22 July, 2024
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La prestigiosa Associazione Norman Academy ha conferito il Magister Scientiae Sociali e Umanitarie Honoris Causa alla prof.ssa Vincenza Palmieri (INPEF) presso la Casa dell’Aviatore Il riconoscimento le è stato consegnato dalla dott.sa Paola Zanoni, giornalista televisiva, e dal Gran Cerimoniere Duca dott. Riccardo Giordani di Willemburg.
Durante la cerimonia, la dott.sa Zanoni ha ricordato l’importante lavoro che la prof.ssa Palmieri svolge quotidianamente – in qualità di Ambasciatrice dei Diritti Umani, fondatrice del Programma internazionale, multidisciplinare Vivere Senza Psicofarmaci® contro l’abuso psicofarmacologico e presidente dell’Istituto Nazionale di Pedagogia Familiare® – dando vita a Progetti Umanitari a carattere nazionale ed internazionale, in particolare nel campo dei Diritti Umani dell’Infanzia e dell’Adolescenza.
Ringraziando per il grande onore riservatole, la prof.ssa Palmieri ha ribadito con forza la necessità di arrestare l’attuale tendenza alla patologizzazione dei normali comportamenti e atteggiamenti dei bambini: «Ricevo questo premio come stimolo per fare ancora meglio e sono sicura che sarò in buona compagnia perché quello che ho visto e sentito questa sera mi dà la certezza di non essere sola in questa direzione. Siamo, in questo momento, in una situazione in cui i nostri ragazzi, in particolare, vengono patologizzati per qualunque comportamento o atteggiamento. Dobbiamo ritornare a guardare l’infanzia e l’adolescenza – e anche l’età adulta e la maturità – con occhi più sani, perché possiamo avere qualche momento di difficoltà, ma questo non significa che sia una malattia!»
Particolarmente toccante la risposta del Gran Cerimoniere Duca dott. Riccardo Giordani di Willemburg, che ha sottolineato come le parole della prof.ssa Palmieri fossero in sintonia con quanto sosteneva San Pio Decimo, affermando che certi riconoscimenti servono a premiare chi ha fatto bene ma anche a spronare a fare meglio. Il Duca ha concluso dicendo: «Complimenti, rimaniamo su quella linea. Noi siamo con Lei per questo!», suggellando l’accordo della società civile, del mondo accademico ed anche delle autorità militari e religiose nella difesa dei Diritti dei Bambini.

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Proseguono, a Carbonia, i lavori di riqualificazione e completamento di una delle strade principali del centro cittadino, via Manno. Ieri sono stati messi a dimora quattro nuovi alberi di pino, che hanno sostituito quelli seccatisi nel corso degli ultimi mesi. 

Le nuove piantumazioni sono state eseguite, in garanzia, dalla stessa ditta che nel 2016 aveva realizzato la nuova via Manno. L’impresa, in base alle indicazioni contenute nel capitolato d’appalto, dovrà farsi carico per due anni dei lavori di monitoraggio e cura delle piante.

Attualmente sono otto gli alberi di pino presenti nella via. 

«L’area che insiste tra Piazza Marmilla e via Manno sta vivendo un importante di processo riqualificazione e restyling – ha affermato l’assessore dei Lavori pubblici, Gian Luca Lai –. La piantumazione di questi nuovi quattro alberi e i prossimi interventi di completamento dei lavori previsti nella zona renderanno più accogliente quella che un tempo veniva definita “la passeggiata” di Carbonia, che auspichiamo possa tornare ad essere un punto di incontro, aggregazione e socializzazione, così come lo era fino agli anni Novanta, nonché futuro centro commerciale naturale.»

