18 August, 2024
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Su proposta di delibera dell’assessore della Pubblica Istruzione Claudia Firino, la Giunta regionale ha approvato le linee guida del Piano di dimensionamento scolastico e dell’offerta formativa per l’anno 2017/2018. Sulle scelte dell’Esecutivo guidato da Francesco Pigliaru, nelle scorse settimane si sono sviluppate forti contestazioni da parte delle opposizioni che hanno annunciato battaglia in Consiglio regionale.

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La Giunta regionale, riunita a Villa Devoto con il vice presidente Raffaele Paci, su proposta dell’assessore Cristiano Erriu ha deliberato ieri lo scioglimento del Consiglio comunale di Arzachena, in seguito alle dimissioni del sindaco Alberto Ragnedda. Il presidente Francesco Pigliaru ha firmato il decreto di nomina del commissario straordinario per la provvisoria gestione del Comune. L’incarico è stato affidato a Antonella Giglio.

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Ieri mattina, nella sede dell’assessorato regionale del Lavoro, in via San Simone a Cagliari, l’assessore Virginia Mura ha incontrato il responsabile della direzione regionale dell’Inps Maurizio Emanuele Pizzicaroli, per fare il punto sulla chiusura dei pagamenti della Mobilità in deroga per l’annualità 2014.
«Siamo riusciti a far sì che i fondi Fsc possano essere utilizzati per far fronte a situazioni di lavoratori in difficoltà – ha commentato il presidente Pigliaru -. Ciò è stato possibile grazie agli accordi con il Governo, che ci permettono la riprogrammazione di queste specifiche risorse. Abbiamo quindi potuto destinarle dove realmente servono, con risultati concreti come questo.»
È la tappa finale del lungo percorso che ha visto la Regione intraprendere, nell’ultimo biennio, una complessa trattativa con il Governo per ottenere le risorse necessarie alla chiusura di questa partita. Si tratta di 45 milioni di euro già previsti nel Patto per la Sardegna. Grazie a queste risorse si può ora procedere al pagamento delle residue mobilità in deroga del 2014 a circa 12.000 lavoratori che attendono ancora il saldo delle indennità.
L’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha già avviato la lavorazione delle pratiche, per esitare le quali è stata attivata una task force regionale, dedicata esclusivamente a questa partita. I pagamenti ai beneficiari inizieranno la settimana prossima, i primi accrediti delle somme saranno disponibili a partire da lunedì 23 gennaio. I pagamenti avverranno secondo l’ordine di anzianità anagrafica, così come concordato, a suo tempo, con le Parti Sociali. Gli interessati in possesso delle credenziali per l’accesso al portale Inps potranno verificare online lo stato di avanzamento della propria pratica.
«Oltre ad aver risolto la spinosa vicenda della Mobilità in deroga 2014 – ha detto l’assessore del Lavoro Virginia Mura -, assicuro la mia massima attenzione per dare risposta agli altri lavoratori delle aree di crisi complessa e non complessa, per i quali abbiamo lavorato con impegno insieme alle Parti Sociali alla fine dell’anno passato, raggiungendo l’obiettivo di estendere gli ammortizzatori sociali ai lavoratori, in vista della ripresa produttiva delle aziende di cui sono dipendenti.»
Contemporaneamente – infatti – procedono le lavorazioni per le annualità 2015 e 2016 della mobilità in deroga nelle aree di crisi complessa e non complessa della Sardegna, a seguito dell’Accordo siglato dalla Regione e dalle Parti Sociali il 16 novembre del 2016, che valorizzava la possibilità eccezionale offerta dal Governo alla Regione di estendere la copertura degli ammortizzatori sociali in deroga in quelle aree, fino al 50% delle risorse già ad esse assegnate, superando i limiti preesistenti.

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Il consigliere regionale Alessandro Unali, componente del Gruppo Misto, ha aderito al gruppo del Partito dei Sardi. Nato a Sassari 52 anni fa, diplomato da perito elettrotecnico, assistente Capo della Polizia di Stato, è stato eletto tre anni fa nella lista di Rifondazione – Comunisti Italiani – Sinistra Sarda. Il gruppo consiliare guidato da Gianfranco Congiu passa così da quattro a cinque componenti. «Il Partito dei sardi cresce in quantità e qualità – ha dichiarato Gianfranco Congiu in una conferenza stampa tenuta nei locali del Consiglio regionale – e con l’adesione di Alessandro Unali proseguiamo nel nostro cammino politico per il superamento dell’autonomia e per incrementare la quota di Sardegna all’interno del parlamento sardo».

