18 August, 2024
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La società privata di trasporti ferroviari NTV torna, dopo un po’ di tempo, a fare assunzioni. Grande concorrente dell’azienda pubblica Trenitalia, la società è diventata famosa con i treni veloci Italo. Ora NTV, nell’ambito di un piano di rafforzamento aziendale, è alla ricerca di nuove figure professionali. Nello specifico si cercano Hostess/Steward di bordo e stazione in tutta Italia.

L’azienda scrive «Il nostro personale Hostess/ Steward svolge le mansioni di accoglienza e ospitalità dei viaggiatori, curandone il comfort e le relazioni a bordo treno e in stazione. Effettua attività di vendita e controllo dei biglietti in stazione e a bordo treno. Gestisce il processo di informazione offrendo supporto ai clienti, offre una continua assistenza ai clienti per qualsiasi richiesta inoltrata».

Si richiede:

– Titolo di studio Diploma o Laurea…

L’articolo completo è consultabile nel sito http://www.diariolavoro.it/lavoro_ntv-1.html .

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In occasione dell’Evento Mondiale svoltosi a Roma nelle Sale del Bramante, l’Associazione Culturale Sardinian Events di Portoscuso ha partecipato all’Esposizione Internazionale 100 Presepi con un allestimento sulle tradizioni sarde. La manifestazione è stata menzionata nelle cronache del New York Time tra le sei attrattive più visitate al mondo nel periodo natalizio con 40.000 presenze in 46 giorni di visite.

L’evento ha visto l’alto patrocinio del Presidente della Repubblica, della CEI, del Pontificium Consilium de Cultura del Vaticano, Camera dei Deputati, Senato della Repubblica, Ministero dei Beni Culturali, Roma Capitale, Regione Lazio, Associazione Italiana Comuni d’Italia.

Il presepe di Portoscuso è stato oggetto di riprese televisive da parte di RAI TG1, TG2, TG3 Lazio; Centro Televisivo Vaticano e Radio Vaticana; Reti Mediaset e TV Locali della Regione Lazio; TV Repubblica di San Marino e TV estere.

Hanno partecipato 44 nazioni, provenienti da ogni parte del mondo e 13 regioni italiane.

I Circoli sardi della Capitale sono stati messi al corrente della partecipazione del presepe di Portoscuso riscontrando nell’organizzazione dell’evento una massiccia presenza di sardi all’esposizione di 100 Presepi.

Lunedì 9 gennaio l’Ente Organizzatore dell’Evento, Rivista delle Nazioni, ha organizzato la Cerimonia di Premiazione e all’Associazione Culturale Sardinian Events è stato assegnato il massimo riconoscimento Premio Speciale con l’onorificenza della Medaglia della Presidenza del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana e la menzione su pergamena con la seguente motivazione:

«Prendendo spunto dall’Antica Tonnara Spagnola di Portoscuso, detta “Su Pranu”, l’opera rappresenta uno spaccato delle tradizioni popolari della Sardegna. Nulla manca: il pane a corona, ciotole di terracotta con i gnocchetti e i culigionis. Gli abiti sono quelli che dalla dominazione spagnola si sono tramandati fino ad oggi; gli arnesi della pesca, dalle reti alle nasse, sono quelli di sempre, se la pesca è rispettosa dell’ambiente. Tutto è com’era: perfino lo sguardo fiero delle donne e degli uomini e la dignità di un mondo che ci appartiene. In tal modo il Natale diviene l’occasione per una passeggiata culturale che ci conduce a riscoprire il valore autentico della nostra storia» (dott.ssa Mariacarla Menaglia, presidente della giuria e curatrice 100 Presepi).

L’esperienza maturata in questo evento internazionale ha portato i soci a conoscere presepisti provenienti dall’Italia e dall’estero; un’occasione per fare amicizia e per scambiarsi informazioni su tecniche costruttive e su materiali.

Davanti ad ogni presepe, tutti si sono trovati a socializzare, dimenticando titoli di ambasciatori, consoli e rappresentanti di istituzioni; una sensazione di fraternità che ha dato modo ad ognuno di vivere vere emozioni dimenticando clamori e turbamenti del nostro vivere quotidiano.

