21 July, 2024
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Terza sconfitta stagionale, seconda interna, per la Sulcispes, nel campionato di serie D di basket maschile. A violare il PalaGiacomoCabras questa volta è stata l’Astro, formazione tutt’altro che irresistibile, che si è imposta con il netto punteggio di 77 a 63, primo tempo 40 a 37, sempre a favore dell’Astro.

La Sulcispes ha condotto il punteggio solo nel primo quarto, chiuso in vantaggio per 22 a 18, poi ha subito il ritorno degli ospiti che, con un parziale di 22 a 15, sono andati al riposo avanti di 3 lunghezze: 40 a 37. Equilibrio nel terzo set, chiuso dall’Astro sopra di 2 punti, 17 a 15, per il punteggio globale di 57 a 52, poi crollo della Sulcispes nell’ultimo quarto, nel quale l’Astro ha inflitto ai lagunari un parziale di 20 a 11, per il definitivo 77 a 63.

«Abbiamo perso un’occasione abbastanza ghiotta – dichiara coach Paolo Massidda – peccato, perché siamo rimasti in partita abbastanza bene, eccezion fatta per il finale, nel quale siamo crollati. Qualche forzatura di troppo in attacco, oltre alle assenze importanti, ha inciso. Ma non c’è da farne un dramma: è stata una settimana difficile, nella quale non abbiamo potuto preparare al meglio la partita per diversi motivi. Adesso concentriamoci suil prossimo incontro, nuovamente casalingo, contro l’Elmas, sperando di aggiudicarci il match.»

«Domenica abbiamo impattato bene la partita, poi le assenze e il poco allenamento della scorsa settimana dovuto ad influenze ed impegni vari, hanno sicuramente inciso negativamente sul risultato – spiega il presidente Salvatore Ingrande – le assenze di Aralossi, che speriamo di recuperare per fine gennaio, di Piras e Pintus e la condizione ancora precaria ma in recupero di Castiglia, si sono fatte sentire. I ragazzi, comunque, non hanno mai mollato e sono certo che una volta recuperati tutti gli uomini e con l’allenamento costante in settimana, i risultati arriveranno.»

Sulcispes – Astro 63 a 77 (22 a 18, 15 a 22, 15 a 17 e 11 a 20).

Sulcispes: Casula 8, Rasset 21, Castiglia 16, Cavassa 9, Tosadori 7, Peloso 2, Era, Basciu, Ingrande. All.: Massidda.

Astro: Uras, Cuncu 10, Farci 12, Mennella 18, Pilia 15, Pani10, Cordeddu 9, Biggio R., Ibba 3, Cocco. All.: Canalis.

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Questa mattina gli studenti della scuola elementare di Is Meis, a Carbonia, sono stati i protagonisti dell’iniziativa “Per fare il futuro ci vuole un albero”. Nella piazza antistante alla scuola, i bambini, coordinati dalle maestre, hanno piantato lecci, carrubi, biancospini e aceri. Era presente l’assessore del Personale del comune di Carbonia, Paola Argiolas.

La prima giornata dell’iniziativa si era svolta domenica 19 novembre, nelle seguenti sedi:

1. Piazza Jules Verne;

2. Parco tra via Santa Caterina e via Sanzio; 

3. Piazza Carta, a Cortoghiana;

4. Parco “Ex Cava” di via Biella, a Bacu Abis.

L’iniziativa “Per fare il futuro ci vuole un albero” ha consentito la messa a dimora di nuove piante, realizzando così alcuni spazi adibiti a boschi urbani. Il progetto diventerà un appuntamento continuativo nel tempo, con lo scopo di recuperare gli anni di ritardo nell’applicazione della legge n. 10 del 2013, che prevede la piantumazione di “un albero per ogni nuovo nato”. 

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Il Circolo del cinema Immagini presenterà mercoledì 29 novembre 2017, alle ore 11,00, presso la Sala Convegni della Fondazione Siotto, a Cagliari, la tredicesima edizione del festival del cortometraggio mediterraneo Passaggi d’Autore: Intrecci Mediterranei, che si terrà a Sant’Antioco dal 5 al 10 dicembre 2017.

