21 July, 2024
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Il consigliere dei Rossomori, Emilio Usula, ha annunciato questa mattina, nel corso di una conferenza stampa in Consiglio regionale, la costituzione del “Polo dell’Autodeterminatzione”, il nuovo raggruppamento dell’area identitaria che comprende oltre ai Rossomori, l’associazione “Sardos”, i movimenti “Gentes”, “Comunidades” e “Sardegna possibile”, i partiti indipendentisti Liberu, Irs e Sardigna Natzione. 

I rappresentanti delle otto formazioni politiche (Paolo Mureddu, Alberto Filippini, Alessandro Mongili, Valentina Sanna, Marta Onnis, Pier Franco Devias, Gavino Sale e Bustianu Cumpostu) hanno designato portavoce il giornalista, già direttore dell’Unione Sarda, Anthony Muroni, con il compito di illustrare obiettivi e finalità del nuovo schieramento che si dichiara «alternativo rispetto al quadro politico italiano». «Un progetto aperto e destinato a durare nel tempo», così lo ha definito Muroni, che fonda sui valori della democrazia, del progresso, della solidarietà, della crescita economica ed etica, della non violenza, dell’integrazione e dell’accoglienza.

«Non collaboriamo con i partiti italiani, né ci alleeremo con le coalizioni del falso bipolarismo italiano – ha spiegato il portavoce – perché i partiti del centrodestra e del centrosinistra non contemplano l’autodeterminazione dei sardi.» Sollecitato anche dalle domande dei giornalisti, Anthony Muroni non ha escluso la partecipazione alle ormai imminenti elezioni per il rinnovo del Parlamento italiano («il Rosatellum non comporta l’obbligo del superamento di alcuna soglia di sbarramento per l’attribuzione dei seggi nei collegi uninominali») anche se tutto lascia intendere che la sfida attesa sia quella per l’elezione del Consiglio regionale. Non sono mancate alcune sottolineature critiche rivolte all’attuale Giunta («sulla vertenza entrate e per gli accantonamenti ha dimostrato di non essere dalla parte dei sardi») ed alla classe politica più in generale («non è stata capace di salvaguardare gli interessi dei sardi nel complicato rapporto tra la Sardegna e lo Stato»).

«Lavoriamo – ha concluso Anthony Muroni – per consentire ai sardi di poter scegliere il loro orizzonte statuale e siamo convinti che il crescente fenomeno dell’astensionismo possa trovare un freno davanti ad un’offerta politica diversa e alternativa rispetto a quella rappresentata dai poli italiani negli ultimi venti anni.»

Il consigliere dei Rossomori, Emilio Usula, sarà il riferimento operativo e politico, in seno all’assemblea sarda, del “Polo per l’Autodeterminatzione”.

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Avere sotto controllo le informazioni sulla propria azienda in qualunque momento accedendo da smartphone e tablet in modo facile, sicuro e veloce. E’ questo lo scenario che si apre agli oltre 180 mila cittadini-imprenditori della Sardegna attraverso il servizio impresa.italia.it , una piattaforma online – realizzata da InfoCamere per conto delle Camere di Commercio – con cui ogni imprenditore potrà accedere senza oneri alle informazioni e ai documenti ufficiali della propria impresa.

Progettata secondo la logica mobile first e in linea con i paradigmi di design promossi dal Team Digitale e da AgID – la nuova piattaforma è nativamente integrata con SPID, il Sistema Pubblico di identità digitale. Offre un utilizzo delle informazioni veloce e di immediata comprensione e mette l’imprenditore in condizione di avere a disposizione – sempre e ovunque, sul suo smartphone o tablet – la carta d’identità digitale della propria impresa: visura, bilancio, pratiche in corso e molto altro ancora. Non solo: dal cassetto è possibile accedere direttamente ai company profile delle imprese più innovative su startup.registroimprese.it .

