21 November, 2024
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Con le nuove nomine decise tre giorni fa dal manager unico della sanità sarda, Fulvio Moirano, dei direttori generali delle otto aree socio-sanitarie (Assl) istituite con la riforma proposta dalla Giunta, si è concluso il mandato della Direzione generale della ormai ex ASL 7 di Carbonia, e il dott. Antonio Onnis, la dott.ssa Fannì Pittau e il dott. Silvio Maggetti hanno espresso ai dirigenti, ai dipendenti, agli operatori, ai collaboratori dell’azienda, al Collegio sindacale, ai Medici di Medicina Generale, ai Pediatri di libera scelta, agli specialisti ambulatoriali, ai Medici di continuità assistenziale, alle Organizzazioni Sindacali, alle Associazioni, ai Sindaci, e a tutti gli interlocutori dell’Azienda un ringraziamento «per l’impegno e la dedizione con cui, in questi anni, hanno contribuito al raggiungimento degli importanti obiettivi aziendali».

I tre dirigenti, ai quali dal 2 gennaio 2017 subentrerà Maria Maddalena Giua, 61 anni, laureata in Giurisprudenza, Dirigente Amministrativo a tempo indeterminato, Responsabile della struttura complessa “Area Amministrativa Territoriale” alla Asl 8 di Cagliari. hanno scritto una prima lettera di saluto a dipendenti, collaboratori, organizzazioni ed associazioni, ed una seconda lettera ai sindaci dell’ex provincia di Carbonia Iglesias, che pubblichiamo integralmente.

A tutti i dipendenti e collaboratori della ASL 7

Agli MMG e PLS

Agli specialisti ambulatoriali

Ai medici di continuità assistenziale

Al collegio sindacale

Alle Organizzazioni Sindacali

Alle Associazioni

Carbonia, 30 dicembre 2016

Carissimi, si conclude il mio mandato da Commissario Straordinario alla ASL di Carbonia,e non senza commozione, desidero esprimere ai dirigenti, ai dipendenti, agli operatori, ai collaboratori dell’azienda, ai Medici di Medicina Generale, ai Pediatri di Libera scelta, agli Specialisti ambulatoriali, ai Medici di continuità assistenziale e al Collegio sindacale un grazie di cuore per l’impegno e la dedizione con cui, in questi anni, hanno contribuito al raggiungimento degli importanti obiettivi aziendali. Un ringraziamento, pieno di stima e grande affetto, che condivido con la Dott.ssa Fannì Pittau, Direttore amministrativo, e il Dott. Silvio Maggetti, Direttore Sanitario, che con me hanno collaborato in questo percorso di direzione dimostrando capacità professionali ed umane straordinarie. Insieme a loro, a tutti i dipendenti e collaboratori, si è cercato di perseguire obiettivi nell’interesse prioritario degli utenti, attraverso la costruzione di un’Azienda più moderna ed efficiente, talvolta anche con l’assunzione di scelte difficili e sofferte spesso in contesti complicati. Straordinario e decisivo in questo percorso il contributo delle Organizzazioni sindacali e delle Associazioni, che salutiamo e ringraziamo, con cui è stato sempre aperto e vivo il confronto e con le quali – se talvolta si sono accesi i toni delle discussioni e dei dibattiti – mai è mancato il rispetto reciproco e la consapevolezza di agire per il bene della comunità del Sulcis Iglesiente. Credo che il percorso sia avviato, per la riqualificazione dei servizi sanitari del territorio, per la riorganizzazione della rete ospedaliera, per l’ammodernamento tecnologico e strutturale; il mio auspicio per per tutti voi, per gli utenti dei nostri servizi e per tutti i cittadini della Provincia è che si possa proseguire in questo cammino e che il Sulcis Iglesiente possa avere il ruolo che merita nel contesto della nascente ATS regionale: servizi eccellenti, specialità mediche e chirurgiche all’avanguardia capaci di attrarre pazienti da tutta la Sardegna; le professionalità non mancano di certo, ma è chiaro che è necessario il giusto supporto organizzativo e gestionale.