L’amministrazione comunale di Portoscuso e Sardinian Events organizzeranno a breve una cerimonia commemorativa quale occasione per ringraziare quanti hanno collaborato con l’associazione e in particolare per festeggiare il primo lustro di attività culturale.

L’iniziativa “Portoscuso Città del Presepe e delle Tradizione”, intanto, rimarrà aperta fino al 20 gennaio per la visita dei presepi nella Sala Corpus della Tonnara e nella Villa Su Marchesu con orario 15.00-19.00 e il presepe allestito nella Stazione di Cagliari in collaborazione con il Gruppo Folkloristico San Biagio di Villasor.

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E’ stato costituito il tavolo tecnico che dovrà seguire le diverse fasi del piano di riorganizzazione dei servizi postali in Sardegna.
La decisione di dare vita a un momento di confronto e verifica sull’avanzamento della riforma, che sarà attuata nel corso del 2017, è stata assunta nel corso dell’incontro al quale è intervenuto l’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu, insieme al presidente dell’Anci Sardegna, Pier Sandro Scano e a una delegazione di Poste Italiane.
«La Giunta, in piena sintonia con l’associazione dei Comuni – ha dichiarato Cristiano Erriu – vuole seguire passo passo l’iter del processo di riorganizzazione dei servizi postali nell’isola. E’ importante verificare il percorso attraverso un dialogo continuo con i massimi rappresentanti di Poste Italiane. L’Azienda ha confermato la continuità del servizio ai cittadini e la presenza degli uffici postali sul territorio senza rischi occupazionali.»
«Uno degli obiettivi del Tavolo appena costituito – ha spiegato Cristiano Erriu – è quello di porre le basi di un Protocollo d’Intesa tra Regione, Anci e Poste Italiane sul modello di quello già sottoscritto dalla Regione Piemonte. Tutto questo per fare in modo che le diverse forme di riorganizzazione non siano slegate dalle esigenze dei territori e che i principi dell’efficienza dei servizi siano sempre tenuti nella massima considerazione. Lo spazio del confronto permanente garantisce – ha concluso l’assessore Erriu – la possibilità di individuare ambiti prioritari di intervento e di venire incontro, tempestivamente, ai bisogni dei cittadini e degli operatori economici.»

Le Poste di Piazza del Carmine a Cagliari.

Le Poste di Piazza del Carmine a Cagliari.

 

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La Giunta regionale nella seduta tenuta ieri a Villa Devoto sotto la direzione del vice presidente, Raffaele Paci, a seguito di condivisione con gli amministratori locali e le associazioni interessate, ha nominato i rappresentanti della Regione Sardegna in seno al Consiglio direttivo del Consorzio del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna: Debora Porrà, sindaco di Villamassargia; Giovanni Pilia, già commissario straordinario del Consorzio Parco Geominerario; Luciano Ottelli, già direttore generale del Parco Geominerario.

Il vice presidente Paci ha espresso parole di soddisfazione, porgendo gli auguri di buon lavoro ai nuovi rappresentanti.

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L’introduzione della doppia preferenza di genere deve essere messa al riparo dallo scontro politico e dalla discussione sulla riforma della legge elettorale: sui diritti e le regole del gioco il confronto non deve guardare al colore politico. Lo dicono le coordinatrici dell’Associazione “Meglio in Due”, Lucia Tidu, Carla Poddana ed Elena Secci in una lettera-appello ai capigruppo del Consiglio regionale.

«Ci sono argomenti – dicono Tidu, Poddana e Secci – che per quello che rappresentano e per valori che esprimono, godono di ampia condivisione e diffuso consenso. È quindi ragionevole pensare che trovino sensibilità e pronta accoglienza con la rapida approvazione degli atti necessari a renderli attuativi. Uno di questi è la doppia preferenza di genere. Voluta a gran voce da tutti i territori della Sardegna, sostenuta da centinaia di sindaci e da numerosissimi pronunciamenti dei consigli comunali che doveva avere, anche sentendo le dichiarazioni che hanno accompagnato questa mobilitazione, una corsia preferenziale. Purtroppo, temiamo che non sia così, il tempo passa, gli argomenti si accavallano e le cose si complicano.»

