21 July, 2024
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Bambini delle scuole elementari di Stintino per due giorni vanno a lezione di educazione stradale. Nei giorni scorsi la polizia locale, con il comandante Antonio Denegri, ha incontrato i piccoli alunni e le insegnanti della scuola via Lepanto.

Due lezioni per mettere subito in evidenza i comportamenti corretti che devono essere osservati sia dai pedoni che dagli automobilisti. L’obiettivo è quello di sensibilizzare le giovani generazioni alla prevenzione dei rischi di incidenti causati da comportamenti scorretti, oltreché educare, partendo dai più piccoli, al rispetto delle regole della circolazione stradale.

Ad essere coinvolti gli alunni di tutte e cinque le classi della scuola elementare di via Lepanto che hanno approfondito i temi sulla sicurezza in strada, il rispetto dei segnali stradali, quindi le precedenze e gli attraversamenti pedonali. Tutti hanno ascoltato con grande interesse e molti, anche preparati, hanno risposto alle domande degli agenti della polizia locale.

Entro la fine dell’anno sono in programma altri due incontri con le scuole, sempre sui temi della sicurezza stradale.

Dal comando di via Torre Falcone, intanto, si stanno programmando già i corsi per il 2018 e si sta valutando la possibilità di acquistare un kit che consenta la realizzazione di un percorso simulato, in grado di rendere ancora più coinvolgenti le lezioni.

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Venerdì 17 novembre 2017, dalle 15.00, presso la RSA Rosa del Marganai di Iglesias si è tenuto l’incontro tra le organizzazioni sindacali e la Società San Raffaele S.p.A., per discutere della procedura di mobilità avviata dalla società lo scorso 4 ottobre, per il licenziamento collettivo di n. 29,75 FTE Operatori della RSA a causa, secondo quanto dichiarato dalla stessa azienda, dei nuovi requisiti organizzativi derivanti dalla deliberazione n. 22/24 del 3.05.2017 della Regione Autonoma della Sardegna alla struttura.

«L’incontro, che conclude l’esame congiunto previsto dall’art. 4 della legge 223/1991 – scrivono i segretari generali FP CGIL Giovanni Zedde, CISL FP Claudio Nuscis e TUCS Andrea Lai in una nota inviata all’assessore regionale della Sanità, al direttore generale dell’Ats Sardegna e al direttore della ASSL di Carbonia – si è concluso senza alcun accordo, in quanto riteniamo inammissibile che possano essere persi nel territorio tanti o pochi posti di lavoro. Nonostante le assicurazioni informali ricevute siano intervenute a scongiurare nell’immediato una diminuzione forzosa delle attività richieste alla Rosa del Marganai da parte della ASSL di Carbonia per l’anno in corso (e quindi della Regione Sarda) la San Raffaele SpA si è dichiarata indisponibile al ritiro della procedura ex artt. 4 e 24 L. 223/91 se non in presenza di un chiarimento su quali saranno i volumi di attività ed i tetti di spesa che nel prossimo futuro saranno richiesti ed applicati alla Residenza Sanitaria.»

«Per le suddette ragioni – aggiungono Giovanni Zedde, Claudio Nuscis e Andrea Lai – chiediamo, con l’urgenza dettata dalla situazione contingente, la convocazione di un tavolo tecnico presso l’assessorato della Sanità, tra la società che gestisce la Rosa del Margani, le nostre organizzazioni sindacali e la ASSL di Carbonia e teso a chiarire quanto richiesto dalla Società San Raffaele, al fine di scongiurare i licenziamenti e, nel contempo – concludono Giovanni Zedde, Claudio Nuscis e Andrea Lai –, quali debbano essere i contingenti stabili di personale addetto alla struttura derivanti dall’accreditamento riconosciuto e contrattualizzato e gli eventuali sviluppi futuri del settore.»

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Il comune di Nuxis compie 60 anni. Martedì 21 novembre, alle 10.00, l’evento verrà celebrato al Centro sociale.

Il comune di Nuxis venne istituito con la legge regionale n. 27 del 20 novembre 1957. Fino ad allora era stato frazione del comune di Santadi. Nel 1964, con legge regionale n. 17, la frazione di Acquacadda si staccò dal comune di Narcao per far parte del comune di Nuxis.

L’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Pier Andrea Deias ha invitato alla cerimonia la popolazione di Nuxis, le scuole, le associazioni, gli ex sindaci del paese ed i sindaci di Santadi, Villaperuccio e Narcao.

