19 August, 2024
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La commissione Bilancio, presieduta dall’on. Franco Sabatini (Pd) ha proseguito il suo ciclo di audizioni sulla Legge di Stabilità 2017 ascoltando la direzione regionale dell’Inps e le Associazioni del Terzo Settore.

Il direttore regionale dell’Inps, Maurizio Pizzicaroli, ha riferito sule attività dell’istituto riguardanti le prestazioni di sostegno al reddito, sottolineando la particolare complessità del settore, sia per il perdurare della crisi economica che per le importanti novità normative introdotte dal legislatore.

«Per quanto riguarda la Sardegna – ha spiegato Maurizio Pizzicaroli – emerge un dato in controtendenza col trend nazionale soprattutto sulla Naspi (nuova prestazione di assicurazione sociale per l’impiego, per i rapporti di lavoro conclusi a partire dal 1°maggio 2015) che registra una durata molto bassa (8 mesi, la durata più bassa in assoluto su scala nazionale), segno che il mercato del lavoro locale è caratterizzato da un alto tasso di precarietà in una fascia molto ampia della popolazione attiva». «Sulla mobilità in deroga – ha proseguito Pizzicaroli – l’Inps sta definendo insieme alla Regione le procedure per la chiusura del 2014 che interessano una platea di 14.000 lavoratori, anche se a fronte di una disponibilità di 20 milioni mancano altri 60 milioni per la copertura totale delle prestazioni». «L’Inps – ha annunciato inoltre il direttore regionale – ha costituito una banca-dati per censire tutte le prestazioni sociali agevolate che provengono dal perimetro della pubblica amministrazione, un processo all’inizio perché finora solo 17 Comuni (pari ad una popolazione di 44.000 abitanti) hanno mandato le informazioni richieste».

Maurizio Pizzicaroli, infine, si è soffermato sui primi risultati del Sia (sostegno all’inclusione attiva) che in prospettiva dovrebbe rappresentare uno strumento di contrasto alla povertà insieme al Reis (reddito di inclusione sociale) recentemente introdotto dalla Regione. «Il piano nazionale – ha precisato il direttore regionale dell’Inps – è stato rimodulato per problemi di copertura finanziaria e di conseguenza è stata ristretta la platea degli aventi diritto, limitata ai nuclei familiari dove siano presenti minorenni, figli disabili, donne in stato di gravidanza accertata». «Le domande presentate in Sardegna – ha concluso – sono state 7.000 ma solo poco più di 2000 sono state accolte, un dato molto basso che evidenza la necessità di migliorare l’efficienza di questo strumento che, a parte l’erogazione di un sussidio attraverso una carta prepagata, prevede la preparazione di un progetto di attivazione lavorativa a cura dei servizi sociali dei Comuni in collaborazione con i centri per l’impiego, i servizi sanitari, le scuole ed i soggetti del Terzo Settore».

In un primo commento su questi dati, il presidente della commissione Franco Sabatini ha espresso, a proposito del Reis regionale per il quale bisognerà trovare un terreno di integrazione con il Sia nazionale, la sua preoccupazione per la mancanza di dati affermando che «non sappiamo niente delle persone che aiutiamo e rischiamo di dare molto a molti ma nulla a molti altri; su questo c’è un evidente problema strutturale del sistema dei servizi sociali».

Subito dopo è stata la volta della Associazioni del Terzo Settore. A nome della Fish Sardegna, il presidente Alfio Desogus ha richiamato l’attenzione della commissione sulla realtà di «oltre 40.000 disabili disoccupati, che possono avere una opportunità con percorsi formativi e tirocini presso le aziende». Desogus ha poi sollecitato l’incremento dello stanziamento di 3 milioni indicato nella Finanziaria 2016 per l’abbattimento delle barriere architettoniche, «perché è del tutto insufficiente a soddisfare le circa 1000 domande pervenute all’assessorato dei Lavori Pubblici».

A nome della Caritas, don Marco Lai messo in evidenza che «i centri di ascolto dell’associazione ci dicono che la povertà si è inasprita, riguarda una fascia di età molto ampia fra i 20 ed i 50 anni ed esprime con forza bisogni primari come quello della casa». Don Lai ha poi espresso apprezzamento per lo strumento del Reis, ricordando però che «la mancanza di coordinamento del settore pubblico rischia di vanificare buoni risultati che ci mettono all’avanguardia a livello nazionale nella protezione sociale».