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Oltre 100 i medici sardi, diabetologi ed altri specialisti come oculisti, cardiologi insieme a infermieri e dietisti che, da tutta l’isola, si ritroveranno ad Alghero all’Hotel Catalunya, i prossimi 17 e 18 novembre, per partecipare alla “XIX Riunione scientifica regionale annuale dell’Associazione medici diabetologi e della Società italiana di diabetologia” e presentare anche i dati sul diabete mellito nell’Isola.

L’appuntamento, dal titolo “Nodi e intrecci di una rete: come costruiamo e miglioriamo la diabetologia oggi in Sardegna”, che ha ricevuto il patrocinio della Regione Sardegna, è un consolidato momento di verifica, scambio e aggiornamento degli operatori sanitari diabetologici sardi, di confronto con gli altri operatori che contribuiscono all’assistenza della persona con diabete per migliorarla, nello spirito e secondo le indicazioni del Piano nazionale sulla malattia diabetica (2013).

Verranno illustrati diversi temi come le nuove terapie e le nuove tecnologie in diabetologia, i programmi di gestione del diabete e di screening delle complicanze, i dati epidemiologici della Sardegna e le strategie per riorganizzare l’assistenza nel territorio, mirate a rispondere sempre più efficacemente ai bisogni di salute, di miglioramento della qualità e dell’aspettativa di vita delle persone con diabete.

I lavori si apriranno il venerdì alle 10.00 con il saluto delle autorità seguiti dall’introduzione della presidente dell’AMD, Francesca Spanu. Fino alle 19.15, suddivisi in 3 sessioni di lavoro, si alterneranno 18 esperti  che, con i loro interventi, analizzeranno la diabetologia attraverso molteplici aspetti. Il giorno seguente, sabato 18, dalle 9.00, l’inizio della IV sessione con l’analisi sui dati del diabete mellito in Sardegna, realizzata da Antonello Antonelli, dell’assessorato regionale della Sanità della Sardegna. La conclusione dei lavori è prevista per le 12.30.

«Nel corso di questi ultimi anni stiamo assistendo a radicali modifiche della gestione della sanità – afferma Francesca Spanu – il trasferimento di responsabilità gestionali, organizzative e di razionalizzazione della spesa anche sugli Operatori Sanitari comporta la necessità di una continua crescita ed aggiornamento in questi campi, in aggiunta a quelli di ambito strettamente sanitario e terapeutico

«In Sardegna – prosegue la presidente dell’Associazione medici diabetologi e della Società italiana di diabetologia – il 1° gennaio di quest’anno è stata istituita l’Azienda regionale territoriale unica, l’Azienda per la tutela della salute. Ciò sta comportando un rimodellamento della gestione delle risorse e della organizzazione per la fornitura dei servizi ai cittadini che è compreso nella Legge regionale 23/2014 che, tra gli altri obiettivi, è indirizzata a “… riorganizzare il sistema sanitario regionale mediante il rafforzamento delle attività territoriali  ...”.»

«In questo quadro – sottolinea Francesca Spanu – anche alla diabetologia è richiesto un riassetto per fornire adeguate risposte alle richieste di salute della popolazione affetta da diabete mellito. Così garantire equità, sostenibilità e appropriatezza, comporta una attenta riflessione su percorsi, procedure e organizzazioni che già da tempo interrogano i professionisti della diabetologia nel confrontarsi con il Governo regionale, le Aziende sanitarie e le associazioni dei pazienti. Nello specifico del diabete mellito – conclude la presidente dell’Associazione medici diabetologi e della Società italiana di diabetologia – è importante passare dal fornire una singola prestazione al programmare un percorso di cura in cui i diversi operatori si coordino e collaborino, in una logica non più lineare ma di rete

 

