18 August, 2024
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L’assessore regionale del Lavoro, Virginia Mura, ha tenuto stamane una riunione con amministratori locali e rappresentanti sindacali, nella sede del Crfp di Cagliari, per fare il punto sulla situazione degli ex Lavoratori Socialmente Utili della Sardegna, che vivono ore difficili in virtù del mancato rinnovo, per il 2017, delle Convenzioni di utilizzo da parte del Ministero del Lavoro.
L’incontro – come ha spiegato la titolare del Lavoro in apertura – aveva la finalità di raccogliere, da parte dei sindaci che hanno ex Lsu in utilizzo nel loro Comune, manifestazioni di interesse alla loro stabilizzazione, in modo da poter chiudere con il Ministero il rinnovo della Convenzione per il 2017, a fronte della presentazione di un Piano di stabilizzazione abbastanza ampio che testimoni il processo di definitivo svuotamento del bacino di ex Lsu, che in Sardegna sono attualmente ancora 52.
Nella consapevolezza delle difficoltà normative e finanziarie che riguardano gli Enti locali la Regione, a ottobre del 2016, ha adottato un Piano triennale di incentivi per favorire l’assunzione degli ex lavoratori socialmente utili. Le misure sono rivolte sia al comparto pubblico, che alle aziende private. Le agevolazioni per le assunzioni degli Lsu nel comparto pubblico prevedono la copertura del 100% dei costi degli stipendi per tre anni e del 75% per i successivi due. Gli incentivi in favore delle imprese private che vogliono assumere a tempo indeterminato gli Lsu consistono nella copertura del 50% dei costi stipendiali per cinque anni con un massimale di 12 mila euro annui. Viene anche assicurato un bonus forfettario per l’uscita volontaria degli Lsu dal bacino regionale pari a 70mila euro lordi.
«Al termine dell’incontro – ha detto l’assessore Mura – abbiamo registrato una decina di manifestazioni di disponibilità tra stabilizzazioni ed esodi volontari, a cui si confida, da qui a lunedì, se ne possa aggiungere qualche altra. Già nei primi giorni della settimana prossima avvieremo il confronto con il Ministero, per ottenere la proroga di un anno, durante il quale tutti i soggetti coinvolti, Regione, enti locali, organizzazioni sindacali, possano trovare una soluzione che permetta dopo due decenni di svuotare il bacino degli ex Lsu, risolvendo definitivamente l’annosa questione degli Lsu della Sardegna.»

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Carbonia ha festeggiato oggi il suo nuovo centenario: Luigi Zara. Nato a Iglesias il 13 gennaio 1917, ha iniziato a lavorare ancora giovanissimo, a soli 15 anni, nel 1932, nella miniera di Bacu Abis. La sua esperienza in miniera è proseguita a Carbonia, interrotta dalla 2ª Guerra Mondiale che lo ha visto protagonista. Negli anni si è mantenuto in forma correndo nella pineta di Rosmarino e, ancora oggi, dedica almeno mezz’ora all’inseparabile cyclette. Rimasto vedovo 7 anni fa, dalla morte della moglie Mafalda, con la quale ha avuto due figlie, vive da solo in in via Tirso con il cane Toby, assistito per alcune ore da una ragazza che gli prepara i pasti e gli pulisce la casa.

Questa mattina, per il suo 100° compleanno, è stato festeggiato nel Ristorante La Miniera, dove ha ricevuto diversi doni e riconoscimenti da Mario Zara dell’associazione “Amici della Miniera”, Dante Ennas della sezione Anmil, Gianfranco Fantinel dell’associazione “La Memoria storica” e da alcuni amici. Ha gradito molto tutti i doni, tra i quali la lampada del minatore, una targa, la maglia del Cagliari con il numero 100 con le firme dell’allenatore e dei giocatori del Cagliari e i loro saluti, e la patente rinnovata, consegnatagli da Sandro Masciarelli.

Il servizio fotografico è stato realizzato da Andrea Rombi.

         

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Daniele Reginali, segretario del Partito Democratico di Carbonia Iglesias, interviene sulla vertenza della Portovesme srl.

