Cagliari tra le prime città per compravendite, ma i prezzi scendono ancora.
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In Italia la ripresa immobiliare c’è o non c’è? Non si tratta di un amletico dilemma, grazie ai dati che non possono offrire spunti per interpretazioni soggettive. Quello che emerge dall’ultimo rapporto Nomisma è che in alcune grandi città si comincia a vedere un maggiore dinamismo. Ciò implica minori tempi per riuscire a vendere realmente il proprio immobile, e maggiori possibilità di ottenere un adeguato finanziamento a tassi molto bassi.
Ed anzi è soprattutto il comparto dei mutui che cerca di trascinare il mattone, nonostante il forte deprezzamento che si è verificato in quasi un decennio di crisi. Quindi tornando al rapporto Nomisma risulta che sono ben 13 città più grandi per le quali si può cominciare a parlare di ripresa, e tra queste troviamo Cagliari.
A riguardo va sottolineato che tutte le città posizionate meglio sono del Nord: prima Torino, poi Genova e Milano, quindi Bologna. Ma Cagliari è una delle poche eccezioni che riesce a mantenere il passo. Basti considerare che a Cagliari la ripresa è stata di poco inferiore al 26%, mentre per le prime 4 città si rimane leggermente al di sopra, mentre una città come Roma cresce solo dell’11%.
Una magra consolazione però se si va a guardare il fatto che vendere è diventato leggermente più veloce e più facile rispetto a qualche anno fa, ma con un bel sacrificio sul prezzo, che per Cagliari si è deprezzato di un ulteriore 10% circa. Ma se nel capoluogo sardo ha senso mettersi alla ricerca sui siti specializzati come per i migliori mutui o i migliori prestiti pensionati Spaziomutui.com o simili, nelle altre province la situazione non sembra accennare a dare un taglio netto con la crisi.
Ad esempio a Nuoro la ripresa del mercato immobiliare è quasi impercettibile: guardando a due anni fa le compravendite sono salite di meno di 3. La situazione va un po’ meglio ad Oristano con circa l’11% di compravendite in più, e soprattutto a Sassari a con quasi il 20% di aumento. Intanto i mutui continuano ad essere convenienti, ma è difficile immaginare che i prezzi potranno continuare a contrarsi, quindi c’è da sperare che torni la fiducia necessaria per spingere ad acquistare di più case, guardando con meno preoccupazione al futuro.