18 August, 2024
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I Rossomori, da qualche settimana all’opposizione, hanno presentato un’interrogazione in Consiglio regionale sull’inquadramento del personale Aspal. Lavoratori trasferiti a oltre 150 km di distanza dalla sede di residenza, demansionamento di alcune figure professionali. Accade all’Aspal, l’Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro che, grazie alla legge n.9 approvata lo scorso anno dal Consiglio regionale, ha assorbito il personale ex Csl e Cesil. Lo sostengono i consiglieri regionali dei Rossomori Emilio Usula e Paolo Zedda che questa mattina hanno presentato un’interrogazione urgente al presidente della Regione, Francesco Pigliaru, e all’assessore del Lavoro, Virginia Mura.

Gli esponenti dei Rossomori chiedono alla Giunta di fare chiarezza sulle procedure di stabilizzazione dei lavoratori messe in atto da Aspal. «Non risulta finora alcun atto con il quale l’Agenzia abbia indicato i posti scoperti e i criteri in base ai quali effettuare le assegnazioni di personale – afferma il primo firmatario dell’interrogazione Emilio Usula – unico modo per garantire la trasparenza e l’imparzialità della procedura e consentire l’attivazione di meccanismi di compensazione tra i lavoratori».

Per questo motivo, Usula e Zedda chiedono «un intervento dell’esecutivo per scongiurare “disparità di trattamento” nell’assegnazione delle nuove sedi di lavoro e nell’inquadramento del personale da stabilizzare».

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Tre consiglieri regionali del Partito democratico, Luigi Ruggeri, Salvatore Demontis e Alessandro Collu, hanno presentato una proposta di nuova legge elettorale, il “Sardellum”.

«Non è la proposta di legge elettorale del Pd ma un contributo di alcuni consiglieri del Partito democratico al dibattito già in atto sulle regole per eleggere il nuovo Consiglio regionale». Così il consigliere del Pd, Luigi Ruggeri, ha introdotto la presentazione alla stampa della proposta di legge statutaria elettorale sottoscritta oltreché dall’ex sindaco di Quartu anche dai suoi colleghi di gruppo e di partito, Salvatore Demontis e Alessandro Collu e che punta ad introduce i collegi con il maggioritario ma che prevede anche l’assegnazione dei seggi  con il proporzionale nella circoscrizione unica regionale .

I principi su cui fonda la proposta dei tre esponenti dell’area Soru sono tre: assicurare un’omogenea rappresentanza territoriale, garantire la parità di genere e preferire al modello dell’attribuzione delle preferenze il modello delle candidature uninominali.

La novità è rappresentata, infatti, dall’introduzione di 32 collegi (ciascuno con poco meno di 50mila elettori) in tutto il territorio della Sardegna ed in ciascun collegio è assegnato un seggio al candidato della lista più votata all’interno della coalizione più votata.

In tutto il territorio regionale, ogni gruppo di liste deve essere presente in almeno 26 seggi e i candidati dello stesso sesso non possono superare il 60% del totale, cioè per ogni lista i candidati di ciascun sesso sono presenti in almeno il 40% per cento dei collegi.

Ai trentadue seggi assegnati con il maggioritario si aggiungono i due seggi per il presidente vincente e quello per il miglior perdente, nonché i 26 seggi della circoscrizione unica regionale.

Alla coalizione del presidente vincente si attribuisce un premio di maggioranza del 55% se ha conseguito tra il 30% e il 40% dei voti validi mentre il premio sale al 60% se supera il 40%. Per raggiungere il valore del premio di maggioranza si computano anche i seggi attribuiti nei singoli collegi. Quindi, nella circoscrizione regionale si attribuiscono i 26 seggi rimanenti, necessari a raggiungere il premio di maggioranza, 33 seggi (55%) o 36 seggi (60%) compreso il presidente eletto. Per l’attribuzione dei seggi alla coalizione vincente nella circoscrizione regionale si utilizza il proporzionale (metodo D’Hont) e a ciascuna lista della coalizione sono sottratti i seggi già assegnati alla medesima lista nei collegi.