«La vertenza che riguarda il futuro della Portovesme srl non deve in alcun modo essere sottovalutata – dice Daniele Reginali -. Il Partito Democratico segue con molta attenzione gli sviluppi che riguardano il futuro dello stabilimento di zinco e piombo del Sulcis Iglesiente. Allo stesso tempo rivolgiamo un appello alle Istituzioni affinché, nel rispetto delle norme e delle regole, tutto si svolga nel più breve tempo possibile. Non si può perdere neppure un giorno. Ogni ritardo rischia di compromettere i progetti di sviluppo – conclude Daniele Reginali -, e allo stesso tempo, mette in pericolo il futuro di migliaia di lavoratori.»

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Una media di 158 euro a cliente come restituzione dei canoni di depurazione tra il 2012 e il 2015. In accordo con l’amministrazione comunale, Abbanoa ha inviato ai clienti di Buggerru le note di credito relative alla restituzione della quota tariffaria non dovuta  in caso di impianto di depurazione inattivo. Il periodo interessato va dall’anno in cui i tecnici di Abbanoa sono stati impossibilitati a garantire la depurazione fognaria ( nel 2012 il crollo di un costone della scogliera aveva reso inaccessibile l’impianto di trattamento) all’anno (il 2015) in cui Abbanoa aveva eliminato la voce della depurazione dalle bollette richieste ai clienti di Buggerru.

Con la precedente amministrazione comunale, guidata dall’ex sindaco Silvano Farris, era iniziato il dialogo per la restituzione dei canoni precedenti al 2015. Operazione che ora si è concretizzata con l’attuale amministrazione. Grande soddisfazione da parte del sindaco Laura Cappelli: «Abbiamo ottenuto un risultato storico a vantaggio di tutti i cittadini di Buggerru: non possiamo che essere soddisfatti».

Grazie alle modifiche dei sistemi informatici, Abbanoa ha potuto rivedere tutti gli importi. Come fortemente voluto dal Comune a beneficiarne saranno tutti gli 881 clienti di Buggerru, che in media riceveranno una nota di credito di 158 euro, e non soltanto chi aveva in corso contenziosi legali che di fatto sono ormai superati. L’importo rettificato comprende non solo lo storno della quota della depurazione per i consumi dal 2012 al 2015, ma anche gli interessi, un terzo della quota fissa e altre voci secondarie come previsto dalle normative vigenti.

Le modalità di restituzione dell’importo sono differenti in base alle situazioni in cui si trovano i clienti. Chi aveva già pagato le fatture si vedrà riconosciuto un credito che sarà sottratto nelle prossime bollette. Nel caso di utenze chiuse che non riceveranno altre fatture, i clienti potranno richiedere la restituzione diretta dell’importo, comunicando ad Abbanoa le modalità e i dati per l’accredito (conto corrente bancario o altro). Chi, invece, non avesse pagato le vecchie bollette si vedrà rettificati gli importi nel proprio estratto, fermo restando l’obbligo di pagare quanto dovuto. Le note di credito sono state già inviate ai clienti con i dettagli di ogni singola posizione.