Sul Reis, anche i rappresentanti del Forum del terzo Settore hanno manifestato preoccupazioni analoghe a quelle della Caritas, sottolineando che il contrasto alla povertà non può esaurirsi nell’erogazione su sussidi ma deve dare vita ad un progetto virtuoso di inclusione sociale “attiva” delle persone in difficoltà.

Un altro Forum, rappresentato da associazioni e famiglie impegnate per la piena attuazione della legge 162/98 che assicura sostegno alle persone con disabilità grave, ha lanciato un allarme per il taglio di 4 milioni contenuto nella Legge di Stabilità. Con questo taglio, secondo associazioni e familiari, perderebbe ogni sostegno circa 4000 disabili gravi ed almeno 1500 persone che si occupano di loro aprendo la strada ad una alternativa ospedaliera che costerebbe molto di più al servizio sanitario regionale (ben 58 milioni, secondo le stime del Forum).

Il capogruppo del Pd Pietro Cocco, presente alla riunione, ha assicurato l’impegno del suo gruppo e di tutta la commissione per il ripristino dello stanziamento.

Il presidente Sabatini, nelle conclusioni, ha riassunto le problematiche emerse nell’audizione in una domanda: «Perché la spesa sociale della Sardegna aumenta ma la povertà non diminuisce?»

«La risposta – ha osservato – interroga certamente la politica ma penso che tutto il sistema regionale pubblico abbia responsabilità e dimostri una inefficienza che va superata; subito dopo la Legge di Stabilità predisporremo le iniziative più adatte per verificare l’andamento dei diversi capitoli di bilancio della spesa sociale.»

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Gli imprenditori agricoli residenti nel comune di Sant’Antioco che intendono denunciare i danni subiti dalle aziende agricole per effetto delle avverse condizioni meteorologiche del giorno 21 gennaio 2017, ai sensi delle direttive approvate con delibera della Giunta Regionale numero 51/20 del 24.09.2008 come modificata dalla delibera della Giunta Regionale numero 7/2 del 30.01.2009, sono invitati a presentare all’assessorato delle Attività produttive del comune di Sant’Antioco apposita segnalazione entro e non oltre il 31 gennaio 2017, utilizzando il modulo predisposto dalla Regione Sardegna disponibile presso il centralino o scaricabile dal sito istituzionale del Comune di Sant’Antioco www.comune.santantioco.ca.it .

Il termine è perentorio, in quanto il Comune deve segnalare al Servizio territoriale di Argea competente per territorio l’evento dannoso entro 10 giorni dalla sua conclusione. Il comune di Sant’Antioco raccomanda agli interessati di allegare alla richiesta, la documentazione fotografica.

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Confartigianato Imprese Sardegna e Poste Italiane hanno siglato un importante accordo per le aziende associate che spediscono in Italia e all’estero proponendo i servizi di spedizione Crono a tariffe agevolate.

L’accordo prevede sconti dal 5 al 12% sui cinque prodotti che fanno parte dell’offerta Crono: Crono, Crono Express, Crono Internazionale, Reverse ed Economy. Caratteristiche comuni a tutta la gamma proposta sono i prezzi chiari e vantaggiosi, il successo di consegna, la semplicità nella gestione dei resi, la completezza dei sistemi tecnologici a supporto, il monitoraggio e i sistemi di alerting, il servizio di assistenza multicanale al numero verde 800.160.000, o all’indirizzo e-mail assistenza.impresa@poste.it o ancora sul portale Crononline.

Grande soddisfazione per il raggiungimento di questo risultato importante sia per Poste Italiane che per Confartigianato Imprese Sardegna. Grazie alla sottoscrizione dell’accordo, gli artigiani associati potranno usufruire di una vastissima rete logistica di Poste Italiane a prezzi ridotti.

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In occasione della Giornata della memoria, venerdì 27 gennaio, alle 16.30, nel Museo d’arte grafica del Mediterraneo Marchionni (nella Casa Santi Anna e Gioacchino, in via San Gavino a Villacidro), sarà inaugurata la mostra “Biala Podlaska n. 55930”.

L’esposizione raccoglie i disegni realizzati dall’artista Walter Lazzaro (1914-1989), il pittore metafisico amato da De Chirico, durante il periodo d’internamento avvenuto tra il 1943 e il 1944 in Polonia. Qui Lazzaro fu imprigionato prima nel lager Biala Podlaska (con il numero di matricola 55930) e poi in quello Nürberg Langwasser.

L’esposizione è una sorta di diario per immagini di quei giorni, quando Lazzaro, spesso nella penombra e con mezzi di fortuna come avanzi di matita o di gessetti, tratteggiava la desolazione e l’orrore per un’umanità annientata e senza più diritti.