I seggi non attribuiti con il premio di maggioranza e al presidente eletto e al miglior perdente, vengono assegnati alle coalizioni perdenti nei collegi nei quali hanno ottenuto i migliori risultati percentuali: anche in questo caso si utilizza il proporzionale, metodo D’Hont, che è lo stesso che si adotta per l’assegnazione dei seggi alle singole liste all’interno delle coalizioni.

Sono previste tre soglie di sbarramento: 8% per le coalizioni; 4% per le liste non coalizzate e 2% per le liste facenti parte di una coalizione.

«Con questa proposta – ha spiegato Ruggeri – garantiamo la governabilità e la rappresentatività ai partiti minori, nonché un più ampio rinnovamento mettendo fine ai meccanismi del proporzionale con le preferenze.»

Salvatore Demontis ha insistito sulla rappresentanza garantita a tutti i territori della Sardegna ed ha mostrato contrarietà per la doppia preferenza di genere: «Sarebbe una doppia distorsione e con la doppia preferenza si favoriscono soltanto le alleanze tra le diverse correnti interne ai partiti e il tutto non va a vantaggio della trasparenza e della democrazia».

Il consigliere del Partito democratico ha quindi rimarcato come la parità di genere sia garantita dalla quota minima del 40% di candidature di ciascun sesso nei 32 collegi.

«Siamo in linea con le tendenze nazionali – ha concluso Salvatore Demontis – che vedono una rivalutazione del maggioritario con i collegi e non è un caso che la nostra proposta di legge segua le linee del Mattarellum per il Senato, tanto da poter dire che proponiamo un Mattarellum in salsa sarda: il Sardellum.»

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La segreteria nazionale della Fialc Cisal prende posizione sul rischio di chiusura dello stabilimento della Portovesme srl a causa dei ritardi da parte della Giunta regionale, sulle autorizzazioni per la realizzazione della nuova discarica di Genna Luas, giudicandolo «inaccettabile».

«Auspichiamo un immediato intervento da parte della Giunta regionale, per la risoluzione immediata di questo problema – dice Alessandro Massidda, segretario Fialc Cisal -. E’ impensabile, che un territorio come il Sulcis Iglesiente, profondamente devastato dalla disoccupazione e da livelli di povertà vergognosi, possa mettere a rischio la stessa vita di questo stabilimento, considerando soprattutto, che allo stato attuale, non vi è nessun’altra opportunità di lavoro alternativa.»

«Questo territorio, non può permettersi la perdita (oltre alla centrale Enel) dell’ultima importante aziende rimasta attiva nel nostro territorio, e inoltre – conclude Alessandro Massidda – auspichiamo, una rapida e definitiva risoluzioni delle altre importanti vertenze come Alcoa, Eurallumina e altre.»

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E’ morto stamane a Cagliari, dopo breve malattia, lo scrittore e antropologo Giulio Angioni. Nato a Guasila il 28 ottobre 1939, Giulio Angioni, allievo e collaboratore di Ernesto De Martino e di Alberto Mario Cirese, era docente di Antropologia culturale all’Università di Cagliari.

Ha avuto esperienze professionali in Germania e in Francia. Ha scritto numerosi saggi e in riviste specialistiche, collaborato con quotidiani e periodici, radio e televisioni. E’ uno dei fondatori del Festival di Gavoi – L’isola delle storie.

Negli ultimi anni, Giulio Angioni si è dedicato anche alla poesia, sia in lingua sarda sia in italiano.

Giulio Angioni.

Giulio Angioni.

Giulio Angioni con Giacomo Mameli (presentato da Claudio Moica) alla Fiera del libro di San Giovanni Suergiu, nel 2009.

Giulio Angioni con Giacomo Mameli (presentato da Claudio Moica) alla Fiera del libro di San Giovanni Suergiu, nel 2009.

Giulio Angioni e Giacomo Mameli.

Giulio Angioni e Giacomo Mameli.

