e del Segretario generale della Fondazione Sardegna Carlo Mannoni.

Nel suo intervento Cuccurese ha affermato che «lo scenario economico della Sardegna registra, dopo 3 anni molto duri, un moderato andamento positivo, sostanzialmente in linea con i dati nazionali; le imprese hanno ripreso ad investire e le famiglie sono tornate verso il risparmio gestito, segnali di una ritrovata fiducia che ci spingono a guardare al futuro con un certo ottimismo».

La stessa Legge di Stabilità della Regione, ha osservato il direttore generale del Banco, «intercetta questi segnali perché prevede interventi interessanti in alcuni settori strategici per l’economia sarda come agro-alimentare, turismo, internazionalizzazione delle imprese e sostegno alle start-up innovative».

Soffermandosi poi sui problemi del settore lattiero-caseario, Cuccurese ha sottolineato l’importanza della consapevolezza comune cresciuta fra tutte le componenti della filiera, che rappresenta una buona base per rendere il mercato più stabile e competitivo.

«Un processo – ha aggiunto Cuccurese – nel quale riteniamo di aver fatto la nostra parte sia lavorando bene con Regione, Consorzi fidi ed associazioni di categoria, che mettendo a punto strumenti operativi nuovi ma adatti alla specificità della Sardegna; riteniamo in definitiva che, passata questa tempesta, potremo replicare in Sardegna (con le dovute differenze) il modello di grande successo del Parmigiano reggiano.»

Successivamente ha preso la parola il Segretario generale della Fondazione Sardegna Carlo Mannoni che, in apertura, ha ricordato che «il recente cambio del nome non è stato un passaggio formale ma la scelta autonoma di fare una buona riforma che, nel settore delle banche popolari, è partita da un intervento legislativo del Governo». La nuova veste della Fondazione, secondo Mannoni, «consente di aumentare l’impatto positivo degli interventi sul territorio, anche grazie alla solidità patrimoniale dell’istituto (circa 1 miliardo), ai buoni risultati di bilancio (più 30 milioni), ad una rete di partecipazioni strategiche a cominciare dalla Cassa Depositi e Prestiti, mentre quella nel Banco di Sardegna è pari a circa un terzo del capitale della Fondazione».

Mannoni ha poi illustrato alcune delle principali attività in corso nei settori della cultura, della ricerca, della scuola, della salute, degli investimenti sui territori e del contrasto alla povertà; quest’ultima, a livello sperimentale ma già ben strutturata, potrebbe incrociarsi positivamente con il Reis (reddito di inclusione sociale) regionale.

Il segretario generale della Fondazione Sardegna ha poi annunciato una indagine per studiare le motivazioni alla base delle differenze fra la realtà della Regione e la sua percezione da parte della società sarda.

A proposito dell’economia regionale, infine, Mannoni ha dichiarato che «non esiste tanto il problema della mancanza di risorse sia nella parte pubblica che in quella privata, servono piuttosto più rapidità e più capacità di produrre proposte ed opportunità per rendere la Sardegna attrattiva».

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La commissione Ambiente, presieduta dall’on. Giuseppino Pinna, ha proseguito il ciclo di audizioni sulla Legge di Stabilità 2017 con la relazione dell’assessore dell’Ambiente Donatella Spano.

Nel suo intervento l’assessore ha affermato fra l’altro che «le risorse disponibili, di provenienza regionale ed europea, sono consistenti ed in alcuni casi in aumento, dalle bonifiche delle ex miniere dismesse e del sito di La Maddalena alla rimozione dell’amianto delle condotte fuori – terra, dall’Arpas cui è stata trasferita la gestione delle stazioni meteo alle nuove funzioni assegnate sia al Corpo forestale regionale che all’Agenzia Forestas».

Rispondendo ad alcune sollecitazioni emerse dal dibattito, nel corso del quale sono intervenuti i consiglieri di Sel Eugenio Lai e Daniele Cocco, Alessandro Collu del Pd, Piermario Manca del Pds e Pierfranco Zanchetta di Cps, l’assessore Spano ha annunciato a proposito del Piano dei rifiuti che «sarà finanziata l’impiantistica per la realizzazione di nuovi eco-centri, in un quadro di misure che comprendono la conferma del sistema della premialità/penalità, lo sviluppo della raccolta differenziata e la definizione di uno strumento normativo per l’introduzione della tariffa unica di smaltimento».