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L’assessorato regionale dell’Agricoltura e riforma agro-pastorale ha aperto i termini di presentazione delle domande di contributo previste dal Programma apistico regionale per l’annualità 2016/2017.
I contributi sono concessi per le seguenti azioni:
Misura a)assistenza tecnica e formazione professionale degli apicoltori (seminari e convegni tematici, azioni di comunicazione, sussidi didattici, abbonamenti schede ed opuscoli informativi);
Misura b) Lotta contro gli aggressori e le malattie dell’alveare, in particolare la varroasi.
Misura c) razionalizzazione della transumanza (acquisto di arnie);
Misura d) provvedimenti a sostegno dei laboratori di analisi (Presa in carico di spese per le analisi qualitative dei prodotti dell’apicoltura);
Misura e) misure di sostegno per il ripopolamento del patrimonio apistico comunitario (acquisto di api regine, famiglie, nuclei e sciami d’api).
Possono presentare domanda di finanziamento:
– l’agenzia Laore Sardegna per le azioni A) e D);
– gli apicoltori e i produttori apistici singoli e associati per le azioni C) ed E).
Per le misure B), C), ed E) è ammesso un contributo massimo per azienda di euro 7.500,00 che viene elevato a € 15.000,00 nel caso in cui i soggetti beneficiari siano delle forme associate di produzione, quali cooperative e loro consorzi, società agricole tra produttori.
Gli interessati dovranno far pervenire le domande di contributo entro il 15 febbraio 2017 al Servizio istruttorie e attività ispettive dell’Argea Sardegna, tramite posta elettronica certificata (PEC) all’indirizzo:
argea@pec.agenziaargea.it
o, se il richiedente è un apicoltore o un produttore apistico singolo o associato, ai Servizi territoriali dell’Argea competenti per territorio;
oppure, se il richiedente è Laore, indirizzando al
Servizio territoriale del Basso Campidano e del Sarrabus
Via Caprera, 8
09123 Cagliari
Per ulteriori chiarimenti consultare l’ufficio delle relazioni con il pubblico di Argea Sardegna, al numero 070 60262022.

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Le società sportive isolane per i ritardi e le continue sforbiciate ai finanziamenti regionali e il consigliere regionale Edoardo Tocco (FI) incalza l’assessore Firino: «Chiedo un immediato confronto all’interno della commissione – dice il vice presidente della commissione competente -. Lo sport sardo si sente ormai umiliato. E’ a rischio la stagione delle maggiori squadre impegnate nei rispettivi campionati nazionali. Alla vigilia delle festività natalizie è stata chiesta ai sodalizi la garanzia di una fideiussione per accedere ad una parte dei contributi. Una pratica da espletare entro il 27 dicembre. Non si capisce la logica di questa scelta. Considerati i tagli delle risorse diventa davvero difficile anche mantenere le società sportive. Per non dire dell’impiantistica, per niente funzionale agli standard previsti. Per la grande fetta delle compagini isolane è un vero e proprio rebus contare su strutture a norma. Si parte da Cagliari, con uno stadio ed un palasport in condizioni di assoluto degrado. La Regione – conclude Edoardo Tocco – si dovrebbe impegnare in una riqualificazione dell’impiantistica sportiva onde assicurare a tutte le squadre lo svolgimento della stagione agonistica.»

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La legislatura regionale è politicamente finita. Ciò che i sardi attendevano dal centrosinistra guidato dai professori dell’Università sarda (ultima nelle classifiche degli atenei italiani), non è arrivato. E in più, quella spinta e quell’entusiasmo iniziali che si erano creati attorno al Presidente Francesco Pigliaru, sono ormai venuti meno. La Sardegna non ha cambiato verso e la visione teorica del governo della Regione si è clamorosamente infranta di fronte alle esigenze reali: dalla spesa sanitaria e il suo strutturale disavanzo, alla questione sempre aperta della Vertenza entrate. E ancora: la faccenda agricoltura, la piccola e media impresa che arranca, il cui stato di crisi è certificato dai dati Istat che sottolineano un peggioramento rispetto al 2014. Non solo i problemi annosi come lo spopolamento, la denatalità e il sostegno alle giovani coppie e alle famiglie, non hanno trovato albergo nei programmi e nelle strategie degli accademici alla guida della Regione, oggi emergono con prepotenza anche nuove e preoccupanti emergenze. Come le nuove povertà: pensionati e padri di famiglia che mai avrebbero pensato di doversi rivolgere alla Caritas e alle parrocchie per portare il pane sulla tavola.

In questo scenario preoccupante e di incertezza, la sfida è sempre aperta. Il tempo in Sardegna sembra non essere passato e i segnali politici che arrivano dalla società nazionale e sarda non sfiorano la classe dirigente della nostra Regione. Il Referendum del 4 dicembre scorso, infatti, avrebbe dovuto rappresentare un segnale chiaro. Ma è stato ignorato con fare arrogante: Renzi ha perso la sfida generazionale e chi viene dal passato non può pretendere di guidare il cambiamento.