«Il cassetto digitale dell’impresa – dichiara il presidente di Unioncamere Sardegna e presidente della CCIAA di Nuoro, Agostino Cicalo’ – è una di quelle piccole rivoluzioni che però hanno la capacità di ricostruire la fiducia con la pubblica amministrazione. È un esempio di rapporto virtuoso con le imprese perché semplifica la loro vita, avvicinando gli imprenditori alla cittadinanza digitale e spingendoli ad utilizzare strumenti e tecnologie che possono renderli più competitivi, anche a livello internazionale. È una tappa del percorso di semplificazione e innovazione intrapreso dal sistema camerale da diversi anni, in linea ed a sostegno dell’Agenda Digitale italiana e di quella europea. Un’azione di servizio – conclude Agostino Cicalò – che opera in una prospettiva di alfabetizzazione digitale delle imprese e che verrà ulteriormente rafforzata attraverso la costituzione dei Punti Impresa Digitale per l’accesso al mercato, previsti dal Piano Nazionale Industria 4.0 ed affidati alle Camere di Commercio.»

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«Sono passati più di tre anni da quando il Consiglio Regionale, dimostrando sensibilità e attenzione, ha votato all’unanimità la legge regionale n. 12 “Interventi regionali per la prevenzione della fetopatia alcolica”, la più grave disabilità permanente che si manifesta nel feto esposto, durante la vita intrauterina, all’alcol consumato dalla madre durante la gravidanza.»

Lo scrive, in una nota, Luca Pizzuto, consigliere regionale del gruppo Art. 1 – Sdp.

«Dieci mesi fa, con ventotto mesi di ritardo rispetto al crono programma della legge, la Giunta regionale ha dato mandato all’assessore dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza Sociale di istituire un tavolo tecnico per l’elaborazione delle linee guida, e un tavolo permanente di monitoraggio e prevenzione composto dagli esperti delle Associazioni Amici Della Vita, ARCAT e Centro di Accoglienza Don Vito Sguotti – aggiunge Luca Pizzuto -. Purtroppo, ad oggi, ancora nessun tavolo è stato istituito, mentre il problema del disagio sociale provocato dall’abuso dell’alcol è un’emergenza sanitaria che richiede massima  attenzione e risorse adeguate. Per questo motivo abbiamo presentato un’interrogazione all’Assessore regionale alla Sanità sulla mancata applicazione della legge e della successiva delibera. Lunedì prossimo 27 novembre, inoltre, presenteremo una mozione per cui la l’assessore di competenza dovrà rispondere in Aula del perché, fino a questo momento, la legge non abbia ancora trovato attuazione.»

«Dobbiamo prenderci cura dei più deboli sempre, i bambini sono tra questi. È possibile fare in modo che sin dalla gestazione – conclude Luca Pizzuto – abbiano delle tutele speciali e faremo in modo di fargliele ottenere.»

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Si annuncia all’insegna di una doppia ricorrenza il 2018 di Dromos: da un lato le venti candeline del festival ideato e organizzato dall’omonima associazione che ogni estate tiene banco a Oristano e in diversi centri della sua provincia, e dall’altro il cinquantenario del 1968, anno cruciale e che tanti e profondi cambiamenti ha innescato nella società, nel costume, nella cultura. Due anniversari da celebrare con gli strumenti propri di Dromos nel consueto appuntamento col festival, previsto tra il primo e il 15 agosto, che per l’occasione si riconoscerà sotto un titolo emblematico: DromosRevolution.

Tanta musica e arte, ma anche fotografia, letteratura e cinema caratterizzeranno un ricco programma di iniziative dedicate a un anno, una stagione che ha segnato uno spartiacque nella storia del secondo Novecento; e che, come scrive il critico d’arte Ivo Serafino Fenu, ideatore della sezione del festival dedicata alle arti visive, fu soprattutto «l’aspirazione di una generazione nel portare l’immaginazione al potere, secondo le teorie di Herbert Marcuse, uno dei padri nobili di quell’immaginifico e per certi versi irripetibile momento politico, sociale e culturale». Ed è soprattutto questo l’aspetto che Dromos intende approfondire, in linea con le tematiche che da sempre caratterizzano il festival.