Accogliendo in particolare una richiesta formulata dal capogruppo di Cps Pierfranco Zanchetta, l’assessore ha dato ampia disponibilità per una riunione della commissione dedicata alle problematiche della Protezione civile che, ha detto, «sarà molto utile per un chiarimento complessivo anche perchè, da una visione unitaria del settore, emerge la necessità di incrementare gli investimenti e le manutenzioni sia nelle reti di rilevamento che in quelle di comunicazione».

La commissione, infine, ha deciso di rinviare ad altra data l’audizione della Spano per illustrare il nuovo statuto dell’Agenzia Forestas.

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«Sulla vertenza latte sarebbe opportuna l’istituzione di una commissione permanente, nominata dal Consiglio regionale, con una presidenza autorevole e forte, non politica, affidata ad un magistrato o ad una figura qualificata del mondo giudiziario».

A sostenerlo è Gianluigi Rubiu, capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale.

«L’organismo avrebbe il ruolo di vigilanza e controllo dell’andamento delle produzioni e, conseguentemente, dei flussi economici, commerciali e delle esportazioni – aggiunge Gianluigi Rubiu -. Si vari una legge specifica che renda obbligatoria la comunicazione sulle produzioni per qualità, quantità e metodo di trasformazione, sia per il mondo della cooperazione che per gli industriali. Un vincolo normativo che dovrebbe comportare, in caso di mancata comunicazione, la perdita di qualsiasi contributo regionale, nazionale e comunitario. Non è più pensabile, infatti, che in Sardegna ci siano dati contraddittori sulla produzione del latte. La stessa risoluzione approvata ieri dalla maggioranza in Consiglio regionale è un documento inutile privo di proposte concrete e di una risposta ad una situazione di crisi economica e di mercato. Soprattutto, non si segnala nessun intervento reale a favore dei produttori.»

«La Regione provveda immediatamente ad anticipare l’80 per cento delle spettanze relative ai premi Pac e del piano di sviluppo rurale alle aziende, dando così un segnale di forte attenzione verso la categoria più importante dell’economia sarda – conclude Gianluigi Rubiu – Un finanziamento ad hoc consentirebbe inoltre il ritiro del pecorino romano dagli scaffali delle cooperative e caseifici, riportando all’anno zero le eccedenze e facilitando una nuova ripresa del settore.»

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Prima visita ufficiale, del presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani, in Italia.

Il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani si recherà in visita istituzionale a Roma domani, venerdì 27 gennaio 2017, per rincontrare le più alte cariche istituzionali italiane, prima visita ufficiale dopo la sua elezione a Presidente dell’assemblea parlamentare. 

Il programma della visita prevede i seguenti incontri:

  • il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al Quirinale, 12.40 – 13.20
  • il presidente del Senato Pietro Grasso, a Palazzo Giustiniani, 13.30 – 14.00
  • la presidente della camera dei Deputati Laura Boldrini, a Montecitorio, 14.15 – 14.45
  • il ministro degli Affari Esteri Angelino Alfano, alla Farnesina, 15.15 – 15.45.

Antonio Tajani è stato eletto presidente del Parlamento europeo il 17 gennaio 2017.  Il presidente Antonio Tajani rimarrà in carica sino alla fine della legislatura prevista per la primavera 2019. Antonio Tajani è il primo presidente del Parlamento europeo italiano da oltre 35 anni, dalla prima elezione a suffragio universale del Parlamento europeo dell’anno 1979. 

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Vanno avanti in Commissione Bilancio le audizioni sulla Manovra Finanziaria 2017. La seduta odierna è stata interamente dedicata all’agricoltura con particolare riferimento alla crisi del settore lattiero-caseario e alle misure da mettere in campo per provare ad arginarla. L’organismo consiliare, guidato da Franco Sabatini, ha sentito in audizione i rappresentanti di Cia, Coldiretti, Confagricoltura e Copagri, i rappresentanti dei pastori e il vicepresidente della Regione Raffaele Paci in sostituzione del presidente Pigliaru che ha assunto l’interim dell’Agricoltura dopo le dimissioni dell’assessore Elisabetta Falchi.

L’esponente dell’esecutivo ha illustrato alla Commissione le proposte della Giunta per il superamento della crisi determinata dal crollo del prezzo del latte ovino. Quattro le linee direttrici del documento messo a punto dall’assessorato, alcune di natura congiunturale, altre a lungo termine. «E’ necessario individuare soluzioni con ricadute positive per tutta la filiera – ha detto Paci – la Regione non può stabilire il prezzo del latte ma può invece fare molto per migliorare la filiera produttiva».