Una testimonianza preziosa, ma anche un monito affinché tragedie come quelle dell’Olocausto non si ripetano mai più, che è stata posta al pari di altre grandi opere di guerra come “Guernica” di Picasso, “Disastri della guerra” di Goya, o i quadri della Shoah di Anton Zoran Music.

Disegni dalla potenza dirompente, che fanno parte della grande mostra allestita a Roma, nel Chiostro del Bramante, il 10 dicembre 2014 con il titolo “Lo stupore del silenzio”, un’antologia dedicata alle opere di Walter Lazzaro in occasione del  centenario della nascita.

L’inaugurazione della mostra sarà preceduta, la mattina, da un laboratorio sulla storia di Walter Lazzaro nei lager. Saranno coinvolti i ragazzi della 4ª A del liceo classico di Villacidro, impegnati in un corso sull’accoglienza e la guida museale nell’ambito di un progetto di Alternanza scuola-lavoro.

Walter Lazzaro fu internato nel lager di Biala Podlaksa insieme agli altri Granatieri di Sardegna, di stanza in Macedonia. Apparteneva a quelle migliaia di soldati arrestati poiché considerati traditori di Hitler visto che, dopo l’8 settembre 1943, non aderirono più né alle SS né alla Repubblica Sociale.

La mostra sarà visitabile sino al 26 febbraio, dal martedì alla domenica 16.30 alle 18.30.

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La Dinamo Banco di Sardegna vola anche in Basketball Champions League, travolge il Partizan Belgrado per 99 a 85 (primo tempo 51 a 42) e si qualifica ai play off!

La classifica imponeva la vittoria alla squadra di Federico Pasquini, per avere la certezza matematica di andare avanti in Europa, e la vittoria è arrivata, larga nel punteggio, convincente nel gioco, contro una squadra che, pur già battuta di misura a Belgrado, è una signora squadra!

Il coach sassarese ha confermato la politica già sperimentata in campionato e nelle ultime uscite europee, alternando sul parquet tutti i giocatori a disposizione, con un minutaggio equilibrato. Oggi ha giocato meno del solito capitan Jack Devecchi che a Varese era sceso in campo nel quintetto iniziale.

La Dinamo ha sofferto il Partizan solo nei minuti iniziali, giusto il tempo per carburare, ma le sue bocche da fuoco Rok Stipcevic e David Bell hanno iniziato a sparare bombe e dopo il 19 a 22 del primo quarto, ha capovolto l’inerzia della partita, con un secondo quarto da incorniciare: 32 a 20, 51 a 42 all’intervallo lungo.

Ancora equilibrio nel terzo quarto, 21 a 21 ma con la Dinamo sempre avanti di 9 e finale straordinario, con un vero e proprio spettacolo al tiro dalla lunga distanza, come emerge dal 16 su 30 dai 6.75, il 53,33%, addirittura superiore al 16 su 31, il 51,6%, di tre giorni fa a Varese. Ma spiccano anche il 15 su 22 nei tiri da 2 punti (68,18%) e il 21 su 25 (84%) ai tiri liberi.

A livello individuale, il miglior realizzatore è stato ancora un superbo Rok Stipcevic, autore di 23 punti (3 su 3 da 2 punti, 4 su 5 da 3 punti, 5 su 7 ai tiri liberi, 3 assist, 5 falli subito, 1 stoppata); subito dietro David Bell, 20 punti (6 su 9 da 3 punti, 2 su 2 ai tiri liberi, 2 stoppate).

In evidenza anche Lorenzo D’Ercole, autore di un eccellente 3 su 4 nelle triple, Dusko Savanovic, 18 punti (5 su 6 da 2 punti, 1 su 4 da 3 punti, 5 su 6 ai tiri liberi, 4 rimbalzi, 6 falli subiti) e Gani Lawal, 11 punti (3 su 5 da 2 punti e 5 su 6 ai tiri liberi, 8 rimbalzi).

 

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L’assessore regionale degli Enti locali Cristiano Erriu è intervenuto in audizione nella riunione della commissione Autonomia, cui hanno partecipato il sindaco della Città Metropolitana Massimo Zedda e gli amministratori straordinari delle Province sarde.

«Le Province sarde – ha detto Cristiano Erriu – si trovano in una situazione finanziaria difficilissima a causa di una azione sistematica di tagli delle risorse decisa dal Governo centrale (102 milioni per il 2017) che, di fatto, azzera l’autonomia degli Enti e si pone in contrasto con l’art.119 della Costituzione.»