Sei giornate intense di programmazione e una edizione ancora più ricca di contenuti, racchiusi in una sapiente formula dal Circolo Immagini di Sant’Antioco. Una straordinaria occasione per scoprire attraverso il codice universale del cinema le molte facce della cultura mediterranea: tradizione e modernità, paesaggi urbani e rurali, fantasia e cruda realtà, che rappresentano nonostante le mille contraddizioni, un intreccio di storie e linguaggi che aiutano a capire il mondo contemporaneo. Questa edizione vedrà come paese ospite il Marocco, un mondo da scoprire attraverso la sua lunga tradizione cinematografica. Uno spazio importante sarà dedicato al tema dei bambini migranti, protagonisti di un docufilm che verrà presentato da loro durante il festival. Per il secondo anno si rinnova inoltre l’appuntamento con la giornata dedicata alle webserie, uno dei generi più interessanti in questo momento. Al centro della programmazione quotidiana come sempre la proiezione dei cortometraggi della sezione “Intrecci mediterranei, il cuore del festival. E ancora: una mostra fotografica, musica dal vivo e molto altro in questa edizione imperdibile di Passaggi d’Autore: Intrecci Mediterranei.

Nel corso della conferenza stampa, nella sede della Fondazione Siotto, verrà illustrato il programma dettagliato di questa edizione dal presidente del Circolo del Cinema “Immagini”, Luciano Cauli, e dal direttore artistico del festival Ado Hasanović, alla presenza di Dolores Calabrò, anima dell’organizzazione.

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La commissione Attività produttive, presieduta da Luigi Lotto (Pd) si riunirà domattina alle 10.30 (mercoledì 22 novembre) per l’esame delle problematiche del comparto pesca ed acquacoltura in Sardegna: in programma l’audizione del Consorzio Biotecno Mares. Successivamente la commissione proseguirà i lavori con la discussione della proposta di legge n.45 (Custodia e messa in sicurezza del sito minerario di Olmedo).

Per quanto riguarda le altre commissioni il lavoro sarà incentrato sulla manovra di bilancio 2018-2020. Se ne occuperanno, in particolare, la commissione competente presieduta da Franco Sabatini (Pd) e la commissione Sanità e politiche sociali, presieduta da Raimondo Perra (Psi).

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«La doppia preferenza di genere, all’esame del Consiglio regionale oggi, deve essere votata perché la società civile ne ha un’esigenza e necessità impellente, oltre ad essere richiesta a gran voce da tutti, perché la donna in Sardegna non sta bene e di riflesso la famiglia, la società sarda e l’isola tutta.»

Lo scrive, in una nota, la segreteria del Coordinamento 3-Donne di Sardegna, composta da Simona Corongiu, Carla Madau, Rita Mameli, Rita Corda e Carla Puligheddu.

«Vogliamo continuare di questo passo? Noi no: perché abbiamo una visione per la Sardegna del futuro: più sarda, più giovane, moderna, più giusta e competitiva dove tutti possano sentirsi protagonisti e felici di partecipare alla vita pubblica. La donna nel mondo occidentale è stata sempre subordinata all’uomo ed ha sempre dovuto lottare strenuamente per la conquista ed il riconoscimento dei propri diritti – aggiungono Simona Corongiu, Carla Madau, Rita Mameli, Rita Corda e Carla Puligheddu -. Così stanno facendo le donne in Sardegna adesso e da qualche decennio, con la mobilitazione dei  movimenti, delle reti e delle rappresentanti istituzionali, perché fosse riconosciuta la possibilità di essere elette nella massima assemblea regionale, dove poter portare un punto di vista nuovo realmente agganciato ai problemi reali delle persone, delle famiglie e della società.»

«Con l’approvazione della doppia preferenza di genere – concludono Simona Corongiu, Carla Madau, Rita Mameli, Rita Corda e Carla Puligheddu – questo sarà possibile e la democrazia sarà più compiuta anche in Sardegna.»

