18 August, 2024
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Il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, attacca la maggioranza di centrosinistra sul bilancio di metà mandato pubblicato dalla Giunta Pigliaru. «Un’operazione di marketing che nasconde le inadeguatezze di una maggioranza incapace di risolvere le emergenze della Sardegna – sottolinea il consigliere regionale di Iglesias -. La realtà è che Pigliaru si traveste da cantastorie, raccontando delle favole ai cittadini». Il documento, secondo la minoranza, nasconde i fallimenti dell’esecutivo: «Una Giunta – aggiunge Gianluigi Rubiu – che non ha dato speranze e risposte alla crisi dell’IsolaSi comincia dai settori trainanti come l’agricoltura ed edilizia. Il mondo delle campagne è in rivolta per i continui ritardi dei bandi del Piano di sviluppo rurale e la mancata corresponsione dei premi comunitari. Solo promesse per il comparto edilizio, con il piano casa che ha avuto il solo merito di ingessare l’economia e l’attesa infinita di una legge urbanistica.  La riforma del sistema sanitario voluta dalla Giunta ha prodotto come unica soluzione la moltiplicazione delle poltrone. Per il resto, si assiste all’eliminazione dei servizi primari per la salute soprattutto in territori come il Sulcis Iglesiente ed il Medio Campidano».

Nessun passo in avanti, ad oggi, è stato compiuto concretamente nel settore industriale: «Anzi – dice Gianluigi Rubiu, preoccupato per l’altissimo tasso di disoccupazione nel Sulcis – le vertenze annose non hanno trovato uno sbocco. Si pensi alle questioni sul tavolo di Eurallumina, Portovesme Srl, Alcoa e Parco Geominerario. Purtroppo la Sardegna sta diventando il cimitero delle fabbriche, con i lavoratori ormai disperati senza un reddito. Un settore dei trasporti è allo sfascio con il continuo ritardo dei treni e l’aumento esponenziale delle tariffe per viaggiare sulle rotaie. Una continuità territoriale che penalizza i sardi, sempre più vessati per raggiungere la Penisola. La fuga delle compagnie low cost e la vicenda Meridiana che sono lo specchio dei fallimenti. Il piano di dimensionamento scolastico porta allo spopolamento dei paesi dell’interno, con gli istituti soppressi. Ci stiamo adoperando per scrivere un dossier sulla demolizione della Sardegna – conclude Gianluigi Rubiu – operata dalla giunta Pigliaru, con un bilancio di metà mandato che denota il dissesto dei comparti strategici dell’Isola».

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Più disponibilità di posti, aeromobili più grandi, certezze dei collegamenti, tariffe basse, clausola di salvaguardia nei contratti per intervenire fare fronte ai picchi eccezionali di traffico.

Sono gli elementi principali del nuovo modello di continuità territoriale area (Ct1) che l’assessore regionale dei Trasporti Massimo Deiana ha illustrato alla competente commissione del Consiglio regionale, presieduta dall’on. Giuseppino Pinna (Udc Sardegna).

«Rispetto al sistema precedente – ha dichiarato l’assessore Deiana – si tratta di innovazioni importanti che tengono conto dei risultati dello scorso anno, delle valutazioni degli esperti del settore e, soprattutto, del confronto con tutti i portatori di interesse». «In sintesi – ha aggiunto l’assessore – abbiamo messo a punto uno schema che prevede, per 10 mesi l’anno, una tariffa di 37 euro per Roma e  46 per Milano, mentre nei 2 mesi estivi di maggior traffico si volerà con un costo rispettivamente di 70 e 80 euro, al netto delle tasse aeroportuali che sono libere e di altri oneri (spesso piuttosto significativi) che compongono il prezzo finale del biglietto».

Un aspetto particolarmente interessante del nuovo modello di continuità riguarda, secondo Deiana, il numero dei posti disponibili. «Rispetto ai 2.4 milioni di posti del 2016 che abbiamo portato a più di 3 con interventi in situazioni di emergenza – ha spiegato Deiana – con il nuovo modello arriveremo a 4 milioni già nel primo anno con una progressione a salire che ci porterà fino ai 5 milioni; una proiezione realistica fondata anche sul grande aumento di traffico del 2016, che ha fatto registrare una crescita a due cifre vicina al 30%, sostenuta quasi per intero dai non residenti e dal mercato internazionale».