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Si è conclusa oggi, a Bonn, la Conferenza globale dell’ONU COP23 sul clima, cui ha partecipato il presidente della Regione Francesco Pigliaru, delegato del Comitato europeo delle Regioni. Al centro dei lavori di oggi è stato l’aspetto più concreto della lotta ai cambiamenti climatici: la quantità di risorse e la possibilità di accesso da parte di tutti. Sul tema, affrontato dal punto di vista delle città e delle regioni, il presidente Pigliaru è intervenuto in riunioni, conferenze e tavole rotonde come relatore della Commissione ENVE (Ambiente, clima ed energia) del Comitato di Bruxelles.
«Il punto non è solo la quantità di risorse disponibili, ma come vengono indirizzate e la possibilità di accesso da parte di tutti», ha detto Francesco Pigliaru incontrando, insieme al presidente del CdR Karl-Heinz Lambertz, il vicepresidente della Banca Europea di Investimenti Jonathan Taylor.
«Chiediamo alla BEI l’impegno di diffondere al massimo la conoscenza delle opportunità a disposizione e di fornire ai Comuni più piccoli un’assistenza tecnica dedicata per facilitare l’uso dei meccanismi che regolano i finanziamenti, o il divario tra le aree sviluppate e quelle svantaggiate non potrà che aumentare. È inutile e dannoso concentrare gli aiuti su chi non ha bisogno di essere aiutato, come le grandi città e le zone ricche del nord, lasciando indietro gli altri. Questa battaglia si vince solo crescendo tutti insieme – ha aggiunto il presidente Pigliaru -.
Bisogna ricordarsi sempre che destinare energie e risorse ad azioni di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, e farlo nel modo giusto, significa puntare su investimenti intelligenti, che contribuiscono allo sviluppo economico e sociale a lungo termine. Stiamo parlando di cose estremamente concrete – ha poi sottolineato intervenendo in pubblico -, con implicazioni importanti non solo sul presente ma sul futuro dei nostri figli, nei confronti dei quali abbiamo dei doveri molto precisi. E gli amministratori dei territori sono i primi a dover affrontare il problema, a gestire i danni sempre più gravi causati dai cambiamenti climatici. Sono i più vicini ai cittadini e conoscono bene la necessità e i vantaggi della prevenzione sia in termini di sicurezza che di costi evitati – ha concluso il presidente Pigliaru -. Per questo è sempre più necessario e urgente tenere conto, sotto tutti gli aspetti, delle priorità dei governi locali e regionali e delle loro comunità.»
Ai tavoli della COP23 il presidente Pigliaru ha portato le buone pratiche della Sardegna, illustrando investimenti e scelte sul fronte della sostenibilità ambientale e l’adattamento ai cambiamenti climatici: dagli investimenti sulla mobilità elettrica a quelli sugli “edifici intelligenti” collegati da reti smart per condividere l’energia autoprodotta, sino alla politica degli acquisti green per la pubblica amministrazione.
Nell’ambito della Conferenza, la prima dopo l’uscita degli USA dall’Accordo di Parigi, che impegna i governi centrali a mettere in atto tutte le azioni necessarie per mantenere l’aumento delle temperature globali al di sotto dei 2º, grande risalto è stato dato questi giorni al ruolo dei territori. Francesco Pigliaru è intervenuto sul tema come coordinatore del Patto dei Sindaci, la rete di amministrazioni locali nata in Europa, ma che sta raccogliendo sempre più adesioni oltreoceano. «È necessario che le regioni e le città d’Europa e degli Usa – ha detto Pigliaru – siano più che mai unite nella lotta ai cambiamenti climatici e nella difesa degli impegni presi a Parigi. Attraverso il Patto dei Sindaci abbiamo aperto relazioni che si vanno sempre più consolidando. Non faremo mancare il nostro supporto per raggiungere l’obiettivo comune: consegnare alle prossime generazioni un mondo migliore». 
La COP23, ospitata a Bonn ed organizzata dalle isole Fiji, è stata per Francesco Pigliaru la terza Conferenza delle Parti dopo Parigi e Marrakech.

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La Consulta Ambiente e Territorio della Sardegna si è riunita venerdì 10 novembre, ad Oristano, presso l’Hotel Mistral 2.