Il cartellone musicale prevede come sempre una fitta serie di concerti, spaziando su più latitudini e generi, a partire dal jazz e i suoi immediati dintorni, con un variegato e qualificato cast di artisti internazionali, nazionali e regionali, a ciascuno dei quali verrà chiesto, per l’occasione, di proporre un omaggio o una meditazione su quell’anno fatidico. Sul versante delle arti visive, è invece già in cantiere la mostra “68/Revolution”, curata da Ivo Serafino Fenu, dal giornalista Walter Porcedda e da Chiara Schirru per Askosarte, in collaborazione col collezionista Antonio Manca e con prestigiose gallerie d’arte. In continuità con la precedente e fortunata “Wild is the wind – l’immagine della musica”, dedicata a David Bowie e ospitata alla Pinacoteca comunale Carlo Contini di Oristano tra fine dicembre 2016 e i primi dello scorso marzo, in “68/Revolution” convivranno memorabilia di un passato prossimo oramai classificabile nell’archeologia del rock e dei primi movimenti di contestazione giovanile assieme alle più spericolate ricerche estetiche contemporanee, i protagonisti di allora con i giovani artisti di oggi, che non hanno vissuto quell’esaltante momento storico ma del quale hanno comunque subito l’innegabile fascinazione.

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Trent’anni di musica e emozioni in Sardegna: questo, e tanto altro, nel racconto che Paolo Fresu porterà in dote questa domenica (26 novembre) a Modena, dove è atteso nel pomeriggio (alle 17.30) al BPER Forum Monzani per la presentazione del libro “Time in Jazz”, edito da Franco Cosimo Panini in occasione della XXX edizione del festival che il trombettista ha fondato nel 1988 nel suo paese natale: Berchidda.

Un racconto coinvolgente, scritto in prima persona dallo stesso musicista che ripercorre le tappe di un festival jazz nato in un piccolo paese sardo «di sole tremila anime, lontanissimo dalle centralità culturali dell’Italia e del vasto mondo». Un percorso che ha visto “Time in Jazz” crescere anno dopo anno, grazie anche alla sua attitudine a comprendere all’interno dei suoi programmi, oltre alla musica, anche altre forme di espressioni artistiche, come il cinema, le arti visive, la letteratura, e grazie al suo indissolubile legame col territorio sardo, magico scenario che tra concerti nei boschi, nelle chiese campestri e in altri luoghi di particolare significato simbolico, definisce la cifra del festival.  

Più di trecento fotografie, gli interventi e le testimonianze di tanti amici e artefici di “Time in Jazz”, insieme all’elegante veste grafica del libro, impreziosiscono il racconto aiutando il lettore a entrare nell’atmosfera unica del festival berchiddese: una realtà che partendo da un piccolo paese ha saputo andare oltre, annullando i confini e avvicinando le distanze, grazie alla musica e alle arti. 

Tra immagini, racconti, ricordi e aneddoti, Paolo Fresu, domenica a Modena, illustrerà la pubblicazione dialogando con il giornalista Stefano Salis del quotidiano “Il Sole 24 Ore”. Poi spazio alla musica con un concerto che vedrà il trombettista sardo esibirsi nel collaudato duo con il bandoneonista marchigiano Daniele di Bonaventura.

Paolo Fresu _2015 (ph © Roberto Cifarelli1905)

 

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6 sardi su 100 hanno il diabete mellito, quindi nell’Isola ben 110.401 persone sono affette da questa malattia, con una prevalenza che arriva al 6,4%. Sono questi, in estrema sintesi, i dati emersi dall’analisi dei flussi regionali sulla patologia presentati dall’Associazione medici diabetologi e della società italiana di diabetologia in occasione della “XIX Riunione scientifica congiunta”, svoltasi ad Alghero nell’ultimo fine settimana.

Nella città catalana, in un percorso sviluppato dalla riflessione sulla collaborazione indispensabile tra professionalità diverse, dipanandosi poi nell’individuazione della necessità di individuare percorsi assistenziali nei quali non si perda il diabetico e le sue esigenze, i partecipanti alla 2 giorni scientifica, oltre 100 medici e operatori sanitari diabetologici provenienti da tutta l’Isola e altri medici specialisti come oculisti e cardiologi coinvolti nella cura ed assistenza della persona con diabete, hanno esaminato i numeri della prevalenza in Sardegna del diabete mellito, sia di tipo 1 che di tipo 2, nonché le modalità nelle quali programmare l’assistenza partendo dal concetto di rete multiprofessionale.