«I tagli – ha aggiunto l’assessore – hanno consentito di chiudere a malapena i bilanci del 2016 ma per il 2017 ci troviamo di fronte ad un quadro a tinte fosche perché la Sardegna (insieme alla Sicilia) è stata esclusa dalla correzione effettuata dalla finanziaria nazionale 2016 a favore del sistema degli Enti locali, una esclusione ingiusta prevista anche per il 2017 che sarà oggetto, domani a Roma, di una riunione della Conferenza delle Regioni e della Conferenza unificata.»

«In quella sede – ha spiegato Cristiano Erriu – cercheremo di ribaltare questa situazione grazie all’azione congiunta che porteremo avanti non solo con la Sicilia ma anche con l’Anci, il Cal e la Conferenza delle Province e delle Città metropolitane; l’Anci, in particolare, ha assicurato tutto il suo sostegno impegnandosi a non firmare l’intesa con lo Stato se dovesse passare la linea del Governo.»

«Una linea – ha sottolineato ancora Cristiano Erriu – che colpisce in modo molto pesante gli Enti locali sardi i quali, nei fatti, si sono mostrati fra i più virtuosi d’Italia; per questo valutiamo anche l’impugnazione delle norme che ci penalizzano.»

Il sindaco della Città metropolitana Massimo Zedda, successivamente, ha criticato con forza la politica del Governo che «con una serie di interventi normativi ha operato ritenendo che non aveva senso finanziaria Enti destinati alla soppressione, ma le cose poi sono andate diversamente». «Fatto 100 il valore della spesa pubblica – ha ricordato Massimo Zedda – la quota riferibile alle autonomie locali è di appena il 6.5% ed ancora più bassa è la quota del debito pubblico, 2.5% di cui il 2% concentrato sul Comune di Roma. Per cui si è cercato di aggredire il debito tagliando quasi esclusivamente sugli Enti locali e determinando, come ha osservato la Corte dei conti, la drastica riduzione dei servizi fondamentali e l’impoverimento del Paese».

Subito dopo hanno preso la parola gli amministratori straordinari delle Province che, con alcuni accenti diversi, hanno dimostrato, dati alla mano, di aver chiuso i bilanci 2016 facendo ricorso all’avanzo di amministrazione. Ma nel 2017, hanno osservato, si fa concreto il rischio del dissesto finanziario perché gli Enti si troveranno costretti a versare allo Stato più di quanto incassano, pur avendo ridotto i costi di gestione all’osso con drastiche riduzioni dei servizi (istruzione secondaria, manutenzione delle rete stradale, ambiente, trasporto disabili) e del personale.

Il presidente della commissione Francesco Agus, nelle conclusioni, ha affermato fra l’altro che «il sistema regionale delle autonomie locali ha assoluta necessità di certezze per il 2017 perché, in caso contrario, l’alternativa sarebbe solo quella di una anticipazione della Regione che sarebbe comunque pesantissima in termini finanziari ed insostenibile sul piano politico». Si riproporrebbe sotto altre forme ma con i medesimi effetti devastanti, ha detto inoltre, «la vicenda dei farmaci innovativi che la Sardegna si deve pagare mentre in tutta Italia sono a carico del servizio sanitario nazionale».

La commissione, infine, trasmetterà al Consiglio regionale un prospetto finanziario dettagliato sulla situazione delle Province sarde.

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I consiglieri regionali dell’opposizione in seno alla V Commissione – Attività produttive, Luigi Crisponi – Riformatori sard, Gian Luigi Rubiu – U.D.C., e Marco Tedde – Forza Italia, hanno censurato il contenuto della risoluzione votata dalla sola maggioranza in merito al gravissimo problema del calo del reddito dei pastori.

Condividendo le perplessità delle associazioni di  categoria, i tre consiglieri della minoranza consiliare si sono astenuti al momento del voto definendo «il documento  sterile e improduttivo e ben lontano dal raccogliere il grido d’allarme lanciato dai pastori e dalle confederazioni di settore». «Il problema del prezzo del latte non viene affrontato minimamente» ha rincarato Luigi Crisponi. «La riduzione delle eccedenze di prodotto invenduto non è stata incredibilmente considerata» ha aggiunto Gianluigi Rubiu. «L’elaborazione del documento non è assolutamente rispondente alle attese di quanti soffrono i morsi della crisi del comparto» ha concluso Marco Tedde.