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Prosegue mercoledì 22 novembre, al Teatro Adriano di Cagliari, la decima edizione del Puntodivista Film Festival, il concorso itinerante internazionale di cinematografia diretto da Romano Usai. Alle 20.45, in apertura di serata, la proiezione del 3° gruppo dei corti finalisti che vede quattro opere provenienti da Italia, Sardegna e Spagna: “Mokusatsu” (in lingua giapponese) di Nour Gharbi, parigino di nascita e diplomato alla Sorbona che attualmente lavora a Roma; “Pipinara” di Ludovico Di Martino; “A casa mia” regia di Mario Piredda e “El a traco” di Alfonso Díaz.

A seguire la commedia degli italiani raccontata da Italo Moscati, grande esperto di cinema, scrittore, sceneggiatore e regista, nell’incontro dal titolo “Totò & Ettore: da Antonio De Curtis a Ettore Scola“. Una dedica tra film e musica dal vivo a due grandi figure della storia della settima arte: Antonio De Curtis, in arte Totò, uno dei maggiori interpreti nella storia del teatro e del cinema italiani, edEttore Scola, regista di film celebri come “C’eravamo tanto amati”, “Una giornata particolare”, “Brutti, sporchi e cattivi”, che ha reso celebre il cinema italiano nel mondo con la sua profonda analisi dell’Italia dalla fine della seconda guerra mondiale all’inizio del terzo millennio. «Entrambi sono al centro di un coro di voci, quelle dei tanti autori che hanno cercato di andare in profondità nella società italiana per capirla attraverso la chiave dell’ironia, del paradosso, della satira», spiega Moscati. Interazioni musicali di Gianni Coscia (fisarmonica), fisarmonicista e compositore tra i più apprezzati nella scena jazz europea che vanta prestigiose collaborazioni con i più grandi jazzisti tra i quali Enrico Rava, Paolo Fresu, Richard Galliano, Gianluigi Trovesi e tanti altri. Interventi interpretativi dell’attrice cagliaritana Manuela Loddo.

La serata è con degustazione.

 

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Antonio Gramsci, politico e intellettuale sardo oggi di fama internazionale, nato ad Ales il 22 gennaio 1891, è morto il 27 aprile 1937, dopo oltre dieci anni di sofferenze nelle prigioni fasciste.

Quest’anno 2017, in cui ricorre l’ottantesimo anniversario della sua morte, è stato dichiarato “Anno Gramsciano” dalla Giunta della Regione Autonoma della Sardegna; inoltre una mozione approvata all’unanimità il 2 marzo dalla Consulta regionale per l’Emigrazione della Regione sarda e fatta propria dal Consiglio Direttivo nazionale della F.A.S.I. (Federazione delle Associazioni Sarde in Italia), svoltosi a Milano il 26 marzo, ha invitato i circoli di tutto il mondo a ricordare questa grande figura di sardo, le cui opere sono tradotte, conosciute e apprezzate – appunto – in ogni parte del mondo.

Nel 2017 molte associazioni sarde affiliate alla F.A.S.I. hanno organizzato (Bergamo, Bologna, Cinisello Balsamo, Cremona, Fiorano Modenese, Livorno, Roma – “Il  Gremio”, Torino – “A. Gramsci”) o stanno per organizzare (Milano-Vimodrone-Cesano Boscone; Cornaredo) incontri sul tema.

Nel pomeriggio di sabato 18 novembre è stata la volta del Circolo “Sarda Tellus” di Genova, presieduto da Lucia Cireddu. Nell’auditorium della sede del prestigioso Museo Sant’Agostino, di cui è direttore Adelmo Taddei, un folto pubblico (in prima fila Renzo Caddeo, coordinatore dei Circoli F.A.S.I. del NordOvest, e Virgilio Mazzei, già presidente del Circolo e già componente del Comitato Esecutivo nazionale della F.A.S.I.) ha seguito gli interventi dei relatori. Dopo i saluti della presidente del Circolo e del direttore del Museo (che ha elogiato l’attività della “Sarda Tellus” in quanto propone sempre iniziative di alta qualità), Claudio Montaldo (già vicesindaco di Genova, già assessore della Salute della Regione Liguria) ha osservato che, se è vero che oggi Gramsci è famoso in tutto il mondo, c’è da chiedersi che cosa ha perduto il nostro Paese per il fatto che  gli è stato impedito di comunicare: certo non poteva essergli proibita, nelle prigioni fasciste, la possibilità di pensare, ma poteva farlo – in una condizione peraltro di incredibili sofferenze fisiche – solo “a futura memoria”.       