La presidente regionale dell’associazione medici diabetologi, Francesca Spanu, consulente della ricerca, insieme al realizzatore del dossier, Antonello Antonelli, della direzione generale Sanità dell’assessorato, hanno illustrato il risultato dell’esame dai quali risultano 110.410 persone affette da diabete mellito, per cui si conta una prevalenza regionale del 6,4%. Degli oltre 110mila casi, la cui età media è di 66,4 anni, 58.396 interessano gli uomini e 52.014 le donne. La prevalenza maggiore è stata registrata nei maschi tra il 64 e 84 anni: 30.954, il 53% di tutti i malati. Il dato viene confermato analizzando le fasce d’età più colpite: quella tra i 64 e 84 anni, 59.370 casi, rappresenta il 53,8% dei malati, seguita da quella tra i 45 ai 64 con 31.210 casi , il  28,3% del totale. Tra le aree geografiche, 37.558 casi sono registrati a Cagliari, 21.466 a Sassari e 11.374 a Oristano.

«Questi sono dati importanti e dovrebbero suscitare interesse e riflessione, non solo tra gli addetti ai lavori e gli amministratori ma in tutta la popolazione – afferma Francesca Spanu, presidente regionale dell’associazione medici diabetologi – per questo li stiamo sottoponendo agli Amministratori regionali con lo scopo di commisurare le risorse in campo alle reali necessità dei 110.410 diabetici sardi, affinché possano avere il giusto spazio per le diagnosi e i controlli nonché un riferimento per una malattia che dura tutta la vitaSoprattutto – sottolinea la presidente Spanu – vorremmo che i servizi fossero uguali per tutti i sardi ovvero avere una diabetologia moderna, cioè fondata non sul solo diabetologo ma su un team che possa comprendere anche l’infermiere, il dietista, il podologo e lo psicologo. La programmazione dell’assistenza specialistica diabetologica, diffusa in tutta la nostra regione – conclude Francesca Spanu – dovrà quindi partire da questi dati, per assicurare ai diabetici un accesso alle cure con equità, sostenibilità e appropriatezza. La comunità diabetologica presente ad Alghero, attraverso gli organismi diabetologici costituiti in regione e le società scientifiche, si è dato ulteriore impulso e motivazione al confronto ed alla programmazione per realizzare questi obbiettivi

 

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Il sindaco Ignazio Locci ha convocato il Consiglio comunale di Sant’Antioco in seduta straordinaria per martedì 28 novembre, alle 19.00. Sono due i punti inseriti all’ordine del giorno: la presa d’atto della relazione di frazionamento redatta preventivamente alla stipula della convenzione per il Piano di lottizzazione denominato via Torino Nord; la variazione n. 9 al Bilancio di previsione 2017 ed al Bilancio pluriennale 2017/2019, annualità 2018.

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E’ stata inaugurata questa mattina, nell’Auditorium della Grande Miniera di Serbariu, la manifestazione “Una Miniera di Cultura”, tappa conclusiva de “L’Isola dei libri”, mostra diffusa del libro promossa dalla Regione Sardegna e dalle amministrazioni coinvolte in collaborazione con l’Associazione editori sardi.

All’inaugurazione erano presenti l’assessore regionale della Cultura, Giuseppe Dessena; il sindaco di Carbonia, Paola Massidda; l’assessore comunale della Cultura, Sabrina Sabiu; la presidente dell’AES, Associazione Editori Sardi, Simonetta Castia.

Prima dell’inaugurazione, hanno fatto visita alla mostra un paio di classi della scuola dell’infanzia Francesco Ciusa e all’inaugurazione erano presenti alcune classi degli istituti superiori che hanno poi presenziato anche alla prima presentazione di un libro.

Numerose le presentazioni di libri nell’arco delle tre giornate della mostra, nel segmento “Tra Isola e mondo – incontri con gli autori”. Oggi si parte alle 17.30 con la presentazione di “Guardando le formiche dal basso” di Roberto Paracchini, Aipsa Edizioni. Alle 18.15 Duilio Caocci presenta “Grazia Deledda. Una vita per il Nobel”, di Carlo Delfino Editore, con la partecipazione dell’autrice Maria Elvira Ciusa.