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E’ imbarazzante continuare ad essere identificati come un Territorio destinatario di ingenti risorse economiche ma tuttavia caratterizzato da una sempre più profonda agonia, traguardando persino primi posti tra le province più povere d’Italia.

Evitando di fare l’elenco delle innumerevoli cause che hanno prodotto la più drammatica situazione di crisi economica e sociale mai vissuta nel Sulcis Iglesiente, vogliamo favorire la crescita di un nuovo atteggiamento, che, partendo dal nostro ruolo sociale e con il massimo coinvolgimento di tutti i soggetti (Chiesa, Istituzioni, Piccole e medie Imprese, Operatori Culturali, del Turismo, Commercio, Artigianato, Agroindustria, Socio Assistenziali, Volontariato, Pensionati, Disoccupati, Giovani e Studenti), sostenga il possibile rilancio, affrontando con la massima consapevolezza fattori socio economici che hanno bloccato la ripresa del Territorio.

Diventa d’obbligo, da parte di tutti, ammettere sinceramente di aver sbagliato le strategie economiche degli ultimi decenni, ma più grave ancora, assume un profilo irresponsabile replicare negli errori, senza riuscire a dare una valida prospettiva all’intera comunità.

Vogliamo premettere che non si tratta di cavalcare una feroce rivoluzione sociale, ma di iniziare un cammino che preservi la dignità di un territorio sofferente e che, allo stesso tempo,  possa prefigurare nuove aspettative di vita sociale e di sviluppo.

Siamo convinti che solo attraverso una “GRANDE INTESA”, fra tutti gli attori Politici, Economici, Sociali e Culturali, si possa elaborare un PIANO di SVILUPPO SOCIO ECONOMICO Territoriale. Un PIANO che non si basi esclusivamente sulla richiesta di nuove risorse economiche, ma che promuova la spendita finalizzata e reale delle risorse esistenti e fruibili su base regionale, nazionale  ed europea.

Un piano che preveda:

Una seria e indispensabile infrastrutturazione del territorio (viabilità stradale, ferroviaria marittima);

Una seria politica che faciliti l’accesso al sistema finanziario e del credito, costruito sulle reali esigenze di vantaggio fiscale;

Snellimento della Burocrazia che impedisce e rallenta ogni forma di intrapresa economica;

Creazione di un SISTEMA di servizi (Imprese e Persona) che assolva alla necessaria indispensabile sinergia tra le varie attività economiche, merceologiche e sociali;

Realizzazione di una ambiziosa rete ricettiva ed alberghiera;

Favorire la ripresa dell’attività edilizia, pubblica e privata;

Valorizzazione sinergica delle attività artigianali, del commercio, dell’agricoltura dell’agroindustria;

Tutela e valorizzazione del patrimonio ambientale e paesaggistico, libera da eccessivi vincoli che ne limitino le potenzialità produttive ed economiche;

Certamente non vogliamo imprimere nessuna forma di condizionamento su queste proposte, da considerare una ipotetica base di partenza da implementare da parte dei soggetti sopracitati, che siano disponibili alla costruzione del Piano di Sviluppo.

Un Piano di questa natura non può non prevedere la partecipazione economica fattiva delle grandi Industrie e Multinazionali presenti nel territorio, che dovranno collaborare su nuovi investimenti, bonifiche, ambiente e territorio.