Montaldo ha rievocato sinteticamente le vicende biografiche di Gramsci: date le disagiate condizioni economiche della famiglia dovette frequentare l’Università di Torino in uno stato di paurosa povertà. La scoperta della classe operaia torinese del primo Novecento lo indusse a immergersi nelle lotte sociali e politiche (in particolare ai tempi dell’organizzazione dei Consigli di fabbrica). In carcere – nonostante le pressioni e le provocazioni – non smise la sua battaglia culturale contro l’ideologia fascista. Il grande sardo (Gramsci per tutta la vita rimase profondamente legato alle sue origini isolane) ha meriti non solo in campo politico ma anche in ambito culturale (in particolare per lo studio della  letteratura popolare, per esempio i romanzi d’appendice della vogherese Carolina Invernizio).

Paolo Soddu, docente di Storia contemporanea nell’Università degli Studi di Torino, ha ricordato che Gramsci non è stato solo un grande intellettuale ma anche un grande leader di partito (formazione politica che lui definiva non a caso “intellettuale collettivo” avente una funzione nazionale). Togliatti ha il merito di aver compreso che il fascismo era un “regime reazionario, sì, ma di massa”, che godeva cioè di un ampio consenso. Gramsci, nei suoi “Quaderni del carcere” approfondisce la riflessione su quello che il fascismo rappresenta, cioè la sconfitta non solo del movimento operaio ma anche quella sua personale, e la vittoria, non solo in Italia, del capitalismo. Anche in carcere Gramsci non smette di pensarsi come leader di partito.

Pur con i loro caratteri di  “rapsodicità” le pagine dei “Quaderni” rappresentano una riflessione sulla contemporaneità fatta con i ferri del mestiere dello storico e quindi bisogna mettere assolutamente in rilievo la dimensione globale del suo pensiero. Gramsci è certo uomo del suo tempo ma è capace di  intravvedere i fattori nuovi, addirittura i cambiamenti epocali, che stanno trasformando, per esempio, il mondo del lavoro (si vedano gli scritti su “americanismo e fordismo”).

La sistematizzazione per aggregazioni tematiche che Togliatti (con la collaborazione di Felice Platone) ha fatto  nell’immediato dopoguerra dei frammentari “Quaderni del carcere” ha permesso una conoscenza di massa delle considerazioni gramsciane ed ha consentito al PCI di avere un formidabile apparato ideologico fondamentale nell’opera di “socializzazione democratica degli Italiani”.

Dopo la loro pubblicazione nel 1975 in edizione critica a cura di Valentino Gerratana, certo i “Quaderni” sono  diventati, soprattutto, materia di studio degli specialisti, ma concetti come quelli di “intellettuale collettivo”, “rivoluzione passiva”, “blocco storico” o “egemonia” hanno avuto tutto l’agio di radicarsi nella conoscenza di massa grazie alla edizione dei “Quaderni” tematici.

Antonio Gramsci (sardo ma anche torinese, romano, moscovita) è stato un intellettuale globale cosmopolita che nel chiuso del  carcere ha cercato di cogliere la modernità.

Nell’occasione della manifestazione genovese è stato possibile anche presentare tre libri su Gramsci editi negli ultimi anni in Sardegna.

Marco Marras in “I Gramsci a Sorgono” (Ghilarza, Iskra, 2014) racconta del soggiorno per sei anni, in quel paese, della famiglia Gramsci: vi si era trasferita da Ales perché il capofamiglia, Francesco, doveva andare  ad occupare il posto di responsabile del locale Ufficio del Registro.