Terza presentazione della serata, alle 19.00, è “Peccato che sia giorno” di Silvia Serafi, Cuec Editrice. Gli incontri sono moderati da Salvatore Taras. Alle 20.00 è il momento dello spettacolo: una produzione “Il Crogiuolo” porta in scena “Maria di Eltili”, interpretata dalla voce narrante di Rita Atzeri sulle note al pianoforte di Alessandro Muroni.

“Tra Isola e mondo” prosegue sabato 25 con numerose proposte a tema moderate da Marco Corrias. Alle 17.30 Edizioni Della Torre propone “Senza sole né stelle” di Sandro Mantega. Alle 18.15 la Soter Editrice presenta “Miniere e minatori nelle terre del Gerrei”, di Francesco Ignazio Congiu, Valentino Caredda ed Ugo Lallai. Assieme a Lallai intervengono Paola Atzeni e l’editore Salvatore Ligios.

Lino Cianciotto, alle 19.00, presenta due pubblicazioni, “La costa delle miniere. Sud Ovest Sardegna” e “Iglesiente selvaggio. Sud Ovest Sardegna”, Enrico Spanu Edizioni. La serata si conclude alle 20.00 con lo spettacolo “Per assassinarvi”, ideato ed eseguito da Savina Dolores Massa e Gianfranco Fedele.

Domenica 26 novembre si parte con la sezione “Fabbrica del Cinema”, che alle 17.00 propone la visione del film“Cenere” di Febo Mari, a cura della Società Umanitaria di Carbonia. Introduce Paolo Serra. Gli incontri con gli autori prendono il via alle 17.45 con Valeria Pecora, che presenta “Mimma”, La Zattera Edizioni.

Alle 18.15 Ilario Carta illustra “Lo scorpione nello stomaco”, Arkadia Editore ed alle 19.00, Giovanna Sotgiu presenta “L’isola e le donne”, edito da Paolo Sorba. Modera gli incontri Giampaolo Cirronis.

La sezione “Adotta un libro sardo” coinvolge invece i ragazzi di numerosi istituti scolastici locali. Venerdì gli alunni delle elementari incontrano Claudia Zedda per dialogare di “Rebecca e le Ianas”, Condaghes Edizioni. Alla stessa ora, in collaborazione con “La fabbrica cinema” gli studenti del Liceo Classico Gramsci Amaldi presentano “Cosima di Grazia vestita: riflessioni”; mentre i ragazzi dell’istituto superiore Angioj incontrano Bruno Furcas e Stefano Simola per parlare della loro “Storia semiseria di un ragazzo strano“, Arkadia Editore.

Gallucci Editore, con bambini delle scuole dell’infanzia, propone laboratori di giochi e letture su “Il topo e la montagna”, a cura della cooperativa Lilith. Altri laboratori sono a cura della cooperativa “L’amico albero”.

Sabato gli studenti dell’Ipia vanno alla scoperta del Sud ovest Sardegna con “La costa delle miniere” e “Iglesiente selvaggio” di Lino Cianciotto, Enrico Spanu Edizioni. Alle 11.00 la “Fabbrica del cinema” propone un laboratorio didattico “Galileo in tasca: alla scoperta del mondo con lo smartphone – Un libro sulla didattica della fisica: Da Galileo ad Einstein – La gravità per tutti”, a cura di Pier Luigi Lai di Logus Mondi Interattivi. Si conclude alle 12.00 nella Sala Astarte con lo spettacolo “Per assassinarvi”, in compagnia degli autori Savina Dolores Massa e Gianfranco Fedele.