Buon lavoro a tutti e buon 2017

f.to Dott. Antonio Onnis Dott.ssa Fannì Pittau Dott. Silvio Maggetti

 

Ai Signori Sindaci Provincia di Carbonia Iglesias

Carbonia, 30 dicembre 2016

Egregi Sindaci, al termine del mandato di questa direzione aziendale cogliamo l’occasione per mandare un saluto e un ringraziamento ai Sindaci della Provincia di Carbonia Iglesias che in questi anni attraverso la conferenza sociosanitaria hanno dato un fondamentale e prezioso contributo per la gestione della sanità in questo territorio. Siamo convinti che l’ascolto dei territori sia elemento imprescindibile per accompagnare ogni azione riformatrice (a maggior ragione quando le riforme riguardano aspetti sanitari), e che i Comuni – sempre in prima linea nel rapporto con i cittadini – siano i più attenti e capaci nel captare e comprendere i bisogni e le difficoltà delle comunità. Siamo inoltre convinti che salute e sviluppo territoriale debbano procedere nella stessa direzione, che non esista l’una senza l’altro, e che solo insieme possano creare importanti e significative sinergie capaci di assicurare una buona qualità di vita agli abitanti di questo territorio. In quest’ottica abbiamo improntato la nostra gestione, che non ha mai evitato il confronto con le istituzioni cittadine, talvolta anche con discussioni accese, in contesti non sempre favorevoli con risorse contingentate e con la necessità di garantire servizi sanitari di qualità. Sento dunque il dovere di ringraziarvi per il sostegno che ci avete dato nelle decisioni importanti, e per la sensibilità e l’attenzione con cui ci avete aiutato a risolvere tanti e importanti problemi. Siamo certi che, anche grazie al percorso avviato da questa Direzione per la riqualificazione dei servizi sanitari, per la riorganizzazione della rete ospedaliera, per l’ammodernamento tecnologico e strutturale, questo territorio e i suoi Amministratori abbiano le potenzialità, le capacità e le professionalità per affrontare le problematiche sanitarie e rendere il Sulcis Iglesiente più forte e attrattivo nel contesto regionale e non nascondiamo un certo rammarico per non poter più partecipare a rendere concreta questa visione. Nella certezza che vi siano altre opportunità, in futuro, per lavorare di nuovo insieme, e per sviluppare e realizzare progetti ed idee per la crescita del Sulcis Iglesiente, cogliamo l’occasione per augurarvi Buon lavoro e Buon 2017

F.to Il Commissario Straordinario, Dott. Antonio Onnis

Il Direttore Amministrativo Dott. Fannì Pittau

Il Direttore Sanitario Dott. Silvio Maggetti

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Simona Deidda (di Domusnovas) e Stefania Mocci (di Quartucciu) si sono unite civilmente il 1 ottobre a Domusnovas. A celebrare il rito, leggendo alla coppia i commi dell’articolo 1 della Cirinnà (la legge 76 del 2016), è stato il sindaco Massimo Ventura.

La trasmissione Stato Civile di Rai3 ha dedicato loro parte della prima puntata, ritrasmessa il 26 dicembre. Da quel giorno la coppia sarda è stata vittima di cyberbullismo con pesanti minacce ed insulti omofobi e di attacchi mediatici, perché la figlia di Stefania, Desireè di 12 anni, avuta da un precedente matrimonio, vive con le due donne in quella che orgogliosamente la coppia chiama “famiglia arcobaleno”. Hanno dovuto anche bloccare il profilo twitter Husteron proteron che aveva il logo de Il Popolo della Famiglia.

«E’ inquietante – sostiene il presidente nazionale Mario Marco Canale di Anddos la notizia riportata da Adnkronos sollevata dal quotidiano PRIDE Online che denuncia le incredibili minacce sul web ricevute da Simona e Stefania, una coppia protagonista della trasmissione “Stato Civile”. Il discorso d’odio sul web è una delle ultime frontiere che ci troviamo ad affrontare nella lotta alle discriminazioni, come dimostra anche il recente incontro con associazioni ed istituzioni promosso dal ministro Orlando. Le parole sono pietre: “urlare” sui social a due persone che andrebbero fucilate per la loro omosessualità è il modo migliore per generare sofferenza e per armare la mano dei violenti. L’Italia ha bisogno di riprendere seriamente un dibattito sulle discriminazioni e sull’estensione della legge Mancino-Reale anche all’omo-transfobia, superando la proposta limitata e inefficace che giace da tre anni in Senato. La libertà di espressione è per noi un valore inestimabile, così come lo è anche il diritto di ogni persone di vivere, liberamente, la propria identità, la propria vita, i propri amori. Tra la libertà di parola e l’incitazione all’odio, il diritto internazionale, le Nazioni Unite e l’Unione Europea hanno stabilito da tempo un confine ben preciso. Nel nostro Paese, come in pochi altri ormai del mondo che può definirsi democratico, si fa fatica ad applicare questo concetto anche al discorso d’odio contro le persone LGBTI. Ribadiamo, pertanto, la nostra disponibilità a collaborare con il ministero della Giustizia per monitorare con attenzione l’impatto del discorso d’odio omofobo sulla nostra base associativa e sulla comunità LGBTI. Per la prima volta, infatti, il ministero ha mostrato di voler affrontare il tema del discorso d’odio dal punto onnicomprensivo dei diritti umani, includendo quindi il razzismo, il sessismo, le discriminazioni culturali e religiose e l’omotransfobia. Confidiamo, quindi – conclude il presidente nazionale Mario Marco Canale di Anddos -, anche in un impegno del ministro per riaprire un percorso politico che muova in questa direzione.»