La crisi dei partiti (di cui siamo anche noi responsabili), non aiuta il dibattito politico. Difficile, ma non impossibile, la costruzione di un progetto politico alternativo nell’area moderata e sardista. Occorre concentrarsi sul fatto che disponiamo di grandi personalità e ottime competenze che devono trovare il modo di confrontarsi su un nuovo sogno per la Sardegna: un’idea vera, di politica diversa e alternativa alla visione tecnocratica e paternalista data dal centrosinistra.

Non basta essere centrodestra autonomista per accreditarsi davanti ai sardi come alternativa a questo centrosinistra fallimentare. Esiste un’area ideale moderata a cui dobbiamo guardare naturalmente e abbiamo la responsabilità di trovare le migliori soluzioni. Servono generosità, sano realismo, facce nuove e credibili con competenze politiche. Il grande patrimonio politico e umano del centrodestra autonomista deve saper trovare le ragioni dello stare insieme, del giusto equilibrio tra tradizione e nuovo che avanza. Abbiamo sulle spalle la responsabilità di raccogliere il governo della Regione e non possiamo consentire né al Movimento di Grillo di guadagnare terreno, facendo leva sulle paure dei cittadini, né agli indipendentisti di maniera di condurre il gioco politico. Un gioco che forse aiuta qualche solito noto a confermare il proprio scranno in Consiglio, ma che a noi non interessa. Basta con la politica che punta alle poltrone. Pensiamo ai sardi e alla Sardegna, una volta per tutte.

Ignazio Locci

Consigliere regionale Forza Italia Sardegna

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Sabato 14 gennaio l’Aula consiliare del comune di Sant’Antioco ospiterà la presentazione della biografia ufficiale e autorizzata dell’ex capitano del Cagliari Calcio, Daniele Conti. La mia vita in rossoblù, firmata da Daniele Conti insieme a Fabiano Gaggini e Vittorio Sanna (Arkadia Editore). 

Appuntamento alle 18.00 per assistere alla presentazione del libro ma anche per gustare le immagini contenute nel filmato “La saga dei Conti”, il video realizzato da Vittorio Sanna e Simone Serra che raccoglie le imprese calcistiche del “capitano”, partendo dal simbolico passaggio di testimone ricevuto dal padre Bruno, campione del mondo con la Nazionale di Enzo Bearzot in Spagna nel 1982 e autore della prefazione. A moderare l’incontro al quale parteciperanno insieme a Daniele Conti i coautori del libro, Fabiano Gaggini e Vittorio Sanna, sarà la giornalista Valentina Caruso.

La storia, le riflessioni e i segreti di Daniele Conti, dalle origini romane all’approdo in Sardegna, passando per gli anni più difficili sino alla consacrazione. La vicenda calcistica e umana di un uomo che ha sposato i valori antichi dell’appartenenza, della fedeltà e dell’orgoglio.

Nato a Nettuno il 9 gennaio 1979, Daniele Conti è cresciuto calcisticamente nel settore giovanile della Roma, facendo il suo esordio in serie A, a 17 anni, nel campionato 1996/97 e collezionando altre 5 presenze, con 1 goal, due stagioni più tardi. Nell’estate del 1999 accettò il trasferimento in Sardegna, al Cagliari, e in maglia rossoblu è rimasto fino a fine carriera, 16 campionati consecutivi, 12 in serie A e 4 in serie B (dal campionato 2000/2001 al campionato 2003/2004), 464 presenze e 51 reti (357 presenze e 43 goal in serie A; 107 presenze e 8 goal in serie B).

Conclusa la sua carriera in rossoblu al termine della travagliata stagione 2014/2015, con la retrocessione in serie B, ha deciso di concludere lì anche la sua splendida carriera ed è rimasto legato ai colori rossoblu e alla Sardegna.

L’evento è realizzato con il patrocinio del comune di Sant’Antioco e in collaborazione con il Cagliari Club Isola di Sant’Antioco “Giorgio Matzeu”.

