24 November, 2024
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In Italia la ripresa immobiliare c’è o non c’è? Non si tratta di un amletico dilemma, grazie ai dati che non possono offrire spunti per interpretazioni soggettive. Quello che emerge dall’ultimo rapporto Nomisma è che in alcune grandi città si comincia a vedere un maggiore dinamismo. Ciò implica minori tempi per riuscire a vendere realmente il proprio immobile, e maggiori possibilità di ottenere un adeguato finanziamento a tassi molto bassi.

Ed anzi è soprattutto il comparto dei mutui che cerca di trascinare il mattone, nonostante il forte deprezzamento che si è verificato in quasi un decennio di crisi. Quindi tornando al rapporto Nomisma risulta che sono ben 13 città più grandi per le quali si può cominciare a parlare di ripresa, e tra queste troviamo Cagliari.

A riguardo va sottolineato che tutte le città posizionate meglio sono del Nord: prima Torino, poi Genova e Milano, quindi Bologna. Ma Cagliari è una delle poche eccezioni che riesce a mantenere il passo. Basti considerare che a Cagliari la ripresa è stata di poco inferiore al 26%, mentre per le prime 4 città si rimane leggermente al di sopra, mentre una città come Roma cresce solo dell’11%.

Una magra consolazione però se si va a guardare il fatto che vendere è diventato leggermente più veloce e più facile rispetto a qualche anno fa, ma con un bel sacrificio sul prezzo, che per Cagliari si è deprezzato di un ulteriore 10% circa. Ma se nel capoluogo sardo ha senso mettersi alla ricerca sui siti specializzati come per i  migliori mutui o i migliori prestiti pensionati Spaziomutui.com o simili, nelle altre province la situazione non sembra accennare a dare un taglio netto con la crisi.

Ad esempio a Nuoro la ripresa del mercato immobiliare è quasi impercettibile: guardando a due anni fa le compravendite sono salite di meno di 3. La situazione va un po’ meglio ad Oristano con circa l’11% di compravendite in più, e soprattutto a Sassari a con quasi il 20% di aumento. Intanto i mutui continuano ad essere convenienti, ma è difficile immaginare che i prezzi potranno continuare a contrarsi, quindi c’è da sperare che torni la fiducia necessaria per spingere ad acquistare di più case, guardando con meno preoccupazione al futuro.

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Il sistema delle costruzioni in Sardegna, i dati del settore e la prossima legge urbanistica regionale saranno gli argomenti del convegno regionale organizzato da Confartigianato Imprese Sardegna, in programma sabato 21 gennaio, a Cagliari, al Caesar’s Hotel (via Darwin), dalle ore 12.00, dal titolo “Il Sistema delle Costruzioni in Sardegna e le norme sul governo del territorio”.

I lavori verranno aperti dall’intervento di Maria Carmela Folchetti (presidente della Confartigianato Imprese Sardegna) cui seguiranno quelli di Stefano Mameli (segretario della Confartigianato Imprese Sardegna) con “Lo stato di salute del “Sistema Casa” in Sardegna. I dati di Confartigianato” e di Cristiano Erriu (assessore regionale degli Enti locali, Finanze e Urbanistica) con “Proposte per il governo del territorio. Stato dell’arte e strategie della nuova legge urbanistica regionale”.

La chiusura del convegno verrà affidata alle riflessioni di Giacomo Meloni (presidente regionale di Confartigianato Edilizia Sardegna).

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La commissione “Attività produttive” del Consiglio regionale ha affrontato i problemi legati alla crisi del comparto lattiero caseario.

Davanti al parlamentino guidato da Luigi Lotto, sono sfilati i rappresentanti delle organizzazioni di categoria, della cooperazione, del Consorzio per la tutela del pecorino romano, dell’associazione dei pastori sardi e dell’Oilos. E’ stato poi sentito il vicepresidente della Giunta, Raffaele Paci, accompagnato dai vertici dell’assessorato dell’Agricoltura. Assente Confindustria per precedenti impegni dei suoi rappresentanti.

«Abbiamo ascoltato tutti gli operatori del settore. Martedì prossimo approveremo una risoluzione che sottoporremo all’attenzione dell’Aula – ha detto il presidente della commissione Luigi Lotto – l’obiettivo è dare una risposta in tempi rapidi al comparto. Il calo del prezzo del latte per la sovraproduzione di pecorino romano sta mettendo in ginocchio i pastori. Servono risposte concrete e interventi mirati.»