«Primo obiettivo – ha spiegato Alessio Satta, coordinatore e portavoce della Consulta – è quello di consolidare il ruolo della Consulta quale piattaforma collaborativa per i suoi membri, WWF, Italia Nostra, Gruppo d’Intervento Giuridico e FederParchi e gli esperti che hanno aderito al coordinamento tecnico. La Consulta si pone, nel panorama associazionistico preesistente, quale strumento nuovo in grado di ampliare ulteriormente e più efficacemente l’operato delle associazioni ambientaliste, quale collettore e moltiplicatore di contributi tesi a definire un modello di sviluppo alternativo per la Sardegna, basato sulla riduzione dell’uso delle risorse naturali e sulla tutela dell’ecosistema e del paesaggio.»

Nel corso della giornata di lavori, è stato approfondito, tra gli altri, il tema relativo al ddl sull’urbanistica concernente la “Disciplina generale per il governo del territorio”, provvedimento che ha acceso un forte dibattito nella società sarda.

Come più volte ribadito in questi mesi, la Consulta ha sottolineato i numerosi aspetti del ddl che risultano essere incompatibili con le attese di buon governo del territorio, e contrastanti con il PPR che appartiene a tutti i sardi.

La Consulta riafferma e chiede, quindi, al presidente Francesco Pigliaru, la sospensione dell’esame del disegno di legge, attualmente fermo nella commissione del Consiglio regionale competente in materia, al fine di riportare il testo in Giunta regionale ed avviare una fase di confronto che includa le comunità locali della Sardegna e tutti i soggetti che si occupano di turismo e che non condividono la possibilità di ulteriori trasformazioni della fascia costiera, evitando di compromettere una delle principali risorse dell’isola. 

«Anche gli abitanti delle zone interne della Sardegna hanno il diritto di esprimersi sul futuro delle zone costiere e di chiedere a chi amministra di mettere tutte le proprie forze in campo per occuparsi di una popolazione che cala anno dopo anno e dei comuni delle aree interne dell’isola che rischiano di scomparire nel giro di pochi decenni» spiega Laura Cadeddu, geologa ambientale e componente del coordinamento tecnico della Consulta.

I lavori della Consulta si sono conclusi ribadendo l’importanza per la Sardegna di dotarsi di una legge di governo del territorio aderente alle previsioni del PPR, estendendole alle zone interne della regione, quale azione prioritaria della giunta regionale, come del resto previsto dal programma elettorale della coalizione guidata dal presidente Francesco Pigliaru.

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La SLS (SOTZIEDADE PRO SA LIMBA SARDA), fondata a Cagliari nel 1987, ha svolto negli anni diverse attività in favore della lingua sarda e della sua ufficializzazione: seminari, conferenze, dibattiti, con la collaborazione di illustrissimi studiosi, dai compianti E. Blasco Ferrer e H.J. Wolf ai tuttora prolifici studiosi M. Pittau, M. Contini, P. Fernandez Rei ed altri.

L’attuale presidente della SOTZIEDADE PRO SA LIMBA SARDA, di cui sono stati presidenti anche il prof. Massimo Pittau e lo scrittore Antonio Cossu, è Diegu Corràine, studioso di lingua sarda, traduttore e editore.

La SLS ha al suo attivo, negli anni, con conferenze e campagne mediatiche, la promozione di:

– una norma scritta unitaria e ufficiale per la lingua sarda;

– l’uso del sardo in ogni ambito comunicativo, nella società e nel territorio;

– una rete di attivisti per il sardo riuniti in GAL (Gruppi di Azione Linguistica), piccoli gruppi o individui che si impegnano a diffondere e promuovere l’uso del sardo in ogni realtà locale o di lavoro;

– un dizionario generale del sardo normativo e delle varietà locali, la cui compilazione è in corso.