Fabio Enne

Segretario generale Cisl Sulcis Iglesiente

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L’assessore della Difesa dell’Ambiente Spano ha inaugurato a Nuoro l’anno forestale della Sardegna 2017/2018, presenti anche i colleghi del Turismo Barbara Argiolas, degli Enti locali Cristiano Erriu e della Sanità Luigi Arru.
«Anche in Sardegna le foreste sono una risorsa economica da valorizzare perché dai prodotti del bosco si può creare reddito attraverso la remunerazione dei servizi ecosistemici e la promozione delle filiere produttive – ha detto Donatella Spano -. Gli indirizzi europei hanno caratterizzato la stesura della normativa regionale, ed è stata una soddisfazione ritrovare, nello schema di decreto nazionale in materia di foreste, elementi già contenuti nella nostra Legge, che è stata antesignana e innovativa. La creazione di reddito dall’ambiente è un punto cardine del concetto di capitale naturale inserito nel Collegato Ambientale, concetto che ho sostenuto nel ruolo di coordinatrice della Commissione Ambiente ed energia. Possiamo sfruttare questo patrimonio in termini di sostenibilità e di contabilità ambientale, con la cooperazione di tutti i diversi attori, dalle agenzie alle istituzioni e ai centri di ricerca.»
La manifestazione in programma oggi e domani è stata organizzata dall’agenzia regionale Forestas con la collaborazione delle Università degli Studi di Nuoro e Sassari, del Corpo forestale e di UnionCamere.
L’assessora Spano è poi intervenuta al convegno coordinato dall’amministratore di Forestas, Giuseppe Pulina, e intitolato “Il ruolo delle Foreste per lo sviluppo della Sardegna”, insieme agli assessori Erriu ed Argiolas. «La Sardegna ha tutti i requisiti per poter ospitare il centro nazionale di biodiversità perché questa è la potenzialità del nostro territorio – ha spiegato nel suo intervento Donatella Spano -. Non basta l’estensione territoriale delle foreste a garantire la biodiversità, come sostiene l’Europa, ma occorre sviluppare capacità di gestione sostenibile delle foreste. Questa una grande opportunità e possiamo lavorare tutti assieme alla candidatura».
Cristiano Erriu ha sottolineato l’aspetto del miglioramento conoscitivo all’interno della rinnovata ‘governance’ ambientale, territoriale e paesaggistica: “Come abbiamo fatto per esempio con la carta dell’uso dei suoli, stiamo lavorando da tempo al miglioramento del patrimonio conoscitivo forestale, ancora non dettagliato come altri ambiti. Analogo lavoro di dettaglio si sta facendo sui paesaggi rurali storici” ha dichiarato, precisando come l’importanza dell’azione antropica umana sia un elemento fondante del paesaggio forestale. Ed ha aggiunto: «Occorre una visione non statica né immutabile del bosco, cioè un nuovo scenario ecologico che evolve riconoscendo i tempi lunghi della silvicoltura ma anche l’emersione di nuove professionalità. La volontà della Giunta è di fornire strumenti di tutela, salvaguardia e cura, a partire dal riconoscere dignità a questo paesaggio, al pari degli altri. Dobbiamo farlo avendo l’intelligenza di superare la situazione di sostanziale non governo delle terre civiche. La Regione deve creare le condizioni per andare in questa direzione e mettere a disposizione di tutti una adeguata restituzione cartografica. Serve un supplemento di cooperazione interistituzionale e una condivisione del linguaggio tecnico-scientifico per passare – ha concluso Cristiano Erriu – da una visione comune a una prassi comune del paesaggio forestale.»
«La nuova legge sul turismo approvata a luglio – ha detto l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio Barbara Argiolas – istituisce la Rete escursionistica sarda, che dovrà nascere dalla collaborazione con gli assessorati dell’Ambiente e degli Enti locali e con la consulenza tecnica di Forestas. È un passaggio importante, soprattutto dal punto di vista culturale perché passiamo finalmente dalla tutela alla valorizzazione di una delle risorse più importanti per la Sardegna e soprattutto per le sue zone interne, l’ambiente e le nostre foreste. La legge pone tempi stringenti per l’approvazione del piano di attuazione della RES e della mappatura, ma partiamo dal lavoro di Forestas che ha già mappato, certificato e verificato circa 1700 km di sentieri. Questo patrimonio deve essere messo a disposizione dei viaggiatori in una offerta turistica riconoscibile, fruibile e vendibile, soprattutto per i Comuni dell’interno. La collaborazione con Forestas – ha concluso Barbara Argiolas – diventa strategica nella costruzione di un progetto di sviluppo economico sostenibile per il territorio, che metta al centro foreste, sentieri e comunità, una parte importante del nostro patrimonio ambientale e paesaggistico, ma soprattutto culturale e produttivo.»
Durante il convegno grande attenzione è stata riservata al ruolo del Nuorese. «Riaffermiamo Nuoro come polo forestale della Sardegna con la scuola forestale e l’Università – ha concluso l’assessore Spano –. Credo che debba essere territorialmente riconosciuto e trovare una conferma nel suo ruolo». 
In occasione della prima giornata l’assessora dell’Ambiente ha premiato le squadre antincendio per il prezioso lavori nella lotta nella campagna appena trascorsa delle rappresentanze territoriali di Nuoro, Iglesias, Cagliari, Tempio, Lanusei, Oristano e Sassari dell’agenzia Forestas. L’assessore del Turismo Barbara Argiolas ha premiato i tenores dell’agenzia Forestas e il poeta Istevene Demelas. L’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu ha consegnato a Elighes, spin off dell’Università di Sassari, il premio per le Startup e Pmi innovative in ambito forestale iscritte nel registro imprese della Camera di Commercio di Nuoro. Un riconoscimento al coro del Corpo forestale è stato consegnato dall’assessore della Sanità Luigi Arru. Tra gli altri riconoscimenti anche quello all’ingente lavoro del Corpo forestale, che è stato ritirato dal comandante Gavino Diana.