Diverse le posizioni delle associazioni di categoria che, per affrontare la crisi, hanno proposto soluzioni diverse: dagli interventi per il sostegno al reddito delle aziende agropastorali all’attivazione di strumenti creditizi passando per il ritiro dal mercato della produzione in eccesso con l’acquisto di grosse quantità di formaggio da destinare agli indigenti.

I rappresentanti delle cooperative hanno invece insistito sulla necessità di ragionare su logiche di filiera e di individuare strumenti per favorire l’aggregazione dei produttori. Su questo fronte si punta molto sul ruolo dell’Oilos, l’organizzazione interprofessionale dei produttori di latte ovino che si insedierà ufficialmente il 30 gennaio prossimo.

Un elemento che sembra mettere tutti d’accordo è l’esigenza di autoregolamentare la produzione di pecorino romano. Il mercato ne assorbe circa 250mila quintali all’anno ma nell’ultimo biennio ne sono stati prodotti circa 80mila quintali in più.

L’urgenza, oggi, è trovare un modo per compensare il crollo del prezzo del latte. Dalla Regione sono arrivate una serie di proposte operative, alcune per il breve periodo, altre a lungo termine.

Per affrontare le emergenze l’assessore Paci ha proposto tre diverse misure: 1) un fondo di 4 milioni di euro per l’abbattimento dei capi ovini di età superiore ai 4 anni in modo da ringiovanire il patrimonio zootecnico e abbassare la quantità del latte prodotto, 2) l’acquisto di pecorino romano da destinare agli indigenti. Su questo fronte è in corso una trattativa con il ministero per ottenere l’inserimento del formaggio sardo tra quelli da acquistare con i fondi del bando Agea; 3) un contributo per ridurre i costi di trasporto per le aziende che operano in zone di montagna.

Due invece gli interventi strutturali proposti: un fondo da 8 milioni di euro per la diversificazione del prodotto e uno (da quantificare) per la destagionalizzazione delle produzioni.

Per quanto riguarda il credito, sono già attive alcune misure concordate con le banche che consentono alle aziende di accedere con più facilità ai finanziamenti e altre per il potenziamento delle garanzie dei Consorzi Fidi. «Stiamo pensando anche ad altre soluzioni che saranno attivate a breve – ha aggiunto Paci – tra queste il pecorino bond, il pegno rotativo e gli aiuti in conto interessi per operazioni di credito a breve termine».

Altri interventi allo studio riguardano infine le misure del PSR 2014-2020 per le quali si cercherà di accelerare le procedure di attivazione. «L’anticipazione delle risorse per il benessere animale 2016 potrebbe essere uno strumento efficace per garantire liquidità ai pastori – ha sottolineato il presidente della commissione Luigi Lotto – in questo modo si libererebbero risorse importanti e immediatamente disponibili».

Martedì prossimo, la commissione stilerà un documento dettagliato di proposte. Dall’assessore Paci un auspicio: «Ciò che serve per affrontare la crisi è la condivisione di tutti – ha concluso Raffaele Paci – non possiamo permettere che il prezzo del latte sia sottoposto a continue oscillazioni, servono politiche serie per governare il mercato. Nella prossima finanziaria c’è un fondo dedicato alle emergenze. Non bisogna però utilizzarlo per puro assistenzialismo, meglio ragionare in prospettiva».

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I numeri previsti sono da record ma ora non resta che aspettare che tutte le componenti coinvolte nel calendario crocieristico 2017 facciano la loro parte perché si possa parlare di un vero e proprio trionfo per Cagliari e la Sardegna.

In controtendenza rispetto al resto dello Stivale, infatti, nell’Isola l’anno appena iniziato dovrebbe essere più che soddisfacente visto che già il 2016 aveva fatto registrare buoni risultati. Ma la location sarda evidentemente attira il turismo straniero ed ecco che si passerà dalle quasi duecentosessanta mila presenze nello scalo di Cagliari dello scorso anno, alle quattrocentomila e oltre previste nel 2017.

Un boom di passeggeri analizzato questa mattina in una apposita conferenza stampa che si è tenuta nel nuovo Terminal Crociere del molo Rinascita del capoluogo sardo. A illustrare i dettagli del programma per il 2017, l’Amministratore delegato di Cagliari Cruise Port, Antonio Di Monte e il Commissario straordinario dell’Autorità Portuale di Cagliari, Roberto Isidori.

Tra i protagonisti dell’incontro con la stampa, l’assessore alle Attività produttive e Turismo del comune di Cagliari, Marzia Cilloccu che ha fatto il punto della situazione del capoluogo sardo, fiore all’occhiello della politica turistica isolana, illustrata dal suo collega della Giunta regionale, Francesco Morandi.