Quegli anni furono segnati da un terribile dramma familiare: il padre Francesco fu arrestato il 9 agosto 1898, con l’accusa di peculato, concussione e falsità in atti, e il 27 ottobre 1900 venne condannato al minimo della pena con l’attenuante del «lieve valore»: 5 anni, 8 mesi e 22 giorni di carcere, da scontare a Gaeta. Venendo a mancare lo stipendio del padre, la famiglia Gramsci fu ridotta in condizioni di estrema miseria, che la madre affrontò con coraggio straordinario valendosi anche della collaborazione del piccolo Antonio, già colpito dal morbo di Pott.

Franco Sonis, autore di  “Antonio Gramsci. Le radici materne” (edizioni Sguardi Sardi di Mogoro, Oristano, 2016), a seguito di approfondite ricerche d’archivio, ha sviscerato tutte le vicende delle famiglie degli ascendenti di Peppina Marcias, eroica mamma di Gramsci, figura di eccezionale forza fisico-morale, della quale ha certificato che non era nata a Terralba, come era stato finora ripetuto, ma che aveva origini riferite ai due paesi di Pabillonis, e Forru, oggi Collinas.

Tonino Cau, leader dei “Tenores di Neoneli”, sull’esempio di “Zuighes”, ha pubblicato (presso Nero a Colori, di Oristano, 2017), un volume intitolato “Gramsci, un’Omine, una Vida”. Centonovanta pagine, ciascuna delle quali riporta cinque ottave in sardo (con traduzione in italiano) scritte da Cau per raccontare la vita  di questo Uomo eccezionale qual è stato Antonio Gramsci.

Scrive Cau, in chiusura: «Io ho creato ‘un presupposto’, cioè il libro, un racconto in maniera originale (in lingua sarda, logudorese) della vita di Gramsci. Dal libro discende poi lo spettacolo dei Tenores di Neoneli, che abbiamo già cominciato a proporre e a lungo proporremo ovunque sarà richiesto. Il pubblico dirà, come sempre, e darà il suo responso».

Paolo Pulina    

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Si terrà venerdì 24 novembre, alle 14.30, nella sala del Consiglio comunale di Sant’Antioco, l’assemblea dei soci del neo costituito “Centro Commerciale Naturale Sant’Antioco”. L’associazione, nata dalla volontà di un gruppo di commercianti antiochensi, si propone di raggruppare le realtà imprenditoriali locali favorendo lo spirito di aggregazione e collaborazione, con lo scopo di rivitalizzare l’economia cittadina attraverso una serie di iniziative che accrescano l’attrattività commerciale e turistica di Sant’Antioco.

L’ordine del giorno prevede la presentazione dei componenti del Consiglio Direttivo, la conferma dell’adesione dei soci e, infine, la presentazione delle linee guida del programma di azione.

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E’ stato presentato questa mattina, nella sede dell’assessorato regionale della Cultura, a Cagliari, il programma della manifestazione “Una Miniera di Cultura”, che si svolgerà dal 24 al 26 novembre a Carbonia, nella Grande Miniera di Serbariu.

L’evento è la tappa conclusiva de L’Isola dei libri, mostra diffusa del libro promossa dalla Regione Sardegna e dalle amministrazioni coinvolte in collaborazione con l’Associazione editori sardi.

Alla conferenza stampa hanno partecipato l’assessore regionale alla Cultura, Giuseppe Dessena, l’assessore della Cultura del Comune di Carbonia, Sabrina Sabiu, e il responsabile dell’ufficio stampa AES, Salvatore Taras, che ha portato i saluti ed il messaggio della presidente Simonetta Castia.

L’Associazione Editori sardi porta nel capoluogo del Sulcis “Una Miniera di Cultura”, evento promosso dalla Regione Sardegna e dal Comune di Carbonia per la tappa conclusiva del circuito “L’Isola dei libri”. Dal 24 al 26 novembre sono in programma tre giornate ricche di appuntamenti tra presentazioni, incontri con gli autori e con le scuole, spettacoli, proiezioni cinematografiche e laboratori. Location esclusiva della manifestazione sarà la Grande Miniera di Serbariu, luogo simbolo del territorio, in attività dal 1937 al 1964, un centro che negli ultimi anni è stato ristrutturato ed è sede del Museo del carbone.