Per affrontare le emergenze Paci ha proposto tre diverse misure: 1) un fondo di 4 milioni di euro per la “rottamazione” dei capi ovini di età superiore ai 4 anni in modo da abbassare la quantità del latte prodotto;  2) l’inserimento del pecorino romano nell’elenco dei formaggi da acquistare con i fondi del bando Agea e da destinare agli indigenti; 3) un contributo per ridurre i costi di trasporto per le aziende che operano in zone di montagna.

Due invece gli interventi strutturali: un fondo da 8 milioni di euro per la diversificazione del prodotto e uno (da quantificare) per la destagionalizzazione delle produzioni.

Il vicepresidente della Giunta ha poi illustrato alla Commissione gli strumenti messi in campo per facilitare l’accesso al credito delle aziende agropastorali. «Ci sono misure già operative come l’accordo firmato da Regione e Abi che consente ai pastori di ottenere l’anticipazione del 100% dei contributi relativi a misure del Psr come l’indennità di compensazione e il benessere animale – ha affermato Paci – abbiamo inoltre già messo a disposizione 7 milioni di euro per potenziare il sistema dei Consorzi Fidi. Entro 15 giorni saranno invece attivati gli aiuti in conto interessi per il credito di esercizio. In questo caso la somma stanziata è di 2,5 milioni di euro». Altre due misure su cui si punta molto per venire incontro alla filiera sono il pegno rotativo e il pecorino bond: «La prima consentirà alle aziende di trasformazione di dare in garanzia le forme di pecorino romano per ottenere prestiti dalle banche. La seconda, invece, permetterà di trovare altri strumenti finanziari alternativi al credito. In questo caso potranno essere ricercate nuovi canali di finanziamento offrendo in pegno la propria produzione».

Altri interventi riguardano, infine, l’accelerazione dei pagamenti del PSR 2014-2020. Il mondo delle campagne deve infatti ricevere ancora 64 milioni di euro sui 156 complessivi. Il direttore generale dell’assessorato Sebastiano Piredda ha annunciato che questa mattina sono stati autorizzati i primi pagamenti per 2,5, mentre altri 10 saranno disponibili entro gennaio. Nella prima decade di febbraio, inoltre, si spera di ottenere l’85% delle anticipazioni sulle indennità compensative, circa 26 milioni di euro. La Regione infine chiederà di avere anche l’anticipazione dei premi per il benessere animale che, in caso di esito positivo, consentirebbe al comparto di incassare una cifra considerevole “tra i 52 e i 60 milioni di euro”.

E’ stato poi il turno delle associazioni di categoria che hanno espresso un giudizio critico sulla manovra. «La Finanziaria 2017 mette a disposizione 311 milioni di euro ma sono somme del Psr (153 milioni) o destinate a finanziare l’apparato (144 milioni di euro per le agenzie, i consorzi di bonifica e le associazioni degli allevatori) – hanno detto i rappresentanti di Copagri, Cia e Confagricoltura – per i produttori non c’è nulla». Alfonso Orefice di Coldiretti ha definito la manovra incoerente rispetto al Documento di programmazione economica regionale. «Manca un obiettivo, mancano le scelte strutturali e un piano a lungo termine. Se ne prenda atto».

Le associazioni dei pastori hanno invece sollecitato misure rapide per dare ristoro al mondo delle campagne. «Le aziende hanno bisogno di liquidità – ha detto il leader del Movimento pastori sardi Felice Floris – lo strumento sono gli aiuti de minimis della legge 15. I pastori sono disperati, servono risposte immediate». Anche Fortunato Ladu, pastore e attivista delle campagne, ha sottolineato l’esigenza di stanziare somme immediatamente disponibili. «Il 50% delle aziende non è bancabile – ha detto Ladu – inutile rivolgersi agli istituti di credito. Sarebbe invece utile e urgente ottenere dall’Inps la sospensione dei pagamenti previdenziali».   

Richiesta alla quale si sono unite, con qualche distinguo, le organizzazione di categoria. Secondo il segretario di Confagricoltura Luca Sanna la crisi si sarebbe potuta evitare con una seria programmazione: «I trasformatori hanno però rifiutato di sottoscrivere il piano per la produzione di pecorino romano – ha detto Sanna – i pastori sono stanchi di subire le conseguenze degli errori altrui. Per evitare questo serve un Authority del latte alla quale affidare poteri sanzionatori. Deve però essere un soggetto terzo, siamo contrari alla istituzione di un servizio dedicato al settore ovricaprino presso la Direzione Generale dell’Assessorato all’Agricoltura».