«Siamo la terza forza politica del parlamento dei sardi e la prima forza indipendentista della Sardegna – ha proseguito il segretario Franciscu Sedda – e le nuove adesioni al Pds dimostrano che si può realizzare quella unità che, in politica, tutti invocano ma che quasi nessuno pratica.»

«Aderisco al Pds – ha spiegato Alessandro Unali (recentemente confermato questore nell’ufficio di presidenza) – dopo un percorso condiviso fin dall’inizio della legislatura e perché mi riconosco nel programma incentrato sulla sovranità, il lavoro e la solidarietà tra i sardi.»

A dare il benvenuto ad Unali anche i suoi nuovi colleghi di gruppo Roberto Desini («Dicono che chi governa perde consensi ma al Partito dei Sardi accade il contrario»), Augusto Cherchi («siamo l’unica forza politica che cresce e proseguiamo con le nostre battaglie di buon senso a difesa degli interessi dei sardi») e Piermario Manca («Siamo passati da 2 a 5 consiglieri con un incremento del 150% perché continuiamo ad essere una forza politica critica, propositiva e responsabile»).

 

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Tore Cherchi alla presentazione del libro sulla vita di Modesto Melis "L'animo degli offesi".

Tore Cherchi alla presentazione del libro sulla vita di Modesto Melis “L’animo degli offesi”.

L’ex presidente della provincia di Carbonia Iglesias, Tore Cherchi, ricorda Modesto Melis.

«Modesto Melis da sopravvissuto all’orrore del campo di sterminio di Mauthausen – dice Tore Cherchi -, ha dedicato molto tempo a raccontare nelle scuole e in tante assemblee, la tragica esperienza dei deportati e a insegnare quali terribili crimini possono essere pianificati contro uomini e donne quando il razzismo e la volontà di potenza prevalgono.»

«Lui come gli altri pochi sopravvissuti, aveva la preoccupazione che scomparsi i testimoni che hanno conosciuto questi orrori, la memoria collettiva si affievolisca e perda la esatta dimensione del male. Per questo ha scritto e si è speso in tanti incontri. Spetta alla comunità di Carbonia e della Sardegna tutta, alle Istituzioni democratiche e alle scuole coltivarne la memoria e l’insegnamento in modo effettivo. Penso – conclude Tore Cherchi – che questo sia il modo migliore di rendergli onore.»

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Mercoledì 25 gennaio, presso la Sala polifunzionale di piazza Roma, il comune di Carbonia organizza il seminario “L’identità virtuale”, dedicato alle competenze genitoriali virtuali rispetto all’uso di cellulare e computer da parte degli adolescenti. Nel corso del seminario sarà affrontato anche il tema delle nuove forme di criminalità on line.

Interverranno: Luca Pisano, psicologo, psicoterapeuta, direttore del Centro Clinico di Cagliari e autore del libro “Identità Virtuale”, Loredana La Barbera, assessore delle Politiche sociali e Gabriella Chiara Comi, dirigente del commissariato di Pubblica sicurezza di Carbonia.

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Siamo alle solite, anno nuovo, problemi vecchi e sempre più complessi.

La fabbrica della Portovesme S.r.l., unica produttrice italiana di zinco, unica sopravvissuta allo sfacelo industriale nel Sulcis lglesiente, potrebbe presto avere le ore contate”, in termini realistici, i mesi contati.

La Cisl, non ci sta a fare da spettatrice all’ennesima sciagura industriale del Territorio causata dalle inadempienze e incapacità delle lstituzioni.

Dal Governo nazionale, regionale e fino alle istituzioni locali, si continua a registrare una totale inettitudine nel dare una valida prospettiva economica al territorio, e come se non bastasse, si prefigurano scenari devastanti anche per le attività che, seppure in sofferenza, hanno mantenuto energiche le produzioni senza causare ulteriori danni all’occupazione.

Quella della Portovesme S.r.l., per la Cisl, potrebbe essere I’ennesima vittima di una politica del nulla, che non affronta risolve le diverse problematiche necessarie per il proseguo produttivo di una fabbrica che occupa 1.600 lavoratori.

Nell’ordine dei problemi, sono necessarie Ie autorizzazioni per l’ampliamento della discarica che consentirà le lavorazioni fino al mese di giugno 2017, e quindi, in assenza delle decisioni attinenti all’individuazione di un sito per la realizzazione di una discarica in grado di allocare gli scarti di lavorazione per i prossimi 10/20 anni, lo stabilimento sarà chiuso.

La modifica e la rimodulazione dell’art. 39 sul dispacciamento e gli oneri di gestione legati al prczzo dell’energia elettrica, tutto fermo dal 2013, obbliga le aziende energivore, come la Portovesme, alla marcia degli impianti, pagando un prezzo energetico altissimo che presto potrebbe portare la stessa alla fermata produttiva per situazioni legate alla non competitività rispetto ad altri produttori europei.