«Oggi leggiamo che questo tema, che avrebbe semplicemente bisogno di una votazione che accogliesse l’emendamento sulla doppia preferenza a suo tempo presentato, pare sarà inglobato nella discussione complessiva di modifica della legge elettorale – aggiungono Lucia Tidu, Carla Poddana ed Elena Secci -. Se così fosse sarebbe scandaloso e darebbe la vera dimostrazione di come contrarietà striscianti e mai dichiarate apertamente, cerchino, come in passato, ogni genere di appiglio e di giustificazione per impedire l’attivazione di uno strumento che contribuirebbe ad affermare una maggiore presenza delle donne nell’istituzione regionale dando anche un contributo al rinnovamento.»

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«Occorre un intervento immediato nella discarica di Lu Pinu, nel territorio del Comune di Sassari, per verificare se in questi anni vi siano stati comportamenti e attività illegali, ed anche per valutare la situazione di rischio esistente e per mettere in sicurezza l’intero territorio circostante.» È quanto chiede in una lettera inviata al presidente della commissione Ecomafie il senatore del Partito democratico Silvio Lai. La vicenda ha assunto contorni sempre più preoccupanti, per questo motivo il parlamentare ha deciso di scrivere direttamente al presidente Bratti. La commissione svolge infatti un fondamentale ruolo di vigilanza e prevenzione ed il suo intervento garantirebbe di individuare ogni possibile azione che possa ripristinare condizioni di sicurezza e legalità nell’area della discarica a pochi chilometri da Sassari.

«In quell’area della città – scrive Silvio Lai – gli abitanti sono costretti a sopportare odori forti ed acri e si possono notare emissioni di nuvole di fumo proveniente dal sottosuolo che oltre a produrre effetti inquinanti risultano di grande pericolosità per la salute dei cittadini. Più volte sono intervenuti i vigili del fuoco per domare incendi che spontaneamente si sono propagati sui sei ettari impegnati dalla discarica. Sulla vicenda, a seguito di sopralluoghi, è stata interessata anche l’autorità giudiziaria chiamata a valutare se la discarica dopo la sua chiusura nel 2003 sia comunque rimasta in attività in forme non più controllate. Per come si presenta assume un valore nazionale ed il coinvolgimento degli organismi nazionali e della commissione Ecomafie – conclude Silvio Lai – serve proprio per accertare se in questi anni siano state portate avanti attività illecite e al contempo per ripristinare le condizioni di certezza, sicurezza e legalità.»

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Inconsueto impegno al venerdì per la Sulcispes Sant’Antioco, che nella serata di domani sarà impegnata a Serramanna per il recupero della quarta giornata di ritorno del campionato di Serie D. Per i lagunari si tratterà del primo di due impegni ravvicinatissimi, visto che Fox Layne e compagni torneranno in campo già domenica contro il Basket Quartu per la sfida conclusiva della regular season.

Un “back to back”, questo, che vede i sulcitani determinati ad allungare quella striscia positiva che dura da tre gare: «La vittoria contro il Genneruxi ci ha dato grande serenità – dichiara coach Paolo Massidda – grazie ai due punti ottenuti sabato abbiamo guadagnato la certezza del quarto posto, e questo ci permetterà di affrontare le ultime due partite della regular season senza eccessive pressioni. Ovviamente le motivazioni sono alte, specialmente ora che ci avviciniamo alla fase calda del torneo. Quindi, come in ogni partita, faremo di tutto per vincere».

Il Serramanna è un avversario ben noto alla Sulcispes, che lo ha già affrontato lo scorso anno nel torneo di Promozione: «Rispetto all’ultima stagione hanno cambiato pochissimo – aggiunge Paolo Massidda – conosciamo bene le loro caratteristiche, e sappiamo bene quanto siano pericolosi tra le mura amiche. Dovremo stare attenti a Perra, giocatore di alto livello, ma non è certo l’unico elemento che potrà crearci dei problemi. Memori della gara d’andata, nella quale soffrimmo tanto prima di riuscire a ottenere i due punti, dovremo mantenere alta l’attenzione per tutti i 40 minuti».

In casa Sulcispes tornerà a disposizione il pivot Daniele Righetti, che a Genneruxi ha marcato visita a causa dell’influenza.