Una delle ultime iniziative è il Premio Max Leopold Wagner per la lingua sarda, che già da tre edizioni ha premiato tesi di laurea in lingua sarda. Sono da segnalare anche la pagina Facebook “Amigos de sa Limba Sarda Comuna” che ha raccolto più di 1500 adesioni e decine di testimonianze di appassionati ed esperti di lingua sarda.

Di particolare importanza il MANIFESTU DE SA LIMBA SARDA, in 10 punti di sintesi sul presente e futuro del sardo, tradotti in decine di lingue, internazionali e nazionali minoritarie, pubblicato in Internet sempre dalla SLS.

Presso l’Università a Nuoro, la SLS ha un suo Ufìtziu de sa Limba Sarda, al servizio di professori e studenti.

Al fine di fare il punto sull’attuale situazione linguistica (e sociolinguistica) in Sardegna e lanciare la campagna di adesioni per il 2018, è convocata una conferenza stampa per mercoledì 15 novembre 2017, alle ore 11.00, presso il Palace Hotel Mariano IV di Oristano.

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Si terrà domani, martedì 14 novembre, a Cagliari, nello Spazio Eventi della MEM (Mediateca del Mediterraneo, via Mameli 164) alle 11.00, la presentazione de Le Meraviglie del Possibile – Intertwine, quarta edizione del Festival Internazionale di Teatro, Arte e Nuove Tecnologie, organizzato da Kyberteatro, spin-off della compagnia L’Aquilone di Viviana.

Saranno presenti l’assessore della Cultura della Regione Sardegna Giuseppe Dessena, l’assessore della Cultura del comune di Cagliari Paolo Frau, i direttori artistici del Festival Ilaria Nina Zedda e Marco Quondamatteo.

Durante la conferenza stampa verrà presentato, insieme agli altri appuntamenti, il primo evento in programma dal 15 al 18 novembre alla MEM: la mostra #Milionidipassi Experience, promossa da Medici Senza Frontiere, un viaggio nella drammatica realtà delle nuove migrazioni, attraverso un’installazione multimediale ed esperienziale – i visitatori indosseranno visori di ultima generazione – dedicata alla moltitudine di persone in fuga dai loro paesi a causa di guerre, violenze o povertà.

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A Bonarcado, sulle pendici meridionali del Montiferru e a pochi chilometri dalle spiagge del Sinis, nasce Villa Maria Francesca.

Dalla riqualificazione imprenditoriale di un’antica casa padronale (ex-Sa Mola) prende forma, per opera della società Arca Seniors Village Srl, un’idea innovativa nel campo del turismo residenziale in Sardegna. Il modello di business di riferimento è quello del Seniors Village, una tipologia di resort già affermata in altre zone d’Europa (Spagna in primis) ma fino ad ora assente sulla nostra isola. Si tratta di una struttura ricettiva caratterizzata da alti standard qualitativi e capace di attrarre lungo tutto l’arco dell’anno flussi di clienti over 60, provenienti principalmente dal Nord Europa e richiamati dal clima mite del Mediterraneo, dalla vita lenta e rilassata, dai genuini prodotti enogastronomici, dal patrimonio artistico e da un’atmosfera impregnata di charme, esotismo e suggestioni ancestrali.

Quello di Villa Maria Francesca è un progetto all’avanguardia, un progetto pilota che punta ad una sinergia profonda con il territorio nel quale è inserito, con un approccio sistemico e integrato che avrà ricadute significative sull’indotto economico e in termini di sviluppo locale sostenibile. Ponendo al centro dell’offerta la salute ed il benessere psico-fisico del residente temporaneo, verranno valorizzate le eccellenze agroalimentari montiferrine, le risorse umane e i saperi tradizionali, nel rispetto dell’ambiente e della cultura sarda. Una cultura famosa nel mondo per la sua proverbiale ospitalità.

Il progetto verrà presentato sabato 18 novembre, presso la sala Meeting di Villa Maria Francesca.