La concessione per l’utilizzo di un prezzo energetico adeguato, attraverso la super interrompibilità (scade dicembre 2017), prosegue ad essere rinnovata in modo da non consentire una programmazione di lungo respiro.

E poi, la burocrazia, le indecisioni, l’assoluta mancanza di volontà politica che costringe alla cautela sugli investimenti e sulle prospettive di marcia, costituiscono il modo più subdolo per arrivare al dramma della chiusura.

Queste elencate sono le colpevoli indifferenze politiche che ci costringeranno a una durissima reazione per evitare repliche di disastri già in atto, nonostante si succedano ministri che fanno finta di occuparsi delle questioni e, nonostante l’inconsapevolezza e la complicità di tanti, sull’assenza di una politica regionale favore della ripresa economica e occupazionale del territorio. In assenza di risposte concrete, non tarderemo nel mettere in atto tutte le possibili rivendicazioni per esigere un ruolo istituzionale più rispettoso degli interessi sociali e della collettività Sulcitana.

Fabio Enne – Segreteria Generale Cisl Sulcis Iglesiente

Nino D’Orso – Segreteria Geberale Femca Cisl Sulcis Iglesiente

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Abbattere i costi di trasporto sostenuti dalle società dilettantistiche sarde, per disputare gare e competizioni nelle isole di Carloforte e La Maddalena. È questa, in sintesi, la finalità della proposta di legge n. 391 illustrata questa mattina alla stampa dai presentatori Roberto Desini (primo firmatario), Gianfranco Congiu, Augusto Cherchi (Partito dei Sardi) e da Pierfranco Zanchetta (Upc-Socialisti) a cui si aggiungono i sottoscrittori Piermario Manca (Pds), Luca Pizzuto (Sel), Giuseppe Meloni (Pd) e Alessandro Unali (Misto). 

«I costi dei collegamenti con le isole minori – ha dichiarato Roberto Desini – pesano sui magri bilanci delle società sportive al punto che molte squadre trovano conveniente pagare la sanzione per la mancata partecipazione piuttosto che disputare gare o incontri a Carloforte o alla Maddalena. Vogliamo far cessare questa disparità di trattamento e riaffermare ovunque nell’Isola i principi dello sport e la sua valenza educativa e sociale soprattutto per i più giovani.»

La soluzione al problema, avanzata nella proposta di legge e concordata con i vertici regionali del Coni, prevede che, attraverso una modifica della legge n. 17 del 17 maggio 1999 (Provvedimenti per lo sviluppo dello sport in Sardegna) il Coni stipuli apposita convenzione con il vettore marittimo che opera da e per le isole minori e faccia fronte, agli oneri relativi all’abbattimento dei costi di trasporto per le società dilettantistiche sarde, con le risorse che la Regione già trasferisce al Coni per effetto delle disposizioni della  legge 17/99.

La spesa è quantificata in circa 45.000 euro l’anno.

Pieno sostegno all’iniziativa è stato dichiarato dal presidente regionale del Coni, Gianfranco Fara, («siamo pronti alla collaborazione e le carenze nei trasporti, esterni ed interni all’Isola, restano un fattore penalizzante per tutti i sardi») mentre il capogruppo dell’Upc-Socialisti, Pierfranco Zanchetta, ha evidenziato come le problematiche che attengono le società sportive siano solo una parte della questione nodale che riguarda gli alti costi dei collegamenti con le isole minori.

«La responsabilità – ha spiegato Pierfranco Zanchetta – non è dell’armatore quanto delle Regione che determina le tariffe e l’alto costo dei biglietti penalizza oltremisura l’economia di Carloforte e La Maddalena.»

Il capogruppo del Partito dei Sardi, Gianfranco Congiu, ha quindi salutato con favore l’adesione alla proposta di legge del Pds di numerosi consiglieri della maggioranza ed ha auspicato un’ampia condivisione in Aula «su un provvedimento che punta a limitare i danni della “doppia insularità”». «È una proposta di buon senso – ha concluso Augusto Cherchi (Pds) – che vuole dare ristoro alle nostre isole, penalizzate, come lo è la Sardegna nei confronti del Continente, dall’alto costo dei trasporti».