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La strada provinciale n° 2 in una foto d’archivio.

Una persona è morta questo pomeriggio, in un incidente stradale verificatosi intorno alle 18.00 sulla strada provinciale n° 2, in un tratto rettilineo tra il Museo Ristorante Tanit e Barbusi. La vittima, originaria della Germania, viaggiava alla guida di un’auto Fiat Doblò di proprietà di una ditta che lavora per le Ferrovie dello Stato, diretta verso Carbonia, scontratasi per cause ancora in corso di accertamento da parte dei carabinieri della Compagnia di Carbonia, con la parte anteriore sinistra di un TIR che viaggiava in senso di marcia opposto. I rilievi sono ancora in corso per accertare la dinamica esatta dello scontro.

Sul luogo dell’incidente, oltre ai carabinieri, sono intervenuti i vigili del fuoco e le ambulanze del 118.

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Spanu sassari la specialita nello statuto della sardegna

«Dobbiamo pensare a un’autonomia positiva e responsabile che si spinga sino all’assunzione di un maggior carico di responsabilità in campi definiti come la fiscalità locale e le politiche che riguardano l’istruzione.»

Così l’assessore degli Affari generali e Riforma della Regione Filippo Spanu intervenuto a Sassari al convegno organizzato dall’associazione ex consiglieri regionali e dall’Università sul tema “La specialità dello Statuto della Sardegna: un privilegio da cancellare o un valore da preservare?”. 
«È necessario ripartire dalle norme di attuazione, strumento prezioso nel percorso di rafforzamento della nostra capacità di autogoverno – ha aggiunto Filippo Spanu -. L’autonomia inoltre trova nuova linfa attraverso il potenziamento delle relazioni con altre regioni mediterranee e, in questo contesto, la Giunta ha scommesso su un rapporto stretto con la Corsica e con le Baleari per far valere, in ambito europeo, istanze comuni in settori strategici. In questo modo possiamo essere più forti in Italia e in Europa e declinare in una forma nuova e moderna la nostra specialità.»
L’assessore, in vista delle celebrazioni, il prossimo 26 febbraio, del settantesimo anniversario dello Statuto, ha auspicato la diffusione di una maggiore consapevolezza del valore della nostra autonomia soprattutto tra i giovani, «un valore permanente che va alimentato con un dibattito continuo da cui possono scaturire concreti progetti comuni di sviluppo utili alla crescita sociale ed economia della Sardegna».

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Al via il programma di potenziamento del sistema Cup, Centro unico d prenotazione, per contenere le liste d’attesa.

«Occorre potenziare e sfruttare al meglio il Cup (Centro Unico di Prenotazione) informatico regionale per consentire lo smaltimento delle liste d’attesa – dice  l’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, che ha portato in Giunta una delibera che parzialmente corregge quanto stabilito per il contenimento delle liste d’attesa dal 2010 ad oggi –. Un sistema CUP correttamente configurato e completo permette una notevole capacità di monitoraggio e di intervento per i vari livelli di governo, potendo conoscersi in tempo reale l’organizzazione e la disponibilità dell’offerta e intervenire tempestivamente laddove si riscontrano criticità di qualunque tipo, dalle carenze di organico all’indisponibilità della strumentazione, agli interventi strutturali.»
«Le Asl – aggiunge l’assessore della Sanità – hanno avuto quasi 28 milioni e mezzo di euro per far fronte al problema della prenotazione delle prestazioni sanitarie. A fronte di queste ingenti risorse, però, è mancata una adeguata sensibilizzazione dei medici prescrittori. Il CUP regionale deve essere sfruttato meglio, ci deve essere una gestione distinta delle priorità in caso di primo accesso e la possibilità per l’erogatore della prestazione di attivare il protocollo di presa in carico e follow- up e, quindi, delle successive visite, senza ripassare per il sistema di prenotazione regionale.»
Con la delibera – approvata dalla Giunta – le risorse del Piano del 2010 vengono rimodulate e utilizzate per smaltire le liste d’attesa garantendo la prenotazione, su agende informatizzate sul sistema CUP regionale, di almeno il 90% delle prestazioni erogate di specialistica ambulatoriale, comprese le prime visite specialistiche, e dell’80% della totalità delle prestazioni erogate di specialistica ambulatoriale istituzionale e intramoenia (ad esclusione delle prestazioni di laboratorio analisi).
Le risorse destinate alle ex ASL saranno erogate interamente all’ATS e assegnate da questa alle aree socio sanitarie in coerenza con gli obiettivi assegnati.