«Spiace che si sia sprecando l’occasione per mettere un punto fermo al crollo verticale del prezzo del latte e alla conseguente speculazione in atto contro l’intera filiera lattiero casearia», hanno concluso i tre consiglieri regionali della opposizione consiliare.

 

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La V commissione del Consiglio regionale ha approvato, a maggioranza, una risoluzione sul prezzo del latte.

Il documento fissa in tredici punti le azioni da intraprendere per ridare fiato al comparto messo in ginocchio dal crollo del prezzo del latte. Diverse le soluzioni individuate dalla Commissione: dal ricorso a misure creditizie straordinarie all’attivazione di interventi finalizzati al miglioramento e alla diversificazione delle produzioni, dagli incentivi al reddito degli allevatori al ritiro dal mercato di una parte della produzione di pecorino romano.

Al primo punto del documento la richiesta alla Giunta di proseguire e accelerare gli interventi per il sostegno al reddito delle aziende. Tra questi l’istituzione del pegno rotativo sul pecorino romano, la concessione di aiuti in conto interessi alle aziende, l’attuazione dell’accordo firmato il 2 agosto scorso dalla Regione con l’Abi per l’anticipazione del 100% dei finanziamenti del Psr, il potenziamento delle garanzie assicurate dai Consorzi Fidi.

La risoluzione invita inoltre la Giunta ad accelerare le procedure per il pagamento di alcune misure del Psr 2014-2020 (benessere animale, agricoltura biologica, pagamenti agro-climatici-ambientali). Un modo per garantire liquidità agli allevatori in tempi rapidi senza dover attendere l’attivazione di misure più complesse.

Urgente, secondo la Commissione, anche l’istituzione di un tavolo nazionale sull’ovicaprino, per il quale si chiede alla Giunta di attivarsi presso il Governo, e l’estensione al settore del regolamento CE 1308/2013 sull’obbligo di pubblicità e comunicazione sull’acquisto di latte crudo.

La risoluzione sollecita inoltre tre interventi per il superamento della crisi: il miglioramento della qualità delle produzioni mediante l’erogazione di aiuti diretti per la riduzione dei capi ovini di età superiore ai 4 anni, la compensazione dei disagi logistici legati alla consegna del latte e l’inserimento del pecorino romano nell’elenco dei prodotti da distribuire agli indigenti.

Tra gli interventi di lungo e medio termine per il superamento della crisi, il documento suggerisce l’attivazione di aiuti “de minimis” finalizzati alla diversificazione produttiva.

La risoluzione punta anche su interventi finalizzati al miglioramento della qualità delle produzioni e al controllo dei dati sui quantitativi di latte destinati ai caseifici. Per questo la Commissione propone di concludere in tempi rapidi le procedure per l’istituzione dell’Organismo pagatore regionale  dei premi comunitari, il potenziamento dell’Osservatorio del latte ovicaprino istituito presso Argea e il sostegno all’Oilos, l’organizzazione interprofessionale di settore recentemente istituita.

Negli ultimi due punti del documento, infine, la Commissione sollecita la promozione e il sostegno di ogni forma di aggregazione del mondo cooperativo che faciliti la gestione dei mercati e l’istituzione presso la Direzione generale dell’assessorato all’Agricoltura di un apposito servizio dedicato al comparto ovicaprino.

La risoluzione sarà trasmessa all’Aula per la discussione di merito.

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L’assessorato regionale del Lavoro ha pubblicato l’elenco delle imprese ammesse al finanziamento relativamente all’avviso “Più Turismo Più Lavoro” per la concessione di contributi volti all’allungamento della stagione turistica, annualità 2016.
La finalità dell’avviso è quella di favorire la ripresa del settore turistico attraverso l’erogazione di incentivi finalizzati al prolungamento della stagione turistica.
In particolare, l’intervento mira a migliorare la competitività delle “Imprese del turismo”, attraverso l’adozione di un regime di aiuto, finalizzato alla riduzione dei costi di esercizio delle strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere, con particolare riferimento al costo del lavoro, favorendo la stabilizzazione dei posti di lavoro e assicurando agli addetti del settore condizioni favorevoli per un impiego duraturo, che oltrepassi gli attuali quattro mesi di occupazione, circoscritti ai mesi di giugno a settembre.

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Questa mattina l’assessore regionale del Turismo, Artigianato e Commercio Francesco Morandi ha presentato alla stampa le iniziative di comunicazione coordinate dalla Regione che accompagneranno le tappe in Sardegna del 100° Giro d’Italia.