«Cagliari è pronta a fare la sua parte – ha spiegato l’assessore Cilloccu – perché crede tantissimo nel progetto del turismo crocieristico. Anche perché sarà un’ottima occasione per far conoscere la nostra città riqualificata, oltre che avere un tornaconto economico importante. Più di quattrocentomila persone che visitano Cagliari in una giornata e decidono di tornare, rappresentano un’occasione che non possiamo certo farci sfuggire.»

Come ha sottolineato l’assessore al Turismo, infatti, l’opportunità di avere un così grande bacino formato dalle centosessantatré navi che dovrebbero approdare a Cagliari, contro le centodieci dello scorso anno, rappresenta un motivo di orgoglio per il riconoscimento del fascino della città ma allo stesso tempo la necessità di fare squadra, tra componenti pubbliche e private, perché si riesca a lasciare il segno nei turisti.

Il comune di Cagliari è passato subito alla fase pratica, sistemando due info-point nel Terminal e rendendosi disponibile per ulteriori attività di promozione e supporto ai turisti che, con grande soddisfazione di esercenti e pubbliche amministrazioni, arriveranno nel corso di tutto l’anno. Uno dei punti più importanti, infatti, del nuovo calendario crocieristico è rappresentato dalla destagionalizzazione del turismo. La conferma è già arrivata con la prima crociera del 2 gennaio ma il programma prevede che si vada aventi così per tutto l’anno fino all’ultimo appuntamento previsto per il 25 dicembre prossimo.

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Il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha pubblicato i bandi per la selezione di 1.200 volontari da impiegare in progetti di Servizio Civile Nazionale, Garanzia Giovani e Corpi Civili di Pace.
Ne dà comunicazione l’assessorato regionale del Lavoro.
La domanda dovrà essere inviata entro le ore 14.00 del 10 febbraio 2017, direttamente all’ente che ha realizzato il progetto prescelto.

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A conclusione delle indagini, i carabinieri della stazione di Carbonia hanno deferito in stato di libertà un pensionato del luogo, 70 anni, per violazione di domicilio e danneggiamento aggravato.

L’uomo si è introdotto arbitrariamente e di nascosto all’interno di un cortile sito in via Veneto, a Carbonia, di proprietà di un impiegato del luogo ed ha danneggiato irrimediabilmente le piante e le colture.

Il suo operato è stato ripreso, a sua insaputa, dall’impianto di videosorveglianza preventivamente installato dal proprietario autore della querela che ne aveva opportunamente segnalato la presenza con appositi cartelli.

Il filmato è stato acquisito dai carabinieri della stazione che, al termine degli accertamenti, hanno individuato l’inconsapevole attore e lo hanno denunciato. Sono ancora da chiarire i motivi del gesto.

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La Protezione civile ha esteso l’avviso di condizioni meteorologiche avverse dalla serata di oggi e fino alla mattinata di domani, con nevicate sopra i 400-500 metri sulla Sardegna orientale e centrale. Successivamente la quota neve si innalzerà progressivamente. Si segnalano ancora venti di burrasca sulla Sardegna nord-orientale e mareggiate sulle coste settentrionali, con gelate nelle ore più fredde.
Diramata, inoltre, una allerta di criticità ordinaria per rischio idraulico sulle zone del Flumendosa-Flumineddu e della Gallura.

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Questa mattina il presidente della Regione Francesco Pigliaru ha condiviso con il presidente del Consiglio Regionale, Gianfranco Ganau, la pubblicazione sul bilancio di metà mandato 2014-2016. Realizzata dall’Ufficio stampa della Giunta, la pubblicazione è stata illustrata al presidente Ganau dal vicepresidente dell’esecutivo Raffaele Paci. Il documento, tramite testi, tavole cronologiche, infografiche ed immagini, offre una panoramica sull’azione di governo portata avanti sinora dalla Giunta insieme alla maggioranza.

«Quando siamo arrivati alla guida della Sardegna, a marzo del 2014, eravamo consapevoli di avere davanti a noi una sfida enorme: governare una regione che stava attraversando uno dei periodi più difficili della sua storia recente, impoverita, esausta, fortemente provata dagli effetti di una crisi economica profonda e da anni di non governo», scrive Francesco Pigliaru nell’introduzione alla pubblicazione, articolata in cinque capitoli tematici ognuno preceduto da un virgolettato del Presidente. «Eravamo consapevoli che c’era bisogno di un impegno serio e articolato, di un lavoro duro e costante. Lo abbiamo intrapreso con determinazione sin dal primo giorno, attuando passo per passo quanto i Sardi ci hanno incaricato di fare, promuovendo il nostro programma elettorale».