Il coordinatore di Copagri Pietro Tandeddu ha invocato maggior senso si responsabilità da parte di tutti gli operatori: «La crisi è dovuta alla sovraproduzione di pecorino romano – ha sottolineato Tandeddu – il settore deve essere capace di autoregolamentarsi. Non è ammissibile andare contro la regola principe del mercato della domanda e dell’offerta. I trasformatori puntino su altre produzioni. Gli incentivi devono essere finalizzati alla diversificazione dei prodotti caseari».

Martino Scanu, presidente della Cia ha infine suggerito un’accelerazione delle procedure per l’erogazione dei premi del Psr «E’ questo un modo per garantire liquidità alle aziende – ha detto Scanu – occorre allo stesso tempo impedire che le scorte di formaggio vengano svendute. Come? Ritirando dal mercato una quantità significativa di pecorino romano in attesa di tempi migliori».

Il presidente della Commissione Bilancio Franco Sabatini, al termine delle audizioni, ha assicurato l’impegno del Consiglio a lavorare insieme alla Giunta per una soluzione condivisa. «In questo momento le polemiche non servono a nulla, occorre individuare strumenti efficaci per dare sostegno al mondo delle campagne». La crisi del settore lattiero-caseario sarà affrontata dall’Assemblea il prossimo 1° febbraio con la discussione della risoluzione approvata ieri dalla Commissione “Attività Produttive”.  

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 La commissione Trasporti e Governo del territorio, presieduta dall’on. Giuseppino Pinna (Udc) ha approvato con 6 voti favorevoli, 4 astensioni ed un voto contrario, la delibera di Giunta relativa allo schema della nuova continuità territoriale aerea (CT1). Nel documento, a seguito di una proposta dell’on. Salvatore Demontis (Pd), è stata inserita una integrazione in 4 punti che dovrà essere sottoposta alla verifica della Giunta nel più breve tempo possibile. L’integrazione riguarda: 1) la possibilità di differenziare la tariffa fra residenti e non residenti estendendo all’intero anno il regime di continuità per i mesi di luglio e agosto; 2) la ulteriore riduzione delle tariffe per i residenti; 3) l’utilizzo delle economie a sostegno della cosiddetta Ct2 con aumento delle destinazioni e degli incentivi del trasporto low cost con particolare riferimento alle principali città europee; 4) lo studio di agevolazioni tariffarie per studenti residenti, sia per il trasporto aereo che per il Tpl (trasporto pubblico locale).

Nel lungo ed articolato dibattito che ha preceduto il voto hanno preso la parola i consiglieri regionali Angelo Carta (Psd’Az), Antonio Solinas, Salvatore Demontis, Giuseppe Meloni ed Alessandro Collu del Pd, Piermario Manca del Pds, Giuseppe Fasolino ed Alberto Randazzo di Forza Italia, Eugenio Lai di Sel, Giovanni Satta del Misto e Pierfranco Zanchetta di Cps. Il confronto, in sintesi, ha evidenziato la volontà comune di agire in tempi brevi ed individuare nuove risorse per abbassare ulteriormente le tariffe estendendole ai 12 mesi dell’anno, ed alcune differenze sul regime della tariffa “unica” per residenti e non residenti. Secondo alcuni, in particolare, sarebbe necessario privilegiare concretamente i residenti mentre altri ritengono che tale scelta finirebbe per danneggiare il settore turistico.

L’assessore Massimo Deiana, dopo aver ricordato che la scelta della Regione rappresenta «la sintesi di tanti interessi in gioco spesso divergenti e nello stesso tempo esprime il valore strategico di una Sardegna sempre connessa con il mondo esterno attraverso uno strumento che consente concretamente di superare il gap dell’insularità».

A causa del protrarsi del dibattito, la commissione ha deciso di rinviare alla prossima settimana l’audizione dello stesso assessore Deiana sulle parti di competenza della Legge di Stabilità 2017.

 

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Il progetto “Pasto Buono” della Onlus QUI Foundation arriva anche a Porto Torres grazie alla Compagnia di navigazione Tirrenia, che metterà a disposizione i pasti invenduti dei ristoranti delle sue navi alla Onlus Mirade di Porto Torres, che si occuperà di ritirare il cibo dalle navi e consegnarlo a chi ne ha maggiormente bisogno.