A rappresentare l’AES è stato il responsabile dell’ufficio stampa, Salvatore Taras, che ha portato i saluti ed il messaggio della presidente Simonetta Castia: «Filo conduttore di questa seconda edizione sarà il tema al femminile prescelto dalla Regione, quello delle “donne sarde di valore”, qui declinato in chiave contemporanea. Questo sullo sfondo della lettura dei territori che ospitano gli appuntamenti, nella chiave offerta dalle numerose proposte degli editori e dei soggetti della filiera: il Sistema Interbibliotecario del Sulcis, La Fabbrica del cinema e la Libreria Lilith».

L’appuntamento nasce con l’intento di diffondere e rendere più capillare la presenza delle opere pubblicate in Sardegna anche nelle aree periferiche come il Sulcis. «È una sperimentazione che la Regione sta conducendo da due anni con l’intento di favorire la valorizzazione dell’editoria locale – ha specificato l’assessore regionale alla Cultura, Giuseppe Dessena -. Anche questa è un’operazione che parte dal basso, come ad Alghero, e che vede la collaborazione di tutti gli operatori della filiera. La Regione sta investendo ingenti risorse a favore della Cultura, riservando un ruolo di riguardo al libro e all’editoria locale; sia per la sua diffusione nel territorio sia per la sua visibilità e promozione all’estero. Grazie a questi investimenti le imprese stanno partecipando a diverse manifestazioni internazionali dedicate alla compravendita dei diritti e all’interscambio culturale e professionale».

Grande apprezzamento è stato espresso dall’assessora della Cultura del comune di Carbonia, Sabrina Sabiu, per questa seconda edizione: «Dal giacimento di carbone passiamo al giacimento culturale. Vogliamo che cultura e turismo siano i nuovi vettori economici su cui contare guardando al futuro».

L’inaugurazione è prevista per le 10.30 di venerdì, con i saluti del sindaco Paolo Massidda e gli interventi di Giuseppe Dessena, esponente della Giunta regionale, e di Sabrina Sabiu. Subito dopo sarà presentata la mostra “Viaggio attraverso il documento”, una visita guidata a cura del personale della sezione locale Sbis.

Nel pomeriggio, la manifestazione si trasferisce nell’Auditorium per il segmento “Tra Isola e mondo – incontri con gli autori”. Si parte alle 17.30 con la presentazione di “Guardando le formiche dal basso” di Roberto Paracchini, Aipsa Edizioni. Alle 18.15 Duilio Caocci presenta “Grazia Deledda. Una vita per il Nobel”, di Carlo Delfino Editore, con la partecipazione dell’autrice Maria Elvira Ciusa.

Terza presentazione della serata, alle 19.00, è “Peccato che sia giorno” di Silvia Serafi, Cuec Editrice. Gli incontri sono moderati da Salvatore Taras. Alle 20.00 è il momento dello spettacolo: una produzione “Il Crogiuolo” porta in scena “Maria di Eltili”, interpretata dalla voce narrante di Rita Atzeri sulle note al pianoforte di Alessandro Muroni.

“Tra Isola e mondo” prosegue sabato 25 con numerose proposte a tema moderate da Marco Corrias. Alle 17.30 Edizioni Della Torre propone “Senza sole né stelle” di Sandro Mantega. Alle 18.15 la Soter Editrice presenta “Miniere e minatori nelle terre del Gerrei”, di Francesco Ignazio Congiu, Valentino Caredda ed Ugo Lallai. Assieme a Lallai intervengono Paola Atzeni e l’editore Salvatore Ligios.

Lino Cianciotto, alle 19.00, presenta due pubblicazioni, “La costa delle miniere. Sud Ovest Sardegna” e “Iglesiente selvaggio. Sud Ovest Sardegna”, Enrico Spanu Edizioni. La serata si conclude alle 20.00 con lo spettacolo “Per assassinarvi”, ideato ed eseguito da Savina Dolores Massa e Gianfranco Fedele.