Per quanto riguarda le risorse, l’assessore le ha stimate fra i 50 ed i 51.5 milioni di euro, provenienti dal bilancio regionale e da fondi dello Stato (i 120 milioni in 4 anni previsti dal Patto per la Sardegna, di cui è materialmente disponibile solo la prima annualità). Infine, la tempistica. La commissione dovrebbe esprimere il parere preliminare sulla delibera della Giunta martedì prossimo; il provvedimento tornerà poi all’attenzione dell’esecutivo per l’approvazione definitiva per essere successivamente inserito in un decreto del Governo. A quel punto, la Regione potrà bandire la gara ed i vettori avranno 6 mesi di tempo per presentare le offerte. Il traguardo finale è quindi quello, già annunciato, dell’ottobre 2017.

Nel dibattito hanno preso la parola i consiglieri Roberto Deriu, Piero Comandini, Antonio Solinas ed Alessandro Collu (Pd), i capigruppo di Cps Piefranco Zanchetta e del Psd’Az Angelo Carta.

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Attraverso i censimenti l’Istat realizza periodicamente delle rilevazioni dirette di ogni singola unità dell’universo di riferimento. In Italia i censimenti dell’agricoltura, della popolazione e delle abitazioni e dell’industria e dei servizi, comprese le istituzioni pubbliche e private, si svolgono ogni dieci anni. Per ogni censimento una apposita normativa stabilisce il campo di osservazione, l’affidamento della rilevazione a enti e organismi pubblici e privati, i soggetti tenuti all’obbligo di risposta, le modalità di esecuzione e di diffusione dei dati, etc.

Negli ultimi anni, coerentemente con le linee di sviluppo dettate in ambito europeo e con il processo di modernizzazione organizzativo, tecnologico e metodologico della statistica ufficiale che mira allo sfruttamento dei giacimenti informativi esistenti, si è aperta una nuova stagione volta al superamento dei censimenti generali e al passaggio ai censimenti permanenti. Questi ultimi prevedono la costruzione di registri statistici attraverso l’integrazione di fonti amministrative e lo svolgimento di rilevazioni statistiche campionarie per il controllo qualitativo. L’obiettivo è quello di aumentare quantità e qualità dell’offerta informativa e al contempo ridurre il fastidio statistico e i costi complessivi della produzione statistica ufficiale.
Le tre rilevazioni censuarie presentate permettono di analizzare le caratteristiche del sistema agricolo, gli aspetti socio-demografici ed economici della popolazione, la struttura territoriale delle imprese delle istituzioni e dell’occupazione. Questa conoscenza del territorio, oltre a fornire ai cittadini una maggiore consapevolezza della realtà in cui agiscono, rappresenta per il governo e la pubblica amministrazione un utile strumento di supporto alle decisioni in campo sociale, politico ed economico.

Agricoltura
I dati pubblicati fanno riferimento al 6° Censimento Generale dell’Agricoltura.
Il censimento dell’agricoltura fornisce un quadro informativo completo sulla struttura del sistema agricolo e zootecnico. Esso permette di produrre informazioni statistiche di qualità, comparabili a livello europeo, essenziali per la programmazione e la valutazione delle politiche di intervento comunitarie, nazionali e regionali in materia di agricoltura, di sviluppo rurale e di sostenibilità ambientale.
Le tavole pubblicate prevedono confronti storici rispetto ai Censimenti del 1982, 1991, 2000 e 2010.

Popolazione e Abitazioni
I dati pubblicati fanno riferimento al 15° Censimento Generale della Popolazione e delle Abitazioni.
Il censimento ha l’obiettivo di conteggiare la popolazione e rilevare le sue caratteristiche strutturali, aggiornare le anagrafi, determinare la popolazione legale necessaria sia a fini giuridici generali sia a fini elettorali e raccogliere informazioni sulla consistenza numerica e sulle caratteristiche strutturali delle abitazioni e degli edifici. I dati censuari sono anche la base necessaria per realizzare successive indagini campionarie e rilevazioni, così importanti in una società in cui le informazioni devono essere attendibili e disponibili in tempi rapidi.
Le tavole pubblicate prevedono confronti storici rispetto ai Censimenti del 1991 e del 2001.

Industria e Servizi
I dati pubblicati fanno riferimento al 9° Censimento Generale dell’Industria e dei Servizi e riguardano imprese, istituzioni, unità locali e addetti.
Il censimento dell’industria e dei servizi 2011 è articolato in quattro filoni: Archivio Statistico delle Imprese Attive (ASIA), Rilevazione campionaria sulle imprese, Rilevazione sulle istituzioni non profit, Rilevazione sulle istituzioni pubbliche.
La rilevazione ha l’obiettivo di rappresentare in maniera puntuale e dinamica il mondo delle imprese, del non profit e delle istituzioni pubbliche, offrendo un contributo fondamentale alle decisioni di politica economica e alla governance di tre importanti settori della vita del Paese.
Le tavole pubblicate sono organizzate in quattro temi in base al campo di osservazione (imprese, unità locali, istituzioni non profit, istituzioni pubbliche) e prevedono confronti storici rispetto al Censimento del 2001.

Per ciascun censimento è disponibile una nota metodologica che descrive gli obiettivi, il campo di osservazione e le metodologie utilizzate. Tutte le variabili pubblicate presentano i confronti territoriali con le altre regioni e le ripartizioni geografiche. Le province e i comuni sono invece solo regionali.

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«La realizzazione della rete in fibra ottica in 313 Comuni della Sardegna è un intervento fondamentale per lo sviluppo delle aree rurali della Sardegna. È una delle azioni più importanti nel quadro delle politiche messe in campi dalla Giunta per contrastare lo spopolamento delle zone interne». Lo ha dichiarato l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu che, in videoconferenza, è intervenuto, in rappresentanza del presidente Francesco Pigliaru, alla riunione della Commissione speciale per l’Agenda Digitale.
«La gran parte dei servizi della pubblica amministrazione passa ormai per la rete internet. La possibilità di avere connessioni veloci costituisce un sicuro vantaggio per cittadini e operatori economici. La Giunta Pigliaru ha da tempo puntato sullo sviluppo capillare della banda ultralarga ed ha stanziato ingenti risorse per ridurre il divario digitale tra i territori», ha spiegato Cristiano Erriu.
L’Esecutivo, in anticipo rispetto alle altre Regioni, ha dato il via, con risorse pubbliche, agli interventi nelle aree svantaggiate, nelle quali gli operatori privati hanno deciso di non intervenire. Il progetto è in una fase avanzata. In 14 Comuni i lavori sono stati completati con collaudi già effettuati o pianificati nelle prossime settimane.
«La Giunta guidata da Francesco Pigliaru – ha aggiunto l’assessore degli Enti locali – è pronta a intervenire nelle altre aree in cui è necessario realizzare progetti analoghi. È in corso I’interlocuzione con il Governo per definire tempi e modalità degli interventi.»
Intanto, oggi la Commissione speciale per l’Agenda Digitale della Conferenza delle Regioni e Province Autonome ha nominato all’unanimità Mattia Spiga, funzionario tecnico della Direzione generale degli Affari generali e della Società dell’informazione, rappresentante nel Gruppo di lavoro del Progetto SIOPE+. Il progetto prevede la definizione delle regole di interconnessione fra le banche dati contabili delle Pubbliche Amministrazioni a livello centrale e locale, attuando l’integrazione delle informazioni di fatturazione e pagamento al fine di monitorare e migliorare i tempi di pagamento dei debiti commerciali.

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Buone notizie per i Lavoratori Socialmente Utili della Sardegna. Questo pomeriggio l’assessore regionale del Lavoro Virginia Mura ha sottoscritto a Roma la convenzione per la prosecuzione delle attività socialmente utili per il 2017 con il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

La firma dell’accordo, maturata dopo un intenso lavoro tra gli uffici dell’Assessorato e quelli del Ministero, permetterà ora agli enti locali che hanno in utilizzo gli Lsu di riprendere le attività interrotte alla fine del 2016, a causa della scadenza della precedente Convenzione.

L’assessora Mura nelle prossime ore invierà la comunicazione ufficiale agli Enti locali interessati, con l’invito a procedere immediatamente al riavvio delle attività (con l’adozione di tutti gli atti amministrativi necessari), nonché a prevedere, entro il prossimo mese di febbraio, un recupero dell’orario non lavorato in questi primi giorni dell’anno. L’obiettivo è garantire ai lavoratori l’erogazione dell’intero sostegno economico, pari a euro mille mensili lordi (assegno INPS di 580,14 euro più integrazione regionale).

L’assessore del Lavoro ricorda che il rinnovo della convenzione per il 2017 è stato difficile, e si è reso possibile esclusivamente facendo leva sul Piano triennale di stabilizzazione, adottato dalla Giunta regionale (delibera n. 54/22 del 7/10/2016) per continuare nel progressivo processo di svuotamento del bacino dei lavoratori LSU storici, attualmente di 52 unità. Nel corso del 2017 sarà dunque fondamentale dar seguito compiutamente, da parte degli enti utilizzatori, all’attivazione di tutti i possibili percorsi di stabilizzazione e di uscita volontaria, sui quali sono già giunte, nei giorni scorsi, una decina di manifestazioni di disponibilità.

Il Piano triennale di incentivi varato dalla Giunta regionale per favorire l’assunzione degli Lsu prevede, per le assunzioni dei lavoratori socialmente utili nel comparto pubblico, la copertura del 100% dei costi degli stipendi per tre anni e del 75% per i successivi due. Gli incentivi in favore delle imprese private che vogliono assumere a tempo indeterminato gli Lsu consistono nella copertura del 50% dei costi stipendiali per cinque anni con un massimale di 12mila euro annui. Viene anche assicurato un bonus forfettario per l’uscita volontaria degli Lsu dal bacino regionale pari a 70mila euro lordi.

«Arriva la buona notizia della proroga della convenzione per i Lavoratori Socialmente Utili – dice Roberto Puddu, segretario generale CGIL del Sulcis Iglesiente -. Per quanto ci riguarda sollecitiamo tutte le Amministrazioni a definire conclusivamente il programma per la stabilizzazione dei 52 lavoratori  (di cui 37 nel Sulcis Iglesiente) da 20 anni usufruiscono praticamente senza oneri. Allo stesso modo – conclude Roberto Puddu – sollecitiamo l’assessorato al lavoro della RAS a facilitare e monitorare quei processi ed eventualmente, in caso di impedimenti e inadempienze locali, di prevedere e operare su progetti e soluzioni stabilizzanti alternative.»

 

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E’ iniziato questa mattina, in Terza commissione, l’esame della Manovra finanziaria 2016-2017. I lavori del parlamentino del Bilancio si sono aperti con la proposta di parere, formulata dal presidente Franco Sabatini (Pd), per ritenere ammissibili le norme della legge di stabilità stralciate dalla presidenza del Consiglio, in quanto norme “intruse”, ed  inerenti la gestione degli immobili trasferiti da aziende, enti, agenzie o dallo Stato, alla Regione sarda (commi 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9 e 10 dell’articolo 2).

Il parere è stato approvato con il voto a favore dei consiglieri della maggioranza, con il voto contrario dei rappresentanti del centrodestra e l’astensione del consigliere Psd’Az, Christian Solinas. Ai sensi dell’articolo 34 bis del regolamento interno, acquisto il parere della commissione Bilancio, spetterà in ogni caso al presidente del Consiglio comunicare all’Assemblea lo stralcio delle disposizioni estranee alla legge finanziaria.

La commissione ha quindi proseguito i lavori con l’audizione dell’assessore del Bilancio, Raffaele Paci, che ha illustrato la manovra 2016-2017 seguendo la traccia della relazione politica allegata alla legge di stabilità.

«Ci aspettavamo una condizione economica migliore – ha esordito il vice presidente dell’esecutivo – e la riduzione del Pil 2015 se da un lato ci sorprende dall’altro conferma quanto siano deboli i segnali di crescita dell’economia.»

L’assessore ha dunque svolto una serie di considerazioni di carattere generale ed ha insistito sulla opportunità di valutare »attraverso una lettura complessiva» le risorse destinate ai capitoli dello sviluppo.

«Resta aperto il tema della Sanità – ha ammesso Raffaele Paci – e del suo eccessivo costo ma è evidente che siamo dinanzi a una situazione strutturale di disavanzo ed è per questo che affermiamo che servono riforme, perché se non riduciamo le spese per la sanità non abbiamo risorse sufficienti per sviluppare altro tipo di politiche.»

L’assessore ha però sottolineato i risparmi conseguiti nel 2016 per gli acquisti e le forniture (farmaceutica e protesi in particolare) ma ha anche evidenziato l’incremento dei nuovi bisogni per effetto dell’aggiornamento dei Lea (livelli essenziali di assistenza).

«Per questa ragione – ha affermato il vice Pigliaru – per il 2017 assegniamo 60 milioni in più al comparto della Sanità.»

«Al lavoro e al sociale – ha spiegato l’assessore – confermiamo invece le risorse dello scorso anno ma resta il tema della “copertura” per il reddito di inclusione sociale i cui importi sono raddoppiati passando da 15 a 30 milioni.»

Sul lavoro, ha precisato l’esponente dell’esecutivo, sono, tra gli altri, appostati 25 milioni di euro sul fondo Fnol, la cui destinazione sarà decisa sulle base delle indicazioni che saranno offerte dalla commissione.

Si è quindi passati all’illustrazione delle tabelle di sintesi delle entrate 2017 che ammontano a 7 miliardi e 634 milioni di euro, a cui si sommano un miliardo e 217 milioni di partite contabili (accantonamenti, 684 milioni, e partite di giro e contabili, 533 milioni) e 451 milioni tra fondo pluriennale vincolato e reimputate, per il totale  della manovra che è pari a 9 miliardi 302 milioni di euro.

Rispetto al 2016 sono cresciute le entrate tributarie (da 6 miliardi e 60 milioni a 6 miliardi e 150 milioni con un buon andamento Iva, mentre resta stabile l’Irpef e si riduce l’Ires) e sono valorizzati i trasferimenti statali e i fondi Fesr e Fse mentre i mutui ammontano a 249 milioni (nel 2016 erano 651 milioni) e comprendono 149 milioni dal mutuo infrastrutture e 100 milioni dal mutuo per le perenzioni («sono debiti contratti in precedenza che la Regione deve onorare con imprese e amministrazioni locali»).

L’assessore Paci ha quindi evidenziato i positivi risultati che, a suo giudizio, sono stati raggiunti grazie alla definizione della cosiddetta “vertenza entrate” ed ha affermato che «il confronto con lo Stato dovrà ora concentrarsi sull’annosa questione che attiene l’ammontare degli accantonamenti».

«Vogliamo contribuire al risanamento del debito pubblico dello Stato – ha incalzato il vice presidente – ma non troviamo giusto che la Sardegna debba pagare 684 milioni di euro ed è per questo che abbiamo impugnato la legge di stabilità 2016 e valutiamo di impugnare anche quella del 2017 perché non prevede la partecipazione della regione alla ripartizione del fondo per i farmaci innovativi.»

«Siamo cioè costretti – ha spiegato l’assessore – ad aumentare la spesa sanitaria per i nuovi Lea stabiliti dal governo ma non possiamo contare su risorse aggiuntive e siamo gravati dagli accantonamenti che è evidente devono essere ridotti di almeno 200 milioni di euro».

Il quadro generale delle spese (con l’introduzione del bilancio armonizzato vanno classificate in missioni e programmi definiti a livello nazionale) comprende le risorse regionali, le assegnazioni statali e le risorse aggiuntive del programma operativo regionale (Fesr, Fse, Feasr) e i piani di intervento infrastrutturali da attuare nel 2017 a valere sul fondo Fsc e sul Pac.

Le principali missioni sono: Istruzione e diritto allo studio, 162 milioni (63% fondi regionali, 32% statali e 4% Ue); attività culturali e sport, 66 milioni (98% fondi regionali, 2% statali); turismo 36 milioni (95% fondi regionali, 4% statali, 1% Ue); territorio ed edilizia abitativa, 57 milioni (55% Regione e 45% Stato); ambiente, 542 milioni (83% fondi regionali, 16% statali e 1% Ue); trasporti e mobilità, 547 milioni (65% fondi regionali, 34% statali e 1% Ue); politiche sociali, 306 milioni (83% fondi regionali, 16% statali e 1% Ue); salute 3.318 milioni (98% fondi regionali e 2% statali); sviluppo economico, competitività e energia, 130 milioni (55% fondi regionali, 23% statali e 22% Ue); politiche per il lavoro e formazione, 119 milioni (38% fondi regionali, 45% statali e 17% Ue); agricoltura e pesca, 311 milioni (96% fondi regionali, 2% statali e 2% Ue).

«Sia in Aula che in commissione ci sono spazi di miglioramento della manovra – ha concluso il suo intervento l’assessore Raffaele Paci – perché se è vero che il vincolo di bilancio lo abbiamo tutti, è altrettanto vero che, al suo interno, le scelte su come orientare la spesa sono di competenza del Consiglio regionale.» 

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«A nome del Parlamento voglio inviare un messaggio di solidarietà e farò di tutto affinché la Commissione europea possa accelerare i tempi per erogare il fondo di solidarietà con il nostro sostegno», ha detto il Presidente Tajani intervenendo oggi in Aula.  In apertura dei lavori della sessione plenaria odierna, a Strasburgo, il presidente Antonio Tajani ha aggiunto: «Devo comunicare all’Assemblea che a seguito delle numerosissime scosse di terremoto che hanno colpito l’Italia, una valanga ha sommerso un albergo. Ci sono trenta dispersi, anche bambini, la situazione meteorologica è bruttissima. Il soccorso alpino della Guardia di finanza ha raggiunto l’albergo dopo sei ore di marcia sugli sci perché tutte le strade erano bloccate e si sta cercando con i cani anti-valanga di vedere se i dispersi, come ci auguriamo tutti, siano sopravvissuti.

Due persone sono state salvate, ma certamente la situazione non è delle migliori. La popolazione è stremata. Da ieri a mezzanotte a stamattina ci sono state circa ottanta scosse di terremoto. Negli scorsi giorni sono state centinaia le scosse, i giornali di tutto il mondo ne parlano. I cittadini sono terrorizzati, la situazione meteorologica è pessima.

A nome del Parlamento voglio inviare un messaggio di solidarietà e farò di tutto affinché la Commissione europea possa accelerare i tempi per erogare il fondo di solidarietà con il nostro sostegno. 

La situazione è disastrosa. Il terremoto ha provocato una valanga, che ha sommerso un albergo. Ho parlato con il comandante generale della Guardia di finanza. L’ho ringraziato per il lavoro svolto perché sei ore di marcia sono tante. Ringrazio il presidente Juncker e il commissario Stylianidis per la vicinanza espressa.

Dovremo fare di tutto per rispondere ai cittadini ma soprattutto come mi ha detto presidente protezione civile chiedono soprattutto solidarietà. Vi ringrazio come italiano e soprattutto come presidente del Parlamento europeo per la solidarietà che vorrete inviare ai miei compatrioti».

Il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani ha sentito al telefono il presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker sulla situazione dopo il terremoto in Italia.

«Faremo tutto il possibile per accelerare l’erogazione del fondo di solidarietà», ha detto Antonio Tajani, che ha inoltre informato Juncker del sostegno espresso stamattina da tutto il Parlamento europeo.

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I deputati del Parlamento europeo hanno sollecitato l’UE e le autorità nazionali a fornire aiuti di emergenza per assistere i migranti e i rifugiati nel far fronte alle rigide temperature e alla neve in varie parti d’Europa.

I deputati hanno inoltre invitato i governi dell’Unione europea a mantenere le loro promesse di trasferire migliaia di richiedenti asilo, in particolare dalla Grecia, ad altri Paesi.

Diversi oratori hanno stigmatizzato l’“inaccettabile” situazione dei rifugiati nelle isole greche, come pure in altri Paesi come Serbia ed ex Repubblica iugoslava di Macedonia, e alcuni hanno chiesto quante persone dovranno morire di freddo prima che l’UE reagisca. Molti deputati hanno inoltre ricordato che solo il 6% dei 160.000 richiedenti asilo che avrebbero dovuto essere trasferiti dalla Grecia e dall’Italia sia stato finora ricollocato. 

«Non siamo orgogliosi di questa situazione molto dolorosa», ha dichiarato il commissario per gli aiuti umanitari Christos Stylianides, il quale ha spiegato che l’UE ha stanziato abbastanza fondi per aiutare la Grecia ad affrontare queste condizioni senza precedenti, ma che «alcuni punti deboli sul terreno non hanno permesso il miglior utilizzo di questo denaro».

E’ possibile rivedere il dibattito via Plenary on Demand.

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L’assessorato regionale della Pubblica istruzione ha diffuso una nota con la quale comunica ai sodalizi sportivi che, per consentire la manutenzione e l’aggiornamento del sistema on-line, le iscrizioni all’albo regionale delle società sportive per l’anno 2017 avranno avvio dal prossimo 1 febbraio.

I sodalizi sportivi, per poter essere iscritti all’albo, dovranno dotarsi di un indirizzo di posta elettronica certificata (pec).

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A mezzogiorno, in plenaria a Strasburgo, il nuovo presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, farà una dichiarazione sulle recenti scosse di terremoto in Italia e sulle gravi conseguenze della valanga di neve che ha travolto l’hotel Rigopiano nel pescarese.

http://ec.europa.eu/avservices/ebs/live.cfm?page=2.