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E’ stato firmato venerdì, a Cagliari, un Accordo tra Regione e organizzazioni sindacali rappresentative dei lavoratori del Parco Geominerario. L’incontro, presieduto dal Capo di gabinetto della Presidenza Filippo Spanu, è stato convocato per fare il punto sui prossimi passaggi di attuazione della legge adottata dal Consiglio Regionale il 22 dicembre scorso (la n. 34), che ha disegnato un percorso per i lavoratori durante il “periodo ponte” che intercorre dal prossimo 1 gennaio fino alla conclusione delle procedure ad evidenza pubblica. A seguito di tali procedure, verrà individuato il soggetto imprenditoriale a cui sarà affidato il Piano del Parco Geominerario storico e ambientale della Sardegna, e che dovrà farsi carico degli stessi addetti attualmente parte del bacino occupazionale.
La riunione, aperta dal vicepresidente della Regione Raffaele Paci, ha visto l’intervento del capogruppo del Partito democratico in Consiglio Regionale Pietro Cocco, primo firmatario della legge approvata dall’assemblea legislativa sarda.
La Giunta regionale – è stato detto ai rappresentanti sindacali – già nelle ore immediatamente successive all’approvazione della legge, ha costituito e riunito un gruppo di lavoro tecnico che è già all’opera per la gestione dei prossimi passaggi. Con l’accordo di oggi, Regione e sindacati hanno ricostituito il Tavolo partenariale che, nei prossimi mesi, seguirà puntualmente l’iter della vertenza.
La Giunta, inoltre, ha condiviso con i rappresentanti sindacali le azioni da recepire in una delibera che sarà adottata dall’esecutivo nei primi giorni del nuovo anno. Tale atto, in particolare, si occuperà dell’individuazione puntuale dei lavoratori interessati e della quantificazione dei tempi della loro presa in carico e profilazione da parte dell’Aspal (che dovrà concludersi entro il 1 marzo del 2017).
Saranno, inoltre, precisate le modalità e la tempistica attraverso cui la Regione integrerà l’indennità Naspi, nell’ottica della continuità reddituale sempre garantita dall’esecutivo (e su cui anche la Legge Regionale 34 ha statuito), e verranno definiti i tempi necessari per arrivare, sempre da parte dell’Aspal (individuata come stazione appaltante) a concludere le procedure ad evidenza pubblica per la scelta dell’aggiudicatario del nuovo Piano per i lavoratori del Parco Geominerario. La Regione, al fine di garantire il rispetto delle tempistiche preventivate, rafforzerà le strutture amministrative coinvolte dal procedimento e studierà modalitá di attuazione di possibili fuoriuscite volontarie di addetti dal bacino occupazionale. Saranno inoltre definite le modalità di inserimento – con contratto a tempo determinato -, dei lavoratori in Igea e presso i Comuni o gli Enti Pubblici che hanno nei loro territori cantieri aperti (che già impiegavano parte dei lavoratori), nonché le modalità di presentazione dei piani di attività, da parte degli stessi enti che prenderanno in carico gli addetti. La delibera conterrà anche un’analisi delle tipologie contrattuali da applicare alle maestranze e di come verrà definito il collegamento tra le strategie di sviluppo del Parco Geominerario e l’attività degli addetti interessati dall’accordo.
Regione e sindacati, infine, hanno concordato che, a seguito della deliberazione della Giunta, verrà definito un puntuale programma dei lavori del Tavolo Partenariale.