L’iniziativa prevede che tutti i pasti invenduti e perfettamente conservati a bordo delle navi Tirrenia che approdano quotidianamente a Porto Torres siano donati alle persone e alle famiglie assistite dall’associazione Mirade. Il progetto prende vita nella città grazie al prezioso supporto del Comune di Porto Torres, che ha messo a disposizione il punto di solidarietà per la consegna dei suddetti pasti e alla collaborazione dell’associazione di volontariato Mirade, che ritirerà ogni giorno l’invenduto e lo consegnerà a chi ne ha bisogno.

Una vera e propria sfida per arginare lo spreco alimentare a favore di coloro che sono in difficoltà e non hanno l’indispensabile per vivere. L’iniziativa, oltre che a Porto Torres, grazie alla collaborazione di Tirrenia, è stata attivata anche nei porti di Cagliari, Napoli, Genova e Civitavecchia.

«Tirrenia e tutto il Gruppo Onorato Armatori hanno da sempre dato il loro incondizionato sostegno a questo meraviglioso progetto, che sta proseguendo con successo in molti porti italiani e che ora abbiamo il piacere di vedere sviluppato anche a Porto Torres – dichiara Pietro Manunta, Presidente di Tirrenia -. La nostra battaglia contro lo spreco alimentare continua e si rafforza, con l’obiettivo di aiutare sempre più persone e famiglie in difficoltà.»

«La collaborazione tra la nostra Onlus e Tirrenia, avviata nel 2014, ha reso possibile il nostro progetto Pasto Buono nei porti di Genova, Civitavecchia, Napoli e Cagliari. Porto Torres era tra i nostri obiettivi e, grazie all’associazione Mirade e al fondamentale supporto del Comune, siamo riusciti a portare Pasto Buono anche qui – commenta Gregorio Fogliani, presidente di QUI Foundation -. Il lavoro svolto insieme a Tirrenia ha già fornito ottimi risultati e lo stesso ci aspettiamo su Porto Torres. Con Pasto Buono sulle navi riusciamo a recuperare centinaia di pasti a settimana in ogni porto, aiutando altrettante persone. E questo ha un impatto sia dal punto di vista sociale che da quello ambientale.»

«Abbiamo accolto favorevolmente questa iniziativa – sottolinea il sindaco di Porto Torres, Sean Wheeler – stabilendo di assegnare all’associazione Mirade uno spazio per la distribuzione dei pasti in uno stabile comunale che si trova al centro della nostra città, la Casa delle Associazioni, simbolo non solo “fisico” dell’azione in sinergia svolta dai volontari che ci supportano nelle attività di sostegno ai cittadini bisognosi. Il Pasto Buono tiene conto di tutti quei temi che stanno a cuore alla nostra Amministrazione: la riduzione degli sprechi alimentari, la protezione della dignità della persona e la sostenibilità ambientale. Ringrazio Qui Foundation, Mirade Onlus, tutti i volontari e naturalmente Tirrenia per la sensibilità dimostrata verso il nostro territorio con questa iniziativa congiunta.»

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Il presidente Massimiliano Zonza ha convocato il Consiglio comunale di Carbonia per martedì 31 gennaio, alle 18.30, in 1ª convocazione, presso la Sala Consiliare del Centro Polifunzionale Piazza Roma.

L’ordine del giorno è molto nutrito.

Approvazione Nuovo Regolamento per la Mobilità negli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica ai sensi del Titolo IV della L. R. 6 Aprile 1989, n. 13;

Approvazione del documento unico di programmazione (DUP);

Approvazione delle tariffe per l’applicazione della Tassa sui Rifiuti (TARI) – Anno 2017;

Approvazione Regolamento in materia di Accesso Civico e Accesso Generalizzato;

Determinazione aliquote e detrazioni per l’applicazione dell’Imposta Municipale Propria “IMU” – Anno 2017;

Approvazione Piano Finanziario per la Gestione del Servizio Integrato di Igiene Urbana e Servizi Complementari ai sensi dell’art. 8 del DPR 158/1999  per l’anno 2017;

Approvazione del Regolamento per l’Applicazione dell’Addizionale Comunale all’Imposta sul Reddito delle persone fisiche per l’anno di Imposta 2017;

Approvazione delle aliquote del tributo sui servizi indivisibili (TASI) per l’Anno 2017;

Adesione al comitato di crisi del latte ovino;

Variante al Piano di lottizzazione convenzionata zona omogenea C – Sottozona C31 – Zona Via Roux – 1° Stralcio Funzionale (AREA) – Adozione;

Piano particolareggiato di iniziativa privata in località Campo Frassolis – Zona territoriale omogenea G servizi generali – Sottozona G1T – Adozione.