Giulio Angioni.

Giulio Angioni.

Giulio Angioni e Giacomo Mameli.

Giulio Angioni e Giacomo Mameli.

Giulio Angioni.

Giulio Angioni.

 

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Domani, 13 gennaio, nella sede dell’assessorato regionale del Lavoro, a Cagliari, si riunirà il Tavolo convocato dall’assessore Virginia Mura con i rappresentanti sindacali e tutti gli amministratori degli Enti locali che avevano in utilizzo gli ex Lsu, per affrontare l’emergenza venutasi a creare alla scadenza delle attività e quindi la condizione di estrema fragilità dei circa 50 lavoratori coinvolti (i quali non rientrano, purtroppo, in nessuna categoria di fruizione di ammortizzatori sociali).

Ieri pomeriggio il Capo di Gabinetto dell’assessorato regionale del Lavoro, Luca Mereu, ha tenuto un incontro a Carbonia per testimoniare la vicinanza dell’assessore Virginia Mura ai lavoratori socialmente utili della Sardegna, riuniti in presidio. Nel corso dell’incontro, è stato auspicato che, in occasione del Tavolo di venerdì, gli Enti pubblici che avevano in utilizzo i lavoratori, possano manifestare disponibilità a stabilizzare gli ex Lsu utilizzati, in modo da poter avviare, già nei primi giorni della prossima settimana, un confronto con il ministero del Lavoro in cui, a fronte della presentazione di un concreto ed articolato piano di stabilizzazioni, possa essere ottenuta una proroga dell’utilizzo di questi lavoratori per tutto il 2017, in vista del definitivo svuotamento del bacino.
La Regione ha assicurato piena disponibilità sia ad adottare eventuali atti normativi che a mettere a disposizione le risorse economiche necessarie per favorire la stabilizzazione o l’esodo incentivato, in base alle norme regionali dei lavoratori coinvolti.

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Si è insediata questa mattina a Villa Devoto, ala presenza del Capo di Gabinetto del presidente Filippo Spanu, la nuova Commissione regionale per la realizzazione della parità tra uomini e donne.
La Commissione, le cui componenti sono state nominate il 28 ottobre scorso dalla Presidenza del Consiglio regionale, resterà in carica per i prossimi tre anni svolgendo un ruolo divulgativo sulle questioni di genere e avrà una funzione di supporto e di consulenza nei confronti dell’azione politica della Giunta per garantire la parità di genere.
Fra i suoi compiti rientrano l’attività di studio sulle politiche di genere, l’elaborazione di proposte e la formulazione di pareri su iniziative legislative e amministrative, la valutazione in merito all’applicazione, nella Regione Sardegna, delle norme nazionali e regionali inerenti la condizione femminile, la promozione dell’accesso delle donne al lavoro.
Le nuove commissarie, che provengono da tutta la Sardegna e portano con sé una grande ricchezza di esperienze in vari campi legati al sociale e alle pari opportunità, sono Silvia Acunzo, Sabrina Carella, Irene Casalloni, Paola Casula, Barbara Congiu, Rosalba Crillissi, Silvia Fancello, Chiara Furlanetto, Alessandra Idili, Ombretta Ladu, Annalisa Lai, Rosa Maria Millelire, Gabriella Murgia, Enrica Olla, Pietrina Pileri, Loredana Sanna, Antonella Secchi, Elena Secci, Simona Spada, Alessandra Idili.
Nelle prossime settimane, la Commissione si riunirà per l’elezione della presidente e delle due vicepresidenti.