A cento giorni dal Giro numero 100, dunque, la Sardegna si veste di rosa. Scatta il conto alla rovescia in vista della “Grande Partenza” del Giro d’Italia, uno degli eventi sportivi più seguiti nel mondo, imperdibile opportunità di promozione sui mercati internazionali grazie a un impatto mediatico imponente: 196 Paesi collegati in Tv e duecento testate giornalistiche presenti sul territorio. Oggi
Il countdown sarà scandito nelle città-tappa sarde – Alghero, Olbia, Tortolì e Cagliari – oltre che da ‘contatori’ cronometrici, dall’illuminazione rosa di monumenti-simbolo e da attività di animazione territoriale in tutti i Comuni interessati, coi quali sarà stipulato un protocollo d’intesa per la gestione sinergica degli eventi. Saranno illuminati di rosa la Torre di Sulis ad Alghero, il museo archeologico, la chiesa di San Simplicio e la piazzetta di San Pantaleo a Olbia, il monumento naturale degli scogli rossi a Tortolì, il Palazzo Civico a Cagliari.
In occasione della Final eight di Coppa Italia a Rimini dal 17 al 19 febbraio, la Dinamo Sassari vestirà una maglia speciale con il nuovo logo studiato dalla Regione e animerà il Palazzetto all’insegna del rosa. Il Cagliari Calcio scenderà in campo con una speciale patch celebrativa applicata sulle maglie in occasione dei tre match disputati durante le tappe sarde della corsa contro Pescara, Napoli ed Empoli. Anche la fascia indossata dal capitano sarà personalizzata: accadrà già domenica 29 per Cagliari-Bologna. Tra aprile e maggio inoltre il Club celebrerà l’evento ciclistico con una serie di attività promozionali sui media, sui suoi canali di comunicazione e all’interno dei Cagliari 1920 Store.
Queste le azioni previste dal progetto regionale di comunicazione per l’avvicinamento alla partenza dell’evento principe del 2017 condivise dall’assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio con i Comuni che ospiteranno partenze e arrivo e con i partner istituzionali, tra cui le società di gestione dei tre principali scali aeroportuali sardi e le Autority dei porti isolani.

«Sarà un messaggio univoco, un racconto unitario di Sardegna – ha detto l’assessore Francesco Morandi – all’interno del quale rientreranno eventi in ogni città-tappa e la caratterizzazione e valorizzazione dei singoli territori legati da un filo rosa. Dal racconto emergeranno tutti gli elementi caratterizzanti dell’offerta: mare, cultura, borghi, attività sportiva, enogastronomia, longevità».
Tutte le azioni promozionali saranno accompagnate da un pay-off unico, che seguendo la scia dell’immagine coordinata ideata per Expo 2015 e candidata al Compasso d’oro, è rappresentato da cerchi concentrici, fatti di nuraghi stilizzati, come i rocchetti di una ruota. L’elemento identitario si affiancherà in ogni banner e cartellone al simbolo del Giro. Inoltre, gli organizzatori di Rcs-Gazzetta dello Sport promuoveranno e commercializzeranno quattro maglie celebrative: due dedicate ai mostri sacri del ciclismo italiano Coppi e Bartali, una all’arrivo a Milano, la quarta alla Grande Partenza dalla Sardegna. Per sensibilizzare bambini e ragazzi delle scuole primarie, Rcs ha ideato anche ‘Biciscuola‘, progetto che in Sardegna sarà gestito in collaborazione con i Comuni-tappa.
L’immagine coordinata sarà a disposizione di tutte le città e dei paesi attraversati dalla gara per veicolare la comunicazione sui vari canali. Ai messaggi tradizionali e via web saranno associati la strategia social e un’iniziativa che prevede ogni giorno la raccolta di contenuti legati al Giro Cento provenienti dai territori. Questi confluiranno in cento mini-racconti raccolti in un e-book. Infine, il logo con la ‘ruota di nuraghi’ sarà anche il simbolo delle rete ciclabile regionale e caratterizzerà l’offerta cicloturistica sarda.

«La Regione investe sulla strutturazione del cicloturismo come fondamentale prodotto tematico e sul completamento della rete ciclabile della Sardegna, con l’obiettivo di mettere sul mercato pacchetti di vacanza da promuovere anche grazie alla collaborazione con Rcs: il Giro – ha concluso l’assessore Francesco Morandi – sarà un veicolo straordinario per mostrare costa e aree interne, da scoprire, anche in bici, durante tutto l’anno.»