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«La Regione sostiene con grande convinzione l’azione delle Camere di Commercio che svolgono un ruolo essenziale per lo sviluppo del sistema delle imprese». Lo hanno ribadito a Sassari, nei loro interventi all’Assise della Camera di Commercio del Nord Sardegna, gli assessori dell’Industria e degli Affari Generali Maria Grazia Piras e Filippo Spanu.
Si è discusso in particolare del futuro dell’Ente e delle nuove funzioni alla luce della recente processo di riforma in cui le Camere di Commercio dell’Isola, con il prezioso contributo della Regione, hanno mantenuto un assetto che corrisponde alle istanze espresse degli stessi organismi camerali.
«È stata una battaglia unitaria – ha spiegato l’assessore Spanu – condotta nella Conferenza delle Regioni e nelle altre sedi istituzionali. Abbiamo lavorato tutti insieme per tutelare le specificità e le vocazioni delle nostre Camere di Commercio e il risultato finale è stato la naturale conseguenza di questo lavoro di squadra, che deve essere modello e base di partenza di altre legittime rivendicazioni che intendiamo portare avanti.»
L’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras ha rimarcato il ruolo delle Camere di Commercio, «cinghie di trasmissione tra le istituzioni e il mondo delle imprese» e ripercorso gli interventi della Giunta a sostegno del comparto produttivo. «Abbiamo mantenuto il quadro auspicato nell’assetto delle Camere di Commercio. Ora, con il fondamentale supporto di questi organismi, stiamo pensando al benessere delle imprese, obiettivo che la Giunta persegue con interventi sul fronte dell’internalizzazione e nei campi dell’innovazione, dell’efficientamento energetico e della semplificazione amministrativa. Con azioni concrete e investimenti abbiamo messo in condizione le imprese sarde di sfruttare al meglio le nuove opportunità che scaturiscono dagli incoraggianti segnali di ripresa dell’economia. In particolare con l’internazionalizzazione prepariamo le imprese alla sfida dell’export, fase fondamentale per la loro crescita. Un lavoro graduale che produce i primi risultati e che si inserisce coerentemente in un contesto che ha bisogno di essere rafforzato anche con adeguate politiche energetiche, già in fase di attuazione, e con il percorso di semplificazione amministrativa che già prevede un iter autorizzativo unico per dare risposte veloci in linea con le richieste del mondo imprenditoriale. In quest’ottica, dunque, il risultato raggiunto appare ancora più importante. Troppo spesso le nostre imprese per crescere scontano la difficoltà di essere troppo piccole. Una soluzione è che entrino a far parte di reti dinamiche e aperte al mondo esterno. Insieme alle associazioni di categoria, le Camere di Commercio assolvono a questo compito: aggregare e creare opportunità di rete».

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Domani, martedì 14 novembre, la commissione regionale per le pari opportunità, nell’esercizio delle proprie funzioni istituzionali, assisterà all’esame del Consiglio regionale del Testo unificato sulla doppia preferenza di genere. «Auspichiamo che la Sardegna, nel consenso del Consiglio regionale, da domani si doti di strumenti elettivi che garantiscano vere opportunità di eguaglianza di genere – dice la presidente della commissione regionale pari opportunità, Gabriella Murgia -.
Chiediamo ai diversi schieramenti politici di procedere senza ulteriore ritardo alla modifica della Legge statutaria elettorale 12.11.2013, con l’introduzione della doppia preferenza di genere, in modo che ogni elettore possa esprimere due preferenze distinte, una per le candidate di sesso femminile ed un’altra per i candidati di sesso maschile, a prescindere da ogni altra eventuale modifica della legge. Solo così – conclude Gabriella Murgia – si renderà effettivo il diritto di tutti i cittadini e di tutte le cittadine di avere piena e totale pari opportunità nell’esercizio dell’azione politica già dalle prossime elezioni.»