Il lavoro si sofferma, in particolare, su alcuni passaggi basilari destinati a incidere sul futuro della Regione. Si tratta di riforme coraggiose, come Sanità ed Enti locali, con le quali sono stati finalmente affrontati alcuni dei problemi strutturali della Sardegna, rese possibili grazie al fondamentale contributo della maggioranza in Consiglio regionale.

Accanto a passaggi come questi, che segnano il cambiamento e la cui complessità supera di gran lunga quella di una singola legislatura, ci sono gli altri grandi investimenti a lungo termine. Primo fra tutti quello sulla scuola. «Convinti che il futuro passa attraverso l’istruzione dei nostri ragazzi abbiamo puntato moltissimo sul progetto Iscol@ per dare loro scuole belle, nuove, di cui essere orgogliosi», spiega Francesco Pigliaru, che nel testo introduttivo prosegue sottolineando alcune scelte caratterizzanti questa prima parte di legislatura. «Abbiamo messo in campo tutte le migliori energie nella lotta contro la peste suina – sottolinea ancora il presidente della Regione -, perché l’illegalità di pochi deve smettere di tenere in ostaggio l’economia di tutti, contribuendo a far diventare il settore agro-alimentare volano di sviluppo diffuso. E per la prima volta abbiamo misurato gli svantaggi causati dalla condizione di insularità, ottenendo dal Governo risorse straordinarie per mitigarli.»

«Questo e molto altro abbiamo fatto e avviato, ancora tanto resta da fare – conclude Francesco Pigliaru -. Ci riusciremo continuando a unire le forze, ascoltando i territori e programmando le risorse in base alle loro reali esigenze, lavorando sempre di più sulla qualità istituzionale. Proseguiamo con fiducia, tenendo al centro del nostro impegno condivisione, semplificazione e trasparenza, per una Sardegna che deve essere finalmente terra di innovazione, di attrazione di investimenti, di benessere per i nostri cittadini.»

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È atteso per domani mattina il parere della II commissione, presieduta da Gavino Manca (Pd), sul piano di dimensionamento scolastico 2017-2018, adottato dalla Giunta regionale lo scorso 12 gennaio con la deliberazione n. 2/14. La nuova convocazione del parlamentino della Pubblica istruzione è arrivata al termine dell’audizione dell’assessore Claudia Firino che ha registrato una sostanziale condivisione, da parte dell’intera maggioranza, del documento che ridefinisce la rete scolastica regionale e l’offerta formativa in Sardegna.

Le situazioni critiche evidenziate nel corso dei rispettivi interventi dai consiglieri Edoardo Tocco (Fi), Mario Tendas (Pd), Ignazio Locci (Fi), Eugenio Lai (Sel) e Rossella Pinna (Pd) e dallo stesso presidente Gavino Manca, attengono questioni che sono state oggetto di segnalazione alla commissione e che riguardano in particolare: le scuole primarie di Goni e Segariu (la cui riapertura è stata sollecitata dal consigliere Tocco e dalla consigliera Pinna); la richiesta dell’Unione dei comuni dell’Alta Marmilla per l’istituzione di un “istituto globalizzato” nonché l’attivazione di un nuovo indirizzo “agrario sperimentale” per l’istruzione secondaria (sostenuta anche dal consigliere Tendas); la richiesta dell’istituto Einaudi di Senorbì per l’attivazione dell’indirizzo formativo “Servizi socio-sanitari” (supportata dal consigliere Lai e dalla consigliera Pinna); l’istituzione di un istituto globalizzato per le scuole secondarie di Sant’Antioco (illustrata dal consigliere Locci) e l’attivazione a Sassari nell’istituto “Pellegrini” dell’indirizzo “Viticoltura e enologia” , ribadita da Gavino Manca.

Il consigliere del Partito dei sardi, Roberto Desini, ha invece ricordato le sottolineature critiche rivolte al piano per la scuola da parte del suo partito («non si possono calare in Sardegna criteri e parametri nazionali») ma ha riconosciuto «la disponibilità dell’assessore Firino per superare le diverse problematiche evidenziate dal Pds». Desini insieme con il consigliere dei Rossomori, Paolo Zedda, ha posto l’accento sulla necessità di una legge regionale sull’istruzione. «Sarebbe inoltre opportuno – ha spiegato Zedda – riaprire il confronto con lo Stato per stipulare accordi di maggior vantaggio per la Sardegna, così come è avvenuto per Valle d’Aosta e Friuli, sulla base delle deroghe concesse alle Regioni in cui insistono consistenti minoranze linguistiche».