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Il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu critica il nuovo rinvio dei bandi PSR per i giovani, con il quale «si mortifica il futuro dell’agricoltura sarda».

Gianluigi Rubiu sottolinea che «molti aspiranti agricoltori sardi resteranno esclusi dal bando per l’insediamento di nuove aziende rurali nell’Isola, previsto nell’ambito del Pacchetto Giovani. A bloccare le pratiche le lungaggini per l’espletamento delle pratiche, con ritardi biblici nella pubblicazione degli avvisi, e una burocrazia assurda e complessa. A creare problemi il limite del 41esimo anno, con buona pace del sogno di un impresa agricola accarezzato da tantissimi ragazzi isolani».

«E così diventa un’utopia anche il futuro nelle campagne per un universo infinito di giovani, che saranno costretti ad emigrare per trovare lavoro – aggiunge Gianluigi Rubiu -. Con il nuovo rinvio al 31 gennaio, il terzo slittamento dal mese di agosto 2016, dell’apertura del bando dei giovani imprenditori, si nega la possibilità di accedere ai finanziamenti del piano di sviluppo rurale a tutti quei giovani imprenditori che avranno compiuto 41 anni a quella data. Sono state così tradite le aspettative di una fascia consistente di ragazzi – sottolinea il rappresentante centrista, che ha presentato un’interpellanza urgente sull’argomento -. La Sardegna diventa così ultima in Italia nella pubblicazione dei bandi, la Regione meno virtuosa per l’accesso ai finanziamenti.»

«Questi continui rinvii – sottolinea ancora Gianluigi Rubiu – hanno causato un danno irreversibile a questi giovani imprenditori, che si vedranno così negare una grande opportunità per lo sviluppo in agricoltura, con il mancato ottenimento di contributi a fondo perduto pari a 35mila euro estendibile a ulteriori 15mila, con impegni ulteriori come previsto nel Piano di sviluppo rurale. Si mortifica il futuro dell’agricoltura isolana. Da un’indagine effettuata tra diversi studi professionali si ipotizziamo che almeno 500 giovani imprenditori vedranno respingere questa grande opportunità da una giunta regionale incapace e distratta. Peraltro, non è stato ancora sostituito l’assessore dimissionario. Sarebbe utile, dunque, comprendere chi pagherà questo danno economico e occupazionale. Chi risarcirà questi giovani che hanno incaricato un libero professionista per la predisposizione dei progetti, dando inizio agli investimenti e, in moltissimi casi, sottoscrivendo impegni economici anche con le banche già dalla scorsa estate? Una politica incapace di sfruttare al meglio i finanziamenti comunitari e creare occupazione – conclude Gianluigi Rubiu -, dovrà ora farsi carico di questi casi, con querele e ricorsi pronti a partire.»

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La Pubblica Assistenza Sociale Arcobaleno di Barisardo presenta l’anno 2017 alla popolazione, le  istituzioni, la società civile di Barisardo ed alla Sardegna tutta, proponendo un calendario di attività pubbliche e sociali pieno di nuove iniziative e proposte che sottolineano ancora una volta la qualità del suo operato sul territorio.

Una squadra di assistenza pubblica e sociale formidabile, quella dell’Arcobaleno, presieduta dalla neo eletta Laura Difede, sostenuta a un attivissimo nuovo direttivo e composta da preziosi soci e sponsor, fantastici militi autisti, soccorritori e telefonisti  volontari gestiti dall’espertissimo riconfermato direttore dei servizi Paolo Cardia.

Confermata ed ancora “rinforzata” con l’arrivo di nuovi testi, l’attività della sezione culturale dell’Arcobaleno che mette a disposizione di tutti i richiedenti, tramite la sua fornitissima biblioteca, una proposta libraria gratuita di tutto rispetto.

Un calendario 2017 fitto quindi di attività di assistenza, sostegno, trasporti infermi ed altri servizi sociali a favore sempre della popolazione ogliastrina richiedente oltre a tantissime proposte promozionali anche e, per fortuna, di festa e condivisione della felicità e serenità tra tutta la gente sia di Barisardo chei loro ospiti, i viandanti, i turisti.