Palla a due alle 20.00, al Palasport di via Svezia, a Serramanna. Arbitreranno i signori Claudio Piras di Quartu Sant’Elena e Roberto Beltramini di Capoterra.

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Si è svolto oggi in Regione, l’ultimo incontro tra Abi, Associazioni di categoria, Consorzi Fidi e Consorzio di tutela del Pecorino romano per definire i dettagli tecnici che rendono operativo lo strumento del pegno rotativo destinato a supportare il credito delle aziende operanti nella trasformazione del latte ovino con particolare riferimento al pecorino romano. La Sardegna è una delle prime regioni in Italia a dare attuazione al decreto interministeriale del luglio scorso.

Il pegno rotativo è una forma di garanzia sul formaggio a media e lunga stagionatura: i prodotti che hanno raggiunto almeno 5 mesi di stagionatura possono essere destinati a garanzia di linee di credito da concedere per la riqualificazione di finanziamenti in scadenza e/o per la concessione di prestiti di campagna. Particolarità importante dello strumento è il fatto che ciascuna azienda, laddove abbia nei suoi magazzini lo spazio necessario, manterrà il proprio prodotto seppure dato in pegno. In caso contrario potrà collocarlo in magazzini individuati congiuntamente da tutti i soggetti rappresentati al tavolo.
L’incontro di oggi chiude un rapido percorso avviato a settembre, in cui la Regione ha svolto il ruolo di facilitatore per la definizione degli aspetti tecnici che permetteranno nei prossimi giorni la stipula del protocollo d’intesa tra le parti.

«Col pegno rotativo – ha detto l’assessore della Programmazione Raffaele Paci – si fa un importantissimo passo avanti verso la razionalizzazione della filiera del pecorino romano introducendo in Sardegna un sistema di garanzia finora assente che consente di facilitare i rapporti fra il mondo bancario e i trasformatori del latte ovino.»
«Ringrazio tutti i partecipanti al tavolo per il grande impegno dimostrato nel voler raggiungere un obiettivo così importante. Da parte nostra – ha concluso l’assessore Paci -, per garantire il giusto equilibrio tra tutte le componenti, continueremo a seguire con la massima attenzione tutti i problemi relativi alla filiera lattiero caseario che ci vede già operativi con una serie di importanti e innovativi strumenti.»