 

 

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Il gruppo dell’Udc in Consiglio regionale (primo firmatario il segretario regionale, Giorgio Oppi), ha presentato un’interpellenza urgente «sulla situazione di precarietà delle strutture complesse dell’Azienda ospedaliera Brotzu e sulla decisione di bandire la selezione per la copertura del posto di direttore della struttura complessa di ostetricia e ginecologia dell’ospedale San Michele a Cagliari», con la quale chiede un intervento immediato del presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru, e dell’assessore della Sanità, Luigi Arru, «per scongiurare che vengano posti in essere, all’Azienda ospedaliera Brotzu,  atti palesemente illegittimi e dannosi».

Nel documento-denuncia, Giorgio Oppi, Gianluigi Rubiu, Giuseppino Pinna e Alfonso Marras, ricordano le recenti norme approvate, a partire dal 2014, e relative all’incorporazione degli ospedali Businco e Microcitemico nell’Azienda ospedaliera Brotzu, insieme con la nomina dei commissari delle Asl e delle Aziende ospedaliero universitarie, con l’obiettivo, tra gli altri, di redigere e approvare il piano di riqualificazione e riorganizzazione dei servizi sanitari, nonché la deliberazione della giunta n. 23\7 del 2015, in materia di contenimento della spesa relativa al personale.

«Sulla base di queste norme – scrivono i consiglieri dell’Udc – l’Azienda ospedaliera Brotzu non può procedere a nuove assunzioni se non dopo aver completato il processo di rideterminazione della rete ospedaliera che invece è ancora in atto.»

«Ma risulta invece che il Brotzu – aggiungono i consiglieri dell’Udc – abbia chiesto una deroga per effettuare una selezione, per ricoprire soltanto il posto vacante di direttore della struttura complessa di ostetricia e ginecologia, nonostante l’Azienda ospedaliera Brotzu conta ben quindici strutture complesse rette dai cosiddetti “facenti funzioni” e nonostante il bando per il direttore di ostetricia e ginecologia risalga al 2013. A ciò si aggiunga che attualmente operano ben due direttori di struttura complessa di ostetricia e ginecologia ed è verosimile che in sede di riorganizzazione delle strutture, siano almeno parzialmente accorpate.»

Giorgio Oppi, Gianluigi Rubiu, Giuseppino Pinna e Alfonso Marras contestano quindi lo svolgimento delle procedure concorsuali ed in particolare l’attribuzione di 35 punti su 100 per il curriculum dei candidati e di 60 punti su 100 per il colloquio, nonché pongono in dubbio i criteri di scelta della commissione esaminatrice («quest’ultima deve essere effettuata con meccanismi che ne garantiscano la genuinità ma il Brotzu non possiede alcun software specifico e certificato per soddisfare tale requisito»).

«Tali illogici comportamenti – concludono i consiglieri dell’Udc – inducono a ritenere che dietro il concorso per la direzione di ostetricia e ginecologia, al Brotzu, ci siano in realtà altre esigenze da soddisfare.»

 

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Il sindaco di Nuoro Andrea Soddu è il nuovo presidente del Consiglio delle Autonomie Locali. Succede a Giuseppe Casti, ex sindaco di Carbonia.

Andrea Soddu è stato eletto con 33 voti su 34 votanti al termine della seduta di insediamento del Cal presieduta dal presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau.

«Sono contento per questo grande incarico che mi avete voluto attribuire all’unanimità – ha detto Andrea Soddu al termine della votazione – credo che sia la più importante risposta da parte della politica e delle rappresentanze territoriali in un momento di crisi. E’ questo anche un segnale di speranza per le comunità amministrate chiamate a governare gravi difficoltà..

Andrea Soddu ha poi indicato la linea che intende seguire nel suo mandato: «Terrò conto delle necessità di tutti i territori da Santa Teresa a Teulada, da Orosei a Bosa. Cercherò di rispondere alle richieste che arrivano dalla zone più popolate e da quelle in via di spopolamento e che passano per ogni sensibilità politica. In questa direzione intendo portare avanti il mio mandato. Sono convinto che il Cal sia un organismo che ha necessità di un dialogo costante con Giunta e Consiglio ma che non deve aver paura di avere la schiena dritta quando si tratta di difendere le prerogative degli enti locali. Occorre ribaltare la filosofia nazionale ed europea che tende a schiacciare le autonomie locali senza considerare che sono quelle che erogano i servizi ai cittadini e ci mettono la faccia. Ringrazio tutti – ha concluso il neo presidente del Cal – oggi è stata data una grandissima e inedita prova di maturità politica. E’ il miglior regalo che si poteva fare per il 2017 alla Sardegna».

Nella prossima seduta, che sarà convocata a domicilio, il Cal provvederà all’elezione del nuovo Ufficio di Presidenza composto, oltre che dal presidente Andrea Soddu, da un vice presidente vicario e da 4 consiglieri.