Partecipano gli Editori

Aipsa – Cagliari

Alfa Editrice – Quartu Sant’Elena

Arkadia – Cagliari

AM&D Editore – Cagliari

Carlo Delfino Editore – Sassari

Condaghes – Cagliari

Cuec Editrice – Cagliari

Domus de Janas – Selargius

Edes – Sassari

Edizioni della Torre – Cagliari

Edizioni Enrico Spanu – Cagliari

G.C. Edizioni – Quartu Sant’Elena

Grafica del Parteolla – Dolianova

Giampaolo Cirronis Editore – Carbonia

Ilisso – Nuoro

Imago Multimedia – Nuoro

Il Maestrale – Nuoro

Iskra Edizioni – Ghilarza

La Zattera Edizioni – Cagliari

Logus mondi interattivi – Cagliari

Magnum – Sassari

Mediando Edizioni – Sassari

Nor – Ghilarza

Paolo Sorba Editore – La Maddalena

Papiros – Nuoro

Phileas – Aggius

PTM – Mogoro

SguardiSardi – Mogoro

Soter Editrice – Villanova Monteleone

Taphros – Olbia.

Stamane abbiamo intervistato l’assessore della Cultura della Regione Sardegna, Giuseppe Dessena.

                                                       

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L’on. Valter Piscedda (Pd) ha presentato un’interrogazione sui lavori per la banda ultra larga nelle aree rurali, sottoscritta anche dai consiglieri regionali del Pd Deriu, A. Solinas, Moriconi, Meloni, Tendas, Collu, Demontis e Comandini.

Gli interventi, a suo tempo finanziati dalla Regione, riguardano direttamente 313 Comuni della Sardegna; si tratta di un’importante opportunità di sviluppo per le aree rurali che potrebbe rappresentare il volano per la ripresa degli investimenti sul territorio,considerata l’entità delle risorse messe in campo (circa 83 milioni di euro) e l’indotto generato dai lavori che andranno ad essere appaltati da parte di Infratel Italia, società in house controllata dal ministero dell’Economia che si occuperà delle procedure per conto della Regione.

Valter Piscedda e gli altri consiglieri chiedono al presidente della Giunta e all’assessore degli Affari generali, a tale proposito, rassicurazioni sull’adeguatezza delle misure adottate al fine di prevedere una funzionale suddivisione dell’appalto in lotti, a fronte della esigenza di assicurare la massima concorrenzialità e consentire in tal modo anche alle imprese sarde la più ampia partecipazione,

Riconoscendo, infatti, gli importanti sforzi della Giunta regionale per abbattere il digital divide, si vuole scongiurare l’allarme lanciato da varie organizzazioni di categoria che in più occasioni hanno segnalato la difficoltà e talvolta l’impossibilità delle realtà imprenditoriali regionali di partecipare ai bandi non suddivisi in lotti, che agevolano i grandi “colossi” nazionali, in grado di competere con fatturati e requisiti tecnici che le imprese del territorio non raggiungerebbero nemmeno consorziandosi.

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Questa mattina i deputati del Partito democratico Emanuele Cani, Siro Marrocu e Francesco Sanna, la consigliera regionale Rossella Pinna e Mirco Vacca (per conto dell’assessore del Lavoro Virginia Mura) hanno partecipato all’assemblea dei lavoratori della Keller, svoltasi presso il consorzio di Villacidro, promossa dalla Fiom per il riavvio dello stabilimento ed il rinnovo ammortizzatori sociali. Nel corso dell’incontro, è emersa la forte preoccupazione dei lavoratori per l’imminente scadenza degli ammortizzatori sociali. È altresì emerso l’interesse manifestato da un gruppo imprenditoriale cinese per un’eventuale acquisizione o la gestione della struttura industriale in mano al Consorzio industriale di Villacidro.

Nel corso dell’assemblea, è stata rimarcata la necessità di trovare due soluzioni: una per l’immediato, con un intervento normativo che possa garantire una proroga degli ammortizzatori sociali, e una di più largo respiro e prospettiva, seguendo da vicino le proposte di chi ha manifestato interesse per acquisizione e riavvio dell’intero compendio.

Alla luce degli interventi e delle considerazioni svolte durante l’incontro, la Regione, attraverso i suoi rappresentanti, si impegna convocare in incontro in commissione Lavoro in Consiglio regionale. I parlamentari presenti hanno assunto l’impegno di trovare gli strumenti normativi idonei da utilizzare in sede di legge di stabilità, per attuare tutte le iniziative che possano portare al rinnovo degli ammortizzatori sociali, ricordando che tale atto non è automatico, in quanto la Keller insiste in un territorio che non ricade nelle zone di crisi complessa, soluzione di breve e lungo respiro.