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L’assessore regionale della Programmazione e del Bilancio, Raffaele Paci, ha presentato stamane, in una conferenza stampa, la Finanziaria 2017, improntata sulle priorità assolute a sociale, lavoro e politiche di sviluppo. Una manovra da 7 miliardi e 600 milioni (6 miliardi e 200 milioni di entrate proprie più gli stanziamenti europei e nazionali) che vuole intercettare i segnali di ripresa e rafforzarli in vista di una crescita che per il 2017 si annuncia più robusta. Intanto la Sardegna per la prima volta, tra le poche regioni in Italia, può contare sul Reis, il Reddito di inclusione sociale da 30 milioni di euro. Anche questa Finanziaria si basa sulla programmazione unitaria dei fondi regionali, europei e nazionali destinati, da un’unica Cabina di regia, a interventi strategici e condivisi.
Nessun taglio agli stanziamenti dell’anno precedente, niente aumento delle tasse, ancora l’Irap più bassa d’Italia con l’azzeramento per i primi 5 anni di attività. Vengono interamente confermati i 600 milioni del Fondo unico per gli enti locali, in proporzione il più alto d’Italia, ma gli stanziamenti a favore dei Comuni arrivano a circa 900 milioni contando le somme per lavoratori socialmente utili, scuole civiche di musica, musei, Pro Loco e i finanziamenti per la gestione integrata dei servizi alla persona. E 25 milioni ancora “liberi” la cui destinazione sarà decisa insieme al Consiglio regionale perché, ribadisce Paci, «la Finanziaria non è dell’assessore o della Giunta, è di tutti i sardi e dunque ho chiesto ancor prima dell’approvazione in Giunta la collaborazione di tutte le parti politiche, sociali, imprenditoriali per fare le migliori scelte possibili per i sardi. Da parte nostra c’è una scelta molto chiara: con questa Finanziaria vogliamo dare risposte al malessere e ai disagi lavorativi e sociali, ma allo stesso tempo vogliamo avviare e consolidare politiche di sviluppo per l’intera Sardegna».
Alle politiche sociali vanno 306 milioni di euro, 162 all’Istruzione, 66 ad Attività culturali e Sport, 36 al Turismo. Ci sono poi 57 milioni disponibili per il territorio e l’edilizia abitativa, 542 per l’ambiente, 547 per Trasporti e Mobilità, 130 milioni per competitività e energia, 119 per le politiche del lavoro e la formazione, 311 per Agricoltura e Pesca. Alla Sanità, infine, vengono assegnati 3 miliardi e 300 milioni di euro. «Sui costi della sanità dobbiamo continuare a lavorare molto, perché ridurne i costi significa liberare risorse preziose da investire nelle altre politiche per la Sardegna. Non ci possiamo più permettere una sanità che costa così tanto, e infatti abbiamo messo a punto un piano di risanamento che vogliamo completare in tre anni», sottolinea il vicepresidente della Regione.
Nel 2017, all’interno dei 605 milioni di stanziamento statale, saranno già spendibili i primi 241 milioni del Patto per la Sardegna da 3 miliardi firmato a luglio con il governo: soldi destinati soprattutto a infrastrutture, edilizia scolastica, trasporti, sistemi idrici, energia. Il mutuo infrastrutture tirerà 150 milioni di euro, il doppio rispetto all’anno scorso, il che significa cantieri e dunque possibilità di creare nuovi posti di lavoro. Con il Governo ci sono due questioni urgenti da risolvere: gli accantonamenti «che vanno pagati ma ridotti, perché la legge prevede che se subentrano nuove funzioni bisogna rivedere gli importi, e le nuove funzioni noi le abbiamo perché dobbiamo far fronte all’acquisto dei farmaci innovativi e ai nuovi Lea, quindi la somma di 680 milioni degli accantonamenti va assolutamente ridotta. Su questo la nostra trattativa con lo Stato è costante e ferma e resterà in piedi fino a che non otterremo il risultato. E poi rivendichiamo il diritto per la Sardegna ad accedere al fondo nazionale per i farmaci innovativi: stiamo parlando del riconoscimento di pari diritti ai nostri cittadini».
La Finanziaria, approvata a dicembre dall’Esecutivo, è stata trasmessa al Consiglio regionale e sarà ora discussa prima dalla terza Commissione Bilancio, poi dall’Aula.

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«C’è da rimanere senza parole davanti alle dichiarazioni dell’assessore Raffaele Paci sulla Finanziaria 2017. Soprattutto nella parte in cui parla di fantomatici risparmi della Sanità. I nuovi stanziamenti per il settore, infatti, saranno di tre miliardi e 300 milioni, a fronte di un bilancio di sette miliardi e mezzo.»

Lo scrive in una nota Ignazio Locci, consigliere regionale del gruppo Forza Italia Sardegna.

«Il fatto è che sono state confermate più o meno tutte le poste dell’anno scorso – aggiunge Ignazio Locci -. Questo evidenzia e conferma il bilancio rigido di una Regione che soffre di un’ingessatura di spesa obbligatoria che si aggira intorno al pauroso 80%. Appare piuttosto sconveniente che il Presidente facente funzioni celebri una situazione dei conti che di fatto è drammatica. Rimangono i problemi che ci trasciniamo ormai da anni: resta aperto il tema della riscossione delle risorse dallo Stato, ci sono l’incognita degli accantonamenti, la questione entrate e, naturalmente, la faccenda Sanità. Quello con cui dobbiamo confrontarci, checché ne dica il professor Paci, è un bilancio che serve esclusivamente a tenere la Regione Sardegna così com’è. Non si registra nessun passo in avanti.»

«Se il Presidente facente funzioni intende festeggiare nonostante questo scenario oggettivamente drammatico, faccia pure: auguri a lui e al centrosinistra. Ma, soprattutto, auguri ai sindaci, dato che di fronte a questa situazione di incertezza, per le Amministrazioni locali sarà un’impresa predisporre i bilanci di previsione: anziché poter contare sulla Finanziaria come riferimento – conclude Ignazio Locci – i primi cittadini saranno costretti a dotarsi di una sfera di cristallo.»