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L’Azienda regionale per l’edilizia abitativa intende acquisire le manifestazioni di interesse finalizzate alla copertura dell’incarico di Direttore generale dell’Azienda.
Possono presentare domanda coloro che siano in possesso dei seguenti requisiti:
– diploma di laurea (DL – lauree vecchio ordinamento) o diploma appartenente alle classi di lauree specialistiche (LS – lauree specialistiche nuovo ordinamento) in materie giuridiche, tecniche o economiche;
– cittadinanza italiana o di uno Stato membro dell’Unione europea con adeguata conoscenza della lingua italiana;
– godimento dei diritti civili e politici nello Stato di appartenenza;
– dirigenti del “Sistema Regione” e dirigenti estranei al “Sistema Regione” con comprovata professionalità nel settore dell’edilizia residenziale pubblica e con esperienza nella direzione di sistemi organizzativi complessi di medie o grandi dimensioni per almeno cinque anni nei dieci anni precedenti.
Le candidature dovranno pervenire entro le ore 14.00 del 30 gennaio 2017 a mano all’Ufficio di Segreteria dell’Area, in via Cesare Battisti n. 6 a Cagliari o inviate via posta elettronica certificata (pec) alla casella area@pec.area.sardegna.it .

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E’ in libreria “Bomborobò”, il nuovo libro di Maria Grazia Rassu, Editrice Il Torchio. È il racconto delle vite di Margherita Dessòlis e Costantino Garrone, intorno ai quali ruotano molti altri personaggi che, con le loro azioni, esercitano un’influenza talvolta decisiva sugli avvenimenti. Tormentata dal senso di inadeguatezza che le deriva dall’anticonformismo della madre e, dopo un’infanzia trascorsa a girovagare, nutrendo la sua fantasia con le molte storie e i luoghi magici nei quali è scaraventata, Margherita crede di trovare conforto in Costantino, un uomo anziano, inquieto, estraneo nella sua stessa famiglia d’origine dalla quale non riesce ad emanciparsi. Pur sprovvisti di una solida educazione affettiva, i due si sposano ma dovranno fare i conti con le loro rispettive estraneità, condannati a rincorrersi per sempre.

«A sostenere l’intreccio è una scrittura intensa ed efficace, sempre adeguata. Per caratterizzare i due protagonisti, che spiccano per la buona definizione psicologica, l’autrice procede a uno scavo nelle storie delle loro famiglie di provenienza. La scrittura, delicata ed elegante, sempre piacevole, ha la notevole capacità di rappresentare in modo quasi pittorico i molti personaggi, tanto che in alcune pagine si ha l’impressione di trovarsi di fronte a un affresco.» Il Comitato di Lettura Premio Calvino 2016.

Maria Grazia Rassu è nata a Siligo e vive a Padova. Nel 2014 ha cominciato a pubblicare racconti e poesie: Lo stivale (Giulio Perrone Editore), raccolta di poesie per Enciclopedia di Poesia Contemporanea (Fondazione Mario Luzi Editore). Seconda classificata al “Premio Lussu” con la poesia “A manzanile”, è stata finalista al “Premio Internazionale 2016 tutto al femminile” (Il carro delle Muse) con la poesia “L’albero saggio”.

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Mancano davvero poche ore alla prima Conferenza aperta del sardo. Un evento unico nel suo genere che ha destato curiosità e interesse nel mondo della lingua sarda. Un evento necessario per avviare un tavolo di confronto sui temi più importanti legati alla lingua sarda che vedrà protagonisti gli operatori di questo settore ma anche i semplici appassionati, chiamati a collaborare e condividere le proprie idee e competenze.

La Conferenza aperta del sardo, voluta da “Acordu”, associazione per le Conferenze aperte, il cui presidente è il professore universitario di sociologia Alessanro Mongili, si svolgerà nell’intera giornata di sabato 14 gennaio nei locali dell’Ex Mè in Piazza Mameli a Nuoro, in collaborazione con l’assessorato della Cultura del comune di Nuoro. La Conferenza aperta è interamente autofinanziata, non ha colori politici né orientamenti di alcun tipo. L’unico obiettivo è quello di avviare un dialogo costruttivo tra tutti coloro che si adoperano nella tutela e nella diffusione della lingua così da favorire tra i sardi una percezione più consapevole del loro patrimonio linguistico, in un’ottica di condivisione e superamento dei problemi che finora ne hanno  bloccato il giusto riconoscimento.