Domenica 26 novembre si parte con la sezione “Fabbrica del Cinema”, che alle 17.00 propone la visione del film “Cenere” di Febo Mari, a cura della Società Umanitaria di Carbonia. Introduce Paolo Serra. Gli incontri con gli autori prendono il via alle 17.45 con Valeria Pecora, che presenta “Mimma”, La Zattera Edizioni.

Alle 18.15 Ilario Carta illustra “Lo scorpione nello stomaco”, Arkadia Editore ed alle 19.00, Giovanna Sotgiu presenta “L’isola e le donne”, edito da Paolo Sorba. Modera gli incontri Giampaolo Cirronis.

La sezione “Adotta un libro sardo” coinvolge invece i ragazzi di numerosi istituti scolastici locali. Venerdì gli alunni delle elementari incontrano Claudia Zedda per dialogare di “Rebecca e le Ianas”, Condaghes Edizioni. Alla stessa ora, in collaborazione con “La fabbrica cinema” gli studenti del Liceo Classico Gramsci Amaldi presentano “Cosima di Grazia vestita: riflessioni”; mentre i ragazzi dell’istituto superiore Angioj incontrano Bruno Furcas e Stefano Simola per parlare della loro “Storia semiseria di un ragazzo strano“, Arkadia Editore.

Gallucci Editore, con bambini delle scuole dell’infanzia, propone laboratori di giochi e letture su “Il topo e la montagna”, a cura della cooperativa Lilith. Altri laboratori sono a cura della cooperativa “L’amico albero”.

Sabato gli studenti dell’Ipia vanno alla scoperta del Sud ovest Sardegna con “La costa delle miniere” e “Iglesiente selvaggio” di Lino Cianciotto, Enrico Spanu Edizioni. Alle 11.00 la “Fabbrica del cinema” propone un laboratorio didattico “Galileo in tasca: alla scoperta del mondo con lo smartphone – Un libro sulla didattica della fisica: Da Galileo ad Einstein – La gravità per tutti”, a cura di Pier Luigi Lai di Logus Mondi Interattivi. Si conclude alle 12.00 nella Sala Astarte con lo spettacolo “Per assassinarvi”, in compagnia degli autori Savina Dolores Massa e Gianfranco Fedele.

Partecipano gli Editori

Aipsa – Cagliari

Alfa Editrice – Quartu Sant’Elena

Arkadia – Cagliari

AM&D Editore – Cagliari

Carlo Delfino Editore – Sassari

Condaghes – Cagliari

Cuec Editrice – Cagliari

Domus de Janas – Selargius

Edes – Sassari

Edizioni della Torre – Cagliari

Edizioni Enrico Spanu – Cagliari

G.C. Edizioni – Quartu S. Elena

Grafica del Parteolla – Dolianova

Giampaolo Cirronis Editore – Carbonia

Ilisso – Nuoro

Imago Multimedia – Nuoro

Il Maestrale – Nuoro

Iskra Edizioni – Ghilarza

La Zattera Edizioni – Cagliari

Logus mondi interattivi – Cagliari

Magnum – Sassari

Mediando Edizioni – Sassari

Nor – Ghilarza

Paolo Sorba Editore – La Maddalena

Papiros – Nuoro

Phileas – Aggius

PTM – Mogoro

SguardiSardi – Mogoro

Soter Editrice – Villanova Monteleone

Taphros – Olbia

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Dall’11 al 13 maggio 2018, Calasetta ospiterà la quarta edizione della Sagra del Pilau. Ancora più ricca di contenuti che l’Amministrazione comunale comunicherà a breve, si svolgerà nell’arco di tre giorni anziché due come le precedenti; una delle novità previste, sarà il venerdì dedicato interamente all’aspetto storico-culturale del piatto tipico tabarkino, attraverso convegni dove verrà approfondito il tema con l’intervento di antropologi, storici, agronomi e nutrizionisti.

Confermate le escursioni lungo la costa, le visite guidate al Museo Macc, alla Torre Sabauda e ai siti di interesse storico; non mancherà il trenino che metteremo a disposizione, a costi modici, dei visitatori.

Laboratori del Pilau, show-cooking, eventi di carattere sportivo, mostre, concerti, espositori, ecc, contribuiranno a rendere l’evento unico.