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La Giunta regionale ha stanziato quasi un milione e mezzo di euro per contrastare il fenomeno del Gioco d’Azzardo Patologico (GAP), sempre più in crescita. Le risorse serviranno per rafforzare le unità operative sul territorio e dare attuazione al “Piano Regionale 2017 Gap”
Nel 2016 i pazienti trattati dalle unità operative sul Gioco d’azzardo patologico (GAP) in Sardegna sono stati 616, 506 uomini e 110 donne. Il 77% di questi pazienti ha avuto una diagnosi principale di Gap, il restante 23% ha avuto una doppia diagnosi, dalla psicosi al disturbo d’ansia generalizzato. Una settantina di pazienti, quasi tutti uomini, ha altre dipendenze da alcool o droghe.
«In Italia, secondo i dati dell’Osservatorio per il contrasto della diffusione del gioco d’azzardo e il fenomeno della dipendenza grave 17 milioni di persone almeno una volta hanno giocato nella loro vita – spiega l’assessore della Sanità, Luigi Arru – e, a causa di giochi come i gratta e vinci, il 14,6% è a rischio dipendenza, mentre parecchi vengono considerati giocatori problematici potendo ricorrere al gioco su internet anche stando a casa. La cura e la prevenzione di questa dipendenza è entrata tra i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e, come Assessorato, abbiamo approvato il Piano regionale 2017 Gioco d’Azzardo Patologico (GAP) che comprende sia interventi di prevenzione che di cura e riabilitazione, grazie al coinvolgimento degli Enti locali, del mondo scolastico, della famiglia e dell’ambiente lavorativo.»
Il “Piano regionale 2017 Gioco d’Azzardo Patologico (GAP) Sardegna”, elaborato con la collaborazione del Centro per il Trattamento dei Disturbi Psichiatrici correlati ad Alcol e Gioco d’Azzardo Patologico, Dipartimento di Salute Mentale Area socio-sanitaria Cagliari, Azienda per la Tutela della Salute, delinea azioni capillari sia di carattere regionale che locale, volte ad accentuare l’azione preventiva.
Per la sua attuazione è disponibile quasi un milione e mezzo di risorse del Fondo nazionale per il Gioco d’Azzardo Patologico, che verranno trasferiti all’Azienda per la Tutela della Salute (ATS) e gestiti dal Centro per il Trattamento dei Disturbi Psichiatrici correlati ad Alcol e Gioco d’Azzardo Patologico, Dipartimento di Salute Mentale Area socio-sanitaria Cagliari, che avrà il coordinamento degli interventi su tutto il territorio regionale.
Gli obiettivi del Piano vanno dalla formazione e aggiornamento delle unità territoriali (ASSL) alla promozione della consapevolezza nei soggetti a rischio (con la predisposizione di materiale informativo sui servizi dedicati al GAP da distribuire nelle sale gioco, negli esercizi commerciali e in altri luoghi ricettivi) al potenziamento dell’accessibilità ai servizi sul territorio regionale.

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Venerdì 17 novembre si è svolta a Cagliari la prima assemblea aperta di Art. 1 – Mdp, nella storica sede di via Emilia della Fondazione Enrico Berlinguer.

L’assemblea ha visto la partecipazione di numerosi amministratori e militanti tra i quali l’assessore di Cagliari Yuri Marcialis (coordinamento regionale MDP) che ha aperto i lavori introducendo il documento programmatico nazionale, i consiglieri comunali di Cagliari Andrea Dettori e Marco Benucci, il vice sindaco di Settimo Lello Concu ed il vicepresidente del Consiglio regionale Eugenio Lai che ha concluso i lavori, tutti aderenti a Art. 1 – Mdp.

Vi è stata una grande partecipazione di giovani, MGS (movimento giovanile di sinistra), che riunitasi in anticipo ha discusso dei temifondanti portati avanti da MDP a livello regionale che nazionale.

L’assemblea provinciale di Mdp ha approvato il documento programmatico diffuso da Articolo UNO – Movimento Democratico e Progressista sui territori, ed eletto Andrea Zuddas, Ambra Joyce, Silvia Corongiu e Alessandro Poddi come delegati all’Assemblea nazionale del Partito tenutasi ieri, 19 novembre, a Roma.