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L’on. Edoardo Tocco (FI) boccia la nomina dei nuovi direttori generali nelle aziende sanitarie della Sardegna.

«Siamo di fronte all’ennesima spartizione di poltrone che non produrrà certo il miglioramento della sanità in Sardegna – denuncia Edoardo Tocco, vice presidente della commissione Sanità del Consiglio regionale. Con l’avvento della Asl unica si auspicava un cambio di marcia, con la semplificazione nelle procedure di nomina dei direttori delle aziende, orientate a misure di razionalizzazione che garantissero un più alto livello di tutela della salute, visto che il manager dichiarò che avrebbe scelto in base a specialità e competenze. Tantissimi nuovi direttori non conoscono le difficoltà dei territori assegnati. E’ poi complicato amministrare aziende con bacini d’utenza di migliaia di cittadini, con dirigenti che hanno un orizzonte temporale nella nomina molto stretto e sempre provvisorio e quindi soggetti alle oscillazioni del tempo. E’ ora di nominare figure seguendo stringenti criteri di merito e di competenza.»

Edoardo Tocco invoca indipendenza delle nomine in sanità dalla politica. «Il nuovo giro di nominati non appare, infatti, nell’assoluto interesse dei cittadini – conclude il vice presidente della commissione Sanità del Consiglio regionale -. I vecchi commissari dopo tanti rinnovi sono stati accantonati, con scelte dettate ancora una volta da sole logiche politiche».

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Non si ferma la mobilitazione dei lavoratori dell’Eurallumina. Due giorni fa l’assemblea generale dei lavoratori ha fissato per martedì 10 gennaio il primo appuntamento del nuovo anno, una manifestazione davanti all’assessorato regionale dell’Ambiente, in via Roma, a Cagliari.

I lavoratori e le loro rappresentanze sindacali, attendono la convocazione della conferenza di servizi conclusiva dell’iter autorizzativo per il riavvio dello stabilimento di Portovesme, che si dovrebbe svolgere entro il mese di gennaio iniziato oggi.

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Se a fine anno la consuetudine da parte dell’Amministrazione Regionale è quella di fare un consuntivo in relazione ai problemi della Sardegna, anche quest’anno aumenteranno i disagi sociali e del lavoro.

Circa 50 lavoratori L.S.U. probabilmente, quasi certamente, non vedranno il rinnovo nelle attività comunali perché la Regione Sardegna pare sia stata bloccata da enti superiori circa il finanziamento e quindi il rinnovo delle sopracitate attività.

La Regione Sardegna come sempre in fortissimo ritardo sulle tematiche per il lavoro, oltre a non poter garantire il proseguo ai 50 Lavoratori Socialmente Utili, riesce ad essere inadempiente anche sui percorsi che potevano prevedere l’accompagnamento alla pensione o la possibilità di finanziamenti per l’autoimpiego.

Su quest’ultimo argomento, infatti, le domande per la concessione dei vari strumenti da utilizzare scadevano proprio oggi.

La Cisl del Sulcis Iglesiente, si farà carico anche di questo ennesimo dramma sociale che va ad aggiungersi alle svariate e interminabili vertenze che collassano completamente l’intero tessuto economico del territorio, a causa della malvagia indifferenza di una classe politica regionale, inconcludente e deleteria per il Sulcis Iglesiente e per tutta la Sardegna.

In assenza di situazioni che pongano rimedio a tale disastro si preannuncia un inizio del 2017 molto intenso dal punto di vista di legittime rivendicazioni.

La situazione degli L.S.U.  rappresenta solo un altro degli innumerevoli problemi irrisolti di questa Regione.

Fabio Enne  

Segretario Generale Cisl Sulcis Iglesiente

        

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Nicole in braccio alla mamma Ilaria Cotza. Nella foto anche papa Igor Serrao e l’ostetrica Selenia Pinna, che ha assistito al parto.

Si chiama Nicole Serrao la prima nata d’Italia: è venuta alla luce a mezzanotte in punto nel reparto di Ostetricia e Ginecologia, diretta dal professor Gian Benedetto Melis, del Policlinico Duilio Casula. La mamma, Ilaria Cotza, e papà Igor sono arrivati nel reparto dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari alle 20.38 del 31 dicembre. Hanno assistito al parto l’ostetrica Selenia Pinna e il ginecologo Michele Peiretti. La bimba, nata con parto naturale, pesa  2 chili e 460 grammi ed è lunga 43 centimetri.