La Conferenza è stata organizzata in una maniera innovativa rispetto alla tradizionale convegnistica in tema di lingua sarda, e più precisamente seguendo il modello dell’Open Conference.  Non ci saranno dunque palchi ma ben otto panel, cioè gruppi di lavoro a cui partecipare previa iscrizione tramite il sito dell’associazione www.acordu.eu. Ogni gruppo di lavoro sarà guidato nelle varie sessioni da un facilitatore così da garantire un clima di armonia e rispetto tra tutti i partecipanti. Ci saranno anche due momenti plenari con la partecipazione della professoressa Maria Antonietta Mongiu, ex assessore della Pubblica Istruzione della Regione Sardegna, e William Cisilino, direttore dell’Arlef, entrambi esperti in materia di tutela delle lingue minoritarie. La Conferenza Aperta sarà dunque una sorta di agorà in cui l’unico vero padrone di casa sarà il sardo, questo bene comune di cui siamo tutti in qualche modo responsabili.

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Besiktas troppo forte per la Dinamo in Champions League, a Istanbul finisce 100 a 70 (primo tempo 44 a 30). Si è interrotta così ad Istanbul, com’era prevedibile, la serie positiva di quattro vittorie consecutive della squadra di Federico Pasquini (tre in campionato con Torino, Venezia e Caserta, una in Champions League, con l’Aek Atene).

Coach Pasquini inizialmente ha schierato un quintetto con David Bell, Trevor Lacey, Jack Devecchi, Brian Sacchetti e Tau Lydeka. Nelle prime battute la Dinamo ha retto il confronto e con Gani Lawal, autore di con quattro punti di fila, Darius Johnson-Odom e Dusko Savanovic ja chiuso il primo quarto avanti di un punto sul punteggio di 16 a 17. Nel secondo quarto il Besiktas ha cambiato marcia e guidata da Roll ha accumulato un primo margine di vantaggio: 29-21 al 15’. La squadra turca ha continuano a spingere volando sul +14 ma Lollo D’Ercole è+ andato a segno dai 6.75 sbloccando il Banco, e Stipcevic e Lydeka ai tiri liberi hanno accorciato le distanze sul 38 a 28. Il Besiktas non s’è spaventato ed è andato all’intervallo lungo avanti di ben 14 punti: 44 a 30.

Terzo quarto a senso unico alla Besiktas Akatlar Arena, il Besiktas si è confermato roster di alto livello, David Bell e Gani Lawal hanno provato a scuotere i compagni, ma Federico Pasquini ha perso Jack Devecchi (5° fallo a 4’ dalla terza sirena), i turchi forti del 56% dalla lunga distanza, hanno consolidato il loro già ampio vantaggio (73-47 al 30’). Il Banco ha pagato la stanchezza ma ha provato nell’ultima frazione a ridurre il gap con le triple di Stipcevic e Monaldi ma il Besiktas nei minuti finali ha continuato a spingere senza mai fermarsi, fino a chiudere sul 100 a 70.

«Devo fare i complimenti al Besiktas – ha detto a fine match Federico Pasquini – è la squadra più forte del girone e, ritengo, una delle migliori dell’intera competizione della Basketball Champions League. A noi sicuramente non ha fatto bene la giornata di viaggio di ieri, con ritardi pazzeschi che ci hanno costretto a restare fermi in aeroporto tutta la giornata  prima di poter partire e  raggiungere Istanbul solo a notte fonda. Per questo abbiamo saltato l’allenamento di ieri e anche quello di oggi, e questo si è visto subito dopo il primo quarto sulle gambe dei nostri. Naturalmente queste non sono scuse, il Besiktas ha vinto nettamente e meritatamente con una grande partita. Da domani – ha concluso il coach sassarese – riprendiamo a lavorare per giocare come abbiamo fatto negli ultimi 20 giorni e pensiamo al prossimo impegno in Germania, che sarà fondamentale per il nostro futuro nella competizione europea.»

Rok Stipcevic.

Rok Stipcevic.