L’assessore della Pubblica Istruzione ha dapprima illustrato i contenuti del piano di dimensionamento, soffermandosi sui criteri e gli obiettivi: «Abbiamo lasciato ai territori, attraverso le conferenze provinciali, l’organizzazione della rete scolastica e dell’offerta formativa». Su quest’ultimo aspetto Claudia Firino ha rimarcato l’attenzione dell’assessorato, sulla base del pronunciamento della stessa commissione Cultura, per scongiurare duplicazioni e una eccessiva parcellizzazione dell’offerta formativa.

Rispondendo ai quesiti e alle questioni sollevate dai singoli consiglieri, l’assessore della Cultura, ha ribadito «aperture e disponibilità, per andare in contro alle esigenze dei territori» ma per il caso della riapertura delle scuole primarie di Goni e Segariu ha precisato che le competenze sono in capo al ministero ed ha escluso che i due istituti scolastici possano rientrare all’interno del piano di dimensionamento 2017-2018. «Così come sono prerogativa del ministero», ha spiegato la Firino replicando alla consigliera Pinna che aveva mostrato perplessità sui criteri utilizzati per definire i 10 ambiti scolastici in cui è stata suddivisa l’Isola, «ma non ci sfugge l’importanza di tale strumento per quanto attiene in particolare la mobilità degli insegnanti ed è per questo che, nonostante non sia di aiuto la transizione istituzionale che interessa gli Enti locali, siamo pronti a sostenere eventuali proposte di modifica».

L’assessore ha quindi rassicurato il consigliere Tendas ed anche il vice presidente del Consiglio, Ignazio Locci, ricordando che in sede di approvazione definitiva delle linee guida è prevista «la revisione delle decisioni riguardanti gli istituti globali» e si è detta pronta a valutare «con precisi criteri che garantiscano equità e parità di trattamento» le proposte riguardanti le attivazioni di nuovi indirizzi formativi nei diversi istituti dell’Isola che ne hanno ravvisato l’opportunità.

«Invito i consiglieri – ha concluso l’assessore Firino – a considerare il piano di dimensionamento e la riorganizzazione della rete scolastica regionale all’interno  delle politiche per il diritto allo studio messe in campo da questa amministrazione, insieme con l’efficacia delle azioni intraprese e delle importanti risorse stanziate per migliorare la scuola, ma ammetto però che alla Sardegna manca ormai da troppo tempo una legge sarda sull’istruzione.»

 

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Veranu si approccia alla raccolta fondi 2.0 dal 23 gennaio 2017 con la campagna Eppela organizzata collaborazione con Poste Italiane. Il programma esclusivo, che prende il nome di PostepayCrowd, si propone l’obiettivo di supportare e co-finanziare le idee vincenti attraverso il programma crowdfunding che durerà 40 giorni.

Grazie all’iniziativa della piattaforma Eppela e Poste Italiane, i progetti che raggiungeranno il 50% del budget richiesto, verranno co-finanziati per il restante 50% fino a un massimo di 5K.

Grazie al contributo dei donatori sulla piattaforma Eppela Veranu intende installare il pavimento intelligente in alcuni dei luoghi più frequentati dalla comunità come le piazze, le fiere, gli aeroporti e i centri commerciali. Inoltre, è prevista un’app contapassi che sensibilizzi e informi gli utenti sulla quantità di energia che è stata prodotta e quanta CO2 è stata risparmiata.

Per ringraziare ciascun donatore che deciderà di contribuire economicamente alla campagna crowdfunding, sono previste diverse ricompense tra cui penne, ebook, portachiavi a forma di mattonella, viaggio con il team Veranu in una fiera selezionata e tanto altro.

Sarà possibile supportare Veranu da lunedì 23 gennaio 2017 accedendo al sito ufficiale di Eppela, entrare sul link del progetto e scegliere l’ammontare della donazione. Inoltre, per l’occasione, il team organizzerà degli eventi in cui il ricavato verrà versato sulla piattaforma di crowdfunding italiana per contribuire al progetto; inoltre sarà possibile conoscere meglio il pavimento intelligente e la filosofia Veranu. 

Il programma di Eppela permette ai donatori di contribuire a un cambiamento importante sia per la società in cui viviamo, sia per i futuri imprenditori dandogli la possibilità di trasformare il proprio sogno in realtà tangibile. Eppela è per questi motivi la principale piattaforma italiana di crowdfunding reward-based per creativi e startup in cui è possibile condividere un’idea, renderla un progetto di crowdfunding e darle una grande visibilità